Il Dispari 20201019 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20201019 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201019

Il Dispari 20201019 – Redazione culturale DILA

Il programma del MADE IN ISCHIA dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” nella prossima manifestazione internazionale BOOKCITY 2020

BOOKCITY – 13 novembre 2020 ore 16.00
Teatro Franco Parenti – Milano
Il Dispari 20201019 – Redazione culturale DILA 

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
in collaborazione con

  • Casa editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi
  • Testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
  • Associazione culturale ADA di Dalila Boukhalfa
  • organizza l’evento:

Titolo dell’incontro

  • Premio internazionale di Arti Varie “OTTO MILIONI”

Relatori

  • Jeanfilip (Gianluigi Filippini) – Pittore
  • Mariapia Ciaghi – Editrice
  • Lucilla Trapazzo – Attice

 Staff

  • Domenico Umbro – Musicista
  • Operatore video – TV

 Breve descrizione dell’incontro

  • Proclamazione vincitori delle cinque sezioni (Poesia, Arti grafiche, Musica, Giornalismo, Recitazione) della nona edizione del premio internazionale di Arti Varie “OTTO MILIONI” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
  • Presentazione dell’Antologia di Arti Varie “ARTE ALTROVE” edita dalla Casa Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi contenente, tra l’altro, alcune opere finaliste della nona edizione del suddetto premio internazionale di Arti Varie “OTTO MILIONI”.
  • Presentazione dell’Antologia plurilingue di Arti Varie “Sinfonia con l’Africa volume secondo” edito dalle Associazioni DILA di Bruno Mancini e ADA di Dalila Boukhalfa.
  • Presentazione del volume “Per Aurora – Tutti i racconti” edito dall’Associazione DILA
  • Presentazione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
  • Recital musicale di Domenico Umbro.
  • Esposizione dell’opera pittorica “Parnaso” di Gianluigi Filippini, in arte Jeanfilp, che è stata utilizzata come copertina della suddetta antologia “ARTE ALTROVE”.
  • Diretta streaming di tutto l’evento.
  • Ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria.

Libri presentati
 
1)         Autore Bruno Mancini

  • Titolo ARTE ALTROVE
  • Opere di Arti varie e di Autori internazionali
  • Editore IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi
  • ISBN 978-88-97708-39-1

2)         Autore Bruno Mancini

  • Titolo Sinfonia con l’Africa volume secondo
  • Antologia plurilingue di Autori internazionali
  • Editore Associazioni DILA di Bruno Mancini e ADA di Dalila Boukhalfa Lulu.com
  • ISBN 978-1-716-53778-3

3)         Autore Bruno Mancini

  • Titolo Per Aurora – Tutti i racconti
  • Editore Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
  • ISBN 9781445237534

Il Dispari 20201019 – Redazione culturale DILA

BOOKCITY – 14 novembre 2020 ore 10.00
Biblioteca Sormani –  Sala Grechetto – Milano

Il Dispari 20201019 – Redazione culturale DILA

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
in collaborazione con

  • Casa editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi
  • Testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
  • Associazione culturale ADA di Dalila Boukhalfa
  • organizza l’evento:

 Titolo dell’incontro

  • L’ECO PERMANENTE: Autori e libri vari della Casa editrice Il Sextante, della Redazione del quotidiano Il Dispari, e delle Associazioni DILA e ADA.

Relatori

  • Mariapia Ciaghi – Editrice
  • Giuseppe Strazzi – Scrittore
  • Jon Mucogllava – Scrittore

 Staff

  • Jeanfilip (Gianluigi Filippini) – Pittore
  • Domenico Umbro – Musicista
  • Operatore Video – TV

Breve descrizione dell’incontro

  • Presentazione del libro “I poeti italiani ci twettano” di Giuseppe Strazzi
  • Presentazione del libro “Echi da due mondi” di Jon Mucogllava
  • Presentazione del libro “Promo uno” di Bruno Mancini
  • Recital musicale di Domenico Umbro.
  • Esposizione dell’opera pittorica “Parnaso” di Gianluigi Filippini, in arte Jeanfilp.
  • Diretta streaming di tutto l’evento.
  • Ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria.

Libri presentati
 
1)    Autore Giuseppe Strazzi

  • Titolo I poeti italiani ci twettano
  • Editore Il Sextante
  • ISBN: 978-88-97708-43-8

       2)    Autore Jon Mucogllava

  • Titolo Echi da due mondi
  • Editore Il Sextante
  • ISBN: 978-88-97708-37-7

3)    Autore Bruno Mancini

  • Titolo Promo uno
  • Editore DILA – ADA
  • ISBN 9780244448769

Il Dispari 20201019 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201019 – Redazione culturale DILA

EVVIVA I POETI

20 proposte a cura della Vicepresidenza DILA

Inizia oggi un nuovo ciclo di promozioni a favore di scrittori ben degni di una ribalta prestigiosa come lo è questa testata giornalistica IL DISPARI diretta da Gaetano Di Meglio.

Affidata alla supervisione della Vicepresidenza dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, la serie di presentazioni prende l’avvio da un sistema di monitoraggio delle proposte poetiche presenti in siti web di grosso interesse pubblico e si svilupperà, nel corso dei prossimi mesi, con articoli e recensioni dei 20 Autori selezionati per ricevere l’ambito privilegio di essere presentati su questa rubrica.

Con l’augurio di favorevoli sviluppi delle iniziative editoriali messe in campo dagli Autori prescelti iniziamo oggi con:

EVVIVA I POETI n.1

Ugo Alessandrone Gambardella | IL LAVORO DEL POETA

In cosa consiste l’attività del poeta?

In sogni che si traducono nel “lavoro” sulla parola, parola che trasforma musicalmente il pensiero. E questo lavoro, io credo, dà un senso (effimero, perché non può essere diversamente) alla vita. Ecco, dare un significato alla mia esistenza, questo è quello che ho cercato di fare dedicandomi per un ventennio a scrivere poesie.

Le poesie sono state il mio vademecum personale che mi ha assistito nelle fasi cruciali della vita, la mia consolazione nelle ferite inflitte dall’amore, il divertissement testimone delle gioie concesse, oltre che una suprema autobiografia.

Ed è in quest’ottica che ho affrontato raccolte come Musiche a fior di pelle (1999), in cui nell’eufonica sensualità dei versi ho cercato una compensazione all’asimmetrico desiderio degli amori giovanili. Oppure, assaporando attraverso una ricerca concettuale e linguistica la condizione esistenziale del rapporto fra i sessi, concepita come tensione violenta e inappagata, inevitabilmente segnata dalla solitudine, ho composto la silloge poetica Blandizie (2012).

L’ultima raccolta, Quel che sorge e non tramonta (2020), di portata più filosofica, gravita invece intorno al contrasto fra una consapevolezza lucida (del vuoto, del nulla che ci circonda e che ci attende) e un istintivo slancio verso il sogno.

Ed eccoci ritornati ai sogni e al senso effimero della poesia, e nel particolare ai miei sogni poetici, che tento di condividere non senza una consapevole umiltà, ricordando, con la lezione del Leopardi, che il più solido piacere di questa vita, è il piacere vano delle illusioni.

Il Dispari 20201012 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201012

Il furto della foto di Maradona

penultima puntata del racconto di Bruno Mancini.
Le prime dieci puntate sono state pubblicata il 13 e il 27 luglio,  il 3 – 10 – 17 – 24 – 31 agosto, 7 – 14 settembre, 5 ottobre 2020.

PARTE TERZA

I sogni
Capitolo terzo
Il secondo sogno

Tom: -«Nello stesso luogo del primo sogno, questa volta mostrando il viso dagli occhi spaziosi e leggermente arcuati verso il basso, lo sguardo dolce, le mani curate ed ingentilite da dita affusolate con unghie laccate di rosso vivace, avvolta sulle braccia da uno scialle di seta nera che era stato da lei stessa ricamato all’uncinetto, Cristina si stringeva le dita congiunte all’altezza delle ginocchia.
Immerse il suo sguardo negli occhi del nipote come se egli fosse stato il signore dei suoi pensieri, sciolse, dal nodo di dolore, una mano dall’altra, accarezzandogli le guance come ad un bimbo che dorma…
»

Edith: -«Piccirì, la telefonata che ti abbiamo indotto a fare, ora ha già conseguito gli effetti da noi auspicati (la fine della vita terrena del lurido individuo). Posso annunziarti la morte di Ignazio. Suicida.

Edoardo: -«Ignazio? Suicida? Che c’entra mio fratello Ignazio?»

Edith: -«Ignazio, l’autore del furto, non era tuo fratello, non lo era mai stato, né da parte di padre, né tanto meno da parte di tua madre.
Parlo con il loro consenso.
Tua madre tramite me ha inteso regalarti questo squarcio di verità.»

Edoardo: -«Non è…
… ed io…
Nonna che dici!»

Edith: -«Lo so, tu gli avevi creduto in buona fede.»

Bruno: -«Ma se anche Aurora… »

Edith: -«Tu, e non da solo, gli avevi creduto, in buona fede. Non ha ingannato solo te.
Indurre in errore Aurora, la Signora, è stato il suo capolavoro.
Non era mai accaduto che un mortale riuscisse ad ingannare “La Signora”.
Non solo a mia memoria. Anche Petrus è stato di questa opinione.»

Edoardo: -«Cosa posso fare? Sono distrutto.
Non ho perso un fratello indegno, ma ho trovato un inganno devastante per la morale della mia vita

Edith: -«Non devi considerarlo un disonore. È stata solo leggerezza.
Ti sarebbe bastato ricordare l’affetto di tua madre per te, per essere certo che lei non avrebbe vissuto un solo attimo sapendoti lontano.
Un figlio vale l’altro. Per una mamma.
Come avrebbe potuto privarsi di un tuo fratello?»

Edoardo: -«Perdono, perdonami…

Edith: -«Non piangere, sciocco, già fatto.
Da sempre.
Le mamme non “hanno” figli, le mamme “SONO” i loro figli.
E smettila di affliggerti, siamo vivi, come canta per me Vasco ogni volta che gli racconto la tua infanzia.
Ignazio non era tuo fratello, tanto meno gemello.
L’uomo che l’aveva adottato era un gerarca nazista la cui sterilità, dovuta ad una ferita sul campo di battaglia, non costituiva un segreto per i ranghi alti della sua struttura militare.
La moglie, smaniosa ed esuberante, pur rassegnata ad una vita monacale, gli chiedeva con insistenza un figlio:
-“Un figlio? Come si fa? Tu conosci bene la mia limitazione.”
Lei: -“Io lo faccio di nascosto con un altro uomo”
Lui: -“Peggio, tutti al Comando sanno della mia impotenza.”
-“Lo faccio di nascosto e poi…”
-“Che diavoleria hai architettato?”
E lei: -“… e poi fingiamo di adottarlo.
Ci sarà un soldato senza pretese che accetterà di rendermi madre?
Un medico corrotto che assegnerà il frutto della mia maternità ad un’altra donna?
Una spregiudicata poveretta che per una cifra concordata rimarrà segregata in casa durante tutto il tempo della mia gestazione?
Ci saranno.
La donna prezzolata fingerà, infine, di lasciarmi adottare il figlio che non avrà mai generato, ma che io avrò partorito.
Ci saranno!”

Tutto filò liscio fino a pochi giorni prima del momento della finta adozione.

La donna poveretta assoldata per l’inganno, morì improvvisamente.

Il gerarca ormai non poteva rinunziare al suo piano, oltre a tutto per non compromettere l’onore suo e della moglie con uno scandalo.
Disperato, con prepotenza e minacce, impose a tuo padre, avendo saputo che tua madre era pronta a partorire, di fingere la nascita di due gemelli, uno dei quali, il figlio della moglie e del soldato, sarebbe stato immediatamente adottato da loro.
Così sono andate le cose.
Il figlio naturale della moglie e del soldato compiacente, battezzato Ignazio, fu ufficialmente dichiarato figlio di tua madre (quindi tuo fratello gemello), per essere, dopo un breve periodo, adottato da loro.
Tuo padre non poté ribellarsi e non era in grado di opporre rifiuto.
In quel disgraziato periodo noi combattevamo le nostre guerre in opposizione alla fame ed alle bombe, ma non avevamo i mezzi per batterci contro le sopraffazioni delle deportazioni che criminali fascisti e nazisti usavano deliberare verso chiunque non seguisse le loro disposizioni.
Così sono andate le cose.
Così tu, per la gente, sei nato con un gemello che non esiste.
Il bimbo della tedesca è diventato tuo fratello per inganno, corruzione e necessità di sopravvivenza.
Tua madre, una santa, sempre pronta a sacrificarsi per tutti, accettò di far credere che acconsentiva all’adozione di un suo figlio per impedire che tuo padre fosse deportato.
Necessità di sopravvivenza.
Privarsi di un suo figlio!
L’avrebbero dovuto prima torturate, poi squartare, infine uccidere a martellate sulla testa e nell’utero.
Avresti potuto comprenderlo, ma non importa.
Così sono andate le cose.»

Edoardo: -«Nonna, aiutami, dammi una speranza.»

Edith: -«Piccirì, non trasformare una giustizia in un’emozione.
Non fare il Poeta.
Tu, sei la tua speranza, tu ed i tuoi affetti, tu e la tua dignità.
Accontentati, non è poco!
Se proprio lo desideri, la tua purificazione avverrà andando a Capri in compagnia di Gilda.
Lì in tre giorni, per
“LA POESIA DELLA VITA”,
in un particolare ed irripetibile abbandono  fra bellezze e sentimenti scriverai
“TRE POESIE DEI SOGNI”.
Dimenticando Ignazio. Egli non è mai valso un attimo della tua esistenza.
Ah! Senti, prima che te ne vai, mi aggiusteresti il lume sul comodino?
A volte non funziona, si accende e si spegne da solo.
Si accende e dopo poco si spegne e si accende da solo.
Tuo nonno non sta mai fermo. Si gira e si volta nel letto, continuamente.
Muoviti oggi muoviti domani, l’ha rotto.
Ma se non hai tempo non fa niente.»

BOOKCITY 2020

Poiché è sempre vero che quando il gioco si fa duro i DURI continuano a giocare, con grande soddisfazione posso comunicare, a nome non solo dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ma anche della Casa Editrice  IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi, della testata giornalistica “IL DISPARI” di Gaetano Di Meglio e dell’Associazione algerina ADA di Dalila Boukhalfa che, nonostante i rischi di natura sanitaria impliciti negli spostamenti e nei viaggi, nonostante le restrizioni relative alla organizzazione di eventi -specialmente di carattere culturale-, nonostante l’assoluta mancanza di qualsiasi beneficio di carattere economico, parteciperemo al Bookcity 2020 con DUE eventi:

  • Teatro Franco Parenti – Milano – 13/11/2020 ore 16: Premio internazionale di Arti Varie “OTTO MILIONI” con, tra l’altro, la proclamazione dei vincitori delle cinque sezioni (Poesia, Arti grafiche, Musica, Giornalismo, Recitazione) della nona edizione del premio internazionale di Arti Varie “OTTO MILIONI” ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
  • Biblioteca Sormani – Milano – 14/11/2020 ore 10: L’ECO PERMANENTE, Autori e libri vari della Casa editrice Il Sextante, della Redazione del quotidiano Il Dispari, e delle Associazioni DILA e ADA

 

 

 

Ovviamente, durante le prossime settimane vi aggiorneremo, continuamente ed in maniera esclusiva, su tutti gli aspetti della prestigiosa manifestazione internazionale BOOKCITY 2020, illustrandovi le caratteristiche dei protagonisti, dei prodotti editoriali e delle realtà organizzative che ne faranno parte nel segno del MADE in Ischia.

 

Il Dispari 20201005 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201005

Il Dispari 20201005 – Redazione culturale DILA

Il furto della foto di Maradona

decima puntata del racconto di Bruno Mancini.

Le prime nove puntate sono state pubblicata il 13 e il 27 luglio,  il 3 – 10 – 17 – 24 – 31 agosto, 7 – 14 settembre 2020.

PARTE TERZA

I sogni

Il primo sogno

Petrus: -«Questa che ascolterete sarà la fedele ricostruzione del primo sogno./em>
Era la notte tra il venerdì 13 ed il sabato 14 Agosto.
Dalle ore 4.35 alle ore 4.38.
Edoardo descriverà la scena vista dal nostro amico. Edith raffigurerà la nonna Cristina.
Ho operato al meglio per non omettere alcun particolare.
Una precisazione: nella bozza, alla fine, ho indicato con i puntini di sospensione l’interruzione, definitiva, della conversazione con quella frase incompleta. 
Posso bere un Don Alfonso rosso corretto con poche gocce di Bitter?
Grazie

Edoardo:Nel giardino della mia infanzia, tra la straduzza foderata da muri di cinta composti da lastroni lavici grigio-argento e la pineta dalle ombre piene di cicalii e voli di passeri, seduta su una panca di pietra levigata dall’uso e dal tempo, la sagoma era inconfondibile.
Il grosso tupè di lunghissimi capelli né tinti né bianchi, ma di un candore naturale per nulla incupito dagli anni, finiva legato da una antica pettinessa di tartaruga con decori brillanti.
Il busto eretto di chi si mostri in posa pittorica, le spalle dritte nella morbida femminilità di un’altra epoca, la voce calma, le parole semplici, i gesti misurati, mia nonna Cristina non ruotò mai la testa, non girò mai il viso… »

Edith: -«Piccirì, per non lasciar dubbi sulla vera essenza della mia presenza e sulla origine della mia richiesta, e non consentire che tu le confonda con tue immaginazioni o le possa erroneamente valutare alla stregua di tue chimere, come prova della superiore volontà che mi ha eletto tua protettrice, ti predico, per domani, l’incontro con un uomo (per la precisione egli sarà il secondo della giornata), subito dietro l’angolo del fotografo.
Egli, sarà un giovanotto dal pantalone rosso a mezza gamba, ti chiederà una sigaretta.
Tu gliela offrirai titubante e lui ti ringrazierà dicendo “Forza Diego”.
Quando poco dopo udirai lo scampanare delle dodici dalla chiesa di San Petrus, una bimba dagli occhi azzurri e dai capelli d’oro, davanti alla fontana della Mandra, ti regalerà un fiore color del cielo.
Più tardi, il tappo della birra che bevi di solito a colazione porterà stampigliato, sul fondo, il simbolo della vincita al concorso “Stappate e-state con le bollicine”, ed allora ti collegherai ad un qualsiasi sito di scommesse on-line e punterai, vincendo, un solo colpo di cento euro alla roulette (non di più, né di meno), sul numero 33 (successivamente devolverai l’importo in beneficenza alla “Associazione Recupero Sassofoni Orsi”).
Non sempre i sogni sono solitudini romanzate, a volte, ed il nostro caso attuale, in essi orbitano punti di contatto tra dimensioni altrimenti impermeabili.
Se avrai le previste conferme, tu saprai per certo da quale volontà universale ti viene l’ordine, bada bene dico l’ordine, di telefonare al cellulare che ti ho dato nell’ultimo messaggio.
È lui l’infame.
Fallo, poi, immediatamente dopo, chiudi gli occhi e presto, all’alba successiva…»

PARTE TERZA

I sogni

Capitolo secondo

Aurora: -«Furono confermati i presagi?»

Bruno: -«Sì.»

Petrus: -«Confermo… »

Aurora: -«Che confermi tu… non occorre il tuo “confermo”. Non ora.»

Petrus: -«Chiedo scusa, non volevo offendere. Forse è preferibile che mi allontani qualche minuto. Se mi volete sono al bar

Aurora: -«Tutti o in parte?»

Bruno: -«Tutti.»

Aurora: -«Intendi dire che incontrasti un giovanotto con i pantaloni rossi ecc. poi una bimba dagli occhi azzurri e dai capelli d’oro ecc. poi ancora sotto il tappo della birra ecc. ed infine il 33 vincente alla roulette?»

Bruno: -«Così fu.»

Aurora: -«Certo, per l’autorevolezza della immacolata Cristina, l’eccezionalità della tensione fisica e morale a cui eri sottoposto in quel periodo, la rispondenza dei presagi con i fatti, non potevi agire diversamente. La telefonata andava effettuata. In quei termini ed in quel modo.»

Bruno: -«Posso solo precisare che nonna Cristina non si era decisa ad agire né per favorire se stessa, né per gratificare me, suo amato nipote, bensì in difesa della integrità morale dell’intera collettività raggirata ed offesa dalle spudorate falsità con le quali lui, Ignazio di Frigeria e d’Alessandro, negli anni l‘aveva abbindolata.
Ignazio di Frigeria e d’Alessandro, allo scopo di carpire qualche beneficio dalle finte amicizie artatamente create, non si era fermato davanti a nessun limite morale ed all’autorità di nessuna entità.
Neppure una donna angelica di none e di fatto come Cristina era riuscita a contenere la rabbia provocata dalla notizia della nuova sacrilega azione commessa dall’immorale individuo. »

Aurora: -«Sospettando ci fossero elementi sfocati nello schema globale della tua storia, avevo affermato che le assunzioni di responsabilità quasi mai corrispondono a calcoli ignobili o disdicevoli, ecco la prova.
Però.
C’è ancora un però.
Gli affetti perduti per sempre (Ignazio di Frigeria e d’Alessandro, nel bene e nel male, era pur sempre tuo fratello gemello) quasi mai si lasciano obnubilare oscurati da altrui ideali.
Altri però.
Perché non hai partecipato alle onoranze funebri?
Perché non sei rimasto sconvolto alla notizia del suo suicidio?
Perché non hai avuto alcuna reazione di sorpresa?
Perché dimostri nei suoi confronti sentimenti tutt’altro che affettuosi, e ciò ben oltre la legittima delusione per un gesto che del resto già sapevi appartenere alla normalità della sua vita sciagurata?
Molti però.
Cosa intendi con “in difesa della  integrità morale dell’intera collettività”?
E con “non si era fermato davanti a nessun limite morale ed all’autorità di nessuna entità”?
Moltissimi però.
Tutti sapevamo che Ignazio di Frigeria e D’Alessandro, tuo gemello naturale, era un poco di buono, sotto tutti i punti di vista, ma un affetto fraterno come il tuo, che aveva superato pietosamente innumerevoli contrasti, perché in questa circostanza, al solo nuovo risvolto di saperlo ladro della foto di Maradona, ha mostrato una pietà inesistente, se non addirittura una soddisfazione per la tragica fine?
Troppi però.»

Il Dispari 20201005 – Redazione culturale DILA

Bruno: -«Ormai hai deciso di andare fino in fondo, ebbene, ascoltiamo il secondo sogno.»

PARTE TERZA

I sogni

Capitolo terzo

Aurora: -«Chiamate Petrus. Introduca il secondo sogno. Presto.»

Petrus: -« Sono qua. Sono qua.
Devo ripetere. Questa che ascolterete è la fedele ricostruzione del secondo sogno.
Era la notte tra il sabato 14 Agosto la Domenica 15 Agosto.
Dalle ore 3.33 alle ore 3.42.
Sogno quindi successivo alla famosa telefonata.
Nessuno ne era ancora informato, ma Ignazio si era ormai già suicidato.
Tom descriverà la scena.
Edith raffigurerà la nonna Cristina.
Edoardo ripeterà le frasi dette dal nostro amico.
Ho operato al meglio per non omettere alcun particolare.
Una precisazione: se credete opportuno vi mostrerò l’autorizzazione alla divulgazione che Cristina si è premurata di inviarmi con un affettuoso messaggio per e-mail. Esso dice: “La tua insostituibile perspicacia…»

Aurora: -«Petrus, non ora, sii gentile. Dai inizio al secondo sogno.»

Petrus: -«Va bene, va bene, subito… però anch’io sono anima, e se Cristina mi considera “Il paladino dei nostri…»

Aurora: -«Smettila.»

Petrus: -«Ho fatto un buon lavoro!
Posso avere sul tavolo una Falanghina giovane-giovane?
… La Falangina è un vino, cosa avevate pensato, porcelli?
Grazie.»

 

Il Dispari 20201005 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201005 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20201005 – Redazione culturale DILA

Dalla poetessa Luciana Capece riceviamo e volentieri pubblichiamo.

All’egregio Domenico Di Meglio, Direttore della testata giornalistica IL DISPARI.
Che emozione è stata per me leggere, al dettaglio, tutto l’Articolo riportato nella pagina pubblicata sul quotidiano “IL DISPARI”!
Fa un bell’effetto vedere la ma poesia “IL CIELO INCENERITO” condivisa orgogliosamente nella stessa cornice di pagina con altri ARTISTI.
Per cui sono molto ONORATA.
I miei Complimenti alla SUPER Soprano SABRINA FARDELLO, allo Straordinario Tenore Internazionale FRANCESCO MALAPENA, alla Speciale Scrittrice LUCIA FUSCO e agli altri ARTISTI che hanno partecipato all’evento “LIRICANDO SOTTO LE STELLE“.
La Ringrazio per tutta l’attenzione nei miei confronti e col cuore stracolmo di felicità La Saluto con Stima Eccezionale.

Il Dispari 20201005 – Redazione culturale DILA

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