Gio04 Articolo finalista Premio Giornalismo “Otto milioni” 2020

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Gio04 Articolo finalista Premio Giornalismo “Otto milioni” 2020

Gio04 Articolo finalista

Liga Sarah Lapinska

Mi ricordo. Non mi ricordo.

Non dimenticherò una donna anziana.
Al mattino presto, una ragazza ha mi chiamato e ha detto che Yekaterina era morta.
Dipingevo le uova in quel momento.
Mi piace dare le uova agli amici a Pasqua, i volti dei martiri, le scene orientali, il Sole.
Piangevo non solo per lei.
Ahimè, non potevo salvare Yekaterina, morta alla età di più di ottanta anni.
Spesso lei, quando era viva, mi aveva detto che desiderava ardentemente incontrare il suo amato figlio Oleg, morto in giovane età, sull’altra riva.
In primavera, quando sbocciavano i meli e i gelsomini, questa donna sentiva di nuovo la voglia di vivere in questo mondo rinnovato.
Le sue amiche hanno invitato Yekaterina a funghi o bacche.
Dopo la morte di suo figlio, lei voleva solo piangere nelle sere.
Yekaterina perse un telefonino dopo l’altro.
Le sono state rubate persino le ricette dei farmaci, quaderni con numeri di telefono e indirizzi.
Cose che hanno indurito la denunciante, di nome Oksana, minacciando:-
“Organizzo per te le trappole nell’appartamento di Yekaterina.
Non sopravvivrai se salverai dalla prigione quell’uomo che ami, non solo perché controlliamo i suoi affari insieme alla mia migliore amica di nome Zhanna, ma anche perché ho ricevuto un ordine per distruggere gli avversari di Vladimir Putin in ogni modo.
Questo imbecille dobbiamo distruggerlo.
Una nonna come Yekaterina per me non significa niente.
Colpisco con le mie scarpe giganti sia i bambini che i giovani uomini, rompendo le loro ossa.
Non ho complessi.
Vedrai quante persone sono facili da comprare, anche quelle che difendi, sciocche.
I tuoi amici ti dimenticheranno.
Lo sai, che esistono le acque dell’oblio.
Non ho problema ad avere testimoni falsi contro gli innocenti, o cambiare la loro opinione, se pagheremo per questo con soldi e con nuovi posti di lavoro.
Tuo padre è morto, ma tua madre non ti ama.
Ti lasceranno i tuoi amici da sola se vivrai per gli altri.”
Yekaterina all’inizio pensò che alcuni stavano scherzando con lei, nascondendo la sua borsa rossa, ma sicuramente gliela avrebbero restituita.
Yekaterina ha cantato per me le canzoni messicane e spagnole, con la sua voce bassa e vellutata mentre sedevamo insieme intorno a colorate tazzine di tea.
Yekaterina, per il suo dolore, ha conosciuto Oksana nell’ufficio del mio partito, dove Oksana, come giurista, ha dato molti consigli non legali e ha attivato le sue apparecchiature audio e video per ascoltare ed osservare coloro che si guardano apertamente negli occhi, rivelando il loro cuore uno sull’altro.
Quando sono stata deliberatamente defraudata, Yakaterina non sorrideva più, ma urlava che si trovava allora tra i lupi umani, chiedendomi se io potessi salvarla.
Non avevo e non ho dubbi di quel uomo di nome Igor che Oksana era così intenzionata a distruggere.
Egli subito si affretterà a difendere Yekaterina, quando capirà quanto la vecchia donna era disperata.
Ma non si può parlare di Yekaterina proprio ora, perché lui è sia veloce, sia emozionato.
Non volevo provocare i nemici di questo uomo, altrimenti lui sarebbe stato arrestato.
Gli ho scritto un messaggio di Yekaterina e mi sentivo sorpresa che lui non reagisse subito.
Tutto bene per lui stesso?
“Non ricordo” mi ha detto Yekaterina perché temeva Lyuba.
“Ricordo” disse Jekaterina, e i suoi piccoli occhi sorrisero “Come ha fatto mia nonna a raccogliere le firme per difendere il suo figlio, mio padre.
Quando l’esercito di Hitler occupava Novgorod, i tedeschi nominarono proprio lui come capo del nostro villaggio.
Mio padre era interessato ai contadini, mai indifferente.
Dopo i contadini si sentirono grati e firmarono volentieri la petizione per non uccidere mio padre che fu mandato in Siberia, in un campo da dove giovani e fisicamente forti non torneranno in molti, ma mio padre ritornò.
Veniva guardato come un Dio, perché sapevano come incontrò una fanciulla, Zinaida sulla strada di rifugi, e quindi la prese per mano e subito decise di considerarla come una sua figlia.”
Yekaterina spesso ha riacquistato speranza.
Lyuba ha dichiarato che ai funerali di Yekaterina festeggerà con i suoi veri amici la primavera prossima, durante la Pasqua Cristiana.
L’ultima volta ho visto Yakaterina nel mio sogno reale, non in uno di quelli artificiali, che hanno frullato ogni giorno per tanti anni nel mio cervello.
Mi ha donato cocomeri e ha sorriso calorosamente.
Yekaterina mi vuole tanto bene dall’altra riva dove ha incontrato suo figlio, suo padre e altri suoi cari.
Ci sono persone che hanno la memoria degli orizzonti anche all’età di cento anni.
Non credo ad Oksana che ci siamo dimenticati l’un l’altro così in fretta.
Ricordiamo quelli che non abbiamo visto da gran tempo, tutti capaci di amare.
Come chiunque che ama.
Chiunque ricorda.

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