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FORSE COSÌ VA IL MONDO
Dalla raccolta di Bruno Mancini
Io fui mortale
SCRIVERÒ DI TE INNOCENTE
CHE GIUNGA DA LONTANO
LA LISTA
SCRIVO POESIE
L’ULTIMA RIVISTA IN VOGA
MA DOVE SEI
EPPURE TU MI CHIEDERAI D’ILLUDERTI
LE ONDE ORIZZONTALI
SE LE TUE CHIAVI
ORA CONOSCO
IGNAZIA’S DAY
EPPURE SE TU FOSSI STATA VIOLATA
LA DOMINANZA
NEI BOSCHI DI CASTAGNI
“RISTORO”
LA PAUSA
NON MENO DEL SUO CONFLITTO
FORSE COSÌ VA IL MONDO
Forse così va il mondo,
intriso
di cellule gliali e neutri neutroni
dove la carne è macroscopica
voluminosa flaccida propaggine
di antiestetica fattura.
Nessuno si guardi in uno specchio altrui
trascorsa l’età della follia.
I never stop myself
ed ora so che ho tante
e molto più di tante
tante storie da raccontare
– di Giulia o di Francesca –
immune dalla matta gelosia.
Stanotte la mia ventenne nel letto
accanto abbraccia l’amico gay?
Intanto, smanioso deliro,
io tento, io sogno,
il mio sigillo intriso
nella gnocca insoddisfatta di un’attrice gentile,
e già l’oblio d’avere il doppio dei suoi anni
mi spinge in pista sulla sbarra del trapezio.
Nessuno si discolpa senza accusa.
Ed io per primo.