Il Dispari 20210301 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20210301 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210301

Il Dispari 20210301

Premio internazionale “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con la collaborazione dell’Associazione culturale algerina “ADA” di Dalila Boukhalfa, della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, del magazine EUDONNA e della Casa Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi

decima edizione 2021

TEMA LIBERO

Qui di seguito pubblichiamo un estratto del regolamento che si potrà scaricare integralmente dal sito

Premi “Otto milioni” 2021 decima edizione

 

L’iscrizione al Premio è completamente gratuita per TUTTI.

Il Premo si sviluppa in sei sezioni: Poesia, Arti Grafiche, Musica, Narrativa, Giornalismo, Recitazione.

Autori italiani e stranieri potranno iscrivere loro opere.

Tutte le opere iscritte alle sei sezioni del Premio non dovranno avere ricevuto precedenti premi DILA e dovranno pervenire a dila@emmegiischia.com nella loro stesura finale entro e non oltre il 10 MARZO 2021

1) Per la sezione Poesia, i testi dovranno essere scritti in lingua italiana, inviati in formato word, e composti da un massimo di 30 righe compreso il titolo ed eventuali spazi bianchi tra i versi e/o tra le strofe.

2) Per la sezione Arti grafiche le opere potranno essere composte con qualsiasi tecnica (acquerello, collage, tempera, murales, scultura, olio, fotografia, digitale, ceramica, ecc.) e dovranno essere inviate in formato jpeg o simile.

3) Per la sezione Musica i brani musicali potranno essere eseguiti con qualsiasi stile e qualsiasi strumentazione, anche solo vocale, o solo musicale, dovranno avere la durata massima di 4 minuti, NON dovranno includere contenuti protetti da copyright e dovranno essere inviati in formato mp3 o mp4.

4) Per la sezione  Narrativa i testi dovranno essere scritti in lingua italiana, dovranno essere composti da un massimo di 5.000 caratteri spazi inclusi e titolo compreso, e dovranno essere inviati in formato word.

5) Per la sezione Giornalismo gli articoli dovranno essere scritti in lingua italiana, composti da un massimo di 5.000 caratteri spazi inclusi e titolo compreso, ed inviati in formato word.

6)  Per la sezione Recitazione i brani di recitazione potranno essere eseguiti con qualsiasi stile e qualsiasi strumentazione, dovranno avere la durata massima di 4 minuti, NON dovranno includere contenuti protetti da copyright, dovranno essere inviati in formato mp3 o mp4.

Info & contatti: – Tel. 3914830355 (ore 14-23) – dila@emmegiischia.com

GIUSEPPE LORIN PERSONALITÀ SILENTE DELLA CULTURA ITALIANA

Giuseppe Lorin è attore, regista, romanziere, critico letterario, autore, conduttore e giornalista.

Lui si definisce semplicemente “uomo di cultura”.

Ha studiato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e si è specializzato all’International Film Institut of London con Richard Attenborough e in Pubblicità e Marketing presso l’Università Luigi Bocconi di Milano.

È ideatore del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Le Ragunanze”, presidente Michela Zanarella.

Docente di Interpretazione con il Metodo Mimesico e Dizione interpretativa, è anche giornalista pubblicista.

Ha vinto diversi premi e riconoscimenti ed è giurato in importanti premi letterari e cinematografici nazionali ed internazionali.

Con “Cistiberim, Vmbilicvs Vrbis Romae”, vol.1 e “Cistiberim, il Potere e l’Ambizione”, vol.2, che seguono “Transtiberim. Trastevere, il mondo dell’oltretomba”, Bibliotheka edizioni, l’autore è alla sua nona pubblicazione dopo l’apprezzato “Manuale di Dizione” (Nicola Pesce, Tespi ed. – 2009) con prefazione di Corrado Calabrò e contributi di Dacia Maraini, consultabile anche nelle biblioteche statali di settore.

Il suo incommensurabile amore per Roma l’ha portato a scrivere “Da Monteverde al mare” (David and Matthau – 2013), i cui contenuti sono ora nel suo libro “Transtiberim”, poiché la casa editrice li ha messi fuori commercio, “Tra le argille del tempo” (David and Matthau – 2015), primo romanzo postfantastorico, “Roma, i segreti degli antichi luoghi” (David and Matthau – 2016) e “Roma, la verità violata” (Alter Ego – 2017), romanzo pensato per una fiction di cui tre personaggi sono visibili su NonSoloPhoto per Youtube.

Nella primavera 2019, ed in occasione della elezione di Matera a Città della Cultura, Bibliotheka edizioni presenta “Dossier Isabella Morra”, la storia di un femminicidio del ‘500, nel materano, voluto dai fratelli di Isabella, la poetessa uccisa a 29 anni!

Sette poeti hanno apportato, per questo dossier di Giuseppe Lorin, i loro contributi poetici: dalla prefazione di Dante Maffia impreziosita con una sua poesia dedicata a Isabella Morra; a Dacia Maraini; da Corrado Calabrò a Michela Zanarella; da Marcella Continanza a Vittorio Pavoncello e ad Antonella Radogna.

“Transtiberim. Trastevere, il mondo dell’oltretomba” – Bibliotheka edizioni, è da considerarsi un amico-guida per visitare i posti che si trovano sulla sponda destra del Tevere, e così incontriamo Trastevere, uno dei quartieri più suggestivi di Roma, dove immaginate di passeggiare per i vicoli, le piazze, le vie, avendolo accanto in funzione di guida che vi sveli la storia e il significato simbolico di ogni edificio, monumento, fontana e chiesa incontrati.

Infatti, lo scopo di questo agile volume illustrato è l’intenzione di voler ricostruire, rendendone l’incanto al lettore, il fascino di Trastevere, partendo dalle origini del quartiere, non soltanto tramite analisi di tipo artistico-architettonico, ma anche attraverso il racconto di aneddoti che si perdono tra il verosimile e il leggendario e vicende di personaggi più o meno celebri che hanno legato le loro azioni a questo storico rione.

Al pari di questo libro guida è Cistiberim, diviso nei due volumi, per la conoscenza storica dei posti sulla riva sinistra del fiume sacro ai romani.

Così, Giuseppe Lorin, che allo studio della città eterna ha dedicato gran parte della sua vita e della sua esperienza letteraria, ci regala un’opera consultabile a più livelli: dal semplice piacere narrativo all’uso turistico-didattico.

I libri hanno avuto il placet dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Per non dimenticare la grandezza e la bellezza di Roma, nonostante le scellerate azioni di chi dovrebbe tutelarne lo sterminato patrimonio culturale, ma non sempre lo fa.

Giuseppe Lorin di se stesso dice:

Il mio interesse per Roma, la città dove sono nato, si è sviluppato gradualmente negli anni.

Avendo genitori non di Roma; mio padre di Padova e Venezia, mia madre di Capua e Napoli, quando venivano a trovarci i parenti dal nord e dal sud d’Italia, mia madre, avendo da sbrigare le faccende domestiche per l’accoglienza dei parenti, delegava me che avevo una decina d’anni, per portarli a visitare Roma, città unica nel suo genere.

Poi, negli studi superiori, con la prof. di Storia dell’Arte si andava il sabato in giro per l’Urbs a conoscere nello specifico i posti storici degli eventi che hanno reso insuperabile questa nostra Roma.

I sentimenti che mi legano a questi luoghi spaziano dai ricordi a momenti quotidiani di emozioni a volte dovute a profumi, a voli improvvisi di pappagalli verdi che ormai a migliaia colorano i parchi della capitale d’Italia.

A ricordi che all’improvviso si fanno vivi solo a vedere un volto che ne ricorda un altro, un gesto affabile nei miei confronti mi emoziona e nel contempo mi meraviglia specialmente se viene da persone che non si conoscono”.

Giuseppe Lorin, dopo l’applaudita interpretazione video del monologo “Metempsicosi spirituale

(con testo del sottoscritto e musiche di Roberto Prandin eseguite da Domenico Umbro e Raffaele Pagliaruli), è attualmente impegnato nella registrazione di altri testi da lui stesso selezionati tra quelli proposti da Autori partecipanti ai progetti Made in Ischia organizzati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” in collaborazione con questa testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, con la regista scenografa e attrice Chiara Pavoni, con l’Associazione algerina ADA di Dalila Boukhalfa, con il magazine EUDONNA e la Casa editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi.

Con ciò creando le premesse della sua partecipazione come ospite d’onore ad uno dei primi eventi culturali che “Da Ischia L’Arte – DILA”, passate le restrizioni per la pandemia, organizzerà ad Ischia.

Quanto prima, contiamo di indicarvi i link ai quali accedere per assistere alle sue nuove performance.

La foto è uno scatto di Jashin Calafato.

Bruno Mancini

 

Il Dispari 20210222 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210222

Premio internazionale di Poesia “Otto milioni”

REGOLAMENTO

decima edizione 2021

TEMA LIBERO

  1. L’iscrizione al Premio è completamente gratuita per TUTTI.
  2. Una commissione nominata da Bruno Mancini provvederà a selezionare in maniera insindacabile le poesie che parteciperanno alla fase finale del Premio.
  3. Soci dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” avranno diritto ad iscrivere UNA loro poesia direttamente nel gruppo delle finaliste, purché rispettino quanto prescritto negli articoli successivi di questo regolamento. Sono esclusi da questa opportunità i Soci DILA che saranno, eventualmente, inseriti in una Giuria della sezione poesia del Premio. Gli Autori che hanno già partecipato ad una qualsiasi delle Antologie pubblicate da Bruno Mancini sono equiparati agli Associati DILA.
  4. Autori italiani e stranieri potranno iscrivere al Premio non più di 4 poesie ciascuno.
  5. Le poesie iscritte al Premio:
  6. a) non dovranno avere ricevuto precedenti premi DILA;
  7. b) dovranno essere inviate in formato word a dila@emmegiischia.com
  8. c) dovranno essere scritte in lingua italiana
  9. d) dovranno essere composte da un massimo di 30 righe (compreso il titolo ed eventuali spazi bianchi tra i versi e/o tra le strofe).
  10. e) potranno essere scritte in una delle seguenti lingue <arabo, francese, inglese, lettone, russo, spagnolo> purché, SOLO in questo caso, siano accompagnate dal versamento di 10.00€ ciascuna come contributo per la traduzione in italiano che verrà effettuata da poeti collaboratori dell’Ass. DILA. Tali versamenti andranno effettuati sull’IBAN che verrà indicato in maniera privata.
  11. A richiesta degli Autori, TUTTE le poesie iscritte al Premio potranno essere pubblicate nell’antologia “DECIMA EDIZIONE”. Tale loro pubblicazione sarà subordinata al versamento, relativo all’ordine di acquisto di almeno due copie dell’antologia, che dovrà essere effettuato sull’IBAN IT52V0514239930CC1331129692. La ricevuta andrà allegata all’invio della documentazione necessaria all’iscrizione della poesia al Premio.
  12. La mancata adesione alla suddetta opportunità editoriale NON pregiudicherà in alcun modo la partecipazione delle poesie al Premio.
  13. L’antologia sarà regolarmente provvista di un codice ISBN. Il prezzo di copertina del volume in bianco e nero sarà di 22.00 € e la stampa avverrà entro settembre 2021.
  14. L’Autore, per partecipare al Premio, dovrà compilare in tutte le sue parti la dichiarazione annessa a questo regolamento e dovrà inviarla a dila@emmegiischia.com debitamente firmata, insieme al file della poesia proposta.
  15. La votazione conclusiva che designerà la poesia vincitrice, avverrà sommando i punti ricevuti mediante: a)link ai siti web che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 1 punto); b)coupon inseriti nelle testate giornalistiche che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 10 punti); c) schede allegate all’antologia “ARTE ALTROVE” (1 voto = 30 punti), d) voti espressi da giurie nominate da DILA e dagli sponsor del premio -i punti totali assegnati a ciascuna Giuria saranno pari al totale dei punti espressi al capo a).
  16. Le poesie per partecipare al Premio dovranno pervenire a dila@emmegiischia.com nella loro stesura finale entro e non oltre il 10 MARZO 2021.
  17. Il mancato rispetto di una qualsiasi delle norme di questo regolamento sarà causa di esclusione della poesia dal premio.
  18. I nomi dei finalisti saranno annunciati entro il 30 marzo 2021.
  19. La classifica finale sarà resa nota in una data compresa tra il 10 ottobre e il 31 dicembre 2021.
  20. La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 20 ottobre e il 31 dicembre 2021. La data e la località della premiazione saranno rese note ai finalisti con un preavviso di 10 giorni.
  21. Trattandosi di un premio ad iscrizione COMPLETAMENTE GRATUITA, Bruno Mancini si riserva il diritto di effettuare qualsiasi variazione a questo regolamento, e gli Autori, inviando i propri testi, ne prendono atto in maniera definitiva.

INFO: emmegiischia@gmail.com – Tel. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 22

 

Maria Francesca Mosca – Fili di rugiada

Maria Francesca Mosca, seconda e terza classificata alla nona edizione del Premio internazionale di Poesia “Otto milioni”, ha dato alle stampe un suo volume di poesie intitolato “Fili di Rugiada” con la copertina di Tiziano Cantoni, edito da Ibiskos Ulivieri.

Abbiamo colto l’occasione per chiederle di introdurci al mondo poetico espresso nel libro e lei, che ringraziamo, con molta disponibilità ci ha scritto che…

“L’idea di scrivere questa raccolta liberamente ispirata alle storie degli atleti partecipanti al Giro  d’Italia Handbike, nella ricorrenza della decima edizione, è scaturita in me spontanea dalle emozioni provate seguendo alcune tappe.

Non si possono descrivere, sono lievi sussurri che solo l’animo può cogliere, carezze che si perdono nel vento, cadono rapide come foglie in autunno, ma rinascono ancor più rigogliose e forti con la consapevolezza dei profumi di primavera.

Sono sensazioni fugaci ma profonde, paiono solo sfiorare, ma in realtà tracciano un solco indelebile.

Quando si “vivono” le storie di questi ragazzi si capiscono tante cose, soprattutto emerge il loro  coraggio, la voglia di lottare e di apprezzare la vita.

Ogni giornata è una nuova conquista, in realtà lo è per tutti, ma purtroppo la maggior parte di noi  non ne è consapevole.

Ecco perché “Fili di rugiada”.

Perché l’alba di ogni giorno, con le sue preziose gocce di promesse, crea un legame indissolubile  con la vita stessa e questi “fili” dalla fragilità estrema sono capaci di creare ricami nel tessuto della vita laddove la triste realtà aveva provocato strappi all’apparenza irrimediabili.

 Sanno cucire addosso, in modo indelebile, i sogni per permettere di far volare i valori più veri  come l’amore, l’amicizia, il sano spirito di competizione e, soprattutto, la gioia di vivere.

Ciò che ho voluto far emergere è proprio questo aspetto.

Gli atleti sono bravissimi, alcuni hanno avuto ed hanno importanti affermazioni a livello   nazionale, europeo e mondiale, e questo fa loro ancor più onore e li apprezzo e li applaudo con

incondizionata ammirazione.

Ma la criticità dell’esistenza, la realtà delle emozioni da loro provate e suscitate si concentrano   tutte nella fragilità e nella forza di quei “fili di rugiada”, speranza per chi non ha orizzonti,   confronto per chi crede di averne e, comunque, invisibili ma tenaci legami con la vita stessa,   preziosa in ogni suo attimo.

Così nel testo ho voluto evidenziare da un lato i percorsi di vita degli atleti, diversi tra loro, impegnativi, difficili e con un unico denominatore: l’Amore per la vita, la voglia di riscatto, di esserci sempre e comunque con gioia e determinazione, e dall’altro lato il percorso emozionale di chi, come me, si approccia a questa realtà, magari per la prima volta, e ne rimane coinvolto, sconvolto e affascinato.

Mi è rimasto dentro il sorriso di questi “campioni di vita”, quel sorriso che non è solo esteriore, ma accende gli occhi e li illumina e per questo ho voluto dedicare, ad ognuno di loro, una poesia, come lieve carezza, per dire semplicemente il mio GRAZIE!!”

Maria Francesca Mosca e Silvana Lazzarino

Maria Francesca Mosca presentazione Fili di Rugiada alla libreria Hora Felix Roma. in foto Laila Scorcelletti, M Francesca Mosca, Silvana Lazzarino e Federica Sciandivasci

Maria Francesca Mosca: Fili di rugiada

Fili di rugiada di Maria Francesca Mosca, presentazione Milano

 

Chiara Pavoni – La rinascita 2021

Venerdì 12 febbraio si è svolto un evento, organizzato da FAJALOBY di Marcia Sedoc, presso il Municipio I di Roma con Emanuela Petroni, Pasquale Sciandra, Paolo Polidori, ”Paesi Uniti della Sabina TV Radio – Eventi – News Giornale” di Rieti e Ciadd News RADIO e TV.

La manifestazione è stata organizzata da Marcia Sedoc, Presidente dell’Associazione Fajaloby Olanda Suriname, con il patrocinio del Comune di Roma, del Primo Municipio – Roma Centro storico e del Comitato Roma Capitale, Italia Europa,

Il dibattito è stato moderato dalla grande artista Marcia Sedoc.

Graditi ospiti dell’evento sono stati gli attori: Antonio Fazio con un monologo contro la violenza e Chiara Pavoni, che non è solo un’attrice ma anche una coreografa e ballerina, con una poesia del Presidente dell’Associazione internazionale “Da Ischia L’Arte” Bruno Mancini “Eppure se”.

Foto di Luigi Luogo.
Interviste di Ciad news a cura dell’attrice e giornalista Emanuela Petroni, con foto e dirette Fb di Paul Polidori.

Regia di Pasquale Sciandra.

Produzione e video grafica di Simone Mek.
Un evento epocale in questo periodo in cui il COVID ci costringe ancora in poche attività artistiche e semina vittime anche privatamente e nella vita quotidiana.

Liliana Manetti

Il Dispari 20210215 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210215

Bruno Mancini | Luciano Somma e Gustavo Martucci cantano la Napoli che vorremmo

Molti di voi ricorderanno la felice collaborazione realizzata da questa testata giornalistica con il poeta Luciano Somma, il quale, detto per chi non lo conoscesse, è stato insignito dei principali riconoscimenti artistici assegnati dalle più importanti Associazioni, Fondazioni ed Enti operanti in Italia, ottenendo centinaia di premi tra cui, per ben due volte, la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica italiana.
Luciano Somma continua, da molti anni, la collaborazione con la nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” realizzando video nei quali legge poesie di Autori partecipanti al Premio “Otto milioni” ritenute meritevoli della sua attenzione.

Super esperto della lingua napoletana (lingua e non dialetto!), Luciano Somma è fortemente impegnato anche nella composizione di testi da utilizzare come canzoni; sensibile attivista di percorsi sociali, Luciano Somma patisce con forte partecipazione la disgraziata situazione sanitaria ed economica della nostra Italia in generale e di Napoli in particolare, tanto che ha messo in campo tutte le sue competenze ed ha coinvolto molti suoi amici nella realizzazione di un prodotto musicale volto ad invertire i peggiori luoghi comuni che da sempre fanno scempio della nostra cultura meridionale.

È, infatti, in cantiere un video contenente 10 canzoni con testi di Luciano Somma e musica, voce ed arrangiamento di Gustavo Martucci, che gli autori hanno voluto proporre partendo da NAPULE FUTTETENNE, presentata con successo al Festival di Napoli 2020 , organizzato da Massimo Abbate: manifestazione svoltasi, per la prima volta nella storia, on line causa pandemia, in Mondovisione, riscontrando l’interesse da parte di oltre 2.500.000 di telespettatori!

A Luciano Somma è stato assegnato l’ambito “Premio alla carriera”.

Altri titoli delle canzoni del disco sono “CANZONE VOLA E VA”, “VARCA D’’O BBENE”, “NUN M’HE CAPITO”, “NA TERRA D’AMMORE”, “NAPULE E’ D’’A  MIA”, “‘A CANUSCITE NAPULE”, “VENTO DI NAPOLI”, “EFFETTO NAPOLI”, “MAJE NISCIUNO”.

In ognuno vi è uno spaccato di vita napoletana, per dimostrare che la città non è solo delinquenza e criminalità, sporcizia e disordine, come spesso viene etichettata, ma in essa sono presenti eccellenze di laboriosità seppure disagiate a causa della carenza di strutture necessarie per poter operare occupare tutta la massa lavorativa disponibile.

Ecco dunque il motivo d’una forte percentuale di disoccupati o sottoccupati.

Il disco lancia messaggi sociali prospettando la possibilità di vivere di Pesca, Agricoltura, Turismo, e mettendo all’indice lo “strano scherzo del destino” per cui queste attività languono costringendo molte persone ad inventarsi un lavoro per “tirare a campare”.

“È ora che ci si svegli da questo torpore e s’invitino i giovani ed i giovanissimi, che sono poi le risorse del futuro, a cercare con tutti i mezzi di attivarsi perla realizzazione di una vita più vita, con onestà e dignità”, è questo il messaggio lanciato da Luciano Somma ed è un messaggio che ci sentiamo di condividere.

È un tentativo, certo.

Nessuno nutre certezze, ma è un tentativo che va fatto, ed è stato effettuato, infatti, con forza e determinazione, seppure usando un mezzo apparentemente poco efficace come è la musica leggera, ma che può diventare dirompente se si invitano tutti gli artisti, e Napoli è ricca anche di questo, a promuovere altri messaggi affinché l’eco possa giungere in alto.

E rompere finalmente un’atavica e colpevole sordità.
Grazie Luciano, noi dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” anche a nome delle decine di Associazioni, italiane e straniere, che aderiscono alla nostra NUSIV (network Uniti Si Vince) con Dalila Boukhalfa (Presidente dell’Associazione algerina ADA in prima linea), e noi della Redazione culturale di questo quotidiano IL DISPARI con in testa il Direttore Gaetano Di Meglio ci siamo e ci saremo.

Luciano Somma

BR21 Luciano Somma – Parliamo sottovoce

Luciano Somma ha realizzato molti video letture di testi finalisti del premio internazionale “Otto milioni” dedicato al compianto Comm. Agostino Lauro e di alcune mie poesie.

Perché andiamo

Dalla raccolta di poesie
“Segni” (1964 – 1987)
Dissertazioni

1/A

Perché  andiamo
dove fogli di cactus
affissi alle porte
chiudono umanità.
Dove orme di zoccoli
richiamano fughe.
Dove né bello, né buono,
né vero,
né noi. Andiamo a scrivere
quello che resta dei nostri palpiti,
delle nostre “disillusioni”
contro evanescenze prive di sogno.

Ora se vuoi, è l’ora di andare.

Parliamo sottovoce

Dalla raccolta di poesie “La mia vita mai vissuta”
(1990 – 2014):  
Paura-Dogma (3)


Parliamo sottovoce
creando alambicchi per le nostre intese
dalla vinaccia al puro distillato.
Un vecchio adagio,
proverbio di contrada,
basta a formare il tema di una gita fra i vigneti.
se solo tu fossi un essere vivente
andremmo in cerca di  tartufi
e non di verbi dissotterrati
da logori abbandoni!

Poesia
Amore
Malattia.

Dea della vita
anche a volte sedotta e sfavillante
ma di certo al momento dell’addio
“Intimità dimenticata”.

Parliamo sottovoce

Agli angoli degli occhi

Dalla raccolta di poesie
“Agli angoli degli occhi”
(1962 – 1964): 
Agli angoli degli occhi

 
Agli angoli degli occhi
sotto pigrizie amiche
prepara a morte
nostalgia.
Passa più parti
lampo di tempo indietro
indietro secoli
e sempre come sempre.
Cambia
se non adesso
a morte.
Alla viola nasce il pensiero
e posso ancora muovermi
venirti accanto
e senti la corteccia
vecchia e inutile.
 

Amico

Dalla raccolta di poesie
“La sagra del peccato”
(1957 – 2003):
Amico

Ho poco tempo
per essere
la copia antica
di me stesso,
o come bianca leggenda
attesa
da voce di grotta
sommersa
tra chele ed  aragosta
insinuante
e danze d’alga
incerta
e flussi di onda
nebulosa.

Mi punge una figura
di uomo nudo
col volto incastonato
da denti spezzati,
e un cuore in mano.
C’è ancora,
se voglio
un goccio di pazienza.

Alla carezza gelida

Dalla raccolta di poesie “Davanti al tempo”
 (1960 – 1963):
Alla carezza gelida

Rive odorose d’alghe;
sabbia,
costrutta forma di castello
dalla fantasia fanciulla,
pregna di sole
e di sapore di pesce;
vento compagno
di lunghe solitudini;
soffio della mia vela
quand’era suo dominio il mare,
quando sognavo nella tua ebbrezza regni;
acque
da assiduo moto
risospinte a riva
sui miei piedi
docili
alla carezza gelida;
acque,
insensate,
indomite,
voraci,
gracili giganti deformati
dalla fantasia del tempo:

necessità di sonno
al ritorno.

Ceri nel buio di una notte

Dalla raccolta di poesie “Davanti al tempo”
(1960 – 1963):
Ceri nel buio di una notte

Ceri nel buio di una notte
oltre desiderate vane trasparenze.

Desiderate notti
quando solo si sentiva muovere
senza posa, incantata,
una mano su un cuore
– ed era niente finanche l’eterno –
e l’addolciva e lo spaccava
fiore di neve su azzurro.

Stelle sul mio cammino,
e una scala mostrava e velava,
e tu, che pure velavi.

Ceri nel chiuso di una stanza,
alti sopra disumana speranza.

Speranza di ritorno
solitario a carpire volo d’affetto,
veloce abbaglio
che la mente perdona.

E chiuderò nell’ossessione incerta.

 

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-20210215/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-20210215/

DILA

NUSIV

Restituisci il liquido inoculato, fellone!

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Restituisci il liquido inoculato, fellone!

Per la serie Esopo news

Ischia 27 febbraio 2021

Restituisci il liquido inoculato, fellone!

Estratto dell’articolo pubblicato sul quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio

Gaetano Di Meglio | Siamo talmente abituati alla mediocrità e all’improvvisazione che ormai diamo per scontato la presa in giro. L’accettiamo come accettiamo il buongiorno, la presa in giro è diventata una sorta di abitudine comportamentale.
Sembra normale che chi sta al potere ci debba prendere in giro. Sembra che sia diventata una prerogativa.

La comunicazione ufficiale dell’ASL Napoli 2 Nord ha reso noto che “domenica 28 febbraio 2021, 500 operatori dei centri termali convenzionati dell’isola d’Ischia si sottoporranno a vaccino” e, ancora, che “domenica, infatti, la struttura sarà attiva, ospitando le vaccinazioni degli operatori dei centri termali convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale.
Sembra quasi una cosa positiva. Una nota interessante da cogliere e magari lanciarsi in un applauso, ma basta essere mediamente svegli per porsi qualche domanda e chiedersi a cosa serva questa vaccinazione “per pochi.
A cosa serve vaccinare 500 (come è scritto nel titolo anche se nel testo del comunicato si dice che sono 440…) operatori dei centri termali convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale se sono tutti chiusi?
A cosa serve vaccinare questi operatori se il sistema turistico è fermo, se i confini regionali sono chiusi e se, soprattutto, sull’isola non abbiamo centri termali estranei agli alberghi? A niente!
A cosa serve vaccinare il fanghino se poi il cameriere non lo è?
A cosa serve vaccinare la segretaria delle terme se poi il portiere non è vaccinato?
A cosa serve programmare e annunciare questa vaccinazione?
Ma la presa in giro non è tanto la decisione dell’ASL di destinare alcuni vaccini ad una porzione del nostro sistema turistico che, in qualche modo, comunque, rappresenta un inizio, bensì la modalità con cui sono stati scelti gli operatori che possono decidere di aderire alla vaccinazione.
Alla faccia del merito, dell’essere debole o di altri criteri logici, qui siamo in un’altra dimensione.

Ecco come hanno deciso di procedere l’Associazione Termalisti dell’isola d’Ischia e la Federterme
«Cari soci, l’ASL Napoli 2 Nord, in collaborazione e su sollecitazione della Associazione Termalisti isola d’Ischia e di Federterme – si legge nella nota – sta predisponendo la vaccinazione anti COVID-19 per gli operatori termali. A tal riguardo chiediamo di compilare un elenco dei vostri collaboratori termali da inviare, al più presto, in formato excel, dovrà contenere: nome e cognome, codice fiscale, mansione, numero di cellulare, indirizzo, mail, residenza, C.A.P. Bisognerà inoltre allegare una dichiarazione che attesti che l’elenco include i lavoratori che hanno lavorato e che quasi sicuramente lavoreranno negli stabilimenti termali…

Alla faccia del criterio. Ai termalisti basta inviare “una dichiarazione che attesti che l’elenco include i lavoratori che hanno lavorato e che quasi sicuramente lavoreranno negli stabilimenti termali”. Ora cerco un amico termalista e mi faccio inserire, che ne dite?
Ma davvero basta così poco per essere vaccinati domenica?
Sembra proprio di si.
C’è chi per legge resta fuori e corre pericoli e chi, invece, con una semplice mail (neanche una PEC) si trova in lista per essere vaccinato.
Basta che il termalista pensi di poterlo assumere quando e se aprirà nei prossimi mesi.
Questo è proprio un vaccino alla viene tenne, il modello ischitano.

Il comunicato dell’Asl
1200 operatori scolastici di 15 Istituti di Ischia e Procida saranno chiamati a vaccinarsi venerdì 26 e sabato 27 febbraio presso l’Istituto “Alberghiero” Telese di Ischia, che per tre giorni diventerà centro vaccinale straordinario [omissis] Al fine di accelerare la conclusione della vaccinazione del personale presente nelle strutture sanitarie territoriali, l’ASL ha predisposto la vaccinazione anche per gli operatori sanitari dei centri termali convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale. Si tratta di circa 400 operatori afferenti a oltre 70 strutture termali che saranno vaccinati anch’essi presso l’Istituto Telese nella giornata di domenica. Nella medesima giornata sarà completata la vaccinazione anche per la categoria degli operatori di strutture private sanitarie non termali presenti sull’isola.”

Gaetano Di Meglio

Dopo aver letto questo articolo ed aver controllato la correttezza delle informazioni fornite, Esopo news vi ha inserito il seguente commento: 

“Rendimi pari desideri e sbagli”
è questo il primo verso di una poesia scritta negli anni ’60 dello scorso secolo e sarebbe bello vederne applicato il concetto nel perseguimento delle illegalità implicite nell’adozione del “regolamento” di accesso ai vaccini da parte dei “supposti” operatori sanitari.
Ossia Esopo si chiede se, in caso di conclamata illegittima ricezione del farmaco salvavita, verrà applicata la stessa regola per la quale l’INPS ha attualmente in attivo azioni di recupero delle somme indebitamente riscosse come reddito di cittadinanza.
“Restituisci il liquido inoculato, fellone!

Bruno Mancini

Intervista a Milena Petrarca

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MADDALENA PETRARCA in ARTE MILENA PETRARCA -ARTISTA INTERNAZIONALE – Pittrice-scultrice-incisore-stilista-ritrattista-poetessa-muralista

ORGANIZZATRICE di EVENTI INTERNAZIONALI

IDEATRICE del PREMIO INTERNAZIONALE MAGNA GRECIA LATINA NEW YORK

PRESIDENTE DILA (Associazione culturale Da Ischia L’Arte) per il Nord America, New York; VICEPRESIDENTE DILA  per IL MESSICO.

CARISSIMA ZIA BETTINA ti voglio bene sei sempre con me.

Era uno stratagemma per stare vicino a mia zia RITROVATA DOPO TANTISSIMI ANNI, ma l’ultima sera, sentendo la morte arrivare, fece portare il piano sulla terrazza e cantò con un’intensità tale che lo sentirono fino al porto di SORRENTO.

Fu tutto inutile: nella mattina del 2 agosto 1921, a 48 anni, morì e mia ZIA BETTINA lo continuo ad amare per tutta la vita…

Descrizione del “RITRATTO DI ZIA BETTINA”
IL MIO DIPINTO rappresenta l’immagine dell’innamorata, la sua anima si erge dalle onde vorticose che solcano i suoi capelli ardenti di passione e di dolci ricordi del suo amato CARUSO, un tripudio di colori ricco di melodie costellate di lontani ricordi verso lidi lontani, speranza di ritrovare quei tempi felici.

BETTINA aspetterà il suo amore fino agli ultimi attimi della sua vita, il desiderio è fortissimo e si materializza attraverso le sinuose onde tracciando il cammino verso L’AMORE

ANCHE LA POESIA CHE HO SCRITTO PER LEI AMORE OLTRE LA MORTE -è caratterizzata da questa fortissima PASSIONE E SPERANZA NEL RITROVARE il suo amore lontano.

Ps : prossimamente verrà pubblicata sul Dispari inserto culturale del Mattino di Napoli

Milena Petrarca, nata a Pozzuoli (Napoli), il 2 febbraio del 1950, vive e lavora Latina, si è trasferita anche a New York.

Studia all’istituto d’Arte Filippo Palizzi di Napoli, dove consegue il titolo di maestra d’Arte. Allieva del grande Scultore Lelio Gelli, è stata docente di discipline pittoriche presso il liceo Artistico di Latina, è presidente provinciale dell’Associazione Internazionale MAGNA GRECIA che promuove la cultura del mezzogiorno con un premio internazionale che ogni anno viene assegnato a personalità del mondo della cultura e dell’arte italiana e straniera.

L’associazione di Latina ha inoltre continui scambi con la sede di New York.

Milena Petrarca è presente nelle rassegne artistiche internazionali, specialmente nella “Grande MELA” dove ha organizzato il cinquecentenario di Cristoforo Colombo con personali e collettive ottenendo il prestigioso riconoscimento dal governo di New York: “Artistic Achivement Award Gallery” ed è stata inserita dal grande critico MARIO FRATTI tra i più importanti artisti del gruppo “Realismo Magico”.

Le sue opere si trovano in musei italiani ed americani e nelle collezioni più prestigiose: americane, francesi, inglesi e cinesi.

Le sue ultime personali sono state dedicate a Rudolf Nreyev, Margote Fontein, Maria Callas, Giacomo Lauri Volpi, Giacomo Puccini, Napoleone Bonaparte, la maga Circe, Sophia Loren e La Ciociara, Marcello Mastroianni, Marlene Dietrich, Eleonora Giorgi, Anna Magnani, Nicole Kidman, Marylin.

Artista sensibile e completa che si ama a prima vista, perché ha l’abilità di unire nel procedimento tecnico un senso nitido e caldo di linee che prendono vita nel colore inteso, come nei veneziani del 700, da un punto di vista tonale, cioè nei valori di luminosità e non di chiaro scuro.

Coglie il senso della vita immortalando le espressioni più profonde dell’animo con una poetica ed una magia del segno e del colore ed in ogni dipinto vi è un soffio dell’anima.

Nel mese di novembre 2009 è di nuovo a New York con una personale di dipinti dedicati alle dive di Hollywood, come Marilyn Monroe, Sophia Loren, Nicole Kidman etc.

Fin da bambina ha partecipato ad Eventi culturali organizzati dalla MADRE la poetessa Prof. Maria Panetty Petrarca grande scrittrice di opere Teatrali e canzoni napoletane.

Figlia d’arte la vena poetica era latente in lei e come per incanto è esplosa ed ha contribuito a scatenare quella forza interiore e quella voglia di dipingere con versi le sue opere.

Nel 2010 è stata inserita nell’’antologia dei Poeti Pontini e subito dopo ha vinto il V premio internazionale di poesia “Ali di Aliante” come pittrice e poetessa, tenuto al teatro Trastevere a Roma.

Nel 2011 ha collezionato altri due riconoscimenti di cui va giustamente fiera. In occasione del sesto premio internazionale di poesia “Memorial”.

GRANDE SUCCESSO nel 2012 con la sua personale sul tema “Il mito è Donna” dedicata al romanzo “IL Diario PROIBITO” del drammaturgo MARIO FRATTI venuto da New York per presentare il suo libro alla Feltrinelli di Latina Il 25 aprile 2014.

L’artista Milena Petrarca è presente nella Rassegna di Arte Contemporanea al Palazzo EMME di Latina dove tiene un VERNISSAGE con dipinti dedicati alla libertà e alle donne che sembrano reincarnazioni dei miti antichi e moderni ed espandono una sensualità tutta speciale ed una spiritualità dalla quale chi osserva, è irrimediabilmente attratto dal ritmo delle pennellate a loro volta guidate dal cuore dell’artista.

La Petrarca impone un rapporto inedito tra forme e colori ed inserisce i personaggi nel dipinto con una dinamica nuova dove tutto si muove sulla spinta di una grande energia pittorica che si traduce in MAGICO REALISMO.

Il 30 giugno 2014 tiene un nuovo VERNISSAGE a Latina ottenendo grandi consensi.

Il 7 Novembre 2014 Grande EVENTO dell’artista Milena Petrarca al Circolo Cittadino di Latina vengono presentate 33 opere ispirate alla Musica Classica e ai miti del cinema “VI racconto la musica con L’arte”

IL 28 dicembre 2014 è invitata come ospite d’onore all’EVENTO DI POESIA ED ARTE ORGANIZZATO dal “NUOVO CENACOLO” della Poesia della città di Aprilia dove presenta diverse poesie con dipinti ottenendo un grande successo di pubblico e di critica.

L’8 Marzo evento speciale a Pontinia FORME e PENSIERI al FEMMINILE la DONNA e il suo sguardo sul mondo.

Riconoscimento SPECIALE a Milena Petrarca DALL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE “Arte e Cultura” MICHELANGELO ANGRISANI -SONO STATI PREMIATI I VALORI ARTISTICI CULTURALI E SOCIALI DI QUESTA ARTISTA INTERNAZIONALE.

Bellissime tele dedicate alla Maga Circe dell’artista Milena Petrarca hanno fatto da sfondo alla terza edizione di “Poeti al Circeo”.

11 APRILE 2015 presso l’HOTEL Maga CIRCE di San Felice Circeo.

“Una rassegna che ha voluto recuperare e rafforzare la più antica manifestazione di Poeti sotto le stelle, un evento di grande rilevanza che, negli anni, ha visto la partecipazione di poeti quali Maria Luisa Spaziani, Dacia Maraini, Ennio Cavalli, Corrado Calabrò, Luigia Sorrentino, Oliviero Beha, Stanislao Nievo, Dante Maffia, Plinio Perilli, Martha Canfield e tantissimi altri” spiega l’assessore alla Cultura, Eugenio Saputo che ha consegnato un riconoscimento speciale alla poetessa e scrittrice come artista Pontina che si è impegnata per tanti anni partecipando a grandi rassegne artistiche con tematiche specifiche di questa terra di Miti e di Paesaggi che incantano per la loro bellezza.

Una manifestazione molto particolare caratterizzata da momenti di grande emozione che si sono mescolati con poesie e colori di fondo delle tele di questa artista internazionale opere che hanno contribuito a creare uno scenario fantastico con quell’atmosfera di magia di questo luogo meraviglioso dove aleggia lo spirito della CIRCE.

I versi bellissimi e carichi di sentimento di questi Poeti hanno rapito il pubblico conducendolo in un mondo rarefatto di magia e colori indescrivibili.

Il 12 Dicembre 2015 TIENE un Convegno Internazionale MAGNA GRECIA NEW YORK ARTE POESIA LETTERATURA MUSICA MODA al Circolo Cittadino di Latina Presenta trenta tele e PERFORMANCE con Manichini ed abiti di sua creazione a Gennaio 2016 è presente al Natale Apriliano con suoi dipinti e performance con Manichi ed abiti di sua creazione.

Il 30 gennaio espone al PALAZZO di Città di CAVA dei TIRRENI ottenendo un grande successo.

il 6 gennaio 2016 è Al PALAZZO DELLA CULTURA di Velletri con i suoi dipinti e sculture sulla Danza. GIORNATA MONDIALE DELLA LUCE gemellata con NEW YORK e la NASA

16 Maggio 2018– MOSTRA PERSONALE allestita nella cripta della CHIESA di San Michele Arcangelo EVENTO sul CINEMA OMAGGIO a Giuseppe De Santis dal 19 maggio al 17 Giugno — Sermoneta -VEDUTE DAL GOLFO DI POZZUOLI ALLE TERRE PONTINE -della pittrice MILENA PETRARCA –Abbazia di VALVISCIOLO SERMONETA

IL 26 MAGGIO 2018 MUSEO DELLA TERRA PONTINA– EVENTO INTERNAZIONALE SULLA PACE DEL MEDITERRANEO

Il 15 GIUGNO 2018 “OTTO MILIONI” LA CAPITALE PREMIA MILENA PETRARCA PITTRICE PARTENOPEA CHE CONQUISTA IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER IL SUO IMPEGNO CULTURALE ED ARTISTICO A Roma presso la sede “SINERGIE SOLIDALI”

Gennaio 2019 (mostra personale) ANNO INTERNAZIONALE DELLA TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI CHIMICI EVENTO gemellato con LONDRA (mostra personale) EVENTO gemellato con LONDRA (mostra personale).

DAL 12 al 19 maggio 2019–EVENTO PER LA PACE CON DILA ISCHIA E MAGGIO SERMONETANO. CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO -ESPOSTI 40 DIPINTI – DAL 2 giugno al 12 giugno 2019 — XXI EDIZIONE- FESTIVAL DEL MAGNA GRECIA INTERNATIONAL LATINA NEW YORK -CON PREMI A TRECENTO SESSANTA GRADI- TEATRO -CINEMA -POESIA. SCIENZE- MEDICINA -CULTURA STORICA -ARTE -SPORT- DANZA -MUSICA-SOLIDARIETA’.

Il 28 settembre 2019 presenta il suo libro” POESIE E DIPINTI” ed espone 5 suoi dipinti durante la manifestazione –LIBRI IN FIERA A SERMONETA–

Il 20 ottobre 2019 presenta venti tele dedicate a FRIDA KAHLO 360 gradi Y SUS AMORES EVENTO INTERNAZIONALE organizzato da Cecilia Salaices a ROMA presso Aula MAGNA Università Valdese.

Il 24 novembre 2019 MOSTRA PERSONALE tematica “AMORE SICUREZZA DONNA” presenta 33 tele dedicate a FRIDA KAHLO, alla CIOCIARA e alle FANCIULLE VIOLATE– Evento organizzato dal CIF Centro Italiano Femminile, presso Casa Del Combattente Latina.

Il 14 dicembre 2019 a ROMA- MILENA PETRARCA ESPONE La MADONNA DI GUADALUPE E TANTE ALTRE ICONE SACRE a TRASTEVERE -CHIESA DELLA MADONNA DELLA LUCE.

MILENA PETRARCA PRESENTA LE GRANDI EPIDEMIE NELLA STORIA GRANDE SUCCESSO AL MUSEO DELLA TERRA PONTINA 17 GENNAIO 2020.

MILENA PETRARCA presenta il suo libro di POESIE DIPINTE “PALPITI D’AMORE” DOMENICA —26 gennaio 2020 –A Roma HOTEL CILICIA .

Nel 2020 MILENA PETRARCA vincitrice assoluta del PREMIO INTERNAZIONALE —OTTO MILIONI —SEZ. ARTI GRAFICHE con — IL RITRATTO DIZIA BETTINA– fidanzata del grande Enrico CARUSO… L’opera è un riproposizione dei sogni dell’infanzia della Petrarca nelle sfumature dei suoi colori si comprende l’impronta emotiva di Milena e l’ammirazione enorme per questa donna speciale, e la sua estasi affascina e sconvolge.

Poesia di Milena Petrarca “Amore oltre la morte” dedicato al – RITRATTO DI ZIA BETTINA — AMORE OLTRE LA MORTE …

I tuoi occhi color del mare

Alla ricerca dell’amore Perduto…

Tu ancora guardi lontano

Oltre l’Oceano

Fissando punti di luce

Riflessi sul tuo viso Immortalato in momenti eterni

Vissuti di dolce incanto

Con la persona tanto Amata il tuo Caruso.

Passione di un amore

Carico di energie…

Fili ardenti solcano Il tuo volto come

Capelli orditi da trame

Aggrovigliate di rosso Ardente, come fuoco

Che ti brucia dentro

Ma ricama la tua vita

Di dolci, soavi, momenti

Rimembrando i fugaci

Attimi d’amore…

Ma è pura la tua beltà

Che come angelo

Guarda attraverso onde

E sente un anelito

Sospiro che tanto hai

Sognato e rivissuto

Dentro di te…

Una polvere azzurra

Come ali di farfalla

Fa volare la tua anima In momenti meravigliosi

Ma mai ritrovati

Adesso sei -IMMORTALATA-

Su questa tela

Ed Assapori le dolcezze Dell’AMORE.

Milena Petrarca intervistata dalla scrittrice Liliana Manetti

1) DOMANDA -Milena Petrarca come è iniziata la tua carriera?

RISPOSTA – Lamia carriera è iniziata da giovanissima a 16 anni ho vinto il primo “PREMIO DI PITTURA Città di POZZUOLI “, attraverso la selezione di noti pittori puteolani a quei tempi già affermati, la giuria è rimasta folgorata dalla mia opera: “RITRATTO DI CARDILLO” (un mio amico d’infanzia ), subito dopo ho partecipato a mostre ancora più PRESTIGIOSE e sempre più IMPORTANTI… è stato un crescendo di PREMI e RICONOSCIMENTI a livello INTERNAZIONALE e sono approdata a New York dove ho organizzato nel 1992 IL CINQUECENTENARIO DI CRISTOFORO COLOMBO con MOSTRE PERSONALI e COLLETTIVE di PITTORI venuti da tutto il MONDO nella GRANDE MELA per celebrare il nostro GRANDE Cristoforo Colombo con mostre di straordinari pittori.

Sono diventata la più nota promotrice della cultura del Mezzogiorno in tutto il mondo ed ideatrice del famoso Premio Internazionale Magna Grecia Latina-New York IDEATO da me ed Istituito nel 1995 con l’approvazione di Rocco Caporale e di Mario Fratti, grande drammaturgo e direttore della Magna Grecia a New York è un premio unico nel suo genere per la diversità e varietà delle categorie che assegna prestigiosi riconoscimenti ad importanti personalità del mondo della cultura e dell’arte italiana e straniera.

Premio che ho dedicato alla memoria di mia madre DRAMMATURGO E SCRITTRICE ARIA PANETTY PETRARCA anche scopritrice di grandi talenti tra cui SOPHIA LOREN, VINCENZO SALEMME, NINO TARANTO, GENNARO CANNAVACCIUOLO ect.

2) -DOMANDA: -Quando ha iniziato a dipingere e a scrivere poesie?

RISPOSTA: La mia passione di dipingere è iniziata da bambina nella mia casa di Pozzuoli dove si respirava l’arte. Le pareti erano piene di dipinti bellissimi di scuola NAPOLETANA, di scuola LEONARDESCA e scuola Inglese che i miei genitori collezionavano con la passione del bello.

Il mio primo Maestro è stato mio zio Tommaso, grande acquerellista di origine scozzese. Mi ricordo che mi portava con lui a dipingere all’aperto sul lago D’Averno, ad Arco Felice, un luogo magico dove aleggiava il mito della SIBILLA CUMANA e qui studiavamo i ruderi dei templi greci e romani, posti stupendi circondati da una natura selvaggia, ricca di mille colori, con una luce incredibile.

E qui venivo rapita dalla bellezza folgorante di questi paesaggi straordinari che mi portavano a fantasticare mondi superbi e spettacolari circondati da ninfe boscherecce, donne diafane, sirene, fanciulle incantate, danzatrici, muse: le DONNE che poi hanno caratterizzato la mia arte figurativa impregnata da tanta bellezza sfavillante di luce e di pathos interiore.

La vena poetica era latente in me e come per incanto è esplosa da bambina ho un ricordo molto bello di quando avevo sei anni ,ho partecipato, ad un concorso di poesie ed ho vinto il primo posto declamando, in una trasmissione radiofonica, una mia poesia: “PRIMAVERA SENZA PESO” ispirata dalle liriche di SALVATORE DI GIACOMO un grande poeta napoletano che adoro ed ha contribuito a scatenare in me quella forza interiore e quella voglia di dipingere con versi le mie opere.

LE MIE POESIE sono state inserite nell’antologia dei Poeti Pontini e subito dopo ho vinto il V premio internazionale di poesia “Ali di Aliante” come pittrice e poetessa, tenuto al teatro Trastevere a Roma.

Ho collezionato altri due riconoscimenti di cui vado fiera in occasione del sesto premio internazionale di poesia “Memorial Gennaro Sparagna” sezione silloge mi sono classificata al secondo posto, poi ho ricevuto un ulteriore riconoscimento Nomina Honoris Causa dall’Universum Academy Switzerland nell’ambito della terza edizione del premio letterario internazionale “La poesia dell’anima”.

Per le celebrazioni Dell’anno del Sistema Solare con la NASA AMERICANA ho scritto moltissime POESIE DIPINTE dedicate alle stelle.

GRANDE SUCCESSO con la mia PERSONALE e LE MIE POESIE sul tema “Il mito è Donna” dedicate al romanzo “IL Diario PROIBITO”del drammaturgo MARIO FRATTI venuto da New York per presentare il suo libro alla Feltrinelli di Latina Il 25 aprile 2014.

COME OSPITE D’ONORE sono stata presente all’EVENTO DI POESIA ED ARTE ORGANIZZATO “DAL NUOVO CENACOLO della Poesia della città di Aprilia dove ho presentato diverse poesie con dipinti ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Evento Speciale “Poeti al Circeo”11 APRILE 2015 presso l’HOTEL Maga CIRCE di San Felice

ESPONGO I MIEI DIPINTI E DECLAMO LE MIE POESIE in questa rassegna che ha voluto recuperare e rafforzare la più antica manifestazione di Poeti sotto le stelle, un evento di grande rilevanza che, negli anni, ha visto la partecipazione di poeti quali Maria Luisa Spaziani, Dacia Maraini, Ennio Cavalli, Corrado Calabrò, Luigia Sorrentino, Oliviero Beha, Stanislao Nievo, Dante Maffia, Plinio Perilli, Martha Canfield,

In questa occasione l’assessore alla Cultura, Eugenio Saputo mi ha consegnato un UN RICONOSCIMENTO SPECIALE COME POETESSA e ARTISTA PONTINA che si è impegnata per tanti anni partecipando a grandi rassegne artistiche con tematiche specifiche di questa terra di Miti e di Paesaggi che incantano per la loro bellezza.

Una manifestazione molto particolare caratterizzata da momenti di grande emozione che si sono mescolati con POESIE e colori di fondo delle mie TELE che hanno contribuito a creare uno scenario fantastico con quell’atmosfera di magia di questo luogo meraviglioso dove aleggia lo spirito della CIRCE.

I versi bellissimi ed i miei dipinti carichi di sentimento hanno rapito il pubblico conducendolo in un mondo rarefatto di magia e colori LA POESIA CHE AMO PROFONDAMENTE è AMORE OLTRE LA MORTE SCRITTA PER MIA ZIA BETTINA FIDANZATINA GIOVANILE del grande tenore Enrico Caruso prima di partire per New York

Ecco te la voglio declamare è dedicata al loro GRANDE AMORE e ti voglio ANCHE mostrare il RITRATTO CHE HO DIPINTO PER LEI vincitore del PRIMO PREMIO DI ARTI GRAFICHE OTTO MILIONI TITOLO RITRATTO DI ZIA BETTINA AMORE OLTRE LA MORTE.

I tuoi occhi color del mare Alla ricerca dell ‘amore Perduto … Tu ancora guardi lontano Oltre l’ Oceano Fissando punti di luce Riflessi sul tuo viso Immortalato in momenti eterni Vissuti di dolce incanto Con la persona tanto Amata il tuo Caruso. Passione di un amore Carico di energie… Fili ardenti solcano IL tuo volto come Capelli orditi da trame Aggrovigliate di rosso Ardente, come fuoco Che ti brucia dentro Ma ricama la tua vita Di dolci, soavi, momenti Rimembrando i fugaci Attimi d’amore… Ma è pura la tua beltà Che come angelo Guarda attraverso onde E sente un anelito Sospiro che tanto hai Sognato e rivissuto Dentro di te… Una polvere azzurra Come ali di farfalla Fa volare la tua anima In momenti meravigliosi Ma mai ritrovati Adesso sei -IMMORTALATA- Su questa tela Ed Assapori le dolcezze Dell’AMORE.

3) –DOMANDA. Come è entrata in contatto con l ‘associazione D I L A del presidente Bruno Mancini poeta e giornalista ?-

RISPOSTA -Ci siamo conosciuti nel 2018 al -MUSEO -M U D E C- di MILANO, dove sono stata premiata per la prima volta come vincitrice del PREMIO INTERNAZIONALE OTTO MILIONI 2017 SEZ ARTI GRAFICHE Organizzato dall’Ass. ISCHIA L’ARTE–DILA e dalla Bookcity di Milano

CHE GRANDE EMOZIONE HO VISSUTO MOMENTI MOLTO SPECIALI.

Sono stata Premiata anche per la poesia e sono stati proiettati nell’auditorium del MUDEC 80 miei dipinti

GRANDE SUCCESSO GRANDI PLAUSI e CONSENSI

Sulla copertina dell’antologia PENNE NOTE MATITE compare il mio dipinto LE DUE MUSE vincitore del premio.

La manifestazione è stata BELLISSIMA e sono stata felice di conoscere Bruno in questo MUSEO molto importante di rilevanza internazionale secondo al mondo dopo il MOMA di New York

Ma l’emozione più grande è stata di sapere di appartenere come parentela agli ANSALDO FONDATORI DEL MUSEO-MUDEC ed ho raccontato al microfono la storia della mia famiglia inglese P A N E T T Y di mia zia BETTINA e di CARUSO cresciuto nella nostra famiglia ed aiutato da mio ZIO TOMMASO PANETTY grande inventore dell’ANSALDO a POZZUOLI.

Ho una stima ed ammirazione profondissima per il mio amico Bruno GRANDE POETA ED ORGANIZZATORE DI EVENTI INTERNAZIONALI DI GRANDE RILEVANZA ARTISTICA E CULTURALE.

4) -DOMANDA- Qual è il quadro che ha vinto il premio dell’associazione DILA OTTO MILIONI e qual è la storia di questo dipinto e della poesia dedicata a sua zia Bettina e a Caruso? –

RISPOSTA- L’opera vincente è “IL RITRATTO DI ZIA BETTINA” (UN AMORE OLTRE LA MORTE DI MIA ZIA BETTINA PER IL SUO ADORATO CARUSO)

Una rivisitazione dei miei sogni da bambina riproponendo con il mio dipinto la magia degli anni trascorsi con mia zia ELISABETTA PANETTY, dei suoi racconti e delle emozioni provate durante gli anni della sua giovinezza, quando LEI era la fidanzatina giovanile di CARUSO.

l mio dipinto è stato realizzato con il pennello magico del mio cuore ERA UNA ZIA MERAVIGLIOSA che ha cresciuto mia Madre MARIA PANETTY PETRARCA

LUCIO DALLA NELLA SUA CANZONE CARUSObNOMINA MIA ZIA “LA FANCIULLA DAGLI OCCHI COLOR DEL MARE”

Enrico Caruso nacque a Napoli, il 25 febbraio 1873 e vi morì il 2 agosto 1921.

I suoi genitori, Marcellino e Anna Baldini, si erano sposati il 21 agosto 1866 a Piedimonte d’Alife (attuale Piedimonte Matese), dove vivevano in condizioni economiche non buone. Così decisero di recarsi a Napoli, in cerca di lavoro.

Enrico nacque a Napoli, in via Santi Giovanni e Paolo, n. 7, nel quartiere popolare detto di San Giovanniello, situato tra Piazza Ottocalli e Piazza Carlo III.

La Madre di Caruso era la lavandaia della famiglia Riccardo Panetty, mio bisnonno venuto da Liverpool Scozia per fondare l’industria Armstrong a Napoli incontra la mia bisnonna Maddalena Liberti ed attratto dalla sua grande bellezza la sposa.

Da questo matrimonio nacquero tre figli Riccardo Tommaso Mia Zia Bettina ed Alberto mio nonno il Papà di mia madre Maria Panetty Petrarca.

Una storia struggente.

Si sono amati da fanciulli, si sono conosciuti nella casa della mia bisnonna Maddalena Liberti Panetty, una famiglia prestigiosa molto benestante. Fondatrice dell’Ansaldo Armstrong ad Arco Felice – Pozzuoli.

Il mio bisnonno era un grande inventore, ingegnere meccanico dell’Ansaldo, ed anche mio nonno Alberto Panetty e tutti i miei zii, tra cui Tommaso Panetty, erano grandi inventori.

La mia famiglia ha aiutato economicamente la famiglia di Caruso sostenendolo, anche negli studi del bel canto.

Mia zia Bettina ed Enrico Caruso si sono conosciuti da piccini

LA MAMMA DI CARUSO FACEVA LE PULIZIE nella nostra casa e portava con se il piccolo Caruso che giocava e si divertiva con la splendida e dolcissima BETTINA

POI crescendo e scherzando si innamorarono In quei tempi si amavano attraverso le serenate che Caruso dedicava a mia zia Bettina.

Era un amore stupendo e lei fino alla morte gli è stata fedele.

Mia zia Bettina aveva sul comodino, vicino al suo letto, la foto di Caruso con la sua dedica amorosa.

Il dipinto che la ritrae l’ho presentato anche al premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni” 2020 conquistando il PRIMO PREMIO ASSOLUTO

All’età di dieci anni Enrico iniziò il lavoro del padre in una fonderia di Napoli.

 

Dopo aver frequentato le scuole elementari i miei parenti convinsero Enrico ad iscriversi alla scuola serale per continuare, in qualche modo, gli studi e contribuirono economicamente agli studi del bel canto avendo notato la sua notevole voce In questa scuola manifestò anche un interesse per il disegno imparato sempre nella mia famiglia , tanto da riuscire egregiamente nell’esecuzione di caricature dei più importanti personaggi del tempo.

Famose sono le caricature di Toscanini, di Marconi e quella di se stesso.

Oltre al lavoro di operaio meccanico, Enrico esercitava anche quello di disegnatore, alle dipendenze di vari datori di lavoro.

Durante il lavoro, egli cantava per rallegrare i compagni.

Ben presto fu chiaro a tutti quelli che lo ascoltavano che egli possedeva una voce che lo avrebbe condotto verso un’attività diversa: quella di cantante.

Così cominciò a cantare nelle chiese, per prima nel coro dell’oratorio di Padre Giuseppe Bronzetti, nelle stazioni balneari, durante i concerti tenuti per festeggiamenti vari (serenate per innamorate, feste danzanti, onomastici… ed incontrava la sua Bettina

Fu il protagonista, a Napoli, di opere liriche molto popolari, quali: il Faust, la Cavalleria rusticana, il Rigoletto, La Traviata, la Gioconda.

Dopo l’Italia, Caruso andò a cantare in America e mia zia BETTINA soffrì tantissimo e con i suoi occhi fissava il mare e le distanze irraggiungibili delle americhe, lo sognava con passione ed ascoltava il canto dolcissimo delle sue serenate in una sinfonia dell’anima.

Rimase in quella città, che lo aveva accolto con grande entusiasmo, per circa venti anni, fino ad un anno prima della morte.

Egli diffuse all’estero molte canzoni napoletane, tra le quali: Torna a Surriento, Maria Marì, Marechiaro, O sole mio; e alcune canzoni nuove, come: A vucchella, Pecchè?, Core ‘ngrato, Mamma mia che vò sapè.

Delle seguenti opere liriche egli cantò alla prima assoluta: Adriana Lecouvreur, Fedora, La Fanciulla del West.

Nel dicembre 1920, fu costretto ad abbandonare la sua attività a causa di un ascesso polmonare, che gli procurava molte sofferenze.

La grave malattia polmonare gli provocava, talvolta, emorragie durante la rappresentazione teatrale, ma egli continuava con coraggio fino al termine, senza chiedere alcuna interruzione; una sola volta dovette interrompere la rappresentazione, ma non subito, poiché riuscì a continuare, sanguinante, sino alla fine del primo atto.

Nel giugno del 1921, si trasferì in Italia, a Sorrento.

Agli ultimi giorni di vita del grande tenore si ispirò, anni dopo, Lucio Dalla, per circostanze fortuite, infatti, il cantautore bolognese si trovò ospite nella stanza dell’albergo di Sorrento dove Caruso aveva soggiornato prima di trasferirsi a Napoli, e dal racconto dei proprietari dell’albergo Dalla trasse lo spunto per comporre una delle sue più celebri canzoni, Caruso.

Qui dove il mare luccica, E tira forte il vento Su una vecchia terrazza Davanti al golfo di Surriento Un uomo abbraccia una ragazza, Dopo che aveva pianto Poi si schiarisce la voce, E ricomincia il canto. Te voglio bene assaje, Ma tanto tanto bene sai è una catena ormai, Che scioglie il sangue dint’ ‘e ‘vvene sai. Vide le luci in mezzo al mare, Pensò alle notti là in America Ma erano solo le lampare Nella bianca scia di un’elica Sentì il dolore nella musica, Si alzò dal pianoforte Ma quando vide la luna uscire da una nuvola Gli sembrò più dolce anche la morte Guardò negli occhi la ragazza, Quelli occhi verdi come il mare Poi all’improvviso uscì una lacrima, E lui credette di affogare Te voglio bene assaje, Ma tanto tanto bene sai è una catena ormai, Che scioglie il…

La storia di “Caruso” Un testo criptico, ma non troppo, che a leggerlo e a cantarlo sembra quasi la perfetta scenografia di un film.

Dalla ne ha svelato tutti i segreti in una celebre intervista: “Ero in barca tra Sorrento e Capri con Angela Baraldi: stavamo ascoltando le canzoni di Roberto Murolo quando si ruppe l’asse del motore. Andammo a vela per qualche miglio e poi chiamai un amico, il proprietario dell’Hotel Excelsior Vittoria, che ci trainò al porto. In attesa che aggiustassero la barca, ci invitò a passare la notte in hotel, proprio nella suite dove morì Caruso. Lì c’era tutto, anche il pianoforte, completamente scordato. Quella sera un altro amico, giù al bar La Scogliera, mi raccontò di un Caruso alla fine dei suoi giorni e di una giovane Cantante cui dava lezioni e che in gioventù era stato pazzamente innamorato cantandole canzoni napoletane sotto il suo balcone era venuta li per lui dopo tantissimi anni innamorata più che mai questa giovane era mia Zia Bettina fidanzatina del grande Caruso prima di partire per New York…

Per me è una Magia ricordare i momenti bellissimi trascorsi con Lei-MERAVIGLIOSA FAVOLA che ancora riecheggia nella mia mente.

Caruso le cantava serenate bellissime sotto il suo balcone a Pozzuoli… non lo dimenticò mai…mi cantava sempre la serenata dedicata a Lei.

CARISSIMA ZIA BETTINA ti voglio bene sei sempre con me.

Era uno stratagemma per stare vicino a mia zia RITROVATA DOPO TANTISSIMI ANNI , ma l’ultima sera, sentendo la morte arrivare, fece portare il piano sulla terrazza e cantò con un’intensità tale che lo sentirono fino al porto di SORRENTO

Fu tutto inutile: nella mattina del 2 agosto 1921, a 48 anni, morì e mia ZIA BETTINA lo continuo ad amare per tutta la vita…

Descrizione del “RITRATTO DI ZIA BETTINA” IL MIO DIPINTO rappresenta l’immagine dell’innamorata ,la sua anima si erge dalle onde vorticose che solcano i suoi capelli ardenti di passione e di dolci ricordi del suo amato CARUSO, un tripudio di colori ricco di melodie costellate di lontani ricordi verso lidi lontani, speranza di ritrovare quei tempi felici.

BETTINA aspetterà il suo amore fino agli ultimi attimi della sua vita, il desiderio è fortissimo e si materializza attraverso le sinuose onde tracciando il cammino verso L’AMORE

ANCHE LA POESIA CHE HO SCRITTO PER LEI AMORE OLTRE LA MORTE è caratterizzata da questa fortissima PASSIONE E SPERANZA NEL RITROVARE il suo amore lontano.

Sivia. Ambasciatrice culturale Regione Lazio dell’Associazione DILA del presidente e poeta Bruno Mancini. Ps : prossimamente verrà pubblicata sul Dispari inserto culturale del Mattino di Napoli

Milena Petrarca primo premio sezione arti grafiche nona edizione OTTO MILIONI 2020

 

PS51 Milena Petrarca – Antico Tramonto

 

PS49 Milena Petrarca – Pensiero inesistente

 

AG26 Milena Petrarca 4

 

AG25 Milena Petrarca 3

 

AG24 Milena Petrarca 2

 

AG23 Milena Petrarca 1

 

Caterina Guttadauro – Premio Magna Grecia ideato da Milena Petrarca – XX edizione

 

Magna Grecia premio organizzato da Milena Petrarca

 

Clara – Musica e canto di Valentina Gavrish – Testo di Bruno Mancini – Quadri di Milena Petrarca

 

Cod030PO Milena Petrarca – Il mio caffè francese

 

Cod029PO Milena Petrarca – Con il cuore negli occhi

 

Cod.075AG Milena Petrarca 4

 

Cod.074AG Milena Petrarca 3

 

Artemisia Gentileschi e Milena Petrarca a Pozzuoli

Katia Massaro legge poesie di Bruno Mancini

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Katia Massaro legge poesie di Bruno Mancini

Katia Massaro legge poesie

Prima dell’alba

Stop and go

Metafora

Non rubate la mia vita

Don’t steal my life

 

Katia Massaro

Katia Massaro e Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Erotismo, sì!”
(2012 – 2017): 
Prima dell’alba

Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.

Al sole tenero
Vederla piangere di gioia”.

Dalla raccolta di poesie “Sasquatch”
(1968 – 2009):
STOP AND GO
O
PIT STOP
DEVO DECIDERE

La vidi dondolare,
era da sola,
treccine infiocchettate
l’età della malizia,
STOP AND GO:
ci unimmo cinti con un laccio.

Frenare sul ciglio del burrone.
Sgommare in volo orizzontale
se un pachiderma mi barrisce accanto.
Ma chi l’impone?
La manna non cade giù dal cielo.
All’universo non devo un obolo
nemmeno lacrime.
Tra l’enfasi e la sintesi
il mio sistema non consente sconti.

La vedo a zonzo,
collare rosso la cagnolina,
temeraria attenta
il quid e il vanto delle mie passioni,
PIT STOP:
e poi torno alle curve e alle sbandate.

Dalla raccolta di poesie
“Non sono un principe”

(2012 – 2014):
Metafora

Fuggiasca sulla luna
un sabato d’inverno
Ignazia accetta intrighi e seduzioni
poesie d’immacolate tentazioni
l’ombra riparo d’olmo
e le certezze: sogni.

Incredulo di lei nel volo di farfalla
mi fingo un albero
-magari una foresta di fiori e foglie.

Incredulo di lei nel tuffo di sirena
divento mare
-magari oceano senza fondo.

Metafora del pianto
sarà di nuovo ticchettio delle mie notti
l’allegoria d’Ignazia
sbiadita in altri approcci
scanditi vuoti
incontro a nuove fughe.

Non so con chi…
ma sì, sì un’altra volta, ancora,
noi scopriremo insieme
leggende di anatemi
i bozzoli rifugio
le pagine di Proust e di Neruda.

Dalla raccolta di poesie
“Non rubate la mia vita”

(2005 – 2007): 
Non rubate la mia vita

Un sorriso di mare smeraldo
un profumo di ortensia maculata
lo scampanare di turisti pascolanti
lo sciacquio di graniti biancastri,

TEMPO,

la sposa non mi chiede altro
i miei ingorghi pazienteranno ancora
tra un’onda senza fine al tramonto
nel poggio di agrumi e di ninfee.

Non rubate la mia vita,
prendete i sogni.

Dalla raccolta di poesie
“Non rubate la mia vita”

(2005 – 2007): 
Non rubate la mia vita

Don’t steal my life

The smile of an emerald sea
a scent of speckled hydrangea
the swell of grazing tourists
the splash on whitewashed granite,

TIME,

my wife asks nothing more
my inner quarrels remain serene
on an endless wave to sunset
where citrus and water lilies convene.
Don’t steal my life,
take my dreams.
 
(Traduzione in inglese di Pamela Allegretto Franz)

Video poesie di Bruno Mancini

Katia Massaro – Video singole poesie di Bruno Mancini

DILA

NUSIV

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Intervista a Marcia Sedoc. di Silvia.

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Nata nell’ex colonia olandese del Suriname da Richel Bell e Ronald Sedoc, due medici di etnia creola/indios, è la prima di sei fratelli. Verso la fine degli anni sessanta emigrò nei Paesi Bassi, divenendo una top model a soli 17 anni. Trasferitasi a Roma nel 1988, si è distinta come soubrette, ballerina, cantante, attrice di teatro e di cinema. Nei primi anni ottanta, in Italia venne scelta con un’altrettanto giovane Moana Pozzi da Federico Fellini, per una piccola ma significativa parte in Ginger e Fred.

Dopo poco, Renzo Arbore la vide e le fece fare i provini Rai per il suo programma Indietro tutta! (1987). Dotata di forme dolci e provocanti, Marcia si mise ben presto in luce, tanto da essere considerata la capogruppo delle ragazze Cacao Meravigliao e un sex symbol.

Successivamente, per la popolarità raggiunta, Marcia Sedoc è stata spesso ospite in varie trasmissioni Rai quali Telethon, L’Italia in diretta, serata mondiale con Alba Parietti e Valeria Marini, Pronto, Raffaella?, Maurizio Costanzo Show e Uno Mattina. Ha preso parte anche alle miniserie I vigili urbani (1985) con Lino Banfi e Il commissario Corso (1987). È tornata al cinema lavorando per Lamberto Bava in Le foto di Gioia (1987) con Serena Grandi, dove interpretava il ruolo di Kelly; per Tinto Brass in Snack Bar Budapest (1988), e per Claudio Fragasso in After Death (Oltre la morte) (1988), e per Claudio Bonivento in Le giraffe (2000), con Sabrina Ferilli e Veronica Pivetti; ha lavorato, inoltre, con i registi Pupi Avati, Gianni Lepre e Bruno Corbucci.

È stata animatrice del concorso Miss Africa in Italia, iniziativa che, fra gli altri scopi, è volta a favorire l’integrazione di culture e tradizioni completamente diverse fra loro. Marcia Sedoc è attualmente Segretario Nazionale Aggiunto del sindacato Samas/Or.S.A., che si prefigge di tutelare professionalità e diritti dei lavoratori dello spettacolo. Ha interpretato un videoclip musicale per la regia di Mario Verger, e pubblicato un libro di aforismi sui bambini e sull’amore, intitolato “I buoni muoiono giovani” (ed. Shakespeare & Co., 1998). Pratica vari sport: pugilato, mountain bike, calcio (è stata centravanti della Nazionale Attrici e Cantanti).

 

1) Dov’è nata e come è cresciuta?

Io sono nata in Suriname nel capitale paramaribo dove ho vissuto qualche anno

Con la mia zia e i miei cugini,perché i mie erano partiti in olanda per lavoro. Sono stata molto felice perché era accolta come una lora figlia ho dei bellissimi riccordi.

“Grazie zia che mi proteggi da la su…”

Poi sono partita anche io in Amsterdam per raggiungere la famiglia.

 

 

 

2) Come è inizato il suo successo?

E’ Iniziato in olanda a 16 anni come modella.

Poi in Italia ho fatto cinema e teatro e televisione. Un bel giorno ho sostenuto il provino per “Indietro tutta”con Renzo Arbore e da quel momento ho spiccato il volo ed ho avuto modo con il famoso gruppo “Cacao meravigliao” di conoscere tutto il penisola italia.

 

 

3) Quali sono state le esperienze artistiche piu’ importanti per lei?

In teatro come protagonista di “Antonio e Cleopatra” tutto il testo in Shakespeare ed e’ stata più difficile prova per me, ma è stata anche una scuola di vita. Lavoravo anche 12 facendo le prove. Non come adesso.

Poi “Ginger and Fred” ancora prima con il grande maestro Fellini ho fatto una parte con Mastroianni e anche con la grande attrice Moana Pozzi.

Inoltre un altro film in cui ho partecipato è stato “Le giraffe” con la regia di Bonivento dove ho lavorato con un’altra grande attrice Irene Pivetti e la grande e mitica Sabrina Ferilli. Posso andar avanti ma troppo lunga la lista…!

 

 

4) Il rapporto lavorativo con Renzo Arbore è stato bellissimo?

Si molto bello divertente lui è molto allegro ed era molto avanti con il varietà. E’stata  un un’esperienza bellissima.

 

 

5) Ha partecipato anche a concorsi importanti di bellezza?

Si. Come modella a 18 anni vince miss Black Holland.

 

6) Le piace fare sport e viaggiare?

Mi piace molto lo sport. Ho fatto taekwondo. Pugilato  calcio bicicletta

Danza. Poi amo viaggiare e conoscere tante altre realtà, confrontarmi e imparare.

 

 

7) Ci vuole raccontare i suoi progetti futuri?

Uno dei mie progetti e il Asdbrasilsportclub dove sono vice presidente e porto avanti la nostra squadra femminile.

Poi c’è un altro progetto che abbiamo per i ragazzi speciale per il calcio.

E ancora un laboratorio per lo spettacolo moda portamento teatro e musica

Un programma TV tutto mio prodotto dalla ass fajaloby italia olanda suriname

Prossimamente sullo schermo condotto e ideata da me “Non Solo Cacao”.

Questo sarà l’anno della rinascita, mai perdere la speranza!

 

 

Silvia.