Tombini bi-partisan

Tombini bi-partisan

Per la serie Esopo news

Questa si chiama “riqualificazione urbana”!
Ischia 11 Giugno 2015

Intitolando questo articolo “tombini bi-partisan” mi riferisco in particolale alle prime foto di questa serie.

Nel titolo ho inteso far ricorso ad almeno tre figure retoriche

La prima è una delle figure retoriche maggiormente utilizzata e maggiormente conosciuta dal popolo dei lettori, ossia la nota “allegoria” la cui descrizione potrebbe essere questa: procedimento retorico per cui un (A) contenuto concettuale viene espresso attraverso (B) un’mmagine che rappresenta una realtà diversa e autonoma rispetto al contenuto stesso”.

Riportandola alle foto ed al loro titolo ne deriva che

(A) Contenuto concettuale = La responsabilità di ciò che si vede nelle foto è per lo meno “bi-partisan”

(B) un’mmagine che rappresenta una realtà diversa = i tombini collocati tra marciapiede e sede stradale

La seconda figura retorica utilizzata intitolando le foto “tombini bi-partisan” è quella denominata sarcasmo, meglio conosciuta come una locuzione atta ad esprimere in modo aspro o brutale un giudizio sociale, morale, etico, spirituale, contro qualcuno. Definire “bi-partisan” la simile inqualificabile collocazione dei tombini lungo un tratto stradale (sprecando malamente i soldi dei cittadini) è certamente un modo aspro e brutale con il quale si consegna ai lettori un giudizio sociale, morale ed etico del tutto negativo

La terza figura retorica è la metonimia che si configura esprimendo una qualità attraverso un rapporto di causa per effetto “”tombini bi-partisan“” vale a dire che la qualità del marciapiede (effetto) è data dalla situazione di collusioni tra due diversi schieramenti “bi.partisan” (causa) da parte di chi ne è stato il responsabile della realizzazine

Lungomare Ischia (25)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Seguono le foto dei tombini bi-partisan (bi-partisan come la vergogna delle tangenti che assedia la nostra società) collocati in parte sui marciapiedi e in parte sulla sede stradale.

Marciapiede alticcio

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Lungomare Ischia (22)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Lungomare Ischia (23)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Lungomare Ischia (26)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Lungomare Ischia (27)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

DILA

Qui si vede, inoltre, che il marciapiede in alcuni tratti forma un dosso del tutto incomprensibile.

Lungomare Ischia (34)

Marciapiede alticcio

Lungomare Ischia (32)

Marciapiede alticcio

Lungomare Ischia (35)

Marciapiede alticcio

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Marciapiede alticcio

Marciapiede alticcio

Per la serie Esopo news

Questa si chiama “riqualificazione urbana”!
Ischia 11 Giugno 2015

Intitolando questo articolo “Marciapiede alticcio” mi riferisco in particolare alle prime tre foto di questa serie.

Nel titolo ho inteso far ricorso ad almeno tre figure retoriche

La prima è una delle figure retoriche maggiormente utilizzata e maggiormente conosciuta dal popolo dei lettori, ossia la nota “allegoria” la cui descrizione potrebbe essere questa: procedimento retorico per cui un (A) contenuto concettuale viene espresso attraverso (B) una immagine che rappresenta una realtà diversa e autonoma rispetto al contenuto stesso”.

Riportandola alle foto ed al loro titolo ne deriva che

(A) Contenuto concettuale = Il responsabile di ciò che si vede nelle foto era per lo meno “alticcio”

(B) un’immagine che rappresenta una realtà diversa = il marciapiede più alto del dovuto.

La seconda figura retorica utilizzata intitolando le foto “Marciapiede alticcio” è quella denominata sarcasmo, meglio conosciuta come una locuzione atta ad esprimere in modo aspro o brutale un giudizio sociale, morale, etico, spirituale, contro qualcuno. Definire qualcuno alticcio durante la realizzazione di un marciapiede pubblico (sprecando malamente i soldi dei cittadini) è certamente un modo aspro e brutale con il quale si consegna ai lettori un giudizio sociale, morale ed etico del tutto negativo

La terza figura retorica è la metonimia che si configura esprimendo una qualità attraverso un rapporto di causa per effetto “Marciapiede alticcio” vale a dire che la qualità del marciapiede (effetto) è data dalla situazione non sobria “alticcio” (causa) da parte di chi ne è stato il responsabile della realizzazione

Qui si vede, infatti, che il marciapiede in alcuni tratti forma un dosso del tutto incomprensibile.

Lungomare Ischia (34)

Marciapiede alticcio

Lungomare Ischia (32)

Marciapiede alticcio

Lungomare Ischia (35)

Marciapiede alticcio

Passando ad un altro aspetto della così detta “ruqualificazine urbana” della Cittè di Ischia, seguono le foto dei tombini bi-partisan (bi-partisan come la vergogna delle tangenti che assedia la nostra società) collocati in parte sui marciapiedi e in parte sulla sede stradale.

Marciapiede alticcio

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Lungomare Ischia (22)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Lungomare Ischia (23)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Lungomare Ischia (25)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

 

Lungomare Ischia (26)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

Lungomare Ischia (27)

tombini bi-partisan

Non sono un geometra ma ho sempre saputo che i marciapiedi sono leggermente più alti (più alti non significa che sono “alticci” come i loro costruttori) della sede stradale. Avete mai visto un tombino collocato con una parte sul marciapiede e con la rimanente altra parte sulla sede stradale?
Ad Ischia la “riqualificazione urbana”, realizzata nel mese di Giugno 2015, consente di vedere anche simili bizzarrie (per non definirle con un termine napoletano di uso volgare che inizia con ca…)!

DILA

Marciapiede alticcio – Marciapiede alticcio – Marciapiede alticcio – Marciapiede alticcio

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Pittori in movimento

Pittori in movimento

Bando di partecipazione

L’Associazione culturale
“Da Ischia L’Arte – DILA”

Pittori in movimento
presenta la prima rassegna d’arte internazionale

Ad Ischia: pittori in movimento

Mostra di arte moderna e contemporanea

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
presenterà dal 12 al 23 Settembre 2015 la prima rassegna d’arte internazionale “Ad Ischia: pittori in movimento” Mostra di arte moderna e contemporanea;

Direzione Artistica Roberta Panizza Ideatore ed organizzatore Bruno Mancini

Sede: Casa de Popoli:Via Corrado Buono, 51 Barano D’Ischia CAP:80070
https://www.emmegiischia.com/wordpress/la-casa-dei-popoli/
https://www.emmegiischia.com/wordpress/la-casa-dei-popoli-inaugurazione/

Mostra pittorica alla Casa dei Popoli

L’obiettivo fondamentale della mostra è valorizzare gli artisti che vi partecipano, consentendo loro una visibilità internazionale valorizzata dalla collaborazione e dai patrocini morali di enti, istituzioni, aziende pubbliche e private.

Bando di partecipazione

1) La partecipazione è aperta ad artisti italiani e stranieri che potranno proporre opere di arti grafiche realizzate con qualsiasi tecnica (olio, tempera, acrilico, vernice, disegno, collage, acquerello, matite, tecniche miste, computer grafica digitale ecc .) e create su qualsiasi tipo di supporto.
2) Tema libero.
3) Ogni Artista potrà partecipare con un massimo di DUE opere. In totale saranno esposte al massimo 100 opere, che saranno accettate secondo l’ordine cronologico di ricezione delle richieste di partecipazione confermate dall’invio del “MODULO ISCRIZIONE” (disponibile in calce a questa mail) debitamente sottoscritto.
4) Le dimensioni delle opere dovranno essere comprese tra cm. 30×40 e cm. 80×100.
5) Le opere dovranno essere inviate prive di vetro; senza cornice; dovranno essere identificate con i nominativi degli artisti comprendenti recapiti postali, telefonici, e di e-mail; e dovranno essere munite di relative attaccaglie.
6) La mostra si terrà dal 12 al 23 Settembre 2015, con inaugurazione sabato 12 Settembre alle ore 19.00, e sarà visitabile ogni giorno dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 22.00.
7) Le opere dovranno pervenire dal 20 Agosto al 30 Agosto nella sede della mostra ossia c/o Pasquale “Dragon” Di Costanzo – Pensione Da Franceschina – Via Corrado Buono 51 – 80070 Barano (NA)
Nel caso di consegna manuale sarà preferibile prendere un appuntamento telefonando ad uno dei seguenti numeri 081-990109 / 330443964..
Le opere dovranno essere bene imballate per consentirne la restituzione utilizzando lo stesso imballaggio.
8) Al termine della mostra le opere potranno essere ritirate, previo appuntamento, direttamente dagli Artisti o da loro incaricati entro cinque giorni dalla data di chiusura della mostra stessa. In caso contrario, ossia in caso di mancato ritiro, le opere saranno rispedite, entro i successivi dieci giorni, tramite pacco CONTRASSEGNO a carico dei destinatari mediante corrieri e/o poste italiane.
9) L’Associazione “Da Ischia L’Arte”, pur garantendo la massima cura nella custodia delle opere, declina ogni responsabilità in ordine ad eventuale smarrimento, danneggiamento, furto e simili altre cause di potenziali doglianze da parte degli Autori. Per tale ragione si invitano gli artisti a sottoscrivere polizze assicurative atte a coprire OGNI E QUALSIASI danno che possa essere arrecato alle loro opere dal momento della spedizione al momento della riconsegna..
10) In favore degli artisti e dei loro accompagnatori, l’associazione DILA si adopererà per promuovere vantaggiose convenzioni presso ostelli, hotel e ristoranti, comunicandole per tempo a tutti i partecipanti alla mostra.
11) A parziale copertura delle spese burocratiche, di allestimento, di organizzazione, di divulgazione, ecc. è fissata una quota di partecipazione pari a 15 euro per un’opera e 25 euro per due opere. Per i Soci Fondatori DILA la partecipazione è del TUTTO gratuita, mentre per i Soci ordinari DILA le suddette quote sono dimezzate.
12) L‘invio delle opere dovrà essere preceduto dalla notifica dell’avvenuto versamento della quota di partecipazione eseguito
a) tramite bonifico bancario al seguente IBAN: IT02 K051 4239 9301 3357 1129 692
IBAN estero BCPTITNN c/c Banca Popolare: 1129692 intestato alla Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
b) oppure tramite paypal verso il nostro account dila@emmegiischia.com
13) L’associazione DILA si riserva di stabilire ulteriori disposizioni giudicate positive, a suo insindacabile parere, per migliorare e/o regolamentare la manifestazione.
L’associazione DILA si riserva il diritto di riprendere e diffondere l’evento con ogni mezzo disponibile ( stampa, fotografia, radio, video, televisione, internet, inviti, locandine ecc.)
14) Alla mostra sarà abbinato un programma di interesse culturale partecipativo comprendente, ad esempio, presentazioni di libri, declamazioni poesie, interventi musicali ecc.
15) Un brindisi di augurio è previsto per la serata di inaugurazione.
16) A tutti gli artisti partecipanti sarà consegnata una pergamena ed una medaglia ricordo
17) Sulle auspicabili vendite delle opere, effettuate a trattativa diretta tra gli Artisti e i compratori, l’Artista accetta fin da ora di riconoscere una percentuale del 20% in favore di DILA, qualsiasi sia il prezzo dell’opera da lui venduta.
18) la partecipazione alla mostra è subordinata alla sottoscrizione per accettazione della seguente scheda di partecipazione
19) INFO:
emmegiischia@gmail.com
Bruno Mancini 3914830355

MODULO ISCRIZIONE
Il/la sottoscritto/a____________________________________________
residente a __________________
in Via____________________ N:_____ CAP___________________.
tel. _____________ e-mail________________________________________________
avendo letto ed accettando tutte le norme del presente regolamento relativo alla prima rassegna d’arte internazionale “Ad Ischia: pittori in movimento”-
mostra di arte moderna e contemporanea ideata ed organizzata da Bruno Mancini con Direzione Artistica di Roberta Panizza – e pubblicato anche all’url https://www.emmegiischia.com/wordpress/pittori-in-movimento/, manifesta l’intenzione di partecipare alla mostra e, pertanto, nella sua qualità di Autore della opera di arte grafica dal titolo ________________________,
DICHIARA DI:

A) Essere stato informato, ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs.196 /2003 sulla tutela dei dati personali, che i propri dati personali forniti all’atto della compilazione della presente richiesta saranno trattati in conformità alle norme legislative e regolamentari vigenti e applicabili, con modalità automatiche, anche mediante sistemi informatizzati solo ed esclusivamente nell’ambito delle operazioni necessarie a consentire la partecipazione del sottoscritto alla mostra “Ad Ischia: pittori in movimento”organizzata dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e per finalità direttamente connesse ad essa; di acconsentire, con la presente dichiarazione, al trattamento dei propri dati personali, svolto con le modalità e per le finalità sopra indicate, ed in conformità alle norme legislative e regolamentari vigenti e applicabili e di essere a conoscenza del fatto di poter esercitare i diritti previsti dall’art. 7 della Legge 196/2003, tra i quali il diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati nonché la loro cancellazione, mediante comunicazione scritta da inoltrarsi al titolare del trattamento dei dati personali ai sensi e per gli effetti della stessa legge.
B) Volere concedere all’Associazione il diritto di pubblicare ed utilizzare la suddetta opera di arte grafica in ogni forma e modo alle condizioni di seguito indicate, dichiarando, sotto la propria responsabilità, di esserne l’unico autore, l’unico titolare dei diritti e di poterne liberamente disporre.
1) Accettare che l’Associazione DILA abbia il diritto pieno, esclusivo e definitivo dì pubblicare e di utilizzare in ogni forma e modo l’opera sopra descritta nel rispetto del diritto morale dell’autore ai sensi dell’art. 2575 codice civile (diritti di autore e di ingegno).
2) Accettare che l’Associazione DILA abbia il diritto di pubblicare detta opera anche in via telematica a mezzo internet.
3) Accettare che l’Associazione DILA NON corrisponderà alcun compenso presente o futuro a favore del sottoscritto Autore né a titolo di “diritto d’autore”, né per alcun diritto, pretesa, rimborso, compenso ed indennità, intendendo il sottoscritto Autore essere favorevolmente disposto a destinare l’immagine dell’opera in gratuito utilizzo da parte dell’Associazione DILA, per qualunque forma di pubblicazione, e per qualsiasi utilizzazione decisa dall’Associazione DILA pur restando inteso che l’Autore avrà comunque piena ed assoluta disponibilità dell’opera in oggetto, senza dover chiedere consenso all’Associazione DILA, né dover in alcun modo renderle conto del suo utilizzo. L’Autore resterà, infatti, unico titolare della proprietà reale dell’opera suddetta.

Data e Luogo…………………. Firma dell’autore …………………….

D) Il sottoscritto, ai sensi dell’art. 1341 cod. civ., approva tutte le clausole del presente regolamento

Data e Luogo…………………. Firma dell’autore …………………….

P.S. Aggiungere i dati richiesti, ed inviare entro il 20 Agosto 2015 a emmegiischia@gmail.com

Contatti: INFO:
emmegiischia@gmail.com
Bruno Mancini 3914830355

DILA Pittori in movimento

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Giovanni Cellammare “Pisolini”

Giovanni Cellammare “Pisolini”

Ischia 27 Giugno 2015

Giovanni Cellammare, 67 anni, aggredito a Fiaiano il 7 giugno scorso.è morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Nocera Inferiore (dove era stato ricoverato dopo il pestaggio ricevuto presso il Bar NIk, nella piazza di Fiaiano) dopo 19 giorni di coma senza aver mai ripreso conoscenza. Troppo estesa era l’emorragia cerebrale. In quell’ospedale vi era stato trasferito in elicottero la sera stessa dell’aggressione, quando le sue condizioni erano apparse subito gravissime. L’aggressore, Nicola Cenatiempo, accusato di lesioni personali gravi, è agli arresti domiciliari così come deciso dal giudice per le indagini preliminari Nicola Quatrano che convalidò l’arresto nelle ore successive ai fatti.

Sono triste.

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Ischia 8 Giugno 2015

Dichiarata la morte cerebrale di Giovanni Cellammare

Per la serie “Esopo news”

La notizia dell’aggressione, e dell’attuale morte cerebrale, di Giovanni Cellammare ha smosso poco più che niente il pachidermico disinteresse per le vicende non personali che appiattisce le coscienze civiche della nostra isola d’Ischia.
Giovanni Cellammare, ha avuto l’unico torto di aver offeso la società civile (sic!) facendo il massimo del male a se stesso per aver accettato, quando era forse ancora adolescente, le lusinghe dei venditori di illusioni -spacciatori di droghe e di false realtà – rispettati e temuti da molti pavidi e da tanti collusi.

Durante i primi ann ’60 Giovanni Cellammarei era un ragazzino, curioso ed attento, simpatico e discreto, che correva dietro me ed intorno al gruppo di noi “grandi” che gli apparivamo, forse, come vettori di condivisibili ipotesi di una visione dell’arte e della cultura non accademica e non formale, ma strutturata su sentimenti e sensazioni.

Verso la metà degli anni ’60 lo persi di vista e solo molti anni dopo seppi che aveva avuto seri problemi esistenziali.

Una decina di anni fa venne, intenzionalmente, a trovarmi nel bar che gestivo, ma tanta fu la mia pena nel vederlo, distrutto mentalmente seppure recuperato fisicamente dai demoni delle droghe, che lasciai solo a lui la parola mentre diceva in continuazione “Ti ricordi quando… ” snocciolando fatti e persone che io avevo in parte rimossi.

Come ha potuto fare un uomo molto più giovane di lui ad usare tanta violenza da ucciderlo (perché “Pisolini” è ormai clinicamente già morto) non riuscirò mai a capirlo.

Durante alcuni mesi a cavallo tra il 1963 e il 1964, mentre vivevo a Bologna cercando di sfuggire ad alcune chimere e cercando di capire quale direzione indicare alla mia vita, scrissi il mio primo racconto in prosa: “L’Estate con la parrucca”.
Si trattava della rielaborazione, tra fantasia e realtà, di un’estate vissuta negli estremi stati emotivi che spesso, in quei tempi, scaturivano dall’incontro tra la gioventù dell’isola d’Ischia e l’altra, a volte meravigliosa meteora, approdata qui da noi nel contesto dei flussi turistici provenienti da località italiane ed estere.
Giovanni Cellammare, allora mio amico, poi ragazzo ed uomo docile e sfortunato, oggi massacrato di botte nell’isola d’Ischia dall’inqualificabile violenza del cinquantaseienne Nicola Cenatiempo, è il “Pisolini” di questo capitolo del racconto “L’Estate con la parrucca”

Giovanni Cellammare – .Giovanni Cellammare – Giovanni Cellammare

Giovanni Cellammare

Giovanni Cellammare – Giovanni Cellammare

L’ESTATE CON LA PARRUCCA
PARTE PRIMA
CAPITOLO 2°

«Tu stasera che fai?»
«Nien-te. Per oggi è rotto l’equilibrio tra esperienza e traduzioni dell’esperienza. Le cose potrebbero schiacciarmi. Non ho una schiera di volontà capace di fronteggiare quella dei fatti e delle persone comuni.
Allora le banalità rimangono banalità e mi affliggono.
Tu hai visto, ha cacciato la tessera “Quando potrai capire queste cose ce l’avrai anche tu. Ma lasciamo andare, cambiamo argomento. Ti piace quel culo?”
Come se potessi parlare solo di culi! C’era da prenderlo a pugni. Ma come “Cambiamo argomento”! Quello è pazzo.»
«Non te la prendere è fatto così, io lo so, lo conosco».
«Ma è fatto male, bisogna che cambi. Non può rimanere in una società civile. “Cambiamo argomento; ti piace quel culo?”: parlava col cane “Stai zitto, pensa ad abbaiare”. Come se avesse avuto a che fare con uno del suo stesso gruppo.
Vedi, non è che incolpo quella gente perché ha quelle idee, e tanto meno perché le manifesta, Voltaire diceva -ed io l’ho accettato come un comandamento- “Non condivido le tue idee ma non permetterò mai a nessuno di non lasciartele esprimere”, ma gran parte di quella gente ha tutto un abito, un modo di sputarti in faccia delle insolenze, che li caratterizza e li rende così distanti da chiunque possegga un poco solo di intelligenza e di sensibilità.
No, stasera, rimango seduto e bevo pomodoro.
Mi sento troppo triste. Perché l’ho capito. Non l’avessi capito per me sarebbe stato solo sbalordimento.
Non posso stare in compagnia di tutti questi complessi, quando ormai mi colpiscono perché non so schivarli e racchiuderli in una sfera che li isoli e li renda analizzabili come qualcosa di interessante, di speciale, di caratteristico, qualcosa di intrigante ma non dannoso.
Come un circo, lo guardi, ti entusiasmi, il trapezio, le belve, il fiato sospeso, ne sei preso, le buffe comiche, sorridi, ridi, i cavalli, è certo tutto spettacolo, e tutto è davanti ai tuoi occhi, pronto, meraviglioso, interessante.
Ma se tu sei attaccato ad una fune e rotoli nella ricerca di un’altra fune, e se le tue mani tremano nell’attesa di appigliarsi ad altre mani, allora le cose cambiano se sei tu che frusti i leoni a saltare nel cerchio di fuoco. Guarda, se rimango seduto con questo pomodoro, questo blocco di carta e questa penna, la mia tristezza mi rimane attaccata e non m’è di peso, rimango fuori dal circo e il circo non esiste. Ma se con essa volessi mettermi in esplorazione sarei un uomo che, entrato spettatore, si ritrova a volteggiare. Un minuto, due minuti, poi la tanto amata terra sarebbe resa rossa dal suo sangue. Qualche secchio d’acqua, una barella, qualche gridolino isterico, tutti in piedi, ed un po’ di parole sui giornali più vicini. Tutto per colpa di quel deficiente, stavo così bene prima.
Ero quasi felice. Ho visto “Pisolini”.»
«Davvero?»
«Sì gli ho detto se stasera si fa vedere. Gli faccio conoscere una ragazza dai capelli neri e dagli occhi enormi.»
«Se fosse più grande m’innamorerei.»
«E fallo, che t’importa.»
«Ma se avrà al massimo quindici anni.»
«E a te?»
Passa e ripassa lenta e dinoccolata. La gente dalla pelle scura e dai vestiti chiari. S’ode rumore di scarpe trascinate, di zoccoli, una risata impertinente. Non esistono bambini. I vecchi sono altrove. La gioventù di cento ere si guarda e si conosce e si mormora un bacio o una promessa. Un rifiuto. L’alba della notte è tutto movimento. Trovarsi dentro, bisogna, quando saremo vicini ad essere stanchi in compagnia nel luogo adatto. L’alba della notte è nello sventolio di rossi e di gialli e di celesti.
«Che t’importa? Ti piace quel volto astuto, vivace, prendilo. Prova. Glielo dici -in modo che non si faccia illusioni- e godi quest’altra esperienza.»
«Certo se avesse un paio d’anni in più! Farei follie!»
«Ma se avesse un paio d’anni in più sarebbe Giulio, sarebbe Marco Luciano Enrico Francesco,» -io grido- «o chi altro qualsiasi, ma non “Pisolini”, “Pisolini” ha quindici anni una figura snella e piena e quel ciuffo di capelli biondi a coprirgli quasi gli occhi. Ha degli occhi stupendi e ti piace. E sembri una piccola bambina che ha paura di scandalizzarsi di ciò che fa.»
«Non è che mi scandalizzo!»
«Allora è perché hai paura di scandalizzare gli altri? Sarebbe vergognoso da parte tua.»
«Non so come spiegarti ma… »
«Bah, si vede che non ti piace molto.»
«Sai che facciamo? Io sto peggio di te. Andiamo da Luigi.»

Bruno Mancini

Giovanni Cellammare – .Giovanni Cellammare – Giovanni Cellammare

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