Borgate negli scatti di Pasquale Liguori

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 BORGATE. LO SGUARDO DI PASQUALE LIGUORI NELLE PERIFERIE DI ROMA A COGLIERE L’AUTENTICITA’ DELLA VITA

Sebbene la borgata sia stata considerata una realtà legata ad un distretto periferico della città di Roma, oggi è parte integrante del tessuto urbano. Ad interessarsi alle borgate quali luoghi dove si respira autenticità, semplicità, contrasti e integrazione è Pasquale “Pas” Liguori, originario di Napoli, ma da molti anni residente a Roma dove vive e lavora come consulente aziendale con la passione per la fotografia. Ad affascinarlo sono state in particolare le periferie indagate attraverso la macchina fotografica sia sotto il profilo urbanistico, sia da un lato antropologico e sociale. Alla sua arte è dedicata un’interessante mostra a Roma aperta dal 15 settembre 2017 presso la Casa della Memoria e della Storia, che ripercorre gli scatti da lui realizzati come fossero parte di un reportage fotografico ripresi alle prime luci dell’alba nelle periferie di Roma. Promossa da Roma Capitale- Assessorato alla Crescita culturale – Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, l’esposizione “BORGATE mostra di Pasquale Liguori a cura di Daniele Zedda, mette a nudo in particolare quelle aree cittadine dove in periodo fascista furono istituite 12 borgate: Acilia, Gordiani, Pietralata, Primavalle, Prenestino, Quarticciolo, San Basilio, Tiburtino III, Tor Marancia, Trullo, Tufello, Val Melaina. Si tratta di distretti un tempo distanti e periferici, oggi integrati con il tessuto cittadino della Capitale. Affiora da queste immagini la presenza di una Roma autentica, affatto appariscente ripresa in particolare alle prime luci dell’alba di ogni domenica mattina a cogliere la parte più viva della città.

borgate negli scatti di Pasquale Liguori in mostra a Roma

Nel muovere i primi passi di questo viaggio”, afferma Liguori, “mi sono ispirato a un espediente linguistico condotto sul sostantivo Borgate. Immaginandolo composto col suffisso anglosassone -gate, l’ho allontanato dall’accezione comunemente scandalistica (come in Watergate, Sexygate etc.), per avvicinarlo al significato tradotto in porta, varco, meglio ancora in uscita fotografica nella parte più viva della città”. Le 12 borgate raccontano un silenzio apparente, quello coincidente col collettivo ristoro nelle prime ore del mattino del giorno festivo, dopo la routine dei giorni precedenti. In quei momenti, gli edifici raccolgono la massima presenza di vite mentre piazze e strade sono praticamente deserte.

Un progetto che guarda all’esplorazione di volumi, spazi e strutture con fattori confondenti ridotti; e alla registrazione simultanea di un’umanità non visibile, ma assoluta protagonista dei luoghi. Una testimonianza quella di Liguori  che, lungi dal riprendere spettacolari alterazioni post-produttive, si è soffermata sulla percezione del luogo e del rapporto tra territorio-uomo, misurandone linee, angoli e contrasti nei loro limiti e nelle loro possibilità di sviluppo sociale. Lontano da un’impostazione voyeuristica e retorica sullo stato di problematiche che non intende nascondere, Liguori resta fedele alla storia, alle trasformazioni delle borgate, e ai valori.  Le fotografie di BORGATE inducono alla riflessione e all’iniziativa consapevole in aree complesse dove tradurre in pratica i vantaggi possibili dell’integrazione di istanze e culture differenti, contrastando impersonali derive urbanistiche e incitando a una vita degna e migliore.

Il lavoro svolto di recente da Liguori entro i contesti abitativi di Roma, Napoli e Berlino si è focalizzato sullo studio dei luoghi e degli assetti territoriali dove la presenza umana viene raccontata attraverso le sue tracce eloquenti, in un approccio originale a metà tra reportage e ricerca sullo spazio urbano. Ad accompagnare la mostra è un ricco programma di appuntamenti sul tema delle borgate, sotto il profilo storico, urbanistico, sociologico e culturale che si svolgerà dal 5 ottobre al 6 dicembre 2017 nella sede della Casa della Memoria e della Storia. Diversi gli incontri tra cui citiamo (nell’ambito della giornata introduttiva del 5 ottobre) “Borgate “ufficiali” a Roma: origini, cronologie, tipologie e modelli abitativi” con l’intervento di Luciano Villani, Università degli Studi dell’Aquila, Centre d’histoire sociale du XXe siècle (Universitè Paris 1 Panthéon Sorbonne), “Roma tra fascismo e dopoguerra: la progressiva “zonizzazione” della città capitale con l’intervento di Lidia Piccioni, docente di Storia Contemporanea, Dipartimento di Storia Culture Religioni, Sapienza Università di Roma e “Studi su borgate e periferie romane. Ferrarotti e collaboratori “cui interverrà Maria Immacolata Macioti, docente di Sociologia, Sapienza Università di Roma. Il tema della “Lotta per la casa” sarà affrontato il 18 ottobre durante la giornata seminariale dove saranno proiettati: il docufilm “Sotto un cielo di piombo. Il movimento di lotta per la casa a Roma 1962-1985” di Massimo Sestili (2017, 65’) introdotto da Massimo Sestili e Nina Quarenghi e il documentario  “Good-buy Roma” di Margherita Pisano e Gaetano Crivaro (2011, 50′) introdotto da Margherita Pisano e Gaetano Crivaro.. Pasquale Liguori è autore di saggi riguardanti la riqualificazione delle periferie e la fotografia urbana e sociale.

Silvana Lazzarino

 

BORGATE

mostra di Pasquale Liguori

a cura di di Daniele Zedda

CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA

Via San Francesco di Sales, 5 060608

Orario; Lunedì – venerdì ore 9.30-20.00

15 settembre – 31 ottobre 2017

Inaugurazione 14 Settembre 2017, ore 18:00

ALL’INAUGURAZIONE Intervengono: Pasquale “Pas” LIGUORI, fotografo

Carlo CELLAMARE, docente di Urbanistica Università “La Sapienza”

Maurizio GAROFALO, art director e photo editor

Lidia PICCIONI, docente di Storia Contemporanea Università “La Sapienza”

con la partecipazione di Tano D’AMICO, giornalista e fotoreporter

Modera Guglielmo PEPE, giornalista, già direttore di National Geographic

Per informazioni: www.comune.roma.it, 06.6876543

Ingresso Libero

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