…ho intarsiato un gioiello

Benvenuti

Sono come monolitici macigni, oggi,
le mie statiche, amorfe emozioni.
Le fantasie,
eteree sfavillano nell’ininterrotto fluir delle ore
ed intanto il pendolo,
indifferente, instancabile,
scandisce bagliori di vita
che si dileguano tra mutevoli refoli di brezza.
Ho soffiato sulla sopita brace di memorie prive di fiamma
ed allegoriche, deformi figure hanno rasentato il cuore.
Le false verità mellifluamente respirano,
quanto il prezioso incanto di uno struggente tramonto,
quanto le utopie incastrate tra labirintici raggi di stelle.
Congiungo le mani, intreccio le dita,
quasi come in una devota preghiera,
tentando di non cedere agli incerti tremori degli anni.
Da ponente, dolce e leggero,
uno zefiro marino blandisce l’anima
e risuscita un esotico aroma di remote,
struggenti memorie.
Con vitrei sguardi fatti di quiete,
inseguo illusorie, sconosciute frontiere
e la mente rigenera un tourbillon di meraviglie,
di un nuovo,
fantasmagorico mondo.
In questo lento vespro che inizia a tinteggiar l’universo,
di preziose memorie ho intarsiato un gioiello
e ne ho fatto un anello,
per l’utopia di un anniversario che mai si festeggerà.
Lo sguardo erra gitano, inseguendo
barocche sagome di chiaroscuri
e lassù si spalanca un ampio tratto di cielo,
una metafisica porta nell’universo.
Le fantasie, libere di volare,
si trasformano in leggeri petali di roride gemme,
incastonate in un variopinto diadema per decorare la mente.
Sotto la luna e le stelle dipingo tele di policromi pensieri,
mentre dal cuore sgorgano spontanee poesie d’amore,
per debellare, per cancellare ogni odio tra gli uomini.
Di germogli di brezza cospargo un inusitato universo
e trovo una retta ragione, un’equilibrata sapienza,
rischiarate da mistici, iridati bagliori.
Un caleidoscopio di minuziose riflessioni,
trapunte di figure sfumate,
da corpo a singolari immagini,
oltre l’arcobaleno di assurde chimere.
Da quel sentimento chiamato amore,
sgorga un frastuono più scintillante,
che si incunea in uno spazio privo di suoni,
dove il tempo non esiste, dove non esiste il dolore!
*
Tratta dal libro edito “Làbrys – Opus Hybridum de Labyrinthismo”
Aletti Editore





MAURO MONTACCHIESI
PAGINA PERSONALE DI MAURO MONTACCHIESI
Làbrys-Opus Hybridum de Labyrinthismo di Mauro Montacchiesi
Làbrys-Opus Hybridum de Labyrinthismo di Mauro Montacchiesi
Làbrys-Opus Magnum de Labyrinthismo (Labirintismo), Mauro Montacchiesi

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