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20240606 DILA ASP IL DISPARI professionisti
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Luciano Somma – I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO 3
Intorno agli anni 70 spesso frequentavo la Galleria Umberto primo di Napoli, luogo d’incontro di poeti, musicisti, cantanti.
Verso le 12, seduti fuori al bar, si discuteva sulla realizzazione di dischi e di Festival.
Ebbi così modo di conoscere e collaborare con i Maestri Renato Matassa – Vincenzo Acampora – Pierino Avitabile – e molti cantanti tra i quali Nino Fiore – Tony Astarita – Gloriana col marito Pino Moris – Mario Abbate.
Commediografi Come Gaetano Di Maio col quale scrissi molti testi.
In primis ‘A CUNDANNA con musica di Gianni Aterrano diventata poi anche sceneggiata con GLORIANA e MARIO ABBATE primi attori, e la partecipazione di Lino Crispo e Bianca Sollazzo. Successivamente con musica di Vincenzo Acampora SENZA CORE, sempre cantata da GLORIANA – ‘E TRE CUNTRABBANDIERE interpretata da MARIO ABBATE, altra canzone della “Mala” e PULECENELLA CU’’A TUTA BLU e NA COSA ‘E NIENTE con le quali partecipammo al Festival di Napoli nel 1971.
I provini furono di TONY ASTARITA e NINO FIORE.
Con quest’ultimo ci frequentammo per un breve periodo ad Ischia.
Purtroppo i brani non furono prescelti in quanto negli uffici dell’ENTE SALVATORE DI GIACOMO risultarono ancora impacchettati e con la ceralacca, dunque mai ascoltati, nonostante la scelta di altre canzoni.
Vi fu uno scandalo enorme, varie denunce, e la sospensione da parte della RAI delle telecamere. Dunque il Festival venne annullato!
Successivamente MARIO ABBATE NEL 1973 pubblicò un 45 giri con ‘E TRE CUNTRABBANDIERE e PULECENELLA CU’’A TUTA BLU, che ebbe un grosso successo di vendita ed oggi fa parte della storia della Canzone Napoletana, scritta con Gaetano di Maio e musica di Vincenzo Acampora ed Attilio Manetta.
La tematica, oggi ancora molto attuale, verteva sul fatto che moltissimi giovani Napoletani avevano smesso di fare i Pulcinella e togliendosi la blusa bianca e maschera partivano per il nord per andare a lavorare nelle varie fabbriche motoristiche indossando una tuta blu.
Un soggetto assolutamente nuovo e di rottura con le solite canzoni che elogiavano mare e sole…
Se vogliamo anche un messaggio di speranza per il futuro di questa nostra bellissima ma sfortunata città di Napoli.
In occasione del Festival di Napoli del 2020 ho partecipato con la canzone NAPULE FUITTETENNE tra le 11 finaliste, con musica e voce di Gustavo Martucci, ho ricevuto il premio alla carriera!
Grato agli organizzatori per questo prestigioso riconoscimento dopo tantissimi anni di attività che si aggiunge ai numerosissimi altri ottenuti negli anni.
LUCIANO SOMMA
20240530 DILA ASP
Luciano Somma | I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO
Conobbi Gilbert Paraschiva quando nel 1966 aveva un’etichetta discografica in Piazza Garibaldi, a Napoli, un piccolissimo studio la GILBERT RECORD.
Organizzava concorsi quali UN TESTO PER L’ESTATE e in quell’anno vinsi con SOLO, del quale avevo scritto anche la musica che però firmo Gilbert perché io ero iscritto alla SIAE solo come paroliere.
Il brano fu inciso da MARIA TERESA in Italia e da LUIGI DELLA CORTE in Belgio dove per qualche settimana fu prima classificata nella hit parade locale.
Uscì un 45 giri molto ascoltato specie ad Ischia dove io nel Luglio 1967 l’avevo anche fatto inserire nei vari juke box, particolarmente fuori al bar di Coco’ Gelo ad Ischia ponte, dove si assembravano molti ascoltatori.
La canzone piacque molto tanto che successivamente, circa 30 anni dopo, fu incisa anche in Francese da GILBERT ed in Italiano da GIGI ARENA.
Gilbert nel 1967 fu mio ospite per un giorno ad Ischia e trascorremmo una spensierata giornata coi miei amici di spiaggia e le loro famiglie.
Paraschiva all’epoca lavorava alla Rhodiatoce come contabile e svolgeva l’attività di presentatore, specie nelle feste di piazze, ed era molto popolare.
Nato ad Alessandria di Egitto aveva suonato giovanissimo in Eritrea nel complesso di RENATO CAROSONE, MA PER BREVE TEMPO perché la madre volle che prima d’intraprendere l’attività musicale doveva diplomarsi, cosa che fece prima di venire a Napoli e sposarsi nel 1958.
Scrivemmo insieme una decina di canzoni, lui, diviso dalla moglie, si risposò alla fine degli anni 90 ed andò ad abitare prima sui quartieri Spagnoli e successivamente a Casalnuovo di Napoli.
Il matrimonio però fu molto breve.
Da quel periodo in poi organizzò altri concorsi, stavolta poetici, e pubblicò alcuni libri di poesie dove, in alcuni, vi sono anche io.
Nel 2000 Si trasferì a GIARDINI DI NAXOS in Sicilia, del resto il padre era Siciliano e dunque tornò nella terra dell’avo, dove acquistò una villetta nella quale ha chiuso la sua vita terrena a 92 anni il 13 Dicembre 2023.
Ci siamo spesso contattati sia al telefono che attraverso le e-mail.
Sinceramente non pochi furono i dissapori che ci tennero sovente senza contatto, avevamo un modo di agire e di pensare molto diverso e questo ci portò a varie discussioni anche abbastanza alterate.
Ma poi alla fine un’amicizia durata comunque 57 anni si era cementata.
La sua dipartita è stata per me, nonostante tutto, dolorosa.
Moltissimi miei compagni di viaggio erano più grandi di me di almeno 10/15 anni e, dunque, nel prosieguo di questa rubrica la maggior parte di loro risulterà aver lasciato la vita terrena.
LUCIANO SOMMA
Direttore Gaetano Di Meglio
Pagina a cura di Bruno Mancini