Giuseppe Capparelli Archivi - Bruno Mancini scrittore

LUCIO PIANTINO

LE EMOZIONI DEL PENSIERO TRA COLORE E MATERIA

L’arte dalla pittura alla scultura diventa un punto di partenza e arricchimento per quanti vivono la disabilità intellettiva. Attraverso l’arte che consente di dare libero spazio a sensazioni ed emozioni silenti e spesso inconsce, anche quanti affetti da sindromi come quella di Down possono recuperare una specifica modalità per dialogare con il mondo. Un dialogo che avviene attraverso forme e colori disposti sulla tela cui spesso si accompagna l’armonia di una musica ad infondere agli

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stessi segni una particolare valenza ritmica per costruire giochi armonici dove si nascondono gioie, dolori, malinconie appartenenti al singolo artista.

Ad intuire l’importanza dell’arte quale mezzo per permettere a persone affette da disabilità intellettive e psichiche di manifestare le proprie emozioni sono stati i collezionisti Carmen e Reinhold Würth. Essi si sono interessati alla cosiddetta “Arte irregolare” anche con lo scopo di mirare all’integrazione sociale di queste persone diversamente abili, per le quali hanno dato vita a diversi progetti in cui si guarda alla convivenza tra

LUCIO PIANTINO

persone con disabilità e non e in cui si cerca di coinvolgere le stesse persone disabili nella pratica di diversi sport anche a livello di competizioni.

Tornando all’arte quale mezzo per accrescere le capacità di comunicazione delle proprie emozioni e attraverso cui trovare dei veri e propri talenti a Capena presso l’Art Forum Wurth in contemporanea con la mostra “Nasi odorano tulipani. L’arte irregolare nella Collezione Würth”, aperta fino al 21 gennaio 2017, si possono ammaiare i lavori del giovane artista Lucio Piantino in una mostra a lui dedicata, dove colori e musica si compenetrano creando armonie visive ed emotive.

LUCIO PIANTINO, nato a Brasilia nel 1995, figlio d’arte affetto da sindrome di Down, grazie all’arte e al talento mostrato fin da molto piccolo nell’uso di colori e pennelli, è riuscito a trovare una via di uscita dalla solitudine dimostrando un talento innato, oltre al fatto di essersi riscattato da una condizione, che è stata per lui motivo di emarginazione.

LUCIO PIANTINO

La mostra Lucio Piantino: danze di colore e materia in collaborazione con il Presidente del Centro Studi Della Città Del Sole di Altomonte (CS) Giuseppe Capparelli, presenta una selezione di opere in cui il segno e i colori divettano un tuttuno con la superficie creando rappresentazioni materiche in cui prevalgono creatività, istinto e libertà espressiva che si coniugano con le armonie sonore di componimenti che lui stesso utilizza come sottofondo durante la creazione dell’opera.

LUCIO PIANTINO

Si è immersi visivamente ed emotivamente in un accordo di colori e suoni come se quei segni e figure sulla tela fossero guidati da ritmi talora impercettibili simili ai battiti del cuore. Alcune delle opere di Lucio Piantino entrano in comunicazione con alcuni dei dipinti della mostra “Nasi odorano tulipani”, dando spazio a confronti sui diversi risultati estetici raggiunti talvolta a partire dall’utilizzo di analoghe tecniche pittoriche, come il noto dripping, adottato con maestria da Piantino ad esempio nelle tele Àgua e Marisa Monte. Come nelle sue opere anche in quelle di Joachim Hepler e Hartmut Winter il colore è utilizzato nelle sue più svariate potenzialità espressive con chiari riferimenti all’Action Painting presenti per trattare la superficie di sagome animali tridimensionali dal titolo: Vacca, Elefante, Capra e Giraffa.

Silvana Lazzarino

Lucio Piantino: danze di colore e materia

Art Forum Würth Capena

Viale della Buona Fortuna, 2

00060 Capena (RM), Tel. 06 90103800

Orario: dal lunedì al sabato: 10:00 – 17:00, domenica e festivi chiuso

fino al 23 luglio 2016

Ingresso libero

LUCIO PIANTINO

Lucio Piantino è nato a Brasilia nel 1995. Figlio e nipote di artisti, già alla tenera età di 11 mesi ha avuto il primo contatto con colori e pennelli, i quali grazie al sostegno costante della sua famiglia, sono diventati gli strumenti per esprimere il suo talento artistico e affermare il riscatto da una condizione, la sindrome di Down, a causa della quale ha subito episodi di emarginazione.

I primi risultati delle sue straordinarie doti comunicative sono arrivati nel 2001 quando i suoi disegni e dipinti sono stati pubblicati nel libro “Cadê a síndrome de Down que estava aquì? O gato comeu…” delle autrici Elisabeth Tunes e Lurdinha Danezy Piantino per le Editora Autores Associados.

Da allora diversi sono stati anche i riconoscimenti istituzionali, tra cui la partecipazione nel 2009 all’esposizione di pittura “OLHARES” nella Biblioteca Nazionale e di fotografia nel Museo Nazionale di Brasilia. Nel 2010 ha ricevuto l’attestato professionale di artista plastico, rilasciato dal Segretariato alla Cultura del Distretto Federale e ha partecipato alla manifestazione in commemorazione della giornata internazionale della sindrome di Down nel Parlamento del Brasile.

Nel 2013 ha presentato il suo libro e documentario “De arteiro a artista: a saga de um menino com síndrome de Down” presso il Museo Nazionale di Brasilia.

Nel 2014 ha tenuto una mostra personale presso il Salone Bianco del Senato Federale e ha debuttato come attore nella rappresentazione teatrale “O improvável amor de Luh Malagueta e Mc Limonada” al III Salone delle Accessibilità di Brasilia.