Lettera aperta a Donato Trumpo

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Lettera aperta a Donato Trumpo

Per la serie

Esopo news

Lettera aperta a Donato Trumpo

Lettera aperta a Donato Trumpo

Carissimo Presidente Donato Trumpo (scusa la mia ignoranza politica!), ho letto e ascoltato molte notizie/interviste/decreti/minacce/ecc. che hai sobriamente voluto divulgare, attingendo, in premessa, alla due immense sfere dei principali valori sociali: libertà di parola individuale e democrazia collettiva.

Ovviamente nessuno può impedire a chicchessia di dire cazzate né, tantomeno, di professarsi paladino della pace, pertanto le tue eiaculazioni verbali sono state (e sono) burrate per giornalisti avidi di libidini di basso ventre rigurgitate in nome di eccelsi ideali patriottici.

Tremano la Groenlandia, la Danimarca, il Canada, il Messico, Panama, Gaza e l’Ucraina, per ora, e sono in tremebonda turbolenza i 27 Paesi che, oggi, fanno parte dell’Unione europea, e una buona percentuale di quelli che sono collocati in America del sud, senza escludere a priore TUTTI gli altri Stati presenti sul pianeta Terra.

E questo è il frutto avvelenato della libertà di parola concessati.

Poi c’è il miraggio della pastocchia (invenzione a scopo di falsificazione o di inganno) chiamata democrazia che vai sciorinando in pubbliche adunate, con modi di un Ursus scriteriato, quasi fosse il profumo della cocca delle tue prezzolate escort.

E la riconquista del bottone di esplosione della bomba atomica è il premio riconosciuto da un popolo, eterogeneo e promiscuo, a colui che è stato ritenuto colpevole di 34 capi d’imputazione dalla Cor.. Supr… dello Stato di Ne. Yor.., per aver falsificato documenti aziendali in relazione a un pagamento di 130 mila$ effettuato alla pornostar Stor.. Dan…  e inoltre incriminato di sette reati (tra cui false dichiarazioni e cospirazione per ostruire la giustizia) dai procuratori federali per aver portato via illegalmente dalla C… Bi…. documenti riservati che avrebbero dovuto essere consegnati agli Arc…. di Stato.

La Calif….. con circa 39,2 milioni di abitanti, è il più popoloso Stato degli St… Un… d’Am…., e con i suoi 423970 km² di estensione è il terzo per superficie ed è variegato sia per geografia fisica sia da un punto di vista demografico.

L’economia della Calif….., con un prodotto interno lordo di 2,7 bilioni di dollari nel 2020, è la maggiore economia sub-nazionale del mondo.

Se fosse un Paese indipendente, sarebbe la quinta economia del mondo (nel 2020) e il 37º Paese più popoloso.

Nello stato della Calif….. vivono 1,5 milioni di italiani o persone di origine italiana.

Che ne pensi di organizzare un referendum per l’annessione all’Italia?

Siamo anche disposti a darti in cambio la base presente nella Tenuta di Tombolo del comune .di Pisa, sì quella chiamata  Ca.. Dar.. dove sono stanziate e operano unità militari statunit….

Pensaci!

Senza saluti, dal non affezionatissimo Ignazio Di Frigeria

 

 

 

Ricordo di ANTONIO MANCINI

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Ricordo di ANTONIO MANCINI

Ricordo di ANTONIO MANCINI scritto da Biagio Di Meglio

Antonio Mancini e Sara Bressy

Ricordo di ANTONIO MANCINI scritto da Biagio Di Meglio

Nel Giugno 1982 passava a miglior vita il Sig. Antonio Mancini.

Aveva 77 anni.

Marito dell’amatissima Sara Bressy, ebbe tre figli : Bruno, Vera e Elena che lo resero nonno felice.

Ero ragazzo quando iniziai a frequentare il suo caratteristico Bar ITALIA.

Meta di vari isolani e numerosi turisti italiani e stranieri, soprattutto nella stagione estiva.

Ebbi un bel rapporto con lui.

Ero appassionato del vecchio cinema e lui mi ravvivava i capolavori dell’epoca.

In particolare il film LA GRANDE ILLUSIONE (con Jean Gabin) e I PRIGIONIERI DEL SOGNO (con Michael Simon).

Visse le brutte fasi delle due guerre mondiali e fu rafforzato dalle tristi esperienze giovanili.

Approdò ad Ischia e la sua onestä e umorismo fecero breccia nel cuore isolano.

Autorità e politici si onorarono delle sue virtù lavorative.

Fu un lottatore.

Lottò per Dio e non rimase mai deluso.

Biagio Di Meglio -Scrittore

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Continuando a parlare di vini: LE BOTTIGLIE

Le tracce storiche che portano alla diffusione iniziale della bottiglia di vetro per contenere il vino nei formato a noi noti, ossia con pancia larga e collo stretto, risalgono all’inizio del XVII secolo e sono numerosamente testimoniate nei dipinti rappresentanti pranzo conviviali di quell’epoca.

Con qualche leggera differenza di forma, poiché spesso le bottiglie appaiono più tozze, con le parti centrali proporzionate quasi come cipolle, con i colli particolarmente esili.

Erano soffiate in vetrerie artigianali, composte con impasti opachi di colori tendenti al verde scuro.

Venivano chiuse con tappi di legno che, a loro volta, venivano avvolti in tessuti di canapa impregnata di olio, stando alle prescrizioni che si possono leggere nello statuto dei soffiatori di vetro dell’anno 1639.

Quando nei primi anni del 1700 ebbe luogo la fondazione, a Bordeaux, della prima fabbrica di bottiglie, si verificò una vera e propria rivoluzione nella struttura e nella composizione della bottiglia, attraverso la produzione industriale che modificò il sistema di tappatura con l’adozione del turacciolo di sughero.

Intanto, in quegli stessi anni, in una differente regione della Francia, nella Champagne, un abate dell’abbazia di Hautviller (tale Dom Perignon!), perfezionando i suoi innovativi esperimenti, dette il via alla produzione del vino spumante, lo Champagne che oggi tutti noi apprezziamo, per la cui conservazione era necessario disporre di bottiglie resistenti almeno fino a 7 atmosfere e di turaccioli a tenuta praticamente ermetica.

Passando i secoli, anche la bottiglia è variata e, parimenti a tutti gli oggetti della nostra vita comune, anch’essa ha subito un percorso di razionalizzazione.

Oggi sappiamo, scientificamente, che il vino si conserva meglio in bottiglie da 75 cl. poiché in bottiglie di capienza inferiore invecchia più rapidamente, mentre, in bottiglie di dimensioni maggiori, subisce un processo di miglioramento troppo lento, e quindi tale misura è stata adottata quasi universalmente.

In commercio si trovano bottiglie di maggiore capienza, come il magnum che è giudicato il formato ideale per lo Champagne e talvolta per altri vini, e numerose bottiglie di proporzioni bizzarre o smisurate il cui valore consiste solo nella curiosità che generano ma che inducono ad avere dubbi sulla qualità dal loro contenuto.

Anche la forma della bottiglia è variata ed oggi troviamo forme diversificate che caratterizzano a volte la zona vinicola e a volte la tipologia di vino che vi racchiudono.

Così, ad esempio e restando in Francia, nella zona di Bordeaux si trova la boutellie, bottiglia dal collo snello e dalle spalle ampie, in Borgogna si usa la bourguignonne più massiccia della precedente, in Alsazia troviamo la flute dal modello raffinato ed aguzza. nel Giura il clavelin, nella Champagne la classica bottiglia generalmente nota in numerose variazioni.

Ignazio Di Frigeria

 

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LUCIANO SOMMA  – I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO

RAUL QUINZI e IURY BATTAGLIA

Mi piace anche evidenziare affettuosi e durature collaborazioni specie per sigle musicali e canzoni per animazioni dei seguenti due artisti Genovesi:

  • Iury Battaglia Nasce a Genova nel 1970, a sette anni inizia lo studio del pianoforte, a nove anni esegue il suo primo concertino per non dimenticare l’anno nel quale ha studiato il violino, continua quindi la passione che lo porta a scrivere canzoni e nel 1988 supera l’esame alla SIAE diventando compositore e paroliere.

Da lì inizia un percorso che lo vede impegnato in numerosi pianobar a Genova e in tutta Italia, poco dopo inizia molte collaborazioni musicali che gli permettono di incidere vari album di musica ambiente e altri di musica leggera. Oggi continua la sua attività di autore e compositore.

  • Raoul Quinzi anche lui di Genova. Ha lavorato presso Musicoterapista.

La maggior parte dei brani tutti con edizione ITALIAN WAY MUSIC di Milano.

Un buon ricordo di Vittorio Musella- Piano bar di Napoli, mio amico d’infanzia col quale ho scritto pochi brani ma buoni, tutti programmati per diversi anni nei vari piano bar più importanti della Campania.

  • Enzo Valese, che ci ha lasciati da poco, col quale ho scritto su sua musica.

Composto una decina di testi tutti pubblicati su you tube, cantati da ottime voci femminili.

  • Carmine Del Duca, napoletano residente in Romania col quale ho realizzato un ottimo CD ben accolto dalla critica e dal pubblico Romeno.
  • Taddeo Scalici che ha musicato diversi miei testi napoletani, tra i quali DON EDUA’ che tanto successo ha avuto, canzone cantata da MARIA ROSARIA VARDI.
  • Jovino, pseudonimo di Pasquale Jovino, che giovanissimo interpretò miei brani, alcuni musicati da me altri da Gilberto Paraschiva.

Lavorò per un breve periodo con Pippo Baudo.

LUCIANO SOMMA

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LUCIANO SOMMA | I MIEI COMPAGNI  DI VIAGGIO:

Elvya Gary

​Nata l’8 Febbraio del 1998 a Crotone da madre FRANCESE, Soraya Piccolo, e padre POTENTINO, Salvatore Garofano, ha frequentato l’Istituto Magistrale G. V. Gravina.

Frequenta la scuola di canto nello studio Musicale di Crotone di Max Mungari Recording con la maestra di canto Paola Cortese moglie dello stesso Mungari.

Ha partecipato a diverse manifestazioni canore in teatri e piazze ottenendo diversi successi, da semplice medaglie fino a trofei come migliore voce.

Nel Giugno del 2010 viene selezionata a Vibo Valentia, dalla talent-scout Isabella Abiuso, dove passa a pieni voti, per poi essere visionata a Roma dal regista Roberto Cenci.

Proprio il suo cavallo di battaglia, la canzone “Je Suis Malade”, fa innamorare il regista, tanto da consentirle l’immediato contratto per il programma “Io canto” che si svolge su canale 5 in prima serata.

Non perde tempo e dopo poche puntate viene subito premiata dalla giuria, per poi arrivare fino all’ultima puntata in finale superando e incantando tutta l’Italia.

Dopo la bellissima avventura e dopo aver ricevuto le lodi da mezza Italia, decide di incidere sette inediti e la famosissima cover “Je suis malade”. appena uscito l’album dal titolo “Inutile innamorata” prodotto da Max Mungari Recording per la casa discografica SONY.

Di Luciano Somma e Franco Matricano ha inciso DOLCE MELODIA che ha partecipato anni or sono al concorso TV MILLE VOCI di GIANNI TURCO riscuotendo ampi consensi.

Trascorremmo una giornata con la sua famiglia a Bacoli (Napoli) della quale serbo un ottimo ricordo.

LUCIANO SOMMA

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LUCIANO SOMMA | I MIEI COMPAGNI  DI VIAGGIO:

Gabriella Aruanno

Presento alcuni giovanissimi compagni e compagne di viaggio.

Per Gabriella Aruanno, nella foto a corredo col padre, conosciuta a Bisceglie (Bari) nel 2006 ho scritto la canzone FUEGO (L. Somma – F. Matricano) che per anni ha allietato i villeggianti nei vari villaggi turistici, IL SENSO DELLA VITA (L. Somma – F. Bonagura – F. Colasanto) vincitrice di vari concorsi ed IL MONDO SCIVOLA SU ME (L. Somma – R. Maggese).

Cantante oggi in piena attività e conosciutissima.

Gabriella Aruanno ha partecipato alla trasmissione televisiva “Io canto” dove ha duettato con Elisa,  è stata nel coro con Renato Zero, e con gli attori del musical “La bella e la bestia”.
Nel 2008 è stata invitata dal produttore RAI Dottor Candelaresi, durante la settimana del Leone d’oro di Venezia andato in onda su RAI 1, ha cantato a Napoli con Silvia Mezzanotte, al Teatro Parioli di Roma con Marcello Cirillo e Annalisa Minetti, ha rappresentato l’Italia nella repubblica di Macedonia dove si è classificata 3a con il brano “Il senso della vita” (L. Somma – F. Bonagura e F. Colasanto).

Con lo stesso brano ha vinto il premio letterario “I fiumi “ a Venezia.

Ha partecipato al tour di area Sanremo organizzato dalla Sanremo promotion, è stata in tour con il “Summer show 2012” di Radionorba, dividendo il palco con Irene Fornaciari, Marina Rei e tanti altri artisti.

Finalista del festival di Castrocaro è stata ospite fissa di Miss mondo e Miss universo, è stata ospite al Premio internazionale “Zeus” presentato dal giornalista RAI Franco Di Mare e relatore l’attore Sebastiano Somma,

Nel 2011 le è stato attribuito il premio internazionale della cultura arte e spettacolo in onore di “Sergio Nigri” flautista bisceglise allievo di Giuseppe Verdi e il premio “Dea ebe” con motivazione: per il talento vocale e la dedizione verso la sofferenza altrui.

Dal 2006 ad oggi, nel periodo natalizio, collabora con il Ministero di Grazia e Giustizia regalando  un sorriso ai ragazzi del “Fornelli” il carcere minorile di Bari.

Testimonial, con Checco Zalone, di un’Associazione di bambini affetti da leucemia del Policlinico di Bari.

Nel settembre 2012 ha partecipato alle riprese del programma “Diventerò una star” in onda  su sky.

Tantissimi sono i concorsi vinti e le apparizioni in varie tv locali.

 

LUCIANO SOMMA

 

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Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

 

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Antonella Ariosto intervista Amedeo Morrone

Amedeo Morrone è un maestro di musica, cantautore, paroliere, creatore di musica poesia, insomma un grande artista.

Amedeo è un uomo generoso e socievole e, quando suona e canta, impossibile non ammirare la sua  bravura.

Artista poliedrico e versatile, che scopriremo e conosceremo meglio dalle sue risposte alle mie  domande.

Grazie maestro Amedeo Morrone per aver acconsentito alla mia richiesta di un’intervista esclusiva per la testata giornalistica Il Dispari, diretta da Gaetano Di Meglio, con la quale collaboro grazie alla Redazione culturale affidata a Bruno Mancini Presidente dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA APS”.

Il mondo ha bisogno di musica bella e di cantautori bravi come te e certamente avremo piacere di invitarti ai prossimi eventi culturali che abbiamo in programma di organizzare a Roma, nel salotto culturale Interno 4 di Chiara Pavoni, e a Ischia nel salone Onofrio Buonocore della Biblioteca Antoniana.

20250224 DILA APS – IL DISPARI

D: Amedeo chi sei? Ci racconti brevemente di te uomo, di te musicista?

R: Sono un cantautore,artista…  artista di strada, autodidatta, i miei genitori non condividevano la passione che ho sempre avuto per la musica e hanno sempre osteggiato questa mia scelta di vita.

Cosi lavoravo e suonavo, allora, ho frequentato per quasi otto anni piazza di Spagna, importante punto d’incontro degli artisti di strada di Roma.

Alcuni di loro erano molto famosi e bravi, da loro ho imparato molto.

Ho inoltre poi frequentato vari corsi musicali: chitarra classica e canto diaframmatico, ma dovendo lavorare per mantenermi, ho dovuto lasciare.

Anche per il dissenso dei miei alla musica, non ho potuto frequentare  il conservatorio, come avrei desiderato.

Ho continuato però da cantautore e mi sono iscritto alla SIAE per tutelare e depositare i miei brani e le mie musiche.

Ho ancora oggi tanti progetti, ho musicato più di trecento poesie di poeti noti e altri meno noti ma tutti molto bravi.

Con tanti poeti  insegnanti e docenti siamo in ottimi rapporti e ci incontriamo in varie associazioni, unendo musica, poesia, pittura.

Sono molto invitato agli eventi artistici e suono in vari locali, spesso collaboro con Patrizia Palombi, sia per i suoi eventi multiartistici che teatrali.

Suono anche con la Nazionale Italiana Poeti, non solo cover, ma anche miei brani.

D: Quale musica ami cantare? Quale musica ascolti?

R: La mia ispirazione  musicale è nata ascoltando la musica dei Pink Floid.

Mi piacciono molto i Genesis, Phil Collins, Peter Gabriel.

In ambito nazionale, seguo molto Zucchero, Vasco Rossi, i Placebo, ma preferisco  la musica inglese e quella americana.

Mi piacciono molto anche i ritmi spagnoleggianti.

Amo molto la Bossanova, musica che utilizzo per insegnare ad allievi, sia adulti che piccoli, questa musica ci regala una grande affinità tra insegnante e studente.

Ho partecipato a diversi concorsi nazionali  e ad uno di questi sono arrivato secondo, sia per il testo che per la musica, una bella soddisfazione  sicuramente.

D: Cosa pensi dei giovani cantautori, donne e uomini?

R: Sono convinto che gli attuali giovani cantautori non reggono il confronto con i miei idoli.

Adesso la musica è uno scorrere di parole.

Apprezzo sicuramente il Rap e il Reggae.

Di contemporanea mi piace la musica Underground, che con i suoi ritmi ossessivi ti esalta in modo intenso e ti fa scaricare tutte le tensioni interne.

D: Quale o quali sono i tuoi artisti preferiti?

R: De Gregori, Dalla, Zucchero, Lucio Battisti, Davide Bowie, Davide Gilmour, Pink Floyd, Genesis, Supertramp.

20250224 DILA APS – IL DISPARI

D: Vorresti cantare al festival di Sanremo? E cosa pensi dei cantanti che partecipano?

R: Mi piacerebbe  sicuramente  partecipare  al festival di Sanremo. Consente una grande visibilità, anche se questa potrebbe essere un’arma a doppio taglio e cioè: “dalle stelle alle stalle”. Se non sai  gestire  bene la celebrità è poi brutto essere dimenticati, importante  è rimanere se stessi e non adagiarsi mai.

Comunque Sanremo ritengo non sia un argomento semplice, ma soprattutto  legato al volere delle case discografiche.

D: Per chi ti ha fatto piacere scrivere una canzone?

R: L’amore per la musica lega tutti e i testi poetici che mi donano musicalità mi regalano emozioni, di conseguenza mi sento appagato da queste collaborazioni: tante come ho già detto prima, più di trecento.

D: Che domanda vorresti ti facessero?

R: La domanda che mi porrei è la seguente: Amedeo ameresti più una donna al tuo fianco o la musica per la vita, come compagna per sempre?

Ad oggi non ho trovato una donna con cui dividere le emozioni che solo la musica mi sa dare, quell’intimo bisogno di solitudine per comporre, creare, provare, suonare.

È la musica la vera compagna della mia vita.

Antonella Ariosto

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Patrizia Palombi e Amedeo Morroni c/o Interno 4 di Chiara Pavoni – Roma

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Amedeo Morrone c/o Interno 4 di Chiara Pavoni – Roma

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Liga Sarah Lapinska dalla Sede DILA APS in Lettonia

Una  breve panoramica degli eventi DILA APS, concorsi e mostre in Lettonia, anno 2024

  • Dal 9 settembre al 7 novembre 2024, grazie alla professoressa di economia Baiba Rivža e ad altri dipendenti dell’Accademia di Lettonia delle Scienze, ha avuto luogo, a Riga,  la mostra sul tema “Lo specchio di Madre Natura“. I partecipanti sono stati i pittori Liga Sarah Lapinska, Jevgenija Sundejeva, Aleksandrs Adamovičs, Rolands Krišjāns, la disegnatrice allora settenne Aleksandra Tatarintseva, i fotografi Dagnija Jankovska, Viesturs Āboliņš, Dainis Lapiņš e Juris Zēbergs.
  • L’ex primo ministro lettone Einars Repše, il cui dipinto “Ziediņi” ha vinto nel 2023 la dodicesima edizione del Premio internazionale di Arti Varie “Otto Milioni” (ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione di promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS”) nella sezione “Arti Grafiche” ha organizzato mostre di beneficenza a sostegno dei pazienti oncologici. Lui scrive anche poesie ed è impegnato da tempo nell’alpinismo.
  • La poetessa – traduttrice, anche lei costante partecipante al Premio “Otto Milioni” ed anche lei Deputata del 13° Saeima (così si chiama il Parlamento in Lettonia), Eva Mārtuža è diventata quest’anno dottoressa in scienze teologiche, dopo aver scritto una tesi sul tema di Dio nella tradizione del folklore lettone.
  • Un’altra componente del Jim13° Saeima (Parlamento ), una notissima cantante, attrice e poetessa Ieva Akurātere, che suona perfettamente la chitarra, ha pubblicato l’album di canzoni “Ceļš” (“La strada”) insieme al suo amico, musicista Aivars Hermanis.  L’autrice della maggior parte dei testi inclusi in questo album è la stessa Ieva Akurātere.
  • Aleksandrs Mirvis, bardo, compositore e poeta, partecipa attivamente agli eventi della Società degli Ebrei in Lettonia, con concerti e diversi festival.
  • Il collega di Baiba Rivža, anche lui professore, Aleksandrs Adamovičs, un ricercatore delle scienze naturalistiche, è diventato uno splendido pittore di paesaggi fantastici e di nature morti. Ha successo anche nel campo delle fotografie dell’arte.
  • Il club Zonta International, la cui filiale a Jelgava è attualmente gestita da Anna Vintere, è responsabile del progetto contro la violenza verso le donne. Loro hanno esposto una mostra sociale di bambole di paglia, legate con nastri nelle pose di donne umiliate ma che protestano, a Jelgava, la più grande città di Zemgalia.
  • Il sociologo Viesturs Āboliņš con la sua opera in prosa “Fermiamo la guerra!” è stato il vincitore della tredicesima edizione del Premio “Otto Milioni – 2024”,  nella sezione Articoli, mentre la poetessa – traduttrice Ingrīda Zaķe con la sua poesia “Come mai”, dedicata a suo marito Laimonis Zaķis, si è classificata al terzo posto e la mia poesia sull’infanzia di Gengis Khan ha ottenuto il secondo posto.
  • Altri vincitori sono stati Lutfie Abibulaeva (Repubblica Crimea), Luciana Capece (Italia), Marija Gadaldi (Italia), Chiara Pavoni (Italia), Milena Petrarca (Italia), Angela Prota (Italia), Ajub Ibragimov (Germania), Franco De Biase (Italia), Hairullah Kurbanov (Cecenia) e Ismayl Muradov (Azerbaijan).
  • Aleksandrs Adamovičs, insieme ad altri Artisti di Jelgava guidati da Anda Buškevica ed Ivars Klapers, il 1 dicembre ha esposto le sue opere nella Casa della Cultura di Jelgava. Bravi e realistici sono i pittori dello stesso studio Tatyana Ilyina, Liene Āboma, Aneta Skreija ed Ivars Kalniņš. Ineta Grasberga e Ineta Meimane attraggono con le loro trame mitologiche. Nelle opere di Alessandrs Adamovičs vediamo tutte queste migliori tendenze, i colori luminosi, l’innamoramento delle rocce primordiali, similarmente al viaggiatore Rockwell Kent, il meditativo Nikolai Roerich e il pittore e astronauta Alexey Leonov (con la sua meraviglia di fronte al mistero metafisico degli orizzonti e all’aspirazione umana).

Di non fermarsi durante la lunga strada, ecco ciò che noi artisti, auguriamo ai nostri spettatori e ai nostri lettori, ecco, dov’è il vero scopo da creare e della creatività

Nella fotografia :

Ingrīda Zaķe ed io, Līga Sarah Lapinska

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L’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” ha un posto riservato per la vendita delle nostre antologie nella Edicola di Giuseppe Trani a Piazza degli Eroi di Ischia.

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Poesie scelte dalla scrittrice Antonella Ariosto

Francesca Liani
Nell’illusione d’appartenerci

A te che non sei presenza
eppure scorri lieve
tra i miei versi
sangue caldo nelle vene
che abiti in me
come sconosciuto
tra pensieri scomposti e
incoerenti
radice profonda del mio caos errante
approdo insperato di questo fluire incessante.
Sei brivido che incendia la pelle
corda d’arpa che vibra nell’anima.
Rapisci ogni mia volontà
fammi visione per i tuoi occhi,
cibo della tua bocca,
porto sicuro delle tue mani.
Donami l’illusione d’appartenerci,
e sarò lì ad attenderti
oltre il confine del tempo.

Grazia Distefano
VORREI

Di giorno vorrei volare
per cercarti tra le nuvole
Di giorno vorrei amarti
per abbracciare le mie lacrime
Di sera vorrei avvolgerti
tra gli spazi del mio cuore
Di notte vorrei rubarti
per dar luce ai miei sogni
Buon San Valentino a te
che hai reso magico il tempo vissuto insieme.
Ti amo fin lassù.

Patrizia Palombi
L’essenza dell’Amore

San Valentino non è il trionfo dell’ordinario,
non è un gesto programmato, né una celebrazione vuota.
È un momento che sfida l’abitudine,
un invito a riflettere sull’amore non come possesso,
ma come esistenza condivisa.
Amare significa disarmarsi.
Non si tratta di trovare qualcuno che colmi i vuoti,
ma di accettare che quei vuoti esistono
e che l’altro li osservi senza paura.
È la vulnerabilità che si trasforma in forza,
il riconoscimento che l’amore è sempre un rischio:
il rischio di essere visti nella propria interezza
e nonostante questo, di essere scelti.

In un’epoca in cui l’effimero regna sovrano,
questo giorno ci chiede di fermarci e
di interrogarci su cosa significhi davvero amare:
forse non un patto eterno, ma un incontro consapevole,
il coraggio di farsi prossimi,
nonostante le distanze interiori che ci separano.

Non è mai una favola semplice.
L’amore autentico è uno spazio condiviso
dove la libertà non si scontra, ma si amplifica.
È il luogo in cui si impara a negoziare la propria ombra,
a lasciarsi trasformare dal riflesso dell’altro
senza rinunciare a sé stessi.

San Valentino non celebra il possesso,
ma l’impegno:
di esserci, anche quando è scomodo;
di costruire, anche quando è faticoso;
di restare, anche quando sarebbe più facile scappare.

È una rivoluzione sottile,
un atto politico dell’anima:
scegliere l’amore come processo,
non come fine.

RIEPILOGO RECENSIVO DI LUCIANA CAPECE AL LIBRO DONNE SOTTO LO STESSO CIELO -STORIE E POESIE – A CURA DI PAMELA DI LORENZO CON LUCIANA RAGGI E MAURIZIO MAZZURCO

20250210 DILA APS – IL DISPARI

Fondamentale è lo scampolo introduttivo del presente ringraziamento all’Editore Dott. GAETANO DI MEGLIO per il contatto di stampa IL DISPARI con lo scrigno meritevole di una mano sempre tesa del caro Presidente DILA APS BRUNO MANCINI.

L’OPERA DONNA SOTTO LO STESSO CIELO è un grido d’usuale quotidiana denuncia: la solidarietà femminile nel periodo pandemico.

Progetto presentato nel 7° Municipio di Roma nella ricorrenziale Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne.

Coinvolti Psicologi, Sociologi, Docenti, Università, Associazioni, Poeti e Artisti per cambiamento che apporti successo alla tematica.

<Dal Silenzio Alle Parole e All’Azione> FRANCESCA BREZZI sottolinea Amnesty International tutela dei diritti umani.

< Donna Della Shoah> Premio Nobel RITA LEVI MONTALCINI stila identità, rispetto e pregio senza intaccare tipologie religiose: a LEI versi dedicati <Cervello Sapiente> V.G. Scuola Primaria PLESSO MATISSE ad esempio della sua condotta scientifica, e idee avvalorate dai Plessi MANDRIAN E MATISSE per premiare donne sofferenti da oppressori.

Il Libro Antologico marca cicatrici mai guarite come <Ricordi Necessari> Luciana Raggi.

Simili note di croce <Per La Giornata Della Memoria> TIZIANA COLUSSO.

Vede ritrosi rituali privi d’albe <Cerimonia> ALESSANDRA CARNOVALE.

Idem <Come Te Sorella> ANGELA ROSA DONATELLI alle Donne iraniane per lenire carnale pena.

Colori di libertà ANTONIETTA TIBERI <Celeste Come Il Cielo> omaggio a Donna violentata nel pudore, calvario infinito per morte di un figlio di PEPPINO IMPASTATO.

Trafitta da sfide ostili <Annaspa Nel Dolore> LUCIANNA ARGENTINO.

Una firma PAOLA OLIVA <Ballata Per Lea Garofalo> storia da non dimenticatoio.

Mira alla pietà LORETTA LIBERATI <Graffi Sul Muro> innalza sull’ara virtuosa l’eroina sacra a Dio.

MAURIZIO MAZZURCO <In Principio Era Dio> evoluzione nella specie peggiore.

Vene nere di crepa <Tragicamente Rosso> MICHELA ZANARELLA l’urlo tinge di sangue il silenzio e oscura il firmamento per carni di fanciulla.

ANGELA DONATELLI <Storia Di Anna> non accettazioni indegne in nome dell’amore.

PAMELA DI LORENZO <Questo Genere Di Persona Mi Spaventa> profilo analitico contorto <All’Improvviso Un Colpo Dietro La Schiena> ostenta l’uomo bestiale.

Redini di salvezza i CENTRI ANTI VIOLENZA anonimato e incolumità alla Donna preda d’ossessioni.

ANTONELLA GIORDANO <Sepolta Nella Terra> fa dedica a LEA GAROFALO per la tempra.

ANGELA FERRARA <M’ama Non M’ama> Donna come Margherita spoglia nel deserto delle paure.

<Tra Le Linee> IRENE SABETTA cataloga vite svuotate nell’esilio perenne.

MONICA MARTINELLI <Esistono Ancora Le Radio Libere?> descrive fuga liberatoria.

MARIA SPINELLI <Poesia Memoria> tesori di ricordi silenti.

TANIA DI MALTA<I Capelli> Donna incatenata al martirio da ingiusta morale.

Elogia inno alla bellezza in fioritura MARIA BRUNELLESO < L’Estate Delle Donne>.

LUCIANA RAGGI E MAURIZIO MAZZURCO <Seminare Speranze> un manifesto che assembla connessioni mentali di Artisti con gratitudine a chi leggerà il volume.

Posto a ringraziamento per spessore contributivo Operale per stirpe futura.

Che si renda Giustizia di STIMA alla DONNA per popoli produttivi di valori mai più nelle spire del male.

Fedeltà Giuridica a Dignità Umana per sacrale amore vittorioso.

LA DONNA PER ECCELLENZA È UNA ROSA VELLUTATA SENZA SPINE!

NEMAPRESS EDIZIONI.

LUCIANA CAPECE: Scrittrice – Poetessa – Saggista – Aforista – Prefatrice – Critico Letterario – Critico Teatrale – Recensora

20250210 DILA APS – IL DISPARI

Dalla Sede operativa DILA APS in Lettonia abbiamo ricevuto il messaggio e la foto che volentieri pubblichiamo

Aleksandra Tatarinceva ha compiuto otto anni il 1 dicembre 2024.
Il 2024 è stato importante per lei come per una artista: la prima intervista sul quotidiano “Il Dispari”, la prima pubblicazione nell’antologia “Più voci più immagini”, la prima mostra, proprio come lei l’ha voluta, nei locali dell’Accademia di Lettonia delle Scienze, con il titolo “Lo specchio di Madre Natura”, insieme agli artisti Viesturs Āboliņš, Aleksandars Adamovičs, Dagnija Jankovska, Liga Sarah Lapinska, Jevgenija Sundejeva, Guna Oškalna e Juris Zēbergs, e anche un viaggio fuori dalla Lettonia.
Aleksandra esprime un enorme “grazie” alla professoressa Baiba Rivža, a sua nonna Anna Tatarinceva e a Liga Sarah Lapinska per l’organizzazione della mostra, nonché a Bruno Mancini e Gaetano Di Meglio per le pubblicazioni effettuate in Italia.

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La poetessa Antonella Ariosto, nuova amica di questa rubrica “POESIA CRUDA”, per celebrare la festività di San Valentino, ha scelto le due poesie che seguono:

NINA – Anna Giancarlo
SOGNO INFINITO

S’inchina
un fugace pensiero
gorgogliando nella mente,
s’affonda negli occhi
uno spiraglio di luce…

Sfinimento nelle membra
allo smarrimento dei ricordi:
infuriava la passione
nelle carezze,
nei baci d’amore,
nel sospiro ansante
ed era estasi.

Si smarriva lo sguardo
tra il brusio lieve
delle farfalle in volo,
si confondeva il battito
del cuore con quello delle ali
che accarezzavano il volto.

Non mi sfiori la brezza
in quell’attimo di sogno infinito,
in questa voragine
che l’anima stordita in lampi
di luce s’avvolge…

Tratta dal volume VITA REGINA – Editore Luciano Zampini Poeta- Noiqui – ISBN 9798863506203 – €15,60

 

Elisabetta Biondi della Sdriscia

AMORE E PSICHE

Mi sostanzio d’istanti contesi
al sorgere del sole: io non voglio che
il sogno svanisca nel pallido albore
del mattino, nel bacio frettoloso
del commiato! Ho mietuto con te gli ultimi
baci della notte, con l’ardore
di chi sa che svaniranno nel vento…

Vorrei che il tempo fosse quest’istante:
un sogno il tuo volto vicino, piano,
tra i capelli d’argento, nascondo nei
baci i “ti amo” che il sorgere del sole
impedirà. Ebbra di baci rubati alla
luce mi sento scrosciare nel cuore
un arcobaleno di emozioni: tu
mordi le mie labbra schiuse sotto
le tue e siamo bacio entrambi.

Tratta dal volume: “E siamo bacio entrambi”; Casa editrice Pagine; 15.00 euro; ISBN 978-8875576677

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