Il Dispari 20210111 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20210111 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210111 – Redazione culturale DILA

Chiara Pavoni nel video “Dialogo di una schiava”.

I progetti Made in Ischia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” aprono alla grande il 2021 con una strepitosa interpretazione di Chiara Pavoni che ha registrato in video il monologo “Dialogo di una schiava” che avevo scritto per lei.

Registra, scenografa, produttrice e soprattutto raffinata attrice, Chiara Pavoni mette in mostra, in una lunga performance quasi cinematografica, tutto il suo bagaglio di esperienze teatrali e cinematografiche che l’hanno avviata a diventare icona delle passioni e delle vicende, a volta inconfessabili -anche a sfondo sessuale-, espresse mediante tutte le varie forme artistiche della letteratura.

Con una grinta soffusa attraverso le innumerevoli corde della sua professionalità, Chiara nel video rende palpabile, senza fronzoli e senza effetti scenici di melodrammatica fattura, un sentimentalismo atroce nel dualismo tra l’ego dilaniato e la libertà che si ottiene con il perdono.

In effetti, pur trattandosi di un “monologo”, ho intitolato il brano “Dialogo di una schiava” perché in esso c’è uno specchio che rappresenta l’emblema dell’alter ego.

Tecnicamente, il racconto si sviluppa affidando le proprie stratificazioni -ideologiche e morali e psicologiche e comportamentali- ai differenti posizionamenti narrativi con i quali l’attore, di volta in volta, è impegnato nel descrivere, ricordare, agire, riferire ecc.

Se appare abbastanza evidente che la trama si sviluppa intorno al punto focale del perdono per uno stupro (non per uno stupratore), non da meno essa affronta anche altre sottili diatribe su “perdoni” per azioni proprie che, se non interiorizzati, minano la stima per se stessi, mancando la quale si diventa tutti schiavi di convenzioni, di dogma, e comunque di principi non riconosciuti come tali.

Forse solo una tale dolorosa e profonda analisi personale può servire a riconquistare serenità (dove, per serenità, nel monologo s’intende liberazione dalla schiavitù subita da tutto ciò che è simile a consuetudini, verità indiscutibili, pregiudizi ecc.).

Perdonare “lo stupro” (così come tutti gli altri temi che fanno parte del monologo… e non solo quelli) vale anche come antidoto per stemperare le, sincere o false, espresse o nascoste, manifestazioni di compassione e di vicinanza.

Certamente il brano si presta a molte possibili interpretazioni su come porle in scena quelle libertà che si ottengono “perdonando”, o su come rappresentare la forza liberatoria che opera quando non ci sente più privati (uomini e/o donne) della propria identità, ma certamente Chiara Pavoni esprime queste ed altre tematiche con una limpida chiarezza recitativa.

La musica di Mauro Restivo, simile alla malia di nostalgiche apparenze, profonda nelle tinte di sdegno e di sconfitte, soave nell’accompagnare il canto liberatorio, segue con cadenze appropriate tutte le fasi recitative e ogni silenzio riflessivo snocciolato nel video.

Gli abbigliamenti, le maschere e i volti truccati da Silvia Bastet e Angela Sercia incorniciano con eleganza, discrezione e abbandoni di falsi pudori il mimetismo necessario ad esternare nel lungo tempo di diversi decenni lo sviluppo dei ricordi impressi nelle scene del monologo.

Il video potrete visionarlo su youtube ai link

Lunedì prossimo, salvo imprevisti, pubblicheremo su questa pagina il testo integrale del monologo.

Ringraziando Mauro Restivo, Silvia Bastet e Angela Sercia che hanno GRATUITAMENTE messo a disposizione non solo le loro competenze professionali, non solo il loro tempo, ma anche tutte le apparecchiature e gli apparati scenografici utilizzarti nel video.

Qui di seguito proponiamo una succinta presentazione del chitarrista Mauro Restivo, ripromettendoci di parlavi di Silvia Bastet e di Angela Sercia in una prossima occasione.

Con ciò, sono convinto che questa opera di vera arte scenica, di grande amore per le attività letterarie, e di disinteressata collaborazione con i progetti Made in Ischia, possa fare entrare Chiara Pavoni e la troupe di suoi (ed ora anche nostri) elitari amici nei vostri cuori, ed auspico che il video ottenga un posto di primo piano nelle vostre videoteche.

 

Bruno Mancini

Chiara Pavoni

Chiara Pavoni

MAURO RESTIVO

La sua musica simile alla malia di nostalgiche apparenze, profonda nelle tinte di sdegno e di sconfitte, soave nell’accompagnare il canto liberatorio, segue con cadenze appropriate tutte le fasi recitative e ogni silenzio riflessivo snocciolato nel video monologo “Dialogo di una schiava” scritto da Bruno Mancini ed interpretato da Chiara Pavoni

Nato a Roma nel 1960, ha ricevuto le prime lezioni di chitarra classica dal M° Gino Palombo, ottenendo il relativo diploma.
Parallelamente ha conseguito i diplomi in Arti applicate e in Maestro D’Arte, finalizzando gli studi alla realizzazione di mostre e concerti.

Per circa quindici anni ha ricoperto il ruolo di Presidente della sezione artistica dell’ATAC.

Ha svolto attività concertistica in Italia e all’estero, con particolare riferimento alla Repubblica Ceca dove si è esibito più volte in recital trasmessi da emittenti radiofoniche.
Il suo interesse per il repertorio musicale bandistico gli ha procurato  l’invito, da parte del M° Olivio di Domenico, a collaborare come chitarrista nella Banda Musicale dell’ATAC.
Degno di nota è stato il suo concerto eseguito in occasione della beatificazione di Padre Pio, trasmesso in diretta su tre emittenti Vaticane.
Si è esibito nell’ambito del Fiuggi Guitar Festival con musiche di A. Lauro, F. Tarrega e L. Almeida.

In seguito al successo ottenuto ha iniziato a collaborare con il M° Massimo Delle Cese e con l’Accademia Romana della Chitarra.

Sua è anche l’organizzazione del Frascati Guitar World Festival dedicato alla Chitarra Classica.
Ha suonato al Palazzo dei Congressi di Roma ed ha composto musiche in abbinamento con le poesie di numerosi scrittori.

Ha collaborato con l’Associazione Rosso Rossini.

Ha eseguire delle Master nel “Festival i Colori della Musica di Celano” nel quale ha fatto anche parte della Giuria.

Ha composto alcuni brani per chitarra classica ispirati ai disegni da lui stesso realizzati.

Insegna presso varie Associazioni.

Responsabile delle Relazioni Esterne della Ass. Circolo Culturale Lya de Barberiis può annoverare  il successo d’importanti concerti.

Mauro Restivo, con la sua splendida interpretazione musicale in accompagnamento al monologo “Dialogo di una schiava” scritto da Bruno Mancini ed interpretato da Chiara Pavoni , su youtube al link https://youtu.be/mF4SlGAKxT4,  entra a far parte a pieno titolo degli amici dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, di questo quotidiano diretto da Gaetano Di Meglio, della casa Editrice “Il Sextante” di Mariapia Ciaghi e dell’Associazione culturale algerina “ADA” di Dalila Boukhalfa.

Benvenuto da tutti noi.

Chiara Pavoni

Chiara Pavoni

Silvia Bastet

Silvia Bastet

Angela Sercia

Angela Sercia

Mauro Restivo

Mauro Restivo

 

Il Dispari 20210104

Il Dispari 20210104 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210104 – Redazione culturale DILA

IL 2020 NELLE FOTO DI ALCUNI DEI PRINCIPALI  PROTAGONISTI DILA

Ringraziamenti, complimenti e auguri a coloro che maggiormente hanno fatto grande, comunque, il 2020 dei progetti Made in Ischia della Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

In un anno terribile per tutti, sono state innumerevoli le manifestazioni di entusiastica partecipazione ai progetti e agli eventi Made in Ischia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” che, seppure limitati in ambiti territoriali e carenti di risorse finanziarie, hanno ribadite le forti spinte artistiche, culturali e sociali a volte ideate e a volte organizzate dalla nostra associazione.

La realizzazione di due eventi immessi nel palinsesto di BookCity; l’inserimento di 20 puntate video nella rassegna di promozione editoriale “Il Maggio dei libri”; l’attuazione della nona edizione del  premio internazionale di arti varie “Otto milioni”; la stampa delle antologie “Sinfonia per l’Africa” e “Arte Altrove”; la pubblicazione di notizie e di aggiornamenti culturali, di recensioni e di contenuti letterari, di attività e di collaborazioni sociali proposte con cadenza settimanale su questa pagina del quotidiano IL DISPARI; numerosi scambi di partecipazioni ad eventi internazionali sviluppati principalmente in l’Algeria e in Lettonia; le attività redazionali nel magazine Eudonna e nelle collane poetiche della Casa Editrice Il Sextante… sono solo parte del bilancio annuale che ci rendono particolarmente orgogliosi di avere continuato sulla strada giusta indicata dal primo slogan che abbiamo lanciato all’inizio di questa storia “Operare affinché l’Arte in  generale e la poesia in particolare riconquistino il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana”.

Con molta umiltà firmo io questo editoriale, ma sono certo dell’adesione incondizionata da parte di tutti i personaggi ai quali viene rivolto il piccolo omaggio di questa rassegna fotografica.

Auguri a tutti, ma proprio a TUTTI, per uno splendido 2021!

Bruno Mancini

Ajub Ibragimov

Ajub Ibragimov

Andrea Del Buono

Andrea Del Buono

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi e Giovanni Rotunno

Antonio Mencarini

Benito Corradini

Benito Corradini

Bruno Mancini e Rosalba Grella

Bruno Mancini e Rosalba Grella

Chiara Pavoni

Chiara Pavoni

Dalila Boukhalfa

Dalila Boukhalfa

Domenico Umbro

Domenico Umbro

Emanuela Di Stefano

Emanuela Di Stefano

Gaetano Di Meglio

Gaetano Di Meglio

Giuseppe Lorin

Giuseppe Lorin

Jeanfilip

Jeanfilip

Katia Massaro

Katia Massaro

Liga Sarah Lapinska

Liga Sarah Lapinska

Liliana Manetti

Liliana Manetti

Lucia Fusco

Lucia Fusco

Maria Francesca Mosca

Maria Francesca Mosca

Maria Luisa Neri

Maria Luisa Neri

Mariapia Ciaghi - Aldo Forbice - Paola Valori - Bruno Mancini

Mariapia Ciaghi – Aldo Forbice – Paola Valori – Bruno Mancini

Michela Zanarella

Michela Zanarella

Milena Petrarca e Dalila Boukhalfa

o Milena Petrarca e Dalila Boukhalfa

Nicola Pantalone

Nicola Pantalone

Paola Occhi e il Papa Francesco

Paola Occhi e il Papa Francesco

Roberta Panizza

Roberta Panizza

Roberto Prandin

Roberto Prandin

Rosalba Grella

Rosalba Grella

Santina Amici

Santina Amici

Stefano Degli Abbati

Stefano Degli Abbati

Tina Bruno

Tina Bruno

Valentina Gavrish

Valentina Gavrish

Federica Sciandivasci - Maria Francesca Mosca -Laila Scorcelletti-Silvana Lazzarino

Federica Sciandivasci – Maria Francesca Mosca -Laila Scorcelletti-Silvana Lazzarino

Caterina Dominici - Bruno Mancini - Adriana Iftimie Ceroli - Assunta Gneo - Mariapia Ciaghi

Caterina Dominici – Bruno Mancini – Adriana Iftimie Ceroli – Assunta Gneo – Mariapia Ciaghi

Lucia Annicelli Gaetano Di Meglio Lucia Marchi Mariapia Ciaghi

Lucia Annicelli Gaetano Di Meglio Lucia Marchi Mariapia Ciaghi

Il Dispari 20201228 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

TINA BRUNO | La poesia: un po’ di storia

Nei  primi anni del secolo scorso una serie di fattori di vario genere ha contribuito a modificare profondamente il panorama letterario.

Nasce, infatti, l’Ermetismo che si caratterizza come corrente poetica che teorizza la necessità di attribuire all’arte una funzione etica-metafisica e alle parole la funzione di tramite con l’assoluto (o addirittura tra la realtà alternativa e quella empirica).

La poesia diventa principio e fine di se stessa.

Questa concezione fa sì che i riflessi sulla letteratura e sulla poesia siano, soprattutto, rilevanti sul fine della poetica o della concezione dell’arte, nei termini di una rinnovata discussione sullo statuto tradizionale o, a maggior ragione, intorno alla figura del poeta o della poesia.
La poesia è l’arte di rappresentare la parte intima dell’essere umano: sentimenti, emozioni, solitudine, gioia, amore, spazio, natura, inoltre è il mezzo di comunicazione che unisce gli stati d’animo delle persone.
Strutturalmente la poesia si presenta in lirica, in rima o in prosa.
La lirica è caratterizzata dal processo di ripensare, da capo, il linguaggio poetico–tradizionale le cui caratteristiche sono: dissoluzione delle forme metriche, dissoluzione delle forme, degli accenti.
Sillabe e accenti consentono di controllare la musicalità delle parole, il ritmo e i versi stessi.

I versi risultano, così, dettati dagli accenti e dalle sillabe che li differenziano nel ritmo.

Si ha un suono musicale quando è ben ritmato, con gli accenti nella giusta posizione.
I versi si distinguono per il numero delle sillabe e vanno dal quaternario all’endecasillabo.
Dopo questi brevi cenni sulla storia della poesia riprendo a monitorare la raccolta poetica di Bruno Mancini fermandomi a leggere una poesia racchiusa nell’antologia “Penne Note Matite” ANNO 2017” dal titolo.
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UN’OMBRA

Un’ombra
sconvolge
la piana dì alghe statiche
con ritmo lento di medusa
con pause di dolcezze lunari
-sotto
le sabbie
smosse
più calde e umide-,
un’ombra una carne un’ora
Tu.
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La poesia “Un’ombra”, scritta dal poeta e scrittore Bruno Mancini, fa parte della raccolta “Segni” (1964 – 1987), ed è stata poi, nel 2017, inserita nell’Antologia “Penne Note Matite” presentata nell’Aula Magna del Museo delle Culture (MUDEC di Milano che si caratterizza come polo multidisciplinare dedicato alle diverse testimonianze e culture del mondo) sede espositiva delle civiche raccolte etnografiche.

Si tratta di una poesia di pochi versi ma di ampia musicalità, dove gli accordi ambientali seguono di pari passo quelli dei personaggi coinvolti, e dove il silenzio statico del posto, interrotto dal ritmo lento delle meduse, accompagna il lettore verso la sabbia umida e calda mossa dalla armonia alternata di silenzi e di accodi lunari che danno vita ad una danza di suoni e di pause mentre un’ombra sconvolge quell’ordine naturale.

Il poeta con stupore e meraviglia domanda.
TU.

Il Dispari 20201228

Il Dispari 20201228

Grave lutto per Liga Sarah Lapinska

Tutta la redazione di questo giornale si associa alle espressioni di cordoglio che DILA rivolge a Liga Sarah Lapinska per la morte della sua cara madre.

Liga Sarah Lapinska, Socia fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale è ambasciatrice per la Lettonia, è, da sempre, una delle figure maggiormente attive nello sviluppo dei progetti Made in Ischia, oltre ad essere una regolare collaboratrice di questa pagina culturale.

Traduttrice di varie lingue (russo, Italiano, inglese oltre che del lettone, sua lingua madre) Liga ha costantemente assunto impegni di notevole importanza in ambito sociale e politico, sempre disponibile a difendere le ragioni dei deboli e degli emarginati.

Scrittrice, poetessa, pittrice, ceramista, musicista, Liga ha ottenuto numerosi riconoscimenti nelle varie edizioni del premio “Otto Milioni” dedicato alla memoria del Commendatore Agostino Lauro e, nel 2014, è venuta a Ischia per ritirare il diploma di vincitrice messo in palio dall’Istituto Agostino Lauro tramite il suo presidente On. Salvatore Lauro.

A Liga vanno tutti i nostri sentimenti di affettuosa vicinanza.

TWITTERONE: Ottobre 2020

Da Liga Sara Lapinska:

1) Ārija Norkalne con piacere ha regalato la nostra antologia “Penne Note Matite” a Daiga, una ragazza giovanissima e dolce, studiosa dell’arte e delle tecniche del restauro che si è mostrata felicissima di ricevere questo regalo.

2) Per conto di DILA ho regalato al pianista e musicologo Raffi Kharajanyan il mio disegno “We Are Returned”.

Pensando anche alla memoria di sua moglie Nora Novik pianista come lui.

Tutti e due hanno suonato per lunghi anni insieme numerosi studi e sonate con sorprendente virtuosismo.

Lui ha fatto i complimenti al mio disegno qualificandolo: significativo ed espressivo.

Attualmente sto scrivendo la fiaba “Portami a casa!” nella quale narro la nostra storia trasformata in mito e, in essa, questo disegno sarà uno di quelli che ne illustreranno alcune scene.

Presto verrà pubblicata la nostra Antologia annuale “Arte Altrove” nella quale si potrà leggere l’intervista, tradotta in italiano, che mi ha rilasciato Raffi Kharajanyan per questa testata giornalistica

Lo ringrazio di tutto cuore per le espressioni di stima sempre molto ideali!

3) Per conto di DILA, Ivan Defabiani ha ricevuto la nostra antologia “Una pagina un’emozione”; la pergamena che attesta che lui è uno dei vincitori nel nostro concorso “Otto Milioni” come cantante tenore dai timbri sia forti sia pieni di emozioni; e il mio disegno “The Lullaby by a Goddess”.

Ivan Defabiani canta nel teatro dell’Opera “La Scala” a Milano e spesso viaggia con i suoi concerti. Quando è possibile… nonostante la pandemia.

Ivan partecipa a nostri concorso un anno dopo l’altro.

Lo ringrazio per la sua sincerità!

4) Per conto di DILA ho regalato la mia grafica “Two Sisters”, che illustra la mia fiaba”Ninnananna” pubblicata in una dalle nostre antologie, alla mia vicina di casa Anna Tereza Greivule.

Nonostante la sua vita non sia facile, lei è capace di credere ai miracoli.

5) Per conto di DILA ho regalato la mia grafica “The Time to Meditate” e la nostra antologia “Da Ischia l’Arte” a Viesturs Āboliņš.

Egli scrive anche fiabe e testi narrativa.

Lo ringrazio per i magnifici fiori che mi ha fatto giungere in occasione del mio compleanno e per la discreta cordialità che lo aiuta a conoscere gli altri.

6) Ho regalato al mio amico pugliese che attualmente abita in Germania, Antonio Di Nauta, la mia grafica “Be Tender, Oh My Heart!”.

Nel stesso tempo lui ha ricevuto la pergamena nella qualità di vincitore di una sezione del nostro concorso “Otto Milioni”.

Grazie per le tue canzoni, amico mio!

In ricordo dei nostri viaggi verso l’isola chiamata Ischia!

Il Dispari 20201228

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