Il grande regista di “Lo chiamavano Trinità” E. B. Clucher viene ricordato a Venezia con un importante evento

A Venezia presso lo storico e prestigioso Ca’ Sagredo Hotel *****L  il 13 luglio 2022 l’evento “Il Centenario di E. B. Clucher – Da ‘Miracolo a Milano’ a ‘Lo chiamavano Trinità’ e oltre: lo straordinario percorso di un uomo di cinema” celebra il grande regista in occasione del centenario dalla nascita

Recentemente restaurato “Lo chiamavano Trinità” oltre a segnare l’esordio del celebre duo Bud Spencer/Terence Hill, ha contraddistinto una delle pagine più importanti della storia del grande Cinema legato ai successi internazionali.   E. B. Clucher, al secolo Enzo Barboni, regista di quest’opera capolavoro, viene ricordato a Venezia con un evento in occasione dei 100 anni dalla nascita che si svolge il 13 luglio 2022 alle ore 18.00 presso lo storico e prestigioso Ca’ Sagredo Hotel *****L per volontà del suo Direttore Generale Lorenza Lain.

Organizzato dell’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS, con il patrocinio del Grupo Consular de América Latina, in collaborazione con l’Associazione Veneziana Albergatori; l’evento “Il Centenario di E. B. Clucher – Da ‘Miracolo a Milano’ a ‘Lo chiamavanoTrinità’ e oltre: lo straordinario percorso di un uomo di cinema” è coordinato dalla giornalista della Stampa Estera Lisa Bernardini, nonché  Presidente dell’ Occhio dell’ArteA.P.S.

L’incontro che si svolge nella dorata Sala della Musica dal cui soffitto scendono splendidi lampadari in preziosa foglia d’oro (mentre sul pavimento campeggia grandioso lo stemma araldico della casata dei Sagredo) permetterà al figlio di E. B. Clucher, lo sceneggiatore, regista e scrittore Marco Tullio Barboni di mettere in luce alcuni aspetti della vicenda di Famiglia per essere stato a lungo collaboratore, sia come aiuto regista sia come sceneggiatore, e per aver portato con sé ricordi preziosi di vita, insegnamenti e aneddoti  dai set, senza dimenticare  la presentazione del teaser del docu-film “Ogn igiorno trovato. Mio nonno in arte E. B. Clucher” di Ginevra Barboni (figlia di Marco Tullio e nipote di Enzo),

Marco Tullio Barboni svelerà nell’occasione aneddoti nascosti legati ai set del padre e vissuti in prima persona fin da bambino. Oltre a descrivere dettagli, particolari, episodi di film famosi che sono sconosciuti al grande pubblico poiché relativi al back stage,  riporterà l’importanza magica di alcuni incroci del caso che hanno portato alla creazione di amatissimi capolavori di Cinema. Non solo Trinità.

Al grande successo internazionale con la regia di “Lo chiamavano Trinità” che ha sancito la svolta nella sua carriera coronata da altri riconoscimenti importanti, Enzo Barboni è giunto dopo essere stato operatore di cinegiornali, assistente operatore, operatore alla macchina e direttore della fotografia.  Di lui verranno ricordati   tutti i meriti artistici, che lo hanno portato a lavorare con firme importanti (come Fred Zinneman, Nicholas Ray, Stanley Kubrick, Robert Wise, Richard Fleischer, William Wyler, Sergio Corbucci, Al Kantor Steno, Michele Lupo…) e ad entrare in contatto con attori come Charlton Heston, Clark Gable, Kirk Douglas, Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Vittorio De Sica, Toto’, Tomas Milian, Franco Nero, Jean Sorel, Joseph Cotten. Saranno evidenziate anche le oggettive qualità umane. Enzo Barboni ha infatti creato opportunità di lavoro per generazioni di “artigiani del cinema”, come lui stesso amava definirsi, ed emergerà chiaramente dai racconti una straordinaria gavetta del mestiere, che gli ha poi consentito di esprimere rapporti lavorativi di simpatia ed empatia con chiunque abbia avuto a che fare con lui.

Ad accogliere gli ospiti nella Sala della Musica fra gli innumerevoli affreschi attribuiti a Gaspare Diziani presenti sulle pareti, sarà Claudio Scarpa, Console dell’Uruguay a Venezia e Delegato per il Veneto del Grupo Consular de America Latina. Le pareti sono rivestite da affreschi tra finte nicchie con dentro le figure monocrome di Minerva, Nettuno, Cibele, Marte, Venere, Mercurio, Giunone e Giove, mentre dal soffitto entro una finta balaustra appare Apollo sul carro del sole circondato dagli altri dei dell’Olimpo proteso a far precipitare i vizi capitali.

L’Annuario del Cinema ha contribuito con il suo prezioso supporto morale, tecnico e mediatico alla realizzazione di questo prestigioso appuntamento. Precedentemente anche la città di Roma  ha celebrato l’indimenticabile regista E. B. Clucher attraverso un Premio capitolino alla Memoria e l’annuncio dell’iter già avviato per l’intitolazione di una Via nell’Urbe.

Silvana Lazzarino

“Il Centenario di E. B. Clucher

– Da ‘Miracolo a Milano’ a ‘Lo chiamavano Trinità’ e oltre:

lo straordinario percorso di un uomo di cinema”

CA’ SAGREDO HOTEL *****L

Campo Santa Sofia 4198/99 – Ca’ D’Oro

Ingresso libero  con reservation preferenziale

evento in linea con le disposizioni anti-covid

MODALITA’ DI PRENOTAZIONE: scrivere a  marketing@casagredohotel.com

(oppure telefonare a      +39 041 2413111 – Fax: +39 041 2413521

Associazione culturale Occhio dell’Arte A.P.S.

www.occhiodellarte.org

 

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Storie di Donne: grande attesa il 4 dicembre la 7° edizione a Roma. Evento ideato da Lisa Bernardini

Organizzata dall’Associazione Occhio dell’Arte APS e dall’Associazione ASTRI la kermesse premia donne che si sono affermate in diversi ambiti dalla cultura alla scienza e tecnologia, dalla medicina all’imprenditoria

Nel tempo le donne hanno saputo conquistarsi con coraggio e determinazione gli stessi diritti degli uomini, diritti civili e sociali, tra questi il diritto al lavoro che ha loro permesso di mostrare le proprie risorse e capacità, affermandosi tanto nella politica, quanto in ambito imprenditoriale, ricoprendo ruoli che prima erano impensabili. In questi ultimi tempi le donne si sono affermate nel campo della medicina e della scienza, ma anche in politica ricoprendo ruoli di rilievo. Ma in tutto questo la donna non deve mai dimenticare la propria femminilità cui non deve rinunciare.

Dedicato alle donne è l’appuntamento Storie di Donne organizzata dall’Associazione l’Occhio dell’Arte APS di cui è Presidente la giornalista e fotografa Lisa Bernardini in collaborazione con l’Associazione ASTRI-Scienziati e Tecnologi per l’interesse nazionale capeggiati dal fisico nucleare Sergio Bartalucci che si svolge a Roma in Via Appia Antica 288 presso Villa Rosantica il prossimo 4 dicembre 2021 alle ore 18,00.

Lisa Bernardini

La manifestazione alla sua 7° edizione, con il patrocinio morale dell’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi porta all’attenzione del pubblico e della comunicazione quelle donne, note o meno, che si sono distinte nel campo delle professioni e, con abilità e dedizione, hanno saputo portare un contributo rilevante alla società contemporanea. Donne del mondo dello spettacolo, dell’imprenditoria, della scienza e medicina, del giornalismo e editoria, della cultura e dello spettacolo, saranno premiate con un riconoscimento prestigioso, conferito dall’ Occhio dell’Arte per onorarne la carriera professionale. A presentare la manifestazione è Anthony Peth, mentre la Direzione artistica è a cura di Sylvia Irrazábal.

A ricevere i premi sono  Anadela Serra Visconti specializzata in Medicina estética e Consulente RAI per la Categoria  Medicina e benessere,   Romana Fabrizi giornalista Rai per la Categoria Informazione TV, Paola Pisanelli Nero Architetta, designer e curatrice NEROarchitecture per la Categoria Cultura, Lorenza Lain General Manager Hotel Ca’Sagredo Venezia per la Categoria Imprenditoria e Management, Enrica Bonaccorti   attrice, conduttrice e opinionista tv per la Categoria Spettacolo, Silvia Santori Direttrice del periodico nazionale MIO per la Categoria Editoria/Press. E poi la Prof. Emilia Costa neuropsichiatra, la Dr.Maria Elisa Lucchetta Quercia  avv. e imprenditrice, la Dr.Maria Massullo tecnologa  e la Dr. Helga Scharm-Zehner economista saranno premiate per la Categoria Scienza e Tecnologia (Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana)  ASTRI.  Per finire con la Categoria Sport con un’eccellenza mondiale targata Made in Italy il cui nome si saprà al momento della premiazione.

Anthony Peth

Se nelle discipline umanistiche sono state le donne a predominare negli anni passati, oggi negli indirizzi scientifici si registra un incremento notevole del numero di iscritte, future scienziate che insieme alle future umaniste contribuiranno a promuovere una reale parità del genere femminile in tutto il pianeta, sia sul piano dei diritti sia su quello dei doveri.

Ad accompagnare le premiazioni di donne di successo e affermate in diversi ambiti come ila medicina e benessere, l’informazione tv, la cultura, l’imprenditoria e management, lo spettacolo, la scienza e tecnologia l‘editoria/press, e lo sport, sono gli intermezzi musicali a cura del chitarrista Paolo Rainaldi, ed intermezzi poetici a cura di Giovanni Brusatori, doppiatore e regista. Simona Marchini. Donna di carriera e dal grande e multiforme successo è la Madrina di questo appuntamento di grande prestigio.

Sylvia Irrazábal.

Gli ospiti sono accolti da un coreografico buffet di frutta firmato dallo Chef della Frutta Andrea Lopopolo nella splendida location Villa RosaAntica gestita da Ambrosini Catering. Per l’occasione in loco è presente un banco di degustazione di Casale del Giglio.

Attesi prestigiosi invitati dal mondo dell’imprenditoria, del giornalismo, dello spettacolo e della diplomazia; un piccolo spazio sarà destinato alla Mtm Events di Massimo Meschino, che prevede a fine evento la rivelazione del nome della ragazza vincitrice, tra quelle visionate da una commissione interna ed in concorso, della fascia Storie di Donne 2021 nell’omonimo contest di bellezza aperto nei giorni scorsi. Non mancherà un piacevole momento beauty a cura dell’agente di concorsi di bellezza Massimo Meschino.

Ad alcuni ospiti verranno consegnate stampe d’Autore dell’Artista marchigiana Francesca Guidi (Arte dei Led), in edizione limitata in onore di Storie di Donne ed. 2021.

Trai i Partners: Hotel L’ Approdo di Anzio – N&M Management – Nero Architecture – Lino Patruno Foundation – Building Solution –  La Grotta del sale.Bio di Antonella Pellizzari – Mtm Events di Massimo Meschino  Media Partners Eurocomunicazione, L’invitato speciale di Gianni Gadaleto, +Magazine, Gp Magazine, Metropoli on line, Well tv – Fatti e storie da raccontare di Francesca Ghezzani.

Fotografo ufficiale (Occhio dell’Arte): Marco Bonanni. Per l’ingresso e lo svolgimento dell’evento sarà applicata rigorosamente la normativa anti-Covid vigente. L’evento è su invito.

 

Silvana Lazzarino

 

Storie di Donna 7 edizione

Organizzato dall’Associazione l’Occhio dell’Arte APS

e dall’Associazione ASTRI

Via Appia Antica, 288 .- Roma

Sabato 4 dicembre 2021 ore 18.00

Per l’ingresso e lo svolgimento dell’evento

sarà applicata rigorosamente la normativa anti-Covid vigente

 

Alcuni articoli pubblicati su Emmegiischia da Silvana Lazzarino

Il Dispari 20180423 – Redazione culturale

 

Mario Fratti l’orgoglio italiano a New York

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Venezia: in concomitanza con il Festival un evento per il cult movie ”Lo chiamavano Trinità”

Venezia: l’evento culturale   “Lo chiamavano Trinità” Racconti da una magia. (1970/2020)” si svolge l’ 11 Settembre 2020 presso il Ca’ Sagredo Hotel *****L, nella sala della Musica

   A Venezia, nello storico e prestigioso Ca’ Sagredo Hotel *****L, di cui è direttore Generale la Dott.ssa Lorenza Lain, da non perdere l’appuntamento che si svolge presso la dorata Sala della Musica  per celebrare  i 50 anni del cult movie “Lo chiamavano Trinità”  l’11 Settembre 2020 con inizio alle ore 19.00.

Venezia evento per celebrare i 50 anni del film Lo chiamavano Trinità

L’evento culturale “Lo chiamavano Trinità” – Racconti da una magia  (1970/2020”, sotto  l’egida morale della Città di Venezia, in collaborazione con l’Associazione Veneziana Albergatori e l’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS.che si svolge in concomitanza con il festival di Venezia, permetterà a quanti si prenoteranno di incontrare e ascoltare dal vivo ospiti d’eccezione, legati indissolubilmente a quell’indimenticabile successo internazionale: lo sceneggiatore, regista e scrittore Marco Tullio Barboni ( figlio di quell’ Enzo Barboni/ E. B. Clucher, che Trinità lo scrisse e lo diresse, inaugurando  una pagina indimenticabile del nostro Cinema) e il produttore cinematografico, sceneggiatore e regista Giuseppe Pedersoli (figlio di quel Carlo Pedersoli/Bud Spencer amatissimo protagonista nello Sport prima e nel Cinema poi). I due figli d’arte tra ricordi, fotografie e qualche pillola video saranno intervistati dalla giornalista e Presidente dell’Occhio dell’Arte APS Lisa Bernardini, che coordinerà una narrazione-testimonianza della profonda amicizia dei rispettivi padri, continuata poi nella generazione dei figli.

Nel film, ricordiamo che Terence Hill è l’eponimo Trinità, scanzonato pistolero vagabondo, che, riunitosi al fratello fuorilegge interpretato da Bud Spencer, si trova inaspettatamente preso tra le mire dell’avido proprietario terriero Hartmann e la comunità di pacifici mormoni che ne ostacolano i piani. Invaghitosi delle belle figlie del capo della comunità, Trinità decide di prendere le parti dei religiosi; ne segue una serie di situazioni tipiche del genere, tra colossali mangiate e scazzottate, a creare un formato dal grande successo di pubblico, fino a oggi.

Marco Tullio Barboni svelerà aneddoti nascosti legati al set e vissuti in prima persona, perché esordì appena diciottenne in qualità di secondo aiuto regista. Racconterà dettagli, particolari, episodi di quel Film che sono sconosciuti al grande pubblico poiché relativi al back stage, e descriverà l’importanza magica di alcuni incroci del caso che hanno portato alla creazione di un amatissimo capolavoro di Cinema famoso ovunque sin dagli esordi.  Giuseppe Pedersoli, dal canto suo, svelerà aspetti pubblici e privati dell’amato padre, descrivendone il carisma ed il carattere sfaccettato da uomo imprevedibile e dal temperamento affascinante, dotato per natura di prestanza fisica e talento, celebrato con affetto in ogni parte del mondo.

“Lo chiamavano Trinità” ha rappresentato l’esordio del celebre duo Bud Spencer/Terence Hill, voluto dall’intuizione di Italo Zingarelli che produsse il copione rifiutato per mesi dagli altri produttori, prevedendo per primo il potenziale popolare della formula “western + cazzotti = risate”. In quel set tutto funzionò alla perfezione: dagli attori, ai costumi, dai trucchi alle controfigure, per non parlare della colonna sonora di un allora esordiente Franco Micalizzi.   Ad accogliere gli ospiti nella sontuosa cornice della dorata sala della Musica saranno l’Assessore della Città di Venezia Simone Venturini e il Console Onorario dell’Uruguay a Venezia Claudio Scarpa, nonché Delegato per il Veneto del Grupo Consular de America Latina che ha patrocinato l’importante iniziativa. Tra il pubblico, presenzieranno anche un’altra figlia di Bud, Diamante Pedersoli, nella vita apprezzato architetto ed interior design, e la produttrice Gaia Gorrini (che di Bud è nipote). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

Ringraziamenti per il supporto morale, tecnico e mediatico all’ Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi, all’ Associazione Compositori Musica per Film, all’eccellenza imprenditoriale italiana Damiana Fiorentini Gioielli, a Colonne Sonore – in particolare  a Massimo Privitera e ad Andrea Rurali (Direttore di Cineavatar) – e a Gp Magazine.

Silvana Lazzarino

“Lo chiamavano Trinità”

 Racconti da una magia. (1970/2020)”

Ca’ Sagredo Hotel *****L, Campo Santa Sofia 4198/99 – Ca’ D’Oro. Venezia

Ingresso libero con reservation obbligatoria

evento in linea con le disposizioni anti-Covid

modalità di prenotazione: scrivere a  casagredo@casagredohotel.com  (oppure telefonare a +39 041 2413111

 

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Marco Tullio Barboni ospite d’onore alla Rassegna” I magnifici quattro”

Marco Tullio Barboni ospite d’onore a Castelfranco Emilia alla Rassegna” I magnifici quattro”

Sulle orme della sua famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore, Marco Tullio Barboni, con passione e impegno, si è dedicato a questa straordinaria arte come sceneggiatore e regista. Lo zio Leonida magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani, ed il padre Enzo cineoperatore, direttore della fotografia e regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher autore di film western, lo hanno stimolato fin da bambino a frequentare i set ricoprendo ruoli di comparsa come nelle lavorazioni della “Baia di Napoli”, in “Beh Hur”, “Barabba”, “Un treno per Durango” e “Django”.

Marco Tullio Barboni

Dopo l’esordio in qualità di aiuto regista in “Lo chiamavano Trinità”, Marco Tullio Barboni, si dedica alla sceneggiatura scoprendo una straordinaria capacità nel cogliere e analizzare contesti e tessuto umano e sociale sottolineando le sfumature delle emozioni. La sua fama è legata a film di grande risalto internazionale interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone degli spaghetti western. La sua professione lo ha portato a viaggiare per mezzo mondo acquisendo esperienze formative indimenticabili che lo hanno portato a soffermarsi su diversi aspetti dell’esistenza riflettendo su sentimenti e passioni che lo hanno poi portato alla scrittura letteraria.

Marco Tullio Barboni è tra gli ospiti della rassegna in programma a Castelfranco Emilia; “I magnifici quattro”, dedicata ad grandi successi del cinema italiano che hanno saputo lasciare una traccia indelebile nella storia del grande schermo. La prima serata della prestigiosa rassegna che si svolgerà il 6 agosto alle ore 21.30 in Piazza Garibaldi lo vedrà quale ospite d’onore.

Siamo contentissimi di dare il via a questa iniziativa che rappresenta la risposta dell’Amministrazione all’obiettivo di avere una piazza ‘viva’ anche ad agosto” ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Rita Barbieri, sottolineando come “queste serate rappresentino una concretizzazione della risposta al desiderio di stare insieme anche nel dopo covid19, con una grande valenza emozionale. La nostra è una realtà sempre più viva, anche nel suo cuore pulsante: attraverso queste iniziative, attraverso la condivisione di capolavori del cinema italiano e anche grazie alla partecipazione di ospiti straordinari come Marco Tullio Barboni, tutto assume un prezioso valore aggiunto”.

Negli ultimi anni Marco Tullio Barboni è diventato un apprezzato e pluripremiato scrittore, i cui libri hanno riscosso consensi di pubblico e critica.

Sotto i riflettori, in compagnia di Marco Tullio, il 6 agosto ci sarà quell’indimenticabile cult movie, firmato dal celebre padre dal titolo “Lo chiamavano Trinità“, che proprio in questo 2020 spegne il traguardo delle 50 candeline.  All’epoca, Marco Tullio ricoprì il ruolo di secondo aiuto regista a soli 18 anni, a fianco del genitore, che senza ombra di dubbio possiamo annoverare tra i più grandi registi del cinema del nostro Paese.

Sono veramente onorato e felice di poter partecipare a questa bella iniziativa perché” – ha dichiarato Marco Tullio Barboni –  “questa serata è innanzitutto un bell’ omaggio a mio padre, ma è anche l’occasione per poter condividere con il pubblico, trasversalmente, tanti ricordi e soprattutto tanti aneddoti legati non solo a questo film, ma anche al cinema italiano più in generale, ai suoi magnifici protagonisti, dagli attori ai registi, dagli sceneggiatori ai macchinisti, dagli scenografi ai doppiatori fino agli stuntman. Quello italiano, infatti, è un grande cinema divenuto tale grazie allo straordinario mix tra artisti di rara bravura e grandi professionalità. Così come è stato per ’Lo chiamavano Trinità”.

Durante la serata, Barboni sarà al centro di una lunga intervista condotta dal giornalista Gigi Zini, dove si racconterà prendendo idealmente il pubblico per mano e portandolo proprio sul set attraverso la descrizione del “dietro le quinte” e il racconto di tantissimi aneddoti.

L’happening sarà ad ingresso gratuito, ma – nel rispetto delle vigenti normative in materia di contrasto al potenziale contagio da Covid19 – con prenotazione obbligatoria al link  https://www.eventbrite.it/e/biglietti-i-magnifici-quattro-cineincitta-lo-chiamavano-trinita-115692454245   e fino ad esaurimento posti.

Grande successo hanno riscosso i due romanzi di Marco Tullio Barboni : “…. E lo chiamerai destino” (Edizioni Kappa) dove di riflesso si parla dell’uomo sospeso tra conscio e inconscio e dell’eterno conflitto tra consapevolezza e inconsapevolezza e “A spasso con il Mago. Merlino e io” dove rivive sotto forma di sogno il suo legame con il suo adorato cane Merlino che è venuto a mancare. Riguardo questo secondo romanzo (pubblicato nel 2017 con la casa editrice Viola) da poco uscito per l’editore Paguro con una grafica totalmente nuova ed una cornice decisamente accattivante, si ripercorre, attraverso una passeggiata onirica in linea con quella che ogni sera facevano Marco Tullio e Merlino per tutto il tempo vissuto insieme, la vicenda incantata che commuove e fa riflettere, aiutando a ritrovare nel sogno lucido della narrazione un legame che a tutti gli effetti appartiene al mondo puro dell’Amore. Così i due protagonisti dialogano lasciando emergere verità non dette e stati d’animo rimasti silenti nel tempo,

Tra i premi e riconoscimenti ricevuti cda Marco Tullio Barboni con questo secondo romanzo citiamo: il Premio Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica, il Premio letterario Milano International nel 2018 ed  il  Premio Letterario Caffè delle Arti nel 2019. Da segnalare anche il prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze nella categoria Tv e Cinema.

Silvana Lazzarino

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Merlino, il magico bovaro. “A spasso con il Mago. Merlino e io” Paguro Edizioni

Merlino al centro dei romanzo di successo di Marco Tullio Barboni 

Sulle orme della sua famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore, Marco Tullio Barboni, con passione e impegno, si è dedicato a questa straordinaria arte come sceneggiatore e regista. Lo zio Leonida magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani, ed il padre Enzo cineoperatore, direttore della fotografia e regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher autore di film western, lo hanno stimolato fin da bambino a frequentare i set ricoprendo ruoli di comparsa come nelle lavorazioni della “Baia di Napoli”, in “Beh Hur”, “Barabba”, “Un treno per Durango” e “Django”.

Merlino al centro del libro di Marco Tullio Barboni

Dopo l’esordio in qualità di aiuto regista in “Lo chiamavano Trinità”, Marco Tullio Barboni, si dedica alla sceneggiatura scoprendo una straordinaria capacità nel cogliere e analizzare contesti e tessuto umano e sociale sottolineando le sfumature delle emozioni. La sua fama è legata a film di grande risalto internazionale interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone degli spaghetti western. La sua professione lo ha portato a viaggiare per mezzo mondo acquisendo esperienze formative indimenticabili che lo hanno portato a soffermarsi su diversi aspetti dell’esistenza riflettendo su sentimenti e passioni che lo hanno poi portato alla scrittura letteraria.

Grande successo hanno riscosso i suoi due romanzi: “…. E lo chiamerai destino” (Edizioni Kappa) dove di riflesso si parla dell’uomo sospeso tra conscio e inconscio e dell’eterno conflitto tra consapevolezza e inconsapevolezza e “A spasso con il Mago. Merlino e io” dove rivive sotto forma di sogno il suo legame con il suo adorato cane Merlino che è venuto a mancare. Riguardo questo secondo romanzo che ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti letterari come nel 2019 il Premio Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica, da non perdere la nuova pubblicazione per la Paguro Edizioni che presenta un sentiment ancora più positivo per un legame indissolubile uomo/animale che sfugge alle ragioni di tempo e spazio. La nuova pubblicazione presenta una grafica totalmente nuova ed una cornice decisamente accattivante, per la gioia di lettori giovani e meno giovani, dove ripercorrere la vicenda di Merlino, il magico bovaro, e del suo amato padrone, lo scrittore protagonista.

Attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per tutto il tempo in cui hanno vissuto insieme, prende forma la vicenda incantata che commuove e fa riflettere, aiutando a ritrovare nel sogno lucido della narrazione un legame che a tutti gli effetti appartiene al mondo puro dell’Amore. Così i due protagonisti dialogano lasciando emergere verità non dette e stati d’animo rimasti silenti nel tempo. Il libro sottolinea come le emozioni vissute con vera partecipazione e affetto tra i due continuino ad essere vissute e percepite grazie ad un legame profondo che permette loro di essere vicini nell’anima anche se uno dei due non è più presente. Grazie all’atmosfera del sogno viene ripercorso un dialogo tra padrone e cane in cui emergono situazioni impensabili attraverso le quali viene data voce a quelle zone più segrete del pensiero che nella realtà non sempre prendono forma. Marco Tullio Barboni ha così immortalato il tenero ricordo del suo fidato amico, compagno di vita quotidiana per 8 anni, che rappresenta in verità tutti gli indissolubili legami similari che chiunque abbia avuto un animale può facilmente comprendere.

Il volume, con prefazione a cura del poeta e critico letterario Plinio Perilli, si riaggancia ad un celebre corto “Il Grande Forse” diretto da Marco Tullio Barboni qualche anno fa, con Philippe Leroy e Roberto Andreucci tra i protagonisti “umani”, mentre protagonista a quattro zampe della pellicola era il medesimo protagonista del libro “A spasso con il mago” Merlino.

Tra i vari premi e riconoscimenti ricevuti da Marco Tullio Barboni che sempre più si sta affermando nel campo letterario quale eccellente scrittore, citiamo il prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze nella categoria Tv e Cinema e il primo posto ex aequo con il giornalista e saggista italiano Andrea Scanzi al Premio letterario Internazionale Montefiore organizzato dall’Associazione Culturale “Pegasus Cattolica”, il Diploma D’Onore con Menzione D’ Encomio al Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti e con “,,,,e lo chiamerai destino” la Menzione di Merito al Premio Internazionale Giglio Blu di Firenze.

Silvana Lazzarino

 

A spasso con il Mago. Merlino e io”

dii Marco Tullio Barboni

Edizioni Paguro

Il volume, pluripremiato, è ordinabile in tutte le librerie

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LA CASA EDITRICE Edizioni Paguro

Edizioni Paguro è una giovane ed attiva Associazione Culturale e Casa Editrice salernitana che nasce con lo scopo di praticare e propagandare tutte le attività di natura culturale ed intellettuale legate al tessuto sociaIe, culturale, artistico ed economico (locale, nazionale ed internazionale). Fa della libertà di espressione e di divulgazione delle idee i propri baluardi, e sostiene tutti coloro che vogliono dare “inchiostro” al proprio pensiero, purché lo facciano con rispetto, responsabilità e passione. L’incontro con Marco Tullio Barboni è avvenuto esattamente sulla base di una medesima filosofia e di una convergente mission.”

Altri articoli pubblicati su Emmegiischia da Silvana Lazzarino

Premio “Il poeta Ebbro…di Colori” ideato da Anna Manna si svolge a fine agosto 2020 a Spoleto

Vincenzo Capua: il suo nuovo singolo è già un successo

Marco Tullio Barboni ospite ai 50 anni de “Lo chiamavano Trinità” a Lugo

 

L’ARCA di Cristiano Quagliozzi e Milena Scardigno

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