UNA CHITARRA IN FRACK

UNA CHITARRA IN FRACK

Omaggio a Domenico Modugno.

Un viaggio musicale emozionante attraverso le più belle canzoni composte e cantate dal grande Domenico Modugno, riproposte in una nuova veste, in cui la maestria e la bellezza della sua voce
riecheggiano attraverso le sei corde di una sola chitarra in una straordinaria metamorfosi musicale tra amore e ironia.

UNA CHITARRA IN FRACK

UNA CHITARRA IN FRACK

Il Modugno romano

Vecchio frack
Musetto
Meraviglioso

Il Modugno napoletano

Pasqualino Marajà
Tu si na cosa grande
‘O Café
Lazzarella
Resta cu mme
Ie, mammeta e tu

Il Modugno siculo – salentino

‘U Pisci Spada
Tambureddu
Malarazza
La donna riccia

Il Modugno Sanremese

Piove
Dio, come ti amo
Nel blu dipinto di blu

PRESENTAZIONE

Cos’è un classico?
È un immutabile brano, irrimediabilmente figlio del suo tempo, scolpito per sempre a chiare note nella storia e nella memoria di tutti. Anche se rimescolato in altri generi musicali o rielaborato con strumenti musicali diversi dall’originale, resta e resterà sempre un “Opera” frutto della genialità di chi l’ha inventata in una sorta di cristallizzazione eterna.

A livello planetario, la canzone italiana è uno dei maggiori vanti della produzione musicale della nostra penisola.

In particolare i brani scritti e interpretati dal grande Domenico Modugno sono numerosi, di grande qualità e molto variegati: dalle classiche canzoni d’amore, alle canzoni spiritose e ironiche a quelle di carattere sociale cantate sia in italiano che nei vari dialetti del sud Italia.

Infatti, lui amava definirsi: pugliese di nascita, Siciliano d’amore e Napoletano di adozione.

La scelta di trascrivere questa serie di brani, risponde alla propensione della chitarra a proporsi anche da sola, come interprete credibile di questo repertorio musicale molto conosciuto e amato in ogni dove e rivisitato con gusto, sia nelle trovate strumentali utilizzate, che nelle sapienti armonizzazioni.

Inoltre, la chitarra è sempre stato lo strumento musicale privilegiato con cui Domenico Modugno amava accompagnarsi nelle sue esilaranti performance.

Anche se in una scala sonora più ridotta, la chitarra, con la sua duttilità armonica, risulta essere lo strumento musicale che meglio fotografa l’aspetto orchestrale, in una nuova veste sonora che conferma la sua natura istrionica, fascinosa, intrigante, melanconica, dolce e virtuosistica, proprio come la voce del grande Domenico Modugno.

VITO NICOLA PARADISO

UNA CHITARRA IN FRACK

UNA CHITARRA IN FRACK

Chitarra d’Oro 2012 per la didattica
al 17° Convegno Internazionale di Chitarra
Maestro d’Italia 2008 – 2012 al Premio Musica Italia

Nato in Puglia nel 1964, dopo varie esperienze in diversi generi musicali, si diploma in chitarra nel 1987 in qualità di privatista con il massimo dei voti e la lode. Dalla fine degli anni ottanta, e per oltre un decennio, risulta vincitore in numerosi concorsi nazionali ed internazionali.

Il Concertista

Ha tenuto innumerevoli concerti in prestigiose sale e teatri di città d’arte in Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania, Scozia, Olanda, Austria, Ungheria, Svizzera, Irlanda, Cina, Giappone, Messico, Argentina, Canada, e diversi stati americani: California, Oklahoma, Indiana, Arizona, Washington, Massachussets, Oregon e New York.

In qualità di solista ha eseguito diversi concerti per chitarra e orchestra e in ambito cameristico ha fatto parte di diversi ensemble dal duo al quintetto con archi collaborando con artisti italiani e stranieri di fama internazionale.

Ha registrato diversi dischi come solista, tra cui: Una chitarra in Frack (Edizioni Curci); Serenate latine del ‘900 (allegato alla rivista GuitArt); La magia di una Chitarra italiana (WLO Records).

L’Autore

È l’autore del fortunatissimo metodo di base (record di vendite) LA CHITARRA VOLANTE, un vero e proprio “Best Seller” della didattica musicale pubblicato dalla casa editrice Curci di Milano.

La chitarra volante, già da diversi anni ha raggiunto la Top Ten come il libro di didattica musicale più venduto e utilizzato in Italia. Inoltre, lo stesso metodo è inserito e adottato in diverse scuole e conservatori europei, oltre che, negli Stati Uniti e in Sud America.

A parte il metodo, in questi anni ha pubblicato diversi brani originali di genere descrittivo per chitarra sola sino all’orchestra di chitarre e un originale Manuale dal titolo “La Chitarra Napoletana” con numerose trascrizioni per sola chitarra di classici della canzone Partenopea.

Numerose sono le interviste e le recensioni su riviste specializzate. Le sue pubblicazioni hanno vinto numerosi premi della critica fra cui: “Cinque stelle” sulla rivista Seicorde e la copertina di GuitArt.

Il Didatta

È regolarmente invitato in varie università e conservatori di tutto il mondo a tenere masterclass e seminari sulla sua metodologia e in particolar modo per le orchestre di chitarre di cui è uno dei maggiori esperti. Docente di chitarra presso Conservatorio “G. Paisiello” di Taranto, nel 2000 su oltre centocinquanta candidati è risultato primo assoluto, con punti 100/100, al Primo Concorso Nazionale a cattedre per l’insegnamento di chitarra nei corsi ad indirizzo musicale tenutosi a Roma.

Numerosissimi sono i riconoscimenti e le attestazioni per la sua prolifica attività di didatta, tra cui il prestigioso premio Chitarra d’oro per la didattica 2012 ottenuto presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria nell’ambito del 17° Convegno Internazionale di Chitarra e il premio “Maestro d’Italia” ottenuto per ben due volte nel 2008 e 2012.

Contatti

Vito Nicola Paradiso
via Matera, 137/3
70029 Santeramo in Colle (Bari) – Italy
tel. 080 3023471 – cell. 335 8210956
mail info@vitonicolaparadiso.it
Skype: Nickit64
www.vitonicolaparadiso.it
www.edizionicurci.it
EC 11821
UNA CHITARRA IN “FRACK”
Omaggio a Domenico Modugno
Recital per
Vito Nicola Paradiso
Trascrittore e interprete
www.youtube.com/vitonicolaparadiso

Vito Nicola Paradiso Italian Guitarist

Concerti Vito Nicola Paradiso

UNA CHITARRA IN FRACK

UNA CHITARRA IN FRACK

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UNA CHITARRA IN FRACK

Mancineide 3 Ottobre 2016 video Bruno Mancini

Mancineide 3 Ottobre 2016 video Bruno Mancini

Mancineide 29 Settembre 2016

Mancineide 12 Settembre 2016

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Terremoto Isola d’Ischia: Affittasi a non residenti

Affittasi a non residenti

Per la serie Esopo news

Terremoto Isola d’Ischia: Affittasi a non residenti

Questo è il livello di civiltà di una parte dei cittadini dell’Isola d’Ischia.

Francesco Borrelli, consigliere regionale dei Verdi ha detto:

“Inaccettabile che ischitani più fortunati si rifiutino di mettere a disposizione dei concittadini terremotati le case disponibili, pensando di poter lucrare in un momento in cui l’isola fatica a tornare alla normalità e interi nuclei familiari hanno perso tutto.

A questo punto vengano requisite le case sfitte e siano messe a disposizione degli ischitani sfollati.

Sull’isola è in atto una speculazione, non solo appartamenti negati, ma quelli disponibili lo sono a prezzi raddoppiati.

Ma l’isola non è tutta uguale, è giusto anche dire che c’è chi ha messo a disposizione le case gratuitamente.

Un controsenso chiedere aiuti e solidarietà agli italiani e alle Istituzioni perché non manchino contributi per gli sfollati di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio  e poi, tra persone della stessa terra, ci si volta le spalle”

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Il Dispari 2017-08-28 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-28 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-08-28

Il Dispari 2017-08-28

Il Dispari 2017-08-28

Il regista Francesco Millonzi è da qualche tempo in stretto contatto con la nostra Associazione culturaleDa Ischia L’Arte – DILA, tramite principalmente Angela Maria Tiberi Presidente della sede di Pontinia, per realizzare un Docu-film con tematiche ed ambientazioni proposte da DILA.

Vi forniamo qualche informazione sul suo ultimo Docu-film PANE DURO.

Il Docu-film realizzato dal regista Francesco Millonzi, dal titolo PANE DURO, affronta le problematiche legate al disagio sociale, focalizzando l’attenzione su quelle persone che vivono realtà molto disagiate.
Tra le tematiche più scottanti, si mette in evidenza le necessità di una società che tende verso la povertà, ma anche di chi si spende contro il disagio sociale, assistendo queste persone per una vita più dignitosa.

Il film tratta tematiche come l’assistenza notturna dei volontari ANGELI DELLA NOTTE

verso i Clochard, dove sono stati documentati ragazzi giovanissimi, come Pietro ed altri, che vivono la vita di strada, ma anche come Marco, un ragazzino che fa il posteggiatore abusivo per aiutare la sua famiglia, in particolar modo per comprare il latte alla sua sorellina.

Il Docu-film affronta la tematica della povertà non solo quella materiale, ma anche quella spirituale e di questo ne ha parlato il Presidente del PARLAMENTO DELLA LEGALITÀ Nicolò Mannino.

Altre tematiche sociali che racconta il film riguardano il BULLISMO

Infatti, è stata raccolta la testimonianza di Nikolai e la drammatica intervista di sua madre, dove si evince il dolore che una mamma prova davanti a questi episodi barbari, alla quale è poi seguita un’intervista fatta al dott. Marco Anello, Provveditore agli studi di Palermo che ha esposto il modo in cui l’istituzione scolastica interviene per fermare questi fenomeni di bullismo.

Anche il tema dell’immigrazione

è stato affrontato con il vice Presidente del PARLAMENTO ALLA LEGALITÀ, Salvatore Sardisco, trasmettendo immagini drammatiche degli sbarchi.

Il film si conclude con papa Francesco, portatore di speranza ed umiltà.

Quello che il regista Francesco Millonzi vuole fare emergere nel Docu-film PANE DURO è, come lui stesso ci dice “La necessità di dare voce a coloro che sono gli ultimi nell’uguaglianza della vita di una società che sempre di più vive nella diffidenza e nella indifferenza, al fine di accrescere il senso della solidarietà.

Mettere in evidenza, senza veli, la consapevolezza dello stridore sociale in atto, per consentire una capacità critica nei confronti del prossimo.
In questa attuale epoca storica, in cui si celebra l’indifferenza e la diffidenza, questo lungometraggio si pone quale strumento educativo aggiuntivo per la contribuzione della capacità critica dell’accoglienza e dell’altruismo proclamata da Papa Francesco.”

PANE DURO

è stato premiato con il PREMIO INTERNAZIONALE ALLA LEGALITÀ ED IMPEGNO SOCIALE e con il PREMIO ECCELLENZE ITALIANE.
Altri film prodotti dal regista Francesco Millonzi (tutti vincitori di premi internazionali) sono: GENERAZIONE A CONFRONTO – 180°, IL CAMMINO DI UN REGISTA – IL SACRIFICIO DI UN BEATO.
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Il Dispari 2017-08-28

Roberta Panizza, Vicepresidente DILA: “Ischia vive”.

All’inizio del mese di Agosto sono tornata a casa, in Trentino, da una vacanza trascorsa a Ischia insieme alla mia famiglia.
I giorni trascorsi su questa bella isola mi hanno permesso di rivedere alcuni amici di DILA, conoscerne altri e chiacchierare a quattr’occhi con Bruno Mancini dei possibile scenari futuri per i progetti che portiamo avanti tramite l’associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Gaetano Di Meglio

mi ha proposto di scrivere qualcosa sulla mia permanenza nell’isola e io con piacere ho accettato.
Avevo già scritto l’articolo e stavo per inviarlo quando su Ischia si è abbattuto un terremoto che ha scosso terreno, case e animi: proporre un articolo che parlava di vacanze e momenti di svago pareva davvero fuori luogo.

Ciò che ha fatto vibrare gli animi ancora si deve placare e questo è assolutamente comprensibile dato il tributo in vite umane e danni che è costato all’isola.

Ischia si sta già riprendendo da questo triste evento e tornerà ad essere per tutti il luogo ospitale e ambito dai turisti che amano il mare e la natura ed è per questo che, malgrado la ferita del terremoto sia ancora aperta, con queste mie righe vorrei poter instillare qualche sentimento di positività in momenti certamente non felici per questa bella isola.

Ho soggiornato a Ischia dal 27 luglio al 5 agosto

scorsi e, fin dall’inizio, ciò che ho vissuto è stato una conferma.
Dal 2008 al 2010 in tre occasioni sono stata sull’isola in corrispondenza di alcuni eventi poetici che Bruno Mancini ed io avevamo organizzato, le prime attività insieme al gruppo di amici artisti che da allora è andato via via espandendosi.

Le conferme che ho avuto riguardano la capacità degli ischitani di accogliere e far sentire come a casa propria un ospite e la disponibilità e l’apertura verso quest’ultimo.

Ed è appunto come a casa nostra che per nove giorni ci siamo sentiti mio marito, mio figlio e io.
Trovarsi in un ambiente molto diverso dal proprio (abitiamo in un piccolo paese a 1300 m. di altezza) e sentirsi comunque totalmente a proprio agio è la condizione primaria per godersi una bella vacanza trascorsa, nel nostro caso, per la maggior parte del tempo al mare.

Avendo vissuto buona parte della mia vita, bambina e ragazza, in una città di mare, almeno una settimana tra acqua e spiaggia è quasi indispensabile per me e quindi potermi immergere in un mare limpido e cristallino come quello che bagna quest’isola e rilassare su una spiaggia attrezzata e pulita è l’ulteriore condizione che ha reso tutto più piacevole.

Oltre al mare Ischia offre

però molto altro sia per ambienti naturali sia per attrattive culturali o di semplice svago.
Ho avuto, infatti, occasione di visitare il Museo Etnografico del Mare a Ischia Ponte dove sono esposti alcuni quadri di Patrizia Canola, artista amica di DILA, e quindi ho potuto contemporaneamente apprezzare la sua abilità artistica nel rappresentare con pochi e sapienti tratteggi di colore, paesaggi o nature morte indimenticabili e ammirare i reperti esposti nel museo e che parlano di mare.

Un viaggio interessante tra arte e realtà.

Devo anche dire che per chi come me vive tutto l’anno in una paese di alta montagna poter passeggiare e fare shopping in un centro ricco di vita e scintillante di negozi e locali come quelli di Ischia Porto, è qualcosa di tutt’altro che banale, molto piacevole direi.

Se poi durante la passeggiata è possibile ammirare, in più punti, i quadri di diversi pittori che tramite i loro colori e il loro personale stile evocano su tela la bellezza dell’isola e non solo, bene, il tutto acquista un sapore veramente intenso e corroborante.

Capitano a volte situazioni non programmate o preventivate e infatti poter assistere alla festa a mare agli scogli di S. Anna è stato imprevisto quanto gradito.

Avevo già sentito parlare, dagli amici ischitani, di questa festa, ma in quei giorni ho anche potuto comprendere quanto sia un momento sentito in cui sull’isola si vive con partecipazione una tradizione decennale che richiama tante persone anche dalla penisola.

Non potevamo non fare di tutto per assistere.

È stata una serata piacevole nella quale ci siamo immersi nel magico ricordo del grande Totò grazie alle barche magnificamente allestite e che hanno sfilato ai piedi del castello.

L’incendio e i fuochi d’artificio finali hanno chiuso magnificamente la serata.

Mentre scrivo tutto questo lo faccio consapevole che Ischia non è solo quanto io sto descrivendo o solo ciò di piacevole ho visto e vissuto qualche anno fa.
Per sapere che non è così, mi basterebbe anche solo la campagna “Ischia muore!” portata avanti sui social dall’amico Bruno con la quale quest’ultimo sta cercando di mettere in evidenza i tanti problemi che affliggono questo angolo di paradiso.

Il fatto è che io stessa ho avuto modo di muovermi sull’isola e quindi di rendermi conto di persona di quanto male qualcuno faccia a Ischia e una siffatta cronaca della mia permanenza sul suolo ischitano non ha l’intento di rimuovere mentalmente la realtà o abbellirla ignorando di proposito ciò che può risultare meno gradito.

Per noi turisti, coccolati dalle strutture ricettive e da chi, saggiamente, cerca di far sentire a proprio agio l’ospite, è forse meno duro scontrarci con la realtà di una comunità che a volte fatica ad opporsi alle logiche di potere, ignoranza e prevaricazione.

Chi subisce il vero scotto è chi è costretto quotidianamente a vedere la propria casa violata da comportamenti illegali o semplicemente inadeguati.

Ma se c’è chi dice “Ischia muore”, io preferisco di gran lunga dire “Ischia vive”, sì, VIVE di tutte le risorse ambientali e culturali che in essa pullulano e vive di tante persone dal grande cuore e capaci di rispetto che vi abitano e che forse dovrebbero indirizzare un po’ di più l’energia del loro grande animo verso la salvaguardia di tutto il bello che permea quest’isola verde, non farselo strappare ogni giorno dalle mani facendo sentire in minoranza chi fa scempio in casa propria.

Termino il mio dire col fare un’ulteriore riflessione: credo che ogni turista dovrebbe chiedersi se è stato in grado di soggiornare sull’isola cercando a sua volta di non recare eccessivo disturbo durante la sua permanenza.
Quindi è questo che chiedo anche a me stessa sperando che la risposta sia positiva.
Non è mia abitudine infatti puntare il dito senza aver prima ragionato di mie eventuali responsabilità.

Breiner, mio figlio,

al termine della vacanza ha detto: “Della vacanza a Ischia mi è piaciuto molto andare al mare e vedere i pesci sul fondo a Punta Molino, vicino agli scogli.
La festa agli scogli di S. Anna non ho potuto vederla perché finiva tardi, ma mi sono piaciute molto le barche che ho visto passare in mare prima della sfilata.
Anche il pesce che abbiamo mangiato al ristorante era molto buono e in centro c’erano molti bei negozi anche di giocattoli.”

Roberta Panizza

 

 

Il Dispari 2017-08-21

Editoriale

Diventa sempre più internazionale l’attività svolta dalla nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” nel campo artistico e culturale.
Alle nuove Sedi operative che, giorno dopo giorno sempre più numerose stiamo aprendo in Italia e all’estero, si vanno aggiungendo organizzazioni di eventi coinvolgenti Artisti di provenienza internazionale che operano in ogni branca dell’Arte (dalla musica alla letteratura, dalla pittura al ceramica, dalla fotografia alla scultura).

Così, oggi diamo in anteprima la notizia che Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice DILA in Lettonia e con l’etichetta del Made in Ischia, ha messo in campo un’equipe di Artisti la cui caratura internazionale è generalmente riconosciuta come ottima.

Liga Sarah ha altresì

coniugato nel migliore dei modi il precetto MADE in Ischia, che vuole risolvere la costante carenza di iniziative artistiche attraverso interventi di sponsor ai quali si offrono ritorni pubblicitari del tutto inediti e di grande impatto emotivo.
Augurando il migliore successo all’iniziativa, certamente “lavoreremo” per portare anche ad Ischia il progetto che Liga Sarah sta per realizzare in Lettonia.

Lettonia: Liga Sarah Lapinska organizza i MADE in Ischia – DILA con Artisti provenienti da 15 differenti Nazioni.

CS | Presentazione evento artistico alla Maison di moda “Tèma”, Jelgava.
Vernissage 23 Agosto 2017.

Organizzatori presenti:
Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice “Da Ischia L’Arte – DILA” in Lettonia;
Daiga Latkovska, Direttrice della Maison di moda “Tèma”di Jelgava;
Einars Repse, Organizzatore del fondo di Viroterapia;
Vilis Levcenoks, Direttore progetti presso il Comune di Jelgava;
Rita Vectiràne, Vicesindaco del Comune di Jelgava.

Conduttrice:
Elìna Zàlìte.

Cantanti:
Alvils Cedrins,Liga Sarah Lapinska, Eva Strazdina.

Lettura Poesie:
Viktor Mishin, attore e regista;
Finalisti del Premio internazionale di Poesia “Otto milioni-2017”;
Altri artisti.

Poeti:
Modris Andzàns, Mairita Dùze, Nika Kolinz (Ucraine), Ligija Kovalevska, Liga Sarah Lapinska, Jànis Lapinskis, Eva Màrtuza, Anna Rancàne, Vera Roke, Eva Strazdina, Rasma Urtàne, Elìna Zàlìte, Jànis Zarins, Anita Zvaigzne.

Scultori:
Yair Aharon (Israele), Kàrlis Ìle, Liga Sarah Lapinska, Milena Petrarca (Italia).

Fotografie:
Naveed Altaf (India), Nadeem Ansari (Pakistan), Liga Sarah Lapinska, Costantinos Pavlis (Grecia) Melita Zarina, Guna Oskalna-Vèjina

Ceramiche:
Valdis Jaunskungs, Vera Roke.

Dipinti, Arti grafiche:
Arif Azad Painter (India), Heino Blum (Germania), Tomas Fernandez (Spagna), Sebastiano Grasso (Italia), Ajub Ibragimov (Germania), Adam Ilyasov (Russia), Olga Ivanova, Sergey Kyrychenko (Ucraine), Soledad Lamas Gonzalez (Spagna), Liga Sarah Lapinska, Herminia Mesquita (Portogallo), Antonio Molina Vasconcelos (Messico), Zara Ilyasova (Russia), Maurizio Pedace (Italia), Milena Petrarca (Stati Uniti), Onofre P.P. Pineiro (Brasile), Miguel Piñero (Venezuela), Einars Repse, Esteban Sandoval (Spagna), Yuri Serebryakov (Ucraine), Milo Shor (Israele), Simone Vela (Italia), Vilis Vizulis, Nunzia Zambardi (Italia).

Abiti:
Daiga Latkovska.

Gioielli:
Sigal Bali (Israele), Ginta Zaumane.

Stampa:
Giornale Zemgales Zinas

Durante la cerimonia di inaugurazione della Mostra saranno rese disponibili alcune copie delle Antologie pubblicate dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”ed altri libri in italiano e in lettone.

Entrata gratis.

Dopo il 23 Agosto la mostra sarà visitabile per almeno per un mese.
Successivamente si pensa di organizzarla anche nella città di Ventspils.


Milena Petrarca espone a Pozzuoli fino al 30 Agosto

Milena Petrarca, vincitrice del Premio internazionale di Arti Grafiche “Otto milioni – 2017” ideato da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza ed organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, omaggia Artemisia Gentileschi con una Mostra dei suoi quadri dal titolo ”Pittura Donna” (inaugurata lo scorso 15 Giugno 2017 chiuderà il prossimo 30 Agosto) esposta al Bistrò Galleria– Apotecha– Art PORT di Pozzuoli pianificata da Nicola Fasano Art Tutor e scopritore di Milena Petrarca all’età di quindici anni quando lei fu la vincitrice del primo premio di pittura Città di Pozzuoli.
Capace come poche di raccontare le emozioni della vita tra passato e presente ,visibile e invisibile, Milena Petrarca, artista di fama internazionale, nata a Pozzuoli, ma attiva tra Latina e New York dove ha esposto in diverse rassegne e organizzato il Cinquecentenario di Cristoforo Colombo con personali e collettive che le è valso il prestigioso riconoscimento “Artistic Achivement Award Gallery”, figlia della grande Maria Panetty Petrarca, drammaturga e autrice di testi teatrali e canzoni napoletane, che ha fondato nel 1952 la scuola il “Cumanun”, Milena Petrarca non è soltanto una pittrice affermata e di successo, ma anche scultrice, ritrattista, stilista e poetessa di grande sensibilità, capace di donare con la sua creatività emozioni che durano nel tempo legate all’uomo e alla sua vita sospesa tra gioie e malinconie, passioni e speranze.
Le sue opere, presenti nei musei italiani e americani e nelle collezioni più prestigiose americane, francesi, inglesi e cinesi incantano gli occhi e il cuore proiettando la mente entro un viaggio sospese tra realtà e sogno, mistero e poesia.
Affascinata dalla grande artista del Seicento Artemisia Gentileschi, donna coraggiosa dalla vita travagliata e vittima di uno stupro, dallo spirito libero e combattivo, Milena Petrarca le ha voluto dedicare una mostra con suoi dipinti in cui la figura femminile è protagonista nelle sue diverse vesti di donna coraggiosa e dolce, determinata e accogliente.
Nel dipinto ad esempio dove sono ritratti “gli occhi di Artemisia” Milena Petrarca ha voluto dare risalto agli occhi della coraggiosa artista rappresentandoli molto grandi come due fari che sembra vogliano trasmettere ansia e inquietudine a chiedere che venga tutelato il diritto alla dignità di tutte le donne.
È uno sguardo di aiuto come un monito affinché sia dato ascolto a tante donne ancora vittime di violenze e aggressioni.
Interessante anche il dipinto del “Volto di Artemisia” nel cui paesaggio si uniscono scenari di fantasia con scorci legati alle vedute di Napoli ad accompagnare il volto della bella Artemisia dalle chiome al vento di color oro e rosso a suggerire forza e dinamismo accentuati dal ritmo di onde rosse, gialle e blu che le fanno da mantello a coprire il suo corpo non visibile.
Grinta e fierezza accompagnano l’altra immagine di “Donna con leopardo” in cui i lunghi capelli al vento della donna si armonizzano con il manto del felino i cui occhi incutono rispetto proprio come quelli di lei.
La tenerezza invece si respira in “La dolcezza di Artemisia” dove il volto di lei si volge a guardare dolcemente il bambino addormentato che tiene in braccio.
Alla danza si riferisce “L’anima di Nureyev” dove i due ballerini (Margot e Nureyev) fanno dei loro corpi un unico incontro di anime trascinate dall’infinito ritmo della danza che le unisce per sempre.
Un viaggio quello proposto in questi dipinti dedicati alla grande Artemisia Gentileschi con cui Milena Petrarca invita a guardare con occhi densi d’amore tutte le donne, nel rispetto che si deve loro, e allo stesso tempo ad ascoltare quanto comunicano.
Artemisia Gentileschi, che ritroviamo in queste figure femminili, invita a non avere paura a confidare nelle proprie risorse con quella grinta e coraggio che le hanno permesso di andare contro le convenzioni del tempo per la propria libertà.
Silvana Lazzarino

Il Dispari 2017-08-14

Alex De Vito

Nuovo amico dei progetti culturali Made in Ischia proposti dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

BIOGRAFIA ALEX DE VITO
Musicista, compositore, paroliere, arrangiatore: in tre parole Alex De Vito.
Artista da sempre, non ama prendersi sul serio, anche se ha le idee molto chiare.
Dopo il singolo “Il mio papà“, che ha dato il via ad un’iniziativa educativa proposta in tutte le scuole elementari del Lazio, nel 2014 gli è stato conferito il premio come “Miglior artista poliedrico’” dall’Associazione Internazionale Magna Grecia, sezione di Latina presieduta dall’artista Milena Petrarca.
Sempre nello stesso anno ha ricevuto anche un premio come autore della commedia musicale “I colori dell’anima” in tournée in moltissimi teatri italiani.
Nel 2015 ha vinto la terza Edizione del Premio Letterario “Luce dell’Arte” indetto dal Comune di Norma (LT), con il brano ‘”Norma t’amo”: un vero inno alla città.
Testo scritto con la poetessa Vera Di Prima e arrangiato da Alessandro Murzi.
La comunità di Norma, durante la celebrazioni della cerimonia di premiazione, ha voluto attestare la qualità del brano con il seguente attestato “Autore di una lirica che è un vero inno a Norma, la sua canzone è un bel regalo da preservare e diffondere, perché trasmette creatività ed energia positiva. Un grazie per il bene che prova per il nostro paese e per il profondo affetto riservato.”
Il Sindaco di Norma ha voluto depositare la canzone come inno ufficiale della città.

Alex De Vito si è detto favorevolmente disposto a musicare (ed inserire poi le canzoni nel suo repertorio) testi scritti da Autori partecipanti al Premio internazionale di Poesia “Otto milioni” e da Autori comunque indicati dalla nostra Associazione DILA.

Angela Maria Tiberi

Il Dispari 2017-08-14

DILA in LETTONIA

Grazie alla costante operosità della Socia Fondatrice Liga Sarah Lapinska, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” trova modo di proporre in Lettonia il MADE IN ISCHIA che caratterizza le sue attività artistiche culturali e sociali.

Liga Sara Lapinska intervista Daiga Latkovska.

Vado con la forza e con la tenerezza

I miei amici mi hanno fatto conoscere una donna giovane e femminile che guida una Maison di moda, Daiga Latkovska.
Lei è un’artista, ed è la stilista disegnatrice.
Daiga Latkovska ci ha offerto uno spazio nel suo splendido palazzo per realizzare i nostri eventi e la nostra mostra in cui parteciperanno numerosi artisti internazionali, amici e collaboratori dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”: musicisti, poeti, attori, poeti, pittori, scultori, ceramisti, fotografi e non solo.

LIGA SARAH: “In attesa d’incontrarti ho sentito subito, attraverso la porta trasparente del tuo studio, che i nostri gusti hanno qualcosa in comune.
Ho subito osservato gli abiti elegantissimi in colori intensi, decorati con fiori grandi e lussuosi, pur tuttavia teneri ed estivi.
Qual è la tua attività di artista? Disegni vestiti? Hai nel tuo atelier anche altri artisti che ti aiutano?”

DAIGA sorride nel suo in modo solare, vestita in un abito lungo con un elegante turbante sulla testa mentre, dice:

“Esatto, sono l’artista disegnatrice unica nella mia Maison di moda.
Certo ho assistenti che confezionano le mie idee.
Collaboro molto con Zita Graumane, artista disegnatrice di gioielleria, che ama lavorare con pietre e gemme e preferisce realizzare collane e anelli massicci ma nello stesso tempo molto femminili.
Dipingo talvolta insieme alla mia amica e maestra Inta Paulsone ed amo giocare con colori chiari e tra loro differenti, proprio come quando disegno vestiti.
Per ora, comunque, non sono pronta a mostrare i miei dipingi.
Chissà, forse fra qualche tempo riterrò di essere pronta.
Lo sento quando sono pronta, lo sento benissimo.
Sono flessibile ed empatica.
Se una mia cliente preferisce un vestito modesto e laconico, certo non provo a convincerla che lei deve seguire il mio gusto.
Il mio gusto è lasciare e organizzare che i colori chiari e splendidi giochino insieme.
Ogni vestito come un esperimento.
Quando, giovanissima, organizzavo mostre, soprattutto per gli adolescenti e per i bambini, ero molto aperta agli esperimenti e ogni mostra era per me come un viaggio all’avventura.
É impossibile vivere senza l’aria festiva, è noioso e innaturale vivere solo il così detto quotidiano, se tutti i giorni sono quasi uguali.
Sì, i vestiti e le decorazioni fatti da me sono molto femminili.
Sono sicura che le donne, spesso, non sono abbastanza contente del loro corpo.
Per esempio ci sono tante donne che pensano di essere troppo corpulente.
Ogni donna e ogni uomo ha una propria estetica, la sua bellezza.
Ogni donna, anche un po’ corpulenta, ha le sue bellezze non solo nei tratti del viso, ma anche nella silhouette.
Per qualcuna le mani, per un’altra le spalle, per un’altra il seno.
Dobbiamo sottolineare le nostre bellezza senza volgarità, non costringendoci a nascondere con vestiti simili ai sacchi le nostre zone problematiche!”

LIGA SARAH: “Quali tessuti preferisci per i tuoi vestiti decisamente femminili come te?”

DAIGA: “Preferisco il jacquard, la seta più dura del solito, altri tipi di seta, il merletto e non solo.
Non sono un’entusiasta dei jeans.
Proprio come nei miei quadri, con i tessuti mi piace sperimentare combinazioni nuove per creare l’armonia.
Sempre, ripeto, con un sentimento di avventura.
Poi amo i motivi etnici.”

LIGA SARAH: “Quali sono i tuoi luoghi prediletti e le tue tradizioni più importanti?”

DAIGA: “Sono nata a Rèzekne, una città in Latgalia, amo la vita di campagna, i prati estivi e primaverili.
Aspetto ogni anno il mistero del Solstizio tra il 20 e 21 Giugno.
Vivo tra Jelgava, dove abito già 15 anni, e un paesino di Vilàni, non lontano da Rèzekne, dove lavora mio marito.
Quanto agli eventi e ai concorsi, mi piace di organizzarli ma non ho interesse a parteciparvi.
Certo sono felice di sentire che la mia arte è riscuote successo, che la mia Maison di moda è speciale e che io sono simpatica.
Comunque, per me, più dei concorsi, è importante tutto il processo, si può dire il viaggio, come un attimo di gloria.
Quindi, amo non solo vestire le mie clienti, ma anche consigliare loro la giusta pettinatura e l’ottimo make-p, provando di capire al meglio l’anima e la bellezza di ogni mia cliente.
Per essere bella non basta l’abito da sera meraviglioso.
Non basta essere femminile.
Il segreto dell’armonia è nell’essere contenta di se stessa e provare, nello stesso tempo, a diventare sempre più bella e sempre più se stessa, aprendo le proprie qualità, prima più o meno nascoste.”

LIGA SARAH: “Mi confermi l’intenzione di dedicare uno dei tuoi prossimi capi di abbigliamento all’isola d’Ischia della quale hai ammirato le foto che ti ho mostrato?”

DAIGA: “Sì certo e posso aggiungere che sarei molto lieta di presentare a Ischia qualche mio abito grazie, ovviamente, alla collaborazione della Vostra stimata Associazione DILA.”

LIGA SARAH: “Ti ringrazio per tutto quanto stai facendo per la nostra Associazione con l’augurio di poterci recare insieme presto a Ischia.”

DAIGA: “Anche io ringrazio voi per avermi cercata e condivido l’augurio di una vacanza interessante a Ischia.”


Il degrado di Posillipo

Dall’epoca imperiale Posillipo è stata luogo di delizie ed ozio con ville spettacolari lungo la costa, da quella del divino Augusto a tante altre di rango.
La tradizione è continuata durante il periodo aragonese e vicereale, per accentuarsi dopo l’apertura nel 1812 di via Posillipo e negli anni Trenta del secolo scorso di via Petrarca, via Orazio e via Manzoni, dove ambivano dimorare professionisti ed imprenditori.
Al fianco di questi insigni personaggi coabitavano pacificamente pescatori e contadini.
Negli ultimi decenni un degrado inarrestabile ha caratterizzato la frequentazione del quartiere con epicentro del fenomeno nel parco virgiliano

Cominciando la discesa

dall’incrocio con via Petrarca è un vero bollettino di guerra: strada sconnessa con radici di alberi a vista, un barbone che ha preso stabile possesso della vecchia stazione della funivia fino al Panda park, una sorta di parco giochi sul viale Virgiliano, che, invece di divertire i bambini, a tutte le ore del giorno e della notte, mantiene una musica ad altissimo volume, rompendo i timpani e non solo quelli di tutti coloro che abitano nel raggio di un chilometro.
Nel frattempo da Coroglio la più celebre discoteca cittadina spara a palla ritmi snervanti fino all’alba, nonostante confini con il commissariato Bagnoli.
La zona da tempo è frequentata da giovani agghindati da far invidia ai selvaggi, in un tripudio di piercing e tatuaggi.
Persa la memoria storica il luogo è noto per il “mercatino dei vip”, come suole essere denominato il disordinato assembramento di bancarelle che ogni giovedì mattina prende possesso dei vialoni di accesso del Parco delle Rimembranze.

In questo allegro bazar

di sapore medio orientale, allietato dalle stridule voci dei venditori, che rimembrano le antiche voci degli ambulanti partenopei, si vende di tutto ad eccezione degli alimentari, con la presunzione di inseguire le griffe alla moda imitate in maniera prodigiosa e spacciate per vere.
Il mercatino è frequentato da una folla allegra e ciarliera nella quale si distinguono le signore e signorine bene della città alla ricerca spasmodica del capo di moda firmato, poco conta se apocrifo, perpetuando con l’aiuto del falso l’antica abitudine di vestire all’ultimo grido.
Sono naturalmente finte signore dalle labbra rifatte e dalle movenze sguaiate, inconsapevoli protagoniste di un doloroso quanto irrefrenabile epicedio: il malinconico tramonto di una classe borghese, che per secoli ha comandato ed oggi è sostituita da una casta prepotente e camorristica, volgare e sfacciata.

Achille della Ragione


Ricordandovi che il 20/03, l’8/05 e il 19/06 abbiamo pubblicato 3 serie di 3 poesie finaliste del premio “Otto milioni” e che il 7/08 ne abbiamo pubblicate altre 4, oggi ne pubblichiamo altre 2 poesie.

Cod. 23 – Milena Petrarca
Sospesa nel tempo...

In un mare
Di stelle
Navighi
Nell’infinito
Ipnotizzata.
Dal blu
Più intenso
Del tuo mondo
Interiore
Subconscio
Alito di vento
Soffio dell’anima
Esisti tu
Come stella
Sospesa nel tempo.

Cod. 24 – Antonio Mencarini
Per un amico scomparso

Un lampo di luce nel tempo
un nobile cuore guidato dal sentimento
l’ansia di fare il bene
di dare il bene
di ricevere il bene.
Un battito d’ali di gabbiano
sul mare della vita.
È durata un nulla la tua esistenza
ma sei riuscito a renderla degna di vivere.
Sei partito per non so dove:
una domanda mi attanaglia – Ti rivedrò?
Non so, non credo ma nei dubbi spero.
Addio amico mio
finché vivrò ti avrò nel cuore.

Il Dispari 2017-08-07

Editoriale

Il Dispari intervista Francesco Millonzi, regista cinematografico.

FILM PRODOTTI DAL REGISTA FRANCESCO MILLONZI: “GENERAZIONE A CONFRONTO”, “180°, IL CAMMINO DI UN REGISTA, “IL SACRIFICIO DI UN BEATO” FILM SULLA VITA E LA CRONACA DELL’UCCISIONE DEL BEATO GIUSEPPE PUGLISI. “PANE DURO”, TUTTI VINCITORI DI PREMI INTERNAZIONALI.

D – Ciao Francesco, grazie per questa intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale “Il Dispari”.
Come realizzi i tuoi film?
R – Grazie a voi per avermi cercato.
I miei film, come anche l’ultimo “PANE DURO”. non sono realizzati con attori professionisti, ma da gente comune e con storie reali.
La mia azione consiste nell’ascoltare e documentare ciò che mi viene raccontato senza intervenire con alcuna considerazione personale.
Documentare le storie di ognuno di loro, ascoltare chi ha veramente bisogno, ammirare con grande amore chi sente forte il dovere di aiutare il prossimo, sono sempre per me esperienze straordinarie.

D – Quale messaggio intendi trasmettere con le tue opere cinematografiche?
R – Io ho imparato che lo spirito di una persona non ha diversità di colore, religione o status sociale e vorrei trasmettere questo messaggio in maniera chiara e realistica.

D – Pensi che l’Arte in generale e la cinematografia in particolare possano svolgere un ruolo sociale e, infine, politico?
R – Sì, se vogliamo che questo nostro mondo continui ancora a dare un senso positivo a questa nostra vita.
Tutto ciò che l’Arte è in grado di generare può costituire il tassello per un mosaico chiamato “Speranza.”
Solo insieme, uniti, mano nella mano, noi Artisti possiamo provare a cambiare questa società che vive nel disagio sociale calpestando la dignità di ognuno di noi.

D – Per quale motivo hai deciso di aderire all’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”?
R – Da un paio di anni, principalmente per ragioni professionali, seguivo con notevole costanza le notizie riguardanti le attività di DILA, in modo particolare la pagina redazionale pubblicata nel vostro quotidiano “Il Dispari” e le puntate dei video MANCINEIDE.
Tutte attività di chiara matrice artistica, ma tutte anche con decisi messaggi sociali.
Positivi, e civili come lo sono quelli che confido di trasmettere con i miei film.
Così nei giorni scorsi ho preso contatto con il Presidente DILA Bruno Mancini e sono rimasto favorevolmente colpito alla sua capacità di trasmettere entusiasmo verso tutte le direzioni artistiche.
Ho, cioè, visto in Bruno Mancini una persona competente e motivata che crede nell’arte a 360° e, per me, operare in un posto bello come Ischia è ancora più bello, vista l’ispirazione che solo i vostri luoghi magici sono in grado di dare nel comunicare ciò che l’estro comanda.

D – A quando l’inizio di questa tua collaborazione con DILA?
R – Ahahaha, è già iniziata! Infatti con Bruno abbiamo messo in programma la realizzazione di alcuni video che produrrò utilizzando testi, colonne musicali, immagini di arte visiva, recitazioni di Artisti vicini ai progetti DILA.
Il Made in Ischia avrà presto anche me tra i suoi collaboratori!

Ricordandovi che il 20/03, l’8/05 e il 19/06 abbiamo pubblicato 3 serie di 3 poesie finaliste del premio “Otto milioni”, oggi pubblichiamo altre 6 poesie.

Cod. 19 – Giuseppe Capoluongo
Dentro l’angolo

Come spiegare quell’angolo nuovo
dove misuro le vecchie parole
gli umori e le tante ragioni
mentre da solo rivango le zolle
indurite nel secco del tempo
e sogno la pioggia che lavi
quel profilo di vita vissuta
e nasca un’immagine nuova
da curare per riempire il mio vuoto
che ha sete ed ha fame
e raccoglie ora briciole
e pur s’accontenta
perché dentro all’angolo nuovo
matura un pensiero diverso
nel rimpianto di un pasto succulento
che non è dato avere per sempre
perché c’è gente che muore di fame
e soffre di non potere mangiare
alla mensa che offre la vita
e misura soltanto il suo bene
dentro l’angolo delle sue gelosie.

Cod. 20 – Francesca Luzzio
Prego Maria

In chiesa suona malinconico il violino,
ed io muoio:
ogni nota è prova funerea,
è un passo verso la fine.

Socchiusi gli occhi, prego Maria.

Un raggio filtra e s’intravede la via:
verde intenso di colle si staglia
nell’azzurro del cielo
e crea contrasto armonico
di vitalità.

M’inerpico festosa
e tendo una mano:
nutro corpi che hanno fame,
ricamo stoffe bianche e nere…

Rinnovato sentimento di vita
prova propulsioni di utilità.

Cod. 21 – Milena Petrarca
Esplorando il tuo paradiso perduto...

Ecco i miei versi
Dipinti per te
Enigmatica Donna
Che stai li nel
Tuo Paradiso
PERDUTO
Aspetti la gioia
Come un sogno
DIVINO
Esplori con gli occhi
La tua Luce
DELL’ANIMA
E così illumini
Il tuo universo
D’AMORE.

Cod. 22 – Milena Petrarca
Schegge di una vita spezzata…

Sguardo spalancato
Nel vuoto
Sottomessa
E dimessa trafitta
Da saette
Di lame di cielo
Ti lasci cadere
Esanime
Rassegnata
E triste raccogli
Le schegge
Di una vita
Spezzata

 

Adolfo Giuliani: L’Africa

L’Africa è una bella terra e un grande paese, anche la sua gente è brava e volenterosa e vuole migliorare.
È il continente dove nasce la storia dell’umanità, poi col tempo è diventato un piatto a cui tutti hanno attinto e lo fanno ancora.
È il posto più importante e più ricco sulla terra. Per secoli l’uomo l’ha sfruttata e ne ha schiavizzata la gente per appropriarsi delle sue ricchezze.
È un Paese che potrebbe essere autonomo e non avere bisogno di nessuno, ma l’egoismo umano non ha mai permesso che questo avvenisse.
Adesso, per saldare il debito di riconoscenza contratto con il suo popolo, bisognerebbe andare in Africa ad impiantare strutture lavorative per restituirle la gloria, la dignità e il benessere che merita.
Bisognerebbe fare come fecero i nostri nonni e i nostri padri con l’America nell’Ottocento e ad inizio Novecento.
L’Africa potrebbe essere L’America di oggi.
Andiamo a produrre lì, facciamo sacrifici per migliorare quel posto e per godere insieme di un benessere che spetta a tutti, per bonificare una terra che ha tanto dato e tanto dà ancora al mondo intero: è un dovere di tutti noi.
Il mondo dovrebbe smettere di sfruttare e ferire questo popolo e dovrebbe invece adoperarsi per aiutare questa gente a non avere più bisogno degli altri.
Napoli, Maggio 2017
Adolfo Giuliani

Accompagna il testo l’opera molto significativa dell’artista Giuseppe di Franco, aderente al Movimento Esasperatismo logos & Bidone.

Angela Maria Tiveri |The diary of my feelings di Vera di Prima

Vera Di Prima ha ricevuto notevoli premi per la poesia, fa parte dell’Accademia Internazionale Arte e Cultura di Castel San Giorgio e dell’Associazione culturale “Cenacolo della Poesia”.
Le sue opere sono inserite in diverse antologie letterarie.
Si sono interessati a lei critici qualificati e la stampa nazionale.
È una grande donna, piena di valori umani, a cui ho gradito rendere omaggio con la mia modesta recensione del suo libro “The diary of my feelings” .
Nel suo diario ci sono foto dei suoi cari e dei luoghi della sua vita.
Ricordi emozionanti che hanno ispirato alla poetessa ricche e prestigiose poesie.
La poetessa Vera Di Prima ama i suoi lettori, l’antica città di Norma e la bellezza della nostra amata Roma.
Il Sindaco di Norma, Sergio Mancini, ha detto di lei: ”La poesia di Vera si carica di tanti e molteplici significati… e per recuperare un mondo più attento agli eventi della vita terrena…”.
Di Vera di Prima, per i lettori di questa pagina culturale, ho scelto la poesia “La parola”.

La parola

Nel dormiveglia del silenzio arcano
il pensiero si tramuta in sogno.
Una dimenticata fiaba vagando va
nel canto dell’immensità.
È come una carezza
che sa donare affetto,
è come un bacio
che sa esprimere amore
è come la voglia
di un’eco
intessuto di parole.

Vera Di Prima

VERA DI PRIMA DECLAMA LE SUE POESIE AL PREMIO MAGNA GRECIA CON LA PRESIDENTE MILENA PETRARCA

DILA

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Roma: i Musei si aprono alla musica

ROMA: UN WEEK END DI MUSICA CLASSICA E POPOLARE A PALAZZO BRASCHI E A AL MUSEO BILOTTI

Nelle sue diverse sfumature e atmosfere passando dalla classica ai ritmi popolari, dal jazz al pop a quella di strada, per arrivare alle sperimentazioni di ultima generazione, la musica ridisegna un nuovo modo per vivere e osservare con altri occhi la città di Roma.  Unica città al mondo, invidiata per il suo straordinario patrimonio storico artistico tra ville, palazzi, chiese, monumenti, residenze, giardini e molto altro, Roma trasforma i suoi spazi architettonici in incantevoli scenari per far risuonare la musica con le sue molteplici espressioni e ritmi melodici che richiamano il passato e il presente tra storia e tradizione, contemporaneo e attualità. Così musei, ville e gallerie con i loro tesori tra dipinti, sculture, reperti archeologici, deputati a

Roma Musica nei musei
Ambrogio Sparagna

mostre ed eventi, accolgono la dimensione universale della musica, ma anche della danza che rivivono in spettacoli forti e intensi fatti di gestualità, suoni e parole. Le sfumature timbriche  della musica, il movimento e la gestualità della danza entrando nei musei portano nuova vitalità in spazi dove agli eventi ordinari si accompagnano spettacoli e rappresentazioni ora complesse ora semplici di realtà e momenti legati al passato al presente in cui ritrovare rispondenze emotive tra gioie e nostalgie, speranze e delusioni. Il prossimo fine settimana del 26 e 27 agosto 2017 a Roma si potrà rivivere questa atmosfera dove protagonista sarà la musica negli spazi del MUSEO DI ROMA DI PALAZZO BRASCHI e del MUSEO CARLO BILOTTI a Villa Borghese. L’evento, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale, e organizzato da Zètema Progetto Cultura, si è avvalso della collaborazione per la programmazione di importanti istituzioni culturali cittadine tra cui: la Casa del Jazz, la Fondazione Teatro dell’Opera, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università Roma Tre e della Sapienza Università di Roma.

Serenate e cantate popolari, musica di strada e tradizionale, il 26 agosto, avvolgeranno gli spazi dello splendido Palazzo con vista su piazza Navona per offrire al pubblico romano, e non solo, una serata speciale in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma che avrà inizio alle 20.15. Nel cortile del Museo di Palazzo Braschi ad aprire la serata sarà l’ ORCHESTRA POPOLARE ITALIANA DI AMBROGIO SPARAGNA formata da Cristiano Califano, Valentina Ferraiuolo, Clara Graziano, Raffaello Simeoni, Erasmo Treglia, Giordano Treglia che con “Voci all’aria”, presenterà un programma dedicato alla musica e alla cantata popolare, per raccontare le occasioni e le forme della musica contadina in particolare dell’area dell’Italia centrale. Segue alle ore 21 e alle 22 nel Salone d’Onore la FAMIGLIA MARAVIGLIA (con Erasmo Treglia, Clara Graziano, Giordano Treglia, Arianna Colantoni) che si esibirà in un “Folk Palindromo”, un viaggio “familiare” tra la musica di strada e quella di corte con brani originali tradizionali italiani che riecheggiano il viaggio, le serenate, le feste popolari del Belpaese; mentre alle 21.30 e alle 22.30 RAFFAELLO SIMEONI, grande chansonnier dalla Sabina, negli spazi del cortile, dedicherà il suo spettacolo, “Mater Sabina”, alle liriche della sua terra, ricca di tradizioni e misticismo. Al MUSEO  CARLO BILOTTI il 27 agosto nell’ambito della rassegna “Pianoforte in festival all’Aranciera di Villa Borghese: giovani artisti per grandi repertori” in collaborazione con Roma Tre Orchestra, sarà protagonista la grande musica classica con il concerto gratuito che si terrà alle ore 11.00 presso l’Aranciera. Si potranno ascoltare, interpretati dal pianista Jacopo Feresin brani esemplificativi della storia del pianoforte: la “Sonata in re maggiore n. 6 op. 25” di Clementi, “il valzer 16 op. 39” di Brahms e “la Rapsodia in blu” di Gershwin.

Silvana Lazzarino

 

NEL WEEK-END L’ARTE SI ANIMA

    ORCHESTRA POPOLARE ITALIANA DI AMBROGIO SPARAGNA

    FAMIGLIA MARAVIGLIA

Museo di Palazzo Braschi di Roma

Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10 – 00186 Roma

aperti ogni sabato dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)

sabato 26 agosto 2017 dalle ore 20.15

Costo simbolico di 1 Euro con cui si può visitare mostra “Piranesi. La fabbrica dell’utopia”.

JACOPO FERESIN AL PIANOFORTE

Aranciera di Villa Borghese- Museo Bilotti

Domenica 27 agosto 2017 dalle ore 11.00

Ingresso gratuito, Informazioni: Tel 060608, www.museiincomuneroma.it

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Lisa Bernardini successo con il Photofestival

Lisa Bernardini ad Anzio presenta  INCONTRIAMOCI  l’appuntamento rivolto al giornalismo alla solidarietà e assegnazioni di premi

Anche quest’anno nell’ambito della VII Edizione del PHOTOFESTIVAL “Attraverso le Pieghe del Tempo”, diretto dalla Dott.ssa Lisa Bernardini presidente dell’Associazione Culturale laziale “L’Occhio dell’Arte”, rassegna a carattere sempre più internazionale che ad ogni edizione presenta un ricco programma dove si alternano mostre di arte e fotografia, concorsi fotografici, presentazioni di libri, seminari, incontri e premiazioni a personaggi illustri in diversi ambiti, non poteva, mancare l’appuntamento con INCONTRIAMOCI che torna anche quest’anno ad Anzio suggestiva cittadina di mare vicino Roma.

Il prossimo 1 settembre 2017 negli spazi del locale dell’imprenditore Mauro Boccuccia in Via Nettunense km 31.500 angolo Via Giove 1, si svolgerà la serata evento, organizzata con la sua preziosa collaborazione, e  dedicata al giornalismo, alla cultura e alla solidarietà. Durante la serata, che sarà presentata da Anthony Peth, regista e presentatore radiofonico e televisivo,, accanto alla consegna di alcuni riconoscimenti per l’attività giornalistica a professionisti dell’Informazione, nelle varie categorie di assegnazione previste, si palerà di solidarietà dando voce alla Cooperativa Sociale “La Coccinella” di Anzio impegnata nella cura di minori e ragazzi in situazioni di disagio.  Durante la serata la Cooperativa sociale raccoglierà offerte libere ed esporrà per la vendita graziosi  oggetti artigianali di propria realizzazione.

Lisa Bernardini tappa di Anzio del Photofestival

A ricevere i premi accanto al fotoreporter Francesco Barilaro per la categoria Giornalismo come Impegno Civile in collaborazione con la testata “Il Granchio”, sarà Marcello Carrozzo cui sarà assegnato il Premio Fotogiornalismo d’Autore  e il Prof Antonio Enrico Maria Giordano che riceverà il Premio della Critica. Protagonisti della cultura e dello spettacolo che verranno presentati al pubblico  con filmati e documentazioni visive e/o intervistati dal vivo.

Premi Speciali Cultura a due donne note per il loro impegno civile e sociale quali Maria Laura Annibali attuale presidente del Di’Gay Project e Edda Billi poeta raffinata e tra le principali protagoniste del lesbofemminismo. Attivista, documentarista e film maker; Maria Laura Annibali è testimonial della legge sulle unioni civili; il suo operato, insieme a quello del movimento, è stato fondamentale per l’approvazione della legge Cirinnà.

Edda Billi Presidente onorario dell’AFFI, l’Associazione Federativa Femminista Internazionale che unisce circa sessanta associazioni tra cui “Telefono Rosa” e “Il paese delle Donne”; è fondatrice della Casa Internazionale delle Donne di Roma, storica femminista, nonché fautrice negli anni ‘70 del celebre collettivo di Via Pompeo Magno.

Premi Speciali alla carriera saranno assegnati ad Anthony Pasquale da ICN Radio New York, al Prof. Francesco Petrino Presidente S.N.A.R.P., a Maria Grazia de Angelis Presidente AISL_O. Tre professionisti che nel loro settore hanno dimostrato competenza ottenendo risultati e successo..

photofestival Lisa Bernardini

Al Maestro Stelvio Cipriani, andrà il Premio Musica ed. 2017 per aver percorso una carriera brillante a livello internazionale contribuendo a mantenere alto il nome del nostro Paese nel mondo.

A proposito di musica ad intrattenere il pubblico saranno Massimo Di Muro, Deborah Xhako, i Getting Louder che si esibiranno a turno nel corso della serata. Le sculture Premio di questa settima edizione del “Photofestival Attraverso le Pieghe del Tempo” sono a firma del Maestro Valerio Capoccia.

L’Associazione L’Occhio dell’Arte attraverso eventi di ampio respiro come questo e molti altri proposti dal “Photofestival” sua principale manifestazione di riferimento, “viene proiettata” – come afferma la Presidente Lisa Bernardini: “in una realtà culturale a largo spettro e dai confini geografici di fatto travalicati in senso internazionale e con notevole risvolto mediatico.…. a dimostrazione soprattutto di come cultura, arte, spettacolo e sociale possano convivere, rivalutando le pieghe del tempo. Il Photofestival vuole essere testimonianza, soprattutto, di come la passione individuale e la ferrea volontà di tante persone possano trasformarsi in momenti di pubblico interesse, accendendo le luci su un territorio e le sue tante risorse”.

Silvana Lazzarino

“INCONTRIAMOCI”

SERATA EVENTO

7 edizione del PHOTOFESTIVAL- Attraverso le Pieghe del Tempo

Rassegna itinerante di incontri tra sociale, cultura e spettacolo

LOCALE di Mauro Boccuccia

Via Nettunense km 31.500 angolo Via Giove 1, ANZIO

1 settembre 2017 dalle ore 20.30

Organizzazione MAURO BOCCUCCIA;

Direzione artistica: www.occhiodellarte.org, Lisa Bernardini 347-1488234

Per info su come partecipare:06-9870567info@boccuccia.it, Lisa Bernardini occhiodellarte@gmail.com, cellulare 347-1488234

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