
Che sia percezione dell’inconscio
Sasquatch
L’aspra vicissitudine è vinta
Intorno a mezzanotte
1/A
Conversazione solitaria
La scorpacciata di parole
Una molle letizia
Serrato manicotto sul ponte di comando
Che sia percezione dell’inconscio
Che sia percezione dell’inconscio
troneggia il sesto senso,
magari sul traliccio
antenna aperta a tutte le frequenze,
anche nei giorni, questi,
della convulsa ascesa al nulla
e lì,
smorbate attese
avvincigliano sagola fluttuante.
Nessuno aggiunge il rischio dell’ustione
se preventiva di giungere alla luce.
Toglimi pure il pane quotidiano
la manna
il gin,
esaspero sapori di non esauste intimità
e lì,
sottraggo con potenza
la chiave che sbriciola l’inganno.
Noi siamo nati al sole:
brucia chi osa esporsi nudo.
Abbronza te che ti proteggi.
Pilucco l’uva fragola
non ancora ben dolce
spengo la luce,
e lì,
ad occhi aperti,
stacco la spina dell’inconscio.
La pozza, ossia l’addio
ALT
Dove la trovo un’altra ingannatrice
Il posto mio
2/A
YES
Ho visto l’ombra d’Ignazio
La notte non appare all’improvviso
Non sia per gli altri
Oggi la musica è ciabattare di sandali
A loro
Non sono io il suo dannato problema
3/A
Sciovinista
Lo svincolo
Nemesi storica
Ignazia splendeva di luce innaturale
Tequila
Adesso no
STOP AND GO O PIT STOP DEVO DECIDERE
D’amore inesistente
Il canto del cigno
Menzogna
4/A
Lo so, fui tuo, silenzio
Silenzi di pensieri
Io resto
Berenice e i suoi dilemmi
Oh cazzo!
Sasquatch – Antologia poetica di Bruno Mancini
Bruno Mancini
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