Roma al MAXXI Scegli il Contemporaneo- La rivoluzione siamo noi

Roma al MAXXI incontro dedicato alla sperimentazione di pratiche e metodologie della pedagogia del patrimonio nell’ambito del ciclo  “Rivoluzioni di idee: pratiche e metodologie per una didattica attiva – Format per insegnanti, educatori e operatori museali udenti e sordi”. Appuntamento venerdì 23 settembre 2022

Da non perdere gli appuntamenti proposti dal progetto, “Scegli il Contemporaneo. La rivoluzione siamo noi” a cura di Elena Lydia Scipioni, giunto alla sua terza e conclusiva edizione che, tra visite guidate e animate, workshop, incontri di formazione sulla didattica dell’arte e del patrimonio, si rivolge ad un pubblico sempre più ampio per avvicinarlo e renderlo ancor più partecipe delle opportunità proposte dai differenti linguaggi dell’arte dove non manca il lato ludico educativo pensato per i bambini nella loro esplorazione della realtà e delle emozioni.   Promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura in collaborazione con SIAE, il progetto è presentato da “Senza titolo Progetti aperti alla Cultura”, società che da oltre dieci anni si occupa di progettazione e gestione di servizi educativi e di mediazione culturale per musei e mostre sul territorio nazionale.

Foto di Sebastiano Luciano, Courtesy Fondazione MAXXI

I diversi appuntamenti iniziati lo scorso giugno, tra  Art weekend, workshop, visite guidate, incontri di Formazione didattica e che trovano luogo nei musei e gallerie della Capitale, sono rivolti ad adulti, famiglie, bambini, educatori museali, insegnanti e pubblico sordo- Oltre al  MACRO, – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, a Palazzo delle Esposizioni, Cinecittà si Mostra e il MIAC – Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema, sono il Museo delle Civiltà, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Co temporanea ed il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

E’ proprio al MAXXI che si svolge uno degli ultimi appuntamenti del venerdì di settembre dedicati al ciclo di incontri rivolti alla Formazione “Rivoluzioni di idee: pratiche e metodologie per una didattica attiva”, a cura di Serena Giulia Della Porta, destinato ad insegnanti, educatori museali udenti e sordi che si svolgono in diversi musei e spazi espositivi.

Nei venerdì del mese di settembre esperti di didattica museale provenienti da musei e fondazioni per l’arte contemporanea – qual: Pirelli HangarBicocca, Milano, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, Cinecittà si Mostra e MIAC, Roma, GAMeC, Bergamo, Museo delle Civiltà, Roma .- hanno condotto e conducono incontri di formazione in diversi luoghi della Capitale quali Palazzo delle Esposizioni, il MACRO, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAXXI, il Museo delle Civiltà, per condividere le più aggiornate visioni della comunicazione dell’arte in un’ottica di scambio e di sviluppo professionale interdisciplinare e di coinvolgimento attivo. A condurre i diversi incontri di formazione sono: Laura Zocco, Elena Stradiotto, Barbara Goretti, Giovanna Brambilla e Gabriella Manna.

Il prossimo incontro in programma il 23 settembre 2022 al MAXXI (ore 15.00-18.00) è dedicato alla sperimentazione di pratiche e metodologie della pedagogia del patrimonio.. A condurlo è la storica dell’arte Giovanna Brambilla attualmente Responsabile dei progetti territoriali e di audience development presso la Direzione Musei Lombardia dove si occupa dei legami tra i musei e i possibili pubblici, con un’attenzione alle relazioni con le comunità e con le situazioni di fragilità. Ad affiancarla in questo incontro di venerdì 23 settembre sono i formatori di Senza titolo. L’incontro di formazione sarà tradotto in LIS da una storica dell’arte specializzata in Lingua dei segni italiana con lo scopo di offrire ad un pubblico sempre più ampio occasioni di conoscenza e di accessibilità al patrimonio culturale della città di Roma.

foto di Francesco Bolis Courtesy Fondazione MAXXI

Attualmente Giovanna Brambilla è docente del Master “Economia e Management dei Beni Culturali”, della Business School de Il Sole24Ore e del Master “Servizi Educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive”, dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e docente di Iconologia all’accademia di Belle Arti di Siracusa. Da settembre 2020 è membro della Commissione Diocesana Arte Sacra di Bergamo. Socia ICOM, tra i suoi interessi di ricerca ci sono gli intrecci tra arte e società, letti attraverso le immagini. È autrice di articoli e saggi dedicati alla relazione tra musei e pubblici, tra iconografica, religione e società.

Il ciclo di incontri intende far riflettere sul ruolo del museo e della didattica dell’arte come strumenti per la crescita e lo sviluppo delle competenze professionali nell’adulto e personali nel bambino; approfondire le differenti metodologie in relazione a opere d’arte appartenenti a collezioni differenti per ambito di ricerca e per natura del patrimonio di appartenenza; coinvolgere i partecipanti in attività laboratoriali davanti alle opere e in relazione ai temi proposti dagli ospiti.

Con questa 3 e conclusiva edizione del Progetto Scegli il Contemporaneo. in particolare si intende dare un ruolo centrale all’individuo e alla collettività, con lo scopo di riflettere sul ruolo da affidare alla cultura e alla didattica nel nostro Paese. Grazie alle diverse attività del Progetto. il cui titolo è liberamente ispirato dall’omonima opera del 1972 dell’artista tedesco Joseph Beuys, vi è un invito a riflettere sull’importanza dell’arte e della creatività come mezzi rivoluzionari di liberazione e di cambiamento

Tutti gli incontri sono gratuiti per il pubblico e si svolgono nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid in ottemperanza alla normativa vigente. Anche gli eventi sono gratuiti, ma comprendono il biglietto d’ingresso al museo qualora previsto. Prenotazione obbligatoria solo via mail: info@senzatitolo.net fino ad esaurimento posti. Foto di Sebastiano Luciano, Courtesy Fondazione MAXXI e foto di Francesco Bolis Courtesy Fondazione MAXXI

Silvana Lazzarino

Per il ciclo Rivoluzioni di idee: pratiche e metodologie per una didattica attiva

Format per insegnanti, educatori e operatori museali udenti e sordi

Il 23 settembre Incontro dedicato alla sperimentazione di pratiche

e metodologie della pedagogia del patrimonio 

Incontro con Giovanna Brambilla

Responsabile dei progetti territoriali e di audience development

presso la Direzione Musei Lombardia

MAXXI

Utenza: educatori, operatori culturali, insegnanti udenti e sordi

Punto di ritrovo: Via Guido Reni n. 4/A Roma

Orario: dalle 15.00 alle 18.00

venerdì 23 settembre 2022

Prenotazione obbligatoria scrivendo al seguente indirizzo mail: info@senzatitolo.net  fino ad esaurimento posti. per informazioni: tel. 331/3365300

 

Alcuni articoli pubblicati su Emmegiischia da Silvana Lazzarino

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ASI agenziastampaitalia

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nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”

Ettore Bertolini, Direttore Responsabile dell’Agenzia ASI, e Bruno Mancini, Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”  hanno stipulato un accordo di collaborazione (gentlemen agreement), grazie al quale le attività dell’Associazione DILA troveranno ampi spazi divulgativi nella testata giornalistica dell’ASI.

In particolare l’ASI pubblicherà articoli scritti da Bruno Mancini aventi per oggetto:

  1. presentazioni degli artisti di maggior spicco presenti tra i collaboratori dell’Associazione DILA.
  2. notizie riferite ai principali progetti organizzati e gestiti dall’Associazione DILA e dalle Associazioni con le quali essa collabora.
  3. stralci significativi di opere (prosa, poesia, arti grafiche, musica ecc.) che, in qualche modo, siano state valutate positivamente dall’Ass. DILA.
  4. linea diretta con tutti gli sviluppi del Premio OTTO MILIONI

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Atene Sarno Ischia: una storia che non finisce

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Articoli pubblicati da Bruno Mancini

e dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Atene, Sarno, Ischia una storia che non finisce

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Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201130

 

Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

Antonio Mencarini  “VOX” per sempre

Con un precedente articolo ho dato notizia della morte del nostro caro amico Antonio Mencarini,  Socio fondatore DILA, VOX di tutti i nostri progetti, uomo di enorme spessore umano e culturale.

Alle espressioni di condoglianze formulate in vario modo, da decine e decine di collaboratori dell’Associazione DILA, che ho trasmesso alla moglie Elvira, lei mi ha risposto dicendosi emozionata per la stima e l’amicizia di tutto il gruppo, scrivendo, tra l’altro: “è un grande conforto sapere che tante persone si ricorderanno di Antonio con stima e affetto. Grazie per tutto quello che fai. Se ti è possibile, comunica a tutti gli amici la mia gratitudine e i miei ringraziamenti.

Confermo che la prossima edizione del premio Otto milioni con la relativa antologia sarà dedicata a lui.

ANTONIO MENCARINI, nuovo amico del progetto culturale “La mia isola”:

uno stralcio di un articolo pubblicato nel 2014.

Innamorato da sempre della nostra isola, non appena ha avuto notizie dalla stampa del progetto culturale che qui ad Ischia si sta sviluppando grazie all’intraprendenza dei tanti Pionieri (Nunzia Zambardi, Clemetina Petroni, Virginia Murru, Alberto Liguoro, Umberto Maselli, Luciano Somma ecc.) che ormai affiancano in maniera organica le iniziative che noi proponiamo, non ha esitato un momento per salire su un aereo e venire ad Ischia per trascorrere un weekend di riposo finalizzato alla conoscenza degli obiettivi e delle proposte in programma.

Ne è rimasto entusiasta e si è reso disponibile ad una collaborazione spumeggiante e completa.

A seguito di ciò il progetto culturale “La mia isola” di diffusione della Poesia, non solo sbarca con lui, Antonio Mencarini, in terra lombarda, ma ottiene uno spazio di visibilità nel mondo del teatro, della radiofonia e della televisione che appunto Antonio Mencarini frequenta da sempre come un riconosciuto ed affermato protagonista.

Così come non è facile, andando in giro per le strade delle City, distinguere sotto mentite spoglie geni della finanza, del commercio, dell’informazione, della truffa, della mafia e di tutto quanto ruota intorno al Dio Denaro, ugualmente, seguendo percorsi ben identificati culturalmente, molto spesso ci si imbatte in pseudonimi che riportano ad Artisti i quali se ne avvalgono per testare tra la folla le loro esasperazioni prima di proporle in maniera organica sotto tranquillizzanti egide delle più invasive organizzazioni commerciali.

Antonio Mencarini, invece, si presentava come “Antonio Mencarini” quando girava tra le piazze finanziarie del mondo quale responsabile commerciale di una delle maggiori catene di supermercati italiani, ed allo stesso modo si presenta come “Antonio Mencarini” oggi che l’età della pensione gli ha dato la certezza di poter dedicare i suoi giorni al vero grande amore giovanile: “La Poesia”.

Nato a Napoli da famiglia di origine toscana ha vissuto tra Napoli, Roma – dove si è laureato in Giurisprudenza – e Monza dove attualmente risiede.

Il suo lavoro lo ha portato per lunghi anni in Cina, Corea, Giappone, Thailandia, Filippine, USA, Brasile, Equador ed in quasi tutti gli stati d’Europa.

Parla correntemente Inglese, Spagnolo, Romanesco e Napoletano.

è stato ospite in numerose trasmissioni radiofoniche e televisive quale conoscitore di usi, costumi, arte e letteratura dei luoghi da lui frequentati.

Ha curato per circa 2 anni, ai microfoni di Radio Capri, la trasmissione “Caffè di notte”, proponendo poesia e musica napoletana, con la collaborazione di un noto cantante chitarrista napoletano, Carlo Missaglia con il quale ha curato come autore dei testi e voce narrante la serie Madre Napoli (poesie e canzoni dei più grandi autori partenopei) per la TV Canale 21 di Napoli. Dopo una lunga pausa “di lavoro“ ha ripreso l’attività artistica, iniziata con passione da giovane e accantonata per le esigenze del copione della vita, mettendo in scena nel Teatro Maddalena di Monza insieme ad un autore e poeta anch’egli napoletano, Elio Veltre, numerosi incontri di poesia e musica dedicati sia a Napoli, sia a Roma e sia a poeti e scrittori di tutto il mondo.

Ha allestito un sito – www.madrenapoli.com – nel quale si parla di Napoli, Ischia, Capri – letteratura, storia, arti figurative – e della napoletanità in generale.

Ospita in questo sito anche le colonne della poesia romanesca – Belli, Trilussa, Pascarella.

Si occupa attivamente di volontariato leggendo in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi libri per gli adulti e favole per i bambini, realizzando CD e presiedendo una Onlus, Associazione Cardiopatici Versilia, con sede a Camaiore.

Recentemente, in sintonia con il responsabile della riabilitazione cardiologica dell’Ospedale Versilia di Lido di Camaiore dott. Michele Provvidenza, ha pubblicato il libro “Una storia di cuore” nel quale vengono narrate le esperienze di un medico e di un paziente alle prese con problemi cardiaci.

Bruno Mancini

Scusatemi la sintesi ma non credo di poter aggiungere altro se non l’invito ad un pensiero in ricordo del Caro Amico Antonio e la felice intervista rilasciata a  Sacha Savastano nel 2011

Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

Sacha Savastano intervista Antonio Mencarini

Si chiuderà con gli incontri del 14 e del 15 Gennaio, tenuti come sempre presso la Biblioteca Antoniana, la presentazione dell’Antologia Poetica “ Ischia, Mare e Poesia”, prodotta nell’ambito dell’ormai noto progetto culturale “La nostra Isola”.

Diversi i motivi di interesse della serie di conferenze, oltre all’ovvia curiosità verso le varie liriche presentate dagli artisti: notevoli sono stati anche i momenti di varietà, con protagonista l’inossidabile Enzo Boffelli, i sempre ben accetti interventi di artiste visive quali Clementina Petroni e Nunzia Zambardi, la forza e la classe di Katia Massaro, ed ovviamente gli excursus dell’attesissimo Antonio Mencarini, attore ed artista a tutto tondo, milanese d’adozione ma partenopeo di nascita, da anni voce ufficiale del progetto sia per ciò che concerne gli appuntamenti “live”, sia per le registrazioni.

A lui è stato affidato l’arduo compito di presentare le poesie ad un pubblico vasto e competente.

A lui abbiamo chiesto, tra le altre cose, perché ad Ischia sia più difficile che altrove fare cultura.

“In effetti a Ischia la situazione è davvero strana.” – riflette Mencarini – “Sembra quasi che alle istituzioni isolane il discorso culturale non interessi per nulla. E posso dire di essermi fatto un’idea precisa della situazione, faccio parte ormai da anni del progetto di Bruno (Mancini ndr), uno dei più importanti cui abbia avuto modo di partecipare in tanti anni all’insegna del teatro e della recitazione”.
Un passo avanti e due indietro: come nasce la passione per la recitazione in Antonio Mencarini?
“Una passione del genere ti nasce fin da ragazzo: frequentavo corsi di recitazione da giovanissimo a Roma, ma i casi della vita hanno voluto che mi allontanassi da questo mondo per qualche anno, principalmente per motivi lavorativi.

Una volta andato in pensione ho però ricominciato subito a recitare: sono andato in scena più e più volte a Milano e a Monza, mi piace pensare di aver contribuito ad esportare un po’ di napoletanità in Brianza.”
Un percorso artistico che ha condotto infine all’incontro con Bruno Mancini.

“Io e Bruno ci siamo conosciuti grazie al tramite di Luciano Somma, con il quale mi ero già trovato più volte a cooperare.

Dopo quel primo incontro ho partecipato a tutte le iniziative promosse nel quadro de LA NOSTRA ISOLA, non ultima quella della scorsa estate (la presentazione della precedente antologia all’Hotel Miramare e Castello ndr).

Ormai mi sento parte della famiglia, ed è un onore esserne la voce ufficiale”.

Una famiglia che cresce ed i cui membri aumentano di anno in anno…

“E’ verissimo.

Sono sorpreso in particolar modo dal numero e dalla preparazione delle personalità che si sono unite a noi.

è il caso di Franco Calise, di Nunzia Zambardi, di Clementina Petroni, di Liga Sarah Lapinska e ne sto sicuramente dimenticando tanti.

Una cosa è indubbia: abbiamo grande capacità di aggregare personalità artistiche di ogni tipo.”

Un ensamble di talenti vari per un mix unico: cosa deve aspettarsi il lettore di “Ischia, Mare e Poesia”?

“Anzitutto una serie di testimonianze umane. “- Mencarini risponde dopo un attimo di riflessione – “Gli autori selezionati per la raccolta sono innanzitutto persone le quali amano la poesia, e che attraverso essa si esprimono, latori di un modo di fare arte genuino, veritiero e innovativo.”

Bisogna allora forse chiedersi come mai tutto questo talento, anche messo insieme, venga ancora un po’ ignorato da chi di dovere.

” Secondo me, il progetto LA NOSTRA ISOLA è un qualcosa di eccezionalmente importante.”  Mencarini ha le idee chiare  “Oltre che per la qualità intrinseca, anche per il fatto che si cerchi di dare una scossa ad un mondo della cultura troppo spesso distratto nei confronti della Poesia.

Questo avviene ovunque, sia ben chiaro. Ma qui ad Ischia in particolar modo.”

Si torna al discorso d’apertura.

“è una situazione bruttissima.

Quelle forze che potrebbero trarre vantaggio dal tipo di discorso che facciamo noi, semplicemente non lo fanno.

Roberta Panizza, per fare un esempio, è stata immediatamente cooptata dal suo Comune d’appartenenza in un’apposita Commissione Cultura, anche in riconoscimento del suo lavoro come nostra Direttrice Artistica.

Credo sia l’ennesima dimostrazione del talora imbarazzante dislivello esistente a livello generale tra Nord e Sud, bisogna ammetterlo con serenità, è un problema di mentalità prima di tutto.

Ricordiamoci che a Napoli hanno cercato di usare i soldi della Comunità Europea per pagare Elton John, pur con tutti i noti problemi della città.

Speriamo che almeno a Ischia non si segua un esempio così sciagurato.”
Già, speriamo.
Sacha Savastano

Il Dispari 20201130 – Redazione culturale DILA

 

Il Dispari 20201123 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201123

Il Dispari 20201123

EMANUELA DI STEFANO
è la vincitrice della sezione GIORNALISMO
della nona edizione del premio internazionale OTTO MILIONI

La comunicazione ufficiale è stata effettuata dalla attrice Chiara Pavoni in occasione dell’evento BookCity 2020 organizzato dalla nostra Associazione culturale “Da Ischia l’Arte – DILA” con la collaborazione della Casa Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi, della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, dell’Associazione algerina ADA di Dalila Boukhalfa e di tutte le realtà operative attive in Italia e in altre nazioni, non solo europee, con la matrice culturale made in Ischia dell’Associazione DILA.

La classifica finale della sezione GIORNALISMO 2020 per la nona edizione del premio internazionale OTTO MILIONI (2020) ideato da Bruno Mancini è stata composta attraverso una libera votazione effettuata su un sito web, più i voti espressi da quattro differenti giurie.
Il totale dei voti espressi è stato di 145 e questo è il risultato finale per i primi cinque posti in classifica:

Gio07 Emanuela Di Stefano voti 28
Gio05 Daniele Bartocci voti 26
Gio08 Michela Zanarella voti 17
Gio10 Anna Alessandrino voti 17
Gio09 Sacha Savastano voti 13
 
Emanuela Di Stefano (codice Gio07) VINCE il primo premio della sezione GIORNALISMO 2020 della nona edizione del Premio internazionale OTTO MILIONI, con voti 28.

Naturalmente, qui di seguito, pubblichiamo, in esclusiva, l’articolo con il quale Emanuela Di Stefano ha vinto il primo premio, con i complimenti alla vincitrice e a tutti i finalisti.

Il Dispari 20201123

Emanuela Di Stefano presenta Letizia Caiazzo

Essere sedotti dal cromatismo e dai fascinosi effetti della digital art di Letizia Caiazzo, è fatto ormai noto, ma senza alcun dubbio il suo universo è un magico “gioco” non solo di creazioni visive ma di  simbologie che nella nuova dimensione virtuale si ritrovano ad essere libere espressioni vitali, in cui l’immaginazione trova la sua completezza con la realtà.

Baciata dall’ispirazione trova la sua massima espressione nel fruttuoso connubio tra arte e tecnologia, dichiarando chiaramente la poetica di una mutevole creatura che spazia tra le diverse tecniche e soggetti, capace di sorvolare una dimensione che appartiene soltanto a chi sa ascoltare la melodia infinita del proprio sentire, con estrema eleganza e semplicità comunicativa.

Il suo linguaggio rientra in quello che potremmo definire il filone delle nuove creazioni visive, una terza dimensione plasmabile dallo slancio percettivo dell’artista stessa, un passaggio dal reale fino al raggiungimento di un’opera unica e irripetibile, una tecnica quindi quella della computer art che non ha limiti esattamente come la mente di Letizia, che riesce a scatenare una vera e propria rivoluzione dell’immaginario collettivo.

Osservando le sue opere si percepisce libertà e impulsiva imprevedibilità ove tutto è possibile, un camaleonte dell’arte contemporanea, che non rifiuta il richiamo delle “origini” ma le enfatizza facendole proprie.

Esattamente come Marcel  Duchamp in L.H.O.O.Q. più nota come la “Gioconda con i baffi”… è così che anche la Caiazzo fa sua l’arte classica, palesandosi nelle opere: Bimbe/Insieme/La finestra/ Preghiera/La violoncellista/il vecchio e il mare, esempi chiari di coinvolgimenti della propria sensibilità e conoscenza.

Emanuela Di Stefano

Il Dispari 20201123

Tina Bruno | La salute sociale

Il  benessere di un paese dipende dai cittadini e dalla comunità che li accolgono alla nascita.

La salute, essendo un diritto, è un bene sociale e va protetta e salvaguardata da tutto ciò che è nocivo.
La sanità pubblica in Italia è affidata alle REGIONI.

Non si occupa soltanto delle persone ma anche della salute Ambientale: terreni, animali, aria, acqua, strade, industrie, scuole, ospedali ecc.

Qui si notano grandi mancanze.

L’Italia in questi settori ha grandi lacune dovute, secondo me, sia alla mancanza della manutenzione ordinaria delle strutture, sia alla manovalanza che dovrebbe quotidianamente interessarsi dei terreni, delle strade, dei ponti, delle case, e sia, in parte non minore, alla grande disoccupazione dei giovani.
Ci lamentiamo perché i ponti crollano, i fiumi straripano, le montagne franano e intanto la disoccupazione aumenta.

Lo Stato deve intervenire e i politici devono interessarsi di più della salute della nazione, altrimenti fra qualche anno dell’Italia non resterà nulla.
Io mi domando: ma perché con tanto lavoro disponibile non facciamo niente per tenere i nostri connazionali in patria e per risolvere in parte la disoccupazione?
La medicina pubblica si occupa anche di tutte quelle forme di medicina sociale che, se non usate bene, diventano un pericolo per la vita dei cittadini appartenenti alla stessa comunità: abuso di farmaci, alcolismo, fumo e droghe.
Bisogna avere cura della salute dei bambini sin dai primi mesi con le vaccinazioni, sia obbligatorie sia consigliate dai pediatri, cercando di sopperire a tutte quelle mancanze che potrebbero creare disturbi.

Comunicare con i propri figli è la cosa più giusta che un genitore possa fare per il loro benessere. In questo modo avremo una società sana, che abita in un paese sano e collabora per la salvaguardia di tutti i cittadini.

La salute è un bene collettivo, individuale, sociale, ambientale ed è requisito fondamentale di pace. Pertanto, ogni individuo deve sentirsi responsabile della salute propria e altrui, cominciando a risolvere i propri problemi in famiglia
Il fumo è una di quelle malattie sociali pericolose sia per il fumatore sia per chi gli sta accanto, perché produce molto spesso il tumore ai polmoni, e alle vie respiratorie in genere, quindi non basta scrivere sul pacchetto delle sigarette “il fumo nuoce alla salute”, ma bisogna vietarlo trovando le cause che ne determinano l‘uso per poter aiutare il fumatore a smettere di fumare.
Un altro vizio individuale che assume una connotazione sociale è l’alcool, perché l’individuo alcolizzato può recare danni a se stesso e alla comunità d’appartenenza.

L’alcolizzato distrugge a poco a poco la sua vita e reca danno alla società quando guida in stato d’ebbrezza.

Incidenti, litigi, ecc. sono all’ordine del giorno.

La cura della salute degli alcolisti è un dovere sociale e bisogna aiutarli.
Anche la droga è un problema sociale, anzi il peggiore dei vizi che porta alla morte chi ne fa uso. L’uso a volte è determinato da imitazioni, da errori educativi, sofferenze celate, crisi familiari.

Lo Stato deve intervenire e cercare di risolvere i problemi che attanagliano il drogato e punire gli spacciatori che si arricchiscono sulla salute di chi fa uso di stupefacenti.
Ci sono ancora tante lotte che lo STATO combatte, come il disboscamento, gli incendi e la dispersione nell’ambiente dei materiali inquinanti.

Tutti problemi che riguardano e INQUINANO l’ambiente.

Il benessere del paese dipende dalla difesa di questi valori e dalla lotta contro chi non li rispetta. Infatti, combattendo questi crimini si crea una società sana.. che trasmette salute.

Lo Stato italiano è una Repubblica fondata sul lavoro, però il politico italiano spesso se ne dimentica, affidando appalti a grandi società che, proprio perché spropositate, non sanno organizzare il lavoro.

Durante i corsi dì formazione i docenti dovrebbero spiegare ai lavoratori il vero significato del lavoro, per farlo amare e rispettare.

Solo così le città con le loro strutture si salveranno dal degrado, dallo scempio e dalla cattiva educazione.

Ci sarebbe ancora molto da dire ma lo conserviamo per un altro articolo.

Tina Bruno

 

Il Dispari 20201123

 

Il Dispari 20201116 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201116

Il Dispari 20201116

MILENA PETRARCA

è la vincitrice della sezione ARTI GRAFICHE
della nona edizione del premio internazionale OTTO MILIONI

La comunicazione ufficiale è stata effettuata dalla attrice Chiara Pavoni in occasione dell’evento BooKCity 2020 organizzato dalla nostra Associazione culturale “Da Ischia l’Arte – DILA” con la collaborazione della Casa Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi, della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, dell’Associazione algerina ADA di Dalila Boukhalfa e di tutte le realtà operative attive in Italia e in altre nazioni, non solo europee, con la matrice culturale made in Ischia dell’Associazione DILA.

La classifica finale della sezione ARTI GRAFICHE 2020 per la nona edizione del premio internazionale OTTO MILIONI (2020) ideato da Bruno Mancini è stata composta attraverso una libera votazione effettuata su un sito web, più i voti espressi da quattro differenti giurie.

Il totale dei voti espressi è stato di 535 e questo è il risultato finale per i primi cinque posti in classifica :

5° premio Codice Art 02  Sergey  Kyrychenko voti 20

4° premio Codice Art14  Liga Sarah Lapinska voti 21

3° premio ex aequo

Codice Art25 Daniel Hooper voti 29

Codice Art50  Sergey Kyrychenko voti 29

2* premio ex aequo

Codice Art60  Valerien Bressy voti 31

Codice Art51  Soledad Llamas Gonsalez voti 31

Milena Petrarca (codice Art41) VINCE il primo premio della sezione ARTI GRAFICHE 2020 della nona edizione del Premio internazionale OTTO MILIONI, con voti 42.

Complimenti alla vincitrice e a tutti i finalisti.

Il Dispari 20201116 – Redazione culturale DILA

Milena Petrarca

Il Dispari 20201116

Il Dispari 20201116 – Redazione culturale DILA

Milena Petrarca e Bruno Mancini

Il Dispari 20201116 – Redazione culturale DILA

Chiara Pavoni

Il Dispari 20201116

Milena Petrarca presentata da Silvana Lazzarino

Artista a trecento sessanta gradi, figlia d’arte, nata a Pozzuoli, ma attiva tra Latina e New York, dove ha esposto in diverse rassegne e organizzato a New York il Cinquecentenario di Cristoforo Colombo con personali e collettive ricevendo il prestigioso riconoscimento “ArtisticAchivement Award Gallery”, Milena Petrarca non è soltanto una pittrice di fama internazionale, ma anche scultrice e poetessa di grande sensibilità, stilista e ritrattista che dona emozioni oltre il tempo legate all’uomo e alla sua vita tra gioie e malinconie, passioni e speranze.

Le sue opere, presenti nei musei italiani e americani e nelle collezioni più prestigiose americane, francesi, inglesi e cinesi, recentemente hanno ricevuto il privilegio di essere proiettate nell’Aula Magna del MUDC (Museo Delle Culture – Milano) quale contributo delle Arti figurative in occasione di un evento DILA Made in Ischia inserito nel palinsesto della manifestazione internazionale BookCity.

Esse incantano gli occhi e la mente per quel loro essere sospese tra realtà e sogno, mistero e poesia, avvolte da una luce che traspare da colori ora caldi e accesi, ora freddi e opachi.

Tra le più note promotrici della cultura del Mezzogiorno in tutto il mondo, è ideatrice del famoso Premio Internazionale Magna Grecia Latina-New York, che da oltre 20 anni si tiene a Latina e premia personalità del mondo della cultura e dell’arte italiana e straniera.

Presente tra i più importanti artisti della corrente americana il “Realismo Magico”, Milena Petrarca si muove con disinvoltura nel trattare diverse tematiche che spaziano dall’amore alla pace, al paesaggio, con al centro l’universo femminile con cui entra nei sottili percorsi interiori dove si annidano ricordi, emozioni lasciate nell’ombra per troppo tempo e ora pronte a riaffiorare sotto altra luce.

Rappresentazioni che esplorano il significato della vita nelle sue diverse sfumature dove l’uomo sempre più è chiamato a cogliere lo straordinario che appartiene alla natura fonte di bellezza e gioia, vita e malinconia.

Le figure femminili che si affacciano nei suoi dipinti raccontano l’entusiasmo innanzi ai sogni in cui credere, ma anche nostalgia e tenerezza.

Così la donna è legata alla natura e ai colori della primavera, alla bellezza pura degli angeli come mostrano rispettivamente la trilogia dedicata alla “Primavera” e “l’Angelo della luce”.

Ma la figura della donna sintetizza anche dolcezza e fascino come in “Nausica”, o sensualità e mistero come nella “Maga Circe”.

Anche il mondo del cinema e dello spettacolo ha dato a Milena Petrarca la possibilità di descrivere la femminilità legata al mito come in “Il sogno di Marilyn”.

Donne angelicate e appassionate, seducenti e malinconiche descritte  attraverso tonalità che cambiano a seconda dello stato d’animo che le attraversa.

L’arte di Milena Petrarca costruisce entro questi contesti intensi, fatti di verità e bellezza, un mosaico di emozioni che intrecciano amore, passione, purezza e abbandono per sentire la vita che scorre tra aspettative e delusioni lungo questo viaggio interiore attraverso la memoria ed il presente.

 Silvana Lazzarino

Valerien Bressy

Sergey Kyrychenko

Daniel Hooper

Soledad Llamas Gonsalez

Liga Sarah Lapinska

Sergey Kyrychenko

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Venezia: in concomitanza con il Festival un evento per il cult movie ”Lo chiamavano Trinità”

Venezia: l’evento culturale   “Lo chiamavano Trinità” Racconti da una magia. (1970/2020)” si svolge l’ 11 Settembre 2020 presso il Ca’ Sagredo Hotel *****L, nella sala della Musica

   A Venezia, nello storico e prestigioso Ca’ Sagredo Hotel *****L, di cui è direttore Generale la Dott.ssa Lorenza Lain, da non perdere l’appuntamento che si svolge presso la dorata Sala della Musica  per celebrare  i 50 anni del cult movie “Lo chiamavano Trinità”  l’11 Settembre 2020 con inizio alle ore 19.00.

Venezia evento per celebrare i 50 anni del film Lo chiamavano Trinità

L’evento culturale “Lo chiamavano Trinità” – Racconti da una magia  (1970/2020”, sotto  l’egida morale della Città di Venezia, in collaborazione con l’Associazione Veneziana Albergatori e l’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS.che si svolge in concomitanza con il festival di Venezia, permetterà a quanti si prenoteranno di incontrare e ascoltare dal vivo ospiti d’eccezione, legati indissolubilmente a quell’indimenticabile successo internazionale: lo sceneggiatore, regista e scrittore Marco Tullio Barboni ( figlio di quell’ Enzo Barboni/ E. B. Clucher, che Trinità lo scrisse e lo diresse, inaugurando  una pagina indimenticabile del nostro Cinema) e il produttore cinematografico, sceneggiatore e regista Giuseppe Pedersoli (figlio di quel Carlo Pedersoli/Bud Spencer amatissimo protagonista nello Sport prima e nel Cinema poi). I due figli d’arte tra ricordi, fotografie e qualche pillola video saranno intervistati dalla giornalista e Presidente dell’Occhio dell’Arte APS Lisa Bernardini, che coordinerà una narrazione-testimonianza della profonda amicizia dei rispettivi padri, continuata poi nella generazione dei figli.

Nel film, ricordiamo che Terence Hill è l’eponimo Trinità, scanzonato pistolero vagabondo, che, riunitosi al fratello fuorilegge interpretato da Bud Spencer, si trova inaspettatamente preso tra le mire dell’avido proprietario terriero Hartmann e la comunità di pacifici mormoni che ne ostacolano i piani. Invaghitosi delle belle figlie del capo della comunità, Trinità decide di prendere le parti dei religiosi; ne segue una serie di situazioni tipiche del genere, tra colossali mangiate e scazzottate, a creare un formato dal grande successo di pubblico, fino a oggi.

Marco Tullio Barboni svelerà aneddoti nascosti legati al set e vissuti in prima persona, perché esordì appena diciottenne in qualità di secondo aiuto regista. Racconterà dettagli, particolari, episodi di quel Film che sono sconosciuti al grande pubblico poiché relativi al back stage, e descriverà l’importanza magica di alcuni incroci del caso che hanno portato alla creazione di un amatissimo capolavoro di Cinema famoso ovunque sin dagli esordi.  Giuseppe Pedersoli, dal canto suo, svelerà aspetti pubblici e privati dell’amato padre, descrivendone il carisma ed il carattere sfaccettato da uomo imprevedibile e dal temperamento affascinante, dotato per natura di prestanza fisica e talento, celebrato con affetto in ogni parte del mondo.

“Lo chiamavano Trinità” ha rappresentato l’esordio del celebre duo Bud Spencer/Terence Hill, voluto dall’intuizione di Italo Zingarelli che produsse il copione rifiutato per mesi dagli altri produttori, prevedendo per primo il potenziale popolare della formula “western + cazzotti = risate”. In quel set tutto funzionò alla perfezione: dagli attori, ai costumi, dai trucchi alle controfigure, per non parlare della colonna sonora di un allora esordiente Franco Micalizzi.   Ad accogliere gli ospiti nella sontuosa cornice della dorata sala della Musica saranno l’Assessore della Città di Venezia Simone Venturini e il Console Onorario dell’Uruguay a Venezia Claudio Scarpa, nonché Delegato per il Veneto del Grupo Consular de America Latina che ha patrocinato l’importante iniziativa. Tra il pubblico, presenzieranno anche un’altra figlia di Bud, Diamante Pedersoli, nella vita apprezzato architetto ed interior design, e la produttrice Gaia Gorrini (che di Bud è nipote). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

Ringraziamenti per il supporto morale, tecnico e mediatico all’ Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi, all’ Associazione Compositori Musica per Film, all’eccellenza imprenditoriale italiana Damiana Fiorentini Gioielli, a Colonne Sonore – in particolare  a Massimo Privitera e ad Andrea Rurali (Direttore di Cineavatar) – e a Gp Magazine.

Silvana Lazzarino

“Lo chiamavano Trinità”

 Racconti da una magia. (1970/2020)”

Ca’ Sagredo Hotel *****L, Campo Santa Sofia 4198/99 – Ca’ D’Oro. Venezia

Ingresso libero con reservation obbligatoria

evento in linea con le disposizioni anti-Covid

modalità di prenotazione: scrivere a  casagredo@casagredohotel.com  (oppure telefonare a +39 041 2413111

 

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Premio letterario Internazionale Montefiore 10a edizione

 Premio letterario Internazionale Montefiore patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Montefiore Conca. Il premio è alla sua 10a edizione.

Organizzato dall’Associazione Culturale Pegasus di Cattolica, è uno dei maggiori premi popolari italiani. La Kermesse si occupa di rilanciare la cultura letteraria stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, nonchè di scoprire nuovi talenti, occupandosi al contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale.  La cerimonia di premiazione si terrà Domenica 26 settembre alle ore 15.00 presso il Teatro Malatesta di Montefiore Conca. Oltre a giovani autori e a case editrici emergenti, partecipano alla competizione grandi marchi editoriali.

Premio letterario internazionale Montefiore, Michele Cucuzza

Il premio è stato più volte menzionato su giornali a tiratura nazionale e su giornali esteri, tra i quali il celebre “Voice of America” a cura di Lino Manocchia, rinomato giornalista americano di origine italiana.

La cerimonia, alla quale parteciperanno autori provenienti da vari paesi del mondo, vedrà la presenza di autorità e sarà ricca di ospiti.

Special guest di questa edizione il giornalista e conduttore tv  Michele Cucuzza, che nell’occasione ritirerà materialmente il prezioso riconoscimento assegnatogli in occasione della 12^ edizione del Premio letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards, ancora non ritirato per motivi legati al lockdown che ha bloccato per mesi gli eventi pubblici : ricordiamo che tra i premi speciali fuori concorso, a  Michele Cucuzza è andato nell’occasione quello di The Book of the year  con “Fuori dalle Bolle” (Armando Curcio editore).

Vincitrice della kermesse Premio Montefiore ed. 2020 è Claudia Provenzano con l’opera Figli mancati (Armando Curcio editore), mentre il Premio della critica va al regista e scrittore Filippo De Masi con l’opera Che fantastica storia è la vita, ai fratelli Damiano e Margherita Tercon rispettivamente cantante lirico e autrice televisiva (Italia’s Got Talent) con l’opera Mia sorella mi rompe le balle (Mondadori). E allo scrittore spagnolo Manuel Gonzalo Sanchez Gomez con l’opera in lingua Operacìon Hispanic, edito da Europa ediciones.

Tra i premiati della giuria l’eurodeputato Marta Vincenzi con il saggio La promessa della sicurezza, mentre nei premi speciali spicca quello per meriti letterari al Prof. Lodovico Balducci (tra i padri della Geriatria oncologica negli Usa, residente a Tampa in Florida). Questo e molto altro, per una manifestazione letteraria tra le più apprezzate in Italia, che vuole inaugurare con questo happening pubblico una ripartenza post covid attenendosi a tutte le condizioni di sicurezza previste dalla legge.

Info a www.premiomontefiore.it

  Ufficio Stampa

Associazione Pegasus

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