Davide Perico annuncia l’uscita di “Goodbye Saigon”

Davide Perico. Il nuovo brano del noto musicista e compositore è in uscita il 6 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali

Sempre più al centro dell’attenzione degli addetti ai lavori, reduce dall’ennesimo riconoscimento internazionale ricevuto da pochi giorni nell’ambito del Premio Eurocomunicazione svoltosi a Como, Davide Perico, nato a Bergamo e attivo nella provincia di Milano con oltre trent’anni di esperienza come produttore, tecnico del suono e compositore di musica per film e videogiochi, annuncia la prossima uscita del suo nuovo brano dal titolo Goodbye Saigon”. Dopo i successi di “Control Shift Run” realizzato totalmente a distanza insieme al giapponese Yoshimitsu4432 e di “Fluffy Flakes“: canzone speciale con chitarre acustiche/elettriche, unite a morbide linee melodiche di pianoforte, Davide Perico, prosegue con la produzione di un altro lavoro di grande interesse in uscita il 6 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali.

Il noto musicista e compositore ritiene che questa muova canzone, tanto attesa, rappresenti un passo importante nella propria ricerca artistica. Come lui stesso ha sottolineato: “Questa song è un passo importante nel mio percorso musicale; un’evoluzione che ho cercato di realizzare attraverso la ricerca di un sound più avvolgente che mai”. Il brano rappresenta una sfida auto-imposta per superare limiti e per esprimere personali emozioni: quelle più profonde ed autentiche. Con questo brano in particolare, l’artista si augura di raggiungere il cuore di chi l’ascolta accompagnandolo in un viaggio interiore di scoperta e di crescita.

Così egli ha tenuto a precisare: “Ho cercato di esplorare nuove frontiere sonore, fondendo elementi di minimalismo e di textures, in una trama armonica sì complessa, ma allo stesso tempo essenziale. Ho lavorato al pezzo con grande dedizione e passione, cercando di esprimere le emozioni più profonde e autentiche che mi accompagnano ogni giorno. ‘Goodbye Saigon’ parla di ricordi e sensazioni che emergono dalle profondità dell’anima, come onde del mare che si infrangono sulla riva”.

Ascoltando ogni sfumatura del brano viene data voce all’universo dei ricordi ed al loro effetto sul paino emozionale. Così Perico infatti ha concluso: “Ho cercato di creare un equilibrio tra la complessità armonica e la sensazione di essenzialità, mantenendo un filo conduttore melodico che permea l’intera canzone. In questo modo, ho inteso rappresentare l’esperienza dell’anima che emerge dalle profondità del mare dei ricordi, e che si manifesta attraverso sensazioni e immagini evocative che allo stesso tempo, sono essenziali e semplici”.

La canzone si apre con una delicata introduzione al pianoforte, che fa da preludio al tema principale con una melodia struggente e malinconica. Successivamente, l’atmosfera si arricchisce di layer di synth e di suoni ambientali, creando un’atmosfera evocativa e avvolgente. La sezione ritmica del pezzo è stata realizzata con un suono ovattato e quasi impercettibile, come un battito del cuore, per sottolineare l’intimità e la delicatezza delle emozioni che Davide Perico ha cercato di esprimere. La linea di basso, invece, è affidata a un sintetizzatore. L’effetto che ne deriva è un suono profondo e risonante, che si fonde perfettamente con la trama sonora generale.

È la Unquantized Records, nata come etichetta discografica indipendente nel 2019, a pubblicare “Goodbye Saigon”. Si tratta della prima etichetta italiana dedicata alla promozione della musica lofi e chillhop, caratterizzata dalla non quantizzazione dei beat, una peculiarità che conferisce a questa musica un’atmosfera unica e rilassante. Attiva in molti Paesi del mondo, a disposizione sempre di nuovi talenti, la Unquantized Records è riuscita a creare una comunità di appassionati e di artisti che condividono la stessa visione della musica.

Diplomato in studi classici e successivamente in ingegneria del suono Davide Perico si è specializzato in pianoforte, tastiere e basso elettrico. Davide Perico è stato premiato per aver creato l’inno dell’evento “Fair Play for Life” dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play, Associazione benemerita del CONI. Alcuni suoi video musicali realizzati in computer grafica, tra cui quelli appositamente creati per le canzoni “Space D” e “Zero Atmospheres”, hanno raccolto consensi e premi all’interno di importanti festival cinematografici internazionali.

Silvana Lazzarino

 

link pre-save della canzone  https://lnk.dmsmusic.co/davideperico_goodbyesaigon

 

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“LA FANCIULLA DAL FIORE IN BOCCA” “LA CIOCIARA”, “LA FANCIULLA VIOLATA” di Milena Petrarca

 

LA FANCIULLA DAL FIORE IN BOCCA

 

LA FANCIULLA DAL FIORE IN BOCCA 

LA CIOCIARA

LA FANCIULLA VIOLATA

In queste mirabili opere dell’artista puteolana Milena Petrarca, il colore dominante è il rosso, in diverse sue tonalità.
Non è casuale la scelta del rosso come protagonista di spicco nelle tele, poiché questo pigmento inconfutabilmente rappresenta l’aggressività, il sangue, il male, la violenza, la mancanza di autocontrollo, finanche Diavolo cristiano (emblema negativo per antonomasia), ed è visto come messaggero di tutto ciò che può essere satanico, ignobile e brutale.
Il rosso è un colore primario. Nelle arti grafiche e in fotografia, colori primari sono quelli, a partire dai quali sono ottenibili, per sintesi (o composizione) additiva o per sintesi sottrattiva gli altri colori: sono costituiti dal trio blu, verde e rosso per la sintesi additiva e dal trio giallo, magenta e ciano per la sintesi sottrattiva.
Il rosso è perennemente stato in disarmonia con il blu, che delinea tranquillità e pace.
Quest’ultimo colore, lo si distingue, più o meno in equilibrio, nel dipinto “LA FANCIULLA DAL FIORE IN BOCCA”, verosimilmente a voler denunciare, in seno a tanto dolore, l’istanza di tranquillità e pace.
Nel dipinto “LA CIOCIARA” è la stessa Milena Petrarca, anche verbalmente, a risaltare il GRANDE DOLORE, il GRANDE STRAZIO, esaltati, nella loro drammaticità, da un preponderante, pluritonale colore rosso.
Nel dipinto “LA FANCIULLA VIOLATA”, l’artista comunica palesemente, in prima persona, il dolore e la tristezza che traspaiono dagli occhi della protagonista della tela.
I suoi capelli sono eminentemente rossi, a sottolineare una violenza, oltre che fisica, mentale, psicologica.
Questa tela è sostanzialmente policroma.
Davanti alla fanciulla, una cascata di giallo, rosso, nero, violetto.
Il giallo, se da un lato è codardia e inganno che la vittima ha subito, da un altro è speranza e ottimismo che la stessa nutre.
Con il colore nero la pittrice manifesta sdegno, opposizione, protesta.
Sul margine destro, centralmente, un accenno di violetto, prodotto di sintesi additiva tra il rosso (aggressività e violenza) e il blu (tranquillità e pace).


MAURO MONTACCHIESI

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MARILYN MONROE di Milena Petrarca

Con questo dipinto, Milena Petrarca sembra voler riportare in vita Marilyn Monroe e si potrebbe affermare che la taumaturgia pittorica dell’Artista puteolana sia sul punto di riuscirci effettivamente, fisicamente. Il magico pennello di Milena, similmente a una melodica scansione, fa mimeticamente vibrare l’ormai spiritualità dell’anima, fusa con la rievocazione del sex appeal dell’Immortale” (così fu definita la Monroe), della sua lucente passionalità. La Petrarca è segnatamente magistrale nell’esaltarsi con l’uso di luci e ombre sul volto di Marilyn, risaltandone così la dolcezza, la vaghezza, quella forse percezione di appartenere già a un’altra dimensione, ultraterrena. La tonalità di azzurro scelto dalla Partenopea è icona di quella calma, di quella serenità, di quell’equilibrio interiore che la Diva non ha conosciuto in vita. Il bianco sta a significare pace, libertà, purificazione, nuovo inizio. Con la scelta di questi colori, l’insigne pittrice comunica l’affettuoso auspicio che la Star abbia finalmente trovato tutto ciò che non ha avuto in vita.

MAURO MONTACCHIESI

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