Castello normanno: la Mostra Internazionale a cura del Mohammad Sazesh

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CASTELLO NORMANNO DI SANTA SEVERINA:  LA GRANDE MOSTRA INTERNAZIONALE DI SCULTURA PITTURA FOTOGRAFIA POESIA E MUSICA  A CURA DEL PROF SAZESH

A Santa Severina, in provincia di Crotone, presso gli spazi del Catello normanno risalente all’XI secolo si inaugura la MOSTRA INTERNAZIONALE DI SCULTURA PITTURA FOTOGRAFIA POESIA E MUSICA curata dal Prof Mohammad Sazesh scultore di fama internazionale famoso per le sue opere monumentali molte delle quali collocate in piazze di importanti città.  Promossa dal Comune di Crotone, la mostra che inaugura il 16 luglio 2017 alle ore 17.00, allestita entro gli spazi del castello normanno dove ancora si respira l’atmosfera di anni di storia, mette in luce la bellezza dell’arte nelle sue diverse espressioni

Castello di Santa Severina Mostra Interazionale
opera di Alba Gonzales Il Cappotto

passando dalla scultura alla poesia, dalla pittura alla musica in un viaggio dove si intrecciano i linguaggi di discipline che accostate l’una all’altra creano ritmi infiniti di emozioni tra verità e bellezza, stupore e meraviglia. Ciascun artista di dichiarata fama, scelto da Sazesh per partecipare a questa prestigiosa esposizione è protagonista attraverso la sua opera sia essa fatta di immagini e forme, sia di parole o melodie, di un percorso in cui vengono raccontate le emozioni della vita che appartengono all’uomo nel suo viaggio verso una maggiore conoscenza di se stesso incontrando il mondo. Agli scultori è stato chiesto di realizzare le proprie opere utilizzando marmo di carrara e la pietra del luogo.

Riferimenti alla storia e al mito entro atmosfere oniriche e fantastiche dove si rincorrono inganno e gelosie, tradimenti e passioni, propri del vissuto dell’uomo si ritrovano nelle sculture vibranti di vita di Alba

Castello Santa Severina
opera L’Ingordo di Alba Gonzales

Gonzales con 40 anni di carriera costellati da successi e importanti riconoscimenti a livello internazionale. Richiami lirici e metafisici alla natura nel suo essere fine a se stessa e ad un tempo un tutt’uno con l’uomo che innanzi al suo cospetto talora avverte quel sentimento del sublime che lo frena e lo attrae allo stesso tempo, si scoprono nei dipinti densi di luci e colore di Patrizia Canola il cui sguardo attento e sensibile sa cogliere della stessa natura il profondo lirismo e quel pathos con cui luci di infinito accarezzano il pensiero libero di sognare e sperare.

Le suggestive e imponenti sculture di Alba Gonzales presenti in questo spazio appartenenti al gruppo “Sfingi e Chimere” dove prevalgono rappresentazioni quasi fantastiche in cui affiorano elementi erotico onirici, nel loro presentare corpi in movimento, o in semplice stasi, racchiudono un senso di mistero e ironia, pur non mancando mai quel garbo e quella bellezza insite nelle forme. Accanto a “Il cappotto” dove è rappresentata una donna nuda inginocchiata, dietro la quale vi sono un cappotto, un cappello e delle scarpe a suggerire la presenza invisibile dell’uomo, è  l “L’ingordo “ dove delle donne l’una sull’altra cercano di fuggire dalla presa del serpente. Sculture in cui emerge una sottile ironia che accompagna molte altre opere di Alba Gonzales, ma che qui diventa pungente nel creare da un possibile disagio una forma di rivincita.

Armonia d’Inverno Olio su Tela 90×80 (12) di Patrizia Canola

Un’arte quella di Alba Gonzales metamorfica e onirica a metà tra realtà e visione dove sono presenti elementi classici e dove dominano temi quali il dramma, la passione e l’ironia, cui si affiancano il mistero, il senso dello spirituale ad esso legato e la paura per ciò che non si conosce. Desideri impossibili, non appagati, identità disperse, sogni irreali prendono forma nelle sue sculture tramite un’armonia che accoglie e avvolge l’osservatore in un viaggio catarsico dove tutto è attesa e arrivo verso una vittoria del pensiero che libera il vero volto del visibile.

Patrizia Canola attraverso i suoi dipinti avvolgenti nelle diversificate sinfonie di luci che vibrano a creare giochi di riflessi, regala un nuovo modo di cogliere stati d’animo e sensazioni, soffermandosi sui volti della natura con le atmosfere dense di poesia e bellezza, mistero e armonia. La Natura di cui racconta Patrizia Canola è una natura che accoglie l’uomo e da esso chiede rispetto mostrando i suoi volti ora solari e vibranti, ora cupi e malinconici; una natura dove l’uomo può ritrovare se stesso andando incontro a quel senso di infinito che si nasconde nel vibrare delle spighe di grano al leggero soffio del vento, o nelle trasparenze delle acque cristalline di un torrente. I dipinti presenti in questa esposizione realizzati dalla Canola, passando dall’inverno all’estate ormai sul finire raccontano la bellezza di un paesaggio silenzioso ovattato proprio della stagione fredda e di  atmosfere cristalline dove la luce crea riflessi nell’acqua.  Così Armonie d’inverno con il parco del Curone Brianza (LC) dove la neve ha coperto le foglie macerate e parte dei sassi che emergono dal torrente fa da spartiacque tra le altre due opere Rifrazioni e Atmosfera d’inverno rispettivamente con l’Adda a fine estate e in pieno inverno.

Castello di Santa Severina Mostra Internazionale, Rifrazioni dipinto di Patrizia Canola

La soprano e compositrice Silvia Pietrantonio interpreterà brani di cui esalterà bellezza e profondità dei contenuti che parlano di amore e disperazione, angoscia e passione.. Accanto a “Io son l’umile ancella” dall’opera Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, intonerà “Vissi d’arte” dal secondo atto della Tosca di Giacomo Puccini, per concludere con un brano da lei composto “Casa nella Valle” ispirato ad una delle poesie del Prof Emmanuele Francesco Maria Emanuele. La padronanza tecnica e il virtuosismo vocale della cantante Silvia Pietrantonio restituiscono ai brani una nuova armonia in cui rivivono attese e speranze.

Rappresentazioni suggestive e intense, come suggestive le musiche e le parole in versi che raccontano dell’uomo, e dei suoi desideri anche lontani.  Un’occasione per soffermarsi sulle emozioni che accompagnano l’esistenza tra certezze e dubbi, gioie e malinconie. Armonia di immagini, forme, parole per un incontro di stili e linguaggi diversi eppure complementari entro una cornice senza eguali quella del Castello di Santa Severina di epoca normanna dove ogni opera è protagonista con le proprie sfumature e particolarità. A questa esposizione si lega la figura di Pitagora grande filosofo e matematico morto a Crotone e al quale Sazesh ha dedicato la scultura in marmo alta 4 metri in fase di realizzazione, che sarà collocata nella piazza di Santa Severina nei pressi del castello.

Silvana Lazzarino

 

MOSTRA INTERNAZIONALE

DI SCULTURA PITTURA

FOTOGRAFIA POESIA E MUSICA

PITAGORA

a cura del Prof Mohammad Sazesh

Castello normanno di Santa Severina

Santa Severina (KR)

Orario: 9.30-12.30, 15.00- 19.00

Inaugurazione 16 luglio 2017 ore 17.00

dal 16 luglio al 30 settembre 2017

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