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Festival di Napoli 2019 (seconda parte)
5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.
Il Festival è stato introdotto dalla sigla “Figlie dell’ammore”, canzone scritta da Massimo Abbate e Dario Bianchi, musica di Massimo Abbate e arrangiamento di Lino Pariota.
I 4 minuti del video, nei quali c’è l’essenza di Napoli e delle sue bellezze, hanno ottenuto 156.000 visualizzazioni in meno di due giorni!
In gara 30 cantanti “new generation” e l’assoluta novità di 10 cantanti di formazione lirica accompagnati al pianoforte da Riccardo Iozzia Ambrosino.
Premi realizzati dall’artista internazionale Gianluca Merlonghi.
Si è parlato di arte partenopea anche grazie alla presenza del professore Enzo Ruio e dei suoi “graffiti”.
Una grande novità è stata, introdotta dal Direttore artistico Massimo Abbate con l’iniziativa a favore dell’attività educativa dal titolo “Un momento di didattica musicale”, della quale è stata protagonista La Scala Minore Napoletana.
Semplice e divertente ESPERIENZA TATTILE che permette, ad ogni tipologia di artista emergente, di “toccare” con mano il tradizionale PENTAGRAMMA su cui si fonda il linguaggio della musica partenopea realizzata grazie alla presenza del celebre produttore e chitarrista Marco Burracchi, eccellente docente di chitarra elettrica.
La Coreografa Nunziana Venezia e i ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriane De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito) hanno messo in scena due momenti di danza, ai quali si sono alternati gli interventi comici di Natalia Cretella e Lello Pirone.
Tappeti blu sono stati riservati ai cantanti Concetta De Luisa e Pietro Esposito, vincitori della precedente edizione; al gruppo femminile Le mille bolle blu, vincitore di Sanremo canta Napoli; a Maurizio Meli, Patron del premio Lucio Dalla; allo shoman Krassym e all’attore comico
Massimiliano Cimino.
INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
ADELAIDE CUCINIELLO – Addò nascene ‘e penziere – Giglio & Marotta
ENRICO AMENDOLA – Sorema – Donniacuo & Amendola
MARIA APRILE – ‘A maschera – Maria Aprile
SALLY CANGIANO – Acqua io e acqua tu – Sally Cangiano
GIUSEPPE D’ANGELO – Sciore – Giuseppe D’angelo
DANNY GIO’ – Nuie simme ‘e fachire – De Luca
CIAL ANGELO DE FILIPPO – Ie p’ammore campo e moro – Mario Abbate jr & Angelo De Filippo & Michele Buonocore
MARIA DE FILIPPO – Nuie simme meridionale – Anna Merolla
MARIA DI BELLA – Fantasia da gente – Di Bella & Scutiero & D’Auria
SASA’ DI PALMA – Comme a nu criature – Genny Esposito
FATIMA FAUSTO FT LELLO BENEDUCE – Gocce d’amore – Michele Buonocore
BIAGIO FOGLIA – Te voglio bene – G. Donnaquio & A. Del Grosso
DEBORAH INGARGIOLA – L’amore lascia il segno – Del Grosso & Tortora
VALERIA LISTA – Meza jurnata – Valeria Lista
MARGOT – Uocchie- Sant’Aniello
LUCA MARIS – Luntano senza ‘e te – Luca Maris
TERESA MOCCIA – Te voglio ancora – Teresa Moccia
MARIA NICODEMO – Musica – Anna Merolla
IMMA PALUMBO – Notte – Enrico De Michele
ANTONIO PETROSILLO – Parlanno ‘e te – Michele e Antonio Petrosillo
DANIELA PREVETE – Ricordi – Salamone Puerto Vesce
SARA ROSSI – ‘E te me voglio annammurà – Angelo De Filippo & Gianni Scognamiglio
GIUSEPPE RUSSO – Affianco a te – Giuseppe Russo
LUCA SORRENTO – Lassa sta’
MANU SQUILLANTE – Notte
PINA TRUPPA – Napule, Terra nosta – Stefano Ceparano & Antonio Capasso
MIRY VISCIONE – No cuore no party – Moschetto
Nel primo step FDN New Generation ONLINE 2023, le richieste di partecipazione pervenute alla redazione del Festival di Napoli sono state ben 384.
Come da regolamento la Direzione Artistica insieme alla Direzione Musicale e ai suoi collaboratori, ha provveduto, dopo un attento ascolto, a una prima scrematura scegliendo 46 brani.
Le audizioni dei prescelti si stanno svolgendo, nell’ambito del secondo step New Generation LIVE, in tre sedute.
La prima si è tenuta a Napoli il 28 ottobre nell’Accademia Caliendo Scuola di Canto Moderno.
La seconda si terrà nel centro Italia in provincia di Terni presso l’Agriturismo: “Il Casale dell’Abate Ritrovo degli Artisti”.
La terza sarà a Milano negli studi FDN Event di via Bobbio.
Nella prima audizione sono stati convocati 16 cantanti che si sono esibiti davanti alla Commissione presieduta da Patron Massimo Abbate, Riccardo Fiorentino (Maestro presso Teatro San Carlo di Napoli), Gianfranco Caliendo (Componente dello storico gruppo musicale “Il Giardino dei Semplici”), Nello Ferrara (Cantante di successo al glorioso Festival di Napoli del 1966 in coppia con Peppino di Capri) ed Enzo Nicolò (Vincitore in qualità di autore del primo premio al Primo Festival di Napoli targato Abbate del 2015).
Si ricorda che, per evitare le “caos selezioni” dal vivo, questo Festival adotta un sistema di ascolto molto articolato, dedicando il dovuto tempo e rispetto alle performance e ai loro protagonisti, evitando di fare i nomi degli esclusi.
Al momento gli artisti presi in considerazione per la finale, ma comunque in attesa dell’aggiornamento della graduatoria delle altre due audizioni sono:
Gustavo Martucci Je sto’ bbuono sul’io di Donniaquo – Martucci.
Patrizia Baldassarre Cu’ passione di Baldassarre.
Francesco Mennillo ‘O Rre di Mennillo.
Antonella Michelizzi e Oltre Oceano Band Napule torna ccà di De Furia.
Giuseppe D’Angelo Strigneme accussì di D’Angelo.
Giuliano Angelini Sulo di Angelini
Diana D’Alessio Pe’ sempe di Sonia D’Alessio – Bonaiuto
Eloisa Perrino Sto ccà ncopp’a sagliuta di D’Alessio – Bonaiuto
Maria Donnarumma ‘E signore do’ mare di Gallo
Gabriele Torone Core perduto di Donniacuo – Torone
Si dovrà attendere la graduatoria delle altre due audizioni per poter stilare l’elenco definitivo.
Il 10 dicembre è la data fissata per la comunicazione ufficiale e definitiva dei nomi dei finalisti.
La location nella quale si svolgeranno le tre serate finali sarà ugualmente comunicata il 10 dicembre e, al momento, possiamo dire con notevole compiacimento che la più prestigiosa (e più probabile) è ubicata in un Comune molto ma molto rinomato turisticamente e culturalmente!
5a edizione 13-14-15 dicembre Studi Event FDN presso la rete televisiva Italia Mia.
Vince Antonio Petrosillo.
Premio della Critica a Sasà Di Palma; Premio Mario Abbate a Giuseppe D’Angelo; Premio Interpreti del sole “Espressione” a Miry Viscione; Premio Rino Giglio “Autore” a Adelaide Cuciniello; Premio “Indifferentemente” “Passione” a Maria Nicodemo; Premio “Tu si na cosa grande” “Intensità”a Luca Maris; Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini a Sasà Di Palma; Premio Voce del Teatro a Miriam Artiaco; Premio “Voce del Sentimento” a Luciano Capurro; Premio “Giovanni Capurro” a Marco Ferrante; Premio “Napoli nel Mondo” a Dorothy Manzo; Premio “Franco Ricci” a Cristian D’Aquino; Premio Palazzo San Carlo a Erin Wakeman.
Membri delle Giurie:
Marco Buracchi, Bruno Rubino, Gianni Averardi, Lino Pariota, Rodolfo Fiorillo, Nello Ferrara, Tino Coppola, Dario Ascoli, Raffaella Ambrosino, Massimo Lo Iacono.
Partecipazione di Andrea Dalla Vecchia Ambrosino.
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione musicale Lino Pariota.
Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò. Ospiti: Rino Abbate, Rodolfo Fiorillo, Nunziana Venezia, Ballerini della Compagnia dell’Accademia del Teatro delle Palme di Napoli (Daniela Carrotta, Antonio Cretu, Pasquale Scaturchio, Simone Caprio, Doriana De Angelis, Adriana De Vita, Martina Esposito), Natalia Cretella e Lello Pirone, Marco Buracchi, Enzo Ruio, Massimiliano Cimmino, Concetta De Luisa e Pietro Esposito, il gruppo femminile “Le mille bolle blu“, Maurizio Meli, Krassym, Massimiliano Cimino.
Il Festival di Napoli 2019 è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania e, oltre a viaggiare sulle note dei cantanti in gara, ha rappresentato una finestra sulla musica e sulla cultura napoletana.
La diretta televisiva delle tre serate è andata in onda sul web contemporaneamente in Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Inghilterra, Argentina, Brasile, Repubblica Domenicana, Australia, Cina, Giappone e nella città di New York.
A ridare peso e spessore al Festival è stato un nutrito team organizzato e capitanato da Massimo Abbate, figlio del celebre cantante napoletano Mario Abbate, e l’ottima direzione di Mena Alfano, coadiuvata da Maria Rosa Borsetti, Patrizia Novi, Michele Del Sorbo e Giusy Santaniello.
«Anche in questa edizione» ha detto Massimo Abbate «l’obiettivo primario del Festival è stato quello di far rinascere la canzone napoletana, veicolando all’estero il patrimonio culturale, artistico, ma anche quello ambientale ed enogastronomico campano.
Infatti, il pubblico in presenza ha trovato un’accoglienza speciale presso gli studi Event Tv di Italia Mia di Caserta, potendo degustare, prima delle parole in musica, raffinati prodotti locali in un’area appositamente riservata.»
Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama.
Tutto procede per il meglio anche se non mancano situazioni esterne spiacevoli. Viene constatata una intollerante invasione di manifestazioni che con annunci e operazioni di maquillage attentano alla credibilità del festival minandone l’immagine e l’autenticità. In molti titoli delle suddette appare evidente il riferimento a un proprio Festival Di Napoli.
Abbate, Patron del Festival, scende in campo e a colpi di diffide e querele, blocca sul nascere diciture fuorvianti.
Il Festival di Napoli è ormai consolidato legalmente dal 2015 e non mancano avvisi legali a chi attenta alla sua onestà professionale e intellettuale.
INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
CONCETTA DE LUISA – Puortame cu’ te – De Luisa – Buonagiunto (Primo posto)
PIETRO ESPOSITO – Sulo tu – Buonocore – Esposito (Secondo posto)
N’ SOUND – Arricordate ‘e me – Mormile – Giordano Orsini (Terzo posto)
VINCENZA PURGATO – Acqua – Purgato – Cingotti (Premio della Critica assegnato da Gianni Cesarini)
ENRICO AMENDOLA – Jamme annanze – Donniacuo – Amendola
LUCA ARGENTI – Nun m’annammurasse cchiù – Argenti
ARIMA – ‘Na pazzia – Vitale
SAVIO ARTESI – Figlie ‘e nisciuno – Silli
A7ICO – N’attimo ancora – Credentino
DARIO BIANCHI – Anema – Bianchi
GIOVANNI BOTTA – Parlo ‘e te – Botta
LUDOVICA BROSCRITTO – Accarezzame – Silli
FEDERICA CARDONE – Doce e amaro – Cardone
CINZIA CASERTA – Spusammece – Calabrese – Caserta
NUNZIA CENTANNI – La notte delle stelle – Centanni – Pariota
TONIA CESTARI – ‘O ssapive tu? – Cestari
CINZIA COLONNA – Aiutame – Vitale
EMANUELA COLUCCI – Mullechelle po’ core – Colucci
VALERIA CONDINO – Dimme ched’è – Amato – Condino
GIANNI CONFESSORE – L’urdemo saluto – Vitale
TIZIANA CRISPINO – Anema nera – Crispino – Marchese
DAVIDE D’AMBROSIO – A varchetella – D’Ambrosio – Crocetta
GENNARO DE CRESCENZO – Luntano se ne va – Arato – De Crescenzo
ANGELO DE FILIPPO – Oj né – De Filippo
DANIELA DENIS – Ete m’annammuraje – Merolla
FRANCESCA DI GIACOMO – Canto ‘a vita – Di Giacomo – Carpentieri
MAURIZIO EPOCA – Miette annanz’o core – Epoca
ROBERTA FRAOLA – Tutto chello ca putesse sunnà – Marchitto
GIORDANA GRASSI – Niente è fernuta – Santangelo – Grassi
YLENIA IORIO – Me faje muri’ – De Martino – Satta
MAURIZIO JUNIOR – E m’annammoro ‘e te – Strada – Migliaccio
LAVA ‘E SOUND – Ma pecchè – Lave ‘e sound
SIMONE PREZIOSO – Dimmi – Prezioso
RESCATTO – Bruna – Amato
JOE ROMANO – Un alba a New york – Roano
MARIA ROSA RUFFO – Magia – Vesce – Salomone
SAVIO SILLI – L’ammore è – Silli
DANIELA TERLATI – ‘O tiempo – Terlati – Rega
ROBERTA TONDELLI – Femmena – Amato – De Luca
TRIO 21 Elena Esposito – Maria Carmela Esposito – Carla Palmieri –
‘O rusario de’ femmene – Contento – Caliendo
TUEFF – Brigante p’ammore – Mantice – Flugi
GENNY VITALE – Dimane simme io e te – Vitale
Festival di Napoli 2018 – 4a edizione – 7 dicembre Teatro Politeama (prima parte)
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione musicale Lino Pariota.
Presentatori: Emanuela Giordano, Magda Mancuso, Enzo Nicolò.
Presidente di Giuria Gianni Aterrano.
Membri Giuria: Lino Pariota, Paky Palmieri, Michele Schembri, Bruno Rubino.
Ospiti speciali: Leonardo Quadrini, Gianni Lamagna, Mario Maglione, Anna Merolla, Piera Lombardi, Bruno Cuomo, Enzo Esposito, Carmine Di Domenico, Suonne d’aiere, Enrico Mosiello, Nello Ferrara, i figli di Abbate (Rino), di Bruni (Adriana), di Fierro (Fabrizio), di Gallo (Gianfranco), la nipote di Ricci (Susy Sebastiano), Gianni Lamagna, Mario Maglione, Corpo di ballo della scuola Fitforyou di Ornella Mormone coadiuvata da Martina Di Costanzo e Giovanni Lampitelli, Marco Palmieri, Fausta Nanna, Antonya Di Iorio vincitrice edizione 2017.
L’Amministrazione Comunale di Napoli, nella persona dell’Assessore Nino Daniele avrebbe fortemente voluto che la 4a edizione del Festival si fosse svolta nel Maschio Angioino, mitico Castello di piazza Municipio, il 26/27 settembre 2018, per dare un impulso maggiore alla rassegna Estate a Napoli, ma, a causa del forte vento, fu rinviato al Testro Politeama nei giorni 5-6-7 dicembre.
L’organizzazione non ne ha risentito anzi le serate da due sono passate a tre, ed è stata la prima volta, a testimonianza di una crescita esponenziale della manifestazione.
«La scelta del Maschio Angioino» chiarisce Massimo Abbate «non voleva essere e in effetti non lo è stato, un tradimento al Politeama che del Festival è stato, è e sarà sempre la location ufficiale più autorevole, speciale e ideale, ma una decisione di comune accordo con l’Assessorato alla Cultura per sottolineare il dovuto riconoscimento associato a un forte segnale che palazzo San Giacomo intende dare ai mass media, a Napoli e ai napoletani.»
Al Politeama vi parteciparono 44 Artisti emergenti e più di 80 Autori tra Poeti e Musicisti con, in primis, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio S. Pietro a Maiella diretta dal M° Leonardo Quadrini con 45 elementi di prim’ordine grazie al Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio diretto da Carmine Santaniello.
Mai il Conservatorio ne era stato partecipe, neanche ai tempi del glorioso Festival tra gli anni dal 1952 al 1971.
Bellissime le canzoni inedite dei concorrenti, bravissimi gli interpreti quasi tutti new entry e, come sempre, il Festival si è dimostrato attento alla qualità e alla professionalità, incluso l’alto livello interpretativo.
Un incremento di ospiti e di richieste d’iscrizione notevole, 524.
L’idea portante dell’edizione del 2018 è la rivitalizzazione culturale della poesia, letteratura e della canzone da tempo relegata nei confini campani, attraverso l’attivazione di uno SCAMBIO culturale tra le comunità artistiche di pregio.
Si crea un movimento culturale con artisti, produttori di arte anche di altre città per la progettazione e la realizzazione di opere o eventi per lo scambio di creatività artistica.
Si afferma, convintamente, che la canzone Napoletana è un patrimonio culturale e artistico che appartiene a tutti, non soltanto ai napoletani.
MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL Festival di Napoli 2017 (seconda parte)
3a Edizione 26/27 ottobre Teatro Politeama
Nuovamente al teatro Politeama di Napoli e ancora un incremento d’iscrizioni eccezionali che passano a 487.
Grande partecipazione di autori di pregio e di pubblico 40 i finalisti. Ha certamente influito la presenza del più grande poeta di canzoni Giulio Rapetti Mogol in qualità di Presidente di Giuria che nobilita ancor di più la manifestazione.
Sia il Presidente della Regione che il Sindaco di Napoli sono entusiasti e rinnovano il Patrocinio morale.
Un’attestazione di stima che porterà la edizione del 2017 ancora a più alti livelli di visibilità visto che quelli qualitativi, non sono mai mancati.
Vince: Antonya Di Iorio.
Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini: Michele Buonocore – Direzione Artistica: Massimo Abbate – Direzione musicale: Lino Pariota – Presentatori: Emanuela Giordano, Enzo Nicolò – Presidente di Giuria di qualità: Giuio Rapetti Mogol – Giuria Popolare: tramite voto like sul canale Festival di Napoli di Youtube – Ospiti: Giancarlo Vorzitelli, Enrico Mosiello, Marianna Corrado vincitrice edizione 2016.
INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
ROBERTA ADELINI & LINO CAPPABIANCA – 2+2=4 – Adelini & Cappabianca
NICOLO’ ANNIBALE – L’ammore – Annibale
ANUAH ft GENNY ESPOSITO – L’ammore è accussì – Esposito
MARIA APRILE – Dint’a ‘stu mumento – Aprile
RAFFAELE BENEDUCE – ‘Na bella vita – Buonocore
CHRISTIAN BRUCALE – ‘E mmane sporche – Contento & Caliendo (2° Premio)
MICHELE BUONOCORE – Ie voglio sulo a tte – Buonocore (Premio della Critica)
NELLO CASTELLANO – Napule mia – Colasanto & Castellano
MARIA ROSARIA CENNI – Chella Napule – Cenni
ANTONIO CORSI – Sola – Corsi
BRUNO CUOMO – Me voglio nammurà – Nicolò & Serretta
RAFFAELE DE BELLIS – è vita – Sannino
ANGELO DE FILIPPO – Nu giro ‘e bleus – De Filippo
ANTONYA DI IORIO – Core e penziero – Di Iorio &- Pariota (1° Premio)
SASA’ DI PALMA – Canzona nfama – Giglio & Marotta
STEFANIA DONADIO – Si nun fosse pe’ te – Lanza & Barbareschi
CAROLINA FERRARA – E dimme ca me pozzo nammurà – Vesce & Salomone & Puerto
TOMMASO FICHELE FRANCESCA SORRIENTO – ‘A musica de’ femmena – Giglio &Marotta
IMMA GENOVESE – Fernimmele stasera – D’Agostino & Rossi
SARA GISON – Il sole e la luna – Gison
FRANCESCO IAVARONE – O tutte nzieme o niente – Iavarone
TONYA MADONNA — Ie sto’ accussì – Alfredo Venosa
MARYAM – Mane e pacienza – Casalini – Sorrentino
ANTONIO MARINO – Dint’all’ombra toia – Bozza & Russo
MONICA MARRA – Madre nera – Carlo Faiello
ENZO MAUTONE – A nuie ce piace accussì – Mautone
VALENTINA MARZOCCHELLA – Tra cielo e mare – Abbate &Tirozzi
ALESSIA MOIO – ‘Sti dduie core – Bozza & Moio & Russo (3° Premio)
CARLA MOLINARI – Viento d’ammore – Esposito
ROSY PUGLIESE – Si te ne vaje – Pugliese & Marino
CARMEN PEDATA – Che senso ha – Cascone
WALTER PETITO – Addò staje – Marchese
TIZIANA RUOTO – Nonnanò – Bozza & Russo
MARILU’ RUSSO – Chella verità – Abate & Marotta
LUCA SORRENTO – E si’ tu – Esposito
EMANUELE SORRENTINO – Femmene – Santangelo & Barbareschi
CIRO SPANO’ – Tiempo – Vorzitelli
VALTER TAMMARO – La città obliqua – Cascone
DANIELA TERLATI – L’angelo del sud – Rega
GENNY VITALE E YEDEN – Comm’è che cazze – Donniacuo & Vitale
I 40 giovani finalisti di questa edizione si sono esibiti nel corso della prima serata per raccogliere la straordinaria eredità dei Festival degli anni d’oro e rilanciarla con nuove idee musicali e nuove canzoni.
Nella seconda serata, il Presidente di giuria Mogol insieme alla Presidente dell’Associazione Jacqueline (Jacqueline Schweitzer) e Totò Savio sono saliti sul palco ed hanno annunciato i 16 artisti scelti sui 40 in gara che di li a poco si sono esibiti per l’assegnazione di tre borse di studio che sono state attribuite, dopo nuova votazione, ai primi tre classificati.
Sono stati assegnati, inoltre, il Premio Internazionale della Critica Gianni Cesarini ed il Premio Totò Savio per il miglior autore.
I vincitori delle tre borse di studio hanno, successivamente, frequentato gratuitamente il Corso di formazione professionale e artistico del CET di Mogol.
A determinare la classifica generale del Festival, invece, è stata la somma dei voti della giuria di qualità e quelli della giuria popolare i cui voti sono stati definiti in base al numero dei like visibili sui singoli video degli artisti, pubblicati per l’occasione sul portale youtube del festival.
Questi voti sono stati calcolati per il 20% rispetto a quelli di qualità e hanno avuto effettiva validità solo quelli espressi sul portale del festival e non su altri siti o pagine non ufficiali.
Mogol ha indicato i primi tre classificati mediante un suo personale, indipendente e insindacabile giudizio, e tre sono state le borse di studio offerte dalla Fondazione Jacqueline e Totò Savio grazie alla Presidente Jacqueline Schweitzer moglie del celebre autore.
I primi tre classificati da lui scelti indipendentemente dalla classifica finale del festival, hanno potuto accedere gratuitamente alla Università della Musica di Mogol il CET.
I sedici finalisti sono stati chiamati ad esibirsi nuovamente per un’ultima valutazione che di lì a poco ha determinato i vincitori delle Borse di studio.
Questo non ha significato l’esclusione in toto dei restanti 24 finalisti.
Infatti, si precisa che loro sono stati esclusi momentaneamente solo per la classifica e per la vincita delle borse di studio, ma non per quella dei vincitori del Festival di Napoli 2017 che ha avuto tutt’altra modalità.
Dopo la ulteriore esibizione dei 16 artisti, sono state menzionate, da Mogol e dalla Presidente Jaqueline Savio, le 7 note di merito ma non i tre vincitori delle borse di studio, poiché il grande autore ha ritenute che le stesse fossero consegnate dopo un ulteriore riflessione su tutti i sedici brani, ritenendo opportuno darle, dopo una attenta verifica, solo a chi ha dimostrato di avere i requisiti idonei necessari per la frequentazione dei corsi, e non magari ad autori in età matura e già di per sé professionisti di settore.
Sono stati assegnati altri premi tra i quali v segnalato il Premio della Critica consegnato dal Presidente della Confesercenti nonché Console Onorario della Federazione Russa a Napoli dott. Vincenzo Schiavo.
Nel 2016 riprende la entusiasmante avventura del Festival con un incremento d’iscrizioni del 100% rispetto all’anno precedente.
La manifestazione conquista l’attenzione del Comune di Napoli grazie all’assessore Nino Daniele e quella Chiesa attraverso il Cardinale Sepe.
L’ANIA, grazie a questa rinascita del Festival di Napoli con le nuove generazioni, mette un punto fermo sulla rivalutazione di un periodo storico di alto pregio.
Fin dalla prima edizione del Festival non è stato richiesto il supporto delle Istituzioni, né in termini economici e neanche in quelli più propriamente simbolici dettati da patrocini morali: ciò nella determinata volontà di operare affinché intorno a questa nobile iniziativa non esistano lucro, favoritismo clientelare, invadenza di uomini di potere e non siano attive quelle parzialità insopportabili a beneficio di parenti e amici.
Il ricavato dell’incasso della serata è stato donato in beneficenza alla Chiesa di San Ferdinando, detta Chiesa degli Artisti di Piazza Trieste e Trento.
Nel regolamento è stata evidenziata la scritta: DIFFIDATE DI QUEI CONCORSI CHE VI CHIEDONO SOLDI ANCHE SOLO PER L’ISCRIZIONE!
Il teatro Politeama è stato lo scenario e il sottoscritto, Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale Italiana Artisti) fondata insieme al compianto Massimo Troisi, è stato l’artefice di tale importante iniziativa.
Mettendo studio, impegno e passione, con una buona dose di professionalità e umiltà, sono arrivati risultati lusinghieri per tutti i partecipanti.
Festival di Napoli New Generation 2016 – 2a Edizione – 26 maggio Teatro Politeama.
INTERPRETI – TITOLI – AUTORI
ARIO – Mo’ penz’a mme – De Pompeis;
TOMMASO CAVALLO – Comm’a nu mariuolo – Russo & Cavallo;
ROSA CHIODO – ‘A notte pe’ durmi’ – De Pompeis;
STEFANO CIMMARUTA – ‘Na femmena – Casalini;
MARIANNA CORRADO – Addò me porta ‘omare – Troiano Marotta;
PIERO DEL PRETE feat ANGELA NAPOLITANO – Ammore ammore ammore – Pane & Del Prete;
ANTONYA DI IORIO – Anema vola – Bozza & Gargiulo;
SASA’ DI PALMA – Int’a nu suonno – Esposito;
FEDE ‘N’ MARLENE – Sanità – Ottombrino & Vitale (Premio della Critica);
PAOLA MIRISCIOTTI & CARLO TORTORA – Basta accussì – Contento &Caliendo;
ALESSIA MOIO – ‘O viento do’ mare – Moio &- Russo;
PASQUALE ROMANO – Vaco – Abbate jr & Assanti;
TIZIANA RUOTO – Quanno canto – Abate & Alfieri;
MARILU’ RUSSO – Cercanno ammore – Nicolò & Pariota;
GIANNI SCARDAMAGLIO – Tieneme accussì – Lanza &- Barbareschi;
SOULBAHIA – Int’a nu suonno – Esposito;
CIRO SPANO’ – ‘O specchio – Troiano & Marotta;
DANIELA TERLATI – Terra – Rega;
Direzione Artistica Massimo Abbate.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Ospiti Gips Fint, Angelo Di Gennaro, Peppe Rienzo, Compagnia La Bella Mbriana, Giusi Barone (vincitrice edizione 2015), Gianni Lamagna.
Presidente di Giuria Antonio Onorato.
Membri di Giuria Gianni Aterrano, Giuseppe Giordano, Duccio Tortora.
Marianna Corrado è stata la vincitrice.
Il Premio della Critica è stato assegnato a Fede & Marlene.
Napoli anno 2015.
Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su festivalnapoli@libero.it e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.
Vengono così selezionati 23 finalisti.
Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.
Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.
Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.
L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.
Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.
Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.
Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.
In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.
“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” – 26 giugno ore 21 Teatro Politeama
Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.
Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Presidente di Giuria Bruno Lanza.
Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.
Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.
INTERPRETI TITOLI AUTORI
ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni; ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;
BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;
ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte – Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano & Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa & Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;
MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.
Il seguito alla prossima settimana
Napoli anno 2015.
Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.
A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.
Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.
Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.
Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.
Massimo è basito.
A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.
Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.
Ricominciare da zero.
La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”
Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.
A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.
Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.
Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.
Rino Giglio entusiasta dice:
-“Bella idea Massimo! Diamo spazio ai giovani.
In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”
A Massimo si accende una luce interiore.
Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.
Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.
Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.
Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.
Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.
Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.
Concorso a iscrizione gratuita.
Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.
Il seguito alla prossima settimana.
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Professionisti DILA APS 20231116 – Il Dispari: Angela Maria Tiberi
D:- Com’è nato in te il desiderio di fare il giornalista?
R:- Più che una professione lo considero un hobby.
A me piace la comunicazione e se non si fanno le cose con piacere e passione non si ottengono risultati. Diversi anni fa, a fine anni 90, dal momento che mi recavo a vedere le partite del Latina calcio, un amico giornalista ormai deceduto, mi disse, perché non mi fai il resoconto della partita?
Così iniziai a pubblicare i miei articoli sui giornali.
Un giorno conobbi un tecnico televisivo e mi chiese se ero interessato a partecipare ad una trasmissione sportiva a Lazio tv.
Facevo così bene la mia parte che poi mi fecero diventare l’opinionista principale nel settore calcio.
Con il tempo mi resi conto che non esiste solo il pallone nella vita e mi volli specializzare anche nel settore della cultura e dello spettacolo.
Così cominciai a fare interviste a personaggi più o meno noti del mondo dello spettacolo.
Credo che tutti abbiano il diritto ad essere ascoltati e ad essere pubblicizzati.
Mi piace vedere negli occhi dei più giovani i loro sogni ed aiutarli a diffondere la loro passione.
D:- Puoi dirci le testate giornalistiche con le quali collabori e con le quali hai collaborato?
R:- Attualmente scrivo per Latina Flash, Roma giornale sera e Flipnews free lance.
Quest’ultimo a livello nazionale e internazionale.
D:- Posso chiederti di confermare la notizia che sei in procinto di raggiungere un accordo, con Bruno Mancini, per la tua collaborazione con la testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio che ci ospita con questa intervista esclusiva nella rubrica di cui sono Direttrice Redazionale?
R:- Sì volentieri
D:- In quali settori intendi proporre i tuoi articoli?
R:- Cultura, spettacolo, sport.
D:- Allora grazie, con l’auspicio di poter leggere presto i tuoi articoli.
R:- Si, mi metto in opera.
Angela Maria Tiberi | RUBRICA “Le interviste”: Sara Aliscioni fotografa
“… provare a restituire immortalità a persone, momenti e luoghi.”
D:- Buongiorno Sara Aliscioni e grazie per questa intervista esclusiva per il quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
Vuoi dire ai nostri lettori come è nata la tua passione per la fotografica?
R:- Mi sono dedicata alla fotografia dal 2006.
Sin da bambina sono stata attratta dalle fotografie: ero affascinata dall’idea che le immagini potessero continuare a vivere oltre il tempo negli occhi di chi le osservava, poi mio padre mi ha fatto esplorare non solo il mondo del teatro, al quale mi sono dedicata come interprete e come fotografa, ma anche della musica, studiando solfeggio classico e suonando il basso, oltre che del cinema..
Ancora oggi ciò che mi spinge a fotografare è provare a restituire immortalità a persone, momenti e luoghi.
Oltre a vari corsi di tecniche fotografiche e workshop dedicati al reportage, ho frequentato la formazione promossa dal MoMA sulla fotografia come tecnica di esplorazione e documentazione della realtà.
Successivamente, spinta da un interesse per il fotogiornalismo come fonte primaria, ha seguito il corso sull’uso delle immagini e sulla loro interpretazione storica nel XX secolo presso l’Università di Londra e Royal Holloway.
Nel 2022 sono entrata a far parte delle piattaforme Knownorigin.io, Foundation.app e Sloika.xyz che curano e rilasciano collezioni NFT.
Tra le attività seguite, ho curato diversi lavori di backstage fotografico, l’ultimo di questi presso il Museo Macro di Roma.
D:- Hai progetti particolari? Per esempio su come diffondere la bellezza umana e renderla immortale?
R:-La mia scelta fotografica, orientata al Reportage e alla Street Photography, è caratterizzata da una calligrafia rigorosamente in bianco e nero.
Ispirata al linguaggio della regista ungherese Béla Tarr, propongo immagini fatte di simbolismo, drammaticità e poesia in un’interpretazione oggettiva, descrivendo la dura realtà che vede al centro l’uomo in contesti familiari e quotidiani.
Il filo conduttore è sempre la ricerca della bellezza anche quando ciò che circonda il soggetto è decadente, oscuro e dimenticato.
D:- Ora che con tuo marito Alessandro Bavari avete terminato “Kill the Covid!”, un mockumentary fotografico horror rurale ambientato in Italia, quali sono i tuoi progetti futuri?
Molti, ma tengo particolarmente a questi due.
Il primo è il progetto personale, NFTs Artists Portraits, che nasce dalla mia visione volta ad immortalare i protagonisti della nuova scena internazionale, esploratori del mondo Crypto.
Obiettivo è quello di testimoniare alcuni dei precursori della nuova frontiera dei mondi virtuali e reali interconnessi, come gli NFT, restituendo quel tipo di immortalità che l’uomo ha sempre cercato.
Alessandro mi ha seguito e incoraggiato durante tutto il lavoro.
Il secondo è, appunto, quello di promuovere “Kill The Covid!” con il massimo impegno.
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Quest’anno non voglio regali
Rinuncio stavolta agli auguri
I troppi episodi mortali
Mi rendono i giorni insicuri .
Qui l’aria è infuocata dal male
È mina che esplode la terra
Dove anche il respiro è fatale
Si vive ogni giorno una guerra .
Non voglio più un mare di sangue
Né rabbia del cielo in tempesta
La gente che trema e che langue
Ma un senso di vita più onesta .
Dov’è che sei Cristo mio Dio
Nessuna ferita è guarita
È tutto soltanto un oblio
Dov’è quella fede infinita .
Che nasce guardando il tramonto
Galoppa l’immenso universo
Portando al Natale ch’è pronto
Un nuovo domani diverso .
Luciano Somma
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Il Dispari 20231113 – Redazione culturale DILA APS
Sarà la “Libreria Popolare” con sede a Milano in via Tadino a gestire le vendite dei libri presentati dalla nostra Associazione di promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” in occasione dell’evento inserito nel programma BOOKCITY 2023 che presenteremo il prossimo 17 novembre nel Centro Internazionale di Brera.
Un Socio DILA APS, che conosce bene Milano ed altrettanto bene si muove negli ambienti culturali ha commentato la notizia scrivendo «… è una delle più importanti librerie “vere”; intendo dire librerie attente alle situazioni sociali, culturali scientifiche, artistiche, ecc. che circolano, e non cristallizzate nel bozzolo dei vari Mondadori, Feltrinelli ecc. Da me molto frequentata quando ero a Milano»
La storia della libreria nasce nel 1952 come Libreria della Nuove Corsia dei Servi per volontà di David Turoldo, Camillo de Piaz e Mario Cuminetti presso il convento S. Carlo.
Nel 1974 si è spostata nell’attuale sede di via Tadino.
In un’intervista a Raffaella Oliva, il titolare Guido Duiella ha definito la libreria come “… libreria generalista con una vasta selezione sia di saggistica che di narrativa, attraverso la quale cerchiamo di valorizzare soprattutto case editrici piccole e indipendenti ma senza trascurare le scelte di qualità dei più importanti editori italiani. Inoltre cerchiamo di valorizzare la poesia con uno scaffale considerato tra i più riforniti della città. E infine abbiamo una piccola stanza dedicata ai libri per bambini e ragazzi, dove i più piccoli possono fermarsi e sfogliare con calma i libri prima di scegliere quale portare a casa“.
E a Claudia Consoli ha detto sorridendo «Io sono solo l’ultimo portinaio di una casa fatta di libri, nella quale gli inquilini sono i lettori; il portinaio accoglie, orienta e tiene in ordine affinché il lettore trovi la sua stanza libraria».
Alla poesia, in particolare, sono stati dedicate presentazioni di libri e di autori con la partecipazione di scrittori provenienti da molte regioni italiane con testi di giovanissimi, più o meno esordienti, così come con i versi di personalità già affermate.
Ringraziamo Guido Duiella per la cordiale accoglienza e certamente lo vorremo protagonista di un prossimo evento nella nostra isola d’Ischia.
Siamo entusiasti nel presentarvi il nuovo libro NOTE CONDIVISE, opera del poeta e paroliere napoletano LUCIANO SOMMA scritto in collaborazione con l’autrice e curatrice d’opera ravennate GIOIA LOMASTI.
Luciano Somma e Gioia Lomasti sono due “storici” opinionisti di questa rubrica e, inoltre, entrambi collaborano con i progetti culturali Made in Ischia fin dalle primissime attività del 2006.
Come se non bastassero questi loro meriti per indurci alla favorevole presentazione del libro, c’è anche da decantare lo stile e il contenuto del libro, per quanto di speciale in esso è stato dedicato alla splendida Napoli, che i due Autori dipingono come una città affascinante, vibrante e ricca di storia.
Contattato telefonicamente, Luciano ci ha confidati tutti i sentimenti di amore viscerale che ha voluto trasmetterci attraverso “Note condivise” dicendo “Con la sua innumerevole tradizione letteraria e la sua vivace scena artistica, Napoli ha ispirato generazioni di scrittori, poeti e artisti ove evince il nostro ricordo.
Attraverso le nostre parole, cerchiamo di trasmettere le emozioni che questa città evoca in noi: l’amore per le sue strade, il profumo dei suoi mercati, il calore delle sue persone.
Napoli è una città che affascina e affascinerà sempre, e confidiamo di potervi condurre in un viaggio straordinario attraverso le sue strade e la sua anima.
Questo libro riteniamo sia un regalo perfetto avendo messo cuore nella realizzazione, molte aziende lo donano ai propri dipendenti offrendo loro un omaggio unico e significativo e perciò vorremmo consigliarlo.
Ci auguriamo che questo libro possa farvi scoprire e apprezzare la sua magia, insieme ad altri interessanti temi di cultura generale e poetici che abbiamo scelto di evidenziare attraverso la nostra scrittura.”
È possibile acquistare Note Condivise tramite il canale distributivo Youcanprint, tramite Amazon o sui tantissimi altri webstore, senza escludere la possibilità, nel caso vogliate supportare l’iniziativa provvedendo all’acquisto di una quantità superiore alle 10 copie, di ordinarlo direttamente ad uno dei due Autori.
In tal caso loro s’impegnano, se vorrete, a menzionarvi quali amici sponsor all’interno dei canali che supportano il libro su social network e web plaudendo la gentilezza del vostro gesto.
INFO: dila@dilaaps.it
https://www.youcanprint.it/note-condivise/b/3c696fb5-a3ad-53c8-8395-b660e7163027
Salvatore Gurrado l’ha così commentato “La leggerezza del libro note condivise, si fa corpo, il corpo della poesia, si gioca con l’infanzia e il suo profumo. Come l’ultima innocenza per poter tornare a scalare il cielo. Un vuoto enorme senza la poesia che ci lascia graffi nell’anima dei ricordi, la poesia serve a cantare la bellezza di ciò che nasce, a creare nuovi silenzi di un surrealismo innato.”
Note editoriali:
Editore Youcanprint
Pagine 62
ISBN 9791220396639
Libro scritto a quattro mani da Luciano Somma e Gioia Lomasti, dove sono stati pubblicati molti articoli che trattano vari argomenti di attualità, folklore, musica e animali, con poesie a loro dedicate.
EUR 12.00
Insieme a Liga Sarah Lapinska, provenienti dalla Lettonia, hanno preannunciata la loro probabile presenza all’evento DILA APS della manifestazione internazionale del libro e della lettura “Boookcity 2023” (che presenteremo il prossimo 17 novembre dalle ore 11 alle ore 15 nel Centro Internazionale Brera) le Artiste Rasma Urtane, Marija Gadaldi, Ingrida Zake e Guna Oskaina.
Caro Bruno, ho letto il tuo secondo volume “Per Aurora: La Notizia, La Condanna.” ebbene mi è apparso come un lungo romanzo in cui l’Io Narrante, il Prof. Edoardo, esplica i vari passi del suo libro, dove la “Guascona”, Aurora o semplicemente la Signora, mantiene sempre un rapporto d’intesa non solo culturale ma amichevole.
Poi c’è Edith,”l’Anima” del folto gruppo narrato, e in lei viene riversato tutto, anche il mistero della mente.
I numerosi personaggi sorti dalla penna felice di Edoardo, l’Io Narrante, appaiono nell’universo dello scrittore e poi scompaiono per non più ritornare, tranne Edith che tutto raccoglie e medita. Ebbene, i personaggi sono molteplici, non dimentico Tom, compagno di bevute e di letture.
Il turpiloquio non manca e non arreca disturbo, anzi…
Il prof. Edoardo ama molto la sua Isola d’Ischia, perla del Mediterraneo come la chiama lui.
La descrizione della natura, i cancelli che portano alle ville antiche sono gioielli dell’epoca, la natura, il mare, portano echi di inconfondibili bellezza, e la ginestra (chi è la fortunata mortale a cui piace la ginestra, fiore profumatissimo e amato dall’Io narrante?)… ebbene c’è tutto un dramma, un accapigliarsi di fatti, di notizie e drammi, sia pure minuscoli, come il gatto nero, e il suo umanizzarsi, che vuole a tutti i costi conoscere l’umano che non vuole, e poi Adele con i porci, sbranata, ridotta a un panzerotto; e tanti numerosi fatti più o meno incresciosi.
L’intercalare è schietto, libero del narrare, le parole che scivolano mai inerti, pause a incuriosire. Aurora, la Signora “Guascona” sorride e gli comunica amicizia.
Poi c’è Snob Rob, un importante personaggio il quale è descritto da Edoardo-Petrus in tutta la sua illusoria magnificenza, poi questi inaugura una morte in diretta avvalendosi di sue conoscenze fortuite. Ma chi è la protagonista che morirà in diretta? Aurora, la Signora, la ”guascona”?.
Infine altri personaggi più o meno lievi che affollano il romanzo, diviso dalla Notizia, la Condanna. Molteplici e gustose scenette che coinvolgono i vari Marco, Petrus, Snob Rob,Bruno Imenottero ( il nostro Bruno Mancini, protagonista di svariate avventure?)
Il finale è romantico come vuole la tradizione delle storie d’amore.
Sarà Edith la fortunata amata dall’Io narrante?
Forse.
Tra chi si accosterà al libro, i più meritevoli inorridiranno al principio per un pensiero in libertà ma poi aspetteranno che la Notizia giunga al termine e così la Condanna.
Aurora, infine, è protagonista sino alla fine, chiamata alla ribalta della vita, perché la Vita è, con i suoi drammi e certezze.
Il sorriso di Aurora è come mille soli e illumina lo scenario talora greve.
In altra occasione ho paragonato Bruno Mancini a Ionesco e a taluni personaggi di James Joyce nel libro Ulisse, invece Bruno Mancini è unico, è l’Autore ermetico, con una serie innumerevoli di personaggi più o meno meritevoli.
Auspico e credo che la sua penna mai si esaurirà e che la sua vena di scrittore creerà altre storie, altre avventure… e poi ci sono le birre, il sigaro, l’ultima sigaretta del giorno… infine la sua Poesia del presente e divenire.
Carla Rugger: Association Internationales des Critiques Litteraires.
Paris, Roma, Alghero.
Per Aurora volume secondo
ISBN 9781471077531
Pagine 102 formato A5 € 15.00
Amazon https://www.amazon.com/Aurora-secondo-ricerca-storie-Italian/dp/1471077535
Liga Sarah Lapinska | Twittwrone
Il pittore espressivo Heino Blum di Olfen, Germania, e il suo gatto Chico posano con le opera d’arte di Heino e l’antologia “Penne Note Matite”.
Heino Blum, come Milena Petrarca autrice del dipinto di copertina di questa antologia (“Le muse”), è già diventato tante volte finalista e vincitore del concorso “Otto milioni”.
Invece il suo amato gatto Chico ama stare nella bottega di Heino e ha molto ispirato Heino.
Le astrazioni poetiche, le composizioni simboliche e le opere in stile dadaista di Heino, oltre alle splendide miniature con motivi floreali sono bellissime.
Auguriamo a Heino e a Chico una collaborazione a lungo e tutto il possibile successo creativo!
https://www.bookcitymilano.it/eventi/2023/associazione-dila
PROGRAMMA
Con Bruno Mancini, Alexandra Firita, Angela Prota, Antonella Ariosto, Chiara Pavoni, Lucia Abbatantuono, Lucia Pavone, Mariapia Ciaghi, Maria Luisa Neri, Santina Amici, Alberto Liguoro, Davide Felice, Franco De Biase, Franco Fratini, Jeanfilip, Massimo Abate e Roberto Castaldo.
Proclamazione vincitori delle quattro sezioni (Poesia, Arti grafiche, Articoli, Video) della dodicesima edizione del Premio internazionale di Arti Varie “OTTO MILIONI”.
Presentazione delle ultime due annualità delle pagine culturali pubblicate nel quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e nel Magazine EUDONNA di Mariapia Ciaghi.
Mini storia del FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA e nuovo programma.
Sketch Pulcinella napoletano.
Recital canoro di Angela Prota.
Recital musicale di Maria Luisa Neri e di Santina Amici.
Esposizione di opere pittoriche di Jeanfilip e di Liga Sarah Lapinska.
Proiezione video.
LIBRI
I sogni delle pietre Visele Pietrelor, Alexandra Firita, Il Sextante
Il cervello sul comodino, Lucia Abbatantuono, Franco Fratini, Amazon Publishing
Il furto della foto di Maradona, Bruno Mancini, Lulu.com
Immaginazione, Alberto Liguoro, Lulu.com
Ispirazioni, Autori Vari, Editore Edit Santoro
L’A-B-C degli amministratori comunali, Davide Felice, Editore La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori
La valigia, Antonella Ariosto, Editore Zampini
Per Aurora. Tutti i racconti, Bruno Mancini, Lulu.com
Promo uno, Bruno Mancini, Lulu.com
Versi a pezzi, Lucia Pavone, Editore Giovanelli
LUOGO
Centro Internazionale di Brera
via Marco Formentini, 10
Capienza: 90
INFO e PRENOTAZIONI: dila@dilaaps.it
BOOKCITY MILANO è un’iniziativa voluta dal Comune di Milano e dall’Associazione BookCity Milano (Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si è affiancata l’AIE (Associazione Italiana Editori), ed è sostenuta da Intesa Sanpaolo (main partner), da Esselunga (premium partner), con la collaborazione di Fondazione Cariplo e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Partecipano inoltre Eni, Recordati, Amplifon, Galleria Campari, TIM, Pirelli, Fondazione Fiera Milano, Gruppo San Donato, Burgo Group, BiM, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Enel, Federazione Carta e Grafica, Comieco, Messaggerie Libri SpA, Fondazione AEM; partner tecnico ATM.
Sono media partner dell’edizione 2023 di BookCity Milano: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, Rai Radio2, Rai Radio3, Feltrinelli Librerie, Giornale della Libreria, ilLibraio.it.
DUE POESIE
Saranno lette da Chiara Pavoni
Eppure se tu fossi stata violata
– il vicino di casa maledetto-,
se nel fatato mondo d’innocenza
tu
come madre innocente del figlio di nessuno,
tu fossi stata
come vergine immolata nel tempio d’Efeso,
tu fossi stata violata
come gazzella indifesa dal branco di lupi,
tu fossi stata violata nella grotta pollaio
come una preda soggiogata dall’amico di famiglia,
tu saresti rinata
tra le mie braccia
di pescatore d’emozioni,
incubata in un tenero affetto
oltre ogni possibile attesa,
alitata dal vento del sud che cancella le orme
– maledette –
dei tanti vigliacchi stupratori
… e non potresti perdermi.
Io sono vento
io sono forza
io sono crudo esempio di follia.
Spingimi nei tuoi dilemmi
di lupa insoddisfatta,
nessuno avrà il tuo scalpo.
Modifica il tuo stato
rimuovi l’occupato,
e vieni al sole.
Il volo verticale di un elicottero distinguo
il fumo di un battello
si spande innocuo.
Profeta eccomi.
Vicino ai miei bagliori.
Brucio superfici senza suoni
piuttosto che patire suoni di seghe.
Ricordo il crepitio di una mitraglia
sotto gli archi scuri di un portone
addosso ai cani uomini
il piombo dei proiettili.
E le piante pesanti di corpi
ed i fiori sparsi per terra:
quel grido di pianto di bimba.
Mentre c’erano scarpe chiodate.
Ricordo la cella bassa
e il sapore di aria viziata
-alle volte
sporche
ignobili croci
affannano–
il brusio.
Mentre c’erano scarpe chiodate.
Sua madre sporca di sangue
accoccolata
tra luci ed ombre di ferro.
E lì pensammo di bene e di male,
di male di male e di bene.
E poi capimmo
pietà
che, sola, eri triste.