Il Dispari 20180820 – Redazione culturale

Il Dispari 20180820 – Redazione culturale

Il Dispari 20180820


Editoriale

L’inizio della seconda parte del mio racconto “La notizia virgola, la condanna punto” tratto dalla raccolta “per Aurora”

La Condanna punto – Capitolo 1°

Non avevo ancora completamente realizzato cosa fare, se accettare da Aurora il nuovo attestato di amicizia, salutare ed abbandonare il suo regno pur essendo a conoscenza degli eventi pronti ad investirla con nuova e più grande pericolosità, oppure, rimettendo in moto la narrazione (con Edoardo, Tom ed Edith sul palco), lasciare che i miei timori balenassero nella sua psiche se non come certezza, almeno come sospetto.

Così agendo, ne ero consapevole, poteva tuttavia accadere che lei, Aurora, interpretasse in maniera non assolutamente conforme ai miei intenti i risvolti delle azioni e dei convincimenti insiti nella narrazione della parte del racconto che avrei dovuto proporre.

Non muovevo, né in un senso, né nell’altro la mia determinazione, quasi imbambolato, sognante, ad occhi aperti immobili, con a fianco la mia Anima e il mio Cervello tutti magicamente adagiati nelle oblianti attenzioni della nostra amica.

Nessuna altra idea.

L’uomo vestito di bianco riprese il suo posto al pianoforte suonando in nostro onore le più belle melodie napoletane del suo immenso repertorio.

Un’indubbia corrente di pensieri gli consentiva di percepire i miei desideri, tramutandoli in musicalità prima che io li esprimessi. “Indifferentemente” ritornava ad ogni mio impulso, sempre con maggiore intensità.

Una volta intonata da trombe parlanti, ed era lui vestito di bianco a farlo, la successiva, come se cime di palme e di eucalipti, ondeggiando, rumoreggiassero più simili a violoncelli e contrabbassi che ad alberi tra venti tropicali in foreste dense di pioggia.

“E nuie pe’ recità l’urtima scena…”

La donna dalle mani ambrate e con un ventaglio di seta…

ISBN 9781445237534 – Copyright Bruno Mancini – Pagine 454 – Copertina morbida con rilegatura termica – Inchiostro contenuto bianco e nero – ID 6048193 – Spedizione in 3-5 giorni feriali
Prezzo € 16,92 (IVA esclusa)
http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-tutti-i-racconti/paperback/product-6048193.html.

News

Grazie alla costante e tenace attività di Caterina Guttadauro La Brasca (opinionista di questa testata giornalistica Il Dispari diretta da Gaetano Di Meglio), la celebre Direttrice d’orchestra Patrizia Bernelich, in collaborazione con Aldo Gallina (vedi nostra presentazione nell’edizione del quotidiano “IL Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio) del 13 Agosto 2018), sono impegnati nella ricerca di sponsor e di orchestrali atti a far sì che la sinfonia “Per Ischia” scritta dal Roberto Prandin venga eseguita in diretta durante l’evento “Otto milioni” organizzato dalla nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ed inserito nel palinsesto della manifestazione internazionale #BCM18 Bookcity Milano (17 Novembre 2018 Aula Magna della SIAM di Milano).

Chi è Patrizia Bernelich lo scriveremo in dettaglio in una successiva occasione, oggi basterà dire che lei è Direttore d’orchestra, di coro, pianista.

Patrizia Bernelich è diplomata al Conservatorio S. Cecilia di Roma con il massimo dei voti e la lode.
Dopo aver frequentato corsi di perfezionamento tecnico e interpretazione pianistica con V. Vitale, C. Bruno ha studiato direzione d’orchestra con il maestro Fabrizio Dorsi.

Dal 2004 dirige il Coro Lirico Ponchielli Vertova con il quale svolge intensa attività di divulgazione del repertorio lirico di tradizione e dal 2006 dirige anche il Coro Filarmonico di Piacenza.

Ha suonato a Lugano, Ginevra, Zurigo, Monaco di Baviera, Parigi, Bellinzona, Rejkjavik, Berlino.

Ha diretto numerosi concerti lirico-sinfonici e opere liriche quali: Cavalleria Rusticana di Mascagni, Le Villi di Puccini, La Traviata di Verdi, Oberto, Conte di San Bonifacio di Verdi, Lucia di Lammermoor di Donizetti.

Ha diretto Carmina Burana di C. Orff a Cremona, la Messa da Requiem di G. Verdi e il Requiem di Faurè nel Duomo di Cremona.

È titolare della cattedra di Pianoforte Principale al Conservatorio G. Nicolini di Piacenza.

Bruno Mancini


Premio Ragunanza sesta edizione

L’Associazione di promozione sociale “Le Ragunanze” con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale XII Municipio, Ambasciata di Svezia a Roma; in collaborazione con EMUI Euro Med University, Golem Informazione, Associazione Culturale Euterpe, Da Ischia L’Arte – DILA, Come Una Marea Onlus, Radio 00, Leggere Tutti, Nuova Accademia Monteverde, Premio internazionale di Poesia e Narrativa Città di Latina, promuove la sesta Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA.

La partecipazione è aperta a tutti coloro che, dai 16 anni in su –per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci- senza distinzioni di sesso, provenienza, religione e cittadinanza, accettano i 13 articoli del bando disponibile al link https://premiarti.it/ragunanza-di-poesia-narrativa-pittura-6-edizione-2019/

Il regolamento per la sesta Ragunanza di POESIA, NARRATIVA e PITTURA, prevede quattro sezioni.

I nostri Giurati, i cui nomi saranno resi noti solo a conclusione della votazione, valuteranno, a loro insindacabile giudizio, gli scritti e le opere pittoriche pervenuti.

Michela Zanarella, Socia Fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Oliviero Rainaldi, Le otto opere della misericordia

3 Silvana Lazzarinio Oliviero Rainaldi, Le otto opere della misericordia

Oliviero Rainaldi: “Le otto opere della misericordia”.

Foto di un articolo scritto da Silvana Lazzarino che pubblicheremo nella pagina culturale del 27 Agosto 2018 del quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio

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Il Dispari 20180723 – Redazione culturale

Il Dispari 20180723 – Redazione culturale

Il Dispari 20180723

Il Dispari 20180723 – Redazione culturale
Editoriale

Invito alla partecipazione

Tra le tante attività artistiche culturali e sociali messe in atto dall’Associazione “Da Ischia L’Arte -DILA”, molte sono quelle che, pur rivestendo carattere nazionale, sono ideate in funzione della divulgazione di notizie e caratteristiche riconducibili ad Artisti non collocabili in alcuna lobby editoriale e/o affaristica e, pertanto, praticamente privi di lettori, di uditori, e di tutta quella grande massa di amanti delle arti che popola ogni strato della nostra società.

Ischia, lo sappiamo bene, è una vetrina che presta una qualche attenzione unicamente alle star, comunque risplendenti, mentre tiene in infimo conto lo sviluppo e la diffusione della cultura e delle arti espresse da personaggi locali seppure, a volte, caratterizzati da sola (e non è poco) “vis”amatoriale.

Potrei portare ad esempio innumerevoli altre realtà territoriali volte a vitalizzare gli spazi museali e teatrali attraverso la continua presentazione di eventi “made in loco”.

Del nostro “Made in Ischia” a me non pare di averne notizie se non in virtù di nicchie, anche queste in fondo esigue, di attivismi autoreferenziali.

Partendo da queste considerazioni; nella certezza che molti di voi sappiano che la nostra Associazione ha rivolto più di un invito, attraverso varie forme di comunicazione, affinché i nostri concittadini, cultori di qualsiasi tipologia di arte, palesassero lo loro disponibilità ad aggiungersi alla nostra tribù (come simpaticamente ci qualifica il caro amico giornalista Vincenzo Savarese); ribadito che DILA non ha scopi di lucro; e spiegato che essa non solo non ha MAI ricevuto un solo euro di finanziamento pubblico ma non ha mai neppure richiesto una quota d’iscrizione o un qualsiasi tipo di balzello ai Soci e a tutti coloro che ne fanno parte; resta da chiederci per quale motivo, in pochi anni DILA abbia avuto la possibilità di stabilire una proficua collaborazione con personaggi praticamente residenti in ogni angolo del mondo, mentre qui, sull’isola d’Ischia possa contare solo su un piccolo, seppure molto qualificato, gruppo di collaboratori.

Nostre Sedi operative sono attive in quasi tutte le regioni d’Italia e sono un nostro vanto quelle attive in Lettonia, Algeria, Egitto, Nicaragua, Brasile ecc.

Questo lungo prologo è finalizzato alla corretta valutazione da parte vostra della nuova opportunità che rivolgiamo da queste colonne agli artisti ischitani.

Abbiamo, infatti, raggiunto un accordo con Maria Luisa Neri (Socia fondatrice nonché Direttrice artistica DILA e Presidente dell’Associazione “Arte del suonare”) mediante il quale avremo spazi di partecipazione nel cartellone di spettacoli prevalentemente, ma non solo, musicali che la sua associazione metterà in programma a partire da prossimo mese di Settembre nel teatro Tor Bella Monaca di Roma.

Siete tutti invitati a proporre la vostra partecipazione.

Grazie per l’attenzione.

Bruno Mancini


Giuseppe Lorin nuovo amico dei progetti culturali DILA made in Ischia

Angela Maria Tiberi ha intervistato Giuseppe Lorin in esclusiva per questa pagina culturale della testata giornalistica “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio.

Nelle prossime settimane vi proporremo l’intervista completa, mentre ora vi invitiamo a conoscere, almeno in parte, il personaggio e le sue poliedriche attività, ringraziando sia lui per la gentile concessione, sia Michela Zanarella Socia fondatrice dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” per averne concordata la realizzazione e sia Angela Maria Tiberi che ne ha curato tutti gli aspetti organizzativi ed ha preparato i testi delle domande.

Giuseppe Lorin Biografia

Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”; uditore straniero c/o International Film Institute of London; laureato in Psicologia all’Università “La Sapienza” di Roma; giornalista pubblicista e Free Lance International Press, collabora con varie testate giornalistiche on web e cartacee, tra le quali Periodico Italiano Magazine.it: Urbis et Artis – bimestrale di arte, cultura e attualità (su abbonamento); Rivista San Francesco patrono d’Italia (letta da 3 milioni di persone in tutto il mondo); Clicknews interviste & recensioni; Roma Capitale magazine.it; L’Unico.it; Il Tempo.it; Nuovi Argomenti.org; Gliautori.it; Rossovenexiano.it; Partecipiamo.it; Servire, trimestrale del Sovrano Militare Ordine di Malta… ed altri.
Specializzato in Marketing & Pubblicità c/o Università Luigi Bocconi di Milano.

Ha lavorato con i seguenti registi: Luca Ronconi, Richard Attemborough, Giuliano Montaldo, Orazio Costa Giovangigli, Gianni Amelio, Roberto Faenza, Franco Giraldi, Vittorio Sindoni, Ruggero Jacobbi, Andrea Camilleri, Mario Landi, Giorgio Presburger, Gennaro Duccilli, Vittorio Pavoncello, Carmela Colaninno, Federica Fiorillo, Giuseppe Andreozzi, ed altri.

È docente di recitazione, dizione, dizione interpretativa e de “La magia dell’interpretazione con il Metodo Mimesico”; ha collaborato con l’Università “La Sapienza” Roma 3, con la Scuola delle Arti dello Spettacolo – S.A.S. – diretta da Enzo De Camillis, con La Fucina, con StudioEmme, e con altre Accademie Nazionali e private.

Disponibile per workshop di 4 incontri sulla mimesica collabora con le maggiori librerie che organizzano tali incontri.

Ha vinto vari premi e riconoscimenti.

È nel sito ufficiale di Pier Paolo Pasolini.

È l’autore dei seguenti libri: “MANUALE DI DIZIONE”, con prefazione di Corrado Calabrò, già presidente AGICOM garante della Comunicazione Italiana, e Dacia Maraini; “DA MONTEVERDE AL MARE”, con prefazione di Jonathan Doria Pamphilj; “TRA LE ARGILLE DEL TEMPO”; “ROMA, I SEGRETI DEGLI ANTICHI LUOGHI: “ROMA, LA VERITÀ VIOLATA”; “TRANSTIBERIM, Trastevere, il mondo dell’oltretomba”.

Alcuni suoi testi teatrali sono stati rappresentati e premiati, come: “Scartafaccio, liturgie pasoliniane” con Paolo Lorimer, Tiziana Bergamaschi, Silvio Parrello; “Risveglio di primavera in poesia: Michela Zanarella in recital” con Elisabetta De Palo, Eleonora Pariante, Chiara Pavoni, Federica Fiorilo, Alessandro Moschini alla chitarra; “Gioco d’identità” con Matteo Tosi, Chiara Pavoni, Marco Palvetti, Paolo Zanarella al pianoforte; “L’Estetica dell’Oltre tra Poesia & Teatro” con Michela Zanarella, Chiara Pavoni, Silvio Parrello, Salvatore Gioncardi, Giulio Eccher, Filippo Di Lorenzo; “Tragicamente Rosso” scritto in collaborazione con Michela Zanarella ed interpretato da Chiara Pavoni con alla chitarra il M° Mauro Restivo; “Fragile Vita” dedicato a Chiara Insidioso Monda, scritto in collaborazione con Michela Zanarella ed interpretato nella prima versione da Chiara Pavoni, Maria Lo Moro, Marco Bersaglini, Matteo Pasquinelli, Mauro Restivo alla chitarra, Adriana Palmisano cantante; nella seconda versione Chiara Pavoni, Diana Iaconetti, Marco Bersaglini, Matteo Pasquinelli, Mauro Restivo alla chitarra, Carolina Gentile cantante.

È membro di giuria di premi di poesia e narrativa: Un libro amico per l’inverno, Pioggia di Libri, Memorial Gennaro Sparagna, Città di Torvajanica, Premio di Poesia Città di Latina, Premio Internazionale Le Ragunanze.

Ha pubblicato saggi su personaggi della Cultura e dello Spettacolo, quali Vito Pandolfi, Marilyn Monroe, Francesca Bertini, Greta Garbo, Dante Maffia, Dacia Maraini, Dino Buzzati, Isabella Morra aggiudicandosi targhe d’argento.

Ha intervistato Carlo Rubbia, Dacia Maraini, Mauro Mellini, Corrado Calabrò, Furio Colombo, Rosario Sorrentino, Luciano Mecacci, Milena Vukotic, Alessandro Gassman, Jonathan Doria Pamphilj, Alba Gonzales, Michela Zanarella, Vittorio Michele Craxi, detto Bobo, ed altri.

Giuseppe Lorin conduce eventi di prestigio con il patrocinio dell’Ambasciata di Svezia, del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, del Comune di Roma Capitale, del XII Municipio, ed è lettore e moderatore nelle presentazioni di libri.

Collabora con accademie, scuole e associazioni culturali per la realizzazione di corsi su “La magia dell’interpretazione con il Metodo Mimesico”; è docente di Dizione, Dizione interpretativa, di scrittura creativa, di Dizione nella comunicazione interattiva per politici, di marketing & pubblicità, di ufficio stampa e giornalismo.

Twitterone

1) Maria Luisa Neri: “Ringrazio tutti i musicisti e gli artisti di arti varie che hanno aderito (e che continueranno ad aderire) al nuovo progetto presso il Teatro di Tor Bella Monaca.
Sono felice di poter dare loro visibilità in un importante Teatro della capitale che ha accolto tre progetti della mia Associazione ARTE DEL SUONARE: un Festival pianistico a fine Settembre, una stagione concertistica da Ottobre a Giugno e un Festival delle Orchestre scolastiche nell’ambito dell’iniziativa “Musica a scuola” ad Aprile!
Come sempre l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, della quale sono Socia fondatrice e Direttrice Artistica, sarà impegnata in una collaborazione a 360°.
Pertanto gli Artisti ischitani e quelli vicini all’Associazione DILA, potranno proporre la loro partecipazione contattando Bruno Mancini emmegiischia@gmail.com tel. 3914830355.
2) Liga Sarah Lapinska: “Per conto di DILA ho personalmente donato una nostra antologia “Penne Note Matite” e un mio disegno alla poetessa e traduttrice

Twitterone

1) Maria Luisa Neri:Ringrazio tutti i musicisti e gli artisti di arti varie che hanno aderito (e che continueranno ad aderire) al nuovo progetto presso il Teatro di Tor Bella Monaca.

Sono felice di poter dare loro visibilità in un importante Teatro della capitale che ha accolto tre progetti della mia Associazione ARTE DEL SUONARE: un Festival pianistico a fine Settembre, una stagione concertistica da Ottobre a Giugno e un Festival delle Orchestre scolastiche nell’ambito dell’iniziativa Musica a scuola ad Aprile!

Come sempre l’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, della quale sono Socia fondatrice e Direttrice Artistica, sarà impegnata in una collaborazione a 360°.

Pertanto gli Artisti ischitani e quelli vicini all’Associazione DILA, potranno proporre la loro partecipazione contattando Bruno Mancini emmegiischia@gmail.com tel. 3914830355.”

2) Liga Sarah Lapinska: “Per conto di DILA ho personalmente donato una nostra antologia Penne Note Matite e un mio disegno alla poetessa e traduttrice Eva Mārtuža, finalista nei nostri Premi Otto milioni” e una nostra antologia Penne Note Matite ad Erik Rozencveig, che conosco da molto tempo e che ora ha quasi 90 anni.

Il Dispari 20180716 – Redazione culturale

Il Dispari 20180716

Il Dispari 20180716 – Redazione culturale
Editoriale

Liga Sara Lapinska è la vincitrice del premio di Arti grafiche “Otto milioni” 2018.

L’immagine dell’opera vincitrice farà parte della copertina dell’antologia Una pagina, un’emozione”, edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi, che verrà presentata ufficialmente durante il Bookcity di Milano #BCM18.

La copertina dell’antologia, insieme ad alcune opere partecipanti al premio e che hanno ottenuto i maggiori consensi, sarà pubblicata, prossimamente, IN ESCLUSIVA A COLORI, su questo quotidiano Il Dispari, grazie alla costante collaborazione che il Direttore Gaetano di Meglio riserva ai nostri progetti culturali.

Complimenti a Liga da parte mia insieme ai complimenti e agli auguri dellAssociazione DILA, della Direzione e di tutta la Redazione di Il Dispari.

Al premio hanno partecipato 217 opere di varie arti grafiche provenienti da 36 Nazioni (Algeria, Argentina, Armenia, Austria, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Cile, Egitto, Georgia, Germania, Giordania, Grecia, India, Inghilterra, Iran , Israele, Italia, Lettonia, Messico, Nepal, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ucraina, USA, Venezuela, Vietnam).

Classifica finale premio di arti grafiche “Otto milioni”

1° premio Liga Sarah Lapinska 088 Lettonia Voti 553
2° premio Victor Rocha 195 Brasile Voti 436
3° premio Osama Slama 140 Egitto Voti 316
4° premio Ravishankar Roy 155 India Voti 311
5° premio Ismail Akinc 064 Turchia Voti 265
Art Linh Vietnam Voti 249
Janis Drozdovs Lettonia Voti 193
Tomas Fernandez Spagna Voti 186
Janis Drozdovs Lettonia Voti 182
Liga Sarah Lapinska 4 Lettonia Voti 157
Yair Aharon Israele Voti 147
Ricardo Orihuela Montesinos Perù Voti 124
Nunzia Zambardi 1 Italia Voti 121
Liga Sarah Lapinska 1 Lettonia Voti 117
Zhayna Ilyasova Russia Voti 112
Zara Ilyasova Russia Voti 109
Ajub Ibragimov Germania Voti 107
Safa Bn Iran Voti 105
Sigal Bali Israele Voti 104
Miguel Pinero 1 Venezuela Voti 102

Bruno Mancini

L IG A SARAH L A P I N S K A

Pioniera del progetto culturale “La nostra isola”, Socia fondatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per la quale svolge il ruolo di Ambasciatrice in Lettonia.

Liga Sarah Lapinska è nata e vive in Lettonia, nella città di Jelgava.

Artista, disegnatrice, traduttrice, si dedica anche alla scrittura di poesie.
Oltre alla lingua lettone, sua lingua madre, ha ottima conoscenza del russo e dell’italiano.
Sull’esistere, sulla poesia e sul senso del dedicarsi al suo dipingere e al suo poetare, scrive:

Chi è molto felice parla poco, scrive poco, dipinge poco. Chi è molto disperato parla poco, scrive poco, dipinge poco. Di solito.

“Comunque esisto ed in ogni caso, a volte, vivo!”

“È mia abitudine quando parlo poco, dedicarmi alle mie tradizioni: scrivere e dipingere, e lo faccio quasi ogni giorno.”
“Non credo che tutto sia già stato detto, già scritto, già visto e già fatto.
Più sappiamo, più tanti misteri possiamo svelare.
Aprirsi al mondo è la via all’eternità, chiudersi sbarra il cammino.
Non sempre però dobbiamo intraprendere qualche cammino.

Si può essere poeti senza scrivere poesie, come si può essere pittori senza dipingere quadri. In certi momenti, almeno.

L’importante è guardarsi attorno, non temere di sbagliare, di capire o anche di fraintendere, ma condividere tutto ciò che vediamo, che viviamo, che scriviamo e che dipingiamo.”

“Le conversazioni, i litigi, le preghiere, le fughe, i ritorni.
Tutto accade, tutto è vita.
Le regole dei giochi e altre leggi, hanno breve durata. I confini nelle nazioni e delle carceri, i tabù della società, tutto ha vita breve. Le montagne invece, i fiumi, le speranze, vivono molto di più.”

“I miei versi, i miei dipinti sono forse solo un cenno della mia presenza tra voi, tra i vostri bei volti e le vostre spalle stanche. La certezza che ho provato a vivere, ad amare a conoscere. La testimonianza delle mie esperienze, ahimè, spesso non gradite, la prova dell’amore per questo mondo.
Amore che fa sopravvivere, amore che fa vivere attimi di armonia.”


Pietrantonio Di Lucia recensisce “Paradiso Perduto” di Milena Petrarca

Milena Petrarca è stata premiata durante il Bookcity di Milano 2017 in quanto vincitrice del Premio di Arti grafiche “Otto milioni” 2017 organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Un volto di donna, quasi un’apparizione, una immediata creazione che si rifà al grande atto d’amore di Dio, Nostro Signore quando volle che l’Uomo non fosse e non si sentisse solo.

Quasi per incanto fece sì che la donna si rivelasse vicina a lui, eterea apparizione.

Qui Milena con molta dolcezza e limpida maestria ha creato una vera apparizione definita da linee pulite, precise e quasi impercettibili che fanno sognare chi osserva, fanno amare in questo dipinto la donna dei suoi sogni.

Labbra carnose e sensuali, nasino che dilegua dietro la fulgida bellezza dell’immagine, occhi volitivi e fortemente aggressivi di un verde smeraldo che trafigge.

Ti senti penetrare dallo sguardo e, a forzare la trafittura, contribuiscono due ciglia nette, dure e taglienti che indirizzano vieppiù lo sguardo che ti penetra e ti scuote.

A compendio di questa forza espugnatrice del tuo intimo, i capelli che denotano sempre lo stile e i colori di Milena Petrarca, ma che son mossi in modo che diano sensazione di ribellarsi a Quel QUALCUNO e la mela, anzi le mele in primo piano ci inducano a leggere in quel volto la disobbedienza che causò la caduta dal Paradiso, l’abbandono della vita di amore, pace e immensa felicità.

Fu la donna a decidere il nostro triste destino, ma è e sarà sempre la donna a ripristinare il riscatto e l’amore indefettibile verso il Signore.

Gesù nacque da Maria, una donna scelta da Dio e venne al mondo per opera dello Spirito Santo per riscattarci da quel peccato della mela.

Tutto torna e tutto si può risolvere in bene, ma è soprattutto merito della donna se ci riscattiamo e se risolviamo gli enigmi dell’Umanità.

E’ proprio ora che diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio e anche noi maschi, uomini riconosciamo nelle femmine, nella donna la vera forza trainante della vita sociale.

Pietrantonio Di Lucia

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Il Dispari 20180709

Il Dispari 20180709 – Redazione culturale

Editoriale.Intervista esclusiva per “Il Dispari” di Caterina Guttadauro

Don Backy “Spero  di poter essere presente alla manifestazione milanese #BCM18

Nella pagina culturale del 4 Giugno scorso abbiamo iniziato la pubblicazione della lunga intervista che Don Backy ha rilasciato in esclusiva alla nostra Caterina Guttadauro, ed abbiamo continuato poi a proporne alcune parti tutti i successivi lunedì.
Oggi ve ne presentiamo la parte finale ringraziando Don Backy per la gratificazione che ha voluto riservare a DILA, a Ischia e alla pagina culturale di questa testata giornalistica “Il Dispari” diretta con molto impegno da Gaetano Di Meglio.

Caterina Guttadauro La Brasca presenta ed intervista il MITO:

IL CANTAINVENTORE DON BACKY

D:- L’8 Marzo 2017 è uscito il suo nuovo lavoro “Pianeta Donna” (Edizioni Ciliegia Bianca) distribuito da Egea Music.
Sembrerebbe dal titolo che sia dedicato all’Universo femminile.
La donna fonte ispiratrice di infinite opere artistiche, donatrice di vita, osannata in alcuni secoli, trascurata in altri, oggi è quotidianamente protagonista di efferata violenza.
Perché, secondo Lei, questa retrocessione che invalida i successi faticosamente conquistati in anni di lotte al maschilismo imperante?
R:- Ho una mia teoria precisa ma che essendo una teoria può essere confutata tranquillamente da altre mille teorie.
Credo che proprio il fatto che la donna abbia così camminato per raggiungere questa benedetta parità che, addirittura poi ha sopravanzato sull’universo maschile, e quindi l’uomo sentendosi un po’ frustrato in questo senso e constatando de visu che la donna ormai non ha più niente da chiedere all’uomo, l’uomo si sente come dicevo prima frustrato e mette in campo, ovviamente stupidamente, l’unica caratteristica che gli è rimasta di superiorità, ovvero la forza fisica.
In questo senso certamente quando deve reagire a qualcosa che ritiene sbagliato lo fa mettendo in campo proprio quella cosa lì e quindi succedono quelle cose che vediamo quotidianamente, efferate, quotidianamente leggiamo sui giornali o vediamo per la televisione. Credo che questa sia la ragione principale sulla quale l’uomo dovrebbe molto riflettere e capire che la donna sicuramente in molti campi e molti settori ci è superiore.

D:- Grazie Maestro per la sua disponibilità e, come sua estimatrice, grazie per aver fatto delle sue composizioni la colonna sonora di pezzi della nostra vita; grazie per averlo fatto con garbo, lasciando a noi il compito di apprezzare e comprendere quello che è il Cantautore, l’Attore, il Pittore, in una sola parola l’UOMO Don Backy.
A riprova che la Musica non è lontana dalla Narrativa e dalla Poesia, chiudiamo questa piacevole conversazione con una piccola considerazione di un Grande: Victor Hugo “Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime”.
R:- Grazie a voi per l’invito. Mi presto sempre volentieri anche se tecnologicamente io non ho grande dimestichezza con questi attrezzi. Uso il computer praticamente per archiviare le mie cose e per scrivere certamente non uso più la macchina da scrivere. Ho un mio profilo facebook, anzi ne ho due o tre perché supero sempre il numero consentito sua facebook e ci sono come Aldo Caponi ma dico a coloro che hanno voglia di icriversi ai miei profili che nei primi due non c’è posto per iscrizioni ulteriori avendo superato il numero mentre ho possibilità nel terzo per chi volesse… Sono concorde peraltro con ciò che afferma Victor Hugo nel senso che ciò che non si può dire e non si può tacere la musica lo esprime. E in effetti è così non si può descrivere a fondo lo stato d’animo soltanto con le parole ma se si uniscono parole e musica, ovviamente di una certa qualità sicuramente si riesce ad esprimere anche gli stati d’animo e questo è meraviglioso… grazie a voi
E così concludo.
Vi saluto vi auguro buon proseguimento e spero veramente di poter essere presente alla manifestazione milanese.
Ciao Bruno, arrivederci e grazie per l’invito.

A questo punto Don Backy ha chiuso l’intervista leggendo alcune poesie tra le quali questa mia

Eppure

Poesia di Bruno Mancini

Eppure tu mi chiederai d’illuderti
tra i petali gialli
di quei cespugli,
sbocciati ieri,
nel bosco delle nebbie dense
un dì rifugio per i tuoi fantasmi.

Eppure tu mi sceglierai Caronte
di quel naviglio a punta gialla
traghetto d’incoerenze,
fermo da ieri,
sul turbine torrente
delle tue antiche trepidazioni.

Eppure tu ti mostrerai distesa
sul tuo divano verde
accanto al fuoco,
smorzato ieri,
per vivere la sfida alle donnine nude
sensuali sul canale novecento.

Eppure tu mi spingerai a rompere la porta
dalla cornice verde
a guardia del tuo letto,
dipinta ieri,
per le tue nuove notti di baldoria.
Ingresso a inviti.

Oppure…
tu m’incanterai col tuo dilemma
a penna verde
“Qui tutto o niente”,
scarabocchiato ieri,
sul fronte dello scrigno
dov’è mistero la tua complicità.

Il tuo destino è detto.
Il mio destino è udirlo.

“Marito Amore Incubo”

Tra l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e Mariapia Ciaghi promotrice culturale, nonché titolare della Casa Editrice ” Il Sextante” (che pubblica, tra l’altro, il magazine trimestrale Eudonna diffuso in diverse nazioni europee e in alcuni stati americani) si è dato inizio ad una nuova collaborazione che prevede la realizzazione di eventi culturali, artisti e sociali anche nella nostra isola d’Ischia.

Una parte importante di incontri sarà determinata dalla presentazioni di opere editoriali a grossa valenza culturale e sociale, tra le quali, quasi certamente, rientrerà il libro “Marito Amore Incubo” a firma della giornalista psicologa e psicoterapeuta trentina Paola Taufer.

Presentato mercoledì 20 Giugno presso la Sala Cittadina del Municipio II di Roma, e dopo i saluti dell’Assessore Lucrezia Colmayer in prima linea sui problemi riguardanti i diritti e le pari opportunità, l’autrice del libro ha voluto tratteggiare per i lettori del nostro quotidiano “Il Dispari” una breve genesi della storia narrata:

-“All’inizio sono piccoli segnali, facili da fraintendere, comodamente occultabili dietro gli inganni e le illusioni dell’amore.
Poi arrivano le violenze e i maltrattamenti psicologici.

Violenza subita, violenza vissuta e sopravvivenza.

Una famiglia e una vita intera raccontate dalla protagonista di una storia che l’ha sempre dipinta succube, debole, impotente, ma che mantiene forza tra i gesti di brutalità e i momenti di dolcezza amara che è costretta a vivere.

Un amore che diviene ben presto il peggiore degli incubi.

Giornate che rendono l’esistenza vacillante e sempre sul filo del rasoio: cosa succederà oggi? Mi salverò?
Julia non sa se ce la farà, non pensa al domani.
Rimane pronta ad accettare il suo destino, ma fino a quando?
Finché una parte di sé si ribella.

È una battaglia difficile, dove a fronteggiarsi ci sono l’amore per i figli, i sensi di colpa, il bisogno di tenere unita la famiglia, la speranza di un miglioramento, ma anche il forte bisogno, istintivo, primordiale, di non perdere se stessa, la propria identità.

È proprio per avere e vivere un futuro che Julia mi chiede di raccontare la sua storia, di renderla pubblica attraverso la pubblicazione di un libro.
Me lo racconta durante un lungo lavoro che va ben oltre la psicoterapia.
Lo desidera fortemente condividere, affinché altre donne, che magari intravedono nel proprio partner segnali simili, sappiano dove la spirale della violenza domestica può portare”.

La presentazione del volume è stata accompagnata da una serie di interventi, moderati dalla titolare della casa editrice Il Sextante e giornalista Mariapia Ciaghi, finalizzati al desiderio di condividerne le tematiche (dalle riflessioni sullo status della donna di ieri e di oggi, ai diritti e doveri della donna moglie e madre, alle differenze tra violenza psicologica, economica e fisica).

In tale direzione è stata delineata l’interessante e rafforzativa testimonianza di un caso portato ad esempio dallo psicologo, psicoterapeuta, specializzato in ansia, attacchi di panico, depressione, Presidente Cenpis Orion, nonché Leone d’oro alla carriera, Prof. Antonio Popolizio, che ha descritta la violenza affermando che essa nasce spesso anche da uno stato di stress ed è un’epidemia che aumenta ogni giorno di più colpendo tutti poiché la società, con tutte le sue contraddizioni, pone sotto pressione le persone, le sovraccarica di obiettivi, spesso irraggiungibili, che portano a un senso di frustrazione sia nel lavoro sia nella vita di coppia e sia, anche, nelle relazioni all’interno della famiglia.

Sono seguiti approfondimenti sulle tematiche collegate agli aspetti giudiziari, quale la complementarietà tra vittima e carnefice proposta dalla Dott.ssa Stefania Cacciani, psicologa, psicoterapeuta, criminologa specializzata in femminicidio, e dalle Avvocatesse Cristina Mercogliano e Rita Chiucchiuni, entrambe esperte di diritto di famiglia e per la difesa della donna e dei minori, Componenti Associazione Cammino.

La dott.ssa Patrizia Del Sole, Responsabile Centro ansia e stress, ha messo in evidenza le influenze sull’autostima della donna vittima, le ricadute dell’ambiente familiare, sui figli e lo stress nelle dinamiche di violenza nell’ambito domestico da parte della donna vittima.

La serata si è conclusa nella migliore delle aspettative con un programma di lavoro futuro e congiunto dove tutti hanno dato la loro disponibilità per riuscire a trasmettere, a partire dalle scuole, quei valori di rispetto della donna che sono un passo importante per il superamento della violenza dilagante.

Prossimo appuntamento a Settembre a Ischia?
Perché no!

Mariapia Camin Panico

Il Dispari 20180702 – Redazione culturale

Il Dispari 20180625 – Redazione culturale

Il Dispari: una pagina per DILA

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Premi Otto milioni

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Il Dispari 20180521 – Redazione culturale

Il Dispari 20180521 – Redazione culturale

Il Dispari 20180521

Il Dispari 20180521
Editoriale

Annamaria Cerro inizia oggi la collaborazione con questa nostra pagina culturale nella reciproca convinzione di poter realizzare un lungo cammino insieme.

Chi è Annamaria Cerro?


Ecco, per iniziare, una sua succinta biografia.

Nata nel 1972 a Pontecorvo, Annamaria Cerro risiede a Roccasecca in provincia di Frosinone
Dopo aver conseguito il diploma con indirizzo ragioneria presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Alfier i“ di Cassino, si è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Ha una apprezzabile conoscenza della lingua francese e della lingua inglese.

La sua è una ricca ed interessante carriera professionale.
Infatti, ha le qualifiche di “Esperta Criminologa Investigatrice” e di “Perito Penale e Civile”.
Vanta 25 anni di esperienza in ambito giudiziario nei settori: dipendenti, matrimoni, e fallimentare.
È Consulente d’Azienda; Curatrice di eventi di moda e gastronomia, nonché Curatrice Letteraria.

Oltre alle suddette attività professionali, Annamaria Cerro coltiva un consistente gruppo di interessi personali che vanno dalla collaborazione con riviste specializzate in ambiti sociali e culturali; alla collaborazione con il SIPU – Sindacato Impiego Pubblico e Privato Unitario – che si occupa, tra l’altro, delle esigenze amministrative degli ex appartenenti alle Forze Armate; fino allo svolgimento di attività di supporto e organizzazione della sicurezza e dello staff di Personalità Politiche ed alla consulenza ed organizzazione di eventi di moda, convegni, eventi culturali in tutta la Regione Lazio.

Scrittrice e poetessa, Socia sostenitrice dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, lo scorso 16 Maggio Annamaria Cerro è stata nominata Presidente delegata DILA per Roma e Frosinone da Angela Maria Tiberi che ricopre l’incarico di Presidente della sede operativa DILA di Pontinia attiva in tutta la regione Lazio.
Benvenuta Annamaria Cerro.

Bruno Mancini


A Bruno Mancini è stato assegnato il Premio MAGNA GRECIA Latina New York – 2018 – XX edizione:

“PROMOZIONE CULTURA E ARTE INTERNAZIONALE, PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA”.

Domenica 3 Giugno 2018 ore 11 a Latina, c/o Il Museo della Terra Pontina, si svolgerà la cerimonia di consegna dei Premi MAGNA GRECIA LATINA NEW YORK – 2018 – XX edizione.

Questo premio prestigioso, unico nel suo genere e che abbraccia, cultura, teatro, letteratura, poesia, musica, danza, giornalismo, spettacolo, ricerca storica, moda, arte, fotografia, medicina e sport.
è stato ideato dalla prof.ssa Milena Petrarca.

Il Premio, dedicato alla memoria della prof.ssa Maria Panetty Petrarca scrittrice drammaturgo e scopritrice di grandi talenti nei cui salotti hanno esordito Sophia Loren, Gennaro Cannavacciuolo e tanti altri, vanta come testimonial il Principe Sforza Ruspoli e il Drammaturgo Italo Americano Prof. Mario Fratti.

La cerimonia sarà introdotta e presieduta dalla prof.ssa Milena Petrarca (Presidente del premio).
I relatori saranno la Dott.ssa Manuela Francesconi (curatrice del Museo Della Terra Pontina) e il Prof. Enzo Bonacci (Membro onorario dell’Ass. Internazionale MAGNA GRECIA LATINA NEW YORK).

Per l’occasione sarà allestita un’esposizione dei dipinti ad opera della pittrice Milena Petrarca e, una Mostra di Pitture e Sculture sia degli artisti premiati e sia dei piccoli allievi del corso di Pittura della scuola G. Rodari, accuditi dalla prof.ssa Milena Petrarca.

La Manifestazione di questo premio, oltre ad avere un’importanza di risonanza internazionale con l’attribuzione di riconoscimenti speciali a grandi personalità dell’arte, della cultura, e del sociale, sarà caratterizzata dal coinvolgimento di diverse scuole del territorio pontino che si sono distinte con saggi, spettacoli e concorsi nei vari campi artistici.

La presentazione del Premio sarà affidata a Pietrantonio Di Lucia (critico d’arte e storico dell’arte).

Come già detto, l’evento avrà luogo nel Museo Della Terra Pontina e ciò grazie alla cortese concessione rilasciata dalla Direttrice Dott.ssa Manuela Francesconi.

Questa ubicazione la dice lunga sullo spirito con cui la manifestazione è realizzata.
Oggi, nel Museo della Terra Pontina il connubio, tra lo spirito museale che rivaluta i valori del passato e la professionalità della manifestazione promossa da Milena Petrarca che contempla le moderne pregnanze altamente culturali del Premio Magna Grecia, diventa un matrimonio riuscitissimo tra due realtà molto affini, quasi consanguinee.

L’una conserva e cura la cultura, l’altra la promuove e fa sì che continui a vivere e a dare forza ai valori dell’Uomo sulla Terra

ELENCO PREMI e PREMIATI:

TEATRO E CINEMA Barbara De Rossi; REGIA TEATRALE Francesco Branchetti; CINEMA – TEATRO Mino Sferra; REGIA CINEMATOGRAFICA – FOTOGRAFIA Luca Gianfrancesco;
TEATRO SOCIALE DRAMMATURGIA Rosaria Zizzo; ARTE – PITTURA ASTRATTA, INFORMALE, CONCETTUALE Bartolomeo Ciampaglia; ARTE – PITTURA Alessia Gaveglia; POESIA DIALETTALE Vincenzo Teti; POESIA Tiziana Valentini; LETTERATURA: NARRATIVA Claudia Saba; LETTERATURA COMBINATORIA NARRATIVA INFANTILE: Maria Rosaria Longobardi; SPETTACOLO, LIRICA, SOLIDARIETÀ: Paola Occhi; PROMOZIONE CULTURA E ARTE INTERNAZIONALE PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA Bruno Mancini;

PROMOZIONE CULTURALE LETTERATURA Angela Dibuono; ALLA CARRIERA PER ALTI MERITI SOCIALI ED UMANITARI Antonio Vitale; ALLA MEMORIA All’EROE Nicola Lavieri; NOMINA SPECIALE Angela Maria Tiberi; NOMINA SPECIALE: Flora Rucco; Premio MENZIONE SPECIALE Isabella Giannone; MENZIONE SPECIALE: Enzo Bonacci.
Complimenti ai premiati e ringraziamenti alla Presidente, prof.ssa MILENA PETRARCA, per l’impegno e il profondo riconoscimento dei valori del nostro amato territorio dell’Agro Pontino

Angela Maria Tiberi.

TWITTERONE

1) Manuela Ranaldi è stata nominata “Segretaria di delegazione” dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” e svolgerà le sue mansioni nella Sede operativa DILA di Pontinia della quale è Presidente Angela Maria Tiberi.
Complimenti e auguri da parte della Direzione e di tutta la redazione di questo giornale.

2) Incontro con i libri RUBETTINO. Il 25 Maggio alle ore 18, c/o la Libreria Arion Feltrinelli di Roma (Via Palestrina), l’Associazione “Amici senza volto di Corleone” presenterà il libro di Nicolò AmatoTramonto insanguinato di una Repubblica nata male“.
Luca Tescaroli, Sostituto procuratore presso la Procura di Roma, ne discuterà con l’Autore grazie anche alla moderazione affidata ad Alessandra Ziniti, giornalista di “La Repubblica“.

3) SinergieSolidali persegue la coesione e la solidarietà tra i cittadini del quartiere Trieste Salario di Roma promuovendo iniziative culturali e supportando l’associazionismo locale.
Nell’ambito di tale iniziative, il 19 Maggio l’Associazione ha ospitato la presentazione del libro “Maniacale a Mosca. Confessioni di uno studente di Oxford” di Derick Cage edito da Europa Edizioni. Sono intervenuti, oltre all’autore, il presidente dell’Associazione Sinergie Solidali Riccardo Leolini e l’Editore.

4) Milena Petrarca, vincitrice del Premio “Otto milioni 2017 sezione arti grafiche” organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, è tra i protagonisti dei festeggiamenti del Maggio sermonetano (dal 19 Maggio al 17 Giugno) attraverso l’allestimento, nella Cripta di San Michele Arcangelo, di una Mostra pittorica composta da nove suoi dipinti raffiguranti Sophia Loren, grande mito puteolano.
All’evento, organizzato dell’Archeo club di Sermoneta presieduto da Sonia Testa, partecipa anche la pittrice Flora Rucco.

Annamaria Cerro intervista i vincitori del premio “Arte della musica” ideato da Maria Luisa Neri

Nel pubblicare in questa prestigiosa pagina culturale il primo articolo che mi auguro sia inizio di una lunga serie, desidero ringraziare il Direttore Gaetano Di Meglio per avermi accolta tra le sue “penne”, Bruno Mancini e tutta l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per avermi assegnata la nomina di Corrispondente dalle zone di Roma e di Frosinone, Angela Maria Tiberi per avermi inserita nella magnifica “Tribù” DILA, e voi, gentili lettori, che vorrete essere attenti ed indulgenti verso i miei scritti.
Grazie.

Il Concorso Musicale Internazionale “Note sul mare” VII edizione, organizzato dall’Associazione “Arte del Suonare” presieduta da Maria Luisa Neri si è svolto tra il 7 e il 12 Maggio presso il Liceo Musicale “Giordano Bruno” di Roma.

Si tratta di un evento ormai consolidato e sempre più apprezzato in ogni parte d’Italia da giovani talenti che nascono all’ombra della grande musica, così come da già noti artisti che hanno alle spalle notevoli esperienze e grandi capacità.

In un mondo virtuale, dove gran parte della musica viene costruita al pc, abbiamo bisogno di talenti e di compositori.

Maria Lusia Neri, che ringraziamo, ci ha concessa l’opportunità di intervistare, in esclusiva per Il Dispari, i protagonisti della fase finale del premio ed è nostra intenzione di pubblicarne i testi su questa pagina in una delle prossime settimane.

Ai Vincitori vanno i complimenti da parte di tutta la redazione di questo giornale.

Premio Assoluto Solisti, Emanuele Stracchi; Premio Speciale Archi, Matteo Morbidelli; Premio Speciale Giovanissimi, Laura Nicole Natale; Premio Speciale Scuole, IC Viale dei Consoli RM.

Anna Maria Cerro

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Il Dispari 20180423 – Redazione culturale

Il Dispari 20180423 – Redazione culturale– Redazione culturale

Il Dispari 20180423

Il Dispari 20180423 – Redazione culturale
Editoriale

Così come voluto da Gaetano Di Meglio, Direttore di “Il Dispari”, in questa pagina continuiamo la pubblicazione di tutti i testi proposti nell’antologia “Penne Note Matite” edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi.

Oggi tocca a Michelangelo Angrisani e Flora Rucco presentati da Angela Maria Tiberi, Presidente della Sede operativa di Pontina per conto dell’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA

Buona lettura!

Michelangelo Angrisani

è un grande maestro di varie discipline artistiche, la cui magnificenza è stata onorata in molte nazioni.
Presidente dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” (con delegazioni in Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile, Belgio), Michelangelo Angrisani con il suo annuario rende gloria a diversi artisti nazionali e stranieri.
La qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata dalle più alte Autorità dello Stato italiano: medaglia d’argento del Presidente della Repubblica; medaglia d’argento del Presidente della Camera dei Deputati; medaglia di bronzo del Presidente del Senato della Repubblica.

Angrisani è un innovatore della bellezza artistica e creatore di nuove tecniche pittoriche.
Colore nel legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura.
Colore nel marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo.
L’olio sul cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale.
L’olio su carta feltra, per trasformare materiale da rifiuto in opere d’Arte.

Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri. Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali. Attualmente, le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri.

Michelangelo Angrisani

Michelangelo Angrisani

Flora Rucco,

dott.ssa in Conservazione dei Beni Culturali. Segretaria Naz. Ass. Museo delle Donne del Mediterraneo “Calmana”. Presidente dell’Ass. Artistica e culturale “Exper’art”. Insegnante, cura progetti creativi di Arte e “Yoga” per l’Educazione alla Pace. Organizza eventi artistici e culturali curandone la critica d’arte. Poetessa e pittrice, ha pubblicato il libro di poesie “Ecos” e il libro di poesie e immagini “Flussi Meridiani – Risveglio”. Partecipa a varie Mostre collettive.

Corpo migrante

Nudo corpo migrante
senza più volto e un nome,
crocifisso, al filo della speranza,
senza più aspirazione
corpo di migrazione.
In fuga
da deserti e terre roventi,
muto e inerme, giunto
agli approdi marini.
Corpo sottile
inchiodato alla miseria
specchio dei miseri
per l’opulenza del Mondo.
Senza più un fil di voce
ma l’ombra di un sospiro
di una madre
impresso al cuore.
Dissolve crudele
l’urlo salmastro in mare
mediterraneo d’amare
turbato dal male.
Corpo allineato
come pattumiera del Mondo
Il varco della speranza
è di un corpo celeste
di stelle, alla terra straniera.

Angela Maria Tiberi

Flora Rucco

Flora Rucco


ARTE E PSICHE: PERCORSO NEGLI STATI D’ANIMO IN MOSTRA A FERRARA A PALAZZO DEI DIAMANTI

A restituire stati d’animo dove si alternano gioia e paura, passione ed estasi, smarrimento e inquietudine,sono le opere di diversi artisti attivi tra fine Ottocento e inizi Novecento che hanno saputo dare formaai lati oscuri e solari, enigmatici e autentici delle emozioni.
STATI D’ANIMO ARTE E PSICHE, TRA PREVIATI E BOCCIONI in corso a Ferrara fino al 10 Giugno 2018 a Palazzo dei Diamanti è la mostra che attraverso opere provenienti da musei e gallerie italiane, europee e americane, oltre che da collezioni private, guida il visitatore proprio in un viaggio lungo i territori dello spirito entro la materia mutevole degli stati d’animo, spesso inafferrabili.

Curata da Chiara Vorrasi, Fernando Mazzocca e Maria Grazia Messina,

l’esposizione abbraccia diverse correnti dal Simbolismo e Divisionismo (Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, a Medardo Rosso) al Futurismo con i massimi rappresentanti quali Balla, Carrà e soprattutto Boccioni.

Quest’ultimo, in particolare, col suo linguaggio dirompente rende partecipe lo spettatore di quanto accade nel quadro, come per l’opera “La risata” in cui lo stesso spettatore viene trascinato nella dinamica delle emozioni e nella polifonia della metropoli moderna.

In mostra poi accanto alla “Ave Maria a trasbordo” di Giovanni Segantini caratterizzata da un’atmosfera sospesa in cui si respira calma, e a “Maternità” di Gaetano Previati dalle figure quasi evanescenti, si possono ammaiare la “Beata Beatrix” di Dante Gabriele Rossetti, “Ricordo di un dolore” di Giuseppe Pellizza da Volpedo dove il dolore è impresso nello sguardo della donna fisso nel vuoto.

E poi “Lotta di centauri” di Giorgio De Chirico

in cui l’atmosfera concitata è restituita dall’aggressività di figure metà uomo e metà cavallo, “Paolo e Francesca” di Previati dove i due amanti avvolti dal dramma di un amore impossibile giacciono come colpiti entrambi da una stessa spada ai piedi di un letto, per arrivare a “Acqua calma” di Fernand Khnopff dove si respira serenità.

Di Boccioni è anche“Stati d’animo”

formato da un trittico- “Quelli che vanno”, “Gli addii” e “Quelli che restano” – caratterizzato da dinamicità, restituita da un campo di forze invisibili anche nella staticità in una sintesi polifonica di linee e colori.

Tutti capolavori della scena italiana ed Europea tra Otto e Novecento il cui effetto visivo è esaltato dall’allestimento curato dallo studio Ravalli a creare uno spazio come sospeso e quasi immateriale in cui le stesse opere entrano in rapporto con le interferenze offerte dall’immaginario scientifico e culturale del tempo (immagini, suoni e filmati), dando vita a un racconto degli stati d’animo: dalle note più cupe dalla malinconia all’abisso della paura, fino alla passione, agli istinti aggressivi, per arrivare al rapimento estatico dell’amore.

Tra gli artisti citati, Giorgio De Chirico, ad Ischia a Lacco Ameno

nel 2010 è stato ricordato con una mostra allestita a Villa Arbusto dove sono state esposte 5 sculture e 28 quadri provenienti dalla fondazione Giorgio e Isa De Chirico, a ripercorrere le tematiche più significative dell’intera sua arte.

Silvana Lazzarino

Ricordo di un dolore di G P da Volpedo

Acqua calma di Fernand Khnopff

Angelo della vita di Segantini 1894

Finalisti premi “Otto milioni” 2018

Dopo aver pubblicalo in data 26/3/2018 l’elenco dei finalisti dei due premi “Otto milioni” 2018 di musica e di letteratura e in data 9/4/2018 l’elenco dei finalisti dei due premi “Otto milioni” 2018 di poesia e di giornalismo e, oggi concludiamo, l’informazione dando notizia delle 114 opere di arte grafica (finaliste di “Otto milioni” 2018) provenienti da 36 diverse Nazioni ubicate in 5 dei 7 Continenti (7 Continenti ritenendo valida la teoria che, suddividendo la terra secondo fattori storici e culturali, ne determina i Continenti in: Nordamerica, Sudamerica, Europa, Africa, Asia, Antartide ed Oceania)
Potrete votare l’opera o le opere da voi predilette cliccando su https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-grafica-otto-milioni-2018/

Finalisti Premio di arti grafiche

Cod001 Daniele Serra Argentina
Cod002 Esteban Sandoval Argentina
Cod003 Janis Drozdovs Lettonia
Cod004 Kārlis Īle Lettonia
Cod005 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod006 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod007 Marcos Robson Mota Brasile
Cod008 Guna Oškalna Vējiņ Lettonia
Cod009 Milena Petrarca Italia
Cod010 Prasoon Trivedi Pakistan
Cod011 Ravishankar Roy India
Cod012 Rohit Rathore 161 India
Cod013 Sergey Kyrychenko Ucraina
Cod014 Tabare M de Marco Italia
Cod015 Tomas Fernandez Spna
Cod016 Victor Rocha Cile
Cod017 Yuri Serebryakov Ucraina
Cod018 Zhaina Ilyasova Russia
Cod019 Benmaiza Mohamed Algeria
Cod020 Larachiche Mohamed Algeria
Cod021 Adam Iilyasov Oishara Russia
Cod022 Ajub Ibrimov Germania
Cod023 Aleem Uddin Arts India
Cod024 Amirbek Ismailov Russia
Cod025 Amnat Istamulova Russia
Cod026 Antonio Molina Vasconcelos Messico
Cod027 Apti Dibirov Autumn Russia
Cod028 Arif Azad Painter India
Cod029 Arnis Eglitis Atmiņas Lettonia
Cod030 Art Linh Vietnam
Cod031 Avi Pkar India
Cod032 Chijia He Cina
Cod033 Costantino Pavlis Grecia
Cod034 Daniel Hoope Inghilterra
Cod035 Edwin Murillo Nicarua
Cod036 Einars Repse Lettonia
Cod037 Esteban Sandoval Argentina
Cod038 Farhate Hassouna Tunisia
Cod039 Flora Rucco Italia
Cod040 Frank V Tansey USA
Cod041 Eva Fuentes Berros Spna
Cod042 German Vizulis Ucraina
Cod043 German Vizulis Ucraina
Cod044 Haitham Moustafa Egitto
Cod045 Heino Blum Germania
Cod046 Herminia Mesquita Portogallo
Cod047 Janina Butkevich Russia
Cod048 Ismail Akinc Turchia
Cod049 Janis Drozdovs Lettonia
Cod050 Jelena Plotnikova Ucraina
Cod051 Jose Galant Spna
Cod052 Kamila Gjulova Russia
Cod053 Kheyrolah Asghari Iran
Cod054 Lela Geleishvili 080 Georgia
Cod055 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod056 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod057 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod058 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod059 Lway Kmall Afganyi Giordania
Cod060 Makka Ilyasova Russia
Cod061 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod062 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod063 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod064 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod065 Maks M Spasa Maksimovic Serbia
Cod066 Maurizio Pedace Italia
Cod067 Maurizio Pedace Italia
Cod068 Manoj Kp India
Cod069 Mehdi Eskerhanov Russia
Cod070 Mehtap Gule Turchia
Cod071 Melinda Horvath Romania
Cod072 Miguel Pinero Venezuela
Cod073 Miguel Pinero Venezuela
Cod074 Milena Petrarca Italia
Cod075 Milena Petrarca USA
Cod076 Milo Shor Israele
Cod077 Mirjana Milanovic Serbia
Cod078 Mohamed Benmaiza Algeria
Cod079 Nina Lavieri Italia
Cod080 Nunzia Zambardi Italia
Cod081 Nunzia Zambardi Italia
Cod082 Olga Ivanova Lettonia
Cod083 Onofre PP Pinheiro Brasile
Cod084 Osama Slama Lettonia
Cod085 Parviz Asadov Azerbaijan
Cod086 Paul Manuel Yuch Portogallo
Cod087 Paul Fakunle Nigeria
Cod088 Puransingh Jhala India
Cod089 Reinhard Stammer Germania
Cod090 Ricardo Orihuela Montesinos Perù
Cod091 Rohit Rathore India
Cod092 Rubik Kocharian Armenia
Cod093 Guna Oškalna Vējiņa Lettonia
Cod094 Safa Bn Iran
Cod095 Sandro Ferrarart Italia
Cod096 Salvatore Cirillo Italia
Cod097 Sasho Kostov Bulgaria
Cod098 Sebastiano Grasso Italia
Cod099 Sergey Kyrychenko Ucraina
Cod100 Shaman Duzhajeva Russia
Cod101 Sigal Bali Israele
Cod102 Simasilver Konya Turchia
Cod103 Simone Vela Italia
Cod104 Soledad Lamas Gonzale Spna
Cod105 Tomas Pramhas Austria
Cod106 Ved Prakash Rathore Nepal
Cod107 Viktor Mishin Lettonia
Cod108 Viktor Mishin Lettonia
Cod109 Vilis Vizulis Lettonia
Cod110 Yair Aharon Israele
Cod111 Youse Adraryano Tunisia
Cod112 Yuri Serebryakov Ucraina
Cod113 Zara Ilyasova Russia
Cod114 Zohar Bahavi Israele

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

Il Dispari 20180416

Angela Maria Tiberi recensisce “L’urlo dell’innocenza” scritto da Francesco Terrone

Francesco Terrone è un grande autore riconosciuto per il grande valore poetico delle sue poesie che sono state tradotte in francese, spagnolo, rumeno, russo, albanese, slavo, tedesco, inglese, imponendosi così alla critica internazionale e ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.

Ha ricevuto tre medaglie dal Presidente della Repubblica italiana e due dal Senato.

È stato nominato “Cavaliere di grazia magistrale”, e successivamente, “Commendatore di grazia magistrale” dell’Orto Byzantinus Sancti Sepulchiri.
Fa parte del comitato di redazione della prestigiosa rivista culturale internazionale “Le Muse”.

La sua vera passione è la poesia
“… tutto ciò che serve al mondo per farlo essere più mondo per chi vive il mondo”.

Ha scritto numerosi libri e sono fortunata di essere sempre ricordata fra i suoi amici ricevendoli in dono come beni preziosi che abbelliscono l’anima nell’Amore universale.

“L’urlo dell’innocenza”

In questo testo di Francesco Terrone c’è l’anima di un padre di tutti gli innocenti dimenticati, ma valorizzati come pietre ineguagliabili e rare dal profondo poeta, il quale dedica la sua raccolta alla figlia Flora per concretizzare il suo amore verso tutti i bambini, ed invita il suo lettore a non toccare i loro sogni, facendoli camminare verso la libertà dei loro pensieri e facendoli accarezzare dal sole e crescere sotto le grondaie della vita perché sono vita… per la vita!

Non toccate i bambini.

Molto triste la sua anima poetica verso un figlio che non ha avuto la possibilità di guardare il sole e calpestare la terra ma è stato in grado di assaporare la capacità dell’uomo di creare l’amore con l’amore.
Francesco Terrone invita i duri di cuori a convertirsi all’amore perché

“ … Chi nasce muore,
chi non ama muore due volte,
nella vita e al di là della vita.“

Parole profonde che colpiscono la sensibilità del lettore attento alla sua poesia.
Sulle ali della vita.

Ogni verso colpisce l’anima per la sofferenza che si tocca leggendo attentamente i suoi versi dedicati al suo piccolo Leonardo atteso da una culla di petali di rose.
Conclude il poeta: “… muoio sulla croce”.

Piccolo Leonardo.
Immagini impressionate nei quadri di Patrizia Lo Feudo.
Particolarmente nel quadro del bambino a cui viene tolto il respiro (attacco chimico).
Per non dimenticare gli orrori delle guerre tra le quali l’interminabile guerra della Siria che continua a sterminare innocenti con il silenzio di tutti i potenti della Terra.
Un grido nel quadro di Patrizia Lo Feudo in cui una bambina dice: “Basta!”

Francesco Terrone dichiara che:

La rabbia di un bambino
è la rabbia dell’identità dell’amore;
nasce dal germoglio fresco della vita
e dalla naturale esistenza
a differenza di chi
l’ha generata, attori del vivere.
La rabbia di un bambino è la rabbia
devastante dell’essere che
elemosinerà l’amore per l’intera
sua esistenza nella vita,
al di là della vita.
Sì, al di là della vita,
dove i confini del mondo e dell’anima
diventino così sottili da confondersi
nello spazio infinito e nel concetto
divino del divino… la rabbia che
diventa sete di vita, sete d’amore;
la rabbia di un bambino crocifigge
l’amore per comprendere l’amore.

La fiducia nell’Umanità è racchiusa in questi versi:

… Dove
si accende
il sorriso
di un bambino,
lì si accende
la speranza del mondo
e l’orgoglio della vita.

Franco Bruno Vitolo apre lo scenario del libro, dichiarando in sintesi:

Il grido dell’innocenza è il grido dei bambini di sempre, maltrattati e oppressi, dei bambini di oggi, travolti dalle guerre e dalle migrazioni, dei bambini di mai, che vengono sognati e desiderati e anche concepiti, ma non riescono a volte neppure a vedere la luce e diventano figli di sogni… “ concludendo “… il grido del poeta viene da lontano, dal senso di paternità, ma arriva dentro, dove egli non smetterà mai di cercare, nel nome dell’amore,l’aquilone che lo porti al suo paese innocente”.

Oltre tutte le impurità…

Maria Rosaria Di Rienzo conclude l’opera dell’autore e dichiara, mettendo in luce l’importanza della coscienza umana e dell’amore, che senza di questi:

l’uomo non può inseguire su mari ignoti il libero volo dei gabbiani, ed è stato versato sangue affinché la sacralità dei diritti inalienabili dell’uomo venisse riconosciuta come la base del vivere civile.

La rivoluzione del cuore non è ancora compiuta perché l’uomo può perdersi tra le brutalità quotidiane che si vedono e si sentono, mentre è solo la poesia che può annullarle donando speranza di un mondo migliore in cui esista pace e serenità per gli innocenti.

Angela Maria Tiberi

Liga Sarah Lapinska | Conoscere Rainis

Il giorno 11 Settembre in Lettonia ha luogo il Giorno della Poesia.
I poeti leggono le loro poesie pubblicamente, con il pathos sonoro delle rauche voci raffreddate.
I debuttanti diventano molto timidi annaspando verso il pubblico di fronte.
Ci sono anche coloro che sono noiosi, recitando per la millesima volta i loro più popolari e più richiesti versi.

L’11 Settembre 1865 in Lettonia, a Kurzeme, è nato Jānis Pliekšāns che adottò lo pseudonimo Rainis.
Lui non era uno scrittore di quelli che non credono sia sufficiente lottare per un mondo migliore utilizzando qualche poesia ispirata o qualche spettacolo commovente.
Egli si rese conto che solamente l’arte non basta per salvare il mondo o guarire le sue, si può dire in altre parole, le nostre cicatrici.

Rainis era una figura pubblica attiva.

Uno dei miti più sbagliati è quello che lo descrive come un fanatico che camminava sempre con la Mauser nella tasca, pronto a sparare a tutti, che non sopportavano la sua classe sociale, cioè la classe degli operai.

Anche perché Rainis non è mai stato operaio, essendo nato in una famiglia che, nel paragone con i suoi vicini, poteva considerarsi ricca, pur non prendendosi grossa cura di guadagnare molto.
Aveva amici in differenti classi sociali e differenti nazionalità.

Odiava gli ipocriti, questo sì.

Rainis non aveva contrastato gli altri esseri umani intenti a sognare e lottare per un astratto e migliore futuro, anche se hanno ragione coloro che dicono che egli era un poeta orientato al futuro concreto.

Spesso ritornava nel passato (non solo suo personale) rinnovando vecchi miti, sia biblici sia leggendari, poiché non voleva dimenticare il suo passato personale onde progettare un futuro vivo e non astratto.

Quindi, le opere scritte da Rainis sono sempre attuali, ma non storiche né futuristiche.
Egli ha lavorato come avvocato, giornalista, attivista del partito socialdemocratico, così come il mio bisnonno, Oskar Bittmett.

Rainis, a volte con scarsa qualità e con noncuranza, ha tradotto libri di altri autori, perché la traduzione non era la sua vera vocazione ma, spesso, era la fonte per guadagnare un po’ di denari . Jānis Pliekšāns è stato in prigione ed anche esiliato.

Non era l’uomo dei compromessi.

Il giorno della Poesia viene celebrata in onore di Rainis, nella data del suo compleanno, come omaggio al poeta, ma anche al drammaturgo, poiché Rainis ha scritto diverse opere teatrali indimenticabili, che rimarranno note anche nel futuro in quanto la loro caratteristica è di proporre l’essenzialità e non la quotidianità.

Sapeva trovare l’equilibrio tra l’essenziale e il quotidiano, prediligendo spesso, come scrittore, di dare voce ai soggetti essenziali e perenni, mentre invece, come attivista in altri campi, era ben rapido e deciso.

Mio padre Viesturs si vantava del fatto che, come attore giovanissimo, aveva interpretato uno dei fratelli dell’eroe principale Antiņš (Antonio).
Il dramma “Il cavallo d’oro” è una fiaba classica su tre fratelli, di cui l’ultimo viene ritenuto un ingenuo perché è onesto e coraggioso.

Proprio lui è in grado di risvegliare la principessa che dorme sulla montagna di vetro, alla quale Antiņš dice:
Sono venuto con un nuovo sole“,
dopo che le maledetta Saulcerīte (quelle che stanno sperando nel sole) l’hanno fatta dormire per sette anni, senza svegliarla, in una bara di ghiaccio.

Disgelare il ghiaccio o risorgere, è un miracolo che non sanno fare gli scettici.

Sono solo gli stupidi e i sognatori che sono decisi a sellare i loro cavalli dorati per galoppare, non importa come, verso la collina verde in superficie o verso la montagna di vetro scosceso.
Nella mia prima infanzia, il mio spettacolo preferito di Rainis era, ed è per sempre, “Giuseppe e i suoi fratelli“.

Sono io Giuseppe e, nello stesso tempo, sono la più giovane tra tutte le stelle, Dina.

Però, io non sono Giuseppe per gli agricoltori, ma sono Giuseppe per i nomadi e per i perseguitati che con lui furono in viaggio verso l’Egitto.
Perché fratelli di Giuseppe, sinceramente amati, hanno dapprima deciso di ucciderlo ma poi, cambiando idea, l’hanno gettato in una fossa piena di aculei che avevano buttati come un tappeto atto a dilaniare la schiena di Giuseppe?

Alcune persone che ho amato, e anche i tarocchi, mi hanno detto: “Tu stai affrontando un destino simile a quello di Giuseppe. Sì, ogni mito è un po’ diverso, ma anche su di te quelli che ami hanno gettato i loro peccati”.
Ed io, proprio come Giuseppe, spero che coloro che ho sempre considerato come fratelli e sorelle capiranno meglio sia Giuseppe, sia Rainis, sia me.

Levy ammise, davanti alla fossa di Zichem, parlando a Giuseppe:

“No, non vivere mai più le speranze non vive per te!”

Ogni volta si può vedere quali sono i tuoi sogni!
Nessuno mai più avrà speranza nei sogni.
Queste parole di Levy, per fortuna, non hanno vinto.

Liga Sarah Lapinska

TWITTERONE

Silvana Lazzarino, Socia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte –DILA” nonché opinionista di questa testata giornalistica “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, presenterà il suo novo lavoro poetico pubblicato nel libro “La seduzione dell’immagine dall’arte ai versi poetici. Alba Gonzales e Patrizia Canola mie Muse ispiratrici”, il prossimo 22 Aprile 2018 a Roma presso l‘Enoteca Letteraria di Quattro Fontane in Via di Quattro Fontane 130 alle ore 18.30,

Il volume sarà presentato dal poeta, critico letterario e scrittore Sandro Angelucci.
Moderatrice della serata sarà Maria Rizzi, mentre le letture delle poesie saranno eseguite da Federica Sciandivasci.
Vittorio Bertolaccini realizzerà un servizio video – fotografico.
Insieme a Silvana Lazzarino, saranno presenti le due artiste ispiratrici del libro: Alba Gonzales e Patrizia Canola.
Ingresso gratuito.

Il Dispari 20180409

Il Dispari 20180409– Redazione culturale
Editoriale

Era il 1963 quando, durante una lunga permanenza bolognese, pubblicai per la prima volta alcune mie poesie in un’antologia dal titolo “Poeti e novellieri di oggi e di domani”.

Molti anni dopo, verso il 2007, mi capitò tra le mani quel vecchio volume dal colore azzurro e, sfogliandolo, mi venne l’idea balzana di provare ad incontrare, anche solo tramite web o telefono, le decine di scrittori che ne avevano fatto parte.

Desideravo editare un’antologia con nuovi testi indicati da quanti di loro fossi riuscito a contattare.
La faccio breve perché ci saranno altre occasioni nelle quali potrò tornare sulla vicenda che ne seguì, e vengo al presente annunciando che dalle prossime settimane inizierà una speciale collaborazione con questa pagina culturale del quotidiano “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, la scrittrice, giornalista, professoressa Nina Lavieri.

Chi è Nina Lavieri?

Nina Lavieri, è una delle scrittrici che pubblicarono alcune loro opere nell’antologia “Poeti e novellieri di oggi e di domani”.
Ho provato una grande emozione nel ricevere la sua telefonata per gli auguri di Pasqua e sono stato arci felice che lei abbia accettato di entrare nella nostra “Tribù” (ringrazio sempre Vincenzo Savarese per averci dedicato questo epiteto).
Benvenuta Nina.

“ENZO TORTORA: Un uomo onesto”

è l’articolo clou di oggi, poiché la recensione del libro “Enzo Tortora – Lettere a Francesca” (scritto da Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora, con la prefazione di Giuliano Ferrara – Pacini Editore), è un privilegio che Caterina Guttadauro La Brasca regala ai lettori di “Il Dispari”.
Ciò in quanto, per la sua pubblicazione, Caterina Guttadauro La Brasca ha ottenuto l’assenso dell’Autrice la quale è persona, notoriamente, che non si concede con molta facilità ai media, tanto è vero che in giro non ci sono sue interviste.

Caterina Guttadauro La Brasca | “Enzo Tortora – Lettere a Francesca”

Si tratta di un libro testimonianza scritto da Francesca Scopelliti (Pacini Editore), presentato a Roma dal Circolo IPLAC (Insieme per la Cultura) il 10 Settembre 2017 presso l’Enoteca/Libreria di Tonino Puccica.

Questo libro segna il nuovo inizio di una battaglia combattuta prima e dopo la perdita di Enzo Tortora.
Con questo libro, Lei fa dono a tutti noi del vissuto di un uomo braccato, accusato, condannato in nome di una giustizia non giusta, che lo ha privato della necessità primaria dell’uomo, senza cui non c’è vita: la libertà.

Un uomo retto, onesto, colto e di successo che ogni italiano riceveva nella sua casa grazie al suo lavoro televisivo che svolgeva con una professionalità senza pari.

Eppure, alla luce del niente di alcune dichiarazioni deliranti di gente inaffidabile e venduta a poteri insani, è stato allontanato dai suoi affetti più cari che, nonostante tutto, riusciva a confortare, a far sperare, a credere, assieme a loro, che ancora fosse possibile un chiarimento che dimostrasse a tutti la sua innocenza.

È il lato umano che emerge dalle lettere l’oggetto di questa mia recensione, perché senza di esso, sarebbe limitativo parlarne.

Si ricomincia, quindi, con l’intento di fare palesare agli occhi di tutti il costo di una giustizia malata, del potere mediatico e delle sue conseguenze devastanti, a livello di opinione pubblica e decisioni dei giudici.

Accanto a tutto questo c’è anche la volontà di far conoscere le condizioni disumane di chi vive il carcere, giorni, ore e momenti infiniti in uno spazio di pochi metri, che Enzo cerca di tenere pulito, ordinato, perché si allontani “quell’aria di tana abbandonata “che gli faceva paura.

Sì, tana quindi una gabbia per animali non per uomini, soprattutto se innocenti.

E così, dice Enzo, gira la ruota, lentissima mola di mulino, che macina tedio, schifo, abbrutimento. E intanto chiedeva a Francesca “Ma gli italiani lo sanno?

Momenti di inevitabile scoramento di un uomo che, per quanto si legga e si rilegga nell’anima, non trova un motivo per subire un’accecata giustizia.

La vita normale diventa un ricordo e chiede a Francesca un regalo semplice, possibile a tutti tranne a lui: “Cammina in mezzo al verde, raccogli un filo d’erba e mettitelo tra le labbra: sono io”. Quanto amore e quanto conforto riesce a dare alla persona che ama.

Soffre di più, se possibile, anche per questo: per avere trascinato i suoi affetti in quel fango, una piovra infame, sempre più viscida, con tentacoli sempre nuovi.

È una guerra la sua, vive in un lager frutto di una malata democrazia datata 1983.

A tenerlo in vita era il contatto con la sua donna, alla quale raccontava le sue miserie perché sapeva di essere capito, alla quale chiedeva di scriverne, di parlarne perché riteneva che il suo compito fosse uno: far sapere per far vincere la verità che, diceva… voglio vederla in piedi.

Traspare, anzi è evidente l’amore e la gratitudine per il sollievo che Francesca, con le sue risposte, sa fargli vivere e promette riscatto al suo dolore quando dice ”Ognuna delle tue lacrime ti verrà ripagata, è un regalo che ho giurato di farti”.

È grazie a Lei se riesce ad evadere mentalmente, attraverso le sue parole e i ricordi, anche per brevi istanti, da quella realtà immotivata.

Riesce a fare qualche amara battuta come quando dice che molti definiscono quella gabbia in cui vive “Carcere dei VIP”.

In tante lettere si dichiara disgustato all’idea che esistano giornalisti criminali della penna, analfabeti della vita, irresponsabili.

Non gli è stato risparmiato niente, ha vissuto il massimo dell’angoscia: in carcere innocente, durante un terremoto.

Tranne in rari momenti non mollò mai, perché non voleva subire il disonore senza combattere.

Un uomo pulito, ricco di orgoglio e dignità, che considerava ripugnanti gli arresti domiciliari perché erano una libertà provvisoria, chiesta e mendicata.

Cade e si rialza in una crocifissione senza fine.

Sappiamo tutti che la sentenza di primo grado e l’infamante accusa che gli costarono 10 anni di carcere, 50 milioni di multa e, infine la vita, fu rigettata in Appello e successivamente dalla Cassazione.

Enzo entrò ed uscì pulito da questa storia anche se nessuno potrà mai ripagare lui e la sua famiglia del dolore, dell’ingiustizia subita, della malattia che il suo corpo debilitato non riuscì a vincere.

Nessuno però potrà mai toglierci l’esempio che ci ha dato, la signorilità che non l’ha mai abbandonato nella sofferenza e che non ha mai esibito per avere degli sconti.

Tutti gli italiani onesti si riconoscono in lui e ci auguriamo che raccontino ai loro figli chi era questo grande uomo che, nonostante tutto, non smarrì mai sé stesso, la capacità d’amare e l’orgoglio di essere italiano.

Grazie Sig.ra Scopelliti per avermi consentito di parlare di emozioni che ha sempre custodito gelosamente dentro di Lei e che riscattano, con la forza che solo l’amore possiede.

Finalisti premi “Otto milioni” 2018

Do aver pubblicalo in data 26/3/2018 l’elenco dei finalisti dei due premi “Otto milioni” 2018 di musica e di letteratura, oggi proseguiamo l’informazione dando notizia degli articoli di giornalismo e delle opere di pesia finalisti di “Otto milioni” 2018). potrete votare l’opera o le opere da voi predilette cliccando su

https://www.emmegiischia.com/wordpress/esia-finalisti-premio/

(Finalisti Premio di poesia);


Cod.001 Franco Maccioni – Musiche assordanti
Cod.002 Miriam Bruni – Frutto
Cod.003 Franco Maccioni – Sai che
Cod.004 Giuseppe Vultaggio – Vivi il tuo cielo
Cod.005 Giuseppe Vultaggio – Alieno
Cod.006 Miriam Bruni – Mi vedo
Cod.007 Anna Rancāne – Non venite da me nell’autunno
Cod.008 Liga Sarah Lapinska – Non aspettarmi
Cod.009 Ināra Gaile – L’ageo
Cod.010 Angela Maria Tiberi – Walter Poli
Cod.011 Assunta Gneo – La nostra vittoria
Cod.012 Antonio Fiore – L’alba dell’amore
Cod.013 Enrico Danna – Insegnami a colorare il cielo
Cod.014 Flora Rucco – Madrilegio
Cod.015 Nina Lavieri – Lo spirito del vagabondo
Cod.016 Adam Ilyasov – Sesilia
Cod.017 Anita Ķēķe – La notte oscura
Cod.018 Ilze Zeimule – StepanovaL’arcobaleno
Cod.019 Broņislava Broņislava Dzene – Si può entrare in se così
Cod.020 Ingvar El Voron – I sogni colorati
Cod.021 Marija Gadaldi – La vita senza amore
Cod.022 Modris Andžāns – La Felicità
Cod.023 Nika Kolinz – In un attimo
Cod.024 Rasma Urtāne – Non toccarmi
Cod.025 Sanita Simsone – Rapsodia all’amore mio
Cod.026 Giuseppe Capoluongo -La sinfonia del tem
Cod.027 Sheril Curujev -La mia tristezza
Cod.028 Giuseppe Vultaggio – Irrimediabile pazzia
Cod.029 Milena Petrarca – Con il cuore negli occhi
Cod.030 Milena Petrarca – Il mio caffè francese
Cod.031 Aleksandra Zavišjus – Suicidarsi
Cod.032 Aleksandra Zavišjus – Aspetto ovvio.
Cod.033 Janis Jan Zarins – Un fiore bianco
Cod.034 Jānis Lapinskis – Per i mendicanti
Cod.035 Vera Roķe – La terapia di rugiada
Cod.036 Mairita Dūze – Il profumo di lillà
Cod.037 Ligija Kovaļevska – Accendi una candela
Cod.038 Anita Zvaigzne – Nel cielo dell’autunno
Cod.039 Eduards Aivars – Non mi piace l’organo
Cod.040 Elīna Zālīte – L’anima incurabile
Cod.041 Angela Maria Tiberi – Voglio Amarti
Cod.042 Liga Sarah Lapinska – Il mio Pescatore
Cod.043 Liga Sarah Lapinska – Il cervello dell’universo
Cod.044 Eva Mārtuža – Il mondo

e cliccando su

Giornalismo – Finalisti premio “Otto milioni” 2018

(Finalisti Premio di giornalismo)

COD001 Liga Sah Lapinska – La nostra isola
COD002 Caterina Guttadauro La Brasca – Hafez Haid
COD003 Angela Mia Tiberi – Caruso e zia Bettina
COD004 Silvana Lazzino – Roberto Prandin
COD005 Liga Sah Lapinska – Conoscere Rainis
COD006 Caterina Guttadauro La Brasca – Enzo Tortora
COD007 Silvana Lazzino – Patrizia Canola
COD008 Angela Mia Tiberi – Il colore degli aquiloni
COD009 Angela Mia Tiberi – L’urlo dell’innocenza

TWITTERONE

Nell’edicola della piazzetta San Girolamo a Ischia, potrete trovare il numero di Aprile del magazine Eudonna, edito da Il Sextante di Mariapia Ciaghi.
L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” fa parte della redazione della rivista.


DILA

Premi Otto milioni

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