Nasce la repubblica monarchica

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Nasce la repubblica monarchica

Per la serie Esopo news

Benissimo! Ora potrò avviare le procedure referendarie per istituire la repubblica monarchica democratica dittatoriale di “Via Gemito 27 – Ischia” per poi, finalmente, con l’80% del voti in favore della nostra coalizione (8 voti per la nostra FAMMAN e 2 per “la Pierina sconsolata”), avere il potere democratico dittatoriale di nazionalizzare (allo scopo e per l’esigenza di adeguare i conti con i parametri del vaticano) tutti i beni di terzi che non facciano parte del mio asse ereditario… altrimenti che la faccio a fare la rivoluzione?
Leggete e datemi torto se ci riuscite!

http://www.repubblica.it/cronaca/2014/03/22/news/veneto_referendum_virtuale_due_milioni_per_l_indipendenza-81583263/?ref=fbpr

TREVISO – Il referendum online per l’indipendenza del Veneto dall’Italia ha conteggiato 2 milioni 360mila 235 voti, pari al 73% del corpo elettorale regionale. I sì sono stati 2 milioni 102mila 969, pari all’89%, i no 257.276 (10,9%). Sono i numeri della consultazione comunicati in piazza dei Signori a Treviso dai promotori del referendum, il movimento venetista ‘Plebiscito.eu’.

Gli organizzatori esultano: “Inizieremo immediatamente a tessere le relazioni diplomatiche per assicurare l’immediato riconoscimento della Repubblica Veneta da parte della comunità internazionale”. Ma bisogna ricordare che è stata una consultazione virtuale in tutti in sensi: perché fatta soprattutto attraverso la rete, oltre che con schede raccolte nei gazebo, e ‘voti’ telefonici, e perché, Costituzione alla mano, non ha alcun valore formale, men che meno istituzionale.

Ma il voto viene salutato con toni entusiasti da più parti e dà spazio alle voci dell’indipendentismo locale anche in Lombardia e in Sardegna.

Per Luca Zaia, governatore del Veneto, l’esito “è un ottimo segnale, un segnale di insofferenza, di un sentimento indipendentista che è ubiquitario e attraversa tutte le classi sociali dei veneti. Questi segnali non vanno sottovalutati. Per quanto riguarda la Regione – ha ricordato – c’è un progetto di legge in discussione. Scegliamo sempre la via democratica del confronto giuridico che è la via dei catalani”.

Esulta anche Matteo Salvini, segretario della Lega Nord: “Bellissimo, sono 18 anni che ci battiamo per indipendenza, l’autonomia e il federalismo, dal più piccolo dei comuni fino a Bruxelles. Per questo qualunque spinta di liberà che guarda al futuro è la benvenuta”. E chiede di farlo anche il Lombardia.

“Siamo contenti – ha aggiunto Salvini – perché voteranno a Barcellona e in Scozia e rispettiamo il referendum della Crimea, quindi a maggior ragione un referendum, virtuale o non virtuale che sia, dobbiamo rispettarlo. Noi l’abbiamo fatto all’inizio del mese nelle piazze raccogliendo centomila firme – ha proseguito – però non siamo gelosi delle buone iniziative. Se ci saranno spinte simili in Salento o altre regioni del sud saranno le benvenute, quindi sono contento di poter condividere e sostenere questo spirito di orgoglio veneto”.

Il presidente del Partito sardo d’Azione, Giacomo Sanna, fa sapere che “il successo del referendum veneto conferma la straordinaria attualità politica del tema dell’indipendenza e dell’autogoverno in Europa e in Italia. I sardisti sono già al lavoro perché in tempi rapidissimi i sardi possano liberamente esprimersi sul loro futuro e su quello dei propri figli, votando sì nel referendum per l’indipendenza della Sardegna, per la libertà e la democrazia”.

 

Smalfiland

Bruno Mancini

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