
CHE GIUNGA DA LONTANO
Dalla raccolta di Bruno Mancini
Io fui mortale
SCRIVERÒ DI TE INNOCENTE
CHE GIUNGA DA LONTANO
Ancora mi chiama
la voce notturna
vagante
tra le mie chiese infrante:
”Stanotte ti ho sognato.”
Un palpito?
Un eccesso?
Un rombo d’Amazzone giammai delusa?
Non basta un sortilegio a
a carpire
dalle parole astratte i
i movimenti i suoni i turbamenti, gli
gli sguardi gl’impeti gli odori, la
la scena illuminata dal sole o dalla luna.
Non basta un incantesimo per
per darmi accesso all’antro labirinto del
del cuore di una donna.
A questo pensa il sonno.
“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – profondo –
che poi risucchia il pescatore appassionato”.
“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – placido –
simile a bimbo che venga da lontano”.
LA LISTA
SCRIVO POESIE
L’ULTIMA RIVISTA IN VOGA
MA DOVE SEI
EPPURE TU MI CHIEDERAI D’ILLUDERTI
LE ONDE ORIZZONTALI
SE LE TUE CHIAVI
ORA CONOSCO
IGNAZIA’S DAY
EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA
LA DOMINANZA
NEI BOSCHI DI CASTAGNI
“RISTORO”
LA PAUSA
NON MENO DEL SUO CONFLITTO
FORSE COSÌ VA IL MONDO
IGNAZIO SCOPRÌ LA LEGGE DEL TAGLIONE
TRA EUTANASIA E GHIGLIOTTINA
LA GRANDE CIRCONFLESSA
E VENNE L’ORA DEL DISINCANTO
PERICOLO!
LA POZZA, OSSIA L’ADDIO.
NEL MANTO UNISONO
MACROSCOPICHE ASSOLUZIONI
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