20251114 DILA APS IL DISPARI professionisti

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DILA APS intervista la giovane scrittrice Marzia Dionizio – Seconda parte

 D: Ci descrive il momento dell’uscita del suo libro “Il respiro immortale”? Come si è sentita?

R: E’ stata una sensazione particolare, adrenalinica.

Ero euforica, felice ma allo stesso tempo preoccupata poiché scrivere e pubblicare un libro apre le porte di te stessa a tutti gli altri, per la maggior parte sconosciuti.

Ma è qualcosa che rifarei mille volte e spero che questa sia la prima pubblicazione di tante altre, ho preso il mio piccolo posto nel mondo, rappresenta la mia identità, il mio essere.

 D: Come si comporta da giovane scrittrice durante la ricerca per un nuovo libro?

Osserva tutto intorno a Lei per trovare un tema per un altro libro?

Sceglie a caso?

Si sente spinta dai sentimenti o emozioni per scegliere?

R: Quando decido di cominciare la stesura di un nuovo racconto, mi lascio guidare molto dall’ispirazione e dalle emozioni.

Mi è capitato di scrivere interi romanzi partendo dal ricordo di un sogno sfuggente, l’ho afferrato appena sveglia prima che potesse fuggirmi dalla mente.

Le matrici per me sono sempre state le emozioni, l’inconscio e solo dopo, con l’aiuto e il sostegno della mente e della razionalità, completo il tutto.

 D:  Lei è sognatrice?

R: Sì, mi considero un’inguaribile sognatrice e ne vado fiera.

Quanto più il mondo reale, la vita quotidiana, i problemi che affrontiamo sembrano trascinarci in un turbinio di doveri e impegni, i sogni e i desideri ci aiutano ad affrontare tutto ciò.

Ognuno di noi e il mondo non è fatto solo di cose materiali o tangibili.

Pensate come sarebbe tutt’ora la nostra realtà senza il contributo dei sognatori, di persone che credono e hanno creduto fino in fondo nella propria visione realizzando cose straordinarie che forse gli altri non potevano neppure concepire.

Secondo me hanno reso migliore questo mondo.

 D: Come vede il futuro da scrittrice?

R: Sicuramente continuerò a scrivere e a perfezionare la mia scrittura e spero davvero di poter pubblicare ancora.

Dopo tanti anni trascorsi a scrivere, finalmente ho trovato il coraggio di lasciare una piccola goccia nel mare; quest’avventura per me è appena cominciata.

 D: Sarebbe capace di scrivere ogni tipo di argomenti, altri tipi di libri?

R: Il mio genere è sempre stato il fantasy, che sia gotico, darko medievale-epico lo adoro e mi rispecchia totalmente.

Ma non ho mai escluso di cimentarmi anche in altri generi come il romanzo storico, il mistery thriller e un genere più ibrido e tecnico tra la letteratura e le arti visive come la sceneggiatura.

 D: Come ha conosciuto la DILA APS?

R: Sono giunta a voi tramite amicizie in comune che mi hanno consigliato fortemente di rivolgermi a veri professionisti in questo campo.

 D: C’è una frase che commuove nel suo libro?

R: Si ce ne sono varie ovviamente,ma quella che preferisco recita così: “L’uomo osservò i graffi sul braccio e sulla mano di quello, ancora ben visibili.

Quel dolore… quel rancore… inciso a sangue sulla pelle. <<La sofferenza può farci commettere azioni deplorevoli dalle quali, a volte, non si torna indietro.>> Ma l’altro non rispose.”

Ogni volta che mi ritrovo a rileggerla comprendo quanto sia importante per me.

 Grazie Marzia per la sua bellissima collaborazione, a nome di DILA e di tutta la Redazione di Il Dispari.

 <Il respiro immortale – Editore Youcanprint – 2025

Pagine 428 – EAN 9791222794198 – € 25.00>

La prima parte di questa intervista è stata pubblicata su queste colonne venerdì 7 novembre

Dalila Boukhalfa & Silvana Lazzarino

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DILA APS intervista la giovane scrittrice Marzia Dionizio – Prima parte

D: Chi è Marzia Dionizio?

R: Sono una giovane donna della metà degli anni 80 che lavora come educatrice d’infanzia e hairstylist.

Sono nata, cresciuta e vivo tutt’ora nella città di Benevento, conosciuta per la sua storia con i suoi monumenti e colma di folclore.

Ho conseguito studi classici che mi hanno avvicinata al concetto dei miti e dei poemi, delle ballate medievali, dell’amor cortese e romantico.

La passione per la scrittura, il disegno, l’architettura, la storia delle acconciature, del costume dell’arte gotica mi ha sempre accompagnata durante gli anni della mia vita contribuendo a consolidare il mio gusto estetico in quei particolari generi.

D:  Come ha capito che voleva diventare una scrittrice?

R: Ho avuto la passione per la scrittura da quando ero bambina.

C’è sempre stato qualcosa nel mio animo che mi spingeva e che mi spinge a prendere la penna e dar vita a storie e racconti, scene e dialoghi.

Quando accade mi sentivo viva, in armonia con me stessa e gli altri.

D: C’è stata qualcosa che l’ha avvicinata alla scrittura?

R: Leggere fin da giovane autori di romanzi e racconti della letteratura straniera come Anne Rice, Tolkien, Bram Stoker, Edgar Allan Poe, Emily Dickinson, le sorelle Brontë, Dickens, la filmografia, nonché le opere teatrali del bardo Shakespeare in particolare, ha contribuito a far crescere questa passione per la scrittura.

Essi sono stati le pietre miliari della mia formazione e mi hanno aiutato nell’ispirazione.

D: Cosa significa per Lei scrivere?

R: Per me la scrittura rappresenta il miglior modo per esprimere ciò che provo, i miei sentimenti, le sensazioni; attraverso le parole, descrivendo le scene, i personaggi, vorrei mostrare le inquietudini, le passioni e l’anima che si celano in essi affinché appaiano nitide nella mente del lettore; al fine di farlo emozionare e con la speranza di lasciargli un ricordo piacevole della lettura, portandolo in quei mondi che ho sognato e creato anche per lui. La vita, il mondo, non sempre va nella direzione che vorremmo ma nella scrittura, nei mondi che plasmo, lì io posso far sì che vada come spero e desidero.

D: Quanto tempo ci ha messo per scrivere “Il Respiro Immortale”?

R: Ho cominciato la stesura di questo romanzo tre anni fa, riprendendolo e modificandolo più volte poiché non pienamente appagata dal finale che inizialmente avevo previsto; per me era troppo scontato, volevo renderlo più accattivante, molto più originale e alla fine ho raggiunto il mio obiettivo.

D: Qual è la parte più difficile nella tua creatività di scrittura?

R: La parte più estenuante nella creatività per me dipende dalla concentrazione.

Capita che se non hai l’attenzione per metterti alla scrivania ed esprimere ciò che vuoi scrivere, allora ogni tentativo risulta vano.

Non basta l’ispirazione nel mio caso, occorre sentirmi serena e fiduciosa nel potermi aprire alla scrittura.

E’ come un’onda che ti invade e se non sei pronta a nuotare allora diviene frustrante.

D: Perché ha scelto “Il respiro immortale” come titolo del suo libro?

R: Il titolo è stato la decisione più difficile, anche perché ne avevo pensati tantissimi, ma nessuno di quelli mi convinceva.

Alla fine ho scelto “Il Respiro Immortale” perché rappresenta il connubio e la dicotomia al tempo stesso, che volevo descrivere nell’intero libro.

Un essere sovrannaturale e immortale che non appartiene più al mondo terreno ma che possiede, nonostante tutto, ancora un anelito di umanità rappresentato dal respiro, rendendolo più umano di tanti che possono definirsi tali.

 <Il respiro immortale – Editore Youcanprint – 2025

Pagine 428 – EAN 9791222794198 – € 25.00>

La seconda parte di questa intervista sarà pubblicata su queste colonne venerdì 14 novembre

 Dalila Boukhalfa & Silvana Lazzarino

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Professionisti DILA APS 2025 – Calendario pubblicazioni

Bruno Mancini 

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Bruno Mancini scrittore

Bruno Mancini Presidente DILA APS

DILA Altervista

NUSIV – Premio Otto milioni

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EVENTI DILA APS

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Adlene Mohamed Rostom Chenah

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Aleksandrs Adamovičs

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Andrea Del Buono

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Angela Prota

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Anna Giancarlo

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Antonella Ariosto

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Chiara Pavoni

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Claudia Farrace

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Clementina Petroni

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Dalila Boukhalfa

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Djihene Grada

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Dounia Aoubid

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Duccio Bombardini

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Elisabetta Biondi Della Sdriscia

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Eva Mārtuža

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Fouad Dahman

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Francesco Maria Bonifazi

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Houari Chalakh

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Ilze Magone

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Isabella de Paz

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Larachiche Mohamed

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Liga Sara Lapinska

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Mara Concetta leone

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Marcello Canzoniere

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Oblio.artist

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Pamela Alfieri

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Roberto Paolini

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Rocco Scattino

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Sandra Švarca

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Tullio Princigallo

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Yagoub Imane

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Yousra Chenah

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VIDEO Conferenza stampa 4 ottobre 2025

PDF Comunicato stampa VOLO PAZZO

Comunicato stampa VOLO PAZZO

Lo scorso 4 ottobre, a Roma, si è tenuta la conferenza stampa DILA APS per la presentazione dell’articolato progetto culturale “VOLO PAZZO” che si svolgerà a Barano e altri lughi dell’Isola d’Ischia nei giorni 14 – 15 – 16 – 28 – 29 – 30 novembre prossimi.
Chiara Pavoni, dopo aver salutato gli ospiti in sala e quelli collegati via streaming, nella qualità di Vice Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” organizzatrice della sei giorni di eventi, ha illustrato le varie fasi e i capitoli del programma.
Eccoli in sintesi:

• Organizzatrice DILA APS, Associazione di Promozione Sociale”Da Ischia L’Arte”, iscritta al RUNTS (Registro Unico Nazionale Terzo Settore), costituita con atto notarile nel 2014, Fondatore e Presidente Bruno Mancini.

In partenariato con

Testata giornalistica IL DISPARI

ASD IL Dragone – I cinque elementi

 

Associazione algerina ADA

Salotto culturale INTERNO 4

Fondazione DDClinic master

 

Fondazione LA SPONDA

Proclamazione vincitori Premio Internazionale di Arti Varie OTTO MILIONI.
XIV edizione, iscrizione gratuita, quattro sezioni: poesie, articoli, video, arti grafiche.

  • Mostra collettiva di Arti grafiche
  • Reading
  • Sfilata abiti tradizionali algerini
  • Presentazione libri
  • Concerti musica classica e popolare
  • Spettacolo di magia
  • Artisti di strada
  • Performance
  • Degustazioni enogastronomiche
  • Presentazione Antologia “Libertà è anche mentire”
  • Gadget personalizzati
  • Stand prodotti locali
  • Stand materiale illustrativo
  • Buffet di benvenuto
  • Spaghettate e balli serali.

Sponsor
ADS Il Dragone i 5 elementi

Covergenze internet – phone – tv – energie

Palladino design jewelry

Studenti Algerini in Italia – A.S.A

Tee mania – Serigrafia tessile

Associazione del pensiero e la creativita culturale

Locandine Volo pazzo

Segnalibro Volo pazzo

Mascotte Volo pazzo

 

Inviti Volo pazzo

Ospitalità Volo pazzo

Patrocini Volo pazzo

Sponsor Volo pazzo

Inno Volo pazzo

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Mostra pittorica Volo pazzo

Dragon Volo pazzo

Attestati Volo pazzo

Trofei e Premi Volo pazzo

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Foto eventi Volo pazzo

Rassegna stampa Volo pazzo

 

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Domani a Ischia: Dott. Houari Chalakh, Presidente

“Associazione Studenti Algerini” in Italia (ASA)

Presto il Dott. Houari Chalakh, Presidente “Associazione Studenti Algerini” in Italia (ASA) sarà a Ischia in occasione della sei giorni di eventi artistici, culturali e sociali denominata “Volo Pazzo” che

l’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte”

ha in programma a Barano nella sede dell’Associazione “ADS Il Dragone – i cinque elementi” via Corrado Buono 88 (14, 15, 16, 28, 29, 30 novembre, inizio ore 16, ingressi gratuiti).

Dalila Boukhalfa, Presidente dell’Associazione algerina ADA l’ha intervistato in esclusiva per IL Dispari.

Seconda e ultima parte, la prima parte è stata pubblicata su queste colonne giovedì 6 novembre.

D: In che modo rappresentate gli interessi degli studenti?

R: Collaboriamo con ambasciate, consolati, associazioni, università e istituzioni italiane per difendere i diritti e le esigenze degli studenti.

Ci impegniamo anche a far sentire la loro voce nei tavoli di discussione e nelle reti internazionali studentesche.

D: HouariChalakh, cosa ha da dire riguardo il sostegno psicologico agli studenti?

R: Spesso gli studenti che vivono lontano da casa affrontano momenti di solitudine o difficoltà. ASA non è solo un’associazione, ma una comunità che ascolta, accompagna e incoraggia. Crediamo che il benessere psicologico sia fondamentale quanto il successo accademico.

D: L’associazione ASA promuove la cooperazione internazionale e lo scambio culturale?

R: Assolutamente sì.

ASA partecipa a progetti di cooperazione tra università algerine e italiane, organizza incontri culturali e promuove la conoscenza reciproca tra i due Paesi.

Crediamo che la cultura e l’educazione siano strumenti di diplomazia e di pace.

D: Come avete conosciuto l’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS?

R: Abbiamo conosciuto l’associazione DILA APS attraverso le sue attività culturali e letterarie che promuovono il dialogo tra i popoli.

Condividiamo la stessa visione di cooperazione e di apertura, e siamo lieti di collaborare per rafforzare i legami culturali tra Italia e Algeria.

D: Avete piani futuri, manifestazioni, attività?R: Sì, abbiamo in programma diversi progetti: seminari accademici, giornate di orientamento per i nuovi studenti, scambi culturali e una “Settimana della Cultura Algerina in Italia” per promuovere le tradizioni e i talenti dei nostri giovani.

Inoltre, stiamo lavorando alla creazione di una piattaforma digitale di supporto per gli studenti algerini in tutto il Paese.

D: In che modo si vuole migliorare la qualità della permanenza degli studenti in futuro?

R: Il nostro obiettivo è rafforzare la rete ASA in ogni città italiana, offrendo servizi più accessibili e un dialogo costante con le istituzioni.

Vogliamo che ogni studente algerino o internazionale in Italia si senta accompagnato, valorizzato e parte attiva della società che lo accoglie.

Grazie, Dottore, per averci dedicato il suo prezioso tempo, le porgo i nostri cordiali saluti e le  auguro una buona continuazione.
Arrivederci domani a Ischia!

Dalila Boukhalfa

20251106 DILA APS IL DISPARI professionisti

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Intervista al Dott. Houari Chalakh, Presidente

“Associazione Studenti Algerini” in Italia (ASA)

Il Dott. Houari Chalakh, Presidente “Associazione Studenti Algerini” in Italia (ASA) sarà a Ischia in occasione della sei giorni di eventi artistici, culturali e sociali denominata “Volo Pazzo” che

l’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte”

ha in programma a Barano nella sede dell’Associazione “ADS Il Dragone – i cinque elementi” via Corrado Buono 88 (14, 15, 16, 28, 29, 30 novembre, inizio ore 16, ingressi gratuiti).

Dalila Boukhalfa, Presidente dell’Associazione algerina ADA l’ha intervistato in esclusiva per IL Dispari.

Ecco la prima parte, la seconda e ultima parte sarà pubblicata su queste colonne il prossimo giovedì 13 novembre.

D: Chi è Houari Chalakh?

R: Sono un cittadino algerino residente in Italia.

Dopo la laurea triennale ho conseguito un master in Algeria ed ora sto preparando una laurea Magistrale in Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo.

Ho sempre creduto nel valore della conoscenza come ponte tra i popoli.

La mia esperienza accademica e personale in Italia mi ha spinto ad impegnarmi nel sostegno degli studenti algerini e internazionali affinché il loro percorso universitario e umano fosse un’occasione di crescita e integrazione.

D: Come è nata l’Associazione Studenti Algerini in Italia, ASA?

R: L’associazione nasce per iniziativa di un gruppo di studenti e ricercatori e di maestri algerini accomunati da un sogno comune: creare una rete di supporto e di rappresentanza per gli studenti algerini e internazionali in Italia.

ASA è il frutto della solidarietà, della cooperazione e della volontà di migliorare la vita accademica e sociale dei nostri studenti.

D: Qual è lo scopo principale della sua associazione?

R: Il nostro scopo principale è rappresentare, assistere e accompagnare gli studenti durante il loro percorso in Italia.

Inoltre, lavoriamo per favorire l’integrazione accademica e culturale, rafforzare i legami con le istituzioni italiane e algerine, e promuovere il dialogo interculturale.

D: Che genere di sostegno offre ASA agli studenti?

R: Offriamo un sostegno completo che include assistenza amministrativa (permessi di soggiorno, iscrizioni universitarie, borse di studio aiuti alimentari, analisi del mercato di lavoro, opportunità di tirocinio e stage, compreso il volontariato), orientamento accademico, supporto linguistico e, soprattutto, un ambiente familiare e solidale.

Inoltre, organizziamo eventi culturali e momenti di incontro tra studenti di diverse regioni italiane.

D: Come si realizza l’integrazione culturale degli studenti Algerini in Italia?

R: L’integrazione è un processo reciproco.

Promuoviamo la partecipazione attiva degli studenti alla vita universitaria e culturale italiana, incoraggiando il dialogo, la condivisione e il rispetto reciproco.

Le nostre attività interculturali aiutano a far conoscere meglio la cultura algerina e quella italiana per costruire ponti con la comunità locale.

 D: Secondo la vostra opinione, ASA è un punto di riferimento per gli studenti?

R: Sì, ASA è ormai un punto di riferimento riconosciuto per gli studenti algerini.

Ossia è uno spazio di ascolto, di aiuto e di rappresentanza, ma anche una famiglia in cui ogni studente trova sostegno e motivazione.

Dalila Boukhalfa

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2025 Professionisti DILA APS – Calendario pubblicazioni

Bruno Mancini 

DILA APS.it

Bruno Mancini scrittore

Bruno Mancini Presidente DILA APS

DILA Altervista

NUSIV – Premio Otto milioni

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20251110 DILA APS – IL DISPARI

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20251110 DILA APS – IL DISPARI

20251110 DILA APS – IL DISPARI

20251110 DILA APS – IL DISPARI

Tredici opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS”.

La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nella Casa Dei Popoli in Via Corrado Buono 88, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

20251110 DILA APS – IL DISPARI

85ag25f Miguel Pinero

86ag25f Mark Illukpitya

87ag25f Hairullah Kurbanov

87ag25f Hairullah Kurbanov

88ag25f Hairullah Kurbanov

89ag25f Guna Oškalna – Vējiņa

90ag25 Puran Singh Jhala

91ag25f Indulis Zālīte

92ag25f Ayssat Chamaeva

93ag25f Ayssat Chamaeva

94ag25f Ayssat Chamaeva

95ag25f Puran Singh Jhala

97ag25f Nunzia Zambardi

99ag25f Eugenia Murzaeva

20251110 DILA APS – IL DISPARI

VOLO PAZZO: Un evento che più pazzo non si può!

Inizia venerdì prossimo e terminerà domenica 30 la lunga serie di sei giorni di eventi durante i quali l’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA APS” e molte altre realtà associative unite in NUSIV (Network Uniti Si Vince) proporranno arte e cultura in una miscela socializzante di carattere internazionale.

Infatti, una folta delegazione di Artisti provenienti dalla Lettonia, insieme ad un altrettanto numeroso gruppo di Artisti provenienti dall’Algeria, alterneranno le loro performance con i tanti Artisti provenienti da diverse regioni italiane.

Volo Pazzo ha l’obiettivo di “Far riconquistare, all’Arte in generale e alla Poesia in particolare, il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana” dando visibilità ad Artisti, non inseriti nei processi commerciali di grandi aziende, attraverso una manifestazione tanto popolare, tanto elitaria, tanto artistica, tanto esclusiva, tanto rappresentativa, tanto apprezzata a livello mondiale… e tanto altro ancora come è il

Premio OTTO MILIONI

(presentato per un decennio nel palinsesto della manifestazione internazionale BOOKCITY organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Fondazioni Corriere della Sera, Repubblica, Feltrinelli ecc.).

In sintesi, in partenariato con

  • Testata giornalistica IL DISPARI
  • ASD IL Dragone – I cinque elementi
  • Associazione algerina ADA
  • Salotto culturale INTERNO 4
  • Fondazione DDClinic master
  • Fondazione LA SPONDA

con il Patrocinio morale del Comune di Napoli

grazie agli Sponsor

  • Covergenze internet – phone – tv – energie
  • Palladino design jewelry
  • Studenti Algerini in Italia – A.S.A
  • Tee mania – Serigrafia tessile
  • Associazione del pensiero e la creatività culturale

con la Direzione Artistica di Chiara Pavoni e la collaborazione di Sara Liga Lapinska, Dalila Boukhalfa, Andrea Del Buono, Clementina Petroni e Pasquale Dragon Di Costanzo, esibiranno le loro Arti Angela Prota, Ilze Magone, Eva Mārtuža, Sandra Švarca, Aleksandrs Adamovičs, Yousra Chenah, Adlene Mohamed Rostom Chenah, Larachiche Mohamed, Fouad Dahman, Anna Giancarlo, Antonella Ariosto, Mara Concetta Leone, Marcello Canzoniere, Oblio artist, Rocco Scattino, Yagoub Imane, Dounia Aoubid, Djihene Grada,Houari Chalakh

e il programma prevede

  • Proclamazione vincitori delle quattro sezioni (poesie, articoli, video, arti grafiche) della XIV edizione Premio Internazionale di Arti Varie OTTO MILIONI;
  • Mostra collettiva di Arti grafiche
  • Reading
  • Sfilata abiti tradizionali algerini
  • Presentazione libri
  • Concerti musica classica e popolare
  • Spettacolo di magia
  • Artisti di strada
  • Performance
  • Degustazioni enogastronomiche
  • Presentazione Antologia “Libertà è anche mentire”
  • Gadget personalizzati
  • Stand prodotti locali
  • Stand materiale illustrativo
  • Buffet di benvenuto
  • Spaghettate e balli serali.

 

Siete tutti invitati nei giorni 14 – 15 – 16 – 28 – 29 – 30 novembre, c/o la Casa dei Popoli in Via Corrado Buono 88 a Barano, inizio ore 16 e ingressi gratuiti.

INFO: 3914830355 tutti i giorni dalle 15 alle 23.

Bruno Mancini

20251110 DILA APS – IL DISPARI

 

20251103 DILA APS – IL DISPARI

Venti opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie "Otto milioni" ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall'Associazione di Promozione Sociale "Da Ischia L'Arte DILA APS". La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nella Casa Dei Popoli in Via Corrado Buono 88, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

 

20251103 DILA APS – IL DISPARI

Venti opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS”.

La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nella Casa Dei Popoli in Via Corrado Buono 88, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

20251103 DILA APS - IL DISPARI

20251103 DILA APS - IL DISPARI

61ag25f Irina Befa

20251103 DILA APS - IL DISPARI

62ag25f Igor Abramov

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63ag25f Igor Abramov

20251103 DILA APS - IL DISPARI

64ag25f Valeria Paukova

20251103 DILA APS - IL DISPARI

65ag25f Valeria Paukova

66ag25f Abu Pashaev

66ag25f Abu Pashaev

68ag25f Abu Pashaev

69ag25 Abu Pashaev

71ag25f Juris Zēbergs

72ag25f Dagnija Jankovska

73ag25f Igor Rostikov

74ag25 Igor Rostikov

75ag25 Juris Zēbergs

76ag25 MJuris Zēbergs

77ag25 Dagnija Jankovska

81ag25 Aleksandrs Adamovičs

82ag25 Aleksandrs Adamovičs

83ag25 Aleksandrs Adamovičs

84ag25 Guna Oškalna - Vējiņa

Venti opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie "Otto milioni" ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall'Associazione di Promozione Sociale "Da Ischia L'Arte DILA APS". La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nella Casa Dei Popoli in Via Corrado Buono 88, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

41a edizione Premio FONTANE DI ROMA: Ernesta Mazzella & Lucia Annicelli

La Fondazione LA SPONDA, Presidente Benito Corradini, ha comunicato alle ischitane Prof. Ernesta Mazzella e Dott. Lucia Annicelli: “Ho il piacere di informarLa che la Giuria della 41° Premio Internazionale FONTANE DI ROMA, ha deciso con voto unanime di conferirLe l’Onorificenza per… ”

Il Premio Internazionale FONTANE DI ROMA, da decenni tra i più prestigiosi riconoscimenti per la Cultura, Arte, Lavoro, Solidarietà, Sanità e Romanità si svolgerà il prossimo 21 novembre, a Roma nella SALA ALESSANDRINA lungotevere in Sassia 3.

Sarà presente una delegazione dell’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA” in quanto associata alla Fondazione La Sonda da accordo di partenariato e Membro della Giuria del Premio.

——————-

Motivazione del Premio che sarà conferito alla Prof. Ernesta Mazzella

Laurea in Lettere Classiche Federico II Napoli 110 e lode.

Specializzazione in Storia dell’Arte Medievale Federico II Napoli.

Diploma di Archivista, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica.

TFA Corso di Specializzazione per le attività di sostegno, Università Link – Roma.

Abilitazione A011 Università Link – Roma.

Certificazione 24 CFU, Accademia delle Belle Arti “Michelangelo” Agrigento.

Master I livello, IUM, Metodologie e tecnologie per l’inclusione degli alunni con disturbi

specifici di apprendimento – DSA.

Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi, Scuola di alta Formazione

di Arte e Teologia, Il corpo nella dimensione artistica e teologica, A. A. 

Archivista e referente scientifico Archivio Storico della Diocesi d’Ischia.

Docente di Lettere e Storia dell’Arte I. P.S. “V. Telese”, Ischia.

Numerose pubblicazioni editoriali.

Organizzatrice eventi culturali.

Più volte Conferenziere.

———–

Motivazione del Premio che sarà conferito alla Dott. Lucia Annicelli

Lucia Annicelli, esperta in bibliografia e biblioteconomia, già assistente di cattedra presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, è dal 2010 direttrice responsabile della Biblioteca comunale Antoniana di Ischia.

Già consulente MIC per la biblioteca Nazionale di Napoli, per la biblioteca di Serrara Fontana e per la biblioteca diocesana di Ischia.

Vicepresidente del Centro Studi isola d’Ischia è esperta di storia della massoneria e dell’isola d’Ischia.

L’attività di ricerca ha trovato un naturale sviluppo in saggi e articoli scientifici nonché in svariate conferenze ed interviste.

 

 

DILA & IL DISPARI redazione culturale

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2018 DILA & IL DISPARI Redazione culturale

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2016 – 2015 DILA & IL DISPARI Redazione culturale

 

20251107 DILA APS IL DISPARI professionisti

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DILA APS intervista la giovane scrittrice Marzia Dionizio – Prima parte

D: Chi è Marzia Dionizio?

R: Sono una giovane donna della metà degli anni 80 che lavora come educatrice d’infanzia e hairstylist.

Sono nata, cresciuta e vivo tutt’ora nella città di Benevento, conosciuta per la sua storia con i suoi monumenti e colma di folclore.

Ho conseguito studi classici che mi hanno avvicinata al concetto dei miti e dei poemi, delle ballate medievali, dell’amor cortese e romantico.

La passione per la scrittura, il disegno, l’architettura, la storia delle acconciature, del costume dell’arte gotica mi ha sempre accompagnata durante gli anni della mia vita contribuendo a consolidare il mio gusto estetico in quei particolari generi.

D:  Come ha capito che voleva diventare una scrittrice?

R: Ho avuto la passione per la scrittura da quando ero bambina.

C’è sempre stato qualcosa nel mio animo che mi spingeva e che mi spinge a prendere la penna e dar vita a storie e racconti, scene e dialoghi.

Quando accade mi sentivo viva, in armonia con me stessa e gli altri.

D: C’è stata qualcosa che l’ha avvicinata alla scrittura?

R: Leggere fin da giovane autori di romanzi e racconti della letteratura straniera come Anne Rice, Tolkien, Bram Stoker, Edgar Allan Poe, Emily Dickinson, le sorelle Brontë, Dickens, la filmografia, nonché le opere teatrali del bardo Shakespeare in particolare, ha contribuito a far crescere questa passione per la scrittura.

Essi sono stati le pietre miliari della mia formazione e mi hanno aiutato nell’ispirazione.

D: Cosa significa per Lei scrivere?

R: Per me la scrittura rappresenta il miglior modo per esprimere ciò che provo, i miei sentimenti, le sensazioni; attraverso le parole, descrivendo le scene, i personaggi, vorrei mostrare le inquietudini, le passioni e l’anima che si celano in essi affinché appaiano nitide nella mente del lettore; al fine di farlo emozionare e con la speranza di lasciargli un ricordo piacevole della lettura, portandolo in quei mondi che ho sognato e creato anche per lui. La vita, il mondo, non sempre va nella direzione che vorremmo ma nella scrittura, nei mondi che plasmo, lì io posso far sì che vada come spero e desidero.

D: Quanto tempo ci ha messo per scrivere “Il Respiro Immortale”?

R: Ho cominciato la stesura di questo romanzo tre anni fa, riprendendolo e modificandolo più volte poiché non pienamente appagata dal finale che inizialmente avevo previsto; per me era troppo scontato, volevo renderlo più accattivante, molto più originale e alla fine ho raggiunto il mio obiettivo.

D: Qual è la parte più difficile nella tua creatività di scrittura?

R: La parte più estenuante nella creatività per me dipende dalla concentrazione.

Capita che se non hai l’attenzione per metterti alla scrivania ed esprimere ciò che vuoi scrivere, allora ogni tentativo risulta vano.

Non basta l’ispirazione nel mio caso, occorre sentirmi serena e fiduciosa nel potermi aprire alla scrittura.

E’ come un’onda che ti invade e se non sei pronta a nuotare allora diviene frustrante.

D: Perché ha scelto “Il respiro immortale” come titolo del suo libro?

R: Il titolo è stato la decisione più difficile, anche perché ne avevo pensati tantissimi, ma nessuno di quelli mi convinceva.

Alla fine ho scelto “Il Respiro Immortale” perché rappresenta il connubio e la dicotomia al tempo stesso, che volevo descrivere nell’intero libro.

Un essere sovrannaturale e immortale che non appartiene più al mondo terreno ma che possiede, nonostante tutto, ancora un anelito di umanità rappresentato dal respiro, rendendolo più umano di tanti che possono definirsi tali.

 <Il respiro immortale – Editore Youcanprint – 2025

Pagine 428 – EAN 9791222794198 – € 25.00>

La seconda parte di questa intervista sarà pubblicata su queste colonne venerdì 14 novembre

 Dalila Boukhalfa & Silvana Lazzarino

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Valle dell’Angelo, piccolo borgo, grande storia

Borgo più piccolo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, situato nella provincia di Salerno,Valle dell’Angelo si trova a 630 m di altitudine con 220 abitanti, di cui 100 solo nel centro storico.

Circondato a sud dal Monte Ausinito e affacciato sulla Valle del fiume Calore, questa cittadina prende il nome dalla presenza di una grotta dedicata a San Michele Arcangelo luogo di pellegrinaggio esito sacro legato al culto longobardo dell’Arcangelo Michele, la cui venerazione era fortemente sentita dai fedeli.

Denominato in precedenza Piaggine Sottane per distinguerlo da Piaggine Soprane l’attuale Piaggine, successivamente nel 1927 è stato ribattezzato per motivi religiosi con l’attuale nome.
Il borgo la cui origine risale intorno al X secolo d.C. fu rifugio dei monaci basiliani in fuga dalla Siria e dall’Epiro per via delle persecuzioni iconoclaste nell’Impero bizantino.

Essi rilanciarono l’agricoltura locale, coltivando vite, olivo e legumi.
Divenuto luogo di pellegrinaggio per la Grotta di San Michele, dopo varie vicende feudali nel 1799 fu protagonista nella Rivoluzione Napoletana e nelle rivolte contadine.

Attualmente borgo meno popolato tra i comuni di tutta la Campania, Valle dell’Angelo vive di turismo, per la bellezza naturale, i siti culturali e le attrazioni gastronomiche, offrendo ai visitatori paesaggi, cultura e tradizioni autentiche.

Ha visto una riqualificazione e una conversione della propria economia da agricolo pastorale a vocazione prettamente turistica.

Sede in passato di colonie montane per i più giovani, la cittadina negli anni ha ampliato i servizi rivolti al turismo anche con supporto infermieristico e con un bonus per soggiorni.

Seppur piccolo, il paese offre diversi siti da visitare, tra questi, la Chiesa di San Barbato del XVII secolo di origine longobarda con tre portali d’ingresso di cui uno importante in legno scolpito con raffigurati i simboli di S. Barbato: libro e mitria vescovile ed un imponente altare maggiore capolavoro di arte barocca con coro ligneo; la Chiesa settecentesca di Santa Barbara con un portale in pietra lavorato ed un elegante campanile.

Citiamo inoltre Palazzo Vertullo del XVII secolo esempio di architettura signorile del passato e tra i più antichi del borgo caratterizzato da un portale in pietra calcarea, e la Grotta di San Michele Arcangelo simbolo della religiosità cristiana dei Monti Alburni, santuario rupestre risalente al periodo longobardo, dove è custodita una piccola statua dell’Arcangelo Michele in atteggiamento di difesa.

Senza dimenticare la Sorgente del Festolaro a sud del paese, ubicata all’interno di una grotta carsica, alla quale si accede mediante una galleria artificiale di oltre 220 metri lungo il cuore della montagna.

Tra i piatti tipici di Valle dell’Angelo, e presenti nel Cilento: i cavatelli al ragù, i ravioli di ricotta, lagane e ceci, ciambotta, freselle con pomodori.

Nei dintorni di Valle dell’Angelo si trova il Museo Naturalistico degli Alburni dove è presente una ricca esposizione permanente di fauna europea con vertebrati e invertebrati, tra cui mammiferi, uccelli, crostacei e insetti.

Silvana Lazzarino e Dalila Boukhalfa

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Intervista al Dott. Houari Chalakh, Presidente

“Associazione Studenti Algerini” in Italia (ASA)

Il Dott. Houari Chalakh, Presidente “Associazione Studenti Algerini” in Italia (ASA) sarà a Ischia in occasione della sei giorni di eventi artistici, culturali e sociali denominata “Volo Pazzo” che l’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte” ha in programma a Barano nella sede dell’Associazione “ADS Il Dragone – i cinque elementi” via Corrado Buono 88 (14, 15, 16, 28, 29, 30 novembre, inizio ore 16, ingressi gratuiti).

Dalila Boukhalfa, Presidente dell’Associazione algerina ADA l’ha intervistato in esclusiva per IL Dispari.

Prima parte, la seconda e ultima parte sarà pubblicata su queste colonne il prossimo giovedì 13 novembre.

D: Chi è Houari Chalakh?

R: Sono un cittadino algerino residente in Italia.

Dopo la laurea triennale ho conseguito un master in Algeria ed ora sto preparando una laurea Magistrale in Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo.

Ho sempre creduto nel valore della conoscenza come ponte tra i popoli.

La mia esperienza accademica e personale in Italia mi ha spinto ad impegnarmi nel sostegno degli studenti algerini e internazionali affinché il loro percorso universitario e umano fosse un’occasione di crescita e integrazione.

D: Come è nata l’Associazione Studenti Algerini in Italia, ASA?

R: L’associazione nasce per iniziativa di un gruppo di studenti e ricercatori e di maestri algerini accomunati da un sogno comune: creare una rete di supporto e di rappresentanza per gli studenti algerini e internazionali in Italia.

ASA è il frutto della solidarietà, della cooperazione e della volontà di migliorare la vita accademica e sociale dei nostri studenti.

D: Qual è lo scopo principale della sua associazione?

R: Il nostro scopo principale è rappresentare, assistere e accompagnare gli studenti durante il loro percorso in Italia.

Lavoriamo per favorire l’integrazione accademica e culturale, rafforzare i legami con le istituzioni italiane e algerine, e promuovere il dialogo interculturale.

D: Che genere di sostegno offre ASA agli studenti?

R: Offriamo un sostegno completo che include assistenza amministrativa (permessi di soggiorno, iscrizioni universitarie, borse di studio aiuti alimentari, analisi del mercato di lavoro, opportunità di tirocinio e stage, compreso il volontariato), orientamento accademico, supporto linguistico e, soprattutto, un ambiente familiare e solidale.

Inoltre, organizziamo eventi culturali e momenti di incontro tra studenti di diverse regioni italiane.

D: Come si realizza l’integrazione culturale degli studenti Algerini in Italia?

R: L’integrazione è un processo reciproco.

Promuoviamo la partecipazione attiva degli studenti alla vita universitaria e culturale italiana, incoraggiando il dialogo, la condivisione e il rispetto reciproco.

Le nostre attività interculturali aiutano a far conoscere meglio la cultura algerina e quella italiana per costruire ponti con la comunità locale.

 D: Secondo la vostra opinione, ASA è un punto di riferimento per gli studenti?

R: Sì, ASA è ormai un punto di riferimento riconosciuto per gli studenti algerini.

È uno spazio di ascolto, di aiuto e di rappresentanza, ma anche una famiglia in cui ogni studente trova sostegno e motivazione.

Dalila Boukhalfa

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Serre affascinante borgo medievale

Ai piedi dei Monti Alburni sorge Serre affascinante borgo medievale incastonato tra due fiumi, il Sele e il Calore lucano, che ne delimitano il territorio formando una suggestiva conformazione a cuneo.

Serre, parte nel Parco del Cilento e parte nel Vallo di Diano, si trova ai piedi dei Monti Alburni in una zona collinare caratterizzata da aree boscose, uliveti e vigneti.

Il nome deriva sia dal termine “serrae” con cui nel Medioevo si indicavano le colline o i monti che escludevano gli orizzonti, sia dall’antica attività dei boscaioli che con “serre” seghe disboscavano il territorio.

Il primo nucleo abitato di Serre risale probabilmente all’ X – XI secolo D. C., ma non rimane traccia del castello intorno al quale esso si sviluppava.

Dal XV secolo si assiste al susseguirsi di diverse dinastie, dai Sanseverino ai De Rossi, fino alla dominazione dei Borboni.

Edificato intorno al XVI secolo nel sito occupato in epoca medioevale da un castello del quale ricalca la pianta, il Palazzo Ducale, residenza della famiglia De Rossi è caratterizzato da due ali di fabbricato disposte ad angolo retto che unendosi ai muri di cinta, davano vita ad un impianto quadrangolare atto a racchiudere un vasto cortile dove gli elementi prevalenti sono un pozzo laterale di stile cinquecentesco, due scale in pietra e il secolare platano centrale.

Lungo il perimetro della corte è annessa la Cappella del Soccorso di cui resta il portale e i conci di chiave (riferiti all’arco) su cui si notano rosette e simboli araldici.

Edificata nel Settecento per volere del re Carlo di Borbone appassionato di caccia, su progetto iniziale dell’ingegnere militare Giovanni Domenico Piana, e poi rielaborata da Luigi Vanvitelli, la Real Casina di Cacciadi Persano (1752) prende il nome dalla località di Persano, area rurale situata a pochi chilometri da Serre.

La tenuta, autentico tesoro di storia e arte, è stata per lungo tempo l’elegante residenza di caccia dei Borboni, che qui trovavano ristoro e svago fino al periodo dell’Unità d’Italia.

Distribuita su due piani, la residenza con simmetrica pianta quadrata, presenta una facciata in stile barocco, un ampio cortile centrale e un atrio nel quale si trova un ampio scalone al termine del quale si nota la scultura in marmo di scuola del Canova che ritrae un mastino napoletano.

Dopo il periodo borbonico, l’edificio ha visto una nuova trasformazione: parte della costruzione e dell’immensa tenuta sono stati destinati a presidio militare.

Tra gli edifici di culto citiamo: la Chiesa di S. Martino risalente al XIII secolo caratterizzata da una facciata semplice e con un interno decorato da affreschi del XV secolo; ed il Santuario di Santa Maria dell’Olivo, così denominato per la presenza di una maestosa pianta di olivo accanto ad esso. Si narra che la costruzione del tempio risalga al X – XI secolo in seguito all’apparizione ad un pastore della Madonna su un albero di ulivo.

La chiesa dalla facciata bianca in pietra calcarea presenta all’interno decorazioni con affreschi e statue con episodi della vita di Maria ed in fondo alla navata centraleè una nicchia dove è presente una statua in stucco della Madonna dell’Olivo risalente circa all’ultimo decennio del XIII secolo che per stile rimanda alle raffigurazioni bizantine.

Dalila Boukhalfa e Silvana Lazzarino

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Professionisti DILA APS 2025 – Calendario pubblicazioni

Bruno Mancini

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Venti opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie "Otto milioni" ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall'Associazione di Promozione Sociale "Da Ischia L'Arte DILA APS". La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nella Casa Dei Popoli in Via Corrado Buono 88, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

 

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Venti opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS”.

La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nella Casa Dei Popoli in Via Corrado Buono 88, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

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64ag25f Valeria Paukova

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65ag25f Valeria Paukova

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73ag25f Igor Rostikov

74ag25 Igor Rostikov

75ag25 Juris Zēbergs

76ag25 MJuris Zēbergs

77ag25 Dagnija Jankovska

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82ag25 Aleksandrs Adamovičs

83ag25 Aleksandrs Adamovičs

84ag25 Guna Oškalna - Vējiņa

Venti opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie "Otto milioni" ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall'Associazione di Promozione Sociale "Da Ischia L'Arte DILA APS". La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nella Casa Dei Popoli in Via Corrado Buono 88, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

41a edizione Premio FONTANE DI ROMA: Ernesta Mazzella & Lucia Annicelli

La Fondazione LA SPONDA, Presidente Benito Corradini, ha comunicato alle ischitane Prof. Ernesta Mazzella e Dott. Lucia Annicelli: “Ho il piacere di informarLa che la Giuria della 41° Premio Internazionale FONTANE DI ROMA, ha deciso con voto unanime di conferirLe l’Onorificenza per… ”

Il Premio Internazionale FONTANE DI ROMA, da decenni tra i più prestigiosi riconoscimenti per la Cultura, Arte, Lavoro, Solidarietà, Sanità e Romanità si svolgerà il prossimo 21 novembre, a Roma nella SALA ALESSANDRINA lungotevere in Sassia 3.

Sarà presente una delegazione dell’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA” in quanto associata alla Fondazione La Sonda da accordo di partenariato e Membro della Giuria del Premio.

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Motivazione del Premio che sarà conferito alla Prof. Ernesta Mazzella

Laurea in Lettere Classiche Federico II Napoli 110 e lode.

Specializzazione in Storia dell’Arte Medievale Federico II Napoli.

Diploma di Archivista, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica.

TFA Corso di Specializzazione per le attività di sostegno, Università Link – Roma.

Abilitazione A011 Università Link – Roma.

Certificazione 24 CFU, Accademia delle Belle Arti “Michelangelo” Agrigento.

Master I livello, IUM, Metodologie e tecnologie per l’inclusione degli alunni con disturbi

specifici di apprendimento – DSA.

Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi, Scuola di alta Formazione

di Arte e Teologia, Il corpo nella dimensione artistica e teologica, A. A. 

Archivista e referente scientifico Archivio Storico della Diocesi d’Ischia.

Docente di Lettere e Storia dell’Arte I. P.S. “V. Telese”, Ischia.

Numerose pubblicazioni editoriali.

Organizzatrice eventi culturali.

Più volte Conferenziere.

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Motivazione del Premio che sarà conferito alla Dott. Lucia Annicelli

Lucia Annicelli, esperta in bibliografia e biblioteconomia, già assistente di cattedra presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, è dal 2010 direttrice responsabile della Biblioteca comunale Antoniana di Ischia.

Già consulente MIC per la biblioteca Nazionale di Napoli, per la biblioteca di Serrara Fontana e per la biblioteca diocesana di Ischia.

Vicepresidente del Centro Studi isola d’Ischia è esperta di storia della massoneria e dell’isola d’Ischia.

L’attività di ricerca ha trovato un naturale sviluppo in saggi e articoli scientifici nonché in svariate conferenze ed interviste.

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Diciotto opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS”.

La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nell’isola d’Ischia, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

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Oggi vi presentiamo in anteprima il testo dell’Inno che verrà presentato il 14 novembre durante l’evento culturale che DILA APS organizzerà nella Casa Dei Popoli a Barano

INNO

VOLO PAZZO

Testo di Luciano Somma & BRUNO MANCINI

Luciano Somma

BRUNO MANCINI

Musica e canto di Luciano Somma

Luciano Somma

VOLO PAZZO

Con un dolce soffio di vento
siamo giunti da Roma a Barano
per vivere tre giorni in armonia
con tanti artisti tutti in allegria.
Tanta semplicità, gente ospitale.
Siamo a Barano dove c’è cultura
e con la premiazione “OTTO MILIONI”
s’inchina tutta  quanta la natura!

Ritornello

 
VOLO PAZZO
Da Ischia a Barano
dove c’è aria pura e cibo sano
con DILA, DILA, DILA evviva, urrà!

Un mondo di bellezza senza fine
ancora inventeremo nel futuro
perché le arti non hanno confine
e tutto è bello e tutto duraturo.
Qui sopra si respira un’aria fina:
è l’aria della splendida Barano
dove quando apri gli occhi la mattina
Intoni un dolce canto piano piano.

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DILA & IL DISPARI redazione culturale

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DILA & IL DISPARI 2024 Redazione culturale

DILA & IL DISPARI 2023 Redazione culturale

DILA & IL DISPARI 2022 Redazione culturale

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DILA & IL DISPARI 2020 Redazione culturale

DILA & IL DISPARI 2019 Redazione culturale

DILA & IL DISPARI 2018 Redazione culturale

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Serre affascinante borgo medievale

Ai piedi dei Monti Alburni sorge Serre affascinante borgo medievale incastonato tra due fiumi, il Sele e il Calore lucano, che ne delimitano il territorio formando una suggestiva conformazione a cuneo.

Serre, parte nel Parco del Cilento e parte nel Vallo di Diano, si trova ai piedi dei Monti Alburni in una zona collinare caratterizzata da aree boscose, uliveti e vigneti.

Il nome deriva sia dal termine “serrae” con cui nel Medioevo si indicavano le colline o i monti che escludevano gli orizzonti, sia dall’antica attività dei boscaioli che con “serre” seghe disboscavano il territorio.

Il primo nucleo abitato di Serre risale probabilmente all’ X – XI secolo D. C., ma non rimane traccia del castello intorno al quale esso si sviluppava.

Dal XV secolo si assiste al susseguirsi di diverse dinastie, dai Sanseverino ai De Rossi, fino alla dominazione dei Borboni.

Edificato intorno al XVI secolo nel sito occupato in epoca medioevale da un castello del quale ricalca la pianta, il Palazzo Ducale, residenza della famiglia De Rossi è caratterizzato da due ali di fabbricato disposte ad angolo retto che unendosi ai muri di cinta, davano vita ad un impianto quadrangolare atto a racchiudere un vasto cortile dove gli elementi prevalenti sono un pozzo laterale di stile cinquecentesco, due scale in pietra e il secolare platano centrale.

Lungo il perimetro della corte è annessa la Cappella del Soccorso di cui resta il portale e i conci di chiave (riferiti all’arco) su cui si notano rosette e simboli araldici.

Edificata nel Settecento per volere del re Carlo di Borbone appassionato di caccia, su progetto iniziale dell’ingegnere militare Giovanni Domenico Piana, e poi rielaborata da Luigi Vanvitelli, la Real Casina di Cacciadi Persano (1752) prende il nome dalla località di Persano, area rurale situata a pochi chilometri da Serre.

La tenuta, autentico tesoro di storia e arte, è stata per lungo tempo l’elegante residenza di caccia dei Borboni, che qui trovavano ristoro e svago fino al periodo dell’Unità d’Italia.

Distribuita su due piani, la residenza con simmetrica pianta quadrata, presenta una facciata in stile barocco, un ampio cortile centrale e un atrio nel quale si trova un ampio scalone al termine del quale si nota la scultura in marmo di scuola del Canova che ritrae un mastino napoletano.

Dopo il periodo borbonico, l’edificio ha visto una nuova trasformazione: parte della costruzione e dell’immensa tenuta sono stati destinati a presidio militare.

Tra gli edifici di culto citiamo: la Chiesa di S. Martino risalente al XIII secolo caratterizzata da una facciata semplice e con un interno decorato da affreschi del XV secolo; ed il Santuario di Santa Maria dell’Olivo, così denominato per la presenza di una maestosa pianta di olivo accanto ad esso. Si narra che la costruzione del tempio risalga al X – XI secolo in seguito all’apparizione ad un pastore della Madonna su un albero di ulivo.

La chiesa dalla facciata bianca in pietra calcarea presenta all’interno decorazioni con affreschi e statue con episodi della vita di Maria ed in fondo alla navata centraleè una nicchia dove è presente una statua in stucco della Madonna dell’Olivo risalente circa all’ultimo decennio del XIII secolo che per stile rimanda alle raffigurazioni bizantine.

Dalila Boukhalfa e Silvana Lazzarino

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Luca Nicotra | Il principio di azione e reazione e la propulsione

Il principio di azione e reazione o terzo principio della dinamica, formulato da Isaac Newton, asserisce che un corpo che subisce da un altro un’azione reagisce su quest’ultimo con un’azione uguale e contraria, vale a dire con una forza che ha la stessa direzione e la stessa intensità ma verso contrario: «Actioni contrariam semper et aequalem esse reactionem: sive corporum duorum actiones in se mutuo semper esse aequales et in partes contrarias dirigi».

Su questo semplice principio poggia il funzionamento di qualunque sistema di propulsione “attivo”, che è quindi sempre “a reazione”.

Tuttavia, convenzionalmente in senso restrittivo, si parla di “propulsione a reazione” o “a getto” quando per generare la spinta propulsiva per reazione si utilizza un fluido captato dall’esterno e proiettato all’indietro a velocità molto superiore rispetto a quella d’ingresso, partecipando esso stesso al ciclo termodinamico che trasforma calore nell’energia meccanica necessaria ad accelerare il fluido.

Il caso più semplice di propulsione è il camminare: con i piedi esercitiamo sul terreno una forza orizzontale all’indietro che, grazie all’attrito, ci viene restituita dal terreno in avanti, come reazione.

Su un piano totalmente privo d’attrito non potremmo camminare.
Quando nuotiamo spingiamo indietro l’acqua con le mani e i piedi: l’acqua spostata ci ricambia con una spinta in avanti della stessa intensità.

Una barca si muove grazie ai remi o all’elica, che esercitano sull’acqua una spinta all’indietro, cui corrisponde una spinta di uguale intensità esercitata in avanti dalla massa d’acqua spostata.

Un aereo ad elica, analogamente, sposta all’indietro una certa massa d’aria tramite la rotazione dell’elica e lo svergolamento delle sue pale, ricevendo da tale massa d’aria una spinta in avanti di uguale intensità: il suo funzionamento è simile a quello di una vite che si avviti nell’aria.

La navigazione o il volo a vela sono, invece, sistemi di propulsione “passivi”.
Particolarmente interessanti sono i vari tipi di propulsori impiegati in campo aeronautico e spaziale.

Se il volo avviene entro l’atmosfera vengono utilizzati propulsori a getto di vario tipo: statoreattore, turboreattore (a flusso semplice e doppio), turboelica, turbostatoreattore.

Nello statoreattore il ciclo termodinamico che realizza la trasformazione di calore in energia meccanica, viene effettuato sul fluido senza organi ruotanti.

La caratteristica dello statoreattore è di generare la spinta quando raggiunge una velocità minima, per cui non consente il decollo e può funzionare soltanto quando il veicolo è portato a quella velocità minima da un altro tipo di propulsore.

Nel turboreattore, invece, il ciclo termodinamico è realizzato con organi ruotanti (in genere una turbina a gas) ed è possibile il decollo da fermo.
Il turboelica realizza una spinta che per l’85- 90 % è dovuta alla massa d’aria spostata indietro dall’elica e per il restante 15-10 % è prodotta dal getto dei gas di scarico.

Il turbostatoreattore riunisce le caratteristiche del turboreattore e dello statoreattore: al decollo funziona soltanto come turboreattore, mentre a velocità molto elevate (circa 5 Mach, cioè 5 volte la velocità del suono) la parte rotante viene disattivata e il propulsore funziona come statoreattore.

Se, invece, il volo avviene nello spazio interplanetario “vuoto”, il fluido, che espulso posteriormente genera per reazione la spinta propulsiva, non può essere prelevato dall’esterno, bensì deve essere portato a bordo: in tal caso si parla di propulsione a razzo.

A seconda del sistema con cui viene fornita energia meccanica al fluido, si hanno diversi tipi di razzi: razzo chimico, razzo nucleare, razzo a isotopi, razzo solare, razzo ad arco, razzo a ioni, razzo a plasma.

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Capita anche questo!

Senza fare il nome, ma con accesso a

https://www.emmegiischia.com/wordpress/sponsor-volo-pazzo/

potrete capire facilmente di chi sto scrivendo, capita che l’ingordigia superi di gran lunga il rispetto per la parola data.

In premessa devo dire che decidendo di relazionare con una certa continuità tutte le fasi, di programmazione prima, e di realizzazione poi del progetto culturale artistico e sociale VOLO PAZZO in programma a Laurino (Cilento) nei giorni 14, 15 e 16 novembre prossimi, mi ero ripromesso di non portare alle vostra attenzione tutte le problematiche che di norma vanno sviluppandosi quando si mette mano ad una impresa tanto popolare, tanto elitaria, tanto artistica, tanto esclusiva, tanto rappresentativa… e tanto altro ancora come lo è VOLO PAZZO.

Però oggi desidero fare un’eccezione tanto è il disgusto provato dalla presa atto che l’ingordigia supera di gran lunga il rispetto.

In sintesi, nei giorni immediatamente successivi alla notizia pubblicata in anteprima su questo giornale relativa alla programmazione della tre giorni di VOLO PAZZO, tante sono state le istanze di partecipazione e le relative richieste di aiuto per trovare una sistemazione per i pernottamenti che Eva Di Perna, nella sua qualità di Presidente DILA APS della sede operativa Parco Nazionale del Cilento, in pochi giorni ha contattato tutte le strutture disponibili nel Comune di Laurino concordando con i titolari di ciascuna di esse le migliori condizioni economiche da offrire agli Artisti e a tutti coloro che ne avevano fatta richiesta.

Considerando che il mese di Novembre è un mese pessimo per il turismo di quella zona del Cilento e valutando il fatto che Eva garantiva il sold out ai BeB e ai Fittacamere di Laurino e comuni limitrofi, la sua proposta di collaborazione è stata accolta con un vero plebiscito.

In quindici giorni, e mi riferisco all’inizio del mese di settembre, TUTTI i posti letti di Laurino e comuni limitrofi sono stati assegnati a vario titolo a persone provenienti non solo dall’Italia ma anche dalla Lettonia, dalla Algeria e da altre Nazioni.

Un successo enorme prodromo di interessanti ricadute commerciali per una zona del Cilento notoriamente estranea a tale tipologia di flussi turistici.

Questa era la situazione fino a domenica, quando uno dei titolari di BeB le ha mandato un messaggio dicendo che non poteva mantenere l’impegno preso in quanto alcune persone avevano chiesto di usufruire della sua struttura per la durata di 20 giorni… compresi i tre giorni di VOLO PAZZO.

Cioè lui, beneficiando del sold out realizzato grazie alla collaborazione tra DILA APS e lui stesso e tutti i suoi colleghi, furbescamente ha intascato una prenotazione della quale si sarebbe sognato di beneficiare se anche i suoi colleghi fossero stati disponibili ad accettarla.

Egoisticamente, non solo è venuto meno al nostro accordo ma ha anche gabbato i suoi colleghi!

l’ingordigia supera di gran lunga il rispetto per la parola data… e anche una corretta condotta concorrenziale.

Ovviamente Eva Di Perna ha già provveduto a risolvere il problema sistemando gli ospiti in una struttura adeguata.

Chiudo dicendo che questi è altri rilievi moralmente e professionalmente inqualificabili gli sono stati spiattellati, personalmente e senza reticenze, dalla nostra Socia alla quale aggiungiamo un complimento per l’efficienza e un grande applauso per la determinazione.

Bruno Mancini

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Valle dell’Angelo, piccolo borgo, grande storia

Borgo più piccolo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, situato nella provincia di Salerno,Valle dell’Angelo si trova a 630 m di altitudine con 220 abitanti, di cui 100 solo nel centro storico.

Circondato a sud dal Monte Ausinito e affacciato sulla Valle del fiume Calore, questa cittadina prende il nome dalla presenza di una grotta dedicata a San Michele Arcangelo luogo di pellegrinaggio esito sacro legato al culto longobardo dell’Arcangelo Michele, la cui venerazione era fortemente sentita dai fedeli.

Denominato in precedenza Piaggine Sottane per distinguerlo da Piaggine Soprane l’attuale Piaggine, successivamente nel 1927 è stato ribattezzato per motivi religiosi con l’attuale nome.
Il borgo la cui origine risale intorno al X secolo d.C. fu rifugio dei monaci basiliani in fuga dalla Siria e dall’Epiro per via delle persecuzioni iconoclaste nell’Impero bizantino.

Essi rilanciarono l’agricoltura locale, coltivando vite, olivo e legumi.
Divenuto luogo di pellegrinaggio per la Grotta di San Michele, dopo varie vicende feudali nel 1799 fu protagonista nella Rivoluzione Napoletana e nelle rivolte contadine.

Attualmente borgo meno popolato tra i comuni di tutta la Campania, Valle dell’Angelo vive di turismo, per la bellezza naturale, i siti culturali e le attrazioni gastronomiche, offrendo ai visitatori paesaggi, cultura e tradizioni autentiche.

Ha visto una riqualificazione e una conversione della propria economia da agricolo pastorale a vocazione prettamente turistica.

Sede in passato di colonie montane per i più giovani, la cittadina negli anni ha ampliato i servizi rivolti al turismo anche con supporto infermieristico e con un bonus per soggiorni.

Seppur piccolo, il paese offre diversi siti da visitare, tra questi, la Chiesa di San Barbato del XVII secolo di origine longobarda con tre portali d’ingresso di cui uno importante in legno scolpito con raffigurati i simboli di S. Barbato: libro e mitria vescovile ed un imponente altare maggiore capolavoro di arte barocca con coro ligneo; la Chiesa settecentesca di Santa Barbara con un portale in pietra lavorato ed un elegante campanile.

Citiamo inoltre Palazzo Vertullo del XVII secolo esempio di architettura signorile del passato e tra i più antichi del borgo caratterizzato da un portale in pietra calcarea, e la Grotta di San Michele Arcangelo simbolo della religiosità cristiana dei Monti Alburni, santuario rupestre risalente al periodo longobardo, dove è custodita una piccola statua dell’Arcangelo Michele in atteggiamento di difesa.

Senza dimenticare la Sorgente del Festolaro a sud del paese, ubicata all’interno di una grotta carsica, alla quale si accede mediante una galleria artificiale di oltre 220 metri lungo il cuore della montagna.

Tra i piatti tipici di Valle dell’Angelo, e presenti nel Cilento: i cavatelli al ragù, i ravioli di ricotta, lagane e ceci, ciambotta, freselle con pomodori.

Nei dintorni di Valle dell’Angelo si trova il Museo Naturalistico degli Alburni dove è presente una ricca esposizione permanente di fauna europea con vertebrati e invertebrati, tra cui mammiferi, uccelli, crostacei e insetti.

Silvana Lazzarino e Dalila Boukhalfa

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San Giovanni a Piro tra storia, natura e tradizione

Tra i monti e il mare, immerso nel Parco Nazionale del Cilento, San Giovanni a Piro conquista per la sua storia millenaria, le meraviglie naturali e un patrimonio ricco di tradizioni.

La sua denominazione porta con sé un duplice riferimento: a San Giovanni Battista, figura venerata cui è stato dedicato un antico monastero basiliano sorto tra l’XI e il XII secolo, e al termine greco “pyros” alludendo a un posto di guardia o ad una località legata al fuoco, in riferimento forse alle torri di avvistamento che proteggevano la costa dalle incursioni saracene.

Arroccato sulle pendici del Monte Bulgheria il borgo offre una vista sulla costa tirrenica tra il blu intenso del Golfo di Policastro e le tonalità argentee degli ulivi secolari.

Tra invasioni saracene, dominio normanno e era borbonica pur tra momenti di ricchezza e difficoltà, la cittadina ha mantenuto viva sempre la propria identità.

Tra le testimonianze legate all’arte e alla spiritualità troviamo il Santuario di Maria SS. di Pietrasanta, edificato nel XVI secolo, noto per il suo portale in pietra e per la statua lignea della Vergine, che custodisce preziose opere d’arte tra affreschi seicenteschi e un altare maggiore finemente decorato a testimoniare il passaggio di artisti locali e la profonda fede popolare.

Gli uliveti e i sentieri che lo circondano lo rendono ancora più suggestivo, specie durante le celebrazioni religiose quando la comunità si ritrova in pellegrinaggio, creando un’atmosfera di intensa partecipazione.
Con la sua imponente facciata la Chiesa madre di San Giovanni Battista, esempio di architettura cilentana il cui corpo centrale è databile circa al XV secolo, presenta interni riccamente decorati.

Oltre a raffinati stucchi e dipinti che narrano episodi della vita del santo patrono, si trova una fonte battesimale in marmo di pregevole fattura e un organo a canne del XVIII secolo.

La chiesa è spesso teatro di eventi musicali e momenti di raccoglimento collettivo, consolidando il suo ruolo di punto di riferimento spirituale e sociale per tutta la comunità.
Tra i vicoli si incontrano palazzi storici, portali in pietra lavorata e antiche fontane che raccontano la vita quotidiana di un tempo.

La natura con i suoi profumi e colori restituisce scenari indimenticabili come la piccola frazione di Scario considerata la “Porta del Cilento” per la sua posizione privilegiata tra le acque cristalline e i boschi rigogliosi.
Anche la vista dal Monte Bulgheria alle spalle del paese offre scorci unici sull’intero Golfo di Policastro.

Decisi e intensi i sapori della tavola rispecchiano il carattere di questa terra generosa dalla cultura contadina consolidata nel tempo dove le ricette sono state tramandate di generazione in generazione: accanto a le “lagane e ceci”, semplice e gustosa pasta fatta a mano accompagnata da legumi locali, è la “ciambotta” ricco stufato di verdure di stagione.

La memoria collettiva e le radici sono sempre vive grazie anche ad eventi e manifestazioni come le feste tra cui quella in onore di Maria SS. di Pietrasanta con processioni, antiche melodie e spettacoli pirotecnici, che ogni anno richiama pellegrini e visitatori da tutta la regione.

Dalila Boukhalfa e Silvana Lazzarino

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Diciotto opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS”.

La proclamazione dei vincitori avverrà a Barano, nell’isola d’Ischia, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi.

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Oggi vi presentiamo in anteprima il testo dell’Inno che verrà presentato il 14 novembre durante l’evento culturale che DILA APS organizzerà nella Casa Dei Popoli a Barano

INNO

VOLO PAZZO

Testo di Luciano Somma & BRUNO MANCINI

Luciano Somma

BRUNO MANCINI

Musica e canto di Luciano Somma

Luciano Somma

VOLO PAZZO

Con un dolce soffio di vento
siamo giunti da Roma a Barano
per vivere tre giorni in armonia
con tanti artisti tutti in allegria.
Tanta semplicità, gente ospitale.
Siamo a Barano dove c’è cultura
e con la premiazione “OTTO MILIONI”
s’inchina tutta  quanta la natura!

Ritornello

 
VOLO PAZZO
Da Ischia a Barano
dove c’è aria pura e cibo sano
con DILA, DILA, DILA evviva, urrà!

Un mondo di bellezza senza fine
ancora inventeremo nel futuro
perché le arti non hanno confine
e tutto è bello e tutto duraturo.
Qui sopra si respira un’aria fina:
è l’aria della splendida Barano
dove quando apri gli occhi la mattina
Intoni un dolce canto piano piano.

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Venti opere finaliste della XIV edizione del Premio di Arti varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS”.

La proclamazione dei vincitori avverrà a Laurino, nel parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e Alburni, durante la tre giorni di eventi denominata VOLO PAZZO che si terrà nei giorni 14 – 15 e 16 novembre prossimi e, contemporaneamente a Barano (Isola d’Ischia) nella “Casa dei Popoli”.

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21ag25 Einars Repše I

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22ag25 Einars Repše

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23ag25 Marija Gadaldi

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24ag25 Marija Gadaldi

25ag25 Marija Gadaldi

26ag25 Aida Turrini

 

27ag25 Aida Turrini

28ag25 Aida Turrini

29ag25 Heino Blum

30ag25 Ilze Magone

31ag25 Heino Blum

32ag25 Ilze Magone

33ag25 Ilze Magone

34ag25 Heino Blum

35ag25 Sadulla Davletov

36ag25 Sadulla Davletov

37ag25 Elizabete Blūma

38ag25 Elizabete Blūma

39ag25 Elizabete Blūma

40ag25 Aleksandra Tatarinceva

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Yousra Chenah | Fouad Dahmani mago algerino.
Chi è il nostro mago algerino?

Si chiama Fouad Dahmani, nato a AinDefla (Algeria) nel settembre 1989.
Fouad è un artista e un professionista con un percorso poliedrico che unisce formazione accademica, attività culturali, esperienze artistiche e impegno sociale.

Dopo aver conseguito il Baccalauréatin Scienze Meccaniche (2009), ha ottenuto un Master in Scienze e Tecniche delle Attività Fisiche e Sportive (2014) presso l’Università di Khemis Miliana e successivamente un Master in Lingua Italiana (2023) presso l’Università di Blida 2, con il riconoscimento speciale di Studente Cinque Stelle per merito accademico.

Parallelamente al suo percorso di studi, è attivo dal 2007 come animatore e dirigente associativo, avendo ricoperto anche il ruolo di Presidente del Club di Lingua Italiana (club culturale e scientifico).

Ha lavorato come docente di teatro presso la scuola privata Asia Djebar (dal 2017 al 2024), contribuendo alla formazione artistica di bambini e adolescenti.

Come artista riconosciuto dal Ministero della Cultura algerino (titolare di Carta d’Artista – Magicien), si esibisce regolarmente come mago, attore e pianista, partecipando a festival, settimane culturali, scambi interculturali e spettacoli nelle scuole e nei comuni di diverse wilayas.

Nel 2017 ha interpretato il ruolo di Emiro Abdelkader in una grande produzione teatrale del Ministero della Gioventù e dello Sport, in collaborazione con la Direzione dei Mujahidin.
Inoltre, ha avuto ed ha esperienze di collaborazione internazionale, in particolare con l’Associazione italiana di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS”” a partire dal 2019.

Sempre con DILA APS, parteciperà ad una serie di eventi a Ischia che si svolgeranno in date comprese tra il 14 e il 16 novembre.
Attualmente ricopre il ruolo di Consigliere Sportivo presso la Direzione della Gioventù e dello Sport di AinDefla, continuando parallelamente la sua attività artistica e culturale.

Il suo obiettivo è valorizzare le sue competenze e la sua passione attraverso nuovi progetti che uniscano arte, cultura e formazione, portando sorrisi, conoscenza e creatività a un pubblico sempre più ampio.
Assisteremo con grande entusiasmo alla sua prossima esibizione ischitana.

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