Il Dispari 20200427 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20200427 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200427

DILA – IL DISPARI – IL SEXTANTE – ADA, al “Maggio dei Libri” con 8 eventi.

Il “Maggio dei Libri” ha preso ufficialmente il via dal 23 aprile e noi ci saremo con tutti i progetti, gli artisti, gli eventi, e i collaboratori dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”!

Ci saremo, ancora una volta, dopo la prima esperienza fatta nel 2019 quando, nella Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia abbiamo proposto tre giornate di eventi zeppe di personaggi di primo piano nella scena della cultura italiana tra i quali mi piace ricordare la poetessa Lucia Marchi (Direttrice della biblioteca Casanatense di Roma), Dalila Boukhalfa (Presidente dell’associazione algerina ADA), Clementina Petroni (ben nota pittrice e poetessa ischitana), Alberto Liguoro (scrittore poeta, più volte pubblicato nelle antologie Made in Ischia), Mariapia Ciaghi (editrice di Il Sextante e del magazine trimestrale Eudonna), Gaetano Di Meglio (direttore del quotidiano Il Dispari) e Dylan (attore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi).

A questo nuovo appuntamento con “Maggio dei Libri” ci saremo, forti di tutte le esperienze fin qui maturate, con il supporto di un vastissimo gruppo di Artisti di tutte le discipline che non mancano mai di proporre la loro gratuita collaborazione ogni volta che DILA si espone come apripista di eventi e di progetti artistici culturali e sociali.

Infatti, l’organizzazione di “Maggio dei Libri” ha convalidata una serie di otto nostri incontri Made in Ischia che presenteremo ogni mercoledì dei mesi di maggio e di giugno a partire dalle ore 22.

Invitandovi a leggere le caratteristiche della rassegna, desidero rivolgere un invito a tutti gli Artisti ischitani affinché ci contattino per assumere un ruolo da protagonisti in una delle puntate programmate, augurandomi una risposta positiva più numerosa di quelle ottenute con analoghi precedenti appelli.

Nel comunicato ufficiale di presentazione del Maggio dei Libri si può leggere:
… Il Maggio dei Libri resterà accanto alla sua comunità di pubblico, partner e collaboratori fino al 31 ottobre, valorizzando ancor di più quel patrimonio di creatività, impegno e competenza già visibile nelle oltre 2.500 iniziative finora registrate in banca dati…
Vi siamo particolarmente grati per il lavoro che state svolgendo nell’ideazione e realizzazione di così tante attività, cimentandovi con modalità e strumenti inediti.

Paola Passarelli (Direttore Biblioteche e diritto d’autore) ha affermato: “Il Maggio dei Libri inizia nella Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e mi fa piacere sottolineare proprio questa seconda componente della festa: senza le opere dell’ingegno non avremmo libri da leggere, opere da ammirare, ascoltare, condividere. Che vita sarebbe senza questo immenso patrimonio culturale?”.

A inaugurare la rassegna sono stati gli autori della dozzina del Premio Strega, che fino a ieri, domenica 26 aprile, hanno presentato i propri libri sui canali Facebook e Instagram della campagna.

Tra i protagonisti sono annunciati alcuni degli attori più talentuosi della contemporaneità, con la brillante conduzione di Paolo Di Paolo affiancato da Pietro del Soldà, Franco Di Mare, Francesca Fialdini, Veronica Gentili, Vladimiro Polchi, Benedetta Rinaldi e Andrea Velardi.

Una festa del libro corale e composita, che vede nel “Maggio dei Libri” una fucina di progetti e pratiche virtuose da sostenere e a cui dare risonanza, tanto nel presente quanto nel futuro.

Con l’inizio ufficiale de Il Maggio dei Libri ha preso il via anche alla nuova iniziativa social #inLibreria: la campagna dedicherà questa sua nuova rubrica alla segnalazione delle recenti o imminenti pubblicazioni editoriali attraverso booktrailer, notizie e materiali di approfondimento e con la partecipazione attiva del pubblico

In apertura ci sono stati i saluti del Presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, della Vice Ministra per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Marina Sereni e del Direttore Generale di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori Gaetano Blandini.

Oltre ai componenti del nostro gruppo, interverranno Eraldo Affinati, Anna Ammirati, Sergio Assisi, Corrado Augias, Serena Autieri, Mauro Balzano, Bianca Berlinguer, Daria Bignardi, Claudio Bisio, Piero Boitani, Lina Bolzoni, Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Achille Bonito Oliva, Isabella Bossi Fedrigotti, Paolo Briguglia, Dario Buzzolan, Massimo Cacciari, Cristiana Capotondi, Angelo Piero Cappello, Gianrico Carofiglio, Giuseppe Catozzella, Monica Centanni, Paolo Cognetti, Carlo Cottarelli, Francesca d’Aloja, Tosca D’Aquino, Gabriele Dadati, Matilda De Angelis, Maurizio de Giovanni, Gaia de Laurentiis, Paolo Del Brocco, Cesare De Seta, Donatella Di Pietrantonio, Costanza DiQuattro, Davide Ferrario, Ernesto Ferrero, Giulio Ferroni, Giorgio Ficara, Giovanni Floris, Marcello Fois, Chiara Francini, Massimiliano Fuksas, Nadia Fusini, Alessandro Gassman, Fabrizio Gifuni, Nicola Giuliano, Giordano Bruno Guerri, Lello Gurrado, Alessandro Haber, Filippo La Porta, Nicola Lagioia, Jhumpa Lahiri, Antonella Lattanzi, Cinzia Leone, Luigi Lo Cascio, Elena Loewenthal, Beatrice Lorenzin, Claudio Magris, Raffaele Manica, Gaia Manzini, Neri Marcoré, Luca Marcozzi, Alessandro Mari, Giacomo Marramao, Michela Marzano, Alberto Melloni, Daniele Mencarelli, Marco Missiroli, Francesco Montanari, Raul Montanari, Laura Morante, Francesco Musolino, Massimo Onofri, Carlo Ossola, Orhan Pamuk, Francesco Pannofino, Rocco Papaleo, Valeria Parrella, Giorgio Pasotti, Claudia Petrucci, Violante Placido, Massimo Popolizio, Rosella Postorino, Alessandro Preziosi, Amedeo Quondam, Elisabetta Rasy, Luca Ricci, Francesco Rico, Francesco Rocca, Stefania Rocca, Alba Rohrwacher, Alberto Rossi, Sergio Rubini, Anna Safroncik, Claudio Santamaria, Elisabetta Sgarbi, Marino Sinibaldi, Matteo Strukul, Nadia Terranova, Emanuele Trevi, Licia Troisi, Francesco Valagussa, Giorgio Van Straten, Sandro Veronesi, Bruno Vespa, Massimo Zamboni.

Gli organizzatori possono scaricare, come riconoscimento ufficiale, il badge “Partecipiamo anche noi”, da condividere su siti, social network e da utilizzare insieme alle locandine e sulle vetrine.

Fra tutte le iniziative caricate sulla banca dati, anche quest’anno a fine campagna saranno selezionate le cinque più originali (una per categoria: Associazioni, Biblioteche, Librerie, Scuole, Carceri/Strutture sanitarie e per anziani), alle quali sarà assegnato il Premio Il Maggio dei Libri 2020.

Una poesia di Massimo Natalucci
dedicata a tutti coloro che sono morti senza il conforto di un abbraccio.

Come Fanciulli

Attendo il Risveglio
dal Sonno profondo
per Avviare
la Giostra di pensieri
che Animano
come stravaganti Folletti
il Sentiero inviolato delle Sensazioni.
Il Genio della natura
dà un senso alle Ore
che noiose Arrancano
sotto il peso del Tempo tiranno:
Damigelle discrete
nel Ballo scontato della vita.
Scherziamo coi giochi
bizzarri del Vento
Planando
sopra Cirri in tumulto.
Come fanciulli
con il vestito dell’Innocenza
ci illudiamo a torto
di essere del tutto
simili a Loro.

P.S. Di Massimo Natalucci vi parleremo diffusamente in una delle prossime puntate di questa rubrica

Twitterone

1) Per conto di DILA, la pittrice poetessa e traduttrice lettone Liga Sarah Lapinska ha regalato a Vera Roķe (ceramista finalista di numerose edizioni dei nostri premi) la sua opera d’arte “The Just Dreams who we receive from our Lord “. Vera Roķe è un’Artista speciale, amante della natura, che trascorre gran parte della sua vita nel giardino di casa sua insieme con sua amata cagnolina.

2) Per conto di DILA, Liga Sarah Lapinska ha regalato il suo disegno “The Boat is ready” a Eižens, per ringraziarlo della pazienza con la quale, insieme al suo collega Māris, ha molte volte contribuito a risolvere i problemi di connessione della Sede lettone di DILA con tutte le altre filiali dell’associazione.

Terremoto Ischia 26 aprile 2020

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Terremoto Ischia 26 aprile 2020

Sciame sismico di 25 scosse: paura nella zona Flegrea

Uno sciame sismico di notevole oingtensità è stato registrato nella zona Flegrea della Regione Campania (Napoli, Bacoli Pozzuoli, Isola d’Ischia, Agnano, Bagnoli ecc. ) con inizio alle ore 3,25 e fino alle 7,23 di oggi 26 aprile 2020.

Le scosse più forti sono state rilevate alle 4,41 con una magnitudo di 2.5 della scala Ritcher e alle 4,59 con una magnitudo 3.1.

La profondità è stata stimata a soli di due chilometri e mezzo, con epicentro tra la Solfatara e Pisciarelli.

In molti quartieri della città di Napoli e nei comuni dell’area Flegrea si sono verificati assembramenti, con la gente scesa per strada, dovuti alla paura degli abitanti che hanno avvertiti nitidamente gli eventi.

Gente in strada a Pozzuoli Agnano e Bagnoli ecc.

Lo sciame tellurico è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OV.  indicando 25 scosse totali registrate.

Terremoto a Ischia : due scosse alle ore3 del 27 marzo 2020

Terremoto Ischia 8 Agosto 2018

Terremoto Agosto 2017 sull’isola d’Ischia

Bagna la pioggia – poesia di Bruno Mancini

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Bagna la pioggia – poesia di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge la poesia “Bagna la pioggia
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Agli angoli degli occhi”
(1962 – 1964)

Bagna la pioggia di un’ora tarda

Bagna la pioggia di un’ora tarda
i giorni dell’estate.
Tardo a venirti incontro
e non mi scuote
l’odore più bello della polvere
la mia polvere bagnata.
Attendo il sonno
più lungo di luce
che mi conquisto sperando motivi,
tante parole,
vissute molto in fretta
alla luce dei neon
e delle immagini riflesse.
Se giunge un canto
se giunge una goccia.
Se cerco un nome
almeno quello dammi
come io ti do.

Amico – poesia di Bruno Mancini

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Bruno Mancini legge la poesia “Amico
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“La sagra del peccato” (1957 – 2003)

Amico

Ho poco tempo
per essere
la copia antica
di me stesso,
o come bianca leggenda
attesa
da voce di grotta
sommersa
tra chele ed aragosta
insinuante
e danze d’alga
incerta
e flussi di onda
nebulosa.

Mi punge una figura
di uomo nudo
col volto incastonato
da denti spezzati,
e un cuore in mano.
C’è ancora,
se voglio
un goccio di pazienza.

Amico – poesia di Bruno Mancini

Alla carezza gelida – poesia di Bruno Mancini

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Alla carezza gelida – poesia di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge la poesia “Alla carezza gelida
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Davanti al tempo” (1960 – 1963)

Alla carezza gelida

Rive odorose d’alghe;
sabbia,
costrutta forma di castello
dalla fantasia fanciulla,
pregna di sole
e di sapore di pesce;
vento compagno
di lunghe solitudini;
soffio della mia vela
quand’era suo dominio il mare,
quando sognavo nella tua ebbrezza regni;
acque
da assiduo moto
risospinte a riva
sui miei piedi
docili
alla carezza gelida;
acque,
insensate,
indomite,
voraci,
gracili giganti deformati
dalla fantasia del tempo:

necessità di sonno
al ritorno.

Alla carezza gelida – poesia di Bruno Mancini

Agli angoli degli occhi – poesia di Bruno Mancini

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Agli angoli degli occhi – poesia di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge la poesia “Agli angoli degli occhi
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Agli angoli degli occhi” (1962 – 1964)

Agli angoli degli occhi

Agli angoli degli occhi
sotto pigrizie amiche
prepara a morte
nostalgia.
Passa più parti
lampo di tempo indietro
indietro secoli
e sempre come sempre.
Cambia
se non adesso
a morte.
Alla viola nasce il pensiero
e posso ancora muovermi
venirti accanto
e senti la corteccia
vecchia e inutile.

Agli angoli degli occhi – poesia di Bruno Mancini

 

Adesso – poesia di Bruno Mancini

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Adesso – poesia di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge la poesia “Adesso
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
Non sono un principe” (2012 – 2014)

Adesso

Manca solo un rito woodoo,
ogni mattina scrutare
nel controluce dei contrasti
il volo di uccelli pavoni,
attendere per coito fertile
configurazione astrale,
spargere sale
e ciabattare con un rosario in mano.

Manca l’ultimo anello
dalla follia alla scemenza.

Pelle disidratata da pianti inutili,
scoppiano i timpani
ai canti di sirene,
il neologismo “Amore”
è solo una carezza sulla gota.

Sarebbe giusto chiudere,
adesso,
al manto di luna che offusca le stelle,
il cerchio dei misteri
– superstizioni
pietosi inganni –
con l’unico miracolo possibile:
“Serenità”.

Adesso - poesia di Bruno Mancini

A Casablanca – poesia di Bruno Mancini

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A Casablanca – poesia di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge la poesia “A Casablanca
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Non sono un principe” (2012 – 2014)

A Casablanca

Farfalle filigranate
in vetri di Murano
questi giorni di stasi e di attese
queste notti di sonni convulsi,
brutali desideri di muovere la vita.

E ancora non si fermano,
pensieri endecasillabi,
domani, ieri,
sbalzati fuori del presente.

Apro il sipario
sui mondi paralleli
tra patatine fritte e birre popolari,
scovo puttana priva di spocchia
dietro lo schermo piatto
-come da un altro mondo
la sua vocina aliena
sberleffa
“Amor, amor…”-,
accartoccio speranze e delusioni
in plico sigillato
destinatario “Il mio destino”,
umetto la linguella di chiusura
-sigillo gli fu negato-,
sconfino nel banale
lì dove un notiziario intitola
che non c’è festa a Casablanca.

Spiaccicata
scandalosa memoria,
non più brillo d’entusiasmi,
contro me stesso, trucido pirata,
incatenate anamnesi
alla ruota della tortura,
vorrò misura saldo
tra passioni e delusioni,
gemme
tempeste
inganni,
fin quando in sconveniente epilogo
folle apoteosi d’una mia poesia
sarà farfalla incastonata
-mosaico decorativo-
sul girotondo opaco di una coppa.

Non sono un principe

Lucia D’Ambra – Video singole poesie di Bruno Mancini

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Lucia D’Ambra – Video singole poesie di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra – Video

Letture dell’attrice

Lucia D'Ambra. foto Barbara

Lucia D’Ambra

Lucia D’Ambra legge la poesia -Se le tue chiavi – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Scrivo poesie – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Ora conosco – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Le ombre per vivere – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Un taglio – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Davanti al tempo – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Non rubate la mia vita – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Del dopo gioventù – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Nel manto unisono – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – La pozza, ossia l’addio – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Pericolo – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – E venne l’ora del disincanto- di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – La grande circonflessa – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Forse così va il mondo – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – La pausa – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Ristoro – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Nei boschi di castagni – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – La dominanza – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Eppure se – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Ignazia’s day – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – La lista – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Ma dove sei – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Le onde orizzontali di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Dunque tu esisti – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – L’ultima rivista in voga – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Macroscopiche assoluzioni- di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – Che giunga da lontano – di Bruno Mancini

Lucia D’Ambra legge la poesia – La zingara – di Bruno Mancini 

Video poesie di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge – Video singole poesie di Bruno Mancini

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Bruno Mancini legge – Video singole poesie di Bruno Mancini

Bruno Mancini legge

Yes

Una storia di troppo – legge Bruno

Una storia di troppo – legge Bruno Mancini

Rimuovo licheni

Ricomincio il canto

Poesia L’inganno – Lettura Bruno – master

Non sono un principe

La Frana – E Noi.

Io resto 

Il battito – con sigla

Gilda

Andante maestoso – con sigla

A Casablanca – poesia di Bruno Mancini

A Casablanca

Adesso – poesia di Bruno Mancini

Adesso

Agli angoli degli occhi – poesia di Bruno Mancini

Agli angoli degli occhi

Alla carezza gelida – poesia di Bruno Mancini

Alla carezza gelida

Amico – poesia di Bruno Mancini

Amico

Bagna la pioggia – poesia di Bruno Mancini

Bagna la pioggia di un’ora tarda

 

Bruno Mancini legge la poesia “Brulichio
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Agli angoli degli occhi” (1962 – 1964)

Brulichio

Brulichio di tante palline
buttate a caso insieme per terra.
Come fai a parlarmi?
Quel fiore che vive una notte
per ogni
cent’anni.
Come fai a parlarmi?
Ricordarmi qualcosa.
A quest’ora. A quest’ora.
La pelle ubbriacata
come s’io stessi ancora
ad ungerla di gin
nell’ombelico vuoto piccola coppa,
e a grande mano
stendessi al seno,
al collo.
Girati.
Tutta la schiena
e natiche.
Piuma.
Sulle montagne
un forte vento di neve
ha ricoperto gli alberi.
Come fai a parlarmi?
Quella tua lunga verginità
presa in due ore
su un letto di tovaglie.
Brulichio di tante palline
buttate a caso insieme per terra…

Bruno Mancini legge la poesia “C’è un patto
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“La sagra del peccato” (1957 – 2003)

C’è un patto

C’è un patto crudele
nel mio dono:
tu
devi prendere la mia sedia
la birra
il sigaro
la penna
per nascere

“Ti giro intorno
e non ti tocco”.

°———°———°———

C’è un patto scellerato
nel tuo domani:
tu
devi prendere il mio sonno
il letto
il lume
le ombre,
per vivere

“Ti guardo dentro
e mi conosco”.

°———°———°———

C’è un patto assurdo
nel tuo destino:
tu
devi prendere il mio amore
lo cerchi
ti sfugge
lo stringi
per essere

“Ignazio di Frigeria e D’Alessandro
col cuore di un poeta”.

Bruno Mancini legge la poesia “Ceri nel buio di una notte
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Davanti al tempo” (1960 – 1963)

Ceri nel buio di una notte

Dalla raccolta di poesie “Davanti al tempo” (1960 – 1963) di Bruno Mancini
Ceri nel buio di una notte

Ceri nel buio di una notte
oltre desiderate vane trasparenze.

Desiderate notti
quando solo si sentiva muovere
senza posa, incantata,
una mano su un cuore
– ed era niente finanche l’eterno –
e l’addolciva e lo spaccava
fiore di neve su azzurro.

Stelle sul mio cammino,
e una scala mostrava e velava,
e tu, che pure velavi.

Ceri nel chiuso di una stanza,
alti sopra disumana speranza.

Speranza di ritorno
solitario a carpire volo d’affetto,
veloce abbaglio
che la mente perdona.

E chiuderò nell’ossessione incerta.

Bruno Mancini legge la poesia “Cicala formica
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
La mia vita mai vissuta” (1990 – 2014)

Cicala formica

Cicala formica – Dalla raccolta di poesie “La mia vita mai vissuta” (1990 – 2014) Bruno Mancini:
Inviperiti,
i racconti che non ho mai scritto
mi offendono
nel bagno a mezzogiorno
mentre civetto a radermi la barba,
in auto con lo stereo
durante il breve tratto fra l’ufficio e casa,
al bar di Gilda
nella stradina che conduce al porto,
a notte, quando si chiudono
i recettori esterni del mio corpo.

Inorridite,
le mie poesie stracciate nelle bozze
mi spiano
nel bagno a notte fonda
mentre mi reggo in piedi per scommessa,
in auto nelle notti
durante sbandate e derapate,
al night “Club Night”
nell’Angiporto della Galleria,
all’alba d’ogni giorno
quando l’altrui silenzio è il mio concerto.

Isteriche,
le donne che non ho mai voluto amare
mi sfidano
nel bagno all’ora della doccia
mentre trastullo il corpo nei ricordi,
in auto con l’amata
se sono in fuga verso il bosco dei misteri,
al bar della stazione
su quel binario di un treno mai partito,
nei pomeriggi in cui l’afa-respiro del mondo
è la mia noia ed è la mia fotografia.

Ignota,
la vita che non ho mai vissuto
mi aspetta dietro l’angolo di casa
o forse sulle scale di una reggia
oppure sotto il ponte rifugio dei barboni.

Bruno Mancini legge la poesia “Credevo”
tratta dalla raccolta di poesie di Bruno Mancini
“Non sono un principe” (2012 – 2014)

Credevo

“Ho scandagliato anfratti
grigiastre fenditure
malsane sudditanze per la mente
-la mia,
la tua di te che non lo sai,
la sua di chi m’amava,
l’altra del bischero-,
i sensi atrofizzati
in dormiveglie indotte,
lombrico nella mela…
per scrivere poesie”.

Credevo.

“Ho carezzato muschi
verdognoli tappeti
esuberanze futili ai margini del cuore
-il mio,
il suo di lei che non capiva,
il tuo di te che sempre amavi,
l’altro della battona-,
la mente assente
dalla pelle respirando colori,
piumino incipriante gole…
per scrivere poesie”.

Pensavo.

“Fascicolo brogliacci
fogliastri ammuffiti
salvati dai mille traslochi di vita
-la mia,
la mia che non ho smesso di donare,
la mia che non ho smesso di godere,
la mia d’Ignazio-,
il mondo fuori stanza,
mi scopro uomo in giro
tra fronzoli e pepite…
per scrivere poesie”.

E sono.