ORA CONOSCO – poesia

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ORA CONOSCO

Dalla raccolta di Bruno Mancini

Io fui mortale

SCRIVERÒ DI TE INNOCENTE

CHE GIUNGA DA LONTANO

LA LISTA

SCRIVO POESIE

L’ULTIMA RIVISTA IN VOGA

MA DOVE SEI

EPPURE TU MI CHIEDERAI D’ILLUDERTI

LE ONDE ORIZZONTALI

SE LE TUE CHIAVI

ORA CONOSCO

Violenze,
i tempi dei tuoi orgasmi,
le dolcezze attese dai tuoi seni,
struscianti tra le seggiole mai vuote,
in ordine, allineate,
alle pareti sdrucciolevoli del tuo cervello.

Nevrosi e stasi,
gli squilli e le grancasse,
le mai abbastanza maledette prudenze.

Il finto o vero pizzo nero
scomposto
allucinato
tutte le volte che un altro
più di me
ti ha roso il cuore
violato l’anima
trafitta
la tenerezza del tuo incantesimo,
neppure osando avvicinare
l’estrema solitudine del tuo amare.

Conosco i cori ingordi nell’attimo
– d’amore è inutile –
ancora tormento,
e non mi manca forte tentazione
– delle tue scelte è un limite –
di fuga verso umane debolezze,
che poggio tra rigide piastre,
mai esauste
costanti
ottuse.

Se fuggi o se ritorni,
segno indelebile il tuo,
ha scardinato
– oggi come ieri –,
la persuasione immobile del mio dominio sul sigillo.

Il nuovo mondo non cerca trionfi
ma libera certezze.
Se ammetto un brindisi alla complicità,
non sono ubriaco né sono matto.

IGNAZIA’S DAY

EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA

LA DOMINANZA

NEI BOSCHI DI CASTAGNI

“RISTORO”

LA PAUSA

NON MENO DEL SUO CONFLITTO

FORSE COSÌ VA IL MONDO

IGNAZIO SCOPRÌ LA LEGGE DEL TAGLIONE

TRA EUTANASIA E GHIGLIOTTINA

LA GRANDE CIRCONFLESSA

E VENNE L’ORA DEL DISINCANTO

PERICOLO!

LA POZZA, OSSIA L’ADDIO.

NEL MANTO UNISONO

MACROSCOPICHE ASSOLUZIONI

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DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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