Tarocchi marsigliesi e libertà con il Valore del Femminile

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Tarocchi marsigliesi con Antonella Aloi e Anna Maria Morsucci e prospettive di Libertà con Andrea Pietrangeli

L’agire con consapevolezza, responsabilità e in piena libertà in questa esistenza dove chiusura ed egoismo sembrano prendere il sopravvento, diventa fondamentale per essere in armonia con se stessi e gli altri con cui aprissi e confrontarsi al fine di un arricchimento reciproco. Per giungere ad una piena consapevolezza dell’importanza del confronto e scambio con l’altro sono necessarie l’ascolto, l’accoglienza, ma il primo

Virginia Vandini

ascolto deve avvenire dentro se stessi. Come sostiene Claudio Marucchi: “L’alterità è una conseguenza del sorgere dell’io, e dell’altro innanzitutto si diffida, si sospetta, nei suoi confronti si affilano di nascosto armi di difesa” (“Elogio alla notte”). In questi ultimi anni si sta perdendo sempre più la capacità di ascoltare e dialogare attraverso cui si possono esprimere i propri bisogni e allo stesso tempo comprendere quelli di chi è di fronte.. Ed è grazie ad un confronto aperto e senza giudizio e al rispetto reciproco che può emergere la personalità di ciascuno, e possono affiorare emozioni nuove o semplicemente rimaste sopite per paure o false abitudini. A questi concetti che si possono sintetizzare con le parole amore, ascolto e accoglienza fa riferimento nel suo lavoro di counselor Virginia Vandini presidente dell’ASSOCIAZIONE IL VALORE DEL FEMMINILE insieme al suo staff.

Virginia Vandini, sociologa, counselor trainer, specializzata in counseling scolastico e consulente in psicogenealogia e costellazioni familiari, insieme ad Antonella Aloi, Elisa Mastrantonio, Anna Filippini, Francesca Di Sarno, Giuseppina Occhiuto e Maria Lavinia Biasi , per citare alcuni nomi dello staff, attraverso corsi, seminari e attività propongono il “cammino del counseling” come

Tarocchi marsigliesi per tutti. libro di Anna Maria Morsucci e Antonella Aloi

percorso di crescita e rinascita in cui ciascuno possa ritrovare se stesso in armonia con l’altro. Un percorso arricchito da seminari, corsi, convegni per acquisire comprensione e consapevolezza di se stessi, affinché ognuno possa trovare la propria libertà per amarsi veramente e amare così anche gli altri. Dopo il grande successo con la presentazione del progetto di Unicità. Individua il talento – Sviluppa la solidarietà tenutosi lo scorso luglio a Roma presso la Sala della Regina a Montecitorio, Virginia Vandini e il suo gruppo di lavoro oltre a dare vita a questo percorso in cui recuperare e ritrovare la propria unicità, prosegue con seminari, e incontri volti a far acquisire consapevolezza, fiducia in se stessi per trovare anche il coraggio di cambiare. Tra questi citiamo l’appuntamento che si terrà venerdì 29 settembre 2017 a Roma presso la sede dell’Associazione (Via Lorenzo il Magnifico, 50) dedicato alla presentazione del libro “I tarocchi marsigliesi per tutti”  di Antonella Aloi e Anna Maria Morsucci.

Tarocchi marsigliesi per tutti Antonella Aloi

Le autrici Antonella Aloi supervisor counselor, psicologa e studiosa di discipline esoteriche e simbolismo ed Anna Maria Morsucci executive coach e giornalista, inviteranno quanti presenti a conoscere da vicino questo antico strumento di ascolto per contattare l’oltre che è in noi e nell’altro. I Tarocchi di Marsiglia, messaggeri di una tradizione antica, tramite re, regine, imperatori, eremiti e angeli, dialogano attraverso un linguaggio fatto di simboli e pertanto universale, utile per meglio comprendere se stessi e la propria vita. “I Tarocchi Marsigliesi per Tutti” fornisce gli strumenti fondamentali per leggere e interpretare i Tarocchi di Marsiglia, uno dei mazzi più famosi e diffusi al mondo e che ha in sé una forza evocativa che travalica il tempo, le mode e i contesti storici. Diverse saranno le domande da cui partire per procedere con un’esperienza pratica al fine di entrare a contatto con la propria capacità di ascolto dando spazio all’immaginazione e alla propria creatività attraverso la visualizzazione dei simboli raffigurati sugli Arcani.

Tarocchi marsigliesi per tutti
Anna Maria Morsucci

Anna Maria Morsucci, è executive coach, giornalista e autrice. Laureata in lettere classiche, si interessa da oltre venti anni di Astrologia e di Tarocchi che considera strumenti di consapevolezza e di crescita interiore. Tra le sue pubblicazioni citiamo: “Dio è la mia avventura” per i tipi di Spazio Interiore (2015). “I Tarocchi Marsigliesi per tutti” e il manuale “Astrologia per tutti” .editi entrambi da Lo Scarabeo.

Antonella Aloi, supervisor counselor è laureata in Comunicazione e Psicologia con specializzazione in Gestalt Art Counseling. Studiosa di discipline esoteriche e simbolismo usa i Tarocchi come strumento di ascolto in sessioni individuali e di gruppo. I suoi studi, così come l’attività di counseling e formazione, mirano a indagare l’Oltre e la saggezza interiore presenti in ciascuno di noi.

Da segnalare anche il progetto ideato da Virginia Vandini in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza” PORTATORI DI UNICITA’ INDIVIDUA IL TALENTO SVILUPPA LA SOLIDARIETA che prende il via con l’incontro condotto da Andrea Pietrangeli tra i protagonisti portatori di Unicità che si svolgerà nei giorni 6 e 7 ottobre 2017 a Roma alla “Sapienza” presso la Sede della facoltà di Scienze della Comunicazione. Andrea Pietrangeli nel suo libro “LIBERAZIONE”, quarto della trilogia narrativa di romanzi dedicati all’esplorazione del mondo interiore, attraverso un’atmosfera fiabesca con protagonisti gli animali spontanei e dunque sinceri, restituisce una storia densa di simbologie per invitare chi legge ad essere se stesso, sempre, nel bene e nel male, lasciando indietro false sovrastrutture.  Durante il primo incontro del percorso dedicato all’UNICITA’, Andrea Pietrangeli si soffermerà sul tema della LIBERTA da ricercare attraverso l’accettazione e il rispetto per se stessi, lasciando cadere sovrastrutture che tengono prigionieri entro un’idea forse sbagliata di sé, e abbattendo  pregiudizi e preconcetti nei confronti degli altri.

A questo primo incontro sulla Libertà, ne seguiranno altri, lungo il percorso dedicato all’UNICITA’, dove si parlerà di AMORE con Daniel Lumera, ASCOLTO con Antonella Aloi, RISPETTO con Matteo Ficara, RESPONSABILITA’ con Francesca Di Sarno, ACCOGLIENZA a cura di Virginia Vandini.

Silvana Lazzarino

 

I Tarocchi Marsigliesi per Tutti

Con Antonella Aloi e Anna Maria Morsucci

Venerdì 29 settembre 2017 ore 18.30

Via Lorenzo il Magnifico, 50- Roma

Info e prenotazioni: a.aloi@ilvaloredelfemminile.it

Per il book teaser clicca qui: https://www.youtube.com

 

    PROGETTO PORTATORI DI UNICITA’

1° incontro con Andrea Pietrangeli

LIBERTA’

Presso Università “La Sapienza”- Via Salaria- Roma

6 e 7 ottobre 2017

Per informazioni: info@unicita.it

www.ilvaloredelfemminile.it

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Rassegna fotografica Eudonna Settembre 2017

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Rassegna fotografica Eudonna Settembre 2017

Rassegna fotografica

Rassegna fotografica Eudonna Settembre 2017

Eudonna è una rivista trimestrale di cultura, ambiente, sociale,
turismo e associazionismo femminile, composta da 52 pagine, edita da

Il Sextante di Mariapia Ciaghi
Via Calvet 14 – 38086 Pinzolo (TN)
info@ilsextante.net
Tel. 3886315672

Prezzo di copertina 6.00 Euro
Abbonamenti 4 numeri 22-00 euro
In vendita nelle migliori librerie d’Italia.
A Ischia è acquistabile presso l’Edicola della Piazzetta San Girolamo Tel. 081984763
oppure presso l‘Associazione DILA Tel. 3914830355

Rassegna fotografica Eudonna Settembre 2017

Associazione culturale
Da Ischia L’Arte – DILA
Via Gemito n.27 – 80077 Ischia (NA)
emmegiischia@gmail.com
www.emmegiischia.com

DILA

Eudonna Settembre 2017 – Roberta Panizza: Adozione oltre il bel gesto

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Eudonna Settembre 2017 – Roberta Panizza: Adozione oltre il bel gesto

Roberta Panizza

Eudonna Settembre 2017 - Roberta Panizza: Adozione oltre il bel gesto

Eudonna Settembre 2017

Eudonna Settembre 2017 - Roberta Panizza: Adozione oltre il bel gesto

Eudonna è una rivista trimestrale di cultura, ambiente, sociale,
turismo e associazionismo femminile, composta da 52 pagine, edita da

Il Sextante di Mariapia Ciaghi
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Adozione oltre il bel gesto

ADOZIONE, OLTRE IL “BEL GESTO”

Uno dei commenti più diffusi che una coppia adottiva si sente rivolgere da amici e conoscenti è:”Che bel gesto avete fatto!”, emblematico del fatto che il mondo dell’adozione sia piuttosto sconosciuto dalla stragrande maggioranza di coloro che non ne fanno parte.

Chi decide di adottare non lo fa per compiere un atto di beneficenza, ma agisce mosso da potenti energie emotive ed affettive in grado di renderlo accogliente e disponibile a rispondere ai bisogni di un altro essere umano.

Tali energie, che possono comunque nascere e svilupparsi da vissuti differenti (coppie che hanno o non hanno altri figli o che li hanno persi ecc.), hanno origine in luoghi molto più profondi di quelli che generano semplici atti di generosità verso il prossimo.

Deve essere così perché l’ iter più o meno lungo che coinvolge famiglie e bambini adottati e il necessario periodo (che può anche durare anni) di assestamento dei nuovi equilibri pratici, psicologici ed affettivi, condurranno il piccolo nucleo sociale formatosi ad essere un tutt’uno, con le stesse caratteristiche di una qualsiasi famiglia, pur con la particolarità della storia che ogni bambino adottato porta con sé.

Ecco perché quando una mamma adottiva (e succede spesso), si sente rivolgere la fatidica domanda: “Ma ti chiama mamma?” la reazione più ovvia di quest’ultima è di profondo stupore.

A questo proposito desidero portare la mia testimonianza come mamma di un bambino venuto dalla Colombia.

In poche parole: dalla dichiarazione di disponibilità all’adozione, passando per l’indagine dei servizi territoriali, l’ottenimento del certificato di idoneità, la scelta di ente autorizzato e paese, fino ad arrivare al momento in cui ci è stato comunicato che eravamo adatti ad essere i genitori di quello che poi sarebbe diventato effettivamente nostro figlio, sono trascorsi sette anni.

Le tante mamme che hanno portato per nove mesi il loro figlio dentro di sé probabilmente potranno raccontare dell’incredibile mole di sogni e fantasticherie che hanno reso vivo il bambino nella loro mente molto prima che quest’ultimo nascesse.

Chiedo: quante di queste fantasticherie possono trovare posto in sette anni di attesa?

E in quale modo il protagonista di quelle fantasie può arrivare a permeare i pensieri di chi lo attende pur senza che questi’ultimo abbia la più pallida idea di quale giorno, mese o addirittura anno il destino abbia deciso come momento del loro fatidico incontro?

Ricevuta la notizia che saremmo diventati genitori, stremati ma comunque non vinti dall’interminabile attesa non eravamo consapevoli di quello che ancora ci attendeva!

Da quel giorno, per due mesi, ci siamo dovuti accontentare di conoscere solo nome ed età del nostro bambino: nient’altro, ed in più senza aver ben chiari i motivi di tutto quel silenzio protrattosi per un tempo che è parso lungo e dilaniante più dei sette anni precedenti.

Di nuovo chiedo a chi legge se riesce a farsi un’idea del lavoro di immaginazione che possono intraprendere le menti di due esseri umani che aspirano a diventare genitori, in una simile situazione.

Il fatto è che da tempo, a questo punto, il bambino che comunque ancora non ci si arrischia a definire “proprio”, è già entrato anche solo in senso figurato, nel DNA di chi lo attende, attorcigliandosi come pensiero vivo alla sue eliche, avvinghiandosi alle viscere del corpo e stringendole un po’ di più ogni secondo di ulteriore attesa.

Infine comunque è arrivato anche per noi il momento di conoscere la storia del nostro bambino, di vederlo in fotografia e di attendere (sì, ancora attendere) che ci venisse comunicata la data della partenza.

Ancora due mesi.

Lo so che mi faccio monotona, ma chiedo ancora a chi mi legge se riesce a fare il conto di quanti sospiri si possono fare guardando una fotografia e quanti baci le si possono rivolgere in due mesi!

A questo punto, conosciuta la data, esiste un solo imperativo categorico: partire! I

l cappio alle viscere si è allentato, ma ormai quel bambino ha viaggiato in lungo e in largo in ogni più nascosta cellula di corpo (e quindi mente) e se sarà dato di poterlo abbracciare la fusione totale sembra l’unica conclusione possibile di tutta la storia.

Ora forse è chiaro il senso di grottesco che può provare chi si sente rivolgere determinati commenti o domande.

Nel parlare di “fusione totale” ho detto “sembra l‘unica conclusione possibile” perché se per noi e per la stragrande maggioranza delle situazioni lo è stata, a volte succede che non vada a finire così.

Bisogna considerare il fatto che i bambini non scelgono di venire abbandonati o di trovarsi soli o in una situazione di degrado o di violenza.

Quando arrivano nella loro nuova famiglia a volte la vita li ha già messi così tanto alla prova che per loro è molto difficile fidarsi e lasciarsi andare alla soddisfazione del bisogno immateriale primario di ogni bambino: essere amato e anche amare.

Immagino questi bambini così induriti dal loro passato come in fondo ad un burrone dal quale lanciano disperati richiami per essere recuperati.

A volte il modo in cui si avvinghiano a coloro che tentano di riportarli sulla strada dell’amore sembra un tentativo di trascinare questi ultimi con sé ma chi teme di stare sbagliando tutto e che sia un’impresa impossibile arrivare al tenero di quei cuori, penso debba ricordarsi del fatto che l’amore di due genitori per i figli non ha condizioni e, facendosi aiutare dai servizi preposti, non negare mai a questi bambini o ragazzi la possibilità di vivere l’amore.

Non è facile e in alcuni casi si arriva al cosiddetto “fallimento adottivo” che, come detto riguarda una percentuale molto bassa rispetto a totale delle adozioni.

Desidero inoltre tranquillizzare chi legge e magari avesse pensato ad una adozione internazionale: i tempi di attesa non sono così lunghi come quelli che hanno coinvolto noi (al momento si aggirano, mediamente, attorno ai 43 mesi circa).

Esistono diverse variabili che influenzano questo dato, ma quella meno prevedibile è costituita dalle interferenze di chi dovrebbe fare un servizio alla società e invece sfrutta le situazioni di bisogno di soggetti deboli per lucrare o non svolge correttamente il proprio dovere, ma per questi argomenti servirebbe molto più di un articolo su una rivista.

Roberta Panizza

Vicepresidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA

Lettera al figlio

Ti incontro sui profili d’oro del sogno,
estate di luce, e gli occhi riempi ed il cuore
che solo per te sgrana rintocchi di cielo e parole
ma raggela in domande la stasi del suono
orrido abisso d’inascoltati dolori.

Lastricata di giorni a venire la strada
svanisce tra specchi di orizzonti
e tu sempre laggiù
nell’attesa del mio passo
certezza del cammino che la terra divora.
E s’alzano al cielo muto d’azzurro
nuvole del mio sudore tributo a te
che nel labirinto del caso
mi cerchi e non sai.

E ti dirò di quando sempre l’universo
immolava orbite su orbite agli dèi
vibrando solo un poco in fondo di tacita tristezza
ed io ribelle mi negavo all’indice del divenire
teso nello spasimo di antiche leggi ed osceno
sulle sponde del possibile a cui m’incatenava.

Ti dirò dunque.

Ma ora, Penelope strana,
dono fili di luna alla tela del tempo
e nel giorno immoto vi ricamo sorrisi
coi raggi di sole che mi raccontano il tuo volto.

(Roberta Panizza)

Ischia, Castello Aragonese – Foto Bruno Mancini

COPPIE PERCORSO CONCLUSO – 2008 2017

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Rassegna fotografica Eudonna Settembre 2017

Rassegna fotografica Eudonna Settembre 2017

Rome Art Week i protagonisti dell’arte

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ROME ART WEEK PRESENTAZIONE A ROMA CENTRO CONFERENZE SALA DA FELTRE

Situazioni viste e immaginate, che raccontano dell’uomo e di quanto è a lui intorno, del suo vivere tra ragione e sentimento, nostalgia e poesia mentre il tempo passa inesorabile, diventano sempre più centrali nei lavori di molti protagonisti della scena artistica contemporanea. I linguaggi dell’arte contemporanea che spaziano dalla pittura spesso materica alla fotografia, dal digitale, al video, fino alla performance raccontano con uno stile incisivo e immediato, spesso essenziale, ma sempre originale, aspetti legati al vissuto umano e sociale tra quotidiano ed extraquotidiano, visibile e invisibile. Rappresentazioni di atmosfere reali, rielaborate nel tempo della memoria spesso nostalgica, o immaginiate dove diventa

Rome Art Week presentazione presso Sala da Feltre Anghelopoulos

possibile cogliere quei processi interiori legati a stati d’animo e sensazioni individuali e collettive che appartengono allo scenario restituito dai processi dell’arte contemporanea nel suo descrivere e interpretare le armonie e le incertezze dell’esistenza. Nelle sue diverse espressioni l’arte in questi ultimi anni mette al centro l’uomo entro il suo percorso fatto di chiaroscuri emozionali dove sempre più diventa difficile rapportarsi in modo autentico con gli altri per giungere a legami armoniosi. In questo suo interpretare le emozioni del presente attraverso un tempo ideale, l’arte racconta l’invisibile tra pensiero e azione attraverso il suo interagire con spazi e ambienti diversi ordinari e straordinari Alla ricerca di verità e di risposte al suo domani, l’artista con la sua opera attraverso diverse tecniche racconta con nuova energia stati d’animo e emozioni dell’individuo nel rapportarsi agli altri e il suo riflettere sul senso di questa vita dove tutto può accadere sulla scia che separa verità e mistero, presenza e assenza.

Rome Art Week presentazione Sala da Feltre Francesco Donadei

A sottolineare l’importanza che sempre più sta acquisendo l’arte contemporanea nel comunicare e mettersi all’ascolto dell’individuo entrando nel suo percorso esistenziale attraverso rappresentazioni dove il segno, il colore e la parola giocano un ruolo importante, è la settimana proposta da ART WEEK progetto culturale totalmente indipendente e no profit volto ad accostare il pubblico il più possibile ai linguaggi dell’arte attraverso proposte interessanti che uniscono mostre, progetti, interventi critici e incontri con gli artisti. L’appuntamento ROME ART WEEK promosso da Kou – Associazione per la promozione delle Arti visive. a cadenza annuale  intende coinvolgere per una settimana l’intera città di Roma attraverso la promozione di eventi e progetti artistici organizzati dalle strutture espositive e dagli artisti che operano nella Capitale.

Il programma di ROME ART WEEK dove l’arte è protagonista tra tradizione e innovazione, con illustrazione dei diversi appuntamenti che si svolgeranno nella Capitale tra mostre, incontri, progetti, sarà presentato il 28 settembre 2017 alle ore 11.00 a Roma presso il Centro Conferenze Sala da Feltre in Via Benedetto Musolino, 7 (Roma Trastevere),

Rome Art Week presentazione Sala da Feltre Fabiana Roscioli

Per la settimana che va dal 9 al 14 ottobre 2017 la città di Roma grazie a questo importante progetto indipendente vivrà la magia e l’emozione di una serie di eventi e progetti artistici organizzati dalle strutture espositive CON gli artisti che operano nella Capitale, tutti ad ingresso gratuito.

A ROME ART WEEK hanno aderito 117 gallerie e istituzioni, 33 progetti e 271 artisti per un totale di quattrocentoundici partecipanti che, ad oggi, proporranno più di trecentocinquanta eventi culturali totalmente gratuiti.

Alla presentazione di ROME ART WEEK il 28 settembre presso la Sala da Feltre Centro Conferenze,, interverranno Marco Ancora, responsabile del Dipartimento Cultura della CIU – Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali. Massimiliano Padovan di Benedetto, Presidente di Kou e fondatore di Rome Art Week, Micaela Legnaioli, Artista e co-fondatrice di Rome Art Week, Brigida Mascitti, responsabile dell’Ufficio Stampa RAW. Giovanni Albanese, Angelo Bellobono e Valentino Catricalà in rappresentanza dei 14 Punti di vista di RAW.

Le 117 Gallerie e istituzioni che prendono parte a questo progetto, oltre ad aprire le strutture per permettervi di fruire delle mostre in corso daranno vita ad eventi per presentare al pubblico senza alcun costo di ingresso la loro visione dell’arte contemporanea, Tra le strutture citiamo: Piazza di Pietra, 6° Senso Art Gallery, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia Nazionale di San Luca, Accademia di

Rome Art Week presentazione Sala da Feltre Nicole Voltan

Ungheria, Acronimo, Albumarte, e poi, Istituto Centrale per la Grafica, Centro Sperimentale di Fotografia Kromart Gallery. E ancora Palazzo delle Esposizioni, Palazzo Velli Expo, Galleria Valentina Bonomo, Virus Art Gallery, VISIONARIA Art Space, American Academy In Rome, Andrè Arte moderna e contemporanea, solo per citarne alcune.

Sono 271 gli artisti iscritti al Rome Art Week tra quelli che hanno deciso di organizzare  un open studio per presentare e descrivere la propria opera direttamente nel proprio studio, e altri che prenderanno parte a progetti e mostre  nelle gallerie.

Tra gli artisti partecipanti impegnati attivamente nella loro professione, citiamo Alberto Timossi, Aleonna Masella, Alessandra Di Francesco, Alessandro Cidda, A.T. Anghelopoulos, Antonella Catini, Andrea Pinchi, Donatella Buttiglione, Eduardo Fiorito, Elena Binni, Elisabetta Pizzichetti, Elisa Turco. E poi Livieri, Elly Nagaoka, Elvio Chiricozzi, Emanuele Andreani, Ervin Hervè-Loranth, Evelyne Baly, e ancora Fabiana Roscioli, Francesco Donadei, Mario Nalli, Martin Figura, Marzia Fiume Garelli, Nicole Voltan, Rita Landriscina, Roberta Folliero, Roberta Petrangeli, Sergio Angeli, Silvana Paula Chiozza e molti altri. A seguire si terrà un cocktail di saluto.

Silvana Lazzarino

 

ROME ART WEEK

9-14 OTTOBRE 2017

Conferenza Stampa 28 settembre 2017 ore 11.00

Centro Conferenze Sala da Feltre

Via Benedetto Musolino,7 (Roma Trastevere)

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Rubriche affidate ai Pionieri di LENOIS

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Rubriche affidate ai Pionieri di LENOIS
9 Novembre 2011

Rubriche affidate ai Pionieri di LENOIS

Rubriche affidate ai Pionieri di LENOIS

Come annunciato da

 

Bruno Mancini nell’editoriale pubblicato in questo stesso foglio, è nostra intenzione articolare la pagina resa disponibile da Gaetano Di Meglio creando una serie di rubriche affidate alla competenza ed alla sensibilità di alcuni Pionieri di LENOIS. In tale prospettiva proporremo inizialmente

1) “La Poesia della settimana”,

rubrica in cui intendo suggerire ai lettori de Il Dispari esempi a mio giudizio significativi di poesia dei giorni nostri. Versi che, facendo ampio uso delle potenzialità della parola e delle figure retoriche, riescano ad uscire dalla bidimensionalità della lingua parlata e colloquiale e a toccare sfere e piani della comunicazione che solo la poesia può esprimere.

Le poesie che di settimana in settimana leggerete tra queste pagine proverranno principalmente dal web, luogo prescelto da molti autori per esporre la propria arte. Sarà dato spazio, e ciò vale anche per tutte le altre forme artistiche che proporremo , preferibilmente, a poesie che con la pubblicazione su Il Dispari vedranno per la prima volta una loro diffusione cartacea.

Il Dispari e LENOIS desiderano, infatti, dare visibilità a tutti gli Artisti meritevoli, ma snobbati dalle lobby editoriali e commerciali importanti che amano andare sul sicuro pubblicando solo big.

2) “L’immagine della settimana”.

Le immagini che ammirerete in questo spazio saranno selezionate dalla pittrice Nunzia Zambardi, certamente già ben nota alla gran parte dei lettori di questo settimanale e saranno opere pittoriche o scatti fotografici che ritraggano squarci di vita ischitana, oppure siano proposti da artisti locali, utilizzando qualsiasi tecnica riproduttiva, purché esse riescano a comunicare emozioni .

Anche in questo caso privilegeremo opere inedite.

3) “Personaggi e celebrazioni”

dove Alberto Liguoro con cadenza mensile porterà alla nostra attenzione storie e aneddoti relativi ai mille e mille personaggi famosi che nei secoli hanno scelto l’isola d’Ischia come località adatta allo sviluppo delle loro ispirazioni oppure come meta per vacanze e relax.

4) “La musica ed Ischia”,

affidata alla straordinaria competenza di Luciano Somma, vorrà miscelare ricordi e prospettive future della più popolare tra le arti, spaziando tra le innumerevoli sfaccettature offerte da personaggi e spartiti ispirati all’isola d’Ischia.

5) Nunzia Binetti

oltre a spaziare praticamente in tutti i campi artistici con l’acume delle sue analisi critiche, sarà la coordinatrice del pool di Pionieri impegnati quali Opinionisti nello scrivere recensioni, interviste, commenti e presentazioni ecc.

Buona lettura! Roberta Panizza

DILA

Offerta valida fino al 10 Dicembre 2018 e fino ad esaurimento scorte.

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Attenzione!

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Per ogni nuovo acquisto dell’antologia

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“Penne Note Matite” regaleremo DUE libri a scelta tra quelli pubblicati in occasione delle precedenti cinque edizioni del premio Otto milioni (vedi immagini seguenti).
Avrete quindi la possibilità di ricevere tre libri per un valore complessivamente superiore almeno a 58 euro pagando solo 22 euro… spedizione in Italia compresa.
Le richieste andranno inoltrate a emmegiischia@gmail.com
I pagamenti dovranno essere effettuati in favore dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” Via Gemito 27 – 80077 Ischia:

1. tramite paypal verso dila@emmegiischia.com
2. tramite bonifico bancario dall’Italia all’IBAN: IT02 K051 4239 9301 3357 1129 692
3. tramite bonifico bancario dall’estero all‘IBAN: CPTITNN

La spedizione dei volumi sarà immediata.
Per ogni ulteriore informazione potrete telefonare al 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24
Cari saluti.

Bruno Mancini

Presidente DILA Ischia

Offerta valida fino al 10 Ottobre 2017 e fino ad esaurimento scorte.

 

Offerta valida fino al 10 Ottobre 2017 e fino ad esaurimento scorte. Per ogni nuovo acquisto dell’antologia

Chi l’ha scritto? Un esercizio di stile letterario.

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Chi l’ha scritto? Un esercizio di stile letterario.

Chi l'ha scritto? Un esercizio di stile letterario.

Chi l’ha scritto?

“Per poeta egli intendeva un uomo che si è mescolato in tutte le cose, che lusinga i potenti e ne ottiene i favori, che canta le guerre e la forza, un individuo, cioè, che ha sempre ragione e che è dalla parte del più forte. Ogni altro mestiere gli pareva limitato, chiuso, in ogni altro mestiere c’era una scala sociale, una differenza, ma questo gli pareva fuori di ogni norma e di ogni dipendenza. Esso comprendeva tutti i mestieri, e dal’altra parte imponeva rispetto e timore.Il timore verso chi adopera la carta stampata.”

Chi l'ha scritto

Chi l’ha scritto?

“Pareva un ornamento indispensabile, era come il compenso di un sogno fallito, o di una condizione troppo umile che si ricattava rivolgendo ai potenti il retorico Tu con cui i poeti parlavano al Re, alla Donna, a Dio.”

Un esercizio di stile letterario proposto da

Chi l'ha scritto

 

Presidente dell’Associazione culturale

Chi l'ha scritto“Da Ischia L’Arte – DILA

DILA

Libertà con Freedom Manifesto a Roma Centrale Montemartini

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LIBERTA ’: UMANITA’ IN MOVIMENTO CON LA MOSTRA “FREEDOM MANIFESTO” A ROMA CENTRALE MONTEMARTINI

Sempre più in questi ultimi anni si assiste ad una trasformazione umana e sociale che investe in particolare quanti fuggono da guerre, povertà e dalle sopraffazioni in cerca di una libertà quale diritto di tutti per non rinunciare alla propria dignità. La fuga per molte persone rappresenta spesso l’unica soluzione anche dolorosa per riconquistare quella dignità che non sempre è detto sia altrove. Di libertà, di recupero della propria dignità quale diritto necessario per una convivenza n armonia con gli altri, racconta la mostra collettiva “FREEDOM MANIFESTO. Humanity on the move / Umanità in movimento che inaugura il 27 settembre a Roma presso il Museo Centrale Montemartini il cui intento è quello di risvegliare le coscienze e sollecitare nuove percezioni su un tema di grande attualità quale l’immigrazione.

Libertà la mostra Freedom Manifesto Roma Centrale Montemartini

Spesso infatti chi lascia il proprio paese lo fa per motivi legati a ingiustizie e abuso di potere tra dittature, guerre e violenze, nella speranza di ritrovare una nuova possibilità in cui esprimere se stessi in piena libertà.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra si avvale oltre che del patrocinio di RAI, AGI (Alliance Graphique Internationale) e AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), anche di quello della Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale internazionale fondato a Roma nel 1968 impegnato nell’accoglienza e nell’integrazione di immigrati e rifugiati.

Gli autori coinvolti in questo progetto espositivo tra artisti e visual designer italiani e stranieri di fama internazionale anche molto giovani sono stati chiamati a realizzare dal Centro di ricerca interdisciplinare sul paesaggio contemporaneo, lavori che rappresentassero in modo efficace il fenomeno della immigrazione. Quanti hanno preso parte al progetto – tra cui citiamo Valentina Agriesti, Stefani Asili, Marilene Buczek, Elio Carmi, Ginette Caron, Fang Chen, e ancora Alain Le Quernec, Armando Milani, Ricardo Salas Moreno, Antonio Pace, Mario Piazza e Henz Waibl- hanno intravisto nel poster la forma più efficace e diretta per raccontare questa tematica legata al diritto di libertà per quanti, lontani dalla propria patria cercano accoglienza per un’integrazione all’interno del tessuto sociale di cui andranno a far parte. Attraverso scritte ed immagini gli artisti hanno dato voce al proprio messaggio a sostegno di questo diritto che restituisca pari dignità anche a chi approda nel nostro Paese per trovare una vita migliore lontano da guerre, violenze e e abusi.

La forma del manifesto quale mezzo di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX secolo rappresenta ancora una forma di grande impatto visivo per inviare a chi guarda messaggi nel modo più efficace possibile.

Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi, curatori della mostra, hanno voluto che ciascun artista portasse un messaggio personale sul tema dell’immigrazione al fine di “reclamare” e “pubblicizzare” punti di vista che in questo momento nella società contemporanea  non trovano lo spazio dovuto. L’esposizione, aperta fino al 31 dicembre, che rientra nel calendario degli eventi dell’edizione romana 2017 di “AIAP Design per”,  presenta un mini-catalogo, pubblicato nel classico formato dei manifesti per affissione (70 x 100 cm), con il contributo critico del sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il manifesto storico – con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne – è stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati nel loro ruolo politico e professionale. Ora dovrebbe aprirsi la fase di una comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”.

Silvana Lazzarino

 

 GLI AUTORI IN MOSTRA

VALENTINA AGRIESTI/ STEFANO ASILI / RUEDI BAUR / ERIN BAZOS / FÉLIX BELTRÁN / MAURO BUBBICO / MARLENE BUCZEK / ANGELO BUONUMORI / FULVIO CALDARELLI / ELIO CARMI / GINETTE CARON / FANG CHEN / ALESSIO COSMA / ROBERTO DEL BALZO / FRANCESCO DONDINA / ERIKA GIUSTI / MILTON GLASER / PUYA HABIBZADEHKAVKANI / GIANNI LATINO / GLI IMPRESARI / ITALO LUPI / ALAIN LE QUERNEC / GIOVANNI LUSSU / ARMANDO MILANI / MAURIZIO MILANI / GERMAN MONTALVO / RICARDO SALAS MORENO / ANTONIO PACE / MARIO PIAZZA / ANTONIO ROMANO / MICHELE REGINALDI / MICHELE SANTELLA / FILIPPO SASSOLI / ASTRID STAVRO / STUDIO ORIGONI STEINER / PARISA TASHAKORI / PAOLO TASSINARI / LUIGI VERNIERI / MARIO FOIS (VERTIGO DESIGN) / HEINZ WAIBL / ZUP DESIGN

 

FREEDOM MANIFESTO

Humanity on the move | Umanità in movimento

A cura di cura di Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi

Centrale Montemartini Roma

Orario: martedì-domenica 9.00-19.00 (24 e 31 dicembre 9.00-14.00)

Inaugurazione mercoledì 27 settembre 2017 ore 16.00

Dal 28 settembre al 31 dicembre 2017

Informazioni Tel. 060608 tutti i giorni ore 9.00-19.00

info.centralemontemartini@comune.roma.it

Ufficio Stampa: Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo

centroricerca@blueforma.it, telefono 39 6 58303065 Official webiste: freedom-manifesto.it

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Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

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Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Il Dispari 2017-09-25

 Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Editoriale

Dal mio racconto “Così o come” tratto dal libro “Per Aurora volume terzo”.
Parte seconda
Capitolo primo


Le mie prime reazioni di stupore incredulità sorpresa “È così o no?”, malinconia sconforto abbandono “Che ci posso fare!”, immobilità fisica mentale sentimentale “Doveva accadere prima o poi”, vennero inghiottite insieme alla bella schiuma gialla della birra popolare e furono soppiantate da brevi fugaci emozioni mai dimenticate: i tesori ed i retaggi degli incontri determinanti per la indiscutibile amicizia tra me e la “Signora”.

La fama della mia amicizia con Aurora, in modo particolare dopo la pubblicazione di “La Notizia virgola la Condanna punto”, unitamente a tutta una serie di pettegolezzi urbani riguardanti il mio sistema di vita imbottito, dicevano, di estrema pigrizia indolenza disattenzione distrazione (io direi, invece, giusto impegno parsimonia e saggio economizzatore di beni importanti quali il tempo e lo spazio), “così o come” accadde per i films di Rochy, avevano posto la mia immagine all’apice del consenso, ma la mia vita privata nell’infernale sfera della popolarità.

-« È lui, è lui!»

-«L’amico di Aurora, venite…»
-«Ignazioooooo…»
-«Una birra popolare al signor Ignazio. Mi permette una foto? Sì grazie. Scatta, fai presto, il signor Ignazio ha fretta.»

Un bestione alto due metri, e trentacinque centimetri tra pollice e mignolo, un giorno mi ha poggiato affettuosamente la mano sulla spalla e per poco non m’inchiodava al suolo come una palina di fermata autobus.

Una bagascia dai giochini veloci – ultra veloci – rapidi – urgenti tariffe maggiorate, mi ha baciato quasi sulla bocca nel supermercato gremito di gente e, forse peggio, ha spalmato sulle mie braccia con le sue ascelle sudaticce un indefinibile odore di capre e di pesci, di fattrici e di stalloni, di sessi e di colonie.

La bimbetta non ancora ragazzina stentava a comprendere gli ordini della mamma, però mi guardava come se fossi stato un vecchio Babbo Natale, intanto che mi tirava i pantaloni mostrando un blocchetto ed una penna per pretendere un autografo.

Sì forse è meglio cambiare programma, dicevo a me stesso durante ogni pausa di lavoro che mi consentivo (già, non lo sapete, ma io lavoro, faccio il “A”.

“B” faccio l’assaggiatore di birre.
“C” faccio l’avvocato del diavolo.
“D” faccio l’uomo della provvidenza.
“E” faccio il servo degli istinti.
“F” faccio Ignazio di Frigeria e D’Alessandro.
“G” faccio l’uno e il trino più tre.

Bussano alla porta…

L’apnea è la scommessa perduta, la spirale avvolgente, il lusso svogliato.
Nei mari dei Caraibi la preda è il pescatore che non utilizza adeguate protezioni.
Soltanto un lusso svogliato lo porta a privarsi di bombole e boccaglio per la pesca dei barracuda.

Il Tirreno era considerato dagli antichi un mare “nostro”. Noi umani moderni lo abbiamo squamato devitalizzato disinfettato colonizzato, reso una fogna, riciclato in mare “morto”.

Era in esso (avrei preferito scrivere in lui) che spesso sguazzavo, intrepido e naturalista, imbozzimato tra le spire coinvolgenti delle immersioni.
Con maschera e pinne.
Sempre senza bombole

Nella settima edizione delle mie incursioni tra le gole marine di San Pancrazio, alla ricerca di una mitica tana di cernia che ricordavo ricoperta da alghe e licheni, per non concedermi un respiro, l’apnea avrebbe potuto togliermi la vita prima della risalita.
Più giù.
Più più.
Più tempo.
Più volte.

Più sempre, più tutto, più giovane, più forte, più solo, più assurdo, più io, più meno.

Dietro alla porta chiusa del mio rifugio, che certo non bussava da sola, come braccata dalla muta camaleontica di un sub, la mia apnea, per me ad un tratto trasformato in cernia indifesa, non era altro ormai che scommessa perduta.
Non voglio, non posso, non apro, non sono, la mia perdita di respiro è spirale avvolgente.
La mia apnea si asserviva al lusso svogliato di prolungare un calvario per una determinazione che non era in mio potere modificare.
Chi bussa alla porta?
Chi è?»

Bruno Mancini

Liga Sarah Lapinska intervista Vilis Ļevčenoks.

Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice per la Lettonia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” intervista, in esclusiva per Il Dispari, Vilis Ļevčenoks, responsabile nel Comune di Jelgava per la realizzazione dei progetti.

Conosco Vilis da tanto tempo, cioè da quando ero Consigliere comunale e lui era il Direttore responsabile nel Comune di Jelgava.
Era un collega simpatico, molto affidabile e positivo.
In questa intervista Vilis racconta, in esclusiva per il nostro quotidiano Il Dispari, gli sviluppo e i momenti più importanti dei nuovi progetti (eventi ed attività di opere pubbliche) avviati nella città di Jelgava negli ultimi 6 anni.

VILIS: “Abbiamo ricostruito la Torre di Santa Trinità. Di conseguenza, quando è stata rinnovata, grazie alla mostra panoramica e alle esposizioni della storia e dell’arte, il numero di turisti che visitano Jelgava è cresciuto molto.
Abbiamo costruito un ponte per i pedoni e ordinato in modo più splendente il Boulevard Jāņa Čakstes.

Non lontano da questo boulevard, lungo il piccolo fiume Driksa, si trova il palazzo, costruito dall’architetto italiano Rastrelli, che ospita l’Università d’Agricoltura.

Vicino a questo palazzo in stile di barocco, nel parco ricco di varie specie di alberi, è stata ricostruita l’isoletta “Pasta”con pavimento in legno per effettuare feste ed eventi.

Durante quest’anno abbiamo iniziato a costruire, al di sopra della strada, un grande tetto composto da elementi naturali, poiché qui il clima è nebbioso e piovoso e gli inverni sono, spesso, freddissimi.

Entro il prossimo anno il tetto sarà finito.

Secondo tradizione, ogni anno in Jelgava hanno luogo festività dedicate alle sculture di sabbie e di ghiaccio.

Poi, ogni anno, festeggiamo la festività di Late.
Durante questa festività i contadini e i produttori offrono alla gente latte, miele, nocciole e dolciumi naturali.

Nell’anno 2017 abbiamo cominciato la ricostruzione delle due case di legno più vecchie presenti in Jelgava, in via Vecpilsètas (in italiano-la città vecchia), rimaste dopo i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale che hanno distrutto gran parte di Jelgava in quanto la città è situata in un posto importante dal punto di vista strategico.

In una di queste due case sarà realizzato il Centro di Restaurazione, dove saranno esposte mostre di carattere artistico.
Nell’altra casa, che chiamiamo “Zemnieku Sèta” (la Fattoria per i Contadini), ci saranno stanze per i turisti e un complesso museale simile al museo di Natura Aperta di Riga, dove sono restaurate vecchie case di legno di diversi secoli, oggetti di tela, di argilla e di legno, fatti degli artigiani, di solito lettoni.
Entro il prossimo anno questo interessante complesso in Jelgava sarà aperto.”

SARAH:

“Come supporti i progetti culturali, gli eventi, gli artisti, le nuove costruzioni? Raccontaci anche un po’di te stesso: come preferisci rilassarti, quali sono i tuoi interessi al di fuori del tuo lavoro.”
VILIS: “Sono nato nella regione di Liepàja, in Pàvilosta, verso mare.
Sono ingegnere forestale.
Ho lavorato in differenti campi, anche come imprenditore per la città Jelgava durante molti lunghi anni.

Sono impegnato nell’editare libri di poeti, come quelli della poetessa-ceramista, Vera Roķe.
Sono uno degli sponsor della mostra “Tèma”, dedicata ai finalisti del Premio internazionale Made in Ischia “Otto milioni-2017”organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale tu sei la prestigiosa Ambasciatrice in Lettonia..
Supporto anche altre mostre,

Oltre a questo, svolgo attività filantropiche.

Per esempio in favore di bambini di famiglie povere, offrendo loro la possibilità di comprare i prodotti di cancelleria necessari per la scuola.
Ho collaborato al finanziamento per spostare il monumento di Lāčplēsis.
Lāčplēsis è un eroe simbolico che combatte con il Cavaliere Nero in un epos popolare scritto da Andrejs Pumpurs, secondo la tradizione delle favole lettone.
Adesso si trova vicino al Museo d’Arte e di Storia in Jelgava.

Poi, ogni anno supporto gli eventi per la celebrazione di uno dei Presidenti della Lettonia, esiliato dal nostro paese quando il potere sovietico occupava la Lettonia in modo violento.
Questo evento ha sempre luogo il primo Settembre nello stesso posto, ossia nella casa nativa di Kàrlis Ulmanis, chiamata “Pikšas”.

Un mio interesse è installare i generatori eolici per sostituire quelli pericolosi ad energia nucleare.

Amo il teatro e la musica dal vivo.

Poi, amo la flora e la fauna, l’osservazione della natura, lo studio della nutrizione degli animali selvaggi, la riordinazione delle foreste e dei boschi.”

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Angela Maria Tiberi presenta il poeta Francesco Terrone

Poeta profondo della bellezza dell’amore che tocca il cuore del lettore e invita ad amare anche i ricordi della fanciullezza di una meravigliosa città come RAVELLO.
Apprezzato e tradotto in varie lingue come francese, spagnolo, rumeno, oltre l’inglese, si è imposto alla critica internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.
È stato nominato Cavaliere di Grazia Magistrale dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro.
Tra le sue numerose poesie dedicate all’amore ho scelto

RAVELLO

Senza tempo
dipingo
i miei quadri di profumi
e parole
al cantare del gallo
ed al calare del sole
lungo i sentieri
della notte
illuminati
dal luccichio
delle stelle,
sotto il tuo cielo
incantato e stregato
dal cuore e dal fato,
dal tempo
che non ha tempo…

Bellissimi questi ultimi versi poetici “dal tempo che non ha tempo…”!
Ecco, è vero, la poesia è come la bellezza di questa meravigliosa città intramontabile, i cui sentieri della notte sono illuminati dal luccichio delle stelle come l’anima del nostro amato poeta che brilla dell’amore che riscalda il cuore del lettore.

Angela Maria Tiberi

Presidente della Sede operativa in Provincia di Latina dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Il Dispari 2017-09-18

Il Dispari 2017-09-18

Editoriale

Lo scorso 14 Settembre si è conclusa la mostra delle opere esposte dalla pittrice Patrizia Canola al Museo Etnografico del Mare di Ischia.
Voluta dall’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA” e curata nei minimi dettagli da Silvana Lazzarino, che ricordiamo essere valente opinionista di questa redazione culturale, “Negli orizzonti della vita tra luce e colori” (è questo il titolo dato all’esposizione) ha riscosso notevoli interessi da parte di un vasto e qualificato gruppo di testate giornalistiche e televisive d’indiscusso livello nazionale.

Infatti, oltre a questo quotidiano Il Dispari che, grazie al suo Direttore Gaetano Di Meglio, ha sostenuto l’iniziativa fin dal primo momento accompagnandola con interviste esclusive ed articoli di pregevole fattura, ciò che ha dato il senso di interazione nazionale tra l’evento e l’apprezzamento generale è registrato nelle decine e decine di pagine pubblicate sui maggiori siti artistici italiani.

Dico MAGGIORI e intendo, per esempio, il Corriere della Sera;

dico decine e decine e, per non lasciare indeterminata tale affermazione, ne cito qui di seguito SOLO alcuni:

Arte.it (http://www.arte.it/calendario-arte/napoli/mostra-patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore-40047),

Espoarte.net (http://www.espoarte.net/calendario-eventi/negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

Comunicati.stampa.net (http://www.comunicati-stampa.net/com/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore.html/),

weartpoiect.com. (https://weartproject.com/event/it/469526/),

informazione.it (http://www.informazione.it/c/AB3F4A61-5EF8-46E6-97DF-1ACBAB7925BB/PATRIZIA-CANOLA-NEGLI-ORIZZONTI-DELLA-VITA-TRA-LUCE-E-COLORE/),

lobodilattice.com (https://www.lobodilattice.com/mostre-arte/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-2),

lombardiapress.it (http://www.lombardiapress.it/lombardiapress/portale/index.php?com=13527/),

murmurofart.com (http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=28294/),

area-press.eu (http://www.area-press.eu/comunicatistampa/2017/06/01/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

ioarte.org (http://www.ioarte.org/eventi/Mostre/Patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

datedarte.it (http://www.datedarte.it/events/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

Teleischia.com (http://www.teleischia.com/139759/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

ildispari24.it (http://www.ildispari24.it/it/dila-e-patrizia-canola-insieme-nei-progetti-made-in-ischia/),

gigarte.com (https://www.gigarte.com/patry52/home), milano.zone (http://www.milano.zone/2017/05/30/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

247.libero.it (http://247.libero.it/focus/41457473/87/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

thecronpost (http://www.thecronpost.com/cultura-societa/192192/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

dailymovies.com (http://www.dailymovies.com.ng/view/bRpl3ZHpqxk/patrizia-canola-mostra-personale-museo-etnografico-del-mare-ischia-bruno-mancini-dila/).

Patrizia Canola, in compagnia del marito Lorenzo, è stata in vacanza a Ischia nelle ultime due settimane della Mostra durante le quali non ha mancato di esprimere più volte tutta la sua ammirazione per le bellezze locali e per l’affettuosa e protettiva accoglienza ricevuta.
Tanto entusiasta da aver già prenotata la prossima vacanza qui da noi!

Bruno Mancini

DILA all’udienza del Papa in Vaticano

Sono stati circa 80 i Delegati della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA che, il 24 Maggio 2017, hanno partecipato in Vaticano all’incontro con Papa Francesco secondo un cerimoniale che non ha mancato di mettere in luce la costanza e la serietà dei nostri progetti artistici e sociali, ricevendo, anche per essi, la benedizione del Santo Padre.

L’incontro con il Papa ha fatto seguito, infatti, al fax che abbiamo ricevuto dal Prefetto Georg Gänwein contenente la seguente comunicazione: “… In riscontro alla Sua stimata lettera del 12 marzo c.a., ben volentieri mi premuro accogliere la richiesta di partecipazione all’Udienza Generale del Santo Padre di mercoledì 24 maggio p.v. (in Vaticano, ore 10.00), a favore di una distinta Delegazione della Nazionale Cantanti Lirici, guidata dalla Presidente la Sig.ra Paola Occhi, assicurandoLe che il gruppo medesimo verrà menzionato nell’ambito dell’Udienza…”.

Pubblichiamo ora in esclusiva una foto di Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola dell’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, nonché Presidente della Nazionale Cantanti Lirici, il 24 Maggio 2017 durante il suddetto incontro con il Papa.

Rubrica affidata a DILABLIDA, Sede operativa in ALGERIA – Presidente Dalila Boukhalfa

Inizia oggi la nuova rubrica bisettimanale rivolta alla comunicazione del Made in Ischia attivato in Algeria grazie alla collaborazione di Dalila Boukhalfa che, dal mese di Luglio 2017, ha assunto la presidenza della

Sede operativa DILA nella città di Blida in Algeria.

Nel formulare i migliori auguri alla new entry Dalila Boukhalfa per la sua attività in questa pagina culturale del quotidiano Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio, iniziamo con il presentarvela attraverso una succinta scheda preparata da Angela Maria Tiberi Presidente della sede operativa DILA di Pontinia.

Dalila Boukhalfa

Per gli amici Caroline Dali, è nata a Oran in Algeria il 26 Dicembre 1968 e vive a Blida.
Insegnante di francese presso la scuola media e il centro di lingue stranieri dell’università di Soumaa.

Da sempre appassionata di lingue, di libri e di poesia, ha saputo trasmettere con notevole successo questi interessi ai suoi studenti.
Ha partecipato a diverse manifestazione di carattere culturale in Algeria.
Scrive, a titolo personale, storie per ragazzi e poesie.

Per molto tempo il suo sogno è stato quello di organizzare e partecipare ad eventi artistici e culturali in Italia e in Algeria, facendo affidamento sulla cooperazione, sincera e continua, con l’Associazione culturale DILA, in modo tale da creare e riaffermare rapporti, tra artisti italiani e algerini, che abbiano in lei e nella sua volitiva presenza un collante forte e determinante.

Così, nel Luglio 2017, l’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, riconosciuta l’ampia positiva divulgazione dei propri progetti ottenuta grazie alle attività professionali e sociali realizzate dalla Professoressa Dalila Boukhalfa, ha deliberato di nominarla Presidente della Sede operativa DILABLIDA.
Angela Maria Tiberi

Poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale “Otto milioni”.

Precedenti pubblicazioni: 20/03, l’8/05, 19/06, 7/08, 14/08, 11/09.

Cod 28

Liga Sarah Lapinska

Dove mi aspetta

La primavera arriverà inaspettata,
attraverso ipotesi e autunno,
dove la neve incerta
sopra i rami degli alberi
sulle foglie morte
si tiene, si tiene, si tiene.

Come si tiene su me.
Incanterò con la forza e la fragilità
il nuovo sole, ma non lo prometto,
è una speranza che passa qua e là,
piena di dubbi, maligni,
che passi, passi, passi.

Per vibrazioni sintetiche
uccelli migranti di nuovo gridano ,
e una dalle Lune, smarrita,
uscita dalla sua orbita cercherà là e indietro,
se altri sanno vera strada, forse al Sud,
lentamente, lentamente, lentamente.

Come ho aspettato qui mi aspettano là
i primi uccelli di maggio e la forza della clorofilla,
e in ogni mia traccia, e in tanti dai miei incanti,
quando sarò più profondamente in voi,
mi ricambieranno in tutti unici,
come io sono unica, unica, unica.

Cod. 29

Liga Sarah Lapinska

Quando sarò la pietra

Quando sarò la pietra, cosi tranquilla come il sonno,
cosi forte come il centro dell’universo infinito,
mentre pulsano le erbe, ed i passi che le comprimono,
attraverso in fretta, e passo a passo, silenzioso sarà il mio respiro.
Piccola ed agitata, invece, l’anima mia,
come un magnete limpido in mulinello di magma
mi ricorda da bambina per sentirmi più protetta
a fianco di una grande pietra, coperta da muschio bianco.
Ora no, bambini, mentre io sono la pietra,
non sono protetti da nessun Dio,
da nessuna ombra.
Nuda contro il cielo
vola con le sue ali rapaci nel blu
l’aquila del mare, con i suoi venti incantati
attorno a me, cosi tranquilla da non credere.
Ah, sì! Voglio ritornare bambina, con due occhi grandi e verdi.
Voglio giocare con le bambole, adesso abbandonate
nel prato senza fiori, nel prato di ninna nanna.
Ah, sì! Prima della notte, chissà cosa diventerò domani.
Voglio ritornare bambina, nel prima di una donna.
Voglio diventare pietra, nel prima di bambina.
Una piccola pietra, simile all’ambra.
L’anima grande, ma senza ali.
Mi protegga il mito come il tempo del mito.
Tutto dipende da frequenze e coincidenze
tranne la mia ultima vita, l’amore mio nella notte,
il prato senza i fiori.
La pietra domani sfiorirà.

Cod. 30

Anna Rancàne

Ogni giorno qualcuno

Ogni giorno qualcuno costruisce una chiesa,
ogni notte qualcuno la distrugge
fino al frumento.
Al mattino tutto si deve iniziare di nuovo.
Stracciando le ceneri ed i destini,
si può trovare il rosario estirpato,
in ogni perla-la preghiera non realizzata.
Ogni notte una chiesa collassa.
Si deve costruirla, ancora, di nuovo.
Serve murare le pietre nuove
in se stesse.

v

Il Dispari 2017-09-11

Il Dispari 2017-09-11 Redazione culturale

Editoriale

Per Aurora volume terzo

La sesta firma

Capitolo quinto

Giunse.

La telefonata con la quale Gilda accettava l’invito, che le avevo scritto sul biglietto lasciato la sera prima alla cassa del bar, mi sembrò più un atto di cortesia che foriera di felici aspettative:

Disturbo? Sono Gilda.

Vado a prendere il pupo all’asilo, poi potremmo incontrarci alle giostre.

Alle cinque all’angolo della posta, va bene?»

Alle… Gilda… sì, sì va bene, benissimo..

Tu tu tu tu…

La meraviglia per la rapidità con la quale mi aveva contattato, lo stupore per la docilità del suo seguire il mio desiderio senza porre domande, la scelta di andare in un luogo affollato dando adito a pettegolezzi, tutto ciò ed altro ancora, furono motivi che mi convinsero a credere che Gilda non avesse capito la ragione vera del mio invito.

Avvaloravo l’ipotesi che lei non aveva potuto comprendere le mie intenzioni in quanto non ero stato sufficientemente esplicito.

Esplicito?

Ammiccante.

“Il Dottò vuole passare un po’ di tempo in giro prima di tornare nel castello della sua libertà.”, forse aveva pensato così.

“Se il Dottò avesse un’intenzione segreta non avrebbe scritto un biglietto, né tanto meno lo avrebbe consegnato aperto alla cassiera, dandole l’opportunità di leggerlo.”

“Uno che cerca un’amicizia più intima con una donna, non le chiede di uscire con il bambino.”

“Sarà in partenza per altri mille anni e vuole rinverdire ricordi passati.”

Aveva ragione.

Tre, quattro, mille ragioni.

Decenni di raziocinanti eccessi, avevano inaridito finanche ogni mio elementare presupposto di comunicabilità.

Bravo!

Avevo speso gran parte della vita nella peggiore maniera.

Solo.

Solo, da solo.

Solo, da solo, senza essere solo.

Alla telefonata di Gilda seguì lo sferragliante rumore del chiavistello divenuto rugginoso per essere rimasto a lungo inutilizzato.

Geltrude, entrando con la cautela e la discrezione di chi non deve disturbare:

Dotto’, già sveglio?

Come mai?

State bene

Sì. Tutto a posto.

Tu sei mai stata sola?»

Dotto’, per stare soli, bisogna essere soli. Io non sono mai stata niente, figuriamoci se mi potevo permettere il lusso di essere sola.

Stare sola?

La solitudine!

Voi ve la potete permettere.

Io no.»

-«Ho impegnato un secolo per decidermi a fare il primo passo.

Senza ribellarmi ho lasciato che la nostra amicizia giovanile, il nostro affetto, la reciproca irriducibile attrazione che ci dominava, scadessero in un algido rapporto tra il “Dottò” e la padrona dell’American bar.

Ho visto il tuo ed il mio amore, come su quella giostra, girare girare girare fino a perdere il senso dell’equilibrio, e non ho porto loro una mano a sostegno.

Devo recuperare non solo il tempo perduto, ma soprattutto il coraggio di esistere.

Sposiamoci domani.

Tu sai quanto ti amo.»

Così le avevo detto nel luna park aspettando che Isidoro terminasse un giro sul trenino.

Mamma mamma, è bellissimo, ci sono gli indiani e Manitù

Vuoi fare un altro giro?

Vai.

Dai il gettone all’uomo con la divisa rossa.

Vai.»

Gilda non mi aveva chiesto dove ci saremmo sposati o dove avremmo vissuto, né chi sarebbero stati i testimoni. Nessuna domanda relativa al ristorante, al viaggio di nozze, alle foto, agli invitati, bomboniere, addobbi floreali, limousine, paggi paggetti, velo velette, musica cori coretti anelli… catene.

Nulla.

Gilda aveva iniziato dicendo:

Va bene…», poi aveva atteso che il pupo fosse lontano, ed allora, guardandomi negli occhi:

E lui?»

Sarà mio figlio

Bruno Mancini

Per Aurora volume terzo

di Bruno Mancini

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Book (PDF), 166 pagine

Prezzo € 3,12 (IVA esclusa)

Pubblicato 1 Ottobre 2011

Lingua italiana

Pagine166

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Il Dispari 2017-09-11

Il Dispari 2017-09-11

1) DILA e Patrizia Canola insieme nei progetti Made in Ischia.

La pittrice Patrizia Canola sarà lieta di incontrare per un aperitivo nel Museo Etnografico del Mare, martedì 12 Settembre 2017 dalle ore 18:00 alle ore 20:00, tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza delle caratteristiche artistiche delle opere che espone nella mostra “PATIRIZIA CANOLA. NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE”, organizzata da Bruno Mancini e a cura di Silvana Lazzarino, visitabile fino al prossimo 15 Settembre nel Palazzo dell’Orologio di Ischia ponte.

2) Il giorno 8 Agosto 2017 Liga Sara Lapinska, Ambasciatrice DILA in Lettonia,

ha regalato per conto dei nostri progetti culturali MADE in Ischia, la nostra Antologia “Otto milioni 2016” a Rita Vectiràne, Vice Sindaco della città di Jelgava in Lettonia.

3) Tina Bruno, scrittrice,

opinionista della redazione culturale di questo quotidiano Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio, ha ricevuto la seguente comunicazione dall’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI NAPOLI: «Lei ha vinto la XXXIII ED. 2017 DEL PREMIO “LETTERATURA” POESIA, NARRATIVA, SAGGISTICA PER LA XI SEZIONE (ROMANZO INEDITO) CON “Stralci di antropologia attraverso il romanzo della mia vita” ».

4) Angela Maria Tiberi, Presidente Sede operativa DILA in Pontinia

segnala il seguente concorso “Enciclopedia Universale degli Autori Italiani”: scadenza 31 Ottobre 2017 – REDAZIONE PIAZZA GRAMSCI, 1/3 ~ 98066 ~ PATTI (ME) TELEFONO 0941 21503 PARTITA IVA 02778870838 CONTATTI CONCORSI@KIMERIK.IT SITO INTERNET WWW.KIMERIK.IT

Gioco d’amore a Sermoneta di Angela Tiberi in foto con Walter Poli

Il Dispari 2017-09-11

Poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale “Otto milioni”.

Precedenti pubblicazioni: 20/03, l’8/05, 19/06, 7/08, 14/08.

Cod. 25

Antonio Fiore

Vecchio lenzuolo

Aggrappati al dorsale del tempo che va

lì dove s’addormenta il tramonto

liberi pensieri migrano come il vento

che va per dissolversi verso il suo orizzonte.

Siamo due amanti senza tempo

e sul nostro letto ci ritroviamo

a ripassare le sbiadite emozioni

arrotolante su un bianco lenzuolo.

Stasera i cuori si compiegano

ai sogni ingialliti dai profumi di ieri,

e dove gli aspri odori viziati annidano

le velate reminiscenze rigate sulla pelle.

Se la notte non divaga con il vento

tra un ricordo e un’emozione

noi riscriveremo sulle mura del tempo

le indelebili sillabe per ricomporre

questo sogno vissuto a metà.

Finché il cuore avrà strada da camminare

il cielo darà luce ai nostri sogni premonitori,

e noi, indelebili ispiratori del nostro tempo

ricopriremo il letto di quel bianco lenzuolo

macchiato di inebrianti profumi del passato.

Il nostro amore non ha tempo né paura

perché siamo due temerari per natura.

Della nostra storia siamo gli unici scrittori

e come due amanti instancabili ne siamo i lettori

in questa ingiallita notte di un vecchio lenzuolo.

Cod . 26

Nika Kolinz

Ma in questo mondo niente non è imparziale

Ma in questo mondo non è niente imparziale:

diversi gusti e opinioni d’arte.

E tempeste di parole rumoreggiano per i più attivi.

In tal modo uccidono i sentimenti veri.

Puoi essere un niente, secondo gli altri.

Non subito i creatori vengono accettati.

La gente non vede i geni, costruendo

i critici palazzi di virtù.

Presto dolori di questioni invadenti,

però, non subito sviluppano le città.

Comunque, la storia innalza i migliori

e salva loro nei libri per sempre.

Cod. 27

Nika Kolinz

Zittisco

Zittisco, pensando di te,

abbracciandoti per le spalle, nel passato.

Però restiamo distanti:

sono con la presenza del dubbio.

Davvero vorrei tornare indietro?

Non si può più, sono invecchiata…

Lascio la memoria quasi chiusa,

per rammentare al prossimo risveglio.

Il Dispari 2017-09-04

Il Dispari 2017-09-04 Redazione culturale

DILA in Lettonia:

Presentazione del progetto Made in Ischia con la Mostra di Arti varie “Tema”presso la Maison di moda di Daiga Latkovska

Il 23 Agosto 2017, è stata inaugurata la mostra “Tema” in cui fanno la parte, in generale, i finalisti del concorso “Otto Milioni 2017” organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” più altri artisti che hanno partecipato sul website LENOIS a vari concorsi, tra i quali in primo luogo va annoverato “TUTTI INSIEME CONTRO LA VIOLENZA E IL NAZISMO” e, inoltre, un folto gruppo di Artisti amici dei progetti culturali DILA che hanno avuto la possibilità di presenziare all’inaugurazione.

La conduttrice della serata è stata la poetessa Elìna Zàlìte,

una lady elegante ed intelligente, vestita in un raffinato abito nero.

I discorsi sono stati tenuti, dapprima, dalla padrona della Maison Daiga Latkovska, disegnatrice di moda e anche pittrice.

Lei, con un fiore nei capelli, sorridente, ha espresso calorosi auguri verso tutti i partecipanti.

Subito dopo è intervenuta la Vicesindaco di Jelgava, Rita Vectiràne.

Ina Gudele, una dama di alta cultura, ha sottolineato l’anniversario di venti anni di attività del club “Zontas” che lei guida e presiede.

Jànis Zarins, l’autore del manifesto della mostra, il poeta che insieme con Rasma Urtàne conduce il club di poeti in Jelgava “Pieskàriens”, è stato come sempre gentile e simpatico soffermandosi a parlare del suo club ed ha letto in modo espressivo alcune poesie.

Eva Strazdina,

presente insieme alla sua bellissima figlia di uno anno d’età e al marito, ha cantato in italiano e in latino con la sua voce molto apprezzata.

Il cantante Alvils Cedrins, vincitore del primo premio di musica, ha cantato con la sua fortissima voce in diverse lingue, anche in russo e in inglese: molto bravo in questa serata.

L’attore Viktor Mishin ha declamato alcune poesie di poeti classici russi, creando uno spettacolo dalle atmosfere molto emozionanti.

Liga Sarah Lapinska,

in un abito orientale azzurro, Ambasciatrice dell’Associazione DILA in Lettonia, ha dato notizie relative al concorso “Otto Milioni 2017”, soffermandosi sugli artisti che vi hanno partecipato. Ha espresso parole di cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito l’Isola d’Ischia e sentimenti di speranza per un immediato ritorno alla normalità.

Lei ha ringraziato alcuni sponsor che per ora preferiscono rimanere nell’anonimato, e molti altri partecipanti all’evento tra i quali ha citato Aleksandr Abushayev, Janis Drozdovs, Daiga Latkovska, Lìga Lonerte, Vilis Levcenoks, Baiba Rivza, Rasma Urtàne, Rita Vectiràne, Elìna Zàlìte, Jànis Zarins, Club “Zontas”e il giornale “Zemgales Zinas”.

Liga Sarah Lapinska ha proseguito declamando alcune poesie di Bruno Mancini e di Roberta Panizza tradotte da lei in lettone.

Ha portato il saluto da parte del pittore Einars Repse che non ha potuto partecipare alla serata a causa di una trauma.

La mostra, multiculturale ed internazionale è stata esposta in tutti e due piani dell’edificio.

Erano presenti numerosi poeti tra i quali anche alcuni finalisti del premio “Otto Milioni” Modris Andzàns, Mairita Dùze, Nika Kolinz, Ligija Kovalevska, Liga Sarah Lapinska, Jànis Lapinskis, Eva Màrtuza, Anna Rancàne, Vera Roke, Eva Strazdina, Elìna Zàlìte, Janis ‘Jan’ Zarins, Anita Zvaigzne.

Bronislava Broņislava Dzene,Anita Kèke e Rasma Urtàne, ed altri hanno letto loro poesie.

Elìna Zàlìte ha nominato i vincitori dei concorsi di musica e in arte visuale, quindi Alvils Cedrins come cantante e i pittori Milena Petrarca, Liga Sarah Lapinska,Sergey Kyrychenko, Einars Repse,Miguel Piñero.

Nel primo piano sono esposti i vestiti di Daiga Latkovska, i gioielli di Zinta Graumane e i dipinti degli scolari e degli amici di Inta Paulsone.

Nel secondo piano vi sono le opere e le fotocopie di tutti gli altri artisti.

Una piccola sala è stata allestita con i dipinti di Daiga Latkovska.

Visitando la mostra sarà possibile ammirare i dipinti e le grafiche di Arif Azad Painter (India), Heino Blum (Germania), Tomas Fernandez (Spagna) ,Sebastiano Grasso (Italia), Ajub Ibragimov (Germania), Zara Ilyasova (Russia), Adam Ilyasov (Russia), Olga Ivanova di 13 anni, Soledad Lamas Gonzalez (Spagna), Sergey Kyrychenko (Ucraina), Herminia Mesquita (Portogallo), Antonio Molino Vasconcelos (Messico), Maurizio Pedace (Italia), Milena Petrarca (Stati Uniti), Onofre P.P.Pineiro (Brasilia), Miguel Piñero (Venezuela), Einars Repse, Esteban Sandoval (Argentina),Yuri Serebryakov (Ucraina), Milo Shor (Israele), Simone Vela (Italia), Nunzia Zambardi (Italia) il cui quadro esposto è un apprezzatissimo regalo per Liga Sarah), Vilis Vizulis (lettone, deceduto);

le fotografie di Nadeem Ansari (India), Naveed Ansari (Pakistan), Liga Sarah Lapinska, Guna Oskalna-Vèjina, Costantinos Pavlis (Grecia).

Le scultore di Janis Drozdovs,Kàrlis ìle, Liga Sarah Lapinska,Milena Petrarca(Stati Uniti),Yair Aharon (Israele);

le ceramiche di Valdis Jaunskungs e Vera Roke;

i gioielli di Sigal Bali (Israele).

Nella mostra sono anche presenti e consultabili le Antologie in italiano di LENOISed altri libri in italiano tra i quali alcuni di Bruno Mancini,

insieme a materiale pubblicitario del club “Zontas”.

La mostra, davvero ricca ed interessante è aperta gratuitamente al pubblico.

In seguito, questa mostra verrà esposta in altre città della Lettonia.

P.S.Nika Kolinz (Ucraine).

Poeti che leggono le loro poesie non sono citati tutti,e quindi aggiungiamo un ecc.

La fotografa dell’evento è Melita Zarina, madre deli nostro giovane ma attivo poeta Jànis Zarins.

GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA DEDICATA A TOULOUSE LAUTREC CHE RACCONTA LA BELE ÉPOQUE

La Parigi di fine Ottocento con protagoniste cantanti, attrici, ballerine, acrobate riprese nei loro contesti tra sale da ballo, caffè-concerto e i palcoscenici sono al centro dell’opera di TOULOUSE LAUTREC (Albi 1864- Saint-André-du-Bois1901) che con la sua arte provocatoria e anticonformista ha caratterizzato l’epoca della Belle Époque.

Nato in una delle più nobili e antiche famiglie francesi, le cui origini risalivano all’epoca di Carlo Magno, Toulouse Lautrec ben presto lascia il suo ambiente per trasferirsi a Parigi dove entra a contatto con l’atmosfera vivace e disincantata, ma anche triste e degradata della città.

Pittore della Belle Époque ambigua e contraddittoria, della vita fugace, innocente e perversa, egli si fa interprete raffinato e sensibile dello spaccato umano parigino cogliendone abitudini, vizi, gioie e dolori.

Grande successo per la mostra TOULOUSE LAUTREC – LA BELLE ÉPOQUE

a lui dedicata ed aperta a Verona a Palazzo Forti fino allo scorso 3 Settembre 2017, in cui è stata messa in luce la capacità di Toulouse Lautrec di scandagliare nei ritmi dell’esistenza fra ambienti nobili, borghesi, atmosfere sfarzose ed effimere dei locali notturni.

Morto a soli 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo,Toulouse Lautrec considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo, è ricordato in particolare per i manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca come le ben note immagini del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.

Curata da Stefano Zuffi e patrocinata dal Comune di Verona, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia,

la mostra attraverso circa centosettanta opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene, tra acquerelli, manifesti, litografie, disegni e illustrazioni insieme a video, fotografie e arredi dell’epoca, ha restituito uno spaccato della Parigi bohémienne.

La linea sinuosa e aggressiva, il colore uniforme e privo di modulazioni, la libertà di inquadrature e prospettiva regalano movimento alle figure e il senso della profondità spaziale.

Accanto a Jane Avril, 1893) la stella del cabaret parigino ritratta con guanti neri fino al gomito, Divan Japonais 1893, La Revue Blanche (1895), La Troupe de Mademoiselle Églantine (1896) e May Belfort (1895), in mostra erano La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893.

E poi i disegni di grande incisività realizzati a penna e a matita, tra questi il ritratto del padre conte Adolphe de Toulouse-Lautrec Portrait of H. de Toulouse-Lautrec (1895), le grafiche promozionali e illustrazioni per giornali come per “La Revue blanche” del 1895 e anche. per il libro “Au Pied du Sinaϊ” (1897).

Egli così affermava: “La novità è raramente l’essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca”.

Ad Ischia, in occasione del “Global Film”,

il musical per il grande schermo ispirato all’opera La Traviata di G Verdi, “Moulin Rouge!” (2001) del regista australiano Baz Luhrmann, ha ricevuto il Luchino Visconti Legend Award 2013. Tra i personaggi presenti nel musical vi è anche la figura di Toulouse Lautrec.

Silvana Lazzarino

Villa Giulia e le Giornate Europee del Patrimonio

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 VILLA GIULIA MUSEO NAZIONALE ETRUSCO “A SPASSO NEL TEMPO”  CON LE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

 A ricordare l’importanza delle bellezze architettoniche e artistiche del nostro Paese, tra monumenti, palazzi e chiese al cui interno si possono ammirare affreschi, dipinti, sculture di artisti intramontabili, e ancora il fascino di siti archeologici dove sono custodite storie di civiltà del passato, sono le Giornate Europee del Patrimonio in programma il 23 e 24 settembre prossimo. L’iniziativa ideata dal Consiglio d’Europa,  organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo cui aderisce Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale,  rappresenta una vera e propria festa della cultura che dal 1991 coinvolge tutti i Paesi europei, al fine di valorizzare il patrimonio culturale degli Stati membri dell’Unione invitando alla riflessione sul valore della comune matrice identitaria. Se lo scorso anno la tematica scelta per la manifestazione ha riguardato il motivo del “tempo”, in queste due giornate ci si sofferma su un argomento molto attuale  “Cultura e natura”, attraverso cui approfondire in modo critico l’interazione dell’uomo con l’ambiente circostante, attraverso un arco cronologico che procede dalla preistoria all’epoca contemporanea.

Il programma coinvolge oltre ai Musei civici anche siti archeologici e monumentali, ville storiche e parchi centrali o periferici, in una fitta serie di appuntamenti rivolti ad un pubblico di tutte le età

Sono in programma oltre quaranta appuntamenti in diversi luoghi della città. Da Villa Borghese a Villa Torlonia con la Casina delle Civette, dal Museo di Roma alla Centrale di Montemartini, dall’Ara Pacis ai Mercati di Traiano, per arrivare alla Galleria d’Arte Moderna, al Museo di Zoologia, al Bioparco, al parco della Caffarella e alla Villa di Massenzio. Senza dimenticare il Museo di Casal de’ Pazzi con l’area di Settecamini, e la Casina del Cardinal Bessarione.

Villa Giulia Giornate Europee del Patrimonio

Un occasione speciale per conoscere meglio Roma attraverso le aree verdi, la zoologia, fino alla paleontologia, e per riconoscere capolavori che fanno riferimento alla realtà naturale con personificazioni, simboli e allegorie pittoriche, scultoree, decorative non solo nelle sale museali, ma anche nei siti monumentali, per le strade, sui palazzi.

Da sabato 23 alla sera di domenica 24 settembre sarà proposta un’offerta ampia, diffusa nella città. Decine di appuntamenti tra cui va sottolineato “A SPASSO NEL TEMPO” che si volgerà a Villa Giulia Museo Nazionale Etrusco format di successo giunto alla sua quarta edizione, ospitato per la prima volta presso un museo statale. Si potrà vivere una sorta di inedito viaggio lungo 3500 anni attraverso cui riscoprire il fascino della storia, con rievocazioni, musica, danza, spettacoli e attività didattiche. Questo grazie all’allestimento di una serie di  postazioni multi-epoca negli spazi interni ed esterni di Villa Giulia e di Villa Poniatowski, dove i visitatori potranno letteralmente “andare a spasso nel tempo”. Tali postazioni sono allestite da gruppi della Federazione dei Rievocatori storici, del Cers e di MoroEventi, sotto la supervisione scientifica del Museo.

Didattiche, spettacoli e laboratori racconteranno la storia a 360 gradi, grazie a veri e propri accampamenti che andranno dal Neolitico fino alla Seconda Guerra mondiale, nei quali sarà possibile approfondire direttamente molti aspetti della vita quotidiana e di quella militare. E ancora eventi, visite guidate tematiche gratuite, a Villa Giulia e a Villa Poniatowski volte ad approfondire il tema “Cultura & Natura”.

Tra gli appuntamenti citano Toccare la storia” (a cura di Francesca Licordari) dove attraverso visite guidate tattili gratuite e con l’ausilio di riproduzioni di opere originali e dei rievocatori storici, si potranno approfondire molti aspetti della vita quotidiana e militare dal periodo etrusco alla seconda Guerra mondiale. Di grande interesse la visita libera agli spazi monumentali e alle collezioni di Villa Poniatowski dove sarà possibile immergersi nelle atmosfere di questa villa costruita nella seconda metà del XVI secolo e ristrutturata alla fine del Settecento da Giuseppe Valadier su commissione di Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. All’interno si possono ammirare le antichità provenienti dall’Umbria (Terni, Gualdo Tadino e Todi) e dal Lazio antico (in particolare da Satricum e da Palestrina con i sontuosi corredi delle tombe Barberini e Bernardini). Altrettanto interessante la visita tematica proposta in Percorsi naturali, architettonici e paesaggi dipinti a Villa Giulia (a cura di Maria Paola Guidobaldi) dove sono allestiti percorsi architettonici e decorativi ricchi di rimandi al mondo antico della Villa di Papa Giulio III e del suo magnifico Ninfeo il primo “teatro d’acque” di Roma alimentato da una canalizzazione dell’Acquedotto Vergine, realizzato da Agrippa nel 19 a.C. Infine da non perdere il 24 settembre alle ore 16.00  presso il Cortile principale di Villa Giulia Transizioni” (ideazione e progetto a cura di Rita Ferraro) con cui sarà data vita ad una performance artistica poliedrica che prevede l’incontro fra diverse discipline per dare luogo a un’ulteriore riflessione sulla dialettica tra cultura e natura, attraverso nuovi linguaggi nati dalla fusione fra canto corale, teatro contemporaneo e danza. A seguire sempre nel Cortile principale alle ore 17.00 “A spasso nel tempo (a cura dei Gruppi di Rievocatori Storici e di Valentino Nizzo): dove sarà dato vita ad un grande spettacolo di rievocazione storica nel corso del quale, attraverso la voce narrante del Direttore del Museo, Valentino Nizzo, e l’abilità dei rievocatori storici, verranno ripercorsi i 30 secoli di storia racchiusi nelle vetrine e negli spazi monumentali del complesso museale. Una ricostruzione inedita per contenuti e modalità narrative che, facendo perno sul rapporto privilegiato fra gli Etruschi e il mondo naturale, inviterà a scoprire in modo coinvolgente l’evoluzione del rapporto “Natura e Cultura” attraverso il tempo, dall’Età del Bronzo all’Ottocento.

 Silvana Lazzarino

 

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Giornate Europee del Patrimonio #GEP2017

 “A spasso nel tempo a Villa Giulia

Piazzale di Villa Giulia, 9 – 00196 – Roma

Per informazioni: telefono. +39 06 3226571; fax +39 06 3202010

Mail e sito web: mn-etru.comunicazione@beniculturali.it; www.villagiulia.beniculturali.it orario: dal martedì alla domenica 8.30 – 19.30, lunedì chiuso.

Sabato 23 e domenica 24 settembre 2017

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