Panettone World Championship

Alessandro Slama ha vinto il

Panettone World Championship,

il campionato del mondo del panettone.

La proclamazione alla Fiera di Rho, Milano.

Alla manifestazione HostMilano, la rassegna internazionale dell’Hospitality c’era anche la gara per il migliore panettone al mondo.

Vi han partecipato i migliori pasticcieri italiani.

La giuria tecnica designata dal gruppo Maestri del Lievito Madre, è stata presieduta da Maurizio Bonanomi (Pasticceria Il Merlo, Milano), ed era composta dai Maestri: Marco Avidano (Pasticeria Avidano, Chieri – Torino), Maurizio Bonanomi (Pasticceria Merlo, Pioltello – Milano), Mario Bacilieri (Pasticceria Bacilieri, Marchirolo, Varese), Emanuele Lenti (Pregiata Forneria Lenti, Grottaglie, Taranto), Grazia Mazzali (Pasticceria Mazzali, Governolo – Mantova), Anna Sartori (Pasticceria Sartori, Erba – Como), Carmen Vecchione (Dolciarte, Avellino).

Sono loro che hanno assegnato a Slama questo prestigioso riconoscimento.anettone World Championship a Milano

Lui è Alessandro Slama, ischitano a metà.

È nato a Ischia ma ho vissuto molto tempo in Tunisia.

Suo padre è originario della Tunisia.

Da sempre porta avanti un progetto di famiglia: la panificazione.

Lui ama il suo lavoro di panificatore e pasticciere.

Sono alla terza generazione di una famiglia storica di Ischia.

Alessandro Slama nasce come panificatore,

Poi ha perfezionato il suo percorso professionale fatto vari corsi professionali con maestri importanti nel settore della panificazione della pasticceria. da Giorilli a Rivola.

Ha affinato notevolmente la sua professionalità.

Ha affinato i metodi di lievitazione, tanto che oggi è tra i professionisti più in vista e ricercati sul mercato. Ha vinto anche tanti concorsi. Il più importante è stato la Coppa del Mondo dove ho vinto nella selezione nazionale.

L’uso del lievito naturale gli ha cambiato la vita professionale.

Da sempre è costantemente alla ricerca di prodotti innovativi e salutari.

Non ha mai voluto lasciate l’isola d’Ischia per impiantare la sua attività altrove.

“Amo così tanto Ischia che non la lascerei per nulla al mondo, anche se è difficile portare avanti una azienda sull’isola” spiega Lama.

Sul suo profilo Facebook, Alessandro Slama, ha poi ringraziato tutti quelli che hanno creduto in lui e la sua isola, con un post di amore per Ischia.

“La felicità – ha scritto Slama – non è solo vincere perché ho fatto il miglior panettone al mondo. La felicità è averlo fatto a Ischia!

Perché Ischia è un luogo incantevole che ti fa apprezzare tutte le cose belle e buone della vita.

Ringrazio tutti gli amici, tutti gli Ischitani, tutte le persone che credono in me e nel lavoro che faccio. Ringrazio anche tutti i giornalisti che nel bene o nel male raccontano sempre la nostra bella Ischia e la nostra tradizione enogastronomica fatta di grandi prodotti ma anche di grandi cuochi, chef, panificatori e pasticcieri.

Grazie ISCHIA!”.

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IO e LEI: la Serie TV sulle Donne diretta da Massimo Ferrari su Sky Arte

Io e Lei: la nuova serie tra fiction e documentario in sei episodi dove sei attrici interpretano sei grandi artiste del secolo scorso, con la colonna sonora di Francesco Ruggiero. I primi due episodi in onda dal 29 novembre 2019. Prodotta da MaGa Production

Sei attrici, attraverso un percorso creativo, interpreteranno altrettante grandi artiste del secolo scorso. Nelle prime due puntate Lorenza Indovina e Matilde Gioli vestiranno i panni di Alda Merini e Franca Rame  Lasciare che le attrici si possano specchiare in un’artista per cercare di conoscere l’umanità, la fragilità, anche oltre l’apparenza della vita pubblica e del successo.

Io e Lei in onda su Sky Arte

È questa la chiave di racconto di Io e Lei“, la nuova serie in sei episodi in onda su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) dal 29 novembre. La serie, prodotta da MaGa Production, seguirà sei attrici nel loro percorso creativo, tra documentario e fiction, per interpretare sei grandi artiste del secolo scorso: Alda Merini, Franca Rame, Janis Joplin, Tamara de Lempicka, Marlene Dietrich e Maria Callas. I primi due episodi andranno in onda il 29 novembre dalle 21.15 e saranno disponibili anche On Demand. Nel primo Lorenza Indovina vestirà i panni di Alda Merini, mentre nel secondo Matilde Gioli andrà sulle tracce di Franca Rame.

Io e Lei in onda su Sky Arte

Le altre attrici che si misureranno con questa sfida saranno Greta Scarano (Janis Joplin), Gabriella Pession (Tamara de Lempicka), Elena Radonicich (Marlene Dietrich) e Valentina Lodovini (Maria Callas). Nello specifico “Io e Lei”, a metà tra il documentario e la fiction, seguirà le interpreti, tra camerino e palco, trucchi, costumi, appunti e interviste, nel percorso artistico e umano che compiranno per entrare nei panni, ma soprattutto nel cuore, di alcune tra le più grandi artiste del Novecento.

La nuova serie in onda su Sky Arte aspira ad essere un viaggio nell’intimità di donne che hanno fatto dell’arte la loro vita e che, proprio grazie all’arte della recitazione, sarà possibile far rivivere. La serie è diretta dal regista Massimo Ferrari, la fotografia è invece affidata a Blasco Giurato (Nuovo Cinema Paradiso) mentre la colonna sonora originale è stata composta da Francesco Ruggiero.

Silvana Lazzarino

 

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Lorenzo Maria Bottari con una nuova mostra alla casa museo di Salvatore Quasimodo (di Liliana Manetti)

Il pittore Lorenzo Maria Bottari: “La mia mostra sulle liriche di Salvatore Quasimodo nella sua casa natale/museo a Modica: il mio lavoro è stato molto apprezzato”.

Lorenzo Maria Bottari

Tra poco l’apertura al pubblico della nuova esposizione del calendario aggiornato ispirato alle liriche del grande poeta siciliano.

Lorenzo Maria Bottari è un pittore senza scuola che venne definito da Bianca Tragni, la critica d’arte altamurana, un autodidatta che ha avuto piu’ di cento maestri, tra cui Ibrahim Kodra, De Chirico e Guttuso. Una vita spesa a spasso per il mondo e con incontri del tutto eccezionali al livello artistico e culturale che hanno finito per influenzarne la carriera felice e prosperosa. Tra cui quello con la grande poetessa Alda Merini da cui poi sono nati una serie di quadri a lei dedicati, dipingendola proprio con i tratti che piu’ le appartenevano in una maniera sempre delicata e rispettosa. Tra i due nacque un’amicizia che Bottari ricorda con affetto e che andò oltre il livello culturale trasformandosi su un piano anche umano. Da piu’ di un anno sono esposti nella casa natale di Salvatore Quasimodo, che è un vero e proprio museo tutt’ora aperto al pubblico, a Modica i quadri che compongono il calendario di Bottari composto dalle tele ispirate alle liriche del premio Nobel alla letteratura. In occasione di una nuova mostra che si aprirà il prossimo 7 dicembre con le sei nuove tele del calendario abbiamo avuto il piacere di incontrare il pittore che ci ha fatto l’onore di rispondere alle nostre domande anche con delle delicate confidenze sugli accadimenti piu’ importanti della sua carriera.

1)      Come pittore lei è autodidatta o ha frequentato scuole particolari?
Io mi definisco autodidatta, infatti stavo per superare gli esami di maturità a Brera del 1974 e dopo quattro giorni ho finto di andare silenziosamente in bagno ho preso la giacca e sono andato via. Poi ho frequentato il corso di decorazione per tessuto alla Marangoni di Milano, una delle piu’ prestigiose scuole di Fashion e Design. Bianca Tragni nota critica altamurana mi defini’ un autodidatta che ha avuto quasi cento maestri, infatti ho frequentato tanti artisti che oggi fanno parte della storia dell’arte.
2)      La sua pittura si può far risalire ad un movimento particolare?
Per me è difficile far risalire la mia pittura ad un movimento particolare avendo frequentato tanti artisti: un po’ come fece Picasso, mi sono lasciato sin da giovanissimo influenzare da diversi artisti dalla pittura accademica a Firenze, poi quella Macchiaiola, poi c’è stato il periodo blu.
3)      Quali incontri con i grandi maestri sono sicuramente stati decisivi per la sua formazione?
Sicuramente Wifredo Lam, l’amico afro-cubano di Picasso e Miro’, per la ceramica, poi nel 1974 avevo incontrato Ibrahim Kodra al museo Leonardo da Vinci a Milano, e nacque questa nostra amicizia che durò tutto l’arco della sua vita. Inoltre anche Renato Guttuso.
4)      L’incontro con la grande poetessa del ‘900 Alda Merini è stato molto importante per lei?
Nel 1991 sono stato eletto presidente dell’Associazione Multiart di Milano. Quando il presidente Nicola Tedesco mi presentò Alda Merini io non sapevo chi fosse, perché io abitavo tra Londra e New York, e inizialmente per me non fu un bell’aggancio, non ebbi subito una buona impressione. Dopo lei mi invitò alle presentazioni dei suoi libri e pian piano ne apprezzai l’ironia e la sua grande conoscenza del mondo poetico. Piano piano la nostra amicizia si irrobustì. Lei era molto gelosa delle sue amicizie, io come suo amico sono stato sempre molto discreto: quando c’era qualcuno che le voleva fare compagnia io silenziosamente mi dileguavo con molto rispetto. Tra noi ci si prendeva un po’ in giro: un po’ ci si dava del tu, un po’ del lei, una volta le dissi: “Lo sa che lei mi è molto simpatica?”. E lei rispose: “Si lo so anche io mi trovo molto simpatica!”.
5)      Ha conosciuto Quasimodo? Come si è avvicinato alla figura del premio Nobel per la letteratura?
E’ stato uno dei primi poeti a cui mi sono avvicinato di piu’ perché Leonardo Sciascia, Renato Guttuso, Vincenzo Consolo mi parlavano di lui anche perché lo avevano frequentato. Poi naturalmente Alda Merini mi ha fatto molto avvicinare alla figura del premio Nobel per la letteratura perché come è noto lei ebbe una breve relazione con Quasimodo quando era ancora molto giovane e poi perché conosceva molto bene la sua poetica e lo adorava. E lì Alda mi fece rivivere il Quasimodo che io non riuscivo a capire. Io personalmente il grande poeta non l’ho mai conosciuto. Così iniziò per me la Quasimodo mania, e presi a dipingere i miei quadri ispirandomi alle liriche del poeta.
6)      Alda Merini stessa le ha chiesto una mostra per lei?
Dopo che la Merini notò il risultato del progetto sia della mostra che del mio cataloghino, ossia il lavoro che feci inizialmente come piccolo catalogo tascabile sui quadri che mi ispirarono le poesie del premio Nobel, l’idea le piacque molto che mi disse “Quando fai una cosa del genere per me?”, ed era il 2001. Io credevo che mi prendeva un pochino in giro: il nostro rapporto era particolare, io nei ritagli di tempo le facevo compagnia come facevo compagnia a mia madre. Lei a volte era molto triste, le mancavano le figlie, e mi aveva preso a cuore.
Il nostro rapporto non era costruito solo sul lato culturale ma anche e soprattutto sul lato umano.
7)      I dipinti che hanno composto il calendario dedicato alle poesie di Quasimodo sono stati esposti nella casa del premio Nobel per la Letteratura?
Queste opere sono state realizzate da me dal 1999 al 2000,  poi sono state fatte diverse mostre. Quindi ebbi il piacere di conoscere anche il figlio di Quasimodo e della danzatrice Maria Cumani (a cui tra l’altro ho dedicato una tela nel calendario che la ritrae bellissima mentre balla da giovane). Alessandro Quasimodo rimase molto felice del lavoro che stavo svolgendo sulle poesie di suo padre. Con il tempo mi propose di esporli nella casa museo a Modica.
Ed è stato un successo: la mostra doveva durare venti giorni invece è li’ da piu’ di un anno. In questo ultimo periodo inoltre ho interpretato altri sei pezzi e tra poco andrò ad inaugurare quest’altra nuova mostra dove verranno aggiunti i nuovi quadri che verranno esposti sempre nella casa museo. E’ prevista l’inaugurazione di questa nuova mostra proprio il prossimo 7 dicembre i concomitanza con la fiera del cioccolato di Modica in cui verrà presentato il mio calendario aggiornato. Ci saranno anche delle stampe digitali a tiratura limitata che potranno essere acquistate a prezzi minori dei quadri stessi naturalmente.

                                                                                                                               Liliana Manetti.

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Mariapia Ciaghi CEO e Founder de Il Sextante al Bookcity 2019

Mariapia Ciaghi CEO e Founder de Il Sextante al Bookcity 2019

Il 17 novembre 2019 nell’ambito della manifestazione internazionale #BCM19, BOOKCITY. nell’Aula Magna della “Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri SIAM” di Milano, L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” in collaborazione con il quotidiano

Il Dispari

IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e

Mariapia Ciaghi, CEO e Founder de Il Sextante,

Mariapia Ciaghi

Il Sextante

hanno presentato l’evento “Il Sextante Eudonna Il Dispari DILA – Bookcity 2019”  durante il quale Mariapia Ciaghi ha presentato le ultime edizioni della sua casa editrice: “Un luogo di incontro e di condivisione che esplora il mondo circostante con uno stile comunicativo con il quale dare un nuovo senso creativo al prodotto editoriale.”

Mariapia Ciaghi dal 2008 pubblica riviste (tra le quali il trimestrale Eudonna magazine

Eudonna magazine

distribuito a #BCM19 Bookcity Milano

per l’annata 2019) che pone particolare attenzione verso giovani talenti e autori che da tutto il mondo, dall’Argentina all’Europa, aiutano ad esprimere concetti e ad innovare il piacere della conoscenza.

Il Sextante organizza eventi ad alto valore scientifico e artistico e si rapporta sia con un pubblico settoriale, sia con i grandi lettori, cercando di rielaborare e dare ossigeno all’offerta formativa e culturale in ogni parte del mondo.

Dialogo, Krasis e Apertura: con questi tre obiettivi ricerca nuovi orizzonti per il pensiero in un mondo in cui la sfida della conoscenza è quella di offrire risposte ai vecchi e nuovi Perché dell’uomo e dare nuova forma alle risposte possibili.

In collaborazione con l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA

Da Ischia L’Arte – DILA

non solo promuove eventi ma contribuisce da tre anni all’edizione dell’Antologia.

E partendo da Autori proposti da Il Sextante nell’Antologia

“Magari un’emozione!” ha presentato il libro Trentagiorni citando la prefazione del collaboratore e saggista Matteo Tuveri:

«Le parole di Lucilla Trapazzo, non nuova all’uso della sinestesia e alla riflessione sono gli occhi di una coscienza collettiva, simile al coro dell’antico teatro greco, in grado di rompere il velo della furia interiore, provocata dalle immagini, e di ricongiungersi con l’atto medesimo dello scatto compiuto da Alfio Sacco rivelando la suprema vacuità e l’interdipendenza di tutti fenomeni: parole e immagini danno forma le une alle altre in un cerchio ininterrotto di rottura, ricomposizione, speranza e rumore.
Un décollage di emozioni e mutue corrispondenze.(…)
Se la spontaneità attribuita ai versi Haiku è frutto di un allenamento interiore preciso, è anche vero che lo scatto tradisce un lento esercizio di attesa.
Entrambi – versi e immagini – dialogano taglienti, luccicanti e allusivi in un volume prezioso che unisce lampi urbani, acquerellati o sbiaditi a quelli dorati e riflessivi in cui lo stupore per le piccole cose emerge da una farfalla che si alza in volo da uno strato di ossidiana (Gialla farfalla / su roccia di ossidiana / s’alza già in volo) e da una superficie di multimateriale argentato e dorato, sporco come il nero dei versi da cui spicca il volo il lepidottero. Il tempo che passa, lasciandoci nostalgici prima del suo scorrere, in quello che per il genere Haiku è il Mono no aware, ovvero quando “ardono i ciocchi / obliquo va il pensiero / accumulando”, è la citazione personale dei due artisti dell’impermanenza delle cose (Anitya in sanscrito).
Come quegli occhi di donna persi nei giornali – sbiaditi e strappati – e accompagnati dai versi “romba il maestrale / l’onda danza sui versi / oggi è già ieri”.
Trenta sono i giorni che compongono un mese, trenta i componimenti custoditi all’interno del libro, e trenta le immagini che con essi dialogano.
Dodici, invece, gli Haiku iniziali dedicati alle stagioni.
Questa la struttura del catalogo: una cadenza del tempo, spesso misurata con il numero di lune, che compare anche negli Haiku tradizionali e in cui fa capolino anche Sanguineti: “Sessanta lune: / i petali di un haiku / nella tua bocca” (Corollario, 1997).
 Trentagiorni è un luminoso gesto di unione, condivisione e preghiera nei confronti di una realtà quotidiana cui tutti siamo chiamati a partecipare in tempi difficili, con il più grande sforzo di creatività personale. (::)»

Dall’Antologia “Magari un’emozione

Maria Luisa Neri

Maria Luisa Neri

ha letto una poesia di

Lucilla Trapazzo

Lucilla Trapazzo:

Discrasia
Questo è giorno di cielo
e di spine. Da tempo è alto
il sole, la terra invoca mare
e margherite. Il racconto invece
abbaia. È pervicace e inciampa
in mancanza di armonia.
Certe viola di pervinca e l’azzurro
di elicriso sono a repentaglio
in cattiva mescolanza d’ombra
e luce. L’uccello della notte geme.
Non smette di artigliare in verso
ombroso e squarcia itinerari
alberi e persone che trova sulla via.
Ora si condensa e nasce ancora
e ancora stagna lapislazzuli di stelle
il pensiero artritico.
Ne ho misericordia. Già l’alba
luce antica è all’orizzonte
immensa. Impavide violette
nella neve. Nell’istante azzurro.

A seguire “Granelli di sabbia ” di Lucia Marchi

Lucia Marchi

e opere di Jeanfilp artista presente anche a Bookcity.

Mariapia Ciaghi ha riportato parte di una recensione inviata a novembre dal prof. emerito Andres Pociña di Granada :

«“Granelli di sabbia” è una raccolta di poesie d’amore, per lo più scritte in versi molto brevi, di una, due, tre, quattro o cinque sillabe, e in un numero molto piccolo di versi per ciascuna poesia.

Lo segnalo all’inizio, perché è una caratteristica che caratterizza il tutto in modo molto significativo.

Nel titolo di questa mia recensione ho scritto che si tratta di “attimi d’amore”, ma devo aggiungere che si tratta di un vero amore, non fittizio, non immaginato poeticamente, ma dei momenti dell’amore che coprono un’esistenza autentica e hanno una protagonista, Lucia Marchi, che rivive la sua esperienza amorosa di anni e anni di vita, con una persona amata che si avvicina e si allontana, e con cui vorrebbe sempre essere, ma spesso non c’è, non abbiamo ragione di sapere perché.

“Attimi” d’amore, attimi della persona amata: è una parola che ci conquista dal momento in cui la vediamo apparire, in una delle prime poesie, che è appunto intitolata Attimi

E
Se non c’eri
Dove sarei
Adesso io
Che non vivo
Se non di attimi
Te lo dico (p. 29)

Lucia, all’inizio di un’introduzione molto illustrativa (e molto sincera), spiega il motivo del titolo delle sue poesie: “Granelli di sabbia è un insieme di pensieri che hanno attraversato la mia fase dell’esistenza fino ad oggi, e sono tutti attimi d’amore ”(p. 5).

Tranne una sola poesia dedicata ai suoi genitori (p. 12), così come l’intero libro, interamente dedicato a loro, e una poesia dedicata a sua figlia e un’altra a suo figlio (p. 50), le esperienze d’amore di Lucia coprono tutte le pagine, in cui l’amore, del passato, del presente, del futuro, viene interpretato come un percorso passato in unione con la persona amata, in tante poesie come in Ritornello

I nostri passi
Percorreranno
sentieri
Già passati
Ma nuovi
Perché insieme (p. 54).

L’amore, ci insegna Lucia, è una necessità assoluta nella vita, quando è presente e quando manca. La gioia della vita, il sorriso della vita, dipende sempre dalla reale esistenza dell’amore.

Il 5 ottobre 2019, alla Facoltà di Lettere di Trento, ho tenuto l’ultima delle mie dieci lezioni di teatro latino a un gruppo di circa centocinquanta studenti e studenti meravigliosi, attenti, istruiti, affettuosi, con i quali ho vissuto un’esperienza universitaria indimenticabile; per salutarli prima di partire, ho letto loro la poesia di Lucia Marchi :

Augurio
Se noi
Fra cento anni
Ci trovassimo
Ancora sorridere
Avremmo sconfitto
La noia
Dell’esistenza (p. 61),»

Marialuisa Neri ha letto due poesie di Lucia Marchi che sono state pubblicate nell’Antologia “Magari un’emozione.

Una di queste è titolata “Granelli di sabbia”

Granelli di sabbia
Non siamo che
granelli di sabbia
nelle mani del tempo
e tra un vagito ed un sospiro
rimane
lo spazio di un sorriso

La poetica dell’incanto ci permette di essere rapiti dalla bellezza del fascino di qualsiasi genere sia, e, qualora fossimo abbattuti dal disincanto, ci accompagna incoraggiandoci a cercare un nuovo incantamento, che nella ciclicità dettata dal tempo deve riapparire ad illuminare la nostra rotta ed a rendere felice il prosieguo del nostro transito.

Dopo una pausa musicale dei giovani violinisti “Gli Archi della Donadoni” diretti da Alessandra Albo

Alessandra Albo

ha presentato Testi teatrali di Pierluigi Albertoni, milanese di nascita ma romano d’azione.

Albertoni ha realizzato una sessantina di medio e lungometraggi come autore e regista.
Per il teatro ha pubblicato Danza ancora Salomè e Ivry-sur -Seine.
Ha pubblicato racconti e poiesie e ha diretto il Laboratorio del Fantastico.

Quindi “De amicitia cum Roma complice” di Miacela Bertoldi e altri volumi editi nel 2019.

Hanno preso parte all’evento anche il poeta David Wilkinson e la moglie Caterina Dominici 

David Wilkinson e la moglie Caterina Dominici.

esprimendo la loro sensibilità internazionale attraverso un intervento molto apporezzato dai presenti.

L’incontro è stato concluso con la proiezione di alcuni video realizzati con musiche di Roberto Prandin,

Roberto Prandin

testi  poetici di

Bruno Mancini 

Bruno Mancini

ed interpretazioni sceniche di

Chiara Pavoni,

Chiara Pavoni,
Musiche Roberto Prandin, Testi Bruno Mancini, interpretazione scenica Chiara Pavoni #BCM19 SIAM

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MARATONA POETICA 15 POESIE PER IL MONDO

MARATONA POETICA 15 POESIE PER IL MONDO

Carissimi Amici, vi invito a partecipare a questa nuova iniziativa proposta da Calogero Vitale.

MARATONA POETICA

Si tratta di un incontro poetico a Roma previsto per il 26 gennaio 2020 presso l’albergo Cilicia- via Cilicia 5 – denominato

MARATONA POETICA 15 POESIE PER IL MONDO

Gli autori tutti facenti parte dell’associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e di questo gruppo LENOIS sono invitati a partecipare.

La partecipazione all’evento è gratuita.

Gli autori partecipanti dovranno inviare all’indirizzo emmegiischia@gmail.com entro e non oltre il 30 novembre 2019,15 poesie in un unico documento word tra cui ne saranno scelte alcune per la lettura durante l’incontro.

Con le poesie inviate sarà inoltre preparato, per ogni autore, un proprio quaderno con brevi note critiche, quaderno offerto gratuitamente a tutti gli autori partecipanti, senza alcuno obbligo di acquisto di ulteriori copie.

L’incontro avrà inizio alle 15,30 con una ouverture musicale e saluto dell’organizzazione.

A seguire auto presentazione degli autori e lettura di una loro lirica o dei brani di un loro racconto o romanzo inseriti in un quaderno di lettura che sarà distribuito gratuitamente al pubblico.

Terminata questa prima fase seguirà un intermezzo musicale e quindi gli autori potranno leggere ulteriori testi (tre o quattro poesie o brani di prosa a seconda dell’andamento del pomeriggio: orario, atmosfera ecc…) con possibilità di discussione.

Per ogni ulteriore informazione sapete come contattarmi.

Grazie per l’attenzione

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