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20240527 DILA APS – IL DISPARI
20240527 DILA APS – IL DISPARI
Le serate della poesia e dell’arte
e l’omaggio a Nick Pantalone
Alla Biblioteca Antoniana di Ischia, in continuità con la tradizione di apertura a manifestazioni ed eventi, che vanno oltre il suo stretto compito istituzionale di consentire la consultazione di libri e raccolte, secondo i criteri adottati dalla impareggiabile direttrice Lucia Annicelli, si sono svolte 3 serate dedicate al mondo di fuori, al quale la Biblioteca stessa poi attinge per rinnovarsi, per accrescere il suo bagaglio di conoscenze, di esperienze e di proposte:
Lunedì 20 maggio 2024
Serata dedicata alla commemorazione di Nick Pantalone, musicista ischitano recentemente scomparso, la cui storia ci ha riportato ai favolosi e irripetibili anni ’60, col seguito traballante degli anni ’70, fino a stemperarsi negli anni ’80, come riconosciuto dai teenagers (allora non si usava questo termine) e dai ventenni di quei tempi, ma anche dalle generazioni successive che, nelle attuali discoteche, non mancano di richiedere e lasciarsi attrarre, anche dalle canzoni e dai motivi musicali che hanno mezzo secolo in più, rispetto ad oggi.
Sono stati ricordati aneddoti ed episodi significativi della sua vita musicale e della quotidianità, da suoi amici e compagni di avventura, musicisti che hanno suonato con lui o sono stati suoi allievi, in presenza di un folto pubblico, tra cui i suoi familiari e molti suoi estimatori fin dai primi tempi, o degli ultimi tempi, per averlo conosciuto solo recentemente.
Filmati dei suoi recital a Ischia e in giro per il mondo, e canzoni dal vivo a lui dedicate o provenienti dal suo repertorio, hanno arricchito la serata.
Rossella Continisio ha emozionato tutti, facendoci ascoltare “Gigi” di Fabio Concato, accompagnandosi con la chitarra.
Luciano Greco, con la sua chitarra, ci ha regalato parole e note di “Scampia”, da lui stesso musicata, su testo di Alberto Liguoro, il sottoscritto, e “Pescatore di note” dove, nel titolo, ha voluto assolutamente identificare Nick, mentre, nel sottotitolo: “Mixed by Lucien & Albert”, ho voluto io gigionare col sorprendente film “Mixed by Herry” segnalando come avessimo noi due messo insieme le mie parole e la sua musica; ma, in realtà, avrebbe dovuto essere “mixed by Lucien, Albert & Nick”, perché, alla fine ci siamo tutti. Nick, dopo avermi definito, bontà sua, “un grande poeta”, mi ha spiegato qualcosa circa la particolarità di un paroliere, che deve tener conto delle note musicali, alle quali adattare le parole e quindi, eventualmente, modificare, sintonizzandole tra loro, le une e le altre; pertanto, con la gentilezza a lui consona, ci chiese, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, se poteva cambiare un po’ qualcosa, ottenendo il nostro incondizionato consenso. Fu quindi Nick a fare la sintesi d’insieme.
Si sono esibiti anche Sara, sorella di Nick, con la canzone “A’ Speranza”, sua e di Nick, e Guerino Cigliano, che ha cantato “Ischia int ’o suonno”, la bellissima canzone da lui scritta con Nick, e poi, insieme a “Topolino”, al secolo Luigi Trani, e al maestro Carmine Pacera, ha costituito un trio brioso, ironico e coinvolgente, che ha proposto un pot-pourri di canzoni napoletane e italiane vecchie e nuove, allegre e serie.
Ha avuto termine così, la parte dedicata alla spettacolarità e alla performance; che da un misterioso al di là, il nostro musicista, certamente ha gradito.
È stata letta da Roberta Panizza, una breve biografia di Nick, trasmessa per via telematica, e completata dalla viva voce di Lucia Annicelli.
Sua moglie Luciana, ha ringraziato tutti, chiudendo la serata.
Mercoledì 22 maggio 2024
Sono state presentate e votate dai presenti, tra cui Angela Prota, Chiara Pavoni, Clementina Petroni, le opere rappresentative finaliste, pittoriche, grafiche, scultoree, fotografiche, del premio 8 MILIONI di Bruno Mancini / DILA aps.
Se ne saprà di più prossimamente, e, in particolare, in occasione di Bookcity Milano, in novembre. Basti qui solo annotare che il consistente numero di partecipanti, oltre 150 di varie nazionalità ed età, ci comunica il lieto messaggio che l’ARTE non è morta, forse cova sotto la cenere, ma è estremamente viva e vitale.
In definitiva, è ribadito che l’Uomo (fin dai tempi della preistoria) non ne può fare a meno.
Giovedì 23 maggio 2024
Chiara Pavoni ha presentato l’ultimo romanzo di Alberto Liguoro “IMMAGINAZIONE”; sono state lette da Alberto, sue poesie inserite testualmente, nel libro stesso, e proposti alcuni passaggi, quasi un filo di Arianna da seguire.
Clementina Petroni ha letto alcune sue interessanti e gradevoli poesie, tra cui quella drammatica dedicata all’allarmante degrado della parte fortificata del Castello Aragonese di Ponte, che ha particolarmente a cuore, essendo essa stessa Castellana.
Angela Prota ha dato un tocco di classe alla serata con la sua splendida voce e passi di danza, non dimenticando il richiamo di Napoli, accompagnata dal musicista Franco De Biase, che ci ha fatto ascoltare anche suoi sofisticati pezzi attraverso registrazioni, abbinati ai filmati di una Napoli perduta, dei primi anni del XX° secolo, una Napoli dei sogni. Questo è stato davvero il regalo di un raro gioiello, che merita un “grazie” particolare.
Chiara Pavoni, infine, ha scorso sintesi di alcuni libri da lei letti e commentati per una presentazione in atto, sottolineando delle assonanze e accostamenti con il mio romanzo, il che mi ha permesso di ricordare come sia stata complessa e travagliata la stesura dello stesso, che ha messo a dura prova la pazienza di Bruno Mancini che lo passava via via al setaccio, su mia richiesta, prima di inoltrarlo all’Editore, e di mia moglie Maria Rosaria, presente in sala, che lo ha letto tutto, nelle varie stesure, qualcosa come sei volte, prima di darmi un OK definitivo sulle modifiche, precisazioni, tagli da apportare.
Così la stessa Chiara ha chiuso la bella e interessante serata.
Infine, Lucia Annicelli ha chiuso proprio la trilogia di serate, sottolineando come ci fosse un filo conduttore in esse, al tempo stesso, facile da individuare e difficile da raccontare.
Questo fil rouge trova la sua connotazione nell’arte, considerando in essa anche quella letteraria, e nell’irresistibile impulso dell’artista, ma più in generale delle persone, di proporla all’esterno, ad un pubblico, e, indefinitiva, di rappresentare se stesse.
Tutti coloro che hanno partecipato e sono stati con noi e con i loro amici, presenti fisicamente a tutte o quasi le serate, e idealmente alle altre, sottolineano l’effettività di questo cammino insieme e ne esaltano il senso:
A parte Bruno Mancini, Lucia Annicelli e il sottoscritto, Caterina Lia Greco, che ha sempre fatto della musica, del teatro e dell’arte, una sua seconda vita, che si intreccia con quella di tutti i giorni, Rossella Continisio, Luciano Greco, Clementina Petroni, Roberta Panizza, Sara Pantalone, mia moglie Maria Rosaria, Luciana Ferrara mia cugina, la moglie di Nick Luciana, il loro figlio e i nipoti, dei quali non conosco i nomi, Mario Ferrara, cultore di musica ed estimatore di Nick Pantalone, nonché mio amico e notaio estensore dell’atto costitutivo di DILA APS, Gino Pinto, Chiara Pavoni, Angela Prota, Franco De Biase, Guerino Cigliano, Luigi Trani, Carmine Pacera, altri che non conosco.
Mi fermo qui, chiedendo scusa a chi ho involontariamente dimenticato.
Ci tengo a concludere che il mio pensiero, il mio sentimento e la mia volontà vanno costantemente nella direzione di eventi per la vita, per il buono dell’Umanità e il bello, come questo, sperando sempre che siano di buon auspicio per scongiurare gli eventi brutti e drammatici che tutti noi conosciamo.
Forio 24.5.2024 Alberto Liguoro
20240527 DILA APS – IL DISPARI
Serata per Nick Pantalone
MUSICISTA ISCHITANO recentemente scomparso.
Oggi, 20 maggio 2024 ore 17
BIBLIOTECA ANTONIANA Rampe di Sant’Antonio in località PONTE d’Ischia.
Si tratta di una serata con musiche e canzoni molte delle quali realizzate da Nick Pantalone, che verranno eseguite da colleghi, amici e allievi del musicista.
SI SVOLGE IN PRESENZA.
Con i Patrocini morali delle Città di Napoli, Ischia, Torre del Greco, Bacoli e del Banco Popolare di Torre del Greco; in partenariato con la testata giornalistica IL DISPARI, la Casa Editrice IL SEXTANTE, il Magazine trimestrale EUDONNA, la Fondazione LA SPONDA, l’Associazione algerina ADA, il Centro Comunitario PUECHER, l’Associazione musicale ARTE DEL SUONARE, il salotto culturale INTERNO 4, la nazionale CANTANTI LIRICI DILA APS; parteciperanno, tra gli altri, oltre alla Dott.ssa Lucia ANNICELLI, Direttrice della biblioteca che introdurrà la serata e accoglierà i presenti con un breve ricordo di Nick, Bruno MANCINI Presidente della Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” (promotrice) oltre che vecchio amico di Nick, nonché autore dei testi di alcune canzoni di quest’ultimo, Sara PANTALONE cantante e sorella del compianto Nick, Clementina PETRONI sua amica artista, la regista Chiara PAVONI Vicepresidente DILA APS che condurrà la serata, Guerino CIGLIANO in trio con Topolino d’Ischia e Carmine Pacera artisti e vecchi amici che illustreranno alcuni periodi della sua storia e proporranno canzoni a lui dedicate in un mini show con voci chitarra e mandolino, e Gino PINTO amico pianista del primo gruppo musicale di Nick.
Saranno presenti ancora: la d.ssa ed elegante e raffinata cantante Rossella CONTINISIO che dedicherà a Nick, solo negli ultimi tempi conosciuto ma immediatamente eletto e riconosciuto come amico, la canzone napoletana che è più nell’anima per lei e che sarà, per i presenti, una gradita sorpresa; il dott. Luciano GRECO, cardiologo e musicista nonché compagno di gioventù e di complessi musicali di Nick che racconterà di lui ed eseguirà alcuni brani musicali, tra cui “SCAMPIA” (testo di Alberto Liguoro e musica di Luciano) e “PESCATORE di NOTE” (titolo di Luciano, mixed by Alberto e Luciano, con il tocco di artista di Nick, dove è proprio lui delineato e rappresentato); non mancherà lo stesso Alberto LIGUORO, il sottoscritto, socio DILA e amico degli ultimi tempi di Nick, a lui presentato da Luciano, che. racconterà alcuni episodi e aneddoti riguardanti il SEMPRE VERDE Nick.
Ci saranno, ancora, tra i presenti, la sig.ra Maria Rosaria, moglie di Alberto, il notaio Mario FERRARA, estimatore del compianto musicista, la sig.ra Caterina GRECO che, come me e Rossella, solo nella parte finale della vita di Nick, lo ha conosciuto; nel suo caso, solo attraverso messaggi e telefonate, di cui, peraltro, sono rimaste tracce, che non verranno mai cancellate.
Ci sarà il prestigioso quotidiano di Ischia e dei Campi Flegrei, Il Dispari, in persona del suo Direttore Gaetano DI MEGLIO, ed infine, con un ultimo abbraccio ideale all’indimenticabile Nick, sua moglie Luciana chiuderà la serata, ma non il suo ricordo nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano e gli volevano bene.
Grazie, buona giornata a tutti.
Forio 13 maggio 2024
Alberto Liguoro
20240520 DILA APS – IL DISPARI
Parziale programma 2024 DILA APS
BIBLIOTECA ANTONIANA – ISCHIA
20 maggio: in ricordo di Nicola Pantalone
22 maggio: premio OTTO MILIONI
23 maggio: antologia “Più voci più immagini”
INTERNO 4 – ROMA
3 maggio: salotto di psicologia
4 maggio: costellazioni astrologiche
5 maggio: teatro e meditazione tra Oriente e Occidente
10 maggio: teoria della penombra
11 maggio: magia e paranormale
11 maggio: Ara – Il romanzo della Gurfa
12 maggio: in viaggio con le fate
17 maggio: frequenze che creano
18 maggio: canti di Sicilia
19 maggio: yoga Nidra
19 maggio: l’energia vitale della sessualità
25 maggio: locura de guitarras
8 giugno: premio OTTO MILIONI
WEB
28 trasmissioni dal 3 al 31 maggio
BOOKCITY MILANO
12/17 novembre: tre eventi DILA APS
Così o come
Un racconto di Bruno Mancini
inserito nel volume “Per Aurora volume terzo”
Nona puntata
Parte seconda
CAPITOLO SECONDO
Neppure intendo dilungarmi intorno alle priorità che tentavano di occupare un posto nelle poche ore disponibili.
In questo contesto potrebbe risultare un elenco penoso, lacrimevole, mentre invece, con una differente atmosfera, sono sicuro di non aver difficoltà a dimostrarne la bellezza emotiva, pur nelle contrastanti armonie.
A titolo di esempio: avrei dovuto provvedere a cambiare l’acqua nella boccia di vetro dei miei amici pesciolini rossi ed aggiungere qualche razione supplementare di scaglie Goldfish Food, non senza irritante dispendio di minuti preziosi, oppure dare precedenza alla chiusura dei rubinetti?
Gas, acqua, luce, finestre, spazzatura, garage.
Ritirare i depositi dai conti bancari postali azionari, oppure effettuare una fuga in taxi per una foto in autoscatto sul ponte del Castello Aragonese, all’ombra dell’ultimo pino, tra le canne del vigneto, sulla cresta del monte Epomeo? Telefonare?
Incontrare?
Lasciare biglietti?
Spiegando, allarmando, creando apprensioni?
Troppe cose, troppe azioni, troppe persone, troppi affetti, fino alle ore venti.
Non un minuto oltre.
Ei, Ignazio, mio gemello, non immaginava il destino comune del nostro prossimo percorso.
«Aiutami» erano state le sue prime parole «Aiutami» e fu subito pronto, non chiese spiegazioni, nessuna titubanza, allorché vide le mie dita affusolate cingergli il collo, il mio corpo armonioso muovere verso l’uscita, ed udì la mia voce profonda dire «Andiamo. Non aspettiamo oltre. Ora o le venti, è uguale. Andiamo.»
Non chiusi la porta, spensi solo la luce.
Parte terza
CAPITOLO PRIMO
Toc toc.
Pausa.
Toc toc toc.
Crcrrrrrrrrr
-«Signor Bruno!»
-«Ciao Petrus, come stai?»
-«Grazie, bene, come un vecchietto. Entrate presto, fuori è pericoloso.»
-«Pericoloso?»
-«Forse non lo sapete ancora, di là è scoppiata una guerra nucleare. Potrebbero arrivare delle radiazioni fin quassù.»
-«Non sei per nulla cambiato, mattacchione.»
-«Il signore è Vostro amico? Sì?
Prego entrate… Signor…?»
-«Ignazio di Frigeria e D’Alessandro… grazie.»
-«Aurora c’è?»
-«Certo per Voi, Signor Bruno, c’è sempre.
Vado a chiamarla.
Intanto gradite una birra ghiacciata? La solita popolare?»
-«Grazie ma non ghiacciata… inizia a darmi problemini… fredda, popolare… anche per Ignazio. Vero? E tu non bevi un boccale con noi?»
-«Certo!
Se Vi è gradito, certo.
Vengo subito, accomodatevi, siete a casa Vostra. Sapete bene quanto Vi stimi la nostra “Signora”.
Vado e vengo. Subito.»
-«Non correre Petrus, non abbiamo fretta, siamo in anticipo.»
Appena Petrus si allontanò, Ignazio disse:
-«Siamo? Perché siamo? Io, sono convocato. Io sono.»
L’assegnazione dei personaggi agli interpreti è un’arte che solo l’esperienza insegna.
Il ruolo del burbero, del tirchio, del bell’Antonio, della serva, non vengono sempre carpiti con immediatezza da tutti i figuranti.
Si è bravi generici quando si è propensi all’adattabilità.
Chi soffia nel flauto ne cava le note.
Conoscevo il luogo nei dettagli.
La facciata della vecchia villa schiusa dal cancello di ferro battuto, la sala d’attesa con l’angolo bar: divani di pelle nera e pianoforte sulla pedana semi tonda.
La terrazza dalla bella vista sulle cascate sul monte e verso le foreste.
Sapevo bene che nessuno avrebbe osato fermare i miei passi.
Ero in anticipo.
Ero un amico.
Di Aurora.
La “Signora”.
Ansioso irrequieto schizzato nevrotico, mi dimenavo come un leone in gabbia durante lo spettacolo circense della vigilia di Natale.
Ero anche certo che in nessuno si sarebbe mai, neppure lontanamente, insinuato il sospetto che le mie palesi curiosità fossero, in qualche modo, substrato d’indagini negative, oppure, peggio, potessero essere di contrasto alla migliore immagine del perfetto regno diligentemente diretto dalla Donna Guascona, Aurora, la Signora.
Avevo tempo, potevo farlo, mi spinsi oltre il cartello “Uffici, Vietato Entrare”
-«Vieni con me e taci» così intesi rispondere al silenzio inquietato di Ignazio.
In epoche recenti, il nobile vezzo antico dell’esplorazione, è “scompisciato” in una grande collettiva scientifica analisi di percorsi (variabili, variati, allusivi) tra “supposte supposizioni”.
Per scoprire l’Antartide, il bel sistema mondo visivo attuale ne assegna la ricerca in porzioni, non superiori ad un metro quadrato, a favore di ciascuno dei milioni di prezzolati assistenti degli assistenti dei ricercatori assistiti.
I dominatori dei laboratori vincenti, chiedono ottanta zecchini, per una manciata di polveri medicamentose.
Le puttane di Venezia la davano per meno al Grande Casanova.
Altra razza altra gente.
Non avrei mai immaginato che fosse possibile rendere funzionale un centro operativo come quello presente nei locali delimitati dal cartello “Uffici ecc…”.
Dimensioni enormi.
Assolutamente unico.
Non siate tristi piccoli fiori di loto dagli enormi occhi a mandorla, artefici di tante applicazioni tecnologiche, in quanto il vostro impegno al banco di lavoro non è mai responsabile per gli utilizzi del grammo di silicio che intrappolate ed irreggimentate.
Lì, nei locali “Uffici. Vietato Entrare.”, né granelli di polvere, né minimi corpi estranei avrebbero potuto intrufolarsi più avanti degli innumerevoli sbarramenti chimici nucleari biologici.
Concepiti per rimanere immacolati, gli ambienti si aprirono, accogliendoci, immediatamente dopo che alcuni specifici addetti ebbero provveduto a sterilizzare completamente ogni parte del nostro corpo, seguendo un elaborato procedimento senza dubbio previsto dal protocollo d’accesso.
Lì dentro tutti i cablaggi si visualizzavano mediante raggi laser diversificati per bande cromatiche.
-«Segui me. Non parlare.
Non toccare.
Non ora.»
«Centro elaborazione dati DNA.»
Entriamo.
Non ho particolare soddisfazione nella stesura di questa sezione della storia, in quanto la didascalica semplificazione che necessita la comprensione dei cardini ad essa relativi opprime fantasiosi movimenti letterari che, da sempre, considero maggiormente piacevoli delle gabbie di coerenze stilistiche che ne limitano l’espressività.
Comunque, Aurora tardava a raggiungerci e noi frattanto consentivamo che zelanti burocrati incappucciassero le nostre teste con l’ultima novità nata nel settore delle trasmissioni audio visive.
Parlo del nobile “Cip-Ciop”, commercializzato successivamente ai vari ex (tam tam telefono telefonino radiografia ecografia radar televisore infrarosso infra tutto) che erano già invecchiati da tempo.
A detta della pubblicità intergalattica: «Cip-Ciop ti fa parlare con chi vuoi e controllare visivamente anche i neuroni.
Cip-Ciop è senza fili e senza antenne.
Il rivoluzionario apparecchio, Cip-Ciop opera mediante un rivoluzionario collegamento neurologico.
Cip-Ciop, se vuoi, non parli e la tua lei ti ascolta.
Oppure, se preferisci, tu vedi lei, la vedi, e lei non lo sa.
Cip-Cip, è in vendita nei migliori negozi spaziali.
Cip-Ciop, apre il tuo futuro ».
La nuova Venere di ambiziose conquiste digitali!
Per la verità, nei locali del regno di Aurora, esso, l’aggeggio, discendente dell’illustre “tam tam”, assolveva un compito particolare: consentire la trasmissione delle informazioni tra gli stagionati impiegati fossilizzati nelle specifiche sezioni, non creando, nel contempo, spiacevoli turbolenze verso i comunicati provenienti dall’esterno.
Insomma, con “Cip-Ciop”, i pensieri miei si sarebbero trasferiti nel cervello di colui o coloro che avrei selezionato quale ricevente, e soltanto nel loro.
Nessun altro avrebbero potuto in alcun modo intercettarli.
Al solo scopo di non deludere l’aspettativa di aiuto richiestomi in lacrime da Ignazio, feci in modo che i silici dei nostri strumenti stabilissero, unicamente tra noi due, un permanente contatto reciproco.
Lo sviluppo di un bruco in farfalla.
Continua lunedì prossimo
NUSIV