Il Dispari 20180129 – Redazione culturale

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Il Dispari 20180129 – Redazione culturale

Il Dispari 20180129

Editoriale

Nemo propheta in patria? YES! 

Così come abbiamo annunciato nel numero di questo giornale “Il Dispari” pubblicato il 15 Gennaio, per dimostrare la palese verità indicata nel titolo, continuiamo a proporre la carrellata settimanale dei personaggi che hanno accettato volentieri di farsi fotografare in compagnia di una delle nostre Antologie.

L’Antologia “Penne Note Matite” (Made in Ischia) curata da me e da Roberta Panizza con la sponsorizzazione dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi e presentata al Bookcity di Milano #BCM17 nel Museo Delle Culture MUDEC il 18 Novembre 2017, sta ottenendo importanti consensi nelle varie Nazioni ove gli Artisti che ne fanno parte e i Soci DILA la stanno presentando, mentre nell’isola d’Ischia pare che nessuno si sia accorto della sua esistenza!

Nemo propheta in patria? YES!

Vi pare poco se oggi vi mostriamo Ivaldo Weirich Vice sindaco di Cotiporã in Brasile?

Nemo propheta in patria? YES!

Bruno Mancini

Premio internazionale di poesia “Otto milioni”

REGOLAMENTO settima edizione 2018 – TEMA LIBERO

  1. L’iscrizione al Premio è completamente gratuita per TUTTI.
  2. Una Commissione nominata da Bruno Mancini provvederà a selezionare in maniera insindacabile le poesie che parteciperanno alla fase finale del Premio
  3. Gli Associati all’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” avranno diritto ad iscrivere UNA loro poesia direttamente nel gruppo delle finaliste, purché rispettino quanto prescritto negli articoli successivi di questo regolamento. Sono esclusi da questa opportunità i Soci DILA che saranno, eventualmente, inseriti nelle Giurie del Premio.
  4. Gli Autori che hanno già partecipato ad una qualsiasi delle Antologie pubblicate da Bruno Mancini (vedi elenco Autori partecipanti alle Antologie) sono equiparati agli Associati DILA.
  5. Autori italiani e stranieri potranno partecipare al Premio con un numero illimitato di poesie.
  6. Le opere iscritte al Premio dovranno: a) non avere ricevuto precedenti premi, b) essere inviate in formato word, c) essere scritte esclusivamente in lingua italiana, d) essere composte da un massimo di 30 righe (compreso il titolo ed eventuali spazi bianchi tra i versi e/o tra le strofe).
  7. A richiesta degli Autori, TUTTE le poesie selezionate come finaliste potranno essere pubblicate nel volume antologico “Una pagina, un’emozione”. Tale loro pubblicazione sarà subordinata all’ordine di acquisto di almeno due copie dell’antologia. L’antologia sarà regolarmente provvista di un codice ISBN. Il prezzo di copertina del volume in bianco e nero sarà di 22.00 € e la stampa avverrà entro il mese di Settembre 2018.
  8. L’Autore per partecipare al Premio dovrà compilare in tutte le sue parti la dichiarazione annessa a questo regolamento e dovrà inviarla, debitamente firmata, insieme al file della poesia proposta.
  9. La votazione conclusiva che designerà l’opera grafica vincitrice, avverrà sommando i punti ricevuti mediante: a)link ai siti web che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 1 punto); b) coupon inseriti nelle testate giornalistiche che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 10 punti); c) schede allegate all’antologia “Una pagina, un’emozione” (1 voto = 30 punti), d) voti espressi da giurie nominate da DILA e dagli sponsor del premio (i punti totali di questi voti saranno pari al totale dei punti espressi al punto a).
  10. Le opere per partecipare al Premio dovranno pervenire, nella loro stesura finale, a emmegiischia@gmail.com entro e non oltre il 20 FEBBRAIO 2018.
  11. I nomi dei finalisti saranno annunciati entro il 20 Marzo 2018.
  12. La classifica finale sarà resa nota in una data compresa tra il 10 Ottobre e il 31 Dicembre 2018.
  13. La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 20 Ottobre e il 31 Dicembre 2018. La data e la località della premiazione saranno rese note ai finalisti con un preavviso di almeno 10 giorni.
  14. Trattandosi di un premio ad iscrizione COMPLETAMENTE GRATUITA, Bruno Mancini si riserva il diritto di effettuare qualsiasi variazione a questo regolamento e gli Autori, inviando i propri testi, ne prendono atto in maniera definitiva.

L’ARTE TERAPEUTICA  DI  SERGEY KYRYCHENKO

Il pittore Sergey Kyrychenko, residente a Lubny,Ucraina, nato a Nevinnomysk, Russia, 8 Luglio, 1953, è da tanto tempo attivista del nostro website fb LENOIS.

Un uomo solare e generoso.

Ha vinto il terzo posto nel premio di arti grafiche “Otto Milioni 2017”.

Lui preferisce l.’arte digitale.

É un gran maestro di vedute, che sono terapeutiche con la loro calma e la loro armonia, intensamente verdi, ma talvolta con ombre, verso sera, di blu o grigi.

Le immagini serali, nelle sue vedute, sono di solito più espressive e più malinconiche di quelle che rappresentano mattinate o pieno giorno.

Cieli arancioni, poi scurissimi, e vecchie capanne e campi di cereali.

Lui è anche un bravo ritrattista.

Nella primavera del 2017, mentre ricostruiva con entusiasmo la sua casa per i suoi figli, a causa del troppo affaticamento, ha avuto un infarto e da allora lui prova a vincere la malattia.

Ha problemi nel muoversi come prima, e poiché spesso è solo in casa aspetta là i suoi amici per festeggiare la vita.

Dice che spesso, nelle sere in cui dipinge i suoi quadri più malinconici, si sente tanto solo e tanto e annoiato che non sa come aspettare il domani.

Poiché la sua malattia recentemente è andata peggiorando, durante le ultime settimane lui si è trovato in condizioni critiche.

Probabilmente, mentre scrivo di Sergey, lui è di nuovo da solo, pensa alla vita, alla sua malattia, e e apprezza i quadri degli altri artisti.

Non è un introverso, ma tale è il suo destino.

A Maggio ho gli scritto una lettera ansiosa, non d’arte e di cultura, ma di una persona che stima l’indipendenza.

Sergey, ucrainno, a me ebrea ha raccomandato la vera tolleranza e la saggezza di un attore russo di Lettonia,Viktor Mishin, anche lui un protagonista del nostro quotidiano Il Dispari.

Questo attore, Viktor, ha usato la sua magia positiva provando a fare ritornare la speranza a questa persona che stima molto l’indipendenza dell’Ucraina, ma ha il rischio di rompesi da qualche tempo.

Bravo Sergey, bravo Viktor.

Quindi a Sergey non interessano, certo, solo l’arte, la natura, la famiglia e la politica in senso astratto.

Fa tutto ciò che può anche quando è malato.

Sergei ha bisogno d’aiuto, di cure, di attenzioni.

Non è abituato a lamentarsi ma, quando gli è possibile, ha bisogno non solo di dipingere ma anche di vivere una vita intensa.

Nelle sue opere, sia nelle più chiare e più poetiche, sia in queste un po’ tristi, il punto di vista di Sergey è quasi sempre armonico, animato, piena di bontà, di positività.

Sento in quasi tutte le sue opere un effetto terapeutico, specialmente in quelle intensamente verdi.

Il verde, secondo tanti terapeuti che operano con i colori (e io sono d’accordo con loro), è un grande aiuto per il cuore… anche per il mio.

Sergey è anche uno dei primi partecipanti alla nostra mostra internazionale di arte digitale “TUTTI INSIEME CONTRO LA VIOLENZA E IL NAZISMO”.

Non dimentichiamo che l’Ucraina, il paese dove vive Sergey, di nuovo soffre per una guerra assurda e lunga.

L’Ucraina non è un paese ricco.

Quanta assurdità la guerra! Ripeto e ripeto questa eterna verità.

Non ci si può abituare ad una realtà chiamata guerra.

Se volessi definire in una sola parola la forza terapeutica, non solo per i cuori, delle opere di Sergey, questa sarebbe la parola “PACE”.

Liga Sarah Lapinska

Socia Fondatrice, Membro del Consiglio Direttivo e Ambasciatrice in Lettonia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

SERGEY KYRYCHENKO

SERGEY KYRYCHENKO

SERGEY KYRYCHENKO

SERGEY KYRYCHENKO

SERGEY KYRYCHENKO

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

Il Dispari 20180122

Il Dispari 20180122

Nuovo CD per l’Ass. Da Ischia L’Arte – DILA

Editoriale

Se qualcuno, leggendo soltanto il titolo di questa pagina “Nuovo CD per l’Ass. Da Ischia L’Arte – DILA”, si sia avventurato nel credere -o anche semplicemente nel ritenere probabile- un mio allontanamento dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e dai progetti che essa propone, ebbene quel qualcuno non ha la reale percezione di quanto grande sia la determinazione di noi Pionieri della prima ora nell’impegno di creare, senza alcuna titubanza, le condizioni utili affinché nessuna “circostanza”possa compromettere, al di là dell’eventuale momentaneo disagio, la lenta ma inesorabile marcia verso la realizzazione del programma-slogan sintetizzato nel volere “Far riconquistare alla Poesia in particolare e all’Arte in generale, il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana”.

Roberta Panizza -nuova Presidente DILA- è stata la prima, oltre dieci anni fa, a dare credito a quelle mie proposte che spesso venivano etichettate con vari dispregiativi da larghe schiere di professionisti delle mini speculazioni web.

Oggi, dopo avere ottenuto finanche il placet da parte di Bookcity #BCM17 a proporre un nostro evento nell’Auditorium del Museo Delle Culture –MUDEC- di Milano, possiamo affermare, senza tema di smentite, che noi eravamo e siamo portatori di valori positivi apprezzarti ben oltre la nostra isola d’Ischia.

Passando il testimone a Roberta Panizza coadiuvata da Gaetano Di Meglio (Vicepresidente), da Maria Luisa Neri (Direttrice Artistica) e da un Consiglio di Amministrazione composto da persone davvero “speciali”, voglio solo augurarle di poter imprimere il sigillo DILA ben oltre quelli che sono stati i confini ai quali siamo giunti fino ad ora.

Bruno Mancini


Bruno Mancini


Maria Luisa Neri

Messaggio | Gaetano Di Meglio Vicepresidente DILA

Quando Bruno Mancini, oltre tre anni fa, mi ha proposto di entrare a far parte dei Soci Fondatori della costituenda Associazione Culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” non ho chiesto ulteriori informazioni né sugli scopi, né sulla composizione dell’Associazione e neppure su un qualsiasi particolare relativo allo Statuto che si sarebbe andato a votare.

Mi bastava sapere che Domenico, primo tra tutti i Direttori di testate giornalistiche, fin dal 2008 aveva abbracciata l’idea di Bruno e di Roberta Panizza di divulgare una proposta artistica e culturale,  Made in Ischia, capace di aggregare Artisti e Sponsor seriamente impegnati nella valorizzazione di tutte le Arti e di tutte le più nobili attività sociali.

E sapevo che i progetti di Bruno e di Roberta, privi di qualsiasi sostegno economico da parte delle sei Amministrazioni ischitane, scevri da compromessi di qualsiasi genere, avevano abbondantemente, continuamente e con successo varcato i confini della nostra isola.

Dopo che Bruno ha considerato ormai ben consolidata la struttura associativa, tanto da decidere di passare il testimone al nuovo CD eletto all’unanimità dall’Assemblea DILA, ed ora che dal CD mi è stata proposta, ancora all’unanimità, la qualifica di Vicepresidente, ho accettata ben volentieri la mansione con l’identica determinazione con la quale, tre anni fa, avevo accolto l’invito a far parte dei Soci Fondatori DILA.

Programmi e progetti, Artisti ed Amici, obiettivi e propositi non mancano certamente nella dotazione che ci viene affidata, ma di questi e tant’altro avremo modo d’informarvi con costanza e precisione sempre su questa pagina e sempre con l’accuratezza che ci contraddistingue.

Ringrazio Bruno e mi complimento con la Presidente Roberta Panizza e con la Direttrice Artistica Maria Luisa Neri, invitando tutti voi lettori che avete a cuore l’Arte e la Cultura a far parte di questa “nostra” realtà Associativa.

Gaetano Di Meglio
Vicepresidente DILA

Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Verbale Consiglio Direttivo DILA del 14 Gennaio 2018

In data 14/01/2018,  alle ore 18. 00, nella sede dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ad Ischia in Via Gemito 27, Il Presidente Bruno Mancini, preso atto che la convocazione del CD indetta per il giorno 13 Gennaio 2018 era andata deserta, e considerato che lo Statuto prevede la validità del CD in seconda convocazione con la presenza della metà dei Membri del CD, ha dichiarata aperto il CD di DILA con il seguente ordine del giorno:

1) Elezione Presidente, Vice Presidente, Direttore Artistico, Tesoriere, Presidente Onorario – 2) Eventuali e varie.

All’Assemblea hanno partecipato i Soci:

Bruno Mancini, Rosalba Grella, Gaetano Di Meglio, e i delegati dei Soci Roberta Panizza, Maria Luisa Neri, Angela Maria Tiberi, Mariapia Ciaghi

Bruno Mancini ha assunto il ruolo di Presidente del CD.

Dopo tale formalità si è passati all’approvazione del punto 1(Elezione Presidente, Vice Presidente, Direttore Artistico, Tesoriere, Presidente Onorario)

Il Consiglio Direttivo, aderendo in toto alle nomine delle cariche sociali proposte all’unanimità da parte dell’Assemblea dei Soci DILA tenutasi il 7 Gennaio 2018,  le ha votate all’unanimità, nominando in tal modo

Presidente Roberta Panizza;
Vicepresidente Gaetano Di Meglio;
Direttrice Artistica Maria Luisa Neri;
Tesoriere e Presidente onorario Bruno Mancini.

Dopo brevi interventi di ringraziamento per l’operato dei precedenti Amministratori, rilevato che nessun argomento è stato richiesto in ordine al n 2) dell’ordine del giorno (Eventuali e varie), il Presidente Bruno Mancini alle ore 18.20 ha chiuso i lavori del Consiglio Direttivo.

Ischia 14 Gennaio 2018

Bruno Mancini
Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Roberta Panizza, Presidente DILA

Nelle vesti di nuova Presidente dell’Associazione DILA, onore che ho accettato molto volentieri, desidero esprimere il mio più grande apprezzamento nei confronti di Bruno Mancini, innanzitutto per la determinazione con cui ha voluto creare questo strumento al servizio della cultura e dell’arte e, in secondo luogo, per averlo gestito al meglio nel corso di questi anni tramite la realizzazione di molteplici eventi e manifestazioni che hanno dato pieno compimento a quanto espresso nello statuto del’Associazione.

Mi emoziona particolarmente assumere questo incarico perché nel farlo mi soffermo a pensare al percorso che ha portato Bruno Mancini, tutti gli amici di DILA e me fino a qui: un viaggio cominciato con tante idee, proseguito con ancora più soddisfazioni e, occorre dirlo, qualche pausa di riflessione, ma sempre sostenuto da un assiduo lavoro da parte di Bruno soprattutto, dall’operosità di tanti collaboratori e infine da me, quando gli impegni familiari e lavorativi me lo hanno consentito.

Grazie a tutto questo DILA è cresciuta molto in questi anni e l’effetto di questo concerto di sforzi è racchiuso nell’ultimo nostro evento che ha avuto come teatro il celebre Museo Delle Culture – MUDEC di Milano.

Un profondo grazie quindi a Bruno per tutto quanto ha fatto in questi anni.

Io posso solo sperare di riuscire ad ispirarmi a lui per la mia gestione; uguagliarlo è un’impresa che neppure mi sento di tentare non per mancanza di volontà e determinazione da parte mia, ma a causa della comprovata quanto più unica che rara “vulcanicità” del nostro poeta ischitano.

Solamente mediante il supporto dei più stretti collaboratori dell’Associazione (con in prima fila il Vicepresidente Gaetano Di Meglio e la Direttrice Artistica Maria Luisa Neri), di chi desidererà affiancare tutti noi nel portare avanti nuovi progetti e nuove iniziative, sarà possibile per me continuare sulla strada tracciata dal nostro ex Presidente ed ora neo Presidente onorario.

Nel solco da lui segnato opereremo affinché ci sia possibile organizzare tante altre belle manifestazioni ricche di poesia, musica e arte in genere, nuove raccolte antologiche di opere letterarie, premi di poesia, narrativa e arti visive varie e quant’altro sarà possibile realizzare all’insegna della promozione dell’arte, della cultura e della socialità.

Grazie DILA, forza DILA!
Roberta Panizza
Presidente dell’Associazione culturale
“Da Ischia L’Arte – DILA”

Il Dispari 20180115 – Redazione culturale

Il Dispari 20180115

Il Dispari 20180115 - Redazione culturale

Editoriale | Bruno Mancini

Nemo propheta in patria? YES!

L’Antologia “Penne Note Matite” (Made in Ischia) curata da me e da Roberta Panizza con la sponsorizzazione dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi e presentata al Bookcity di Milano #BCM17 nel Museo Delle Culture MUDEC il 18 Novembre 2017, sta ottenendo importanti consensi nelle varie Nazioni ove gli Artisti che ne fanno parte e i Soci DILA la stanno presentando, mentre nell’isola d’Ischia pare che nessuno si sia accorto della sua esistenza!

Nemo propheta in patria? YES!

Per dimostrare questa palese verità, iniziamo, da oggi, a proporre una carrellata settimanale dei personaggi che hanno accettato volentieri di farsi fotografare in compagnia di una delle nostre Antologie.

Vi pare poco se cominciamo con Andris Rāviņš che è Il Sindaco di Jelgava (la quarta più importante città della Lettonia)?

Nemo propheta in patria? YES!

Poi, così come voluto dal Direttore di questo giornale “Il Dispari“, Gaetano Di Meglio, la pagina prosegue la pubblicazione di tutti i testi proposti nell’antologia “Penne Note Matite”.

Oggi tocca alla presentazione di Abderrahmane Benhammouda e alle poesie di Milena Petrarca, Antonio Mencarini e Antonio Fiore

Buona lettura.

Omaggio ad Abderrahmane Benhammouda

Abderrahmane Benhammouda è stato uno dei fondatori del Dipartimento della lingua italiana presso l’Università di Blida in Algeria. Con lui ho iniziato a studiare la lingua italiana, ho scoperto la pronuncia della lettera “c” e la grammatica italiana.

Abderrahmane Benhammouda, piano piano, inseriva informazioni sulla cultura italiana iniziando la lezione sempre con un proverbio italiano. Lui, comunicandoci il suo sapere e il suo amore per la lingua, mi ha data la voglia di andare davanti, mi ha anche trasmesso il modo di sognare in italiano e di cantare con parole italiane.

Ecco una sua breve biografia che mi ha scritto quando gli ho chiesto di raccontarmi il suo percorso con la lingua italiana.

“Mi chiamo Abderrahmane Benhammouda, ho 66 anni e sono un pensionato della scuola nazionale. Sono stato insegnante di francese e d’italiano per più di 40 anni.La mia avventura con questa bellissima lingua è cominciata negli anni sessanta al liceo “Ibn Toumerte” di Boufarik a 40 km. da Algeri.

Il mio professore di lingua italiana era un siciliano, si chiamava Padellaro.

Dopo il liceo sono andato all’Università di Algeri, dove ho preparato gli esami per la laurea istruito dal Prof. Massimo Ghirelli (critico internazionale del cinema), e dal Prof. Sergio Sacili (un milanese che continua ancora a realizzare conferenze sulla lingua e sulla cultura italiana).

Dopo la laurea, considerato che l’italiano era scomparso dai programmi scolastici algerini, sono stato indotto, fino al 2010, ad insegnare la lingua francese al livello  liceale.

Nel frattempo, l’Università  della mia città, Blida, aveva aperto un dipartimento di lingua italiana con l’aiuto di cooperanti italiani, ma gli avvenimenti del decennio nero (o piuttosto rosso di sangue) ha spinto gli stranieri e fra loro gli italiani a lasciare il paese.

Con l’appoggio di un amico, oggi malato, che si chiama Othmane Messous, abbiamo rilevato la sfida. Così oggi abbiamo circa 300 – 400 persone laureate in italiano che insegnano in varie località della Nazione. Il mio primo viaggio

in Italia risale al 1975, quando ho trascorso un mese di studio a Perugia presso l’Università per stranieri.

Dalila Boukhalfa.

Cod. 23 – Milena Petrarca   

Sospesa nel tempo…

In un mare
Di stelle
Navighi
Nell’infinito
Ipnotizzata.
Dal blu
Più intenso
Del tuo mondo
Interiore
Subconscio
Alito di vento
Soffio dell’anima
Esisti tu
Come stella
Sospesa nel tempo.

Cod. 24 – Antonio Mencarini

Per un amico scomparso
Un lampo di luce nel tempo
un nobile cuore guidato dal sentimento
l’ansia di fare il bene
di dare il bene
di ricevere il bene.
Un battito d’ali di gabbiano
sul mare della vita.
è durata un nulla la tua esistenza
ma sei riuscito a renderla degna di vivere.
Sei partito per non so dove:
una domanda mi attanaglia – Ti rivedrò?
Non so, non credo ma nei dubbi spero.
Addio amico mio
finché vivrò ti avrò nel cuore.

Cod. 25 – Antonio Fiore

Vecchio lenzuolo

Aggrappati al dorsale del tempo che va
lì dove s’addormenta il tramonto
liberi pensieri migrano come il vento
che va per dissolversi verso il suo orizzonte.
Siamo due amanti senza tempo
e sul nostro letto ci ritroviamo
a ripassare le sbiadite emozioni
arrotolante su un bianco lenzuolo.

Stasera i cuori si compiegano
ai sogni ingialliti dai profumi di ieri,
e dove gli aspri odori viziati annidano
le velate reminiscenze rigate sulla pelle.

Se la notte non divaga con il vento
tra un ricordo e un’emozione
noi riscriveremo sulle mura del tempo
le indelebili sillabe per ricomporre
questo sogno vissuto a metà.

Finché il cuore avrà strada da camminare
il cielo darà luce ai nostri sogni premonitori,
e noi, indelebili ispiratori del nostro tempo
ricopriremo il letto di quel bianco lenzuolo
macchiato di inebrianti profumi del passato.
Il nostro amore non ha tempo né paura
perché siamo due temerari per natura.
Della nostra storia siamo gli unici scrittori
e come due amanti instancabili ne siamo i lettori
in questa ingiallita notte di un vecchio lenzuolo.

Caterina Guttadauro intervista Hafez Haidar,

candidato al premio Nobel per la pace 2017 – Parte seconda

Seconda parte dell’intervista rilasciata dal Prof. Hafez Haidar, candidato al premio Nobel per la pace 2017, a Caterina Guttadauro. La prima parte è stata pubblicata l’8 Gennaio 2018..

Va ricordato che Hafez Haidar è Accademico Emerito, Presidente di diversi comitati per i diritti umani, Cavaliere della Repubblica Italiana, Direttore Generale Internazionale della Camerata dei Poeti di Firenze, è poeta e scrittore libanese per nascita ed italiano di adozione. Attualmente è Docente di Lingua e Letteratura Araba presso l’Università degli Studi di Pavia ed è considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni a livello mondiale.

Caterina Guttadauro: «Lei è un grande stimatore di Gibran, lo definisce il suo Professore di Vita. Il suo libro “il Nuovo Profeta” porta un suo detto in copertina: “ Quando l’amore chiama, seguilo”.  Quando ha avvertito che il suo compito era quello di mettere la Scrittura e il suo insegnamento al servizio della Pace?»

Hafez Haidar: «Vengo da un paese che era considerato la Svizzera del Medio Oriente per la sua bellezza, nel quale il conflitto palestinese israeliano e la guerra civile (1975- 1990) ha purtroppo causato la morte di 195 mila persone, il ferimento di oltre 230 mila persone e la distruzione di tanti paesi e villaggi. Non potevo che abbracciare il messaggio di pace di Ghandi, Mandela e Gibran.

Il mio nuovo libro riprende la forma dialogica del Profeta scritto dal mio Maestro Gibran, ma presenta contenuti più attuali.

Racchiude gli insegnamenti dell’Ultimo Profeta, che parte da Sorrento per giungere a Gerusalemme, e del figlio di questi, che si prodiga per salvare la vita di due innamorati, l’ebrea Miriam e il musulmano Omar.

Con il passare degli anni ho scoperto che il mio compito è quello di scrivere per diffondere la pace, la libertà, la giustizia e la dignità della donna.»

Caterina Guttadauro: «Ha sempre, quindi ancora oggi, dentro di sé due identità, una libanese e l’altra italiana, quale prevale? Si ritiene un cittadino del mondo?»

Hafez Haidar: «Amo immensamente il Libano perché è la terra delle mie origini, da dove ho tratto le mie radici, ma amo altrettanto l’Italia: ho sposato un’italiana, da cui ho avuto due figli, e ho tanti amici. Questo Paese mi ha permesso di crescere e conoscere la storia, la cultura e l’arte degli altri popoli senza pregiudizi.

Sono innamorato dell’Oriente e dell’Occidente, perciò mi considero cittadino del mondo, assetato di apprendere e di trasmettere agli altri, con umiltà, i suoi insegnamenti.»

Caterina Guttadauro: «L’insegnamento è un impegno a cui lei tiene in modo particolare, ha fatto centinaia di incontri con giovani studenti. Cosa ha portato con sé da questi incontri e cosa pensa dei giovani di oggi?»

Hafez Haidar: «Io credo fermamente nei giovani, sono il futuro del nostro paese, perciò ho cercato di incontrarli e di far capire loro quanto sia importante il dialogo e il rispetto reciproco.

Ho parlato loro di alcuni argomenti importanti come il terrorismo, gli uomini giusti che combattono per i diritti umani, come il grande romanziere egiziano Nagib Mahfuz, Malala, Tawwakul Karman, Papa Francesco, Noa, Madre Teresa di Calcutta.

Inoltre, dopo aver recitato per 14 anni nelle scuole storie tratte da Le mille e una notte, ho scritto e illustrato Le mille e una notte Junior perché i ragazzi mi avevano chiesto di realizzare un testo adatto a loro.

Grazie all’Associazione Iplac il mio libro è diventato oggetto di un concorso grafico letterario nazionale per le scuole tenutosi a Roma.

I giovani d’oggi hanno bisogno di essere ascoltati, capiti, apprezzati, indirizzati.»

Caterina Guttadauro: «Tra i numerosissimi premi che ha ricevuto, qual’ è quello a cui tiene di più?»

Hafez Haidar: «Ogni premio riveste per me un grande significato; è difficile scegliere, in un giardino variopinto, il fiore più bello. Se proprio devo scegliere, però, penso al premio dell’Onu che ho ottenuto durante l’ultima missione umanitaria alla frontiera tra Libano ed Israele il 5 Settembre 2016»

Caterina Guttadauro La Brasca

 

DILA & IL DISPARI 2015 – 2016

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