Per Aurora – volume quarto – Quinto giorno

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Per Aurora – volume quarto – Quinto

Per Aurora – volume quarto – Quinto giorno

PARTE SECONDA

Il diario di Bruno

Quinto giorno

Edoardo: -«Lunedì 9 Agosto…
Tanta, tanta gente si è soffermata incredula in silenzio davanti alla vetrina della porta principale. Quasi nessuno, forse per pudore, è entrato a chiedermi spiegazioni.
Non mi era capitato mai, ad agosto, di avere tempo per spulciare gli appunti di futili curiosità accadute durante le ore di lavoro e custodite -abbandonate- disordinatamente nei cassetti.
Oggi, durante la pausa pomeridiana, tra un gelato alla spagnola innaffiato di grappa alla ruta ed una grappa alla ruta corretta con gelato alla spagnola, ho avuto sottomano alcuni bigliettini che avevo accantonato nei mesi scorsi per utilizzarli in un racconto da titolare “Il chioccolo del fringuello”.
Il 13/07… alle ore 22.30 un piccolo bambino mi tira i pantaloni…»
Edith: -«Voglio una coca cola.»
Edoardo: -«Un euro.»
Edith: -«Non ne ho»
Edoardo: -«Vai da tuo padre e te lo fai dare.»
Edith: – «Lui si incazza.»
Edoardo: -«E che fa.»
Edith: -«Mi molla un buffettone.»
Edoardo: -«Grande?»
Edith: -«Ha una mano grandissima»
Edoardo: -«E ti da gli schiaffi?»
Edith: -«Buffettoni, e pure scoregge fortissime, e pure io le so fare a comando e puzzano pure e vuoi sentire e…»
Edoardo: -«Guagliò vattenne.
Il 13/07… ore 23.30 un uomo elegante e profumato, di circa quaranta anni… »
Edith: -«Mi dia tre Magnum Bianchi.»
Edoardo: -«Gli dico “Prego, tre euro e novanta centesimi. Batto lo scontrino, lui paga, ritira il resto, si avvia verso la porta, ritorna…»
Edith: -«Non mi dica niente.
Mi cambia un Bianco in un Gola?»
Edoardo: -«Certo.» Edith: -«Quanto?»
Edoardo: -«Gli dico “venti centesimi”, lui paga e si dirige verso l’uscita, torna… »
Edith: -«Non mi dica niente.
Mi farebbe lo scontrino per la differenza?»
Edoardo: -«venti centesimi?»
Edith: -«Sa è una cena, non vorrei non essere creduto, poiché dobbiamo dividere.»
Edoardo: -«Venti centesimi? Diviso quanti?»
Edith: -«Cinque.»
Edoardo: -«Sa che faccio?
Le emetto uno scontrino maggiorato di cinquanta centesimi, così lei recupera qualcosa per il disturbo del trasporto.»
Edith: -«Grazie, grazie molte.»
Edoardo: -«Il 24/07… ore 13, una trentenne, occhiali scuri, borsa da mare, magra, capelli aderenti al viso truccato in modo eclatante, forse romana, legge il menù…»
Edith: -«Gnocchi prego.»
Edoardo: -«Va bene.»
Edith: -«Non ci metta formaggio su.»
Edoardo: -«Non lo mettiamo mai. Solo pezzettini di mozzarella.»
Edith: -«No niente mozzarella.»
Edoardo: -«Mi spiace, non posso, è già nel sugo.»
Edith: -«Allora niente… vediamo… mi porti un panino.»
Edoardo: -«Come lo vuole?»
Edith: -«Come c’è?»
Edoardo: -«Pomodoro e tonno.
Salumi e formaggi.
Mozzarella e pomodori…»
Edith: -«Ecco, mi porti un panino solo mozzarella.»
Edoardo: -«Il 10/07… alle ore 1.30, un uomo di gradevole aspetto, abbronzato, alto, collana d’oro vistosa.»
Edith: -«Avrebbe della colla per topi?»
Edoardo: -«Perché se n’è fuggita?»
Edith: -«Chi?!»
Edoardo: -«La zoccola!»
Edoardo: -«Il 14/07… alle ore 19.30, un ricco con una ricca… lui, l’uomo… »
Edith: -«Un prosecco ed un caffé.»
Edoardo: -«La donna, rivolta dalla mia parte… »
Edith: -«Lei è sempre Don Franco?»
Edoardo: -«Mai stato. Credo!»
Una voce dalla strada: -«Coccooo… cocco belloooo… coo… ccoo…»
Edoardo: -«Il 4/07… ore 23.30, un tipo alla Franco de Angelo (il mio amico internazionale, amico quando non era internazionale)…»
Edith: -«A mia moglie è venuta voglia di un cioccolatino.»
Edoardo: -«Sfusi non ne abbiamo. Ci sono queste barrette da un euro.»
Edith: -«Ed io spendo un euro per una voglia di mia moglie?»
Edoardo: -«Il 24/07… ore 1.45, la signorina extra acchitata, pantaloni bianchi aderenti da far notare le vene pulsanti sui glutei e sul ventre, corpetto trasparente da mostrare le costole ed i polmoni, due labbra, due, rosse entrambe e gonfie una più dell’altra, sugli occhi tutte le schifezze immaginabili compresi i brillantini i luccichii ed i faretti miniaturizzati, ogni scarpa con punta di trenta centimetri, ogni dito con anello di mezzo chilo, ogni orecchio con catenacci dorati, al naso un chiodo nella narice sinistra ed un pipistrello nella narice destra… »
Edith: -«C…e… l’ha… un t…e…le…fo…no?»
Edoardo: -«No.»
Edith: -«Gli…e…la… pa… go… .E’…urge… n… te.»
Edoardo: -«Nessun tipo di telefono.»
La voce di un marocchino: -«Se urgen tu us mio cellul. Prend uest.»
Edith: -«G…r…a…zie. E’ acceso?»
La voce: -«Sì sì. Sì.»
Edith: -«Wé, amò, so’ pronta.»
Edoardo: -«Il 14/07 alle ore 1.30 è tornato quel cliente dei venti centesimi.
Ha comprato gelati, è venuto alla cassa… »
Edith: -«Quanto pago?»
Edoardo: -«Quando gli ho chiesto ad alta voce “Le faccio lo scontrino maggiorato come ieri?” ha cambiato colore e non ha risposto.
Come ho fatto a non capire subito che la persona accanto a lui era uno degli amici della cena precedente?»
Edith: -«Bugiardo.
Carogna!!!
L’avevi capito!»
Edoardo: -« Nel mio primitivo intento “Il Chioccolo del fringuello” avrebbe dovuto essere una specie di lavoro ruotante intorno agli sdoppiamenti di personalità della gente comune (i vip, di per sé, sono esclusi da ogni confronto).
Non era stata un’intuizione fallace.
Ne trovo la conferma riconoscendo attori, nel variopinto e folcloristico aggregato di folla incredula per la notizia del furto, gli stessi soggetti descritti nei foglietti che ho appena finito di copiare.
Tutti, tutti i commossi visitatori della teca ove era stata sostituita la foto rubata con la speciale reliquia, tutti gli adoranti sbalorditi ammiratori della mitica numero 10, tutti, di qualsiasi età sesso ed estrazione sociale, tutti potevano essere associati in una stessa collettività, una specie di setta segreta… »
Edith: -«I MARADONETI.»
Edoardo: -«Nella casella della posta in arrivo, l’unica significativa nuova e-mail che non sia pubblicità, proviene da comeicinesi@libero.it… »
Edith: -«Piccirì, abbiamo formato una squadra investigativa per identificare il colpevole ed affidarlo alla giustizia popolare.
Le nostre anime ti sono vicine.»
Edoardo: -«Un’altra e-mail anonima! “Piccirì” mi è molto familiare!
“Giustizia popolare” è un retaggio di altre epoche!
“Le nostre anime”, mah!»

TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Dedica

Il furto della foto

PARTE PRIMA

Agosto

PARTE SECONDA

Primo giorno

Secondo giorno

Terzo giorno

Quarto giorno

Quinto giorno

Sesto giorno

Settimo giorno

Ottavo giorno

Nono giorno

Decimo giorno

Undicesimo giorno

PARTE TERZA

CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO SECONDO

CAPITOLO TERZO

CAPITOLO QUARTO

PARTE QUARTA

Poesie dei sogni

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Per Aurora volume quarto di Bruno Mancini

seconda edizione

ID 4wwn72

ISBN 9781471072789


Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Versione 2 | ID 4wwn72
Creato: 28 ago 2022
Modificato: 29 ago 2022
Libro, 89 Pagine
Libro stampato: A5 (148 x 210 mm)
Standard Bianco e nero, 60# Bianco
Libro a copertina morbida
Lucido Copertina
Prezzo di vendita: EUR 14.00


Informazioni sul copyright
Revisiona le informazioni sul copyright
Titolo Il furto della foto di Maradona
Sottotitolo Per Aurora volume quarto
Collaboratori Bruno Mancini
ISBN 978-1-4710-7278-9
Marchio editoriale Lulu.com
Edizione Originale digitale
Seconda edizione
Licenza Tutti i diritti riservati – Licenza di copyright standard
Titolare del copyright Bruno Mancini
Anno del copyright 2022

Descrizione
Fatti e misfatti realmente accaduti, ma un po’ romanzati
Note sui collaboratori (1454 / 2500)
Per Bruno Mancini: brevi commenti amichevoli.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“… seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“… lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“… sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Una prosa lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi comprende che…”

Per Aurora volume quarto

seconda edizione

Racconti
Il furto della foto.
Poesie dei sogni

Per Aurora – volume quarto – TESTO COMPLETO IN LETTURA LIBERA

Per Aurora volume quarto

Info: Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com

 

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Bruno Mancini

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