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Menzione d’onore a Silvana Lazzarino
Silvana Lazzarino riannoda antichi dialoghi
Scultura e pittura si sono spesso genuflesse di fronte alla poesia, facendosi ispirare da lei. In questo delizioso libricino, le parti si rovesciano.
È Silvana (Sissi) Lazzarino, poetessa romana nel pieno della maturità creativa, che ricambia l’omaggio di un’arte all’altra, dedicando i suoi versi a nove sculture e dieci quadri.
Chi non ha a mente il gruppo dell’Apollo e Dafne in cui Gian Lorenzo Bernini segue passo passo il racconto che ne fa Publio Ovidio nel poema delle Metamorfosi?
Una pura trascrizione in marmo di quei perfetti esametri latini. Ne scaturisce l’istantanea di Apollo innamorato per la freccia d’oro di Cupido nell’atto di afferrare la ninfa, trafitta invece dal dardo di piombo dell’odio, che lo respinge col marchingegno della sua mutazione in albero d’alloro.
O a chi sfuggono le versioni dipinte dell’annegamento di Ofelia narrato da William Shakespeare nell’Amleto? Da Eugène Delacroix a Everett Millais, per citare i due quadri più noti, i pittori hanno messo sulla tela ogni singolo particolare dei celebri versi sul trascinamento dell’eroina caduta per disgrazia nel ruscello: “Le sue vesti per un po’ la sostennero… ma poi, rese pesanti per ciò che avevano imbevuto, trassero la povera infelice a una fangosa morte”.
Sissi Lazzarino,
nelle pagine che seguono, riannoda a parti rovesciate questo antico dialogo tra arti figurative e poesia con la sensibilità contraddittoria -nervosa e sognante- dei nostri giorni.
La poetessa conosce da diversi anni sia la scultrice Alba Gonzales che la pittrice Patrizia Canola. Come tanti altri, essendo entrambe creatrici di forte talento, ne ha subito il fascino, ammirando le loro opere che, come vedrete, seguono canoni classici nella loro modernità.
Diciamo che, diversamente da tanta arte contemporanea, puntano a rappresentare il “bello”. Una particolarità che non poteva sfuggire alla poetessa che perciò, come è scritto sulla copertina, ha eletto le due artiste a proprie Muse ispiratrici.
Più giovane di qualche anno dei suoi modelli, Sissi Lazzarino non ha voluto ispirarsi ai loro lavori senza il preventivo assenso di entrambe. Un atto di rispetto e complicità tra artiste (e tra donne) che ha senz’altro giovato alla qualità del libro. Il quale è, in un certo senso, un prodotto a sei mani anche se la parte del leone spetta alla poetessa che ci regala diciannove composizione inedite. Alba Gonzales e Patrizia Canola hanno però fattivamente collaborato scegliendo, in accordo con l’autrice, le loro creazioni più adatte a trasformarsi in sorgente di estro poetico.
La felice particolarità di questo libro
-che ne fa un unicum editoriale- è l’abbinamento di immagine e versi. Sulla pagina sinistra di chi guarda c’è la fotografia dell’opera a colori.
A destra, la poesia che le è dedicata. Venti versi al massimo, brevi e meditati. Talvolta struggenti per il senso acuto del tempo che fugge.
Sempre però collegati e intensamente descrittivi dell’opera raffigurata a fianco. Che sia il Cavallo Alato scolpito da Gonzales, “l’effige centaura” che “si innalza elegante” in “un volo senza meta/ libero, forte e sicuro” o Luci d’autunno dipinto da Canola, “… i rami/ allungati, verso un cielo le cui luci autunnali/ suonano come sinfonie/ ad accarezzare il pensiero/ di ciò che siamo e saremo”.
Vi lascio in compagnia delle tre artiste. Buona lettura.
Giancarlo Perna.
Menzione d’onore a Silvana Lazzarino LETTERA AUPI 2017
LA SEDUZIONE DELL’ IMMAGINE: DALL’ARTE AI VERSI POETICI
ALBA GONZALES E PATRIZIA CANOLA, MIE MUSE ISPIRATRICI
INTRODUZIONE
di Silvana Lazzarino
Nel coinvolgere lo sguardo e la mente attraverso rappresentazioni che intrecciano gli infiniti orizzonti del tempo dove protagonista è l’uomo unitamente a quanto lo circonda tra passato e presente, l’arte diventa finestra aperta sulle emozioni a svelare desideri e delusioni, speranze e nostalgie.
Per questa sua capacità di far vibrare gli angoli più remoti di un pensiero legato ad un contesto vissuto, immaginato o desiderato, l’arte può diventare motivo di ispirazione per i versi poetici che come pennellate descrivono le sottili sfumature di stati d’animo imbrigliati tra le corde del cuore in attesa di vibrare per respirare i colori della vita capace di sorprendere ad ogni attimo.
ARTE E POESIA A PARTIRE DALLE IMMAGINI
Il linguaggio della poesia e quello dell’arte partendo da canali diversi di comunicazione, invitano ad interrogarsi sul senso dell’esistenza, permettendo a quanti si lasciano coinvolgere, di esplorare stati d’animo tra gioie e dolori, nostalgie e rimpianti che conducono verso un viaggio dove il sogno rasserena e la verità ferisce, ma solo in apparenza perché tutto può cambiare.
Nasce così l’idea di dare spazio ad un dialogo tra poesia e pittura, ma anche tra poesia e scultura, creando un ponte privilegiato con cui attraversare le emozioni della vita riflettendo sui propri luoghi quotidiani, angoli interiori tra memoria e presente dove ritrovare una rinnovata bellezza.
Questo dialogo può trovare il suo incipit proprio partendo da un’opera d’arte che sia dipinto o scultura, vista quale occasione privilegiata con cui mettere in versi le emozioni che essa stessa comunica attraverso immagini, colori, che investono lo sguardo e il pensiero.
Un paesaggio, un ritratto, figure astratte impresse sulla tela,
ma anche effigi scolpite se in grado di conquistare l’occhio e la mente possono diventare punto di partenza per scrivere versi poetici dando alle emozioni un valore aggiunto. Inizialmente legate ad un dipinto o ad una scultura, poi pronte a rifugiarsi nei ritmi dei versi poetici, le emozioni si lasciano riconoscere grazie alle potenza evocativa delle immagini cui si legano versi, parole.
Ed è proprio a partire dall’aspetto visivo che ho pensato a questo viaggio in cui creare corrispondenze tra l’arte e la poesia proprio perché tra le due avverto una sinfonia di rimandi emozionali dove immagini e parole quasi coesistono in una perfetta armonia spazio -temporale.
A suscitare ni me un forte fascino sul piano visivo ed emozionale sono state le opere di due artiste di fama internazionale: ALBA GONZALES e PATRIZIA CANOLA, incontrate tre anni fa in occasione di AMACI giornata nazionale dedicata all’apertura dei musei e gallerie aderenti all’iniziativa.
Ho pensato a Alba Gonzales e Patrizia Canola,
rispettivamente scultrice e pittrice, quali mie Muse ispiratrici per raccontare attraverso i versi poetici le emozioni suscitate dalla loro arte. Le loro opere, dalle sculture di Alba Gonzales costruite sulla storia dell’uomo alla costante ricerca di verità tra dramma e passione, ai dipinti di Patrizia Canola intensi e avvolgenti abitati da una luce che esplora i volti della natura, sono un mosaico attraverso cui rileggere l’esistenza fatta di verità e finzione, bellezza e inganno con al centro l’uomo che si interroga sul destino e sul mistero della vita nascosto in ogni piccolo angolo della Terra.
Silvana Lazzarino premiata dalla OTMA 2 Edizioni
Gentilissima .
Silvana Lazzarino
e p.c Roberta Panizza
Socia Sostenitrice DILA Vice presidente DILA
Quale apprezzamento per l’encomiabile attività di comunicazione da te svolta fino ad oggi per le nostre testate giornalistiche e web, in virtù della tua costante attività effettuata nel campo artistico a favore dello sviluppo dei progetti ideati dalla nostra associazione e in considerazione dell’eccellente impegno da te profuso nell’avviare la concordata collaborazione tra DILA e la Casa Editrice “Il Sextante” di Mariapia Ciaghi, sono ben lieto di nominarti
“Direttrice Editoriale per conto dell’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA”,
con ciò autorizzandoti a svolgere tutte le azioni concordate con questa Presidenza utili alla gestione dei rapporti con la Casa Editrice Il Sextante, sempre che tu decida di accettare l’incarico operando in regime di assoluta gratuità così come, ed è giusto che te ne dia atto ringraziandoti, hai sempre agito.
Sicuro che saprai essere determinata e coerente, ti auguro di ottenere, per te personalmente e per la nostra DILA, meritati riconoscimenti pubblici e privati.
Ischia 15 Aprile 2017
Bruno Mancini
Presidente DILA