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Bruno Mancini auguri 2024
Bruno Mancini auguri 2024
Con DILA APS Vi auguro che il 2024 sia migliore di
TUTTI GLI ANNI PRECEDENTI
Bruno Mancini
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Bruno Mancini auguri 2024
Con DILA APS Vi auguro che il 2024 sia migliore di
Bruno Mancini
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Il Dispari 20240102 – Redazione culturale DILA APS
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Liga Sarah: Quali sono i suoi argomenti preferiti?
Baiba: Gli argomenti da me preferiti sono la ricerca sulla digitalizzazione, l’ordinazione di prodotti alimentari e industriali su Internet, quanto sono pronte le città lettoni e i loro comuni per la digitalizzazione, come la digitalizzazione è già applicata nell’amministrazione comunale lettone.
I governi locali, secondo me, dovrebbero avere persone che conducano indagini obiettive su cosa vogliono i cittadini e su cosa causa problemi che ostacolano la digitalizzazione.
Ho introdotto 26 dottori al lavoro scientifico: loro hanno scritto le tesi di laurea con me.
Pēteris Rivža, mio marito e il mio sostegno nei momenti difficili, è una persona su cui si può sempre contare e con il quale ho scritto diversi lavori scientifici, in quanto lui è un ricercatore presso la Facoltà di Ingegneria e Informatica dell’Università della Lettonia (LBTU).
È una persona introversa e tranquilla.
Anche il ruolo delle donne nella società e nel mercato del lavoro è un argomento che mi sta molto a cuore.
In Lettonia una donna con un titolo di studio superiore, sia nell’ambiente degli affari, sia nella pubblica amministrazione, guadagna meno di un uomo.
Liga Sarah: Mi racconti la tua esperienza presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze? Vuoi tornare in Italia? Quali artisti italiani ti piacciono particolarmente?
Baiba: L’Accademia dei Georgofili ha più di 200 anni.
Ne sono membra corrispondente all’estero, perché sono una promotrice della sua collaborazione con l’Associazione Europea delle scienze alimentari e naturali, in cui faccio la parte fin dall’inizio.
Da molto tempo collaboro anche con l’Accademia di scienze forestali, di cui sono la Presidente.
Firenze è una città meravigliosa.
Ottima è l’Università di Bologna.
Bologna è una città di apprendimento, mentre Roma e Venezia sono città piuttosto di celebrazioni.
Voglio tornare in Sicilia.
Mi sento innamorata di Siracusa, Catania e Taormina.
Tu mi hai tanto parlato dell’Isola d’Ischia e mi hai convinta ad inserirla tra le mie prossime mete.
L’ingegnere, fisico e astronomo Archimede un tempo difese Siracusa dagli invasori romani.
Come ingegnere perfezionò il sistema di difesa di Siracusa.
La leggenda narra che quando i romani assediarono Siracusa, l’ imperatore romano ordinò che Archimede gli fosse portato vivo.
I romani incontrarono un uomo che disegnava qualcosa nella sabbia.
Era lui, Archimede, che progettava la difesa di Siracusa.
Quando l’ufficiale romano si rivolse a lui, Archimede rispose: “Va via, non coprimi il sole con il tuo corpo”.
Il romano si arrabbiò e pugnalò Archimede, ma l’imperatore , scoprendo che Archimede era stato pugnalato, impiccò l’ufficiale per non aver eseguito l’ordine.
Mi piace molto il musicista toscano Andrea Bocelli.
Aspetto il suo concerto a Riga.
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Inizierà dalla prossima settimana, con tutti i nostri auguri, la speciale collaborazione che Giuni Tuosto, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia ideati e proposti dall’Associazione di promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS“, offrirà a questa pagina.
E sarà un impegno si scrittura che affronterà uno dei temi più caldi del dibattito civile che attualmente appassiona noi tutti.
Il titolo della rubrica “Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri” non ha bisogno di ulteriori precisazione per qualificarne la dimensione di attivismo sociale.
Lei, su nostro invito, si presenta così:
“Mi chiamo Giuni Tuosto.
Sono una giornalista italiana.
Campana, per la precisione.
Orgogliosamente campana, in quanto il luogo di nascita ci definisce tutti.
Della Campania amo le persone, il mare, il calore, la passione.
E con vera passione scrivo di donne.
Donne che hanno cambiato il mondo con un grido o con un sussurro.
Donne che hanno superato ostacoli e vinto battaglie.
Donne che hanno percorso strade insolite e impervie.
Donne senza paura.
Donne che hanno pagato un prezzo alto per l’amore.
Ringrazio Bruno Mancini per avermi accolta nell’Associazione DILA APS e il Direttore Gaetano Di Meglio per avermi dato l’opportunità di raccontare le vite di queste donne sulle pagine del giornale.
La Rubrica “Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri” si occuperà, per voi, di donne di ieri, di oggi e di domani.
Tra passato e presente, tra privazioni e libertà, da Cleopatra a Ursula Von der Leyen mille voci si intrecciano con coraggio e furore, e noi siamo qui per rendere onore ad ogni donna che ci ha regalato un po’ di voce in più.”
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Nel corso del Festival sono state eseguite le canzoni: “MBRACCIO A TE” (Festival di Napoli 1959) di Enrico Buonafede – Giuseppe Marotta, nella elaborazione per duetto di Riccardo Fiorentino, cantata dal mezzosoprano Raffaella Ambrosino e dal soprano Clementina Regina, accompagnate al pianoforte da Riccardo Fiorentino alla presenza del figlio del compositore, M° Mario Buonafede; “TARANTELLA DI PRIMAVERA” composizione di Riccardo Fiorentino, su poesia di Daniele Ventre, che, in un dialetto napoletano di grande raffinatezza, narra vicende legate alla chiusura da pandemia; “Turnarran’e Musicante, / Juoche, note, ball’e ccante” brano eseguito da un Coro Polifonico di 24 artisti lirici professionisti, accompagnato dall’autore al pianoforte e dalla tammorra di Romeo Barbaro, alla presenza del Poeta Prof. Daniele Ventre.
Durante il Festival è stato reso omaggio ai cantanti Enrico Caruso (100 anni dalla morte 1921-2021), Sergio Bruni (100 anni dalla nascita 1921-2021) e Mario Abbate (40 anni dalla scomparsa 1981-2021), che hanno reso famosa nel mondo la canzone e la cultura napoletana – Ospiti di prestigio nel parterre del teatro Sannazaro:
Beya Ben Abdelbaki Fraoua Console della Repubblica di Tunisia a Napoli; Carlo Mey Famularo cantante della colonna sonora della soap partenopea “Un posto al sole”; Ermelinda Maturo produttrice cinematografica ed editrice di Christofer Magazine; Marcia Sedoc ballerina del Gruppo Cacao Meravigliao presente nelle trasmissioni RAI di Renzo Arbore, ora organizzatrice di eventi internazionali; Pasquale Buonfiglio Deputato della Comunità Europea e Presidente di SFP – Social Future Project; Fulvio Frezza dell’Ufficio di Presidenza della Regione Campania.
Sono stati premiati i primi 4 classificati:
1^ classificato e Vincitore del Festival: LINO GALIERO
2^ classificato: SILVIA FALANGA
3^ classificato: STEFANIA DONADIO
4^ classificato: THAYLA OREFICE (in rappresentanza di tutti gli altri 14 finalisti al 4^ posto, tutti a pari merito).
Ma il Festival non è solo dedicato alla musica ed alle sue melodie, perchè la musica abbraccia tutti i popoli unendoli e ponendo anche l’unione come unico obiettivo, esportando all’estero la tradizione e la cultura della canzone napoletana.
Il Festival di Napoli non è solo una kermesse canora ma così si identifica: