Il Dispari 20190311 – Redazione culturale

Il Dispari 20190311 – Redazione culturale

Il Dispari 20190311

Il Dispari 20190311 – Redazione culturale

Editoriale

Alberto Manguel, Guido Angeletti, Andres Pociña, Lucia Marchi, Caterina Dominici, Marco Benedetti, DILA, Il Dispari, Adriana Iftimie Ceroli, Mario Ceroli… tutti insieme con Mariapia Ciaghi a Granada.

Si è svolto a Granada nei giorni 25, 26, 27 febbraio 2019, il ”Congresso Internazionale El Libro“, evento che ha riunito tanti insigni studiosi di storia del libro.

Ad aprirlo, Alberto Manguel, scrittore, traduttore ed editore di fama internazionale; vincitore di molti premi letterari.
Erede di J.L. Borges nella direzione della Biblioteca Nazionale Argentina di Buenos Aires, Manguel, classe ’48, è di origini argentine ma cittadino del mondo.

A chiuderlo Mariapia Ciaghi, editrice, giornalista, opinionista di questa pagina culturale, traduttrice e regista cinematografica, italiana di origini trentina ma cittadina del mondo.

Ha rivolto il più caloroso saluto agli illustri relatori e agli ospiti convenuti per celebrare tutti insieme questi incontri che sicuramente hanno aggiunto un tassello significativo alla sollecitazione di studi sul pianeta-libro e allo stimolo di future auspicabili indagini sull’evoluzione delle logiche e delle procedure produttive, distributive e di fruizione dell’editoria.

Invitata in qualità di editrice indipendente italiana per la qualità delle sue pubblicazioni, sia periodiche sia di testi, ha sintetizzato i cambiamenti che nell’arco degli ultimi anni hanno investito la piccola e media editoria in Italia.

Ecco uno stralcio del suo intervento:

Le difficoltà che incontrano la piccola e media editoria e le librerie indipendenti costituiscono un problema culturale di ampio respiro che riguarda l’intera comunità civile.

Infatti, a essere in pericolo non è esclusivamente un settore merceologico, che soccombe sotto la feroce espansione di monopoli, ma è la stessa possibilità di diffusione del patrimonio culturale. (…) La pluralità delle idee e dei contenuti editoriali può essere garantita esclusivamente dalla pluralità degli editori e degli attori che operano nel settore.

Allo stato attuale, il panorama editoriale italiano, essendo controllato per oltre il 60% da cinque grandi gruppi editoriali, sembra non poter garantire quel concetto fondamentale di biodiversità che, applicato al mondo del libro, indica la diversità dei libri presenti in un determinato contesto, ovvero la biblio diversità.

L’articolo 41 della Costituzione dice che l’iniziativa economica è libera ma anche che non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, o in modo da recare danno alla libertà, alla dignità umana. Mi sembra che la perdita della biblio diversità rientri pienamente in queste categorie“.

La propensione di Mariapia Ciaghi, titolare della casa editrice Il Sextante e del magazine Eudonna, ad avere a che fare con la creatività, declinata nei più svariati campi (arte, teatro, cinema) è alla base di ogni sua scelta editoriale.

A dimostrazione di queste “estensioni del libro” come le ha definite la Ciaghi, è stata esposta la scultura “Hipatia” di Guido Angeletti ed è stato proiettato il trailer (diretto appunto, da Mariapia Ciaghi) tratto dalla pubblicazione dell’opera drammatica dell’autore spagnolo Andres Pociña “Resa dei conti” tradotta ed editata ugualmente da Mariapia Ciaghi.

L’intervento di Mariapia Ciaghi si è avviato alla conclusione con il ringraziamento per i supporti ottenuti dalla direttrice della Biblioteca Casanatense Lucia Marchi, dalla studiosa trentina Caterina Dominici, dalla produzione di Marco Benedetti e dalla Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” artefice di importanti collaborazioni sfociate, tra l’altro, nell’accesso alla villa residenza e laboratorio creativo messa a disposizione da Adriana Iftime Ceroli e dal Maestro di fama internazionale Mario Ceroli, per registrare le scene del trailer.

Senza enfasi, è comunque realistico dire che l’intervento ha riscosso un autorevole apprezzamento dal mondo spagnolo affascinato anche dalle “estensioni” del libro (nonché dalla estetica della creatività italiana) e, per completezza d’informazione, vale la pena annunciare l’affermata disponibilità di Mariapia Ciagh a partecipare ad un prossimo evento in preparazione nella Biblioteca comunale Antoniana di Ischia.

Bruno Mancini

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Simbolicamente il delfino

La figura del delfino è correlata a quella delle acque e delle metamorfosi.
Una legenda narra che alcuni pirati ubriachi, dopo aver legato Dioniso all’albero della nave, caddero in mare e furono trasformati in delfini.

Un delfino è raffigurato accanto al tripode di Apollo, a Delfi.

Era anche il simbolo della chiaroveggenza, della saggezza e della prudenza.

Queste qualità, assieme alla velocità del suo nuoto, l’hanno fatto idealizzare come un maestro della navigazione, perciò viene rappresentato, come Poseidone, con un tridente o un’ancora.
Nell’arte greca, l’uomo era raffigurato spesso sopra un delfino.

Quest’animale sacro aveva un ruolo principale nei riti funebri in Creta, dove la gente pensava che i morti si ritirassero alla fine del mondo, nell’isola dei superfelici, e che i delfini li trasportassero sulla loro schiena fino alle nuove dimore al di là della tomba.

Plutarco descrive il viaggio di Ariòn, trasportato e accompagnato dai delfini che lo aiutano a difendersi dalla furia dei marinai che volevano ucciderlo.

Ariòn si gettò in mare e fu salvato dai delfini che gli ridettero la speranza nella vita, e ricevette anche gloria dagli Dei (Il banchetto dei sette saggi).

Questa storia è ricca di simbologie, di trasparente interpretazione: Arion alla fine passa alla vita misericordiosa e spirituale grazie ai delfini.

La narrazione su Dioniso conferma l’interpretazione del delfino come simbolo di conversione.

Infatti, Dioniso prese la nave per andare a Naxos, ma si accorse che in realtà la direzione era l’Asia, dove i pirati volevano venderlo come schiavo.

Allora lui trasformò le vele in serpenti, riempì la barca di vitigni e fece sentire il suono di flauti invisibili.

Così i pirati impazzirono e si gettarono in acqua, diventando delfini.
Il fatto poi che questi animali aiutino gli umani deriva dalla leggenda che vuole i pirati pentiti delle loro azioni.

Adriana Iftimie Ceroli

“Promo uno” di Bruno Mancini – Seconda puntata

Dando seguito a quanto è già stato pubblicato lo scorso 15 febbraio sulle colonne di questa pagina, continuo oggi a pubblicare, in anteprima, tutte le poesie inserite nel mio volume “Promo uno”.

Poiché in “Promo uno” propongo in ordine alfabetico un florilegio di 52 poemi tratti da tutte le raccolte pubblicate (Davanti al tempo – Iª edizione 1964; Agli angoli degli occhi – Iª edizione 1966; Segni -Iª edizione 1988; Sasquatch – Iª edizione 2000 ISBN 9781445220161; La sagra del peccato – Iª edizione 2006 ISBN 9781446187777; Incarto caramelle di uva passita – Iª edizione 2007 ISBN 9781326738006; Non rubate la mia vita – Iª edizione 2008 ISBN 9781409233848; Io fui mortale – Iª edizione 2010 ISBN 9781326785390; La mia vita mai vissuta – Iª edizione 2013 ISBN 9781291629972; Non sono un principe – Iª edizione 2014 ISBN 9781291664447;) userò lo stesso criterio alfabetico nella determinazione dei testi da pubblicare di volta in volta su questa pagina.

Dalla raccolta “Agli angoli degli occhi”

Agli angoli degli occhi

Agli angoli degli occhi
sotto pigrizie amiche
prepara a morte
nostalgia.
Passa più parti
lampo di tempo indietro
indietro secoli
e sempre come sempre.
Cambia
se non adesso
a morte.
Alla viola nasce il pensiero
e posso ancora muovermi
venirti accanto
e senti la corteccia
vecchia e inutile

Dalla raccolta “Davanti al tempo”

Alla carezza gelida

Rive odorose d’alghe;
sabbia,
costrutta forma di castello
dalla fantasia fanciulla,
pregna di sole
e di sapore di pesce;
vento compagno
di lunghe solitudini;
soffio della mia vela
quand’era suo dominio il mare,
quando sognavo nella tua ebbrezza regni;
acque
da assiduo moto
risospinte a riva
sui miei piedi
docili
alla carezza gelida;
acque,
insensate,
indomite,
voraci,
gracili giganti deformati
dalla fantasia del tempo:

necessità di sonno
al ritorno.

Dalla raccolta “La sagra del peccato”

Amico

Ho poco tempo
per essere
la copia antica
di me stesso,
o come bianca leggenda
attesa
da voce di grotta
sommersa
tra chele ed aragosta
insinuante
e danze d’alga
incerta
e flussi di onda
nebulosa.

Mi punge una figura
di uomo nudo
col volto incastonato
da denti spezzati,
e un cuore in mano.

C’è ancora,
se voglio
un goccio di pazienza.

Buona lettura

Bruno Mancini

Il Dispari 20190304

Rino Rosario Sortino, un giornalista dalle ampie vedute

Angela Maria Tiberi ci presenta Rino Sortino, nuovo amico dei progetti culturali Made in Ischia proposti dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, e prossimo collaboratore di questa redazione.

Rino Rosario Sortino è un giornalista iscritto nell’albo dei Free Lance, nato a Tripoli (Libia).
Dopo aver lavorato per diversi anni quale impiegato civile al Ministero della Difesa, si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma.

Le sue prime esperienze nel campo del giornalismo le fece come inviato allo Stadio Francioni di Latina, per descrivere le cronache della locale squadra di calcio che allora militava in Serie C.

Dopo anni di esperienza, nel settore riservato dello stadio, ebbe la grande opportunità di partecipare come opinionista sportivo negli anni 2006-7-8 alla trasmissione “Passione Sport” condotta da Pierluigi Grande in onda su Lazio TV e su Gold TV.

In quella settimanale trasmissione televisiva, che aveva raggiunto una certa popolarità nel settore, gli era assegnato il grande onore di raccontare le gesta di campioni del passato che avevano lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello sport.

In seguito, dopo aver scritto su diversi giornali on line, tra i quali è doveroso ricordare Latina Biz, ha preso parte a diverse giurie nel campo della moda e dello spettacolo in varie località italiane.

Rino, in seguito, ha inteso dedicarsi ad altri panorami oltre lo sport.

Ha, quindi, allargato i propri orizzonti ed ha scritto riguardo differenti argomentazioni su Latina Flash, una rivista del capoluogo laziale che indirizza i suoi interessi all’arte, alla cultura e allo spettacolo.

Latina Flash è una rivista, on line, oltre che cartacea, i cui lettori la seguono con grande partecipazione, in Italia e all’estero, e lo dimostra il fatto che da quando ha un sito operativo su internet, è stata visualizzata da circa sessanta milioni di persone.

Rino Sortino partecipa, inoltre, settimanalmente alla trasmissione Monitor in onda il giovedì sera su Lazio TV condotta dal bravissimo Direttore Egidio Fia, ed esprime di volta in volta i suoi pareri su molte problematiche sociali.

Già dalle prossime settimane potremo leggere i suoi articoli su questa pagina.

Benvenuto Rino!

Angela Maria Tiberi

Simbolicamente la scrittura

La storia della scrittura risale a circa 6000 anni fa.
I grandi maestri spirituali, Socrate, Buddha, Gesù Cristo non hanno lasciato come testimonianza nulla di scritto.
Un antico documento, rappresenta Toth, divinità egiziana anche della scrittura, che estrae alcuni caratteri dai ritratti degli dei.
Perciò essa ha un’origine sacra e si identifica con l’essere umano.
È il segno visivo dell’attività divina, della manifestazione della parola.

Qualche esoterico musulmano sosteneva che le parole sono il corpo di Dio.

In India, Saraswati era la dea le cui parti del corpo erano le lettere dell’alfabeto.
La pronuncia del nome della divinità suprema degli ebraici, Yahveh, è composta da quattro lettere, come quello di Allah, e ciò rappresenta la determinazione quaternaria dell’unità.
Il simbolismo cosmologico delle lettere è sopravvissuto nel rituale praticato nei tempi in cui la chiesa cattolica evocava la propria dominazione sul tempo e sullo spazio, parlando degli alfabeti latini e greci.

È facile intendere che le lettere conferivano alla Santa Scrittura un pluralismo di sensi gerarchizzati, che secondo Dante erano quattro di numero, mentre per il Corano, sette.

Seguirono gl’ideogrammi ed i geroglifici.

La scrittura cinese è essenzialmente simbolica, perché non usa alcun segno al quale si possa attribuire un altro tipo di significato.
Così possiamo affermare che scrivere o parlare in cinese comporti più la preoccupazione di diventare efficace che non quella di ubbidire ad un bisogno strettamente intellettivo.

Anche i celti usavano la scrittura.

Essa sorgeva dal dio incatenato, Ogmios, e aveva valore magico.
Il fondatore della linguistica moderna, Ferdinand de Saussure, ha fatto una distinzione pertinente: il linguaggio e la scrittura sono due sistemi ben distinti.
La scrittura materializza la rivelazione tagliando il legame umano per sostituirlo con delle lettere o dei segni.
Per fare reagire la rivelazione c’è bisogno del parlare.
Nelle anime non si scrive con l’inchiostro”, diceva Josepf de Maistre.

Adriana Iftimie Ceroli

Dissonanze: linguaggi e prospettive nella fotografia contemporanea.

Inaugurazione 14 Marzo 2019.

Progetto a più voci attraverso i nuovi linguaggi video e della fotografia di cinque fotografi, selezionati tra grandi maestri e giovano emergenti con opere di Claudio De Micheli, Sergio Silvestrini, Carlo Maria Crespi Perellino, Gianni Boattini e Alessandro Pizzo.

L’esposizione è curata da Paola Valori per le iniziative di Micro, in partnership con la casa editrice Il Sextante di Mariapia Ciaghi, che ne edita il catalogo, come punto di partenza comune, approfondimento e riflessione sul contemporaneo.

Il finissage della rassegna, che ha aderito al Mese della fotografia, accoglierà un doppio evento per celebrare il giorno internazionale della poesia con la partecipazione di voci internazionali quali il poeta e scrittore spagnolo Joan Barcelò, il poeta e scrittore inglese David Wilkinson, il poeta ischitano Bruno Mancini, la poetessa bulgara Anna Maria Perrova Ghiuselev, la poetessa romena Adriana Iftimie Ceroli e la saggista e critica Caterina Dominici.

A seguire performance su “Baudelaire, e la madre Caroline” di e con Federica Bassetti.

Roma, 14-21 Marzo 2019 c/o Micro Arti Visive

Le iscrizioni alle sei sezioni (poesia, letteratura, arti grafiche, 
musica, giornalismo, recitazione) del Premio “Otto milioni” 2019 
saranno aperte fino al prossimo 12 marzo.
Potrete consultare e scaricare i regolamenti al link:
https://www.emmegiischia.com/wordpress/bandi-completi/

Il Dispari 20190225

Editoriale

Poesia, narrativa, musica, arti grafiche, giornalismo e recitazione sono le sei sezioni dell’ottava edizione del premio “Otto milioni” 2019 ad iscrizione completamente GRATUITA

Con la pubblicazione odierna dei bandi relativi ai premi “Otto milioni” 2019, iniziano sia le nuove avventure annuali delle competizioni artistiche ad essi collegate; sia la composizione dell’antologia “Magari un brivido… “ che conterrà, tra l’altro, le opere finaliste di tutte le sezioni del premio i cui autori avranno manifestata l’intenzione di aderire alla proposta promozionale abbinata al suo inserimento nel catalogo della Casa editrice “Il Sextante” di Mariapia Ciaghi. Forse non tutti sapete che una mia forma mentale mi spinge sempre a volere rottamare le cose che non funzionano (recuperando pezzi di ricambio) e a modificare quelle che funzionano, perché credo che lo studio dei miglioramenti sia opportuno dedicarlo a ciò che abbia già dimostrato di valere qualcosa. Indubbiamente il premio “Otto milioni”, giunto alla ottava edizione, ha già dato prova di valere molto nel panorama artistico italiano se è vero che la proclamazione dei vincitori è diventato un appuntamento costante del Bookcity di Milano organizzato, vi ricordo per inciso, dall’Assessorato alla cultura del Comune di Milano con la collaborazione di varie Fondazioni d‘importanza internazionale tra le quali cito solo le Fondazione Feltrinelli, Corriere della Sera e la Repubblica. Quindi, secondo il suddetto principio, il Premio va cambiato… in meglio ovviamente, ed ecco che alle cinque sezioni del 2018 (poesia, narrativa, musica, arti grafiche, giornalismo) quest’anno se ne aggiungerà una sesta relativa alla “recitazione”. Le opere iscritte alle sei sezioni del premio continueranno ad essere giudicate con il consolidato sistema di votazione che desidero confermare anche per questa edizione. In sintesi si tratta di un sistema a quattro strati di votazioni per ciascuna sezione così riepilogabili: 1) selezione delle opere qualificabili escludendo quelle non corrispondenti alle norme dei regolamenti 2) selezione delle opere da mandare in finale attraverso il parere congiunto di Roberta Panizza e mio 3) votazioni opere finaliste a mezzo i siti web aderenti all’iniziativa, tramite coupon pubblicati sulla pagina culturale di questo quotidiano “Il Dispari”, e nelle antologie “Magari un brivido…” di prossima divulgazione 4) votazione opere finaliste tramite quattro Giurie completamente indipendenti una dall’altra. Per ognuna delle sei sezioni è stato preparato un bando con tutte le istruzioni utili alla iscrizione ed alla partecipazione al corrispondente premio.

In questa stessa pagina trovate il bando relativo alla sezione “Poesia”.

Per consultare tutti gli altri, che evitiamo di trascrivere per limiti di spazio, vi basterà accedere al link: https://www.emmegiischia.com/wordpress/otto-milioni-2019/Nella convinzione che anche dalla nostra isola d’Ischia sarete in tanti a voler partecipare, auguro a tutti un caloroso in bocca al lupo Bruno Mancini

Premio internazionale di poesia “Otto milioni”

REGOLAMENTO ottava edizione 2019 – TEMA LIBERO

1. L’iscrizione al Premio è completamente gratuita per TUTTI. 2. Una commissione nominata da Bruno Mancini provvederà a selezionare in maniera insindacabile le poesie che parteciperanno alla fase finale del Premio. 3. I Soci dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” avranno diritto ad iscrivere UNA loro poesia direttamente nel gruppo delle finaliste, purché rispettino quanto prescritto negli articoli successivi di questo regolamento. Sono esclusi da questa opportunità i Soci DILA che saranno, eventualmente, inseriti in una Giuria della sezione poesia del Premio. 4. Gli Autori che hanno già partecipato ad una qualsiasi delle Antologie pubblicate da Bruno Mancini sono equiparati agli Associati DILA. 5. Autori italiani e stranieri potranno iscrivere al Premio non più di 4 poesie ciascuno. 6. Le poesie iscritte al Premio: a) non dovranno avere ricevuto precedenti premi; b) dovranno essere inviate in formato word a emmegiischia@gmail.com; c) dovranno essere scritte in lingua italiana d) dovranno essere composte da un massimo di 30 righe (compreso il titolo ed eventuali spazi bianchi tra i versi e/o tra le strofe). e) potranno essere scritte in una delle seguenti lingue <arabo, francese, inglese, lettone, russo, spagnolo> purché, SOLO in questo caso, siano accompagnate dal versamento di 10.00€ ciascuna come contributo per la traduzione in italiano che verrà effettuata da poeti collaboratori dell’Ass. DILA. Tali versamenti andranno effettuati sull’IBAN che verrà indicato in maniera privata. 7. A richiesta degli Autori, TUTTE le poesie finaliste potranno essere pubblicate nell’antologia “Magari un brivido… ”. Tale loro pubblicazione sarà subordinata all’ordine di acquisto di almeno due copie dell’antologia. L’antologia sarà regolarmente provvista di un codice ISBN. Il prezzo di copertina del volume in bianco e nero sarà di 22.00 € e la stampa avverrà entro settembre 2019. 8. L’Autore, per partecipare al Premio, dovrà compilare in tutte le sue parti la dichiarazione annessa a questo regolamento e dovrà inviarla a emmegiischia@gmail.com debitamente firmata, insieme al file della poesia proposta. 9. La votazione conclusiva che designerà la poesia vincitrice, avverrà sommando i punti ricevuti mediante: a) link ai siti web che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 1 punto); b) coupon inseriti nelle testate giornalistiche che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 10 punti); c) schede allegate all’antologia “Magari un brivido…” (1 voto = 30 punti), d) voti espressi da giurie nominate da DILA e dagli sponsor del premio -i punti totali assegnati a ciascuna Giuria saranno pari al totale dei punti espressi al capo a. 10. Le poesie per partecipare al Premio dovranno pervenire, nella loro stesura finale, a emmegiischia@gmail.com entro e non oltre il 10 MARZO 2019. 11. I nomi dei finalisti saranno annunciati entro il 30 marzo 2019. 12. La classifica finale sarà resa nota in una data compresa tra il 10 ottobre e il 31 dicembre 2019. 13. La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 20 ottobre e il 31 dicembre 2019. La data e la località della premiazione saranno rese note ai finalisti con un preavviso di almeno 10 giorni. 14. Trattandosi di un premio ad iscrizione COMPLETAMENTE GRATUITA, Bruno Mancini si riserva il diritto di effettuare qualsiasi variazione a questo regolamento, e gli Autori, inviando i propri testi, ne prendono atto in maniera definitiva.

 

Due mie poesie dedicate.

Dalla raccolta di poesie “La sagra del peccato” (1957 – 2003): Nella foresta

Nella foresta di alghe marine boccaglio e maschera, furtivo, smuovo la tana della murena; è già matura la mia fobia. La piccola occhi celesti gote di rosso furente inquieta, sotto un monte di gocce salate, nella tana della murena; è già deciso il mio ritiro. Ma quando andremo a caccia di meduse? Dove? In cerca di tartufi, a cogliere ciliegie? E poi? In giro in bicicletta, al cinema all’aperto? La mia passione è pazza. Se fosse figlia la chiamerei Viviana.

Dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita” (2005 – 2007): Sembri

Oggi. Oggi dai trespoli selvagge cocorite oggi da Chio sovrana tralci di vitigni oggi etiopi zefiri ambrati giallo deserto di sabbie egiziache oggi sui prati delle tue lusinghe affascinanti. Così o come nel fertile appanno la goccia sul vetro. —°°°—°°°— Domani. Domani ti pongo addosso trina d’Alsazia domani raggiante ritorno d’incenso e di eucalipto domani che dipana i nostri intrighi le foto con sorrisi le lettere d’amore domani incise negli angoli dei mondi dal picco della mia follia. Discesa o risalita con docile affanno la mano alla roccia. —°°°—°°°— Oggi o domani. Oggi o domani forse ingorde speranze sonnamboliche ipnosi nella veglia incredula della nostra vita. Atlante affaticato io resto piolo. Calliope appartata tu sembri una sposa. Bruno Mancini

DILA

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Cenpis Orion – Psicologia Scuola Famiglia e Psicosomatica

Cenpis Orion – Psicologia Scuola Famiglia e Psicosomatica

Cenpis Orion

Psicologia Scuola Famiglia e Psicosomatica Psicologia Scuola Famiglia e Psicosomatica Prof. Antonio Popolizio

&

Cenpis Orion Psicologia Scuola Famiglia e Psicosomatica Psicologia Scuola Famiglia e Psicosomatica Prof. Antonio Popolizio & DILA Associazione culturale "Da Ischia L'Arte" sono lieti di invitarvi al convegno: “Conoscere, affrontare e vincere Ansia e Stress per migliorare la qualità della vita“

DILA

Associazione culturale “Da Ischia L’Arte”

sono lieti di invitarvi al convegno:

“Conoscere, affrontare e vincere Ansia e Stress per migliorare la qualità della vita“

che si terrà a Roma il 4 Ottobre 2018, presso la sala Mechelli Regione Lazio.

Sono coinvolte circa 70 scuole a livello nazionale, associazioni, enti, istituzioni, strutture sanitarie
per presentare un metodo innovativo di prevenzione e cura di ANSIA E STRESS “Metodo corpo e mente”frutto di anni di studio e ricerca del Prof A. Popolizio, psicologo psicoterapeuta, leone d’oro alla carriera.

Il convegno sarà l’occasione per coinvolgere scuole, associazioni, enti e strutture sanitarie alla campagna gratuita di prevenzione ed informazione su ansia e stress

Per motivi organizzativi è gradita conferma tramite emailinfo@cenpisorion.it oppure sms 3289770000

Info:

Tel. 068414142I dal lunedì sabato dalle ore 9:00 alle 13:00.

Il CENPIS ORION, polo qualificato di psicologia per la famiglia

Fondato da Antonio Popolizio, Il CENPIS ORION si pone da sempre come polo di riferimento competente per genitori, bambini e adolescenti, con la finalità inoltre di promuovere il benessere psico-fisico e l’autorealizzazione personale nella coppia, nella famiglia e nel lavoro sulla base di valori sociali e professionali.

Il Centro è costituito da un’èquipe di esperti in attività sociali e progetti altamente qualificati, da vari specialisti psicologi, psicoterapeuti e medici.

Antonio Popolizio

Antonio Popolizio, direttore del del CENPIS ORION, ha diretto i seguenti progetti di taglio europeo

autofinanziati (senza fondi FSE) dall’Associazione Cenpis:

“Genitori e figli nella scuola Europea del 2000” che ha visto il coinvolgimento di 60 scuole

“Promuovere la salute fisica e mentale nell’Europa del 2000” con il coinvolgimento di una rete di medici, scuole e strutture socio sanitarie;

“Europa, Psicologia e Sport” con il coinvolgimento di una rete di società sportive in rappresentanza di tutti gli sport.

“Stress, Ansia e Crisi di Panico nel lavoro e nella vita personale” avviato a Roma nel 2014 con il coinvolgimento di vari Comuni d’Italia, iniziato con un convegno alla Camera dei Deputati.

Antonio Popolizio

attualmente ha lanciato a Roma una campagna di sensibilizzazione sugli effetti dannosi dell’Ansia e lo Stress con il Suo Cenpis Orion – area Psicosomatica con conferenze, corsi e percorsi sul tema e con l’avvio di una ricerca scientifica su come prevenire lo stress nel lavoro e nella vita affettiva.

Accompagnare i genitori nel loro difficile compito…

Quello di “accompagnare” la persona per aiutarla ad individuare i propri punti forti è il vero compito di uno psicologo.
Egli, infatti, opera come supporto al genitore, portando quest’ultimo ad avere un ruolo molto attivo durante il percorso di miglioramento, suggerendo valide strategie cosi da poter permettere un potenziamento positivo e poter attivare tutte le risorse che la persona stessa possiede, per affrontare e superare ogni difficoltà.

Attività specialistica in sede

L’attività del CENPIS ORION è rivolta in particolar modo ai giovani, ai bambini e ai genitori. Un’equipe di specialisti qualificati affianca i genitori per affrontare le varie problematiche psicologiche di crescita dei figli.
L’attività rivolta ai bambini e agli adolescenti prevede consulenze ed interventi specialistici nei vari ambiti dello sviluppo psicologico, della famiglia e della scuola, con gli obiettivi di:

a) migliorare lo sviluppo psicologico per superare insicurezze;
b) migliorare autostima;
c) stare bene in famiglia per superare gelosie e incomprensioni, disagi dovuti a separazioni conflittuali dei genitori;
d) riuscire e realizzarsi a scuola, superando le difficoltà nello studio, i disturbi d’apprendimento, i disagi con coetanei, le ansie scolastiche.

Per i genitori sono previsti corsi di potenziamento di gruppo e percorsi individuali, per rafforzare l’autostima personale e sociale, migliorare la comunicazione, trasmettere ai propri figli i propri punti forti e il proprio equilibrio.

Tutti i servizi in sede

Il Cenpis ORION si pone da sempre come polo di riferimento competente per genitori, bambini e adolescenti, offrendo sostegno e consulenza diretta ai genitori e ai figli.
I servizi in sede prevedono incontri individuali e percorsi di miglioramento e potenziamento psicologico di vario tipo con l’obiettivo di migliorare il benessere psicologico e superare le insicurezze e le difficoltà di

comunicazione tra genitori e figli.

I servizi in sede del Cenpis Orion

Ambito personale, sociale e famigliare

• Psicodiagnosi
• Consulenza psicologica
• Sostegno psicologico
• Percorsi per adolescenti
• Percorsi per genitori
• Conflitti familiari e di coppia
• Interventi per problemi di sviluppo
• Problematiche comportamentali
• Crisi personali
• Difficoltà sociali e di comunicazione

Ambito scolastico

• Problemi e disagi scolastici per gli studenti di ogni età
• Consulenze e percorsi individuali
• Orientamento scolastico per gli studenti di III media
• Test psicoattitudinali per la scelta

della scuola superiore

• Orientamento universitario per gli studenti di V superiore
• Test psicoattitudinali per la scelta universitaria
• Test psicoattitudinali per l’inserimento professionale
• Riuscita scolastica
• Test per la riuscita scolastica per gli studenti di ogni età

Organico:

Direttore Antonio Popolizio

PRESIDENTE E DIRETTORE ASSOCIAZIONE CENPIS ORION – CENTRO di PSICOLOGIA e PSICOSOMATICA.
Psicologo della famiglia, della coppia e della persona, psicoterapeuta specialista in ansia, depressione e disturbi psicosomatici da stress.

Dr. Pietro Castiello

COORDINATORE SETTORE SCUOLE STATALI – COORDINATORE SETTORE TUTOR SCOLASTICO
Psicologo – Zona Corso Trieste – 00198 Roma -Italia
Tel 068414142
www.cenpisorion.it
Causa lavori di manutenzione, se il numero fisso non è disponibile contattare il Dott.

Castiello al 389.2731175

DILA & Bookcity

Antologia poetica – Pubblicità
Proposta di sponsorizzazioni

Caratteristica dell’opera

– 160 pagine stampate a 1 colore in b/n

– carta testo uso mano da grammi 80/mq
– copertina stampata a 4 colori con plastificazione opaca in bianca su carta da 300 grammi/mq
– allestim

ento brossura filorefe con doppia cordonatura
– prezzo di copertina 22.00
– editore Il Sextante con distribuzione nazionale

Condizioni valide fino al 30 Ottobre 2019.

Offerte valide fino al 30 Ottobre 2019 per i primi 10 Sponsors aderenti ad una delle seguenti proposte (IVA esclusa)

1) Partecipazione all’Antologia mediante 1 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 20 copie dell’Antologia a meno di 1/3 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 100.00 euro (5.00 euro a copia spedizione compresa!)

2) Partecipazione all’Antologia mediante 4 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia ad 1/6 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 300.00 euro (3.00 euro a copia spedizione compresa!)

3) Partecipazione all’Antologia mediante 10 pagine di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 400 copie dell’Antologia a 1/10 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 720.00 euro (1.80 euro a copia spedizione compresa!)

4) Partecipazione all’Antologia mediante un logo a colori deciso dallo Sponsor, sia in prima e sia in quarta di copertina, delle dimensioni massime di 30 centimetri quadrati.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 350.00 euro (3.50 euro a copia spedizione compresa!)

A complemento di tutte le precedenti proposte verranno effettuate GRATUITAMENTE queste ulteriori promozioni pubblicitarie.

A) Pagina personale per lo Sponsor su www.emmegiischia.com per la durata di un anno

B) Invito personale per lo Sponsor in occasione delle presentazioni pubbliche dell’Antologia

C) Tutte le immagin e/o i testi trasmessi in video attraverso una tv web

D) Disponibilità di ulteriori 10 copie per distribuzione omaggio presso biblioteche, scuole, testate giornalistiche ed emittenti televisive contattate dallo Sponsor.

Modalità pagamento
Pay pal comeicinesi@email.it
Bonifico Bancario IT 59 J051 4239 9301 3357 1082 422

Carta prepagata POSTPAY n. 4023600925626386

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inviare codice versamento a emmegiischia@gmail.com

Per contatti 3914830355 (ore 14 – 23)

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Sponsorizzando i nostri volumi di poesie,

senza dubbio gli Autori dei testi, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti.

Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).

La nostra esperienza ci dice che i libri ed i loro contenuti (siano anche messaggi pubblicitari) vivono e vengono letti da più generazioni, continuando a fare bella mostra di sé nelle case e nelle librerie, perché:

1) I libri sono cultura, serenità, malizia

2) I libri aggiungono valore agli auguri

3) I libri aumentano il pregio dei regali.

4) I libri donano intensità emotive.

5) I libri sprigionano emozioni.

6) I libri offrono esperienze insostituibili.

7) I libri rappresentano patrimoni di conoscenze.

8) I libri arricchiscono competenze.

9) I libri spandono seduzioni.

10) I libri suscitano serenità.

11) I libri adornano di charme.

12) I libri diffondono culture.

13) I libri posseggono fascino.

14) I libri infondono distensione.

15) I libri non ingannano, ma ammaliano.

16) I libri sono tranquillità, sono suggestioni, sono tentazioni, sono lusinghe, sono confronto e tanto altro ancora.

Grazie per l’attenzione.

Bruno Mancini

Vuoi aggiungere un pacchetto promozionale alle presentazioni dei tuoi eventi (libri, dischi, mostre, incontri…)?

Abbiamo disponibile:

1) Alcuni spazi d’informazione culturale e di riproduzione video all’interno del palinsesto di teleischia (digitale terrestre e web)

2) Il coordinamento e la gestione delle informazioni culturali per i sei comuni dell’isola d’Ischia del portale IDC “Italia Della Cultura”

3) Il sito www.emmegiischia.com

4) Servizi di grafica, di editing, e di stampa per ogni tipo di pubblicazione

5) Un numeroso gruppo di scrittori, giornalisti, artisti dello spettacolo, musicisti, pittori ecc. in grado di presentare eventi in prestigiose location ubicate sull’isola d’Ischia.

6) ) La sezione culturale di un periodico cartaceo

7) La gestione di una “Casa della Cultura LENOIS”.

8) La disponibilità di alloggi per Artisti in un Ostello LENOIS sull’Isola d’Ischia.

9) La sezione culturale di un periodico cartaceo

10) Numerose altre opportunità

Se vuoi ne parliamo.
Per contatti:
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Cell.

3914830355

tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

Il portale www.emmegiischia.com si propone come il sito in cui trovare il maggior numero possibile di eventi appunto culturali presentati sul territorio italiano. Posso assegnarti un login con il quale inserire autonomamente gli eventi di tuo interesse se m’invierai il nome l’indirizzo mail e un recapito telefonico.
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HOME – Libri – Ischia

Bruno Mancini,

ideatore del progetto culturale “Le nostre isole”
Il progetto culturale LENOIS nasce dal desiderio di costruire una TRIBU’di Artisti (Poeti, Narratori, Pittori ecc) che non si accontenti di rimanere segregata tra le quattro mura dei propri “siti”, ma decida di dare battaglia con le stesse armi e sullo stesso campo ove spadroneggiano banalità edulcorate omologate e massificate, e voglia farlo accettando di utilizzare a tale scopo alcune forme pubblicitarie come veicolo promozionale.

in questo periodo è impegnata nel proporre nuove forme di attività utili a dare visibilità al portale e pubblicità agli eventi, due delle quali mi sembra interessante proporre alla tua attenzione.

Scambio di visibilità. Perché non pubblicizzare www.emmegiischia.com sulle locandine degli operatori culturali? Può essere un’idea avvincente.

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DILA http://dila.altervista.org/
Antologia poetica – Pubblicità
Proposta di sponsorizzazioni
Caratteristica dell’opera
– 160 pagine stampate a 1 colore in b/n
– carta testo uso mano da grammi 80/mq
– copertina stampata a 4 colori con plastificazione opaca in bianca su carta da 300 grammi/mq
– allestimento brossura filorefe con doppia cordonatura
– prezzo di copertina 22.00
– editore Il Sextante con distribuzione nazionale
– ISBN
Condizioni valide fino al 30 Ottobre 2019.

Offerte valide fino al 30 Ottobre 2019 per i primi 10 Sponsors aderenti ad una delle seguenti proposte (IVA esclusa)

1) Partecipazione all’Antologia mediante 1 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 20 copie dell’Antologia a meno di 1/3 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 100.00 euro (5.00 euro a copia spedizione compresa!)

2) Partecipazione all’Antologia mediante 4 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia ad 1/6 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 300.00 euro (3.00 euro a copia spedizione compresa!)

3) Partecipazione all’Antologia mediante 10 pagine di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 400 copie dell’Antologia a 1/10 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 720.00 euro (1.80 euro a copia spedizione compresa!)

4) Partecipazione all’Antologia mediante un logo a colori deciso dallo Sponsor, sia in prima e sia in quarta di copertina, delle dimensioni massime di 30 centimetri quadrati.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 350.00 euro (3.50 euro a copia spedizione compresa!)

A complemento di tutte le precedenti proposte verranno effettuate
GRATUITAMENTE
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A) Pagina personale per lo Sponsor su www.emmegiischia.com per la durata di un anno

B) Invito personale per lo Sponsor in occasione delle presentazioni pubbliche dell’Antologia

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D) Disponibilità di ulteriori 10 copie per distribuzione omaggio presso biblioteche, scuole, testate giornalistiche ed emittenti televisive contattate dallo Sponsor.

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Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).
La nostra esperienza ci dice che i libri ed i loro contenuti (siano anche messaggi pubblicitari) vivono e vengono letti da più generazioni, continuando a fare bella mostra di sé nelle case e nelle librerie, perché:

1) I libri sono cultura, serenità, malizia
2) I libri aggiungono valore agli auguri
3) I libri aumentano il pregio dei regali.
4) I libri donano intensità emotive.
5) I libri sprigionano emozioni.
6) I libri offrono esperienze insostituibili.
7) I libri rappresentano patrimoni di conoscenze.
8) I libri arricchiscono competenze.
9) I libri spandono seduzioni.
10) I libri suscitano serenità.
11) I libri adornano di charme.
12) I libri diffondono culture.
13) I libri posseggono fascino.
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15) I libri non ingannano, ma ammaliano.
16) I libri sono tranquillità, sono suggestioni, sono tentazioni, sono lusinghe, sono confronto e tanto altro ancora.
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5) Un numeroso gruppo di scrittori, giornalisti, artisti dello spettacolo, musicisti, pittori ecc. in grado di presentare eventi in prestigiose location ubicate sull’isola d’Ischia.

6) ) La sezione culturale di un periodico cartaceo

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1) Vetrina negozio Prima parte

2) Vetrina negozio Seconda parte

3) Vetrina negozio Terza parte

4) Vetrina negozio Quarta parte

5) Vetrina negozio Quinta parte

6) Vetrina negozio Sesta parte

7) Vetrina negozio Settima parte

8) Vetrina negozio Ottava parte

Bruno Mancini scrittore
è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione, o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.

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Il Dispari 20180917 – Redazione culturale

Il Dispari 20180917 – Redazione culturale – Bruno Mancini

Il Dispari 20180917

Editoriale

L’inizio del mio racconto “Ambiguità” tratto dalla raccolta “Come i cinesi volume secondo”

Ambiguità – Capitolo 1°

Se non c’è più niente, e niente c’è da difendere, voglio conservare la memoria, le mie memorie per cercare di dare un senso ed un seguito all’assurdo tentativo di far quadrare il cerchio (lei cerchio io quadrato) che ho esasperatamente inseguito.

Scoprirono
vicoli storti in curve rapide,
a getto,
in fughe di risse
e c’erano voglie di addii.

Dialoghi, intimità, ragionamenti, passioni, le irrazionali note, cadute, catarsi, sdegni, i vari voltano di un atto, gli equivoci, i nodi, le sfide, i sensi dei vinti, i come, perché, dove, se, che abbiamo macinato più contro di noi per dare che non verso di noi per avere, più sciocchi per idoli che lucidi d’esperienze, sempre senza pause catalizzatrici.
Voglio conservare le mie memorie completamente libere da sovrapposizioni di tempi e da confronti con altre prospettive.

Vento fasciato a pelle
sbalzi, stridori
stimoli
stimoli
stimoli a lacrime.

Fino a giovedì 24 Ottobre (anzi notte tra mercoledì e giovedì), salvo due precisi momenti, non avevo vissuto in maniera passionale questa storia; voglio dire che non avevo vissuto sommerso in una impulsività irrazionale, bensì teso ad una conquista, con un impegno certo asfissiante perché in definitiva vestito di spregiudicatezza, cinismo, attesa, provocazione.
Solo ho detto, due momenti di passionalità, di uno forse scriverò più avanti, anche se mi era parso influente nel mio-suo quesito. L’altro, vissuto insieme con lei, lo definirei caratterizzato dallo…

Bruno Mancini

L’ECO DELLA PACE

di Mariapia Ciaghi

Sognare il dolce sogno della pace”: chi può dire di non nutrire o aver nutrito questo desiderio così ben espresso dalle parole di Kant?

Credo nessuno, neppure tra quanti, per realizzare quel sogno, sono fermamente convinti di dover usare gli strumenti della guerra.

Eppure la pace continua a essere relegata nel mondo dei “sogni”, in una “utopia” che non ha né luogo né tempo: la realtà ci parla di guerre, di conflitti, di violenze che, nel migliore dei casi, “sognano” sempre di essere le ultime, pretendono di costituire le dolorose e inevitabili premesse per una pace duratura che tuttavia mai giungerà.

Ma davvero nulla si può inserire tra il sogno e la realtà per rendere quest’ultima più simile al primo?
Davvero l’unica alternativa al brusco risveglio da un bel sogno è il piombare nell’angoscia di un incubo?

No, forse un esile spazio esiste, una fragile opportunità è concessa tra l’illusione del sogno e la tragica realtà delle cose: è l’ambito precario dell’immaginazione, intesa non come fantasia onirica bensì come respiro del pensiero, come capacità di dare un volto a realtà che non si vedono ma
della cui esistenza si è certi, nonostante tutto e contro ogni evidenza: “se dobbiamo immaginare la pace -osservava il filosofo francese Paul Ricoeur- è perché la guerra resta l’accecante realtà”.

Sì, “la pace appare oggi più che minacciata: una visione dello spirito, forse persino un’allucinazione, come una pellicola translucida, un profumo volatile, l’ala di un’ape, il sogno di un saggio che immagina di essere una farfalla o di una farfalla che si considera saggia” afferma Julia Kristeva.

E per questa scrittrice psicanalista diventa persino problematico “pensare la pace”, perché “il discorso sulla vita ci fa difetto all’inizio di questo terzo millennio…

Molto più che nello scontro di civiltà, il deficit della civilizzazione moderna risiede nella nostra assenza di risposta alla domanda: cos’è una vita? cosa significa amare la vita?”.

Allora, conclude, “più che la coesistenza pacifica tra religioni, è un’analisi radicale delle loro logiche di vita che può ancora salvarci”.

In questo senso pare fondamentale chiedersi come mai accada – e il fenomeno è talmente generalizzato a livello storico e geografico che non si può negarne la caratteristica di costante antropologica, indipendente dalla specifica natura dei contendenti – che la religione, cioè
quell’insieme di convinzioni, norme di comportamento, sentimenti e riti che mette in
comunicazione l’umano con il divino, inneschi pensieri e azioni di guerra e non di pace?

Nella dimensione del divino non siamo abituati a collocare l’anelito umano a una vita piena in cui pace, giustizia, prosperità, salute, assenza di dolore, gioia, amicizia possono trovare la loro fonte e il loro culmine?

Forse la ragione fondamentale consiste nell’enorme carica di “identità” e nella presunzione di “verità” di cui le religioni sono portatrici.

Da un lato, infatti, è tale la loro capacità di determinare, definire, identificare un popolo, una nazione ma anche una famiglia, un singolo, che finiscono per diventare il “collante” ideale per qualunque impresa che richieda all’uomo un superamento di se stesso, nel bene come nel male: così è la religione che mi fornisce la ragione per cui vale la pena dare la vita affinché gli altri
abbiano la vita, ma è la distorsione della stessa religione che può portarmi a dare la vita perché altri abbiano la morte.

D’altro lato, intimamente legato all’identità che la religione è in grado di offrire, vi è il concetto di “verità”.

Ora, finché questa “verità” viene cercata, scrutata, riconosciuta, accolta come dono destinato all’umanità intera, essa è parte integrante, fondamento di quella “pace” come vita piena che l’uomo
ricerca.

Ma quando la “verità” viene concepita come possesso esclusivo, come conquista da difendere e da imporre agli altri, essa innesca l’ostilità verso gli estranei e il “rigetto” verso i simili.

Capire la natura profonda di questi meccanismi è essenziale per invertire il senso di marcia delle enormi potenzialità insite nelle religioni: convertirne le finalità, anzi ripristinare il loro orientamento originale, teso alla piena realizzazione dell’essere umano, al ristabilimento di una condizione di pace cosmica, fatta di armonia interiore, di concordia con i propri simili, di serena convivenza con tutte le creature, di amore condiviso.

Immaginare la pace, allora, significa anche liberarsi da questi schemi mentali, dare spazio e possibilità di espressione all’altro, alla sua identità e alla sua verità: immaginare la pace significa,
come ricorda ancora Paul Ricoeur, “non sognarla o allucinarla, ma concepirla, volerla e sperarla. La pace, infatti, in ultima istanza, è più dell’assenza della guerra o della sospensione della guerra: è un bene positivo, una condizione di felicità che consiste nell’assenza di timore, nella tranquillità dell’accettazione delle differenze… Se si dovesse designare una forma verbale che distingue l’immaginazione della pace dal sogno, io la chiamerei l’ottativo della tranquillità, nella calma accettazione delle differenze su scala planetaria”.

Quanta ostinata perseveranza, quanta paziente tenacia, quanta lotta interiore richieda questa “tranquillità” è ogni giorno sotto gli occhi di ciascuno di noi.

Mariapia Ciaghi

NdR: “Mariapia Ciaghi, Socia dell’Associazione “Da Ischia L’

Arte – DILA”, già nota ai lettori di questo quotidiano Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio in quanto collaboratrice ed opinionista della pagina culturale, giornalista e

 regista cinematografica, titolare de Il Sextante (impresa di organiz

zazione di eventi internazionali e casa editrice che vanta tra le sue pubblicazioni anche il trimestrale Eudonna Magazine della quale lei è anche Direttrice), ha curato e pubblicato le ultime edizioni delle nuove antologie di DILA.” 

Il Dispari 20180917 – Redazione culturale - Bruno Mancini Il Dispari 20180917 Editoriale L’inizio del mio racconto “Ambiguità” tratto dalla raccolta “Come i cinesi volume secondo” Ambiguità – Capitolo 1°

Tre poesie di Angela Maria Tiberi

Presidente Regione Lazio Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”; Presidente Regione Lazio Accademia internazionale “Arte e Cultura” di Michelangelo Angrisani; Ambasciatrice Dell’Associazione internazionale “Magna Grecia Latina New York”.Presidente Regione Lazio Associazione internazionale “La pulce letteraria”;

SERGIANNI LUIGI

I tuoi capelli grigi
mi incutano profondo rispetto di un grande uomo
vissuto nell’Italia della gloria
del cinema italiano
conosciuto nel mondo oltre oceano
dal Polo Nord al Polo Sud.
Ora i giovani devono ritrovare quei valori
perduti e prenderti come esempio da imitare
con il tuo operato di giovane falegname
dalle mani cesellate di creatività infinita
a credere in loro come facesti tu
senza posa nella storia italiana del cinema
a cavallo di due generazioni che non ci sono più
ma rimaste immortalate nei film
dove li ritroviamo immortalati e
perennemente resteranno nella antica gloria italiana.

GIUSEPPE LORIN

Uomo di grande valore
la storia la fai vivere nei nostri cuori
come se tu avessi la macchina del tempo,
ci emozioni facendoci piangere le sofferenze
passate dagli uomini che ci hanno lasciato
con i loro dolori e sofferenze e gioie vissute.
Sei un uomo ineguagliabile che sa lasciare ai posteri
ricchezze inestimabili e uniche.

PAOLA OCCHI

Voce d’usignolo che tocchi la mia anima
sola e raminga nella città
dei fantasmi che vagano nel nulla.
Addolcisci il mio cuore stanco di credere nell’amore
di uomini privi di sentimenti
incapaci d’amare
consolami e asciuga le mie lacrime
nel vedere un giorno trionfare l’AMORE sul MALE
e i deserti che danno i loro frutti,
la TERRA luogo di esistenza dove esiste la fratellanza
senza barriere e la Pace fra gli uomini e la Natura
rispettata come una madre capace d’amare.

Il Dispari 20180910 – Redazione culturale

Il Dispari 20180910

Il Dispari 20180910

Editoriale

MICRO & IL SEXTANTE proporranno una Mostra d’Arte ad ingresso GRATUITO AD INVITI dal titolo L’ECO DELLA PACE il cui vernissage si terrà giovedì 20 Settembre 2018, alle ore 18:30, presso la  MICRO in Viale Mazzini 1, ove resterà in esposizione fino al successivo 30 Settembre.

La mostra L’ECO DELLA PACE a cura di Mariapia Ciaghi e Paola Valori è composta da cinquanta grafiche per la pace e contro tutte le guerre.

Un nucleo di inediti materiali d’archivio provenienti dalla collezione privata di il Sextante di Mariapia Ciaghi raffiguranti opere realizzate da alcuni dei migliori artisti mondiali.

L’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”

tramite me (tel. 3914830355 ore 11-24) e/o tramite Angela Maria Tiberi (tel 3205584216) Presidente della sede operativa di Latina, provvederà al rilascio di inviti per tutti i lettori di questa pagina e per tutti i membri del nostro gruppo fb LENOIS che ne faranno richiesta entro il prossimo 15 Settembre.

Tutti coloro che per ragioni di distanza non saranno in condizione di presenziare all’evento, potranno concordare con Angela Maria Tiberi un breve cenno di saluto che sarà espresso agli artisti, agli organizzatori e ai visitatori della mostra da uno dei Soci DILA presente all’evento.

I Soci DILA, e solo loro, potranno iscriversi, sempre tramite Angela Maria Tiberi, per partecipare attivamente alla presentazione dell’evento.

Il Vernissage sarà registrato in video e successivamente sarà immesso in rete e diffuso tramite le TV che seguono con interesse i progetti culturali indicati ed organizzati da DILA e dai suoi Soci.

Ampio spazio sarà riservato alla cronaca dell’evento in questa pagina culturale del quotidiano Il Dispari di Gaetano N Di Meglio (distribuito in edicola ogni lunedì in gratuito abbinamento con la storica testata giornalistica Il Mattino di Napoli)

La Mostra  L’ECO DELLA PACE

nasce da un’idea di Mariapia Ciaghi  Socia dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, già nota ai lettori di questo quotidiano Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio in quanto collaboratrice ed opinionista della pagina culturale, giornalista e regista cinematografica, titolare de Il Sextante, impresa di organizzazione di eventi internazionali e casa editrice che vanta tra le sue pubblicazioni anche il trimestrale Eudonna Magazine oltre a curare l’edizione delle nuove antologie di DILA, direttrice della rivista Eudonna); con il coordinamento generale di Paola Valori della quale pubblicheremo presto un’intervista esclusiva per questa testata giornalistica e che ora ci limitiamo a presentare dicendo solo che è specializzata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle.

Ha svolto attività freelance per diverse case editrici

curando l’illustrazione di copertine per libri destinati sia ai ragazzi che al pubblico adulto, affianca all’attività di illustratrice e designer un vivo interesse per l’organizzazione di iniziative culturali, artistiche e musicali, è promotrice di eventi dedicati alle nuove tendenze dell’arte contemporanea, collabora con artisti e istituzioni nell’ideazione e realizzazione di progetti culturali, ha fondato MICRO, spazio aperto alle nuove tendenze dell’arte e della ricerca, dove alterna mostre di artisti contemporanei a esposizioni proprie, ed è presidente dell’Associazione Michele Valori impegnata particolarmente nella promozione delle arti visive contemporanee e nell’allestimento di mostre, rassegne, conferenze, dibattiti e workshop.

La Mostra rientra nell’ambito di “Open Generazioni a Confronto”

una serie di appuntamenti culturali ideati e promossi dall’Associazione Michele Valori con attività espositive, giornate di ricerca e incontri di approfondimento, che focalizzano l’attenzione sul confronto intergenerazionale tra artisti.

La collaborazione tra Paola Valori e Mariapia Ciaghi, oltre a sottolineare il valore storico artistico della collezione, intende offrire un’occasione di incontro e di riflessione sul ruolo dell’arte su temi tanto attuali e urgenti come la pace e il dialogo tra culture diverse

La Mostra può considerarsi un piccolo ma intenso percorso espositivo, ricco di inedite produzioni realizzate nel secondo Novecento e presentate al pubblico per la prima volta:

Gropper, Makoto Ueno, J.W.Wassiljew, Norberto Onofrio, Jose Venturelli, Erasto Cortes, Charles White, Verdon Morcom, I.Md. Sukengadja, Toshitugu Yoshida, To Chiem, Nguyen do Cung, Kim Gon-Dzung, BaUn-Song, Li Tschung, Li Hua, Wu Fan, U Ohn Lwin, Haren Das, Ruth Schloss, Nicolaus Manoussis, Augusto Murer, Giacomo Manzù, Peter Peri, Fritz Griebel, Arno Mohr, Fritz Cremer, Tadeusz Kulisiewicz, Vaclav Sivko, Orest Dubay, Karl Raszler, Johann Kass, Julius Hincz, Gheorghe Ivancenco, Marcel Chirnoaga, Jakobov Mirtscho, Georgi Daskalov, G.F. Sacharow, I.N. Worobjewa, N.I.Kalita.

MICRO è la struttura organizzativa, nonché la sede, di un progetto dedicato alla creatività  contemporanea.

Luogo interattivo dove convergono le più diverse forme di espressività.

Propone una programmazione culturale multidisciplinare con eventi, esposizioni, performance, installazioni, grafica, design, fotografia, musica, spettacolo.

Concepito come work in progress, legato ai diversi luoghi espositivi che lo accolgono, si è ormai consolidato come punto di aggregazione anticonvenzionale per Roma e la sua provincia.

La mostra sarà inaugurata alla presenza delle curatrici e resterà visitabile su appuntamento  chiamando il numero +39 347 0900625.

Visto l’alto valore dell’iniziativa durante il periodo d’esposizione sono previsti incontri con promotori culturali ed esperti, per educare alla pace le nuove generazioni attraverso percorsi laboratoriali per le scuole di diverso ordine e grado.

Riferimenti organizzativi per i visitatori:

info@associazionemichelevalori.it

info@ilsextante.net

emmegiischia@gmail.com

Bruno Mancini

Angela Maria Tiberi intervista Luigi Sergianni in esclusiva per Il Dispari

Luigi Sergianni è definito il “cinema italiano” in quanto ha lavorato come scenotecnico nei film dei più grandi attori e registi italiani fin dalla fine degli anni Sessanta.

-D: Come è nata la sua passione per il cinema ?

-R: Nel 1968 mi recai agli Stabilimenti di Cinecittà a ROMA perché avevano bisogno di un falegname e con l’incoraggiamento di mia moglie intrapresi questa carriera quasi per gioco.

-D: Quali sono i film a cui ha partecipato?

 -R: Construction manager: 2013 The Elevator: Three Minutes Can Change Your Life; 2009 Holy Money; 2007Seta; 2006 Black Dahlia; 2006 Le colline hanno gli occhi; 2005 Il nascondiglio del diavolo – The cave; 2002/IHeaven; 1999 Titus; 1997 Kundun; 1994 A che punto è la notte (TV Movie); 1985 A.D. (TV Mini-Series); 1994 Il postino; 1991 Monteriano – Dove gli angeli non osano metter piede; 1990 La voce della luna; 1989 Etoile; 1988 Le avventure del Barone di Munchausen; 1986 Il nome della rosa; 1982 Oltre la porta; 1969Fellini – Satyricon. 

Construction coordinator: 2002 Gangs of New York; 1998 La leggenda del pianista sull’oceano; 1996 Bambola; 2003 Ritorno a Cold Mountain.

Construction supervisor: 2002 Callas Forever; 1999 Il settimo papiro (TV Mini-Series 3 episodi); Part Three; 1999 Part Two; 1999 Part One; 2005 Casanova. 

Set construction supervisor: 1988 Il segreto del Sahara (TV Mini-Series 4 episodes). 

Master set builder: 1989 Francesco. 

Set constructor: 1986 Ginger e Fred; 1983 Donna sola. 

Construction manager – uncredited: 1976 Il Casanova di Federico Fellini.  

-D: Come scenotecnico si ricorda alcuni film?

-R: Non sono solo scenotecnico, ho avuto altre mansioni. Ora elenco alcuni film.
Scenotecnico, filmografia: 2007 Seta.
Direttore dei lavori: 2006 Le colline hanno gli occhi.
Capocantiere: 2005 Casanova.
Construction Co-ordinator SV: 2005 La grotta.
Supervisore dei lavori: 2005 The Black Dahlia.
Construction Manager: 1990 La voce della luna.
Imposta Decoratore: 1989 Le avventure del barone di Munchausen.
Responsabile della costruzione: 1986 Der Name der Rose.
Capocantiere: 1985 Zenzero e Fred.

-D: Quale regista sente più vicino alla sua personalità?

-R: Ho conosciuto notevoli registi ma ho sentito più vicino a me Sergio Leone.

-D: In quali film ha lavorato con lui?

-R: C’era una volta in America.

-D: Ha conosciuto Federico Fellini?

-R: Sì, ho lavorato con lui in Satyricon, Amarcord, Roma, La città delle donne, Casanova,

D: Quale tra i film di Federico Fellini è stato il più difficile da interpretare?

-R:  Satyricon

-D: Qual è fra gli attori con cui ha lavorato quello che ha stimato o, se ancora in vita, stima di più?

-R: Marcello Mastroianni, era una persona molto umile, direi un gentiluomo.
-D: Ha lavorato con Pier Paolo Pasolini?
-R: Sì, ho girato con lui Il Decameron, Uccellacci e uccellini.
-D: Quali sono gli ultimi film in cui ha lavorato?
-R: Gomorra I, Gomorra II, Suburra, I delitti del BarLume.

-D: Qual è l’attore che porta nel cuore?

-R: Massimo Troisi con la sua interpretazione nel film Il Postino.

-D: Qual è la donna invece che porta nel suo cuore?

-R: Mia moglie, compagna fedele e ammirevole che mi ha sostenuto e compreso in oltre cinquanta anni di matrimonio.

La ringrazio per la sua disponibilità.

Le ho dedicato la seguente poesia

 

Luigi Sergianni

I tuoi capelli grigi
mi incutono profondo rispetto
nei tuoi confronti,
grande uomo
vissuto nell’Italia della Gloria del cinema italiano
conosciuta nel mondo d’oltreoceano.
Oggi i giovani devono ritrovare quei valori
perduti e prenderti come esempio da imitare
con il tuo operato di giovane falegname
dalle mani di creatività infinita
e credere in se stessi come facesti tu
senza posa nella storia italiana del cinema
a cavallo di due generazioni che non esistono più
ma che sono immortalate nei film
che perennemente resteranno nella antica gloria italiana.

Angela Maria Tiberi Presidente Regione Lazio per conto dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Presidente Regione Lazio per conto dell’Associazione internazionale La Pulce Letteraria.
Ambasciatrice dell’Associazione Magna Grecia Latina New York.
Ringrazio per la collaborazione Manuela Ranaldi (Segretaria Delegazione Regione Lazio Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”).


Il Dispari 20180903 – Redazione culturale

Il Dispari 20180903

Il Dispari 20180903 Editoriale L’inizio del mio racconto “Il libro di Sonia”

Editoriale

L’inizio del mio racconto “Il libro di Sonia” tratto dalla raccolta “Come i cinesi volume primo”

Il libro di Sonia
Capitolo 1°

Così mentre –“Avidamente allargo la mia mano” – *
pongo uno specchio curvo, focalizzante l’infinito appiattito alle spalle, sostengo, per il tempo di una immagine, l’incredulità e lo stupore di un primo piano sghembo, distorto, ambiguo, sfocato e pieno di propaggini tentacolari attecchite fino ai lembi estremi del composto scenografico, e biascico in fissità di automa.

– “Cercavano il miglio gli uccelli ed erano subito neve; ” -*

Tratteggiando l’orlo del baratro, le ginestre (fiore amato dalla mia donna) stratificavano “fotogrammetrate” nel lento percorso, sinuoso per coste scoscese, di un treno partito da una notte del nord ed ora ficcato finalmente, nell’alba già lucida, su mari e monti di borghi antichi siciliani.
Sonia ad un passo dai quaranta anni viveva fisicamente non oltre l’agitazione degli occhi su squarci di luci, e, solo a tratti in strette decise delle mani che sbiancavano il tenue rossore del primo sole di tarda primavera imprigionato dalle sue dita – lunghe e delicate -. Sonia per altro immobile, sporgendo un taglio di viso in offerta al fruscio dell’aria violenta e quasi tagliente – arrotolata tra i capelli -,

E Sonia pensava:

“Chissà cosa farò da qui ad un mese, o cosa penserò in quel giorno di luglio, oppure in un qualsiasi altro giovedì 11 Settembre, 18 Settembre, nel Dicembre 198…
Oggi, so troppo bene quel che penso e quel che faccio e quel che so. Che strano, oggi la primavera è forte, la terra si risveglia, nascono tutti i fiori che mi piacciono tanto e muore tutto ciò che mi piaceva tanto.
Accetto di riconoscermi. Accetto di riconoscermi perché mi sento sola come non mai, peggio, sola come sempre. Sì, accetto di riconoscere anche la mia solitudine. Amore, affetto, comprensione, intese, solitudine, solitudine, solitudine, solitudine. Chi avrebbe…

* Versi di Salvatore Quasimodo

Edizione prima – Editore Bruno Mancini – Pubblicato 9 Settembre 2006 – Lingua italiana – Pagine 146 – Rilegatura copertina morbida con rilegatura termica – Inchiostro contenuto bianco e nero – Peso 0,27 kg – Prodotto ID 470699
http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/come-i-cinesi-volume-primo/paperback/product-470699.html

Lucia Fusco inizia a collaborare con la pagina culturale di
Il Dispari intervistando Angela Maria Tiberi

inizia a collaborare con la pagina culturale di Il Dispari

intervistando

Angela Maria Tiberi

UNA VITA TRA CINEMA E POESIA

Nella villetta a Pontinia quadri, passeggini e biciclette invadono il perimetro delle scale, nel salotto di casa un quadro dai toni viola di Novella Parigini, libri sulle pareti e un bambino addormentato in un box rapiscono lo sguardo e l’anima di chi entra a casa di Angela Maria Tiberi.
Mi accoglie con un sorriso dolcissimo e un bicchiere di acqua fresca e limone.

-D: Angela, dalle tue poesie traspare una creatura che non conosce malvagità…

-R: Imperfetta, cerco di impegnarmi nel mio meglio.
Ignoro i cattivi, devo dire che ho ricevuto il bene anche dai miei nemici.
Spero nel bene, non è una maschera. Io sono così.
Sono nata a Pontinia ma cresciuta a Roma, a Largo Preneste, quando c’erano casette e baracche.

Per strada ho conosciuto Anna Magnani che portava caramelle e giocattoli rotti ai bambini della borgata, da noi traevano ispirazione per il loro lavoro Mario Riva, che ci accarezzava con delicatezza e mi faceva soffrire dicendo che sembravo asiatica con i miei occhi a mandorla, Aldo Fabrizi, Vittorio Gassmann, Alberto Sordi, Pier Paolo Pasolini mi ha ripreso – acefala! – con due fiaschi d’acqua in “Ragazzi di borgata”. Venivano da noi bambini nell’oratorio della Chiesa di Sant’Anastasìa, per conoscerci, per parlarci.

Sono stata a Roma fino al 1981 poi mi sono sposata con il mio primo amore che mi dedicava poesie e canzoni e mi sono trasferita a Latina, dove ho insegnato Economia Aziendale per 33 anni.
Ho sempre sentito la mancanza dello stile di vita della Capitale.

-D: Hai vinto circa duecento cinquanta premi e titoli in undici anni…

R: Sì. Mi ha spinto a scrivere Domenico Di Stefano, che oggi è il mio spirito guida.
Continuo a sentire il suo amore e la sua vicinanza.
Ho scritto venti libri di poesie e racconti, ho partecipato con le mie opere in svariate antologie.
Ho iniziato a scrivere dopo la morte di mio padre, per ricordare mio nonno, eroe di guerra e medaglia di bronzo, morto ad Addis Abeba nel 1937.
Mio padre, ragazzino orfano, soffrì la fame e l’abbandono della famiglia e di non poter riavere il corpo del genitore, ormai nell’Ossario di Guerra e quindi non più restituibile.
Da questa sofferenza sono partita per esprimere un desiderio di pace e di amore universale.

Amo tutti: la mia famiglia, i miei amici, le persone.

Spero che Salvini voglia cambiare le condizioni di vita degli ultimi, specialmente dei bambini.
Ho fiducia nella sua buona volontà. Spero che abbia la forza di dare dignità anche agli ultimi.
Amo i rom perché non sono compresi e voglio ricordare il loro genocidio, insieme a quello dei nostri fratelli ebrei, che amo insieme ai palestinesi.
Vorrei che i potenti e i ricchi della terra operassero per attuare la pace universale, così come ci hanno insegnato Cristo e tutti i profondi religiosi nel mondo.

-D: Che rapporto hai con gli animali?

-R: Ho avuto un pesciolino che ha vissuto con me per undici anni, ora ho un cane e un gatto che amo molto.

-D: I tuoi libri sono spesso accompagnati da bellissime immagini…

-R: Sì. Sono disegni e dipinti di Milena Petrarca, pittrice, ispiratrice ed amica, vincitrice del Premio di Arti grafiche “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Tramite DILA, il Premio Magna Grecia, il quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio e diversi altri gruppi di Artisti con i quali collaboro con spirito di gioia, ho conosciuto Giovanni Rotunno, Assunta Gneo, Bruno Mancini, Michelangelo Angrisani che mi sono di aiuto nell’ispirazione e nell’opera.
Con loro partecipo a numerose giornate di incontro di arte, musica, poesia, cultura che mi danno la carica per continuare il mio lavoro.
A Latina, per il mese di settembre, sto progettando con un’amica un salotto letterario dedicato alle donne.

Grazie Angela, buon lavoro e buone vacanze.

LUCIA FUSCO

NdR: Chi è Lucia Fusco? Ve lo diremo presto!

Twitteroni

1) Oggi, 3 Settembre 2018,

importantissimo appuntamento al Museo Etnografico del Mare di Ischia (Ischia ponte Palazzo dell’Orologio ore 18.00) per avviare nuovi impulsi atti a garantire la sopravvivenza del Museo mediante la collaborazione di Sponsor e di nuove idee gestionali.

Tutti gli amanti della cultura presenti sull’Isola d’Ischia dovrebbero ritenere indispensabile partecipare a questa che è, senza dubbio, una lodevole iniziativa nella prospettiva di rilancio di un Museo dalle caratteristiche quasi uniche in Italia.

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” insieme a numerose altre Associazioni, con le quali essa ha in atto rapporti di stretta collaborazione, hanno deliberato di partecipare all’incontro delegando me a rappresentarle ed autorizzandomi ad offrire tutta la gratuita collaborazione possibile.

2) Il Comune di Forio

è ricorso alla procedura corretta, con avviso pubblico, atta ad assegnare l’incarico di Direttore artistico per le prossime manifestazioni natalizie.
Infatti, il Comune ha partecipato all’avviso pubblico della Regione Campania per essere ammesso al finanziamento con fondi Poc 2014-2020 da erogare appunto per la organizzazione di “Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale”.

Il progetto “Note di Natale sotto l’albero” edizione 2018 – 2019” si propone l’obiettivo di «valorizzare tutte le risorse storico – culturali presenti sul territorio, di avvicinare le nuove generazioni alle diverse forme dell’arte – musica, danza, teatro – e di promuovere l’artigianato locale, superando la dimensione locale nella capacità di attrazione di flussi turistici provenienti anche da altre regioni d’Italia».

Questo progetto di massima è stato giudicato ammissibile dalla Regione. Per passare alla fase successiva si deve redigere il progetto esecutivo, specificando e calendarizzando gli eventi che si intende realizzare, nonché indicando il Cast artistico delle singole manifestazioni e il Direttore artistico.

Poiché nell’organico comunale non è possibile reperire figure professionali disponibili, è stata avviata la procedura esplorativa e comparativa per l’individuazione della figura del Direttore artistico. Il Direttore artistico sarà, quindi, nominato tramite valutazione e comparazione dei cs pervenuti e ad un eventuale colloquio.
Il relativo compenso è stato determinato in 3.740,40€..

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, che qui rappresento, insieme a numerose altre Associazioni, con le quali essa ha in atto rapporti di stretta collaborazione sarà lieta di collaborare con il Comune di Forio e con il Direttore artistico prescelto, realizzando GRATUITAMENTE spettacoli culturali e di Arte varia.

Bruno Mancini

Il Dispari 20180827 – Redazione culturale

DILA & IL DISPARI 2018

 

Il Dispari: una pagina per DILA

DILA & IL DISPARI 2017

Il Dispari & Bookcity

Gaetano Di Meglio

Miramare Gaetano .jpg

Direttore del quotidiano Il Dispari

DILA & IL DISPARI 2017 Redazione culturale

distribuito in edicola insieme al quotidiano “Il Mattino” di Napoli

Il mattino logo

ha scritto:

Al Presidente Bruno Mancini e a tutti i Soci Fondatori dell’Associazione Culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

  • Cari amici, come da accordi verbali con Bruno Mancini ed in considerazione della valenza culturale e sociale dei progetti proposti dalla “nostra” Associazione DILA, ho piacere di rendere disponibile una pagina settimanale del quotidiano Il Dispari, da me diretto, per offrire una costante informazione dei programmi DILA ed una qualificata presentazione delle Opere e degli Artisti che vorrete mettere in mostra.
    Tutto ciò tenendo in massima evidenza possibile il rapporto con la realtà geografica, isola d’Ischia in primis, nella quale viene distribuita la testata Il Dispari che, vi ricordo, è venduta in abbinamento con il quotidiano Il Mattino di Napoli.La pagina sarà inserita, salvo imprevisti, nell’edizione del lunedì. Il format suggerito è quello di 2-3 articoli della lunghezza totale di circa 6.000 battute spazi compresi con l’aggiunta di 1-2 foto. Augurando a DILA e al Il Dispari una felice e lunga collaborazione

————|————

Gaetano Di Meglio

Il Dispari Quotidiano | Il direttore

m. +39 346.6226480
u. +39 081.18909067
www.google.com/+gaetanodimeglio
dir@ildispari.com
www.ildispari.it

Alla attenzione di tutti gli Amministratori dei gruppi ai quali sono iscritto.

Nella pagina

IL Dispari 20150525 testata -comp

che il quotidiano Il Dispari (distribuito in edicola insieme al quotidiano Il Mattino di Napoli) ha recentemente assegnata all’attività redazionale dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” (della quale sono Presidente), sarò lieto di pubblicare notizie di carattere artistico culturale indicate dagli Amministratori dei gruppi ai quali sono iscritto.

Ciò vuole rappresentare il naturale proseguimento del programma di collaborazione con le varie forze operanti sul territorio che è parte integrante dei progetti culturali da me proposti con la Direzione Artistica di Roberta Panizza.

Compatibilmente con lo spazio di volta in volta disponibile, e con l’avvertenza che i contenuti dovranno essere interessanti specialmente per la comunità ischitana, invito chi di voi vorrà partecipare a questa iniziativa ad inviarmi un cenno di adesione e gli opportuni recapiti telefonici/e-mail a

emmegiischia@gmail.com.

Per ulteriori informazioni rispondo dal 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24 con avvertenza che NON rispondo a numeri segnalati come anonimi.
Bruno Mancini

DILA & IL DISPARI 2015 – 2016

Il Dispari DILA 2

Il Dispari: una pagina per DILA

DILA & IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

1 Il Dispari 2017-01-02

2 Il Dispari 2017-01-09

3 Il Dispari 2017-01-16

4 Il Dispari 2017-01-23

Il Dispari 2017-01-27

6 Il Dispari 2017-01-30

Il Dispari 2017-02-06 Agenzia entrate

Il Dispari 2017-02-06

7 Il Dispari 2017-02-13

8 Il Dispari 2017-02-20

9 Il Dispari 2017-02-27

10 Il Dispari 2017-03-06

11 I1 Dispari 2017-03-/a>

13 Il Dispari 2017-03-20

12 Il Dispari 2017-03-27

13 Il Dispari 2017-04-03

I4 Dispari 2017-04-10

I5 Dispari 2017-04-18

16 Il Dispari 2017-04-24

17 Il Dispari 2017-05-01

18 Il Dispari 2017-05-08

19 Il Dispari 2017-05-15

Il Dispari 2017-05-22

20 Il Dispari 2017-05-29

21 Il Dispari 2017-06-05

22 Il Dispari 2017-06-12

23 Il Dispari 2017-06-19

24 Il Dispari 2017-06-26

25 Il Dispari 2017-07-03

26 Il Dispari 2017-07-10

27 Il Dispari 2017-07-17

Il Dispari 2017-07-24

28 Il Dispari 2017-07-31

29 Il Dispari 2017-08-07

30 Il Dispari 2017-08-14

31 Il Dispari 2017-08-21

32 Il Dispari 2017-08-28

33 Il Dispari 2017-09-04

34 Il Dispari 2017-09-11

35 Il Dispari 2017-09-18

36 Il Dispari 2017-09-25

37 Il Dispari 2017-10-02

38 Il Dispari 2017-10-09

39 Il Dispari 2017-10-16

40 Il Dispari 2017-10-23

41 Il Dispari 2017-10-30

42 Il Dispari 2017-11-06

43 Il Dispari 2017-11-13

44 Il Dispari 2017-11-20

45 Il Dispari 2017-11-27

46 Il Dispari 2017-12-04

47 Il Dispari 2017-12-11

48 Il Dispari 2018

DILA & IL DISPARI 2017

Il Dispari

Associazione culturale DILA

YOUTUBE Bruno Mancini

Camera Commercio Milano vetrina progetti

CCIAA Milano Progetto Otto Milioni

DILA & Bookcity

Antologia poetica – Pubblicità
Proposta di sponsorizzazioni

Caratteristica dell’opera

– 160 pagine stampate a 1 colore in b/n
– carta testo uso mano da grammi 80/mq
– copertina stampata a 4 colori con plastificazione opaca in bianca su carta da 300 grammi/mq
– allestimento brossura filorefe con doppia cordonatura
– prezzo di copertina 22.00
– editore Il Sextante con distribuzione nazionale

Condizioni valide fino al 30 Ottobre 2019.

Offerte valide fino al 30 Ottobre 2019 per i primi 10 Sponsors aderenti ad una delle seguenti proposte (IVA esclusa)

1) Partecipazione all’Antologia mediante 1 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 20 copie dell’Antologia a meno di 1/3 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 100.00 euro (5.00 euro a copia spedizione compresa!)

2) Partecipazione all’Antologia mediante 4 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia ad 1/6 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 300.00 euro (3.00 euro a copia spedizione compresa!)

3) Partecipazione all’Antologia mediante 10 pagine di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 400 copie dell’Antologia a 1/10 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 720.00 euro (1.80 euro a copia spedizione compresa!)

4) Partecipazione all’Antologia mediante un logo a colori deciso dallo Sponsor, sia in prima e sia in quarta di copertina, delle dimensioni massime di 30 centimetri quadrati.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 350.00 euro (3.50 euro a copia spedizione compresa!)

A complemento di tutte le precedenti proposte verranno effettuate GRATUITAMENTE queste ulteriori promozioni pubblicitarie.

A) Pagina personale per lo Sponsor su www.emmegiischia.com per la durata di un anno

B) Invito personale per lo Sponsor in occasione delle presentazioni pubbliche dell’Antologia

C) Tutte le immagin e/o i testi trasmessi in video attraverso una tv web

D) Disponibilità di ulteriori 10 copie per distribuzione omaggio presso biblioteche, scuole, testate giornalistiche ed emittenti televisive contattate dallo Sponsor.

Modalità pagamento
Pay pal comeicinesi@email.it
Bonifico Bancario IT 59 J051 4239 9301 3357 1082 422

Carta prepagata POSTPAY n. 4023600925626386

intestata a Bruno Mancini codice fiscale MNCBRN43D30F839Z
inviare codice versamento a emmegiischia@gmail.com

Per contatti 3914830355 (ore 14 – 23)
emmegiischia@gmail.com

Sponsorizzando i nostri volumi di poesie,

senza dubbio gli Autori dei testi, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti.

Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).

La nostra esperienza ci dice che i libri ed i loro contenuti (siano anche messaggi pubblicitari) vivono e vengono letti da più generazioni, continuando a fare bella mostra di sé nelle case e nelle librerie, perché:

1) I libri sono cultura, serenità, malizia

2) I libri aggiungono valore agli auguri

3) I libri aumentano il pregio dei regali.

4) I libri donano intensità emotive.

5) I libri sprigionano emozioni.

6) I libri offrono esperienze insostituibili.

7) I libri rappresentano patrimoni di conoscenze.

8) I libri arricchiscono competenze.

9) I libri spandono seduzioni.

10) I libri suscitano serenità.

11) I libri adornano di charme.

12) I libri diffondono culture.

13) I libri posseggono fascino.

14) I libri infondono distensione.

15) I libri non ingannano, ma ammaliano.

16) I libri sono tranquillità, sono suggestioni, sono tentazioni, sono lusinghe, sono confronto e tanto altro ancora.

Grazie per l’attenzione.

Bruno Mancini

Vuoi aggiungere un pacchetto promozionale alle presentazioni dei tuoi eventi (libri, dischi, mostre, incontri…)?

Abbiamo disponibile:

1) Alcuni spazi d’informazione culturale e di riproduzione video all’interno del palinsesto di teleischia (digitale terrestre e web)

2) Il coordinamento e la gestione delle informazioni culturali per i sei comuni dell’isola d’Ischia del portale IDC “Italia Della Cultura”

3) Il sito www.emmegiischia.com

4) Servizi di grafica, di editing, e di stampa per ogni tipo di pubblicazione

5) Un numeroso gruppo di scrittori, giornalisti, artisti dello spettacolo, musicisti, pittori ecc. in grado di presentare eventi in prestigiose location ubicate sull’isola d’Ischia.

6) ) La sezione culturale di un periodico cartaceo

7) La gestione di una “Casa della Cultura LENOIS”.

8) La disponibilità di alloggi per Artisti in un Ostello LENOIS sull’Isola d’Ischia.

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10) Numerose altre opportunità

Se vuoi ne parliamo.
Per contatti:
Bruno Mancini
Cell.

3914830355

tutti i giorni dalle 14 alle 23
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Il portale www.emmegiischia.com si propone come il sito in cui trovare il maggior numero possibile di eventi appunto culturali presentati sul territorio italiano. Posso assegnarti un login con il quale inserire autonomamente gli eventi di tuo interesse se m’invierai il nome l’indirizzo mail e un recapito telefonico.
emmegiischia@gmail.com

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Bruno Mancini,

ideatore del progetto culturale “Le nostre isole”
Il progetto culturale LENOIS nasce dal desiderio di costruire una TRIBU’di Artisti (Poeti, Narratori, Pittori ecc) che non si accontenti di rimanere segregata tra le quattro mura dei propri “siti”, ma decida di dare battaglia con le stesse armi e sullo stesso campo ove spadroneggiano banalità edulcorate omologate e massificate, e voglia farlo accettando di utilizzare a tale scopo alcune forme pubblicitarie come veicolo promozionale.

Contatti

www.emmegiischia.com in questo periodo è impegnata nel proporre nuove forme di attività utili a dare visibilità al portale e pubblicità agli eventi, due delle quali mi sembra interessante proporre alla tua attenzione.

Scambio di visibilità. Perché non pubblicizzare www.emmegiischia.com sulle locandine degli operatori culturali? Può essere un’idea avvincente.

Possiamo dare visibilità ad un evento all’interno della newsletter, in modo assolutamente gratuito. In cambio chiediamo l’inserimento del logo sulle locandine degli eventi promossi dai nostri operatori.

DILA http://dila.altervista.org/
Antologia poetica – Pubblicità
Proposta di sponsorizzazioni
Caratteristica dell’opera
– 160 pagine stampate a 1 colore in b/n
– carta testo uso mano da grammi 80/mq
– copertina stampata a 4 colori con plastificazione opaca in bianca su carta da 300 grammi/mq
– allestimento brossura filorefe con doppia cordonatura
– prezzo di copertina 22.00
– editore Il Sextante con distribuzione nazionale
– ISBN
Condizioni valide fino al 30 Ottobre 2019.

Offerte valide fino al 30 Ottobre 2019 per i primi 10 Sponsors aderenti ad una delle seguenti proposte (IVA esclusa)

1) Partecipazione all’Antologia mediante 1 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 20 copie dell’Antologia a meno di 1/3 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 100.00 euro (5.00 euro a copia spedizione compresa!)

2) Partecipazione all’Antologia mediante 4 pagina di immagini e/o testi decisi dallo Sponsor.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia ad 1/6 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 300.00 euro (3.00 euro a copia spedizione compresa!)

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Acquisto da parte dello Sponsor di 400 copie dell’Antologia a 1/10 del prezzo di copertina, per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 720.00 euro (1.80 euro a copia spedizione compresa!)

4) Partecipazione all’Antologia mediante un logo a colori deciso dallo Sponsor, sia in prima e sia in quarta di copertina, delle dimensioni massime di 30 centimetri quadrati.
Acquisto da parte dello Sponsor di 100 copie dell’Antologia per un importo totale, comprese spese di spedizioni, pari a 350.00 euro (3.50 euro a copia spedizione compresa!)

A complemento di tutte le precedenti proposte verranno effettuate
GRATUITAMENTE
queste ulteriori promozioni pubblicitarie.

A) Pagina personale per lo Sponsor su www.emmegiischia.com per la durata di un anno

B) Invito personale per lo Sponsor in occasione delle presentazioni pubbliche dell’Antologia

C) Tutte le immagin e/o i testi trasmessi in video attraverso una tv web

D) Disponibilità di ulteriori 10 copie per distribuzione omaggio presso biblioteche, scuole, testate giornalistiche ed emittenti televisive contattate dallo Sponsor.

Modalità pagamento

Pay pal comeicinesi@email.it
Bonifico Bancario IT 59 J051 4239 9301 3357 1082 422
Carta prepagata POSTPAY n. 4023600925626386
intestata a Bruno Mancini codice fiscale MNCBRN43D30F839Z
inviare codice versamento a emmegiischia@gmail.com
Per contatti 3914830355 (ore 14 – 23)
emmegiischia@gmail.com

Sponsorizzando i nostri volumi di poesie,
senza dubbio gli Autori dei testi, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti.

Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).
La nostra esperienza ci dice che i libri ed i loro contenuti (siano anche messaggi pubblicitari) vivono e vengono letti da più generazioni, continuando a fare bella mostra di sé nelle case e nelle librerie, perché:

1) I libri sono cultura, serenità, malizia
2) I libri aggiungono valore agli auguri
3) I libri aumentano il pregio dei regali.
4) I libri donano intensità emotive.
5) I libri sprigionano emozioni.
6) I libri offrono esperienze insostituibili.
7) I libri rappresentano patrimoni di conoscenze.
8) I libri arricchiscono competenze.
9) I libri spandono seduzioni.
10) I libri suscitano serenità.
11) I libri adornano di charme.
12) I libri diffondono culture.
13) I libri posseggono fascino.
14) I libri infondono distensione.
15) I libri non ingannano, ma ammaliano.
16) I libri sono tranquillità, sono suggestioni, sono tentazioni, sono lusinghe, sono confronto e tanto altro ancora.
Grazie per l’attenzione.
Bruno Mancini

Vuoi aggiungere un pacchetto promozionale alle presentazioni dei tuoi eventi (libri, dischi, mostre, incontri…)?
Abbiamo disponibile:

1) Alcuni spazi d’informazione culturale e di riproduzione video all’interno del palinsesto di teleischia (digitale terrestre e web)

2) Il coordinamento e la gestione delle informazioni culturali per i sei comuni dell’isola d’Ischia del portale IDC “Italia Della Cultura”

3) Il sito www.emmegiischia.com

4) Servizi di grafica, di editing, e di stampa per ogni tipo di pubblicazione

5) Un numeroso gruppo di scrittori, giornalisti, artisti dello spettacolo, musicisti, pittori ecc. in grado di presentare eventi in prestigiose location ubicate sull’isola d’Ischia.

6) ) La sezione culturale di un periodico cartaceo

7) La gestione di una “Casa della Cultura LENOIS”.

8) La disponibilità di alloggi per Artisti in un Ostello LENOIS sull’Isola d’Ischia.

9) La sezione culturale di un periodico cartaceo

10) Numerose altre opportunità

Se vuoi ne parliamo.
Per contatti:
Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

Il portale www.emmegiischia.com si propone come il sito in cui trovare il maggior numero possibile di eventi appunto culturali presentati sul territorio italiano. Posso assegnarti un login con il quale inserire autonomamente gli eventi di tuo interesse se m’invierai il nome l’indirizzo mail e un recapito telefonico.

emmegiischia@gmail.com

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Bruno Mancini,

ideatore del progetto culturale “Le nostre isole”
Il progetto culturale LENOIS nasce dal desiderio di costruire una TRIBU’di Artisti (Poeti, Narratori, Pittori ecc) che non si accontenti di rimanere segregata tra le quattro mura dei propri “siti”, ma decida di dare battaglia con le stesse armi e sullo stesso campo ove spadroneggiano banalità edulcorate omologate e massificate, e voglia farlo accettando di utilizzare a tale scopo alcune forme pubblicitarie come veicolo promozionale.

Contatti


www.emmegiischia.com

in questo periodo è impegnata nel proporre nuove forme di attività utili a dare visibilità al portale e pubblicità agli eventi, due delle quali mi sembra interessante proporre alla tua attenzione.
Scambio di visibilità. Perché non pubblicizzare www.emmegiischia.com sulle locandine degli operatori culturali? Può essere un’idea avvincente.
Possiamo dare visibilità ad un evento all’interno della newsletter, in modo assolutamente gratuito. In cambio chiediamo l’inserimento del logo sulle locandine degli eventi promossi dai nostri operatori.

DILA http://dila.altervista.org/

Vetrina negozio libri Bruno Mancini

1) Vetrina negozio Prima parte

2) Vetrina negozio Seconda parte

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5) Vetrina negozio Quinta parte

6) Vetrina negozio Sesta parte

7) Vetrina negozio Settima parte

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Bruno Mancini scrittore
è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione, o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.

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Il Dispari 20180910 – Redazione culturale

Il Dispari 20180910 – Redazione culturale

Il Dispari 20180910

Il Dispari 20180910

Editoriale

MICRO & IL SEXTANTE proporranno una Mostra d’Arte ad ingresso GRATUITO AD INVITI dal titolo L’ECO DELLA PACE il cui vernissage si terrà giovedì 20 Settembre 2018, alle ore 18:30, presso la  MICRO in Viale Mazzini 1, ove resterà in esposizione fino al successivo 30 Settembre.

La mostra L’ECO DELLA PACE a cura di Mariapia Ciaghi e Paola Valori è composta da cinquanta grafiche per la pace e contro tutte le guerre.

Un nucleo di inediti materiali d’archivio provenienti dalla collezione privata di il Sextante di Mariapia Ciaghi raffiguranti opere realizzate da alcuni dei migliori artisti mondiali.

L’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”

tramite me (tel. 3914830355 ore 11-24) e/o tramite Angela Maria Tiberi (tel 3205584216) Presidente della sede operativa di Latina, provvederà al rilascio di inviti per tutti i lettori di questa pagina e per tutti i membri del nostro gruppo fb LENOIS che ne faranno richiesta entro il prossimo 15 Settembre.

Tutti coloro che per ragioni di distanza non saranno in condizione di presenziare all’evento, potranno concordare con Angela Maria Tiberi un breve cenno di saluto che sarà espresso agli artisti, agli organizzatori e ai visitatori della mostra da uno dei Soci DILA presente all’evento.

I Soci DILA, e solo loro, potranno iscriversi, sempre tramite Angela Maria Tiberi, per partecipare attivamente alla presentazione dell’evento.

Il Vernissage sarà registrato in video e successivamente sarà immesso in rete e diffuso tramite le TV che seguono con interesse i progetti culturali indicati ed organizzati da DILA e dai suoi Soci.

Ampio spazio sarà riservato alla cronaca dell’evento in questa pagina culturale del quotidiano Il Dispari di Gaetano N Di Meglio (distribuito in edicola ogni lunedì in gratuito abbinamento con la storica testata giornalistica Il Mattino di Napoli)

La Mostra  L’ECO DELLA PACE

nasce da un’idea di Mariapia Ciaghi  Socia dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”, già nota ai lettori di questo quotidiano Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio in quanto collaboratrice ed opinionista della pagina culturale, giornalista e regista cinematografica, titolare de Il Sextante, impresa di organizzazione di eventi internazionali e casa editrice che vanta tra le sue pubblicazioni anche il trimestrale Eudonna Magazine oltre a curare l’edizione delle nuove antologie di DILA, direttrice della rivista Eudonna); con il coordinamento generale di Paola Valori della quale pubblicheremo presto un’intervista esclusiva per questa testata giornalistica e che ora ci limitiamo a presentare dicendo solo che è specializzata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle.

Ha svolto attività freelance per diverse case editrici

curando l’illustrazione di copertine per libri destinati sia ai ragazzi che al pubblico adulto, affianca all’attività di illustratrice e designer un vivo interesse per l’organizzazione di iniziative culturali, artistiche e musicali, è promotrice di eventi dedicati alle nuove tendenze dell’arte contemporanea, collabora con artisti e istituzioni nell’ideazione e realizzazione di progetti culturali, ha fondato MICRO, spazio aperto alle nuove tendenze dell’arte e della ricerca, dove alterna mostre di artisti contemporanei a esposizioni proprie, ed è presidente dell’Associazione Michele Valori impegnata particolarmente nella promozione delle arti visive contemporanee e nell’allestimento di mostre, rassegne, conferenze, dibattiti e workshop.

La Mostra rientra nell’ambito di “Open Generazioni a Confronto”

una serie di appuntamenti culturali ideati e promossi dall’Associazione Michele Valori con attività espositive, giornate di ricerca e incontri di approfondimento, che focalizzano l’attenzione sul confronto intergenerazionale tra artisti.

La collaborazione tra Paola Valori e Mariapia Ciaghi, oltre a sottolineare il valore storico artistico della collezione, intende offrire un’occasione di incontro e di riflessione sul ruolo dell’arte su temi tanto attuali e urgenti come la pace e il dialogo tra culture diverse

La Mostra può considerarsi un piccolo ma intenso percorso espositivo, ricco di inedite produzioni realizzate nel secondo Novecento e presentate al pubblico per la prima volta:

Gropper, Makoto Ueno, J.W.Wassiljew, Norberto Onofrio, Jose Venturelli, Erasto Cortes, Charles White, Verdon Morcom, I.Md. Sukengadja, Toshitugu Yoshida, To Chiem, Nguyen do Cung, Kim Gon-Dzung, BaUn-Song, Li Tschung, Li Hua, Wu Fan, U Ohn Lwin, Haren Das, Ruth Schloss, Nicolaus Manoussis, Augusto Murer, Giacomo Manzù, Peter Peri, Fritz Griebel, Arno Mohr, Fritz Cremer, Tadeusz Kulisiewicz, Vaclav Sivko, Orest Dubay, Karl Raszler, Johann Kass, Julius Hincz, Gheorghe Ivancenco, Marcel Chirnoaga, Jakobov Mirtscho, Georgi Daskalov, G.F. Sacharow, I.N. Worobjewa, N.I.Kalita.

MICRO è la struttura organizzativa, nonché la sede, di un progetto dedicato alla creatività  contemporanea.

Luogo interattivo dove convergono le più diverse forme di espressività.

Propone una programmazione culturale multidisciplinare con eventi, esposizioni, performance, installazioni, grafica, design, fotografia, musica, spettacolo.

Concepito come work in progress, legato ai diversi luoghi espositivi che lo accolgono, si è ormai consolidato come punto di aggregazione anticonvenzionale per Roma e la sua provincia.

La mostra sarà inaugurata alla presenza delle curatrici e resterà visitabile su appuntamento  chiamando il numero +39 347 0900625.

Visto l’alto valore dell’iniziativa durante il periodo d’esposizione sono previsti incontri con promotori culturali ed esperti, per educare alla pace le nuove generazioni attraverso percorsi laboratoriali per le scuole di diverso ordine e grado.

Riferimenti organizzativi per i visitatori:

info@associazionemichelevalori.it

info@ilsextante.net

emmegiischia@gmail.com

Bruno Mancini

Angela Maria Tiberi intervista Luigi Sergianni in esclusiva per Il Dispari

Luigi Sergianni è definito il “cinema italiano” in quanto ha lavorato come scenotecnico nei film dei più grandi attori e registi italiani fin dalla fine degli anni Sessanta.

-D: Come è nata la sua passione per il cinema ?

-R: Nel 1968 mi recai agli Stabilimenti di Cinecittà a ROMA perché avevano bisogno di un falegname e con l’incoraggiamento di mia moglie intrapresi questa carriera quasi per gioco.

-D: Quali sono i film a cui ha partecipato?

 -R: Construction manager: 2013 The Elevator: Three Minutes Can Change Your Life; 2009 Holy Money; 2007Seta; 2006 Black Dahlia; 2006 Le colline hanno gli occhi; 2005 Il nascondiglio del diavolo – The cave; 2002/IHeaven; 1999 Titus; 1997 Kundun; 1994 A che punto è la notte (TV Movie); 1985 A.D. (TV Mini-Series); 1994 Il postino; 1991 Monteriano – Dove gli angeli non osano metter piede; 1990 La voce della luna; 1989 Etoile; 1988 Le avventure del Barone di Munchausen; 1986 Il nome della rosa; 1982 Oltre la porta; 1969Fellini – Satyricon. 

Construction coordinator: 2002 Gangs of New York; 1998 La leggenda del pianista sull’oceano; 1996 Bambola; 2003 Ritorno a Cold Mountain.

Construction supervisor: 2002 Callas Forever; 1999 Il settimo papiro (TV Mini-Series 3 episodi); Part Three; 1999 Part Two; 1999 Part One; 2005 Casanova. 

Set construction supervisor: 1988 Il segreto del Sahara (TV Mini-Series 4 episodes). 

Master set builder: 1989 Francesco. 

Set constructor: 1986 Ginger e Fred; 1983 Donna sola. 

Construction manager – uncredited: 1976 Il Casanova di Federico Fellini.  

-D: Come scenotecnico si ricorda alcuni film?

-R: Non sono solo scenotecnico, ho avuto altre mansioni. Ora elenco alcuni film.
Scenotecnico, filmografia: 2007 Seta.
Direttore dei lavori: 2006 Le colline hanno gli occhi.
Capocantiere: 2005 Casanova.
Construction Co-ordinator SV: 2005 La grotta.
Supervisore dei lavori: 2005 The Black Dahlia.
Construction Manager: 1990 La voce della luna.
Imposta Decoratore: 1989 Le avventure del barone di Munchausen.
Responsabile della costruzione: 1986 Der Name der Rose.
Capocantiere: 1985 Zenzero e Fred.

-D: Quale regista sente più vicino alla sua personalità?

-R: Ho conosciuto notevoli registi ma ho sentito più vicino a me Sergio Leone.

-D: In quali film ha lavorato con lui?

-R: C’era una volta in America.

-D: Ha conosciuto Federico Fellini?

-R: Sì, ho lavorato con lui in Satyricon, Amarcord, Roma, La città delle donne, Casanova,

D: Quale tra i film di Federico Fellini è stato il più difficile da interpretare?

-R:  Satyricon

-D: Qual è fra gli attori con cui ha lavorato quello che ha stimato o, se ancora in vita, stima di più?

-R: Marcello Mastroianni, era una persona molto umile, direi un gentiluomo.
-D: Ha lavorato con Pier Paolo Pasolini?
-R: Sì, ho girato con lui Il Decameron, Uccellacci e uccellini.
-D: Quali sono gli ultimi film in cui ha lavorato?
-R: Gomorra I, Gomorra II, Suburra, I delitti del BarLume.

-D: Qual è l’attore che porta nel cuore?

-R: Massimo Troisi con la sua interpretazione nel film Il Postino.

-D: Qual è la donna invece che porta nel suo cuore?

-R: Mia moglie, compagna fedele e ammirevole che mi ha sostenuto e compreso in oltre cinquanta anni di matrimonio.

La ringrazio per la sua disponibilità.

Le ho dedicato la seguente poesia

 

Luigi Sergianni

I tuoi capelli grigi
mi incutono profondo rispetto
nei tuoi confronti,
grande uomo
vissuto nell’Italia della Gloria del cinema italiano
conosciuta nel mondo d’oltreoceano.
Oggi i giovani devono ritrovare quei valori
perduti e prenderti come esempio da imitare
con il tuo operato di giovane falegname
dalle mani di creatività infinita
e credere in se stessi come facesti tu
senza posa nella storia italiana del cinema
a cavallo di due generazioni che non esistono più
ma che sono immortalate nei film
che perennemente resteranno nella antica gloria italiana.

Angela Maria Tiberi Presidente Regione Lazio per conto dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Presidente Regione Lazio per conto dell’Associazione internazionale La Pulce Letteraria.
Ambasciatrice dell’Associazione Magna Grecia Latina New York.
Ringrazio per la collaborazione Manuela Ranaldi (Segretaria Delegazione Regione Lazio Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”).


Il Dispari 20180903 – Redazione culturale

Il Dispari 20180903

Il Dispari 20180903 Editoriale L’inizio del mio racconto “Il libro di Sonia”

Editoriale

L’inizio del mio racconto “Il libro di Sonia” tratto dalla raccolta “Come i cinesi volume primo”

Il libro di Sonia
Capitolo 1°

Così mentre –“Avidamente allargo la mia mano” – *
pongo uno specchio curvo, focalizzante l’infinito appiattito alle spalle, sostengo, per il tempo di una immagine, l’incredulità e lo stupore di un primo piano sghembo, distorto, ambiguo, sfocato e pieno di propaggini tentacolari attecchite fino ai lembi estremi del composto scenografico, e biascico in fissità di automa.

– “Cercavano il miglio gli uccelli ed erano subito neve; ” -*

Tratteggiando l’orlo del baratro, le ginestre (fiore amato dalla mia donna) stratificavano “fotogrammetrate” nel lento percorso, sinuoso per coste scoscese, di un treno partito da una notte del nord ed ora ficcato finalmente, nell’alba già lucida, su mari e monti di borghi antichi siciliani.
Sonia ad un passo dai quaranta anni viveva fisicamente non oltre l’agitazione degli occhi su squarci di luci, e, solo a tratti in strette decise delle mani che sbiancavano il tenue rossore del primo sole di tarda primavera imprigionato dalle sue dita – lunghe e delicate -. Sonia per altro immobile, sporgendo un taglio di viso in offerta al fruscio dell’aria violenta e quasi tagliente – arrotolata tra i capelli -,

E Sonia pensava:

“Chissà cosa farò da qui ad un mese, o cosa penserò in quel giorno di luglio, oppure in un qualsiasi altro giovedì 11 Settembre, 18 Settembre, nel Dicembre 198…
Oggi, so troppo bene quel che penso e quel che faccio e quel che so. Che strano, oggi la primavera è forte, la terra si risveglia, nascono tutti i fiori che mi piacciono tanto e muore tutto ciò che mi piaceva tanto.
Accetto di riconoscermi. Accetto di riconoscermi perché mi sento sola come non mai, peggio, sola come sempre. Sì, accetto di riconoscere anche la mia solitudine. Amore, affetto, comprensione, intese, solitudine, solitudine, solitudine, solitudine. Chi avrebbe…

* Versi di Salvatore Quasimodo

Edizione prima – Editore Bruno Mancini – Pubblicato 9 Settembre 2006 – Lingua italiana – Pagine 146 – Rilegatura copertina morbida con rilegatura termica – Inchiostro contenuto bianco e nero – Peso 0,27 kg – Prodotto ID 470699
http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/come-i-cinesi-volume-primo/paperback/product-470699.html

Lucia Fusco inizia a collaborare con la pagina culturale di
Il Dispari intervistando Angela Maria Tiberi

inizia a collaborare con la pagina culturale di Il Dispari

intervistando

Angela Maria Tiberi

UNA VITA TRA CINEMA E POESIA

Nella villetta a Pontinia quadri, passeggini e biciclette invadono il perimetro delle scale, nel salotto di casa un quadro dai toni viola di Novella Parigini, libri sulle pareti e un bambino addormentato in un box rapiscono lo sguardo e l’anima di chi entra a casa di Angela Maria Tiberi.
Mi accoglie con un sorriso dolcissimo e un bicchiere di acqua fresca e limone.

-D: Angela, dalle tue poesie traspare una creatura che non conosce malvagità…

-R: Imperfetta, cerco di impegnarmi nel mio meglio.
Ignoro i cattivi, devo dire che ho ricevuto il bene anche dai miei nemici.
Spero nel bene, non è una maschera. Io sono così.
Sono nata a Pontinia ma cresciuta a Roma, a Largo Preneste, quando c’erano casette e baracche.

Per strada ho conosciuto Anna Magnani che portava caramelle e giocattoli rotti ai bambini della borgata, da noi traevano ispirazione per il loro lavoro Mario Riva, che ci accarezzava con delicatezza e mi faceva soffrire dicendo che sembravo asiatica con i miei occhi a mandorla, Aldo Fabrizi, Vittorio Gassmann, Alberto Sordi, Pier Paolo Pasolini mi ha ripreso – acefala! – con due fiaschi d’acqua in “Ragazzi di borgata”. Venivano da noi bambini nell’oratorio della Chiesa di Sant’Anastasìa, per conoscerci, per parlarci.

Sono stata a Roma fino al 1981 poi mi sono sposata con il mio primo amore che mi dedicava poesie e canzoni e mi sono trasferita a Latina, dove ho insegnato Economia Aziendale per 33 anni.
Ho sempre sentito la mancanza dello stile di vita della Capitale.

-D: Hai vinto circa duecento cinquanta premi e titoli in undici anni…

R: Sì. Mi ha spinto a scrivere Domenico Di Stefano, che oggi è il mio spirito guida.
Continuo a sentire il suo amore e la sua vicinanza.
Ho scritto venti libri di poesie e racconti, ho partecipato con le mie opere in svariate antologie.
Ho iniziato a scrivere dopo la morte di mio padre, per ricordare mio nonno, eroe di guerra e medaglia di bronzo, morto ad Addis Abeba nel 1937.
Mio padre, ragazzino orfano, soffrì la fame e l’abbandono della famiglia e di non poter riavere il corpo del genitore, ormai nell’Ossario di Guerra e quindi non più restituibile.
Da questa sofferenza sono partita per esprimere un desiderio di pace e di amore universale.

Amo tutti: la mia famiglia, i miei amici, le persone.

Spero che Salvini voglia cambiare le condizioni di vita degli ultimi, specialmente dei bambini.
Ho fiducia nella sua buona volontà. Spero che abbia la forza di dare dignità anche agli ultimi.
Amo i rom perché non sono compresi e voglio ricordare il loro genocidio, insieme a quello dei nostri fratelli ebrei, che amo insieme ai palestinesi.
Vorrei che i potenti e i ricchi della terra operassero per attuare la pace universale, così come ci hanno insegnato Cristo e tutti i profondi religiosi nel mondo.

-D: Che rapporto hai con gli animali?

-R: Ho avuto un pesciolino che ha vissuto con me per undici anni, ora ho un cane e un gatto che amo molto.

-D: I tuoi libri sono spesso accompagnati da bellissime immagini…

-R: Sì. Sono disegni e dipinti di Milena Petrarca, pittrice, ispiratrice ed amica, vincitrice del Premio di Arti grafiche “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Tramite DILA, il Premio Magna Grecia, il quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio e diversi altri gruppi di Artisti con i quali collaboro con spirito di gioia, ho conosciuto Giovanni Rotunno, Assunta Gneo, Bruno Mancini, Michelangelo Angrisani che mi sono di aiuto nell’ispirazione e nell’opera.
Con loro partecipo a numerose giornate di incontro di arte, musica, poesia, cultura che mi danno la carica per continuare il mio lavoro.
A Latina, per il mese di settembre, sto progettando con un’amica un salotto letterario dedicato alle donne.

Grazie Angela, buon lavoro e buone vacanze.

LUCIA FUSCO

NdR: Chi è Lucia Fusco? Ve lo diremo presto!

Twitteroni

1) Oggi, 3 Settembre 2018,

importantissimo appuntamento al Museo Etnografico del Mare di Ischia (Ischia ponte Palazzo dell’Orologio ore 18.00) per avviare nuovi impulsi atti a garantire la sopravvivenza del Museo mediante la collaborazione di Sponsor e di nuove idee gestionali.

Tutti gli amanti della cultura presenti sull’Isola d’Ischia dovrebbero ritenere indispensabile partecipare a questa che è, senza dubbio, una lodevole iniziativa nella prospettiva di rilancio di un Museo dalle caratteristiche quasi uniche in Italia.

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” insieme a numerose altre Associazioni, con le quali essa ha in atto rapporti di stretta collaborazione, hanno deliberato di partecipare all’incontro delegando me a rappresentarle ed autorizzandomi ad offrire tutta la gratuita collaborazione possibile.

2) Il Comune di Forio

è ricorso alla procedura corretta, con avviso pubblico, atta ad assegnare l’incarico di Direttore artistico per le prossime manifestazioni natalizie.
Infatti, il Comune ha partecipato all’avviso pubblico della Regione Campania per essere ammesso al finanziamento con fondi Poc 2014-2020 da erogare appunto per la organizzazione di “Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale”.

Il progetto “Note di Natale sotto l’albero” edizione 2018 – 2019” si propone l’obiettivo di «valorizzare tutte le risorse storico – culturali presenti sul territorio, di avvicinare le nuove generazioni alle diverse forme dell’arte – musica, danza, teatro – e di promuovere l’artigianato locale, superando la dimensione locale nella capacità di attrazione di flussi turistici provenienti anche da altre regioni d’Italia».

Questo progetto di massima è stato giudicato ammissibile dalla Regione. Per passare alla fase successiva si deve redigere il progetto esecutivo, specificando e calendarizzando gli eventi che si intende realizzare, nonché indicando il Cast artistico delle singole manifestazioni e il Direttore artistico.

Poiché nell’organico comunale non è possibile reperire figure professionali disponibili, è stata avviata la procedura esplorativa e comparativa per l’individuazione della figura del Direttore artistico. Il Direttore artistico sarà, quindi, nominato tramite valutazione e comparazione dei cs pervenuti e ad un eventuale colloquio.
Il relativo compenso è stato determinato in 3.740,40€..

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, che qui rappresento, insieme a numerose altre Associazioni, con le quali essa ha in atto rapporti di stretta collaborazione sarà lieta di collaborare con il Comune di Forio e con il Direttore artistico prescelto, realizzando GRATUITAMENTE spettacoli culturali e di Arte varia.

Bruno Mancini

Il Dispari 20180827 – Redazione culturale

Il Dispari 20180827

Il Dispari 20180827

Editoriale

L’inizio del mio racconto “L’estate con la parrucca” tratto dalla raccolta “Come i cinesi volume primo”

L’estate con la parrucca
Capitolo 1°

Esiste nella vita una sensazione chiamata notte.
Ad Ischia poi esiste anche un Bar con molti tavoli. Uno è sempre occupato. Il nostro. Quanti ne siamo? Chi lo sa. Molti. Chi siamo? Chi lo sa. Fratelli. Da dove, da dove hanno inizio le vie a questo porto di tavoli e di notte? Chi lo sa. Dalla notte.
Ad Ischia esiste un tavolo che nella notte a macchia d’olio s’allarga alla strada di corpi.

La prima sera fu Luglio.

«Andiamo a cenare ai Maronti, vuoi venire con noi?»
«Eh!»

Come ti sentivo dire di teatro e di letteratura e di cinema e di arte mentre ero vicino alla amica silenziosa e austera!

Tu parlavi ed io ti seguivo, e mentre mi facevi conoscere il tuo inverno, io cercavo di intuire la tua estate e tentavo di inserirmi in essa come presenza attiva.
Estate di uomini? Estate di amori? O forse estate idilliaca di contemplazioni? Sulla spiaggia di individui assorti in penetrazioni di libri, in soste in chiazze di lampioni, all’alba, solo, sui marciapiedi con gli occhi alle cosce lisce e pelose, senza malizia.
Fu notte di prova. Sapere cosa sapevamo saper volere. Mi trovai da solo con lei e lei mi sfuggì.

Fuggì lontano nell’acqua nuda non vista, come vittima di un rito pagano, senza voltarsi e senza parlare.

La tavolata gridò gente. Mangiammo prosciutto e bevemmo vino, bagnammo la pasta di vino, le gambe, la faccia, i capelli.
Di vino, di vino duro e lucente come i nostri occhi di febbre, nato con sforzi di piedi e di mani.
E noi eravamo in esso. Eravamo nelle fatiche dei suoi padri buttati a raccogliere, finita la guerra, l’ultima cesta di semi.
Nei loro affaticati meriggi di Agosto sulla china della collina, sulla terra arsa e mossa in colpi di mani e di acciaio. Eravamo nei loro…

Bruno Mancini

Vetrina libri di Bruno Mancini

www.lulu.com

Pagine 146

Copertina morbida con rilegatura termica

Inchiostro contenuto bianco e nero

ID 470699

Prezzo € 10,41 (IVA esclusa)

 

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Silvana Lazzarino |Oliviero Rainaldi in mostra a Napoli con “Le otto opere di misericordia”

A Napoli, al Pio Monte della Misericordia, l’artista rivisita il dipinto del Caravaggio “Le Sette opere di Misericordia”.

L’arte con il suo linguaggio universale racconta le emozioni della vita, restituendole attraverso la poesia di linee, forme e colori dove il tempo sembra fermarsi.
È quanto propone Oliviero Rainaldi, classe 1956, tra i più interessanti protagonisti della scena artistica contemporanea con opere presenti in tutto il mondo, che ha posto al centro della sua ricerca l’uomo e le sue emozioni.

La figura umana è da lui indagata attraverso diversi materiali tra cui olio, gesso, bronzo, marmo, ceramica, affresco, passando da composizioni più complesse ad altre più essenziali in cui si avvertono reminiscenze con culture del passato.
L’indagine sull’uomo e l’esistenza fatta anche di sofferenze, lo porta a soffermarsi sul bisogno dello stesso individuo di dare risposte a questa vita, volto alla ricerca di infinito.
Spiritualità che Rainaldi ha espresso in particolare nella rivisitazione dell’opera realizzata da Caravaggio su commissione di Luigi Carafa Colonna suo protettore durante la fuga da Roma dopo la condanna per omicidio.

Oliviero Rainaldi, in mostra a Napoli fino al 30 Settembre 2018,

mira infatti a creare un dialogo di rispondenze visive ed emotive con l’opera del Caravaggio.
Un lavoro di grande forza realistica con cui sono descritti i sentimenti di compassione, ampliando il senso evocativo della spiritualità e del sacro attraverso anche l’aggiunta di un‘ottava opera a rappresentare l’ottava misericordia volta a se stessi, per recuperare la capacità di amarsi e poi amare gli altri.

Con questa opera formata da otto colonne ciascuna di 9 metri di altezza, leggere e purissime, simulando otto candele Rainaldi intende creare una sorta di completamento con una tra le più avvolgenti opere del Caravaggio conservata proprio al Pio Monte della Misericordia.

L’Artista prosegue l’intensità emotiva data dalle luci e dalle ombre del dipinto del Caravaggio con forme dagli ulteriori segni mistici e significati che abbracciano le “buone” azioni dell’uomo nella sua quotidianità. La scultura/installazione si ispira a quella fiamma simbolo dello Spirito, citando la torcia, che compare al centro del dipinto del Caravaggio da lui utilizzata per la prima volta quale fonte di luce.

Le Sette opere di Misericordia:

Dare da bere agli assetati, Ospitare i pellegrini, Visitare gli infermi, Dar da mangiare agli affamati, Vestire gli ignudi, Visitare i carcerati e Seppellire i morti, grazie al talento di Oliviero Rainaldi, si arricchiscono di un altro gesto, altrettanto importante riferito alla Misericordia con sé stessi.

Per accettare gli altri bisogna prima accettare se stessi a significare quanto sia importanti prima accogliere se stessi, riconoscersi ed amarsi per come si è, per poi essere pronti a fare altrettanto con gli altri.

Un percorso tra sacro e profano, entro attitudini e limiti della natura umana.

Ad accompagnare l’installazione (itinerante) c’è un Catalogo edito da Allemandi con l’introduzione di Alessandro Pasca di Magliano, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia e con testi di Maria Savarese, Qilan Shen e Claudio Strinati.

Lucia Fusco inizia a collaborare con la pagina culturale di
Il Dispari intervistando Angela Maria Tiberi

UNA VITA TRA CINEMA E POESIA

Nella villetta a Pontinia quadri, passeggini e biciclette invadono il perimetro delle scale, nel salotto di casa un quadro dai toni viola di Novella Parigini, libri sulle pareti e un bambino addormentato in un box rapiscono lo sguardo e l’anima di chi entra a casa di Angela Maria Tiberi.
Mi accoglie con un sorriso dolcissimo e un bicchiere di acqua fresca e limone.

-D: Angela, dalle tue poesie traspare una creatura che non conosce malvagità…

-R: Imperfetta, cerco di impegnarmi nel mio meglio.
Ignoro i cattivi, devo dire che ho ricevuto il bene anche dai miei nemici.
Spero nel bene, non è una maschera. Io sono così.
Sono nata a Pontinia ma cresciuta a Roma, a Largo Preneste, quando c’erano casette e baracche.

Per strada ho conosciuto Anna Magnani che portava caramelle e giocattoli rotti ai bambini della borgata, da noi traevano ispirazione per il loro lavoro Mario Riva, che ci accarezzava con delicatezza e mi faceva soffrire dicendo che sembravo asiatica con i miei occhi a mandorla, Aldo Fabrizi, Vittorio Gassmann, Alberto Sordi, Pier Paolo Pasolini mi ha ripreso – acefala! – con due fiaschi d’acqua in “Ragazzi di borgata”. Venivano da noi bambini nell’oratorio della Chiesa di Sant’Anastasìa, per conoscerci, per parlarci.

Sono stata a Roma fino al 1981 poi mi sono sposata con il mio primo amore che mi dedicava poesie e canzoni e mi sono trasferita a Latina, dove ho insegnato Economia Aziendale per 33 anni.
Ho sempre sentito la mancanza dello stile di vita della Capitale.

-D: Hai vinto circa duecento cinquanta premi e titoli in undici anni…

-R: Sì. Mi ha spinto a scrivere Domenico Di Stefano, che oggi è il mio spirito guida.
Continuo a sentire il suo amore e la sua vicinanza.
Ho scritto venti libri di poesie e racconti, ho partecipato con le mie opere in svariate antologie.

Ho iniziato a scrivere dopo la morte di mio padre, per ricordare mio nonno, eroe di guerra e medaglia di bronzo, morto ad Addis Abeba nel 1937.
Mio padre, ragazzino orfano, soffrì la fame e l’abbandono della famiglia e di non poter riavere il corpo del genitore, ormai nell’Ossario di Guerra e quindi non più restituibile.
Da questa sofferenza sono partita per esprimere un desiderio di pace e di amore universale.

Amo tutti: la mia famiglia, i miei amici, le persone.
Spero che Salvini voglia cambiare le condizioni di vita degli ultimi, specialmente dei bambini.
Ho fiducia nella sua buona volontà. Spero che abbia la forza di dare dignità anche agli ultimi.
Amo i rom perché non sono compresi e voglio ricordare il loro genocidio, insieme a quello dei nostri fratelli ebrei, che amo insieme ai palestinesi.
Vorrei che i potenti e i ricchi della terra operassero per attuare la pace universale, così come ci hanno insegnato Cristo e tutti i profondi religiosi nel mondo.

-D: Che rapporto hai con gli animali?

-R: Ho avuto un pesciolino che ha vissuto con me per undici anni, ora ho un cane e un gatto che amo molto.

-D: I tuoi libri sono spesso accompagnati da bellissime immagini…

-R: Sì. Sono disegni e dipinti di Milena Petrarca, pittrice, ispiratrice ed amica, vincitrice del Premio di Arti grafiche “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Tramite DILA, il Premio Magna Grecia, il quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio e diversi altri gruppi di Artisti con i quali collaboro con spirito di gioia, ho conosciuto Giovanni Rotunno, Assunta Gneo, Bruno Mancini, Michelangelo Angrisani che mi sono di aiuto nell’ispirazione e nell’opera.
Con loro partecipo a numerose giornate di incontro di arte, musica, poesia, cultura che mi danno la carica per continuare il mio lavoro.
A Latina, per il mese di settembre, sto progettando con un’amica un salotto letterario dedicato alle donne.

Grazie Angela, buon lavoro e buone vacanze.

LUCIA FUSCO

NdR: Chi è Lucia Fusco? Ve lo diremo presto!

DILA & IL DISPARI 2018

 

Il Dispari: una pagina per DILA

DILA & IL DISPARI 2017

Il Dispari & Bookcity

Gaetano Di Meglio

Miramare Gaetano .jpg

Direttore del quotidiano Il Dispari

DILA & IL DISPARI 2017 Redazione culturale

distribuito in edicola insieme al quotidiano “Il Mattino” di Napoli

Il mattino logo

ha scritto:

Al Presidente Bruno Mancini e a tutti i Soci Fondatori dell’Associazione Culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

  • Cari amici, come da accordi verbali con Bruno Mancini ed in considerazione della valenza culturale e sociale dei progetti proposti dalla “nostra” Associazione DILA, ho piacere di rendere disponibile una pagina settimanale del quotidiano Il Dispari, da me diretto, per offrire una costante informazione dei programmi DILA ed una qualificata presentazione delle Opere e degli Artisti che vorrete mettere in mostra.
    Tutto ciò tenendo in massima evidenza possibile il rapporto con la realtà geografica, isola d’Ischia in primis, nella quale viene distribuita la testata Il Dispari che, vi ricordo, è venduta in abbinamento con il quotidiano Il Mattino di Napoli.La pagina sarà inserita, salvo imprevisti, nell’edizione del lunedì. Il format suggerito è quello di 2-3 articoli della lunghezza totale di circa 6.000 battute spazi compresi con l’aggiunta di 1-2 foto. Augurando a DILA e al Il Dispari una felice e lunga collaborazione

————|————

Gaetano Di Meglio

Il Dispari Quotidiano | Il direttore

m. +39 346.6226480
u. +39 081.18909067
www.google.com/+gaetanodimeglio
dir@ildispari.com
www.ildispari.it

Alla attenzione di tutti gli Amministratori dei gruppi ai quali sono iscritto.

Nella pagina

IL Dispari 20150525 testata -comp

che il quotidiano Il Dispari (distribuito in edicola insieme al quotidiano Il Mattino di Napoli) ha recentemente assegnata all’attività redazionale dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” (della quale sono Presidente), sarò lieto di pubblicare notizie di carattere artistico culturale indicate dagli Amministratori dei gruppi ai quali sono iscritto.

Ciò vuole rappresentare il naturale proseguimento del programma di collaborazione con le varie forze operanti sul territorio che è parte integrante dei progetti culturali da me proposti con la Direzione Artistica di Roberta Panizza.

Compatibilmente con lo spazio di volta in volta disponibile, e con l’avvertenza che i contenuti dovranno essere interessanti specialmente per la comunità ischitana, invito chi di voi vorrà partecipare a questa iniziativa ad inviarmi un cenno di adesione e gli opportuni recapiti telefonici/e-mail a

emmegiischia@gmail.com.

Per ulteriori informazioni rispondo dal 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24 con avvertenza che NON rispondo a numeri segnalati come anonimi.
Bruno Mancini

DILA & IL DISPARI 2015 – 2016

Il Dispari DILA 2

Il Dispari: una pagina per DILA

DILA & IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

1 Il Dispari 2017-01-02

2 Il Dispari 2017-01-09

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4 Il Dispari 2017-01-23

Il Dispari 2017-01-27

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Il Dispari 2017-02-06 Agenzia entrate

Il Dispari 2017-02-06

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26 Il Dispari 2017-07-10

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34 Il Dispari 2017-09-11

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43 Il Dispari 2017-11-13

44 Il Dispari 2017-11-20

45 Il Dispari 2017-11-27

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47 Il Dispari 2017-12-11

48 Il Dispari 2018

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Il Dispari 20180423 – Redazione culturale

Il Dispari 20180423 – Redazione culturale– Redazione culturale

Il Dispari 20180423

Il Dispari 20180423 – Redazione culturale
Editoriale

Così come voluto da Gaetano Di Meglio, Direttore di “Il Dispari”, in questa pagina continuiamo la pubblicazione di tutti i testi proposti nell’antologia “Penne Note Matite” edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi.

Oggi tocca a Michelangelo Angrisani e Flora Rucco presentati da Angela Maria Tiberi, Presidente della Sede operativa di Pontina per conto dell’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA

Buona lettura!

Michelangelo Angrisani

è un grande maestro di varie discipline artistiche, la cui magnificenza è stata onorata in molte nazioni.
Presidente dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” (con delegazioni in Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile, Belgio), Michelangelo Angrisani con il suo annuario rende gloria a diversi artisti nazionali e stranieri.
La qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata dalle più alte Autorità dello Stato italiano: medaglia d’argento del Presidente della Repubblica; medaglia d’argento del Presidente della Camera dei Deputati; medaglia di bronzo del Presidente del Senato della Repubblica.

Angrisani è un innovatore della bellezza artistica e creatore di nuove tecniche pittoriche.
Colore nel legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura.
Colore nel marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo.
L’olio sul cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale.
L’olio su carta feltra, per trasformare materiale da rifiuto in opere d’Arte.

Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri. Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali. Attualmente, le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri.

Michelangelo Angrisani

Michelangelo Angrisani

Flora Rucco,

dott.ssa in Conservazione dei Beni Culturali. Segretaria Naz. Ass. Museo delle Donne del Mediterraneo “Calmana”. Presidente dell’Ass. Artistica e culturale “Exper’art”. Insegnante, cura progetti creativi di Arte e “Yoga” per l’Educazione alla Pace. Organizza eventi artistici e culturali curandone la critica d’arte. Poetessa e pittrice, ha pubblicato il libro di poesie “Ecos” e il libro di poesie e immagini “Flussi Meridiani – Risveglio”. Partecipa a varie Mostre collettive.

Corpo migrante

Nudo corpo migrante
senza più volto e un nome,
crocifisso, al filo della speranza,
senza più aspirazione
corpo di migrazione.
In fuga
da deserti e terre roventi,
muto e inerme, giunto
agli approdi marini.
Corpo sottile
inchiodato alla miseria
specchio dei miseri
per l’opulenza del Mondo.
Senza più un fil di voce
ma l’ombra di un sospiro
di una madre
impresso al cuore.
Dissolve crudele
l’urlo salmastro in mare
mediterraneo d’amare
turbato dal male.
Corpo allineato
come pattumiera del Mondo
Il varco della speranza
è di un corpo celeste
di stelle, alla terra straniera.

Angela Maria Tiberi

Flora Rucco

Flora Rucco


ARTE E PSICHE: PERCORSO NEGLI STATI D’ANIMO IN MOSTRA A FERRARA A PALAZZO DEI DIAMANTI

A restituire stati d’animo dove si alternano gioia e paura, passione ed estasi, smarrimento e inquietudine,sono le opere di diversi artisti attivi tra fine Ottocento e inizi Novecento che hanno saputo dare formaai lati oscuri e solari, enigmatici e autentici delle emozioni.
STATI D’ANIMO ARTE E PSICHE, TRA PREVIATI E BOCCIONI in corso a Ferrara fino al 10 Giugno 2018 a Palazzo dei Diamanti è la mostra che attraverso opere provenienti da musei e gallerie italiane, europee e americane, oltre che da collezioni private, guida il visitatore proprio in un viaggio lungo i territori dello spirito entro la materia mutevole degli stati d’animo, spesso inafferrabili.

Curata da Chiara Vorrasi, Fernando Mazzocca e Maria Grazia Messina,

l’esposizione abbraccia diverse correnti dal Simbolismo e Divisionismo (Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, a Medardo Rosso) al Futurismo con i massimi rappresentanti quali Balla, Carrà e soprattutto Boccioni.

Quest’ultimo, in particolare, col suo linguaggio dirompente rende partecipe lo spettatore di quanto accade nel quadro, come per l’opera “La risata” in cui lo stesso spettatore viene trascinato nella dinamica delle emozioni e nella polifonia della metropoli moderna.

In mostra poi accanto alla “Ave Maria a trasbordo” di Giovanni Segantini caratterizzata da un’atmosfera sospesa in cui si respira calma, e a “Maternità” di Gaetano Previati dalle figure quasi evanescenti, si possono ammaiare la “Beata Beatrix” di Dante Gabriele Rossetti, “Ricordo di un dolore” di Giuseppe Pellizza da Volpedo dove il dolore è impresso nello sguardo della donna fisso nel vuoto.

E poi “Lotta di centauri” di Giorgio De Chirico

in cui l’atmosfera concitata è restituita dall’aggressività di figure metà uomo e metà cavallo, “Paolo e Francesca” di Previati dove i due amanti avvolti dal dramma di un amore impossibile giacciono come colpiti entrambi da una stessa spada ai piedi di un letto, per arrivare a “Acqua calma” di Fernand Khnopff dove si respira serenità.

Di Boccioni è anche“Stati d’animo”

formato da un trittico- “Quelli che vanno”, “Gli addii” e “Quelli che restano” – caratterizzato da dinamicità, restituita da un campo di forze invisibili anche nella staticità in una sintesi polifonica di linee e colori.

Tutti capolavori della scena italiana ed Europea tra Otto e Novecento il cui effetto visivo è esaltato dall’allestimento curato dallo studio Ravalli a creare uno spazio come sospeso e quasi immateriale in cui le stesse opere entrano in rapporto con le interferenze offerte dall’immaginario scientifico e culturale del tempo (immagini, suoni e filmati), dando vita a un racconto degli stati d’animo: dalle note più cupe dalla malinconia all’abisso della paura, fino alla passione, agli istinti aggressivi, per arrivare al rapimento estatico dell’amore.

Tra gli artisti citati, Giorgio De Chirico, ad Ischia a Lacco Ameno

nel 2010 è stato ricordato con una mostra allestita a Villa Arbusto dove sono state esposte 5 sculture e 28 quadri provenienti dalla fondazione Giorgio e Isa De Chirico, a ripercorrere le tematiche più significative dell’intera sua arte.

Silvana Lazzarino

Ricordo di un dolore di G P da Volpedo

Acqua calma di Fernand Khnopff

Angelo della vita di Segantini 1894

Finalisti premi “Otto milioni” 2018

Dopo aver pubblicalo in data 26/3/2018 l’elenco dei finalisti dei due premi “Otto milioni” 2018 di musica e di letteratura e in data 9/4/2018 l’elenco dei finalisti dei due premi “Otto milioni” 2018 di poesia e di giornalismo e, oggi concludiamo, l’informazione dando notizia delle 114 opere di arte grafica (finaliste di “Otto milioni” 2018) provenienti da 36 diverse Nazioni ubicate in 5 dei 7 Continenti (7 Continenti ritenendo valida la teoria che, suddividendo la terra secondo fattori storici e culturali, ne determina i Continenti in: Nordamerica, Sudamerica, Europa, Africa, Asia, Antartide ed Oceania)
Potrete votare l’opera o le opere da voi predilette cliccando su https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-grafica-otto-milioni-2018/

Finalisti Premio di arti grafiche

Cod001 Daniele Serra Argentina
Cod002 Esteban Sandoval Argentina
Cod003 Janis Drozdovs Lettonia
Cod004 Kārlis Īle Lettonia
Cod005 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod006 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod007 Marcos Robson Mota Brasile
Cod008 Guna Oškalna Vējiņ Lettonia
Cod009 Milena Petrarca Italia
Cod010 Prasoon Trivedi Pakistan
Cod011 Ravishankar Roy India
Cod012 Rohit Rathore 161 India
Cod013 Sergey Kyrychenko Ucraina
Cod014 Tabare M de Marco Italia
Cod015 Tomas Fernandez Spna
Cod016 Victor Rocha Cile
Cod017 Yuri Serebryakov Ucraina
Cod018 Zhaina Ilyasova Russia
Cod019 Benmaiza Mohamed Algeria
Cod020 Larachiche Mohamed Algeria
Cod021 Adam Iilyasov Oishara Russia
Cod022 Ajub Ibrimov Germania
Cod023 Aleem Uddin Arts India
Cod024 Amirbek Ismailov Russia
Cod025 Amnat Istamulova Russia
Cod026 Antonio Molina Vasconcelos Messico
Cod027 Apti Dibirov Autumn Russia
Cod028 Arif Azad Painter India
Cod029 Arnis Eglitis Atmiņas Lettonia
Cod030 Art Linh Vietnam
Cod031 Avi Pkar India
Cod032 Chijia He Cina
Cod033 Costantino Pavlis Grecia
Cod034 Daniel Hoope Inghilterra
Cod035 Edwin Murillo Nicarua
Cod036 Einars Repse Lettonia
Cod037 Esteban Sandoval Argentina
Cod038 Farhate Hassouna Tunisia
Cod039 Flora Rucco Italia
Cod040 Frank V Tansey USA
Cod041 Eva Fuentes Berros Spna
Cod042 German Vizulis Ucraina
Cod043 German Vizulis Ucraina
Cod044 Haitham Moustafa Egitto
Cod045 Heino Blum Germania
Cod046 Herminia Mesquita Portogallo
Cod047 Janina Butkevich Russia
Cod048 Ismail Akinc Turchia
Cod049 Janis Drozdovs Lettonia
Cod050 Jelena Plotnikova Ucraina
Cod051 Jose Galant Spna
Cod052 Kamila Gjulova Russia
Cod053 Kheyrolah Asghari Iran
Cod054 Lela Geleishvili 080 Georgia
Cod055 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod056 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod057 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod058 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod059 Lway Kmall Afganyi Giordania
Cod060 Makka Ilyasova Russia
Cod061 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod062 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod063 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod064 Liga Sarah Lapinska Lettonia
Cod065 Maks M Spasa Maksimovic Serbia
Cod066 Maurizio Pedace Italia
Cod067 Maurizio Pedace Italia
Cod068 Manoj Kp India
Cod069 Mehdi Eskerhanov Russia
Cod070 Mehtap Gule Turchia
Cod071 Melinda Horvath Romania
Cod072 Miguel Pinero Venezuela
Cod073 Miguel Pinero Venezuela
Cod074 Milena Petrarca Italia
Cod075 Milena Petrarca USA
Cod076 Milo Shor Israele
Cod077 Mirjana Milanovic Serbia
Cod078 Mohamed Benmaiza Algeria
Cod079 Nina Lavieri Italia
Cod080 Nunzia Zambardi Italia
Cod081 Nunzia Zambardi Italia
Cod082 Olga Ivanova Lettonia
Cod083 Onofre PP Pinheiro Brasile
Cod084 Osama Slama Lettonia
Cod085 Parviz Asadov Azerbaijan
Cod086 Paul Manuel Yuch Portogallo
Cod087 Paul Fakunle Nigeria
Cod088 Puransingh Jhala India
Cod089 Reinhard Stammer Germania
Cod090 Ricardo Orihuela Montesinos Perù
Cod091 Rohit Rathore India
Cod092 Rubik Kocharian Armenia
Cod093 Guna Oškalna Vējiņa Lettonia
Cod094 Safa Bn Iran
Cod095 Sandro Ferrarart Italia
Cod096 Salvatore Cirillo Italia
Cod097 Sasho Kostov Bulgaria
Cod098 Sebastiano Grasso Italia
Cod099 Sergey Kyrychenko Ucraina
Cod100 Shaman Duzhajeva Russia
Cod101 Sigal Bali Israele
Cod102 Simasilver Konya Turchia
Cod103 Simone Vela Italia
Cod104 Soledad Lamas Gonzale Spna
Cod105 Tomas Pramhas Austria
Cod106 Ved Prakash Rathore Nepal
Cod107 Viktor Mishin Lettonia
Cod108 Viktor Mishin Lettonia
Cod109 Vilis Vizulis Lettonia
Cod110 Yair Aharon Israele
Cod111 Youse Adraryano Tunisia
Cod112 Yuri Serebryakov Ucraina
Cod113 Zara Ilyasova Russia
Cod114 Zohar Bahavi Israele

IL DISPARI 2015 – 2016

IL DISPARI 2017

IL DISPARI 2018

DILA

Premi Otto milioni

Il Dispari 20180416

Angela Maria Tiberi recensisce “L’urlo dell’innocenza” scritto da Francesco Terrone

Francesco Terrone è un grande autore riconosciuto per il grande valore poetico delle sue poesie che sono state tradotte in francese, spagnolo, rumeno, russo, albanese, slavo, tedesco, inglese, imponendosi così alla critica internazionale e ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.

Ha ricevuto tre medaglie dal Presidente della Repubblica italiana e due dal Senato.

È stato nominato “Cavaliere di grazia magistrale”, e successivamente, “Commendatore di grazia magistrale” dell’Orto Byzantinus Sancti Sepulchiri.
Fa parte del comitato di redazione della prestigiosa rivista culturale internazionale “Le Muse”.

La sua vera passione è la poesia
“… tutto ciò che serve al mondo per farlo essere più mondo per chi vive il mondo”.

Ha scritto numerosi libri e sono fortunata di essere sempre ricordata fra i suoi amici ricevendoli in dono come beni preziosi che abbelliscono l’anima nell’Amore universale.

“L’urlo dell’innocenza”

In questo testo di Francesco Terrone c’è l’anima di un padre di tutti gli innocenti dimenticati, ma valorizzati come pietre ineguagliabili e rare dal profondo poeta, il quale dedica la sua raccolta alla figlia Flora per concretizzare il suo amore verso tutti i bambini, ed invita il suo lettore a non toccare i loro sogni, facendoli camminare verso la libertà dei loro pensieri e facendoli accarezzare dal sole e crescere sotto le grondaie della vita perché sono vita… per la vita!

Non toccate i bambini.

Molto triste la sua anima poetica verso un figlio che non ha avuto la possibilità di guardare il sole e calpestare la terra ma è stato in grado di assaporare la capacità dell’uomo di creare l’amore con l’amore.
Francesco Terrone invita i duri di cuori a convertirsi all’amore perché

“ … Chi nasce muore,
chi non ama muore due volte,
nella vita e al di là della vita.“

Parole profonde che colpiscono la sensibilità del lettore attento alla sua poesia.
Sulle ali della vita.

Ogni verso colpisce l’anima per la sofferenza che si tocca leggendo attentamente i suoi versi dedicati al suo piccolo Leonardo atteso da una culla di petali di rose.
Conclude il poeta: “… muoio sulla croce”.

Piccolo Leonardo.
Immagini impressionate nei quadri di Patrizia Lo Feudo.
Particolarmente nel quadro del bambino a cui viene tolto il respiro (attacco chimico).
Per non dimenticare gli orrori delle guerre tra le quali l’interminabile guerra della Siria che continua a sterminare innocenti con il silenzio di tutti i potenti della Terra.
Un grido nel quadro di Patrizia Lo Feudo in cui una bambina dice: “Basta!”

Francesco Terrone dichiara che:

La rabbia di un bambino
è la rabbia dell’identità dell’amore;
nasce dal germoglio fresco della vita
e dalla naturale esistenza
a differenza di chi
l’ha generata, attori del vivere.
La rabbia di un bambino è la rabbia
devastante dell’essere che
elemosinerà l’amore per l’intera
sua esistenza nella vita,
al di là della vita.
Sì, al di là della vita,
dove i confini del mondo e dell’anima
diventino così sottili da confondersi
nello spazio infinito e nel concetto
divino del divino… la rabbia che
diventa sete di vita, sete d’amore;
la rabbia di un bambino crocifigge
l’amore per comprendere l’amore.

La fiducia nell’Umanità è racchiusa in questi versi:

… Dove
si accende
il sorriso
di un bambino,
lì si accende
la speranza del mondo
e l’orgoglio della vita.

Franco Bruno Vitolo apre lo scenario del libro, dichiarando in sintesi:

Il grido dell’innocenza è il grido dei bambini di sempre, maltrattati e oppressi, dei bambini di oggi, travolti dalle guerre e dalle migrazioni, dei bambini di mai, che vengono sognati e desiderati e anche concepiti, ma non riescono a volte neppure a vedere la luce e diventano figli di sogni… “ concludendo “… il grido del poeta viene da lontano, dal senso di paternità, ma arriva dentro, dove egli non smetterà mai di cercare, nel nome dell’amore,l’aquilone che lo porti al suo paese innocente”.

Oltre tutte le impurità…

Maria Rosaria Di Rienzo conclude l’opera dell’autore e dichiara, mettendo in luce l’importanza della coscienza umana e dell’amore, che senza di questi:

l’uomo non può inseguire su mari ignoti il libero volo dei gabbiani, ed è stato versato sangue affinché la sacralità dei diritti inalienabili dell’uomo venisse riconosciuta come la base del vivere civile.

La rivoluzione del cuore non è ancora compiuta perché l’uomo può perdersi tra le brutalità quotidiane che si vedono e si sentono, mentre è solo la poesia che può annullarle donando speranza di un mondo migliore in cui esista pace e serenità per gli innocenti.

Angela Maria Tiberi

Liga Sarah Lapinska | Conoscere Rainis

Il giorno 11 Settembre in Lettonia ha luogo il Giorno della Poesia.
I poeti leggono le loro poesie pubblicamente, con il pathos sonoro delle rauche voci raffreddate.
I debuttanti diventano molto timidi annaspando verso il pubblico di fronte.
Ci sono anche coloro che sono noiosi, recitando per la millesima volta i loro più popolari e più richiesti versi.

L’11 Settembre 1865 in Lettonia, a Kurzeme, è nato Jānis Pliekšāns che adottò lo pseudonimo Rainis.
Lui non era uno scrittore di quelli che non credono sia sufficiente lottare per un mondo migliore utilizzando qualche poesia ispirata o qualche spettacolo commovente.
Egli si rese conto che solamente l’arte non basta per salvare il mondo o guarire le sue, si può dire in altre parole, le nostre cicatrici.

Rainis era una figura pubblica attiva.

Uno dei miti più sbagliati è quello che lo descrive come un fanatico che camminava sempre con la Mauser nella tasca, pronto a sparare a tutti, che non sopportavano la sua classe sociale, cioè la classe degli operai.

Anche perché Rainis non è mai stato operaio, essendo nato in una famiglia che, nel paragone con i suoi vicini, poteva considerarsi ricca, pur non prendendosi grossa cura di guadagnare molto.
Aveva amici in differenti classi sociali e differenti nazionalità.

Odiava gli ipocriti, questo sì.

Rainis non aveva contrastato gli altri esseri umani intenti a sognare e lottare per un astratto e migliore futuro, anche se hanno ragione coloro che dicono che egli era un poeta orientato al futuro concreto.

Spesso ritornava nel passato (non solo suo personale) rinnovando vecchi miti, sia biblici sia leggendari, poiché non voleva dimenticare il suo passato personale onde progettare un futuro vivo e non astratto.

Quindi, le opere scritte da Rainis sono sempre attuali, ma non storiche né futuristiche.
Egli ha lavorato come avvocato, giornalista, attivista del partito socialdemocratico, così come il mio bisnonno, Oskar Bittmett.

Rainis, a volte con scarsa qualità e con noncuranza, ha tradotto libri di altri autori, perché la traduzione non era la sua vera vocazione ma, spesso, era la fonte per guadagnare un po’ di denari . Jānis Pliekšāns è stato in prigione ed anche esiliato.

Non era l’uomo dei compromessi.

Il giorno della Poesia viene celebrata in onore di Rainis, nella data del suo compleanno, come omaggio al poeta, ma anche al drammaturgo, poiché Rainis ha scritto diverse opere teatrali indimenticabili, che rimarranno note anche nel futuro in quanto la loro caratteristica è di proporre l’essenzialità e non la quotidianità.

Sapeva trovare l’equilibrio tra l’essenziale e il quotidiano, prediligendo spesso, come scrittore, di dare voce ai soggetti essenziali e perenni, mentre invece, come attivista in altri campi, era ben rapido e deciso.

Mio padre Viesturs si vantava del fatto che, come attore giovanissimo, aveva interpretato uno dei fratelli dell’eroe principale Antiņš (Antonio).
Il dramma “Il cavallo d’oro” è una fiaba classica su tre fratelli, di cui l’ultimo viene ritenuto un ingenuo perché è onesto e coraggioso.

Proprio lui è in grado di risvegliare la principessa che dorme sulla montagna di vetro, alla quale Antiņš dice:
Sono venuto con un nuovo sole“,
dopo che le maledetta Saulcerīte (quelle che stanno sperando nel sole) l’hanno fatta dormire per sette anni, senza svegliarla, in una bara di ghiaccio.

Disgelare il ghiaccio o risorgere, è un miracolo che non sanno fare gli scettici.

Sono solo gli stupidi e i sognatori che sono decisi a sellare i loro cavalli dorati per galoppare, non importa come, verso la collina verde in superficie o verso la montagna di vetro scosceso.
Nella mia prima infanzia, il mio spettacolo preferito di Rainis era, ed è per sempre, “Giuseppe e i suoi fratelli“.

Sono io Giuseppe e, nello stesso tempo, sono la più giovane tra tutte le stelle, Dina.

Però, io non sono Giuseppe per gli agricoltori, ma sono Giuseppe per i nomadi e per i perseguitati che con lui furono in viaggio verso l’Egitto.
Perché fratelli di Giuseppe, sinceramente amati, hanno dapprima deciso di ucciderlo ma poi, cambiando idea, l’hanno gettato in una fossa piena di aculei che avevano buttati come un tappeto atto a dilaniare la schiena di Giuseppe?

Alcune persone che ho amato, e anche i tarocchi, mi hanno detto: “Tu stai affrontando un destino simile a quello di Giuseppe. Sì, ogni mito è un po’ diverso, ma anche su di te quelli che ami hanno gettato i loro peccati”.
Ed io, proprio come Giuseppe, spero che coloro che ho sempre considerato come fratelli e sorelle capiranno meglio sia Giuseppe, sia Rainis, sia me.

Levy ammise, davanti alla fossa di Zichem, parlando a Giuseppe:

“No, non vivere mai più le speranze non vive per te!”

Ogni volta si può vedere quali sono i tuoi sogni!
Nessuno mai più avrà speranza nei sogni.
Queste parole di Levy, per fortuna, non hanno vinto.

Liga Sarah Lapinska

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Silvana Lazzarino, Socia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte –DILA” nonché opinionista di questa testata giornalistica “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, presenterà il suo novo lavoro poetico pubblicato nel libro “La seduzione dell’immagine dall’arte ai versi poetici. Alba Gonzales e Patrizia Canola mie Muse ispiratrici”, il prossimo 22 Aprile 2018 a Roma presso l‘Enoteca Letteraria di Quattro Fontane in Via di Quattro Fontane 130 alle ore 18.30,

Il volume sarà presentato dal poeta, critico letterario e scrittore Sandro Angelucci.
Moderatrice della serata sarà Maria Rizzi, mentre le letture delle poesie saranno eseguite da Federica Sciandivasci.
Vittorio Bertolaccini realizzerà un servizio video – fotografico.
Insieme a Silvana Lazzarino, saranno presenti le due artiste ispiratrici del libro: Alba Gonzales e Patrizia Canola.
Ingresso gratuito.

Il Dispari 20180409

Il Dispari 20180409– Redazione culturale
Editoriale

Era il 1963 quando, durante una lunga permanenza bolognese, pubblicai per la prima volta alcune mie poesie in un’antologia dal titolo “Poeti e novellieri di oggi e di domani”.

Molti anni dopo, verso il 2007, mi capitò tra le mani quel vecchio volume dal colore azzurro e, sfogliandolo, mi venne l’idea balzana di provare ad incontrare, anche solo tramite web o telefono, le decine di scrittori che ne avevano fatto parte.

Desideravo editare un’antologia con nuovi testi indicati da quanti di loro fossi riuscito a contattare.
La faccio breve perché ci saranno altre occasioni nelle quali potrò tornare sulla vicenda che ne seguì, e vengo al presente annunciando che dalle prossime settimane inizierà una speciale collaborazione con questa pagina culturale del quotidiano “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio, la scrittrice, giornalista, professoressa Nina Lavieri.

Chi è Nina Lavieri?

Nina Lavieri, è una delle scrittrici che pubblicarono alcune loro opere nell’antologia “Poeti e novellieri di oggi e di domani”.
Ho provato una grande emozione nel ricevere la sua telefonata per gli auguri di Pasqua e sono stato arci felice che lei abbia accettato di entrare nella nostra “Tribù” (ringrazio sempre Vincenzo Savarese per averci dedicato questo epiteto).
Benvenuta Nina.

“ENZO TORTORA: Un uomo onesto”

è l’articolo clou di oggi, poiché la recensione del libro “Enzo Tortora – Lettere a Francesca” (scritto da Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora, con la prefazione di Giuliano Ferrara – Pacini Editore), è un privilegio che Caterina Guttadauro La Brasca regala ai lettori di “Il Dispari”.
Ciò in quanto, per la sua pubblicazione, Caterina Guttadauro La Brasca ha ottenuto l’assenso dell’Autrice la quale è persona, notoriamente, che non si concede con molta facilità ai media, tanto è vero che in giro non ci sono sue interviste.

Caterina Guttadauro La Brasca | “Enzo Tortora – Lettere a Francesca”

Si tratta di un libro testimonianza scritto da Francesca Scopelliti (Pacini Editore), presentato a Roma dal Circolo IPLAC (Insieme per la Cultura) il 10 Settembre 2017 presso l’Enoteca/Libreria di Tonino Puccica.

Questo libro segna il nuovo inizio di una battaglia combattuta prima e dopo la perdita di Enzo Tortora.
Con questo libro, Lei fa dono a tutti noi del vissuto di un uomo braccato, accusato, condannato in nome di una giustizia non giusta, che lo ha privato della necessità primaria dell’uomo, senza cui non c’è vita: la libertà.

Un uomo retto, onesto, colto e di successo che ogni italiano riceveva nella sua casa grazie al suo lavoro televisivo che svolgeva con una professionalità senza pari.

Eppure, alla luce del niente di alcune dichiarazioni deliranti di gente inaffidabile e venduta a poteri insani, è stato allontanato dai suoi affetti più cari che, nonostante tutto, riusciva a confortare, a far sperare, a credere, assieme a loro, che ancora fosse possibile un chiarimento che dimostrasse a tutti la sua innocenza.

È il lato umano che emerge dalle lettere l’oggetto di questa mia recensione, perché senza di esso, sarebbe limitativo parlarne.

Si ricomincia, quindi, con l’intento di fare palesare agli occhi di tutti il costo di una giustizia malata, del potere mediatico e delle sue conseguenze devastanti, a livello di opinione pubblica e decisioni dei giudici.

Accanto a tutto questo c’è anche la volontà di far conoscere le condizioni disumane di chi vive il carcere, giorni, ore e momenti infiniti in uno spazio di pochi metri, che Enzo cerca di tenere pulito, ordinato, perché si allontani “quell’aria di tana abbandonata “che gli faceva paura.

Sì, tana quindi una gabbia per animali non per uomini, soprattutto se innocenti.

E così, dice Enzo, gira la ruota, lentissima mola di mulino, che macina tedio, schifo, abbrutimento. E intanto chiedeva a Francesca “Ma gli italiani lo sanno?

Momenti di inevitabile scoramento di un uomo che, per quanto si legga e si rilegga nell’anima, non trova un motivo per subire un’accecata giustizia.

La vita normale diventa un ricordo e chiede a Francesca un regalo semplice, possibile a tutti tranne a lui: “Cammina in mezzo al verde, raccogli un filo d’erba e mettitelo tra le labbra: sono io”. Quanto amore e quanto conforto riesce a dare alla persona che ama.

Soffre di più, se possibile, anche per questo: per avere trascinato i suoi affetti in quel fango, una piovra infame, sempre più viscida, con tentacoli sempre nuovi.

È una guerra la sua, vive in un lager frutto di una malata democrazia datata 1983.

A tenerlo in vita era il contatto con la sua donna, alla quale raccontava le sue miserie perché sapeva di essere capito, alla quale chiedeva di scriverne, di parlarne perché riteneva che il suo compito fosse uno: far sapere per far vincere la verità che, diceva… voglio vederla in piedi.

Traspare, anzi è evidente l’amore e la gratitudine per il sollievo che Francesca, con le sue risposte, sa fargli vivere e promette riscatto al suo dolore quando dice ”Ognuna delle tue lacrime ti verrà ripagata, è un regalo che ho giurato di farti”.

È grazie a Lei se riesce ad evadere mentalmente, attraverso le sue parole e i ricordi, anche per brevi istanti, da quella realtà immotivata.

Riesce a fare qualche amara battuta come quando dice che molti definiscono quella gabbia in cui vive “Carcere dei VIP”.

In tante lettere si dichiara disgustato all’idea che esistano giornalisti criminali della penna, analfabeti della vita, irresponsabili.

Non gli è stato risparmiato niente, ha vissuto il massimo dell’angoscia: in carcere innocente, durante un terremoto.

Tranne in rari momenti non mollò mai, perché non voleva subire il disonore senza combattere.

Un uomo pulito, ricco di orgoglio e dignità, che considerava ripugnanti gli arresti domiciliari perché erano una libertà provvisoria, chiesta e mendicata.

Cade e si rialza in una crocifissione senza fine.

Sappiamo tutti che la sentenza di primo grado e l’infamante accusa che gli costarono 10 anni di carcere, 50 milioni di multa e, infine la vita, fu rigettata in Appello e successivamente dalla Cassazione.

Enzo entrò ed uscì pulito da questa storia anche se nessuno potrà mai ripagare lui e la sua famiglia del dolore, dell’ingiustizia subita, della malattia che il suo corpo debilitato non riuscì a vincere.

Nessuno però potrà mai toglierci l’esempio che ci ha dato, la signorilità che non l’ha mai abbandonato nella sofferenza e che non ha mai esibito per avere degli sconti.

Tutti gli italiani onesti si riconoscono in lui e ci auguriamo che raccontino ai loro figli chi era questo grande uomo che, nonostante tutto, non smarrì mai sé stesso, la capacità d’amare e l’orgoglio di essere italiano.

Grazie Sig.ra Scopelliti per avermi consentito di parlare di emozioni che ha sempre custodito gelosamente dentro di Lei e che riscattano, con la forza che solo l’amore possiede.

Finalisti premi “Otto milioni” 2018

Do aver pubblicalo in data 26/3/2018 l’elenco dei finalisti dei due premi “Otto milioni” 2018 di musica e di letteratura, oggi proseguiamo l’informazione dando notizia degli articoli di giornalismo e delle opere di pesia finalisti di “Otto milioni” 2018). potrete votare l’opera o le opere da voi predilette cliccando su

https://www.emmegiischia.com/wordpress/esia-finalisti-premio/

(Finalisti Premio di poesia);


Cod.001 Franco Maccioni – Musiche assordanti
Cod.002 Miriam Bruni – Frutto
Cod.003 Franco Maccioni – Sai che
Cod.004 Giuseppe Vultaggio – Vivi il tuo cielo
Cod.005 Giuseppe Vultaggio – Alieno
Cod.006 Miriam Bruni – Mi vedo
Cod.007 Anna Rancāne – Non venite da me nell’autunno
Cod.008 Liga Sarah Lapinska – Non aspettarmi
Cod.009 Ināra Gaile – L’ageo
Cod.010 Angela Maria Tiberi – Walter Poli
Cod.011 Assunta Gneo – La nostra vittoria
Cod.012 Antonio Fiore – L’alba dell’amore
Cod.013 Enrico Danna – Insegnami a colorare il cielo
Cod.014 Flora Rucco – Madrilegio
Cod.015 Nina Lavieri – Lo spirito del vagabondo
Cod.016 Adam Ilyasov – Sesilia
Cod.017 Anita Ķēķe – La notte oscura
Cod.018 Ilze Zeimule – StepanovaL’arcobaleno
Cod.019 Broņislava Broņislava Dzene – Si può entrare in se così
Cod.020 Ingvar El Voron – I sogni colorati
Cod.021 Marija Gadaldi – La vita senza amore
Cod.022 Modris Andžāns – La Felicità
Cod.023 Nika Kolinz – In un attimo
Cod.024 Rasma Urtāne – Non toccarmi
Cod.025 Sanita Simsone – Rapsodia all’amore mio
Cod.026 Giuseppe Capoluongo -La sinfonia del tem
Cod.027 Sheril Curujev -La mia tristezza
Cod.028 Giuseppe Vultaggio – Irrimediabile pazzia
Cod.029 Milena Petrarca – Con il cuore negli occhi
Cod.030 Milena Petrarca – Il mio caffè francese
Cod.031 Aleksandra Zavišjus – Suicidarsi
Cod.032 Aleksandra Zavišjus – Aspetto ovvio.
Cod.033 Janis Jan Zarins – Un fiore bianco
Cod.034 Jānis Lapinskis – Per i mendicanti
Cod.035 Vera Roķe – La terapia di rugiada
Cod.036 Mairita Dūze – Il profumo di lillà
Cod.037 Ligija Kovaļevska – Accendi una candela
Cod.038 Anita Zvaigzne – Nel cielo dell’autunno
Cod.039 Eduards Aivars – Non mi piace l’organo
Cod.040 Elīna Zālīte – L’anima incurabile
Cod.041 Angela Maria Tiberi – Voglio Amarti
Cod.042 Liga Sarah Lapinska – Il mio Pescatore
Cod.043 Liga Sarah Lapinska – Il cervello dell’universo
Cod.044 Eva Mārtuža – Il mondo

e cliccando su

Giornalismo – Finalisti premio “Otto milioni” 2018

(Finalisti Premio di giornalismo)

COD001 Liga Sah Lapinska – La nostra isola
COD002 Caterina Guttadauro La Brasca – Hafez Haid
COD003 Angela Mia Tiberi – Caruso e zia Bettina
COD004 Silvana Lazzino – Roberto Prandin
COD005 Liga Sah Lapinska – Conoscere Rainis
COD006 Caterina Guttadauro La Brasca – Enzo Tortora
COD007 Silvana Lazzino – Patrizia Canola
COD008 Angela Mia Tiberi – Il colore degli aquiloni
COD009 Angela Mia Tiberi – L’urlo dell’innocenza

TWITTERONE

Nell’edicola della piazzetta San Girolamo a Ischia, potrete trovare il numero di Aprile del magazine Eudonna, edito da Il Sextante di Mariapia Ciaghi.
L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” fa parte della redazione della rivista.


DILA

Premi Otto milioni

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