Beatrice Pediconi alla Galleria Sara Zanin di Roma

Beatrice Pediconi, Alien, 2016 Performance tra arte e musica verso l’espansione

Alla Z2o SARA ZANIN GALLERY a Roma, diretta dalla storica dell’arte e curatrice di mostre Sara Zanin, espongono artisti di grande successo e richiamo internazionale.

Beatrice Pediconi mostra galleria Sara Zanin Roma

Beatrice Pediconi
mostra galleria Sara Zanin Roma

Lo scorso anno, tra i nomi di spicco che hanno esposto alla galleria citiamo Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma, tre artisti contemporanei di fama internazionale, presenti dal 4 al 6 novembre 2016 anche ad ARTISSIMA principale Fiera d’arte contemporanea in Italia a Torino. Diversi per linguaggi, stili e contenuti, essi hanno posto al centro del proprio discorso l’uomo, il suo vissuto che si rapporta anche al passato e a quanto lo circonda come la natura.

Altro nome di spicco che ha esposto alla Galleria Sara Zanin è quello di BEATRICE PEDICONII, la cui arte, parla di continuità ed espansione, attraverso riferimenti legati alla natura in particolare l’energia e il flusso dell’acqua quali presenze ininterrotte della vita, recuperate sotto altre visioni.

La personale a lei dedicata presso la Galleria Sara Zanin. DIMENSIONI VARIABILI illustra la capacità di questa eccellente artista di intrecciare i diversi linguaggi che procedono dalla pittura alla fotografia, dal video all’installazione, con originalità tanto da approdare a nuove visioni.

Beatrice Pediconi mostra Galleria Sara Zanin

Beatrice Pediconi mostra Galleria Sara Zanin

Il movimento della permutazione della materia è reso attraverso un percorso che partendo da polaroid di grande formato giunge ad un video di recente produzione. A catturare lo sguardo è il colore coni pigmenti per colori ad olio e l’acqua elemento che appartiene all’uomo fin dalla nascita per restituire un movimento in espansione. Ed è questo sentimento di espansione legato allo stato primordiale dell’uomo che si ritrova nella PERFORMANCE SONORA in programma per il finissage della mostra, sabato 28 gennaio 2017alle ore 19.30 ad ingresso garantito fino ad esaurimento posti.

La performance, Alien, 2016 (one channel video, dimension variable, 5 min 40″, color, silent) quale risultato del suo impegno a confrontarsi e collaborare sul piano espressivo e linguistico con artisti e professionisti di altre discipline, invita a riflettere sul concetto di trasformazione e sperimentazione per dare forma a nuovi risultati dove la dimensione visiva viene amplificata dalla continuità delle contaminazioni tra gli stessi linguaggi artistici. Grazie all’incontro con musicisti, scrittori, coreografi e scienziati, Beatrice Pediconi nel suo lavoro ha potuto  sottolineare l’aspetto legato alla tensione trasformativa orientando lo stesso lavoro oltre, come una sorta di  work in progress. Con questa performance Beatrice Perdiconi ha costruito un dialogo con un giovane musicista di ricerca e grande talento, che interagirà in tempo reale con il video “Alien, 2016” con una performance musicale scritta per l’occasione.

Silvana Lazzarino

Beatrice Pediconi

DIMENSIONI VARIABILI

z2o Sara Zanin Gallery

Via della Vetrina 21, 00186 Roma

In occasione del finissage della mostra Alien, 2016 Performance sonora

Sabato 28 gennaio ore 19.30

Per informazioni e prenotazioni: T +39 06 70452261  Ingresso libero

 

NOTA BIOGRAFICA DI BEATRICE PEDICONI

Beatrice Pediconi vive e lavora a New York. Si è laureata in Architettura presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Tra le recenti mostre personali: Alien/Alieno (Sepia EYE Gallery, New York, 2016), 9”/Unlimited (Collezione Maramotti, Reggio Emilia, 2013), Red(z2o Sara Zanin Gallery, Roma, 2011), Senza Titolo (Galleria Valentina Bonomo, Roma, 2009). Una selezione delle recenti mostre collettive include: L’altro sguardo, fotografe italiane 1965 – 2015 (Triennale di Milano, 2016),Ensemble, quand la Maisonne Européenne de la Photographie collectionne, (Les Rencontres des Arles, France 2015), Plumbing-Sequence VII–Real Time video Biennal (Reykjavik, Iceland, 2015), Untitled 2008 (video installazione), L’altra metà del Cielo, Un percorso al femminile nella collezione del Macro (MACRO, Roma, 2015).

 

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ARTISSIMA e LA GALLERIA SARA ZANIN

ARTISSIMA TORINO

LA GALLERIA SARA ZANIN DI ROMA  con Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma

 

Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma, tre artisti contemporanei di fama internazionale che nel corso di quest’anno hanno esposto con successo di critica e pubblico presso la Galleria Sara Zanin di Roma, saranno presenti ad ARTISSIMA 2016 principale Fiera d’arte contemporanea in Italia. L’evento iniziato nel 1994 che si svolge presso l’Oval, padiglione di vetro nel complesso di archeologia industriale del Lingotto di Torino dal 4 al 6 novembre 2016, riunisce accanto all’esposizione Fieristica, oltre 200 gallerie, 35 paesi dando visibilità a artisti affermati ed emergenti nel panorama internazionale e invitando alla riscoperta dei  grandi pionieri dell’arte contemporanea.

ARTISSIMA 2016 con la galleria Sara Zanin

ARTISSIMA 2016
con la galleria Sara Zanin

Accanto all’aspetto del mercato la manifestazione guarda alla sperimentazione e alla ricerca, dando spazio ai diversi linguaggi che procedono dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla video arte. Tra le gallerie di Roma sarà presente anche la nota e prestigiosa Z2o SARA ZANIN GALLERY diretta dalla storica dell’arte e curatrice di mostre Sara Zanin. Tra i diversi artisti che durante l’anno in corso hanno esposto presso la Galleria Sara Zanin sono stati scelti per originalità e spessore comunicativo Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma.

Diversi per linguaggi, stili e contenuti essi hanno posto al centro del proprio discorso l’uomo, il suo vissuto che si rapporta anche al passato e a quanto lo circonda come la natura.

Se Evgeny Antufiev (Tuva  1986) mette in relazione culture diverse e allo stesso tempo l’antico con il moderno  a cogliere la relazione tra il presente e il passato e quel legame sottile e impercettibile tra l’uomo e la natura, l’uomo e la sua storia, Alessandro Roma (Milano 1977) attraverso un’originale e innovativa sperimentazione del segno e della forma racconta dell’uomo e dei suoi percorsi fatti di sogni e veglia, dove l’invisibile diventa visibile e l’inorganico si trasforma in organico.

ARTISSIMA 2016 opera-di E Antufiev

ARTISSIMA 2016
opera-di E Antufiev

Nelle realtà, nei diversi volti della natura e nelle sue forme organiche e inorganiche Giovanni Kronenberg ha individuato aspetti da esplorare e combinare con elementi artificiali e di sintesi per suggerire un nuovo modo di leggere le trasformazioni quali arricchimento e punto di svolta con cui recuperare il tempo che segna epoche e cambiamenti.

Evgeny Antufiev attraverso i suoi lavori che raccontano anche di culture e tradizioni diverse, invita a comprendere la complessità di questa esistenza, e la necessità di entrare nell’ottica di un ritorno alla semplicità, Da qui la considerazione che siamo parte di un tutto già accaduto e che dovrà accadere. Il passato prima o poi riemerge anche attraverso un oggetto che in sé racchiude la forza e la fragilità di un pensiero.

L’arte di Alessandro Roma legando colore, materia e pensiero racconta di luoghi ed elementi appartenenti alla natura talora non immediatamente riconoscibili, lasciando spazio all’immaginazione; costante attraverso cui cercare possibili riferimenti all’universo interiore nel suo rapportarsi alla realtà vicina e lontana, presente e passata. La nuova percezione visiva ed emotiva costruita tra presenza e assenza, realtà e immaginazione, libera da tensioni inducendo lo spettatore/ visitatore ad immergersi nel suo vissuto interiore dove si nascondono silenziosi ricordi e suggestioni.

I lavori di Giovanni Kronenberg, realizzati dalla combinazione di più elementi molti dei quali tratti dall’ambiente marino come il dente di narvalo detto unicorno del mare, le spugne, le vertebre di balene,

ARTISSIMA 2016 con la Galleria Sara Zanin

ARTISSIMA 2016
con la Galleria Sara Zanin

accompagnano il visitatore a riscoprire altri aspetti possibili della flora e della fauna terrestre e marina che si caricano di simbologie. In questa trasformazione in cui organico e inorganico si intrecciano e in cui il naturale incontra e si rinnova grazie alle incursioni di elementi artificiali, sono come ridisegnati i confini della vita tra il prima e il dopo, il naturale e l’artificiale. Quello di Kronenberg è una sorta di viaggio attraverso cui è data forma a nuove ere geologiche indefinite e indefinibili dove il profumo della terra e degli oceani si confonde con le alchimie progettate dalla ricerca per produrre nuovi significati da cui ripartire.

In questa esistenza sempre più tecnologica e digitale, dove tutto corre veloce, dove la comunicazione viaggia in tempo reale bruciando le distanze spazio–temporali, l’arte tra istinto e combinazioni, ispirazione e innovazione, ridisegna la vita nei suoi chiaroscuri, nelle sue trasformazioni tra tradizione e cambiamento, memoria e attualità con cui ripensare ad un possibile futuro dove far convergere stati d’animo, desideri e aspirazioni.

Silvana Lazzarino

 

z2o Sara Zanin Gallery

partecipa ad ARTISSIMA 2016

OVAL – Lingotto Fiere, Via Giacomo Matté Trucco, 70 – Torino

Hall LILAC Booth 15

Evgeny Antufiev, Giovanni Kronenberg e Alessandro Roma

dal 4 al 6 novembre 2016

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Artefiera 40

ARTE FIERA A BOLOGNA, 40 ANNI

ARTE FIERA 2016 si presenta quale appuntamento di straordinaria ricchezza sul piano non solo qualitativo, ma anche stilistico, formale delle opere esposte. Accanto ad una selezione di opere di grandi artisti italiani e non solo è  la grande presenza di Gallerie e circuiti. Per questa 40ma edizione ad esporre sono 190 Gallerie d’arte moderna e contemporanea, 222 espositori totali a testimoniare l’importanza di questo appuntamento con l’arte internazionale considerato uno dei più prestigiosi e rilevanti dell’arte moderna e contemporanea in Italia.

Pirri

Pirri

Lungo uno spazio di 20.000 mq di esposizione sono allestiti tre padiglioni 25, 26 e 32 (un padiglione in più rispetto al 2015 tutto dedicato alla fotografia) che daranno visibilità ad oltre 2.000 opere tra dipinti, sculture, fotografie, installazioni, videoart, oltre a dare spazio a più di 1.000 artisti moderni e contemporanei.

L’inaugurazione di giovedì 28 gennaio 2016 è occasione per rendere omaggio al grande David Bowie, recentemente scomparso, con performance di Lindsay Kemp e musica di Maurizio Baglini a creare una suggestiva interazione visiva ed emotiva attraverso musica, teatro e videoarte. Due sono le sedi espositive per dare ampio respiro ai grandi maestri del Novecento a alle giovani promesse del futuro: la Pinacoteca di Bologna (“Lo sguardo delle Gallerie sulla grande arte italiana”) e al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (“Storia di una Collezione”)  che presenta una selezione di opere acquisite da BolognaFiere.

Tra le 190 Gallerie d’arte moderna e contemporanea che oltre a dare spazio alle tendenze internazionali offrono ampia visibilità ai protagonisti nostrani di talento anche molto giovani, citiamo la z 20 Sara Zanin Gallery di Roma di cui è direttrice Sara Zanin e lo Spazio Damiani di Bologna dedicato alla fotografia d’autore. Il padiglione 25 dove espone anche la z20 Sara Zanin Gallery -presso lo Stand 17- presenta artisti di diversa nazionalità e tendenza linguistico espressiva: accanto al giovane Evgeny Antufiev

Spalletti

Spalletti

candidato al premio quale miglior artista under 30 le cui opere fanno riferimento al passato dell’uomo e alle lontane tradizioni in parte presenti in altre forme in culture distanti con cui è possibile un’iterazione, è la finlandese Kaarina Kaikkonen che lega la sua arte, complessa e semplice, ai ricordi e alle storie che ciascun individuo porta dentro di sé. E poi Silvia Camporesi, Ekaterina Panikanova, Beatrice Pediconi, e Alessandro Roma, quest’ultimo partecipa al Premio under 40. Sono presenti anche Michele Guido e Hidetoshi Nagasawa con un progetto speciale che sintetizza il loro sguardo volto ad analizzare le contaminazioni visive ed emotive derivanti dai riferimenti legati al mondo sensibile. Entrambi danno vita ad un nuovo sistema di percezione della realtà che trae spunto dalla natura nei suoi diversi aspetti.

Nagasawa

Nagasawa

Lo spazio Damiani presso lo Stand C/10 del padiglione 32, presenta una selezione di opere dei più prestigiosi fotografi tra cui: Joel Meyerowitz, autore di Morandi’s Objects, la nuova serie prodotta e presentata da Spazio Damiani in collaborazione con Howard Greenberg Gallery di New York, Hiroshi Sugimoto, artista giapponese autore di prestigiose serie come Lightning Fields, Theaters, Seascapes e Andrew Moore fotografo americano protagonista di Dirt Meridian, la prossima personale che Spazio Damiani ospiterà a partire dal 10 marzo 2016. Da sottolineare anche gli artisti che espongono per la Galleria Poggiali e Forconi di Firenze (presso il Padiglione 25 stand B/40tra cui: Enzo Cucchi, Manfredi Beninati, Laboratorio Saccardi, e Gilberto Zorio,

Arte Fiera 40 che anche quest’anno vanta la direzione artistica di Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti offre uno scenario d’insieme di quello che è il cammino e l’evoluzione dell’arte italiana tra il ruolo delle Gallerie dove le opere trovano visibilità, il mercato e la risposta del pubblico sempre più attento a questo campo considerando l’alto livello e il prestigio che in questi ultimi anni stanno raggiungendo gli artisti italiani all’estero..

Interessante la storia della stessa Arte Fiera a partire dalla sua fondazione nel 1974 raccontata in un allestimento innovativo e interattivo attraverso documenti e materiale d’archivio che tornano alla luce per svelare un cammino intenso fatto di vita, colore e passione per questa realtà che parla dell’uomo e della sua storia tra passato e presente, tradizione e attualità. Realtà dove si cerca l’interazione tra l’opera e chi la osserva per cercare e captare il pensiero più nascosto dell’artista.

Grignani

Grignani

Per l’edizione dei 40 anni, Arte Fiera guarderà in particolare ai giovani artisti. Le Gallerie che partecipano a questa edizione tra cui la citata Galleria Sara Zanin di Roma, sono state invitate a   presentare ed esporre opere di artisti “Under40”. Un comitato composto da curatori e direttori di grandi istituzioni museali e artistiche internazionali tra i quali Francesco Bonami (curatore, presidente del comitato di selezione), Luca Lo Pinto (curatore Kunsthalle di Vienna), Laura Carlini Fanfogna (direttrice Istituzione Bologna Musei), Giacinto Di Pietrantonio (direttore GAMEC di Bergamo), Hou Hanru (direttore MAXXI di Roma), Andrea Bellini (Direttore Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra), Alberto Salvadori (direttore del Museo Marino Marini), sceglierà durante la Fiera i migliori artisti under 40, le cui opere saranno poi portate in Pinacoteca per affiancare i grandi Maestri.

Schifano

Schifano

Lungo il percorso di questo prestigioso evento non possono mancare i grandi Maestri che dominano i mercati: Lucio Fontana, Piero Manzoni e Enrico Castellani considerati alla stregua dei grandi protagonisti internazionali. E ancora Dadamaino, Paolo Scheggi, Gianni Colombo, Ettore Spalletti, Gianni Piacentino, Giorgio Griffa e Turi Simeti che si avviano a ottenere la stessa considerazione, come anche le generazioni successive di artisti che negli ultimi mesi hanno tenuto mostre personali nelle più importanti Gallerie europee e americane.

Accanto a questi protagonisti sono le correnti artistiche e i movimenti che nello spazio della Fiera occupano un ruolo importante come l’Arte Cinetica, la Pittura Analitica e l’Arte Concettuale italiana, con riscontri eccellenti anche fuori dal nostro Paese, come è per Nanda Vigo, Pino Pinelli, Vincenzo Agnetti e altri. Ad affiancare Art Fiera è “Art City” alla sua quarta edizione che attraverso un programma di mostre e manifestazioni offre l’occasione di visitare musei e luoghi d’arte tra i più suggestivi di Bologna. Sabato 30 gennaio sarà la volta di “Art White Night”, la Notte bianca dell’Arte che riempirà la città di numerose iniziative cui saranno presenti migliaia di visitatori.

Silvana Lazzarino

ARTE FIERA , 40              

Quartiere Fieristico di Bologna

Ingresso: Ovest Costituzione

Orari: da venerdì 29 a domenica 31 dalle 11 alle 19

lunedì 1 febbraio dalle 11 alle 17

dal 29 gennaio al 1 febbraio 2016

Ingresso:

Biglietto giornaliero: € 20,00

Abbonamento 4 giorni: € 35,00

Abbonamento 3 giorni: € 33,00

Abbonamento 2 giorni: € 30,00

Ingresso gratuito per i ragazzi fino a 10 anni compresi

Ingresso ridotto per gruppi (minimo 15 persone): € 15,00

Informazioni :BolognaFiere telefono 051 282111

artefiera@bolognafiere.it

www.artefiera.it

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Evgeny Antufiev

Fusion and Absorption Evgeny Antufiev

Un richiamo a quanto appartiene all’uomo, al suo vissuto, al suo passato dove rientrare a partire dal presente che ad esso guarda e trae spunto, è il punto di partenza con cui l’arte di Evgeny Antufiev mette in relazione culture diverse e allo stesso tempo l’antico con il moderno. Il linguaggio dell’arte diventa riflesso per cogliere questa relazione tra il presente e il passato, e quel legame sottile e impercettibile tra l’uomo e la natura, l’uomo e la sua storia.EVGENY IMMAGINE

Verso un percorso dove recuperare il passato dell’uomo tra appartenenza e origini conduce la mostra Fusion and Absorption Evgeny Antufiev in corso a Roma presso la Galleria Sara Zanin (Via della Vetrina 21,) fino al 6 febbraio 2016.

Nato a Tuva nel 1986 Evgeny Antufiev seppur distante dalla nostra cultura ha dimostrato attraverso l’arte le infinite, possibili rispondenze tra culture diverse che, attraverso lo sguardo di un potenziale interlocutore, possono vivere entro una riconoscibilità extratemporale e extra geografica.

Attraverso sculture che ritraggono pugnali, utensili, oggetti appuntiti, figure semplici con rimandi alla natura, ma anche maschere e elementi simbolici a richiamare tradizioni e culture distanti, lo spettatore è portato a fare un salto nel passato e in luoghi distanti, per recuperare pensieri legati a popolazioni lontane percepite come parte della storia. Rappresentazioni di oggetti di vario uso che richiamando ad abitudini lontane, rimettono in gioco il concetto di esistenza aprendo a sensazioni nuove che fanno ripensare al ritorno ad un legame più diretto con la realtà naturale e l’ambiente circostante.immagine 5

Rappresentazioni che nella loro essenzialità svelano il bisogno di guardare per un attimo indietro e ripensare che, per meglio comprendere la complessità di questa esistenza, forse sia necessario entrare nell’ottica di un ritorno alla semplicità, Da qui la considerazione che siamo parte di un tutto già accaduto e che dovrà accadere. Il passato prima o poi riemerge anche attraverso un oggetto che in sé racchiude la forza e la fragilità di un pensiero.immagine 2

In questa esistenza sempre più tecnologica e digitale, dove tutto corre veloce, dove la comunicazione viaggia in tempo reale bruciando le distanze spazio–temporali, l’arte tra istinto, immediatezza, ispirazione e innovazione ridisegna la vita nei suoi chiaroscuri, nelle sue trasformazioni tra tradizione e innovazione, memoria e attualità con cui ripensare ad un possibile futuro dove far convergere stati d’animo, desideri e aspirazioni, rendendo possibile una riconoscibilità extratemporale ed extargeografica per culture diverse e distanti geograficamente.

Silvana Lazzarino

Evgeny Antufiev

Fusion and Absorption

z2o Sara Zanin Gallery

Via della Vetrina 21, 00186 Roma

Orario: da martedì a sabato 12:00 – 19:00 (o su appuntamento),

fino al 6 febbraio 2016

ingresso libero

per informazioni: tel.06 704 522 61;info@z2ogalleria.it; www.z2ogalleria.it

 

Notizie su Evgeny Antufiev

EvgenyAntufiev, nato a Tuva nel 1986, vive e lavora a Mosca. Dopo gli studi all’Institute of Contemporary Art (ICA) di Mosca, nel 2009 vince il KandinskyPrize nella categoria “The youngartist. Project of the Year.” I suoi ultimi progetti sono stati presentati al MM OMA e a Regina Gallery di Mosca (settembre –novembre 2015). Inoltre ha esposto al Multimedia Art Museum di Mosca, 2014, alla Collezione Maramotti, Reggio Emilia 2013, e ha partecipato a numerose mostre collettive in luoghi prestigiosi, tra cui il Palais de Tokyo, Parigi 2012 e il New Museum, New York 2011.

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