Professionisti DILA APS 20231201- Il Dispari:

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ASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 2020 (seconda parte)

Conclusioni e riflessioni della Direzione Artistica:

«è stata portata a termine la 6a edizione del Festival di Napoli avventura iniziata nel 2015 al Politeama e conclusasi il 30 dicembre del tormentato 2020.

Chiunque in tempo di pandemia avrebbe addotto la scusa, plausibile, per non farla e per non mettere a repentaglio il rischio d’impresa. Lo hanno fatto in molti, quasi tutti.

Hanno osato solo coloro che hanno avuto budget sostanziosi da Enti pubblici già previsti e/o contratti stellari da sponsor.

Noi? Noi lo abbiamo fatto con nulla di tutto ciò.

Siamo scesi in campo a giocarci una partita senza storia, senza alcuna possibilità di vincerla… senza alcun pronostico a nostro favore.

Invece, forti delle nostre pazze convinzioni, l’abbiamo vinta.

Coraggio? Follia?

Non è dato sapere ma quel che è certo è che quando ci metti passione, onestà e amore per l’arte, scatta uno strano meccanismo, una luce interiore che produce un tipo di forza e di potere spirituale da farti credere nella possibilità di un miracolo, e miracolo… è stato.

Lo abbiamo fatto, questo festival del 2020, permettendoci il lusso di farne addirittura due: uno in Albania ripreso dalla TV Nazionale a Durazzo con incredibili dati di ascolto (oltre 650.000) e l’altro in diretta streaming utilizzando un antico salotto napoletano di un vecchio casale in Umbria al posto di un teatro di prestigio napoletano, e con delle video/performance, al posto delle esibizioni live.

Non basta.

Ci siamo concessi un ulteriore lusso: quello di realizzare la seconda serata dedicata alla Lyric in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano nello splendido scenario della storica fonderia agghindata a teatro in occasione del Premio Massimo Troisi.

Qui ci siamo concessi il Tutto Live! 

Dati di ascolto complessivi? Oltre due milioni e mezzo.

Per molti un successo inaspettato e senza precedenti, per noi un raggiungimento soddisfacente grazie a un lavoro svolto capillarmente con la cura di sempre.

A cosa è dovuto questo successo?

Prima di tutto perché ci abbiamo sempre creduto, e poi è venuto grazie alle linee guida che hanno indirizzato e distinto e caratterizzato, le tre serate.

La prima dedicata alla New Generation partenopea, la seconda alla Classic/Lyric napoletana e la terza alle Voci dal Mediterraneo.

Una importante partecipazione in massa di popoli facenti parte del bacino del Mare Mediterraneo che più di qualsiasi altra cultura d’oltreoceano, del nord Europa e alla pari di quella orientale, ha da offrire il meglio dell’arte ed è infatti da questi popoli e da quelle terre, non sono mancate Bellezza, Cultura, Storia.

Un patrimonio immenso non solo musicale nelle nostre mani.

Sia chiaro: chi ha vinto non è mai il singolo, pervaso dai propri personalismi, ma una squadra capace di lottare per una giusta causa, quella di valorizzare e riportare nella giusta dimensione attraverso l’evento festival, la canzone napoletana nel mondo.

La squadra ha un nome, si chiama: Festival di Napoli.

Ma allora, se noi abbiamo vinto, chi ha perso? Chi sono stati i nostri avversari? Non certo le personalità politiche sorde come Ulisse al richiamo di Partenope e neanche tutto un ambiente territoriale che contro di noi ha adottato un ostracismo silente e perverso, impaurito dalla nostra solare avanzata. Neanche avversari che prima o poi da soli verranno a sostenerci… se comprenderanno che un buon conto corrente personale non fa cultura.

Il nemico è stato uno solo… il più forte di tutti, il più imprevedibile… temibile ma forse anche il più importante insegnante di vita e di morte, motore anche di profonde riflessioni: il signor Covid-19.

Lo abbiamo battuto con il nostro coraggio di esistere, insistere, di amare e di comprendere la vita e l’importanza vitale delle sue arti, a partire dalla musica… dal Festival di Napoli.

Professionisti DILA APS 20231201

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Angela Maria Tiberi, due domande a Giuni Tuosto

D: Giuni Tuosto ha ricevuto il premio Visciano per il giornalismo, ci vuole descrivere il premio?

R: Il premio Visciano 2023 ha avuto come tema la discriminazione.

Io ho partecipato con un articolo d’inchiesta su quanto sta accadendo in Iran sia agli uomini che alle donne.

I ribelli uomini vengono colpiti in parti del corpo molto casuali, ma le donne vengono colpite sistematicamente all’occhio destro, al seno, ai genitali.

Le ribelli sono sfigurate, oltraggiate.

Una barbarie.

Una violenza governativa che sembra non riconoscere alle donne neanche il diritto di essere ribelli alla pari degli uomini.

La commissione giudicatrice, composta da giornalisti professionisti, col patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e della Pro Loco di Visciano, ha ritenuto di volermi premiare col primo posto per il coraggio di denunciare una situazione così delicata e complessa.

Non è facile parlare di questi argomenti quando le notizie dall’Iran vengono sistematicamente oscurate e censurate.

D: Lei è un’insegnante, ci vuole descrivere le sue emozioni in aula scolastica?

R: Insegnare è un mestiere bellissimo quando si tratta di interagire con gli studenti.

Io ho la fortuna di potermi misurare sia con i più grandi che con i più piccini, perché posso insegnare alle scuole Superiori, ma anche alle Medie.

Credo che un buon insegnante debba adattare il metodo di insegnamento agli studenti che ha di fronte, è questo il senso dell’empatia.

Trasmettere il sapere non è solo diffondere nozioni, è anche emozionare, coinvolgere, interagire. Per me ci vuole passione nella vita.

Lavorare senza passione per me non avrebbe alcun senso.

Mi emoziono quando riesco a stringere un legame profondo con i miei studenti.

Grazie per questa intervista.

Professionisti DILA APS 20231130 - ANGELA MARIA TIBERI

Professionisti DILA APS 20231130 – ANGELA MARIA TIBERI

 

Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

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Grazie!

Professionisti DILA APS 20231124 – Il Dispari: Massimo Abbate

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MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL

FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA 7

Festival di Napoli 2020 – 6edizione                                 

Causa pandemia, on line su pagina facebook Festival di Napoli 28-29-30 dicembre.

 

Prima serata 28 dicembre 2020:

Direzione Artistica Massimo Abbate;

Direzione musicale Lino Pariota;

Presentatori Emanuela Giordano & Magda Mancuso & Enzo Nicolò;

Ospiti live Riccardo Fiorentino & Raffaella Ambrosino;

 

 

Special Guest video Marco Buracchi & Giusi Barone & Marianna Corrado & Antonya Di Iorio & Concetta De Luisa;

Conduttori Massimo Abbate & Lino Pariota.

 

Seconda serata 29 dicembre 2020:

Rosita Rendina, Gennaro Monè, Linda Petriccione, Gianluca Pantaleone, Mariya Movchan, Andrea Russo, Annarita Terrazzano, Salvatore Minopoli, Marco Ferrante, Camilla Carol Farias, Antonio Landolfi;

Al pianoforte per la sigla di apertura Riccardo Fiorentino, per l’accompagnamento ai cantanti lirici Alfredo Giordano Orsini, per l’accompagnamento alla sigla finale Riccardo Iozzia Ambrosino; Special Guest video Dominika Zamara & Claudio Sgura & Olga Zhuravel Maselli Rodolfo Maria Gordini & Benedetta Kim;

 

 

Special Guest di Arte Culinaria Chef Claudio Menconi.

 

Terza serata 30 dicembre 2020:

Riccardo Fiorentino & Ester Jok &  Luljeta Strefi & Luljeta Strefi & Kastriot Tuscia & Bellamorèa & Parafonè & I Terraros & Mercedes Gomez Gago & Trio Joao Frade & I Tazenda & Spiteri Lucas Band & Nour & Iannis Tsolca.

 

INTERPRETI – TITOLI – AUTORI

SOOL FOOD VOCALIST – Tutto in un sogno – Capriglione

EMANUELE MATRULLO – ‘E pparole ca nun dice – Esposito

 

 

LUCA SORRENTO – Comme vulesse – L. Esposito – D’Alise

 

 

ENRICA LA FEMINA – ‘Na vota ancora – La Femina – Rienzo

ADELAIDE CUCINIELLO – Nonna Lì – Cuciniello e Iovine

STEPHANO E IL BUONO – ‘A strada ‘e casa mia – Marcato-Cimmaruta-Giardino

FATMA MEMA E ENEA CERASHI – Passa nuttata e va’ – Selo – Libaba

IMMA D’INVERNO – ‘Sta città – Guida – G. Campagnoli

GUSTAVO MARTUCCI – Napule futtetenne – Somma – Martucci

MARIA OSSINO – Le donne non si toccano – Romano

MASSIMO PENZA – ‘O tiempo – Donniacuo – Del Grosso

 

Vincono: Imma D’Inverno & Enrica La Femina;

Premio Speciale ANIA (Assoociazione Nazionale Italiana Artisti) Adelaide Cuciniello;

Premio alla Carriera agli autori Luciano Somma & Giuseppe Donniacuo;

 

 

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners per la Critica Luca Sorrento & Stephano e Il Buono;

Sezione Lyric assegnati dal Presidente di Giuria Dario Ascoli e dai Membri Raffaella Ambrosino e Massimo Iannone:

Premio Mercadante Rosita Rendina;

Premio Troisi Camilla Carol Farias;

Premio Napoli nel mondo Maryia Movchan;

Premio Caruso (ex aequo) Salvatore Minopoli & Gennaro Monè & Marco Ferrante & Gianluca & Antonio Landolfi;

Premio Ricomincio da 3 Andrea Russo;

Premio Mirna Doris Annarita Terrazzano;

Premio Stream ‘e Napule Linda Petriccione,

Premio Giuria Internazionale dei Media Partners Sezione Lyric Camilla Carol Farias & Gennaro Monè & Gianluca Pantaleone & Rosita Rendina;

 

Professionisti DILA APS 20231124- Il Dispari: Massimo Abbate

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Il Dispari 20231218 – Redazione culturale DILA APS

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Il Dispari 20231218 – Redazione culturale DILA APS

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OTTO MILIONI – I VINCITORI

ARTI GRAFICHE: Einars Repše

Le classifiche finali delle quattro sezione (Articoli, Video, Arti Grafiche, Poesie) della 12a edizione del Premio internazionale di Arti Varie “Otto Milioni”, ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS”, sono state comunicate dall’Attrice Chiara Pavoni e dal Pittore Jeanfilip, con la collaborazione della poetessa lettone Liga Sara Lapinska, lo scorso 17 novembre, a Milano, nell’Auditorium del Centro Internazionale di Brera, come parte centrale dell’evento che DILA APS e i suoi Partner hanno presentato nell’ambito della rassegna internazionale del libro e della lettura BOOKCITY 2023.

Da alcune settimane stiamo pubblicando su questa pagina tutte le opere classificate ai primi cinque posti di ogni sezione.

Per la sezione ARTI GRAFICHE, ecco quindi la classifica finale e le opere classificate ai primi cinque posti.

Con voti 3192 vince il primo premio della sezione ARTI GRAFICHE della dodicesima edizione del premio OTTO MILIONI

Codice G2302 –  Einars Repše

Secondo premio con voti  2522

Codice  G2321 Dagnija Jankovska

Terzo premio con voti 1164

Codice  G2303 – Jevgenija Sundejeva

Quarto premio con voti 1160

Codice  G2340 – Artur Gevorgyan

 

Quinto premio con voti 1098

Codice G2332 – Liga Sarah Lapinska

Auguri, complimenti e applausi per tutti i finalisti, con appuntamento a Ischia nei giorni 3 e 4 gennaio 2024 per la cerimonia di premiazione che avverrà nel salone Onofrio Buonocore della Biblioteca Antoniana.

Tutte le opere finaliste sono state pubblicate nell’antologia “ISPIRAZIONI” acquistabile presso l’edicola Trani di Piazza Eroi a Ischia.

Bruno

Il Dispari 20231218 – Redazione culturale DILA APS

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Adriana Iftimie Ceroli |Simbolicamente i pianeti

Ognuno dei pianeti viene studiato dal punto di vista simbolico, fino al suo nome proprio.

Il simbolismo planetario deriva dal parallelismo immaginato sin dall’antichità tra l’ordine celeste e quello terreno ed è stato confermato il fatto che gli astri influenzano il destino degli uomini. Ognuno di loro esercita un’influenza sugli esseri umani.

Ai sette pianeti corrispondono i sette cieli, i sette giorni della settimana, le sette direzioni dello spazio, i sette stati d’animo, le sette virtù morali, i sette doni dello Spirito Santo (la sapienza, l’intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio).

Simbolistica planetaria, quasi infinita, sottolinea la fede in una simbiosi della Terra con il cielo, animata da una costante interazione fra i tre livelli del Cosmo.

La cabala, che si caratterizza in una ricerca di corrispondenze tra tutte le parti dell’Universo e tutte le tradizioni umane, ha stabilito una correlazione tra i pianeti, nel vecchio senso gli angeli, con la loro funzione cosmica, tra lo spazio e le operazioni dello spirito.

Il Sole- Michele – illumina il mondo

La Luna – Gabriele – da forza alla speranza e ai sogni

Mercurio – Raffaelle – civilizza

Venere – Amaele – ama

Marte – Samuele – distrugge

Giove – Zaccaria – organizza

Saturno – Orifielle – veglia

La tradizione cristiana non ha seguito questa astrologia angelica.

 Dal libro “Mondo Elementare et Celeste… nel quale si tratta de’ moti, & ordini delle sfere, della grandezza della terra, etc” di Giuseppe ROSACCIO pubblicato nel 1604 il cui originale è reperibile presso The British Library: “Venere , Amaele al Sole, Rafaele a Marte, Samuele a Gioue, Sartiele a Saturno, Cafiele, ne folo confegnano a ciascun pianetta il fuo Angelo , ma ancora …”

 

Il Dispari 20231218 – Redazione culturale DILA APS

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Il Dispari 20231211

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Ingrīda Zaķe con “I venti di Diablo”

ha vinto il primo premio, sezione ARTICOLI,

12a edizione OTTO MILIONI

Fuoco.
Lei ricorda chiaramente quella mattina, minuto per minuto.
Lo squillo della sveglia, la doccia, il caffè, il suo bacio di arrivederci.
Tutto lei ricorda.
Solo talvolta le querce dei pensieri, che di solito crescono molto fitte nei prati di quel giorno, come falciati cadano nella tempesta dei ricordi dolorosi.
Il vuoto …
Questa tempesta urla così tanto che la ragione si rifiuta di obbedire.
Non c’è più niente per essere preso.
Il consiglio storto della lampada non è valido.
Le orecchie piene di ritmi a scatti.
Lui non c’è più…
Le manciate piene dei grappoli di desideri.
Invano…
Quella mattina, iniziata come tutte le altre, l’ha fatta a pezzi, l’ha fatta saltare in aria, ha distrutto non solo quel maledetto supermercato, ma anche la sua vita.
Come i venti di Diablo, che portano i carboni dal luogo del fuoco a un intero chilometro di distanza, così questa cattiva notizia si precipitò inaspettatamente, crudelmente e irresistibilmente trasformò in cenere i suoi giorni felici.
Sembra che questi pozzi delle lacrime si non prosciugheranno mai…
Lei si raccoglie.
Sali sull’autobus 53 e se ne andò lì.
Le rovine, proprio le torri mute.
Candele, fiori ancora…
l suo ultimo giorno cominciò a cantare ma, finì qui, sdraiato sotto una pesante trave di cemento.
Nel mezzo: la vita.
La sua vita.
Si avvicina come stregata alla recinzione a maglie di catena.
Le dita scivolano sui lacci in alluminio come per accarezzarli.
Poi restano intrappolate nella trama e il braccio spacca il dolore.
Una goccia rossa scivola a terra.
Fa male.
Come gli ha fatto male?
Era il dolore o la paura puramente umana e selvaggia che spezzava il suo batticuore?
Lui era sicuro, molto sicuro.
“Tu lo sai”, lui diceva spesso , “non ricordo di aver mai avuto paura di niente. Dovevo sempre salire più in alto, correre più lontano. Poi ho sentito che sono vivo”.
Il fuoco.
Lui era il fuoco.
Non era il sangue che gli scorreva nelle vene, erano le correnti di fuoco che lo spingevano avanti. Lingue di fuoco, fiore di fuoco, fuochino…
Inconsapevolmente, si piega e chissà perché raccoglie un pezzo di carta bruciato.
Probabilmente l’assegno del negozio.
Data, ora, nome del cassiere, nome dell’acquisto.
I fiammiferi.
Qualcuno è venuto per le partite.
E forse l’ha lasciato… lì.
Lei fa rotolare l’assegno in una pallina e lo fa scivola tra le dita.
All’improvviso, questo attrito fa scattare una scintilla e la palla divampa.
Le fiamme l’avvolgono come in un batuffolo di cotone impermeabile, e questo batuffolo di cotone gira e intreccia intorno, una grande massa di fuoco ora sta già scoppiettando.
Questa massa si muove verso le rovine, mentre la tastiera di betulle suona l’inno della distruzione. Ma il fuoco – questa proprietà originale degli dei – è ora nelle mani della gente.
E l’uomo ha imparato a crearlo stesso.
L’unico degli elementi della natura.
Il fuoco purifica.
E i venti di Diablo la portano attraverso il fuoco affinché rinasca di nuovo.

Il Dispari 20231211 – Redazione culturale DILA APS

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DILA APS A TERZIGNO

 Nell’Aula consiliare del Comune di Terzigno, grazie alla lodevole disponibilità manifestata dal Sindaco Francesco Ranieri, sono stati presentati, a fine  novembre, due libri “Mai dimenticare Napoli” e “Napoli ombelico del mondo” curati da Angela Maria Tiberì, Vice Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS”.

Pubblicati da EdilSantoro, propongono, come è evidenten nei due titoli, problematiche e virtù di Napoli e della napoletanità.

La serata, amichevole e progettuale per la cultura napoletana, si è svolta tra colloqui e interventi animati dal Sindaco Francesco Ranieri e da Angelo Massa, Presidente del Museo di Terzigno, con il folto gruppo di Artisti, non solo campani, tra i quali riusciamo a citare Gino da Vinci, Gerardo Pinto, Mario Conte, le sorelle Rita e Pasqualina Petrarca, Angela Maria Tiberi, Angela Prota Pasquale Esposito e la figlia Maria Virginia, Mario Vona.

Massimo Abbate, Patron del Festival della Canzone Napoletana che si svolgerà a Ischia e a Serrara Fontana nei giorni 3, 4 e 5 gennaio 2024 ha espresso in video conferenza la sua approvazione per la meritoria iniziativa di riportare la Città di Napoli al centro del dibattito sociale ed artistico, così come lui sta operando con il Festival.

Dopo la presentazione dei libri “Napoli ombelico del mondo” e “Mai dimenticare Napoli”, è stata data lettura di un messaggio di Benito Corradini, Presidente Associazione internazionale La Sponda, con cui ha salutato le Autorità presenti e ha dichiarata la sua disponibilità a farsi artefice di una sempre più intensa collaborazione con l’Associazione DILA APS, con il Maestro Massimo Abbate, con la famiglia Petrarca costituita dalle sorelle Rita, Pasqualina, Milena, con Angela Prota e con tutti i cantautori napoletani presenti all’evento.

Si collaborerà con i protagonisti delle due antologie di Angela Maria Tiberi.

Il Dispari 20231211 – Redazione culturale DILA APS

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