La gita del cigno

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La gita del cigno

Per la serie Esopo news | Bruno Mancini

Ischia 5 Ottobre 2015

Uno spettacolo insolito ha focalizzato l’attenzione di molti turisti all’imbrunire di questa sera.

Un cigno si è posato sullo specchio di mare antistante la spiaggia del Lido restandovi per oltre un’ora prima di riprendere il volo verso chi sa quale meta.

La tranquillità con la quale è restato a dondolare sul mare completamente calmo e nella leggera brezza della sera, probabilmente ha fatto immaginare all’eterogenea moltitudine dei clienti affacciati ai balconi dei grandi alberghi presenti a ridosso della spiaggia, che il grande uccello acquatico della famiglia degli Anatidi,  fosse di casa qui da noi, mentre, al contrario, la presenza di tali pennuti è del tutto inusuale.

Al mio amico Esopo, mentre ammirava lo spettacolo del suo manto bianchissimo, è venuto il sospetto (anche forse perché poco prima aveva letto un post di Benedetto Valentino e i commenti successivi che qui di seguito pubblico in parte), che qualche agenzia di viaggio o qualche grande network tipo Booking, Tripadvisor & co, Trivago o lo stesso GOOGLE fossero riusciti a tradurre in “cignese” le qualità della nostra isola!

E così ha immaginato che i cigni, notoriamente presenti nei vari continenti in molti milioni di esemplari, avessero inviato un esploratore per verificare la correttezza delle informazioni (tradotte in cignese, lo ripeto, da qualche grande network tipo Booking, Tripadvisor & co, Trivago o lo stesso GOOGLE), in quanto i loro gruppi troverebbero molto interessante villeggiare ad Ischia pur dovendosi eventualmente spostare da paesi lontanissimo come la Nuova Zelanda, poiché, in fondo, non spenderebbero neppure un euro di viaggio.

A me, invece, poiché il magnifico esemplare il suo primo giretto sulla nostra isola l’ha fatto nella zona dei grandi alberghi, viene da credere che l’uccello sia stato invitato (anche in questa ipotesi per merito della brillante intuizione di qualche grande network tipo Booking, Tripadvisor & co, Trivago o lo stesso GOOGLE) per aggiungere un tocco di classe ad uso dei turisti nordici nostalgici dei loro animali.

Chi avrà ragione tra me e lui?

La storia sarà definita in una terza ipotesi sconosciuta?

Mah!

Fatto sta che difficilmente potremo sapere la verità perché il Cygnus olor non è un animale che canta facilmente!

P.S. del cigno ho alcune foto scattate con un telefonino di vecchia data. Sono tanto di pessima qualità che, desiderando evitarvene la visione, ve ne propongo due scattate da Tony Pilato insieme all’immagine di un esemplare molto celebre: Leda by Buonarroti Michelangelo (1475-1564); Bibliotheque Nationale, Paris, France (purtroppo non conosco il cignese e così mi sono azzardato a scrivere la didascalia in inglese sperando che i cigni conoscano almeno questa lingua).

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cigno foto Tony Pilato. 1 jpgcigno foto Tony Pilato

Ecco il post di Benedetto Valentino e lo stralcio di qualche commento:

Benedetto Valentino

Il grande boom di turisti a Ischia e in Campania porterà meno della metà dei benefici previsti.
Il motivo è semplice: tutta “l’intermediazione” é affidata a internet e ai grandi network; tripadvisor, trivago, lo stesso GOOGLE, etc. che sono gli unici che hanno un guadagno netto esantasse.
Il resto va alle grandi agenzie straniere.
Al territorio, albergatori e ultimi i commercianti, restano pochi spiccioli, ma il peso di tasse, banche e inquinamento. Ai lavoratori neanche lo stipendio. E’ il mondo moderno, baby……

Variante Anomala I portali ischitani pagano le tasse in Italia, gli alberghi idem, le compagnie di navigazione uguale, le grandi agenzie straniere non portano turisti per il semplice fatto che di stranieri ne arrivano pochi, ad Ischia. Che poi la crisi sia lontana dall’essere terminata è purtroppo vero ma non dipende dal turismo on line.

Stani Verde Tripadvisor, Booking.com, ecc. non sono portali Ischitani e, come ben dice Benedetto Valentino, non pagano le tasse in Italia

Hotel Revision Questa analisi sul mondo dei portali e del turismo è decisamente qualunquista: dove sono i dati che dimostrano tale tesi?
Il web è la più grande opportunità degli ultimi tempi, è un cavallo che ha delle redini da tenere certamente ben salde. Booking, Tripadvisor & co. non sono l’unico strumento di vendita, sono delle vetrine: chi le usa meglio, vince, chi le subisce, si trova sopraffatto.
E poi non parliamo di grandi agenzie straniere, per favore: a Ischia la TUI ha fatto sfracelli per anni, dettando la linea turistica del nostro territorio per anni, forte dei fatturati elevati. La TUI non era una “grande agenzia straniera?”
Il web va conosciuto, è una giungla è vero, ma ha anche tanti aspetti positivi che se sfruttati a dovere portano benefici immensi. Booking col 18% di commissione porta il tuo hotel fino in Nuova Zelanda e traduce la descrizione dei tuoi servizi anche in Cinese, l’hotel singolo sarebbe in grado di farlo? Non credo proprio.
Preoccupiamoci piuttosto dell’immonda pressione fiscale che un hotel deve subire, TASI e IMU su tutti: partendo da qui si può trovare la chiave di lettura per il futuro del turismo ischitano e italiano.
Hotel Revision Aggiungo: il 18% a Booking no perché è un gruppo internazionale, il 20-25% a un’agenzia di incoming locale invece si perché “paga le tasse in Italia”? L’obiettivo dell’hotel è incrementare le prenotazioni, possibilmente disintermediate: dove la pago pago questa commissione, oggettivamente cambia ben poco.

Bruno Mancini Solo una domanda: che bisogno ha il singolo albergo di portare le notizia della sua esistenza “fino in Nuova Zelanda” e veder tradotta “la descrizione dei tuoi servizi anche in Cinese”?

Hotel Revision Ne ha bisogno eccome Bruno, perchè oggi con 12 ore di volo posso essere dall’altro lato del mondo, perchè con gli stessi soldi che spendo per andare a Ischia me ne vado in Thailandia in un resort di lusso a 5*.
Poi se giustamente la nostra clientela è l’interland napoletano allora tutto giusto, il piccione viaggiatore è più che sufficiente: basta non accalcarsi ogni Agosto a chi fa la foto più “cafonal”…

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Bruno Mancini