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Il Dispari 2015-08-24
Editoriale
Questa settimana, al penultimo gruppo di poesie finaliste della quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”, affiancheremo una delle tante interviste che abbiamo realizzato intorno all’argomento “Gemellaggio Ischia – Torrenova”.
Così come la cultura non può aver sviluppo senza confronto di idee e di esperienze, identicamente anche le più complesse forme di vita che sono i motori delle civiltà moderne resterebbero relegate in uno sterile provincialismo ove mai decidessero di recintare le proprie zone di attività allo stesso modo di come avveniva nei ranch raccontati dall’epopea del west.
Prima l’Amministrazione comunale di Torrenova (in data 5 Maggio 2014) e poi, a distanza di un anno, l’Amministrazione comunale della Città di Ischia (nella seduta consiliare del 28 Maggio 2015), hanno definitivamente deliberato, con voti unanimi dei rispettivi Consigli comunali, di gemellare Ischia con il Comune di Torrenova in provincia di Messina.
Questa che, a una prima e superficiale lettura, potrebbe apparire come una normale e legittima operazione politica realizzata unitariamente dalle locali Amministrazioni di Ischia e di Torrenova, in realtà è il risultato ottenuto dalle attività sociali, culturali ed artistiche, anche esse legittime, ideate, proposte, difese e realizzate dai due gruppi di cultori della cultura (certamente numericamente insignificanti ai fini elettorali) attivi nelle due comunità.
, siciliano di Brontè e residente da quasi sempre a Torrenova, professore di filosofia e cantautore per hobby, ha saputo tessere la rete di relazioni adatta ad istituzionalizzare il gemellaggio tra Ischia e Torrenova, gemellaggio peraltro già operativo da un bel po’ di tempo in ambiti prettamente culturali. artistici e sociali tra le due comunità.
A partire da questo numero proporremo le risposte a quattro domande che abbiamo rivolte a molti di coloro che hanno operato per la realizzazione del gemellaggio.
Inizierà il Presidente del Consiglio della Città di Ischia, Gianluca Trani, ad esternare le sue considerazioni relative alla valenza del deliberato gemellaggio.
Bruno Mancini
Cod. 09
Celestina Carofiglio
FOGLIA ARSA DAL SOLE
Foglia arsa dal sole
Scricchioli sussurrando qualcosa
Forse un ritornello o un assolo
Ti ascolta il passero
che echeggia al sole
Il tuo cantico di dolore
Anche tu amica mia
Sussurri al vento
Inutilmente
Le tue parole d’amore.
Cod. 10
Artista di Strada
ANIME SORELLE
Guardando intorno alle umane messi
mi accorgo quanto si è spogli e mesti
ricchi d’oro o poveri e lesti
giriamo intorno a cercar noi stessi
Tutti quanti a parlar di pace
e pochi realizzano la prece
ma la direzione è quella
ogni anima è unica e sorella
Uniti sempre su questa via
scacciamo l’odio che è moria
solo allora sarà fatta pace
e fratellanza sarà verace
Cod. 19
Modris Andžāns
GLI OCCHI
Mi sto fermando per guardare più attentamente
tutte le cose intorno a me. Tutti i respiri.
Mi viene in mente che non si è mai soli
mentre, attraverso i nostri occhi vivi, vedono il mondo
tutti quelli che sono andati via.
I miei occhi sono anche gli occhi loro
e noi guardiamoci, guardiamoci,
ancora amici, ancora uniti, non sapendo
i colori sotto la patinata della eternità.
Io sono ancora qui, ma loro chissà dove,
sotto la patinata della eternità, tutto:
respiri, pensieri, speranze ed inganni.
Solo i suoi occhi sono qui, attraverso i miei.
Quando sarò da loro, di nuovo vedrò
i suoi respiri profondi come la campana
le sue speranze, sventolando sopra la torre,
i suoi inganni come le polveri sul pavimento,
il pavimento della recuperata eternità.
Cod. 20
Calogero Pettineo
CREATI UGUALI
Negare mai dovrebbe
l’uomo all’uomo
l’autarchia della vita
tenendo schiavo il pensiero
nel gelo dell’ego
ne mai pagar libertà
dopo i sciolti nodi al ventre.
E dove prevale l’infelicità
cosparsa da parole
che mutano ogni diritto
non rallentare mai l’andatura
e lottare affinché il sole
illumini ogni viso d’uguaglianza
per la pace del mondo.
Cod. 26
Gino Iorio
I RIFUGIATI
Si confondono gli sguardi tra il luccichio dell’acqua
e il sole che la sfiora.
All’orizzonte, tra Ponza e Ventotene,
i pescatori raccolgono le reti a bordo.
Questo momento di pace mi consola,
mentre si rattrista il pensiero mio
per posarsi là, dove vittime di un potere che non capisco,
popoli fuggono per approdare nell’isola della speranza.
Ho parlato con te rifugiato, ho saputo di te.
Sapessi quanto vorrei regalarti la pace che vivo in questo momento
per compensare le tue pene.
Mio caro amico, mio caro uomo che vieni da lontano.
19 Febbraio 2015 ore 14,00
Così continuo, continuo a pensare.
Sul tavolo due libri: Evtusenko e Prevert.
Il sole non accarezza più l’acqua.
I pescatori sono tornati a riva.
Solo il pensiero mio resta vivo.
Intanto continuo a non capire:
Politici che parlano, Califfi che si ribellano, Ricchi che partono per mete sicure
e il popolo che scappa in cerca di pace.
Cod. 30
Jānis Lapinskis
L’EREMITA
Tutti loro-gli uomini, le donne,
i cani, i topi, gli animali domestici
di tutte le specie sono andati a meditare
in un deserto lontano.
Sono rimasto unico nella vuota città di marmo
sulla scala del tempio pagano,
mangiando l’erba che cresce
tra le rovine della città lasciata,
bevendo l’acqua della pioggia,
attinta nell’unico antico altare
dalla mia manciata sicura.
Quando il mio ultimo vestito
si sdraierà su di me
prenderò il cuoio della capra
per avvolgermi di nuovo,
per aspettare, per non aspettare
la mia gente e il vento della primavera
dal deserto finalmente fiorito.
La pace.
Cod. 34
Natalya Kalynovskaya
LA MIA FIABA
Voglio avvolgermi nella nuvola
per dimenticarmi,
che porta verso l’arcobaleno,
alla riva di risparmio e di pace.
Voglio sapere dei suoi colori, dei desideri
per nascondermi dietro le maschere
e cosi avere il successo abbagliante,
e aprirmi in tutta la luce possibile,
diventando una fiaba, gettando
scintillii come piccole meteore
e, quasi trasparente, spostarmi nell’erba.
Voglio svanire nell’orizzonte cattivo,
lasciando tutto il resto qui,
sul foglio stanco.
Mi sveglierò di mattina, non dimenticando
il sogno mio e sentendo il respiro
della rosa nella mia mano, sorpresa.
Questa intervista, con domande uguali per tutti gli invitati che vorranno rispondere, ha per argomento l’avvenuto gemellaggio tra la Città di Ischia e il Comune di Torrenova. Per iniziare vuole spiegare ai nostri lettori quale è stato il ruolo da lei ricoperto in questo progetto e, in particolare quali sono stati gli ostacoli maggiori da superare?
“Il mio, nella qualità di presidente del consiglio comunale, è stato un ruolo di natura istituzionale. Ma non solo: ritengo che i gemellaggi siano anche un’occasione di scambio culturale e non solo, e rivestano un valore fondamentale per una realtà come la nostra. Ischia è una località turistica, sotto certi aspetti resta una sorta di ombelico del mondo: qui sono passati e continuano a passare ospiti illustri che hanno contribuito non poco alla crescita ed all’emancipazione del territorio e della sua comunità. Ed ogni gemellaggio va esattamente in questa direzione”
2) In un mondo sempre più trainato dai potentati economici e finanziari, non capita spesso di assistere al coinvolgimento delle realtà politiche (siano esse d’importanza nazionale o comunale come in questo caso) nella realizzazione di progetti nati e sviluppati in ambito culturale ed artistico. Il gemellaggio tra la Città di Ischia ed il Comune di Torrenova pare risponda perfettamente a tale anomalia. Vuole illustrare ai nostri lettori la sua opinione su questo gemellaggio e le sue idee relative alle sinergie tra Arte/Cultura e Amministrazioni pubbliche?
“Resto dell’idea che l’interscambio sia ancora oggi un fattore fondamentale ed ancor di più poterlo vivere de visu, in un momento in cui pure le moderne tecnologie sembrano aver azzerato le distanze. Un’amministrazione, poi, non può mai prescindere dalla fusione tra arte e cultura, in questo senso abbiamo una storia ed una tradizione che si perde nella notte dei tempi, favorita anche da tanti uomini che sono transitati sulla nostra isola, in alcuni casi eleggendola a propria dimora, e che qui hanno tratto fonte di ispirazione”.
3) Ora che il gemellaggio ideale, in pratica già esistente da alcuni anni tra le comunità artistiche e culturali di Ischia e Torrenova, è stato trasformato in due DELIBERE approvate entrambe all’unanimità dai due Consigli comunali, quali sono gli sviluppi che intende raggiungere affinché alle parole ed alle carte seguano i fatti, e quale ritiene possa essere il calendario delle prossime attività in tal senso.
“Questo sarà il momento più importante e significativo, quello che deve legare due comunità e mettere in risalto analogie e differenze. Insomma, un gemellaggio non può né deve rimanere mai un fatto simbolico ma costituire uno strumento di arricchimento e crescita per entrambe le parti. Lavorare ad un calendario di appuntamenti, eventi ed iniziative congiunte mi sembra la cosa migliore, e più immediata, da fare”.
4) La ringraziamo per la disponibilità e ci piacerebbe chiudere questa intervista con un suo augurio… a chi preferisce!
“Desidero rivolgere un caloroso saluto agli amici di Torrenova ed augurarmi che i gemellaggi possano continuare, a lungo. In un momento in cui il contatto tra la gente sembra diventare sempre più un optional, questo tipo di iniziative sono davvero una manna dal cielo”.
Editoriale
Nella continua serie di adesioni all’invito a partecipare in maniera costruttiva allo sviluppo di questa pagina, gradito in maniera particolare ci è giunto l’ok da parte di Gioia Lomasti.
A Gioia Lomasti, poetessa di fine sensibilità, organizzatrice di eventi, webmaster, promotrice di scrittura e curatrice di opere di Autori più o meno noti, rivolgiamo il ringraziamento dovuto a coloro che (per primi e quando per molti i nostri progetti erano solo chimere) ci hanno ascoltato con attenzione ed hanno deciso di affiancarci con i canali divulgativi di loro pertinenza.
Gioia Lomasti, da questa settimana, collaborerà alla redazione di questa pagina presentando i suoi progetti con l’etichetta:
“GIOIA LOMASTI – LIBRI E ARTE IN VETRINA DELLE EMOZIONI”
Ma chi è Gioia Lomasti?
Potrete iniziare a conoscerla leggendo la scheda presente in questa pagina.
Ed ora un breve sguardo allo sviluppo del nostro evento “Otto Milioni” presente nel calendario dell’EXPO di Milano con il n° 1625, in quanto l’apposita commissione ha approvata l’utilizzazione di una serie di nostri banner contenenti il logo ufficiale della manifestazione internazionale.
Non poteva mancare il banner utile alla divulgazione della collaborazione che ci è stata offerta da questo quotidiano e, quindi, in uno dei prossimi numeri di questa rubrica ve lo presenteremo insieme a quello specifico dell’Antologia “Da Ischia L’Arte” che diverrà il filo conduttore delle performance che saranno proposte a Milano da DILA dal 20 al 25 Ottobre 21015
Anche sul “fronte” del gemellaggio le iniziative si susseguono con regolarità, seppure con i ritmi piuttosto lenti dovuti alle vicende politiche che limitano le azioni dell’Amministrazione comunale della Città di Ischia.
A tale proposito c’è da segnalare la lettera con le firme del Sindaco, del Presidente del Consiglio e di due Assessori del Comune di Torrenova, con la quale invitano l’Amministrazione del Comune di Ischia a proporre una data utile alla stipula ufficiale del Gemellaggio tra le due comunità.
Prossimamente pubblicheremo l’intero “dossier” delle azioni che hanno portato all’attuale situazione, aggiornandolo con interviste che ci sono state rilasciate da alcuni dei maggiori protagonisti del progetto fortemente voluto da e da tutte le componenti sociali e culturali di Torrenova e che, ormai, attende solo un sigillo per diventare realtà.
Per chiudere, vi anticipo la notizia che entro breve tempo sarà pubblicato il volume “FEMME ET HOMME”, scritto a due penne da me e da Emanuela Di Stefano. Il libro sarà presentato da una quarta di copertina nella quale si leggerà “Da Roma all’isola d’Ischia… un viaggio di passione alla scoperta dell’amore. Poesie per fermare il tempo. Racconti per fantasticare. Immagini per perdersi ad occhi chiusi”.
Seguiranno aggiornamenti anche su questo progetto.
Ciao a tutti!
Bruno Mancini
Cod. 05
Elisa Ruthenberg
SONNO TRANQUILLO
Come potrò mai
trovare un senso, in questo paradosso?
sono nata infreddolita,
piangendo
sanguinando!
capendo che il dolore è Immane!
per poi abbandonarmi, Estasiata
fra le braccia di una madre..
Oh! vita Schizofrenica
che non da certezze
dove potrò mai dormir tranquilla?
Amico; tradito!
Amor; lontano!
assurdo equilibrio, fra Bene e Male
non ho certezza di sonni sereni
ma sì, una forte corazza
il vostro Amore
l’unico incondizionato… Amore
Famiglia!
Cod. 06
Anna Gura
COME VORREI
Come vorrei sapere che
esiste pace sulla terra.
Sapere che fioriscono
sia giardini, sia bambini.
Come vorrei sapere che
esiste la pace,
non solo il frammento di tranquillità
sulla nostra terra.
Sapere che fioriscono
sia giardini, sia bambini,
non solo un germoglio fragile,
ma tutta la terra farei fiorire.
Tutta la terra, senza i confini
tra i paesi, tra le nazioni, tra i frammenti.
La concordia possibile
tra tutta la gente, tutte le vite
come esiste già
tra i giardini ed i bambini.
Tutti i soli, anche nella notte,
che è nient’altro come
la strada per raggiungere
un giorno nuovo.
Cod. 17
Sam Di Bella
IMMANENZA
Le mie parole
rubate via dal vento
volano come nuvole
nel cielo di cobalto
e quello che io sento
è uno strano sentimento
sublime come un salto
nel vuoto della mia malinconia.
Nella mia fantasia
io vedo un mondo buono
un mondo ormai sparito
e infatti già inserito
nel libro dei ricordi
di un fulgido passato
ormai dimenticato.
Dov’è la correttezza, l’amicizia,
il buon costume,
il senso di bontà
l’antica reverenza
per la sacra onestà?
Solo onestà fittizia
adesso va di moda
la chiamano furbizia
artefice di frode.
Per chi ha imparato bene la lezione
sa generare solo corruzione.
Cod. 18
Nunzia Cannovo
L’ULTIMA FOGLIA
Me ne andavo sola per il bosco ….
intorno a me regnava il grigio
la malinconia bussava al mio cuore.
Tra i rami sfogli di un albero,
vedo un abbaglio,
un’ultima foglia
venata di sangue.
Ai miei occhi appariva come un’amica (donna),
bionda d’oro e nel suo viso
si leggeva l’addio,
di una lunga estate
trascorsa tra canti e balli.
Nei suoi occhi profondi
si vedeva un verde
che pian piano si trasformava in nero
ed una lacrima scendeva nel suo candido viso.
All’improvviso il vento soffiò
e la donna si staccò.
Soave, ballava il suo capolavoro,
mentre la vita le passava davanti galoppando.
Gioie e dolori passavano veloci.
Dolcemente si posò a terra.
Ma il vento riprese a soffiare
e lei volò volteggiando con le altre.
Cod. 25
Calogero Pettineo
NEI MOMENTI BUI, HO TE
S’inarcano gli oscuri pensieri
come chiome di salice piangente
quando l’animo afflitto, perdente
smarrisce il cammino in vicoli neri
E cercano difesa i gesti perversi
nella cara cometa, a illuminar la via
confortando il pianto della pazzia
da chi disapprova l’apparir diversi
Tenace tra martello e incudine
volitiva mi sorreggi e mi scuoti
e la tua diversità colma i vuoti
dell’abituale debole solitudine
– Grazie Amica mia –
Cod. 29
Eva Kaufmane
SORRIDI!
Sorridi
al raggio del sole,
mentre ti scalda
nel mezzo dell’inverno.
Sorridi
alla mano del vento,
mentre ti accarezza
la guancia stanca.
Sorridi
all’uccello che vola
per portare il tuo timido
saluto più lontano.
Porterà il tuo sorriso
nel mare splendido,
invece il mare lo getterà
nel bosco delle sabbie calme,
delle sabbie umide, piene
della tracce di gente,
di gabbiani e di cani,
facendo un disegno armonioso.
Mai il sorriso è solitario
ma ritorna più forte, più caldo.
Sorridi!
Cod. 33
Santa Vetturi
ANGELI DI BESLAN
voci festanti e sguardi colmi di attese
nel mattino irradiato di sole
sottile il timore si scioglie
nell’abbraccio al compagno ritrovato
la mano si tende fiduciosa
all’amico appena conosciuto
SCIENZA e CONOSCENZA
sono promesse feconde
alle menti avide di VITA
come specchio del mondo
e culla ai sogni più dolci
la SCUOLA accoglie nel suo guscio sicuro
mille giovani speranze
cresceranno forti e rigogliose
innalzeranno al cielo canti di gioia
pianteranno i semi del FUTURO
il volto cieco del terrore
il sole oscurò di quel giorno maledetto
mano sconosciuta d’assassino
ai limpidi occhi rubò la LUCE
e la vita barattò con l’odio
nel vostro sorriso spezzato
ANGELI DI BESLAN
ritroveremo la strada dell’AMORE
sulle macerie del vostro domani
costruiremo il nido alla PACE
Cod. 34
Natalya Kalynovskaya
LA MIA FIABA
Voglio avvolgermi nella nuvola
per dimenticarmi,
che porta verso l’arcobaleno,
alla riva di risparmio e di pace.
Voglio sapere dei suoi colori, dei desideri
per nascondermi dietro le maschere
e cosi avere il successo abbagliante,
e aprirmi in tutta la luce possibile,
diventando una fiaba, gettando
scintillii come piccole meteore
e, quasi trasparente, spostarmi nell’erba.
Voglio svanire nell’orizzonte cattivo,
lasciando tutto il resto qui,
sul foglio stanco.
Mi sveglierò di mattina, non dimenticando
il sogno mio e sentendo il respiro
della rosa nella mia mano, sorpresa.
Cod. 35
Mariella Cardinale
MADRE DI GAZA
Volto di madre siede
all’ombra di un cedro
sfiorata da aspro profumo
in attesa
che un canto
un abbraccio
un bacio
lenisca il dolore che scorre
tra i rivoli delle sue rughe.
Volto di madre, turbato
da rombo sfrecciante
tra cielo e terra
chiede pietà
per un’umanità ferita,
aliti giovanili
strappati alla vita.
Volto di madre,
scavato da solchi del tempo
supplica il mondo intero
che l’accompagni
nel canto di una nenia
con ornamenti di fiori,
di pace e di speranza.
GIOIA LOMASTI – LIBRI E ARTE IN VETRINA DELLE EMOZIONI
, natia ravennate, amante della letteratura sin dall’infanzia, conquista l’attenzione della critica letteraria con la partecipazione a molteplici eventi culturali legati alla scrittura in particolar modo alla poesia.
I suoi scritti, rivolti in primo luogo verso se stessa con un lungo e complesso studio, danno alla luce la sua prima opera edita, nel 2008 “Passaggio” nella quale ella si cimenta poeticamente.
Tra i suoi ultimi progetti, possiamo ricordare “DolceMente al Soffio di De André” in cui Gioia Lomasti dà ampio spazio alle tematiche di uno dei massimi esponenti della musica italiana, il grande cantautorpoeta, come lei ama definire Fabrizio De André, omaggiandolo con delicata premura.
Nel 2011, insieme a Marcello Lombardo, apre il blog vetrina delle emozioni e, in seguito, il sito vetrinadelleemozioni.com, dando quella visibile attenzione a tanti poeti e scrittori emergerti ai quali fornisce supporto nella difficile battaglia per una libera espressione.
È presente, in moltissime antologie, vantando collaborazioni con celebri autori e artisti.
Inoltre, ha collaborato e diretto oltre mille progetti quale promotrice di scrittura e curatrice di opere di Autori vari e di Autori singoli.
Tra le sue pubblicazioni che hanno avuto un certo seguito possiamo ricordare, oltre alle già citate “Passaggio” e “Dolcemente al Soffio di De André”, anche “Artisticamente Noi” e “Anime”.
L’amore verso la letteratura, l’emozione che ne deriva da ogni suo scritto ed i vari riconoscimenti che nel tempo ha conseguito, permettono al lettore di entrare in una dimensione in cui la poesia di Gioia Lomasti diviene “anima”, lasciando un segno indelebile. www.gioialomasti.eu.
“La mia amicizia culturale ed artistica con Bruno Mancini e con il suo gruppo ischitano è nata alcuni anni fa quando, insieme, abbiamo collaborato con notevole successo alle redazioni di web radio in vetrina delle emozioni e canali web a favore della poesia e della musica.
In tali occasioni, Bruno mi ha fatto scoprire che Ischia è terra e mare di incommensurabile splendore e una fortezza di ispirazione…..”
Editoriale
questa settimana desidero essere molto breve per lasciare quanto più spazio possibile a disposizione del secondo gruppo dei testi finalisti della quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Otto milioni”, e dell’articolo con il quale Roberta Panizza ci parla della terza edizione di Cant’Autorando.
Infatti, puntuale come ogni anno, lo scorso 5 Agosto è andato in scena, a Vermiglio nel trentino, il Cant’Autorando ideato, diretto, organizzato e presentato da Roberta Panizza che sapete essere la Vicepresidente nonché Direttrice Artistica della nostra Associazione Culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Non potevano mancare, e non sono mancati, interventi che hanno messo in luce i progetti made in Ischia dei quali diamo ampie informazioni settimanalmente su questa pagina.
Sette lettori, tre musicisti, il Sindaco Anna Panizza con il suo intervento, il teatro affollato da spettatori attenti ed intensamente partecipanti alle letture ed alle musiche proposte, insieme alla competenza ed alla coerenza intellettuale della conduttrice Roberta Panizza sono stati i protagonisti di uno spettacolo artistico culturale che, non lo dico io ma l’hanno scritto in numerosi post, è stato emozionante e coinvolgente.
Pertanto, troverete, in questa stessa pagina, un’esaustiva cronaca dell’evento scritta personalmente da Roberta Panizza.
Aggiungo solo una frase per invitare i Signori Albergatori dell’isola d’Ischia a prendere in seria considerazione l’analisi dei vantaggi pubblicitari che potrebbero derivare loro attraverso i modesti investimenti necessari per entrare a far parte degli sponsor dei nostri progetti culturali: “L’inserimento di una pagina promozionale per la vostra Azienda nell’antologia Da Ischia L’Arte, che presenteremo dal 20 al 25 ottobre all’EXPO di Milano (evento n° 1625), vi darà diritto a ricevere anche 100 copie del volume per un costo totale di 200€. Offerta valida fino al 20 Agosto. Info: 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24, oppure emmegiischia@gmail.com”
Bruno Mancini
Cod. 03
Giuseppe Perrone
ANCORA, ORA
Ancora dolore e sangue negli occhi
Un vento di rancore
sbatte la porta al perdono
Sordo è l’orecchio
senza sentire ragione
Ancora macerie e fumo negli occhi
Nel vento la polvere
brucia ossigeno e vita
Fiacco è il sangue
né prova emozione
Ancora lutto e nero negli occhi
Un cupo vento
bianchi crisantemi consegna
laddove
le anime sono in pena
Ancora … cosa?
Ora è l’ora!
Del vento di pace, di gioia
D’amore
Cod. 04
Silvana Lazzarino
INASPETTATAMENTE L’AMORE
Avvolto dalla mano della guerra
serva del potere,
spinto dalla sete di vendetta e giustizia,
questo pianeta ferito
geme e sanguina separando
mani, volti, sguardi
sempre più indifferenti gli uni agli altri.
Quando si è sul punto di non farcela,
quando l’orizzonte si oscura
e il cielo sembra frantumarsi come cristallo
precipitando a terra in mille schegge di follia,
d’improvviso l’arcobaleno
a segnare una via per risalire.
E’ “l’arcobaleno dell’amore”
che inaspettato
in qualsiasi stagione della vita
arricchisce e trasforma
cuori, animi, pensieri,
unendo le diversità,
accorciando le distante tra popoli e nazioni
per accogliere l’altro
che ci viene incontro
dal fondo di una strada sconosciuta
da percorrere insieme.
Cod. 15
Maria Petruzzelli
L’AMICIZIA
L’amicizia
è uno sguardo senza parole,
un’allegra rimpatriata,
un tuffo tra la folla,
parlare sentendosi dire “Sei pazza!”,
una foto con l’autoscatto,
è un cavallo bianco che corre sulla spiaggia.
L’asfalto lucido
Bagnato di pioggia
Il rombo di un motore
Il fumo di un camino
Ed a tratti
L’immobilità assoluta del paesaggio
Tutto è fermo
Ed io guardo
E vedo l’ombra della mia sera
E vedo la mia tristezza
Arrampicarsi per i rami ingialliti d’inverno
Ed entrare
Dalla mia finestra
A nulla serve chiudere gli occhi
Il ricordo ritorna
E punge il cuore fino a farlo sanguinare
Cammino lungo il ponte della vita
E, se mi volto indietro
Ho già percorso
Più di metà della sua grande arcata
E allora
Vorrei che mia madre avesse dieci anni
E che giocasse con la sua prima bambola
Così come stanno facendo adesso
I miei figli.
Cod. 24
Angela Maria Tiberi
ARTISTA
Piccolo uomo, ti distingui dagli altri per le tue opere creative raccolte in una parola chiamata Arte.
Fai spettacolo con la voce, con le tue mani, con il movimento del tuo corpo lanciato in volo fino a raccogliere le gocce del cielo.
Mai ti fermi, continui ad improvvisare anche i versi per espandere nei cuori la bellezza del Creato.
Si, in questa vita come mortale tu non rimani come le mura possenti di un castello fatto di sogni e di chimere.
Resti nell’immagine di quel tuo amato fans o di chi ti ha applaudito in quel istante della tua gloria.
Tu appartieni alla bellezza della vita e tale tu rimarrai anche se la tua storia sarà eternamente finita.
Render onore tutti ti devono ma tu resterai umile e mai
la tua ombra scomparirà anche quando il tuo fiato torna nel cielo e tutto il tuo mondo scomparirà.
Cod. 28
Liga Sarah Lapinska
TI TACERÒ
Sono una gramigna spezzata,
proprio la terra, calpestata
sotto il carro armato.
Nella zolla calda, smossa
siamo spezzati noi, argento delle stelle,
rugiada di questa terra
e api selvagge di mezzogiorno.
Ecco, guariamo, avanziamo, proprio grovigli,
di nuovo vivi, più radici che ali.
La pace siamo noi, divisi, uniti.
Di tutto vorrei cantare,
Di tutto, di tutto vi tacerò.
Di rigagnoli
fuggiti, lasciando nel nido le uova già fredde.
Di un fratello che cerca la sorella
tra bambole bruciate,
nel silenzio, dopo le bombe.
Di tutto, di tutto vi tacerò.
Di notti che non hanno saputo imbrunire,
che, tutte, ho salvato solo per te.
Di parole non dette, troppo magiche,
che cresceranno come giganti e bambini.
Di ciò che vorrei vivere,
di tutto, di tutto ti tacerò.
Cod. 32
Franco Maccioni
UNA SPERANZA DI PACE
Una speranza di pace…
mentre bagliori di luce infuocano l’orizzonte
e stilla pietosamente lacrime nell’uomo,
nella speranza di vita!
Uomo, che vittoria attendi nell’ultimo tuo respiro?
Abbracciare vuoi forse il corpo inerme
di un bimbo che urla pietà?
La vittoria è questa?
Non assopirti in un sonno eterno senza luce e verità!
Ti prego, solo per un istante, alza lo sguardo
in un limpido cielo e ascolta il soffio del vento!
Avvertirai certamente un carezzevole canto
che saprà cambiare il tuo cuore
ancora pieno di odio e di vendetta!
Non tirarti indietro, non nasconderti
in parole e smorfie per fingere
perché tu possa credere d’essere felice
pure in un’amicizia che nasconde altre verità!
Non ha senso viverla così la vita!
Una speranza di pace…
in questo strano mondo,
dove altri uomini stanno aspettando
un segno, una luce diversa e parole vere
in un’unione duratura per amare sempre!
Una speranza di pace…
per un anelito d’amore!
Ischia, DILA, EXPO, Otto milioni…
tutti Cant’Autorando nel trentino.
Mercoledì 5 agosto 2015 alle ore 21.00, a Vermiglio in Val di Sole, ho portato in scena come quasi ogni anno dal 2010, lo spettacolo di poesia e musica pop “Cant’autorando” giunto quindi alla sua quarta edizione.
Durante la serata, organizzato dall’Amministrazione Comunale e da me curata, le poesie sono state lette da alcuni componenti della Compagnia Laboratorio “Un paese nelle nuvole” coordinati da Maria Teresa Dalla Torre ed hanno accompagnato musicalmente i versi Sara Delpero, Roberto Marzucchi e Alberto Pangrazzi. Nell’alternarsi di gruppi di poesie e canzoni la serata si è svolta piacevolmente all’insegna della bella poesia racchiusa non solo nei versi scritti, ma anche nei testi cantati.
Anche in questa occasione non potevo mancare di parlare di Ischia che, grazie alle idee di Bruno Mancini, sta sempre di più diventando un fulcro per la diffusione della poesia e di eventi culturali di vario tipo. Parlando inoltre dell’associazione DILA, attorno alla quale finalmente tutti coloro che insieme a Bruno Mancini e a me credono nella cultura nella poesia e dell’arte si sono raccolti, ho parlato idealmente proprio di tutti gli artisti che insieme a noi stanno percorrendo questa strada proficua di risultati.
Uno degli ultimi e più importanti: l’inserimento nel calendario di “Expo in città” di un evento proposto da DILA, segno che le iniziative culturali che portiamo avanti stanno riscuotendo il consenso che noi pensiamo meritino.
Il pubblico ha seguito con partecipe concentrazione le poesie e ha ascoltato con piacere le canzoni che hanno positivamente spezzato il ritmo della serata. Momento importante è stata la premiazione del Concorso Letterario “Nuove Parole”giunto quest’anno alla sua terza edizione. Il concorso si articolava in due sezioni: A- Poesia e B-Narrativa. Il tema del concorso aveva per titolo “Una spina nel cuore. Tra i numerosi testi pervenuti, sono risultati vincitori i seguenti: Sezione A: Prima classificata “Dentro me” di Carla Ebli, seconda classificata “Mi manchi” di Alberto Pattini, terza classificata “Notte di trincea” di Mariuccia Delpero; Sezione B: Primo classificato “Il ritorno” di Lorenzo Ventura, secondo classificato “Il soldato John” di Bruno Agosti, terzo classificato “Andate e ritorni” di Mauro Barbetti.