L’OASI – ATTUALE FONDAZIONE SANTA LUCIA

https://www.hsantalucia.it/

Era l’anno 1962 e avevo sei anni quando, per la prima volta, misi piede a L’Oasi. L’Oasi era, ed è tuttora, un importantissimo centro di riabilitazione motoria, con sede a Roma, in Via Ardeatina, a poche centinaia di metri dalla casa in cui sono nato. La Via Ardeatina nasce come moderna diramazione dell’Appia Antica, esattamente dall’evangelico: Domine, quo vadis? Dal punto, cioè, dove Pietro, fuggente, incontrò Cristo! Dopo circa tre km si incontrano le, ahimè, famigerate Fosse Ardeatine. All’epoca il cartello “ROMA” si trovava proprio davanti alla sinistra inferriata delle Fosse Ardeatine. Noi stavamo al quarto km, per cui, stavamo “Fuori Roma”. Andavamo all’asilo prima e alle elementari poi, dalle Suore Orsoline di Via Tasso, “A ROMA”. All’epoca c’era un vecchio autobus, o meglio una vecchia diligenza del Far West, che passava, quando passava, ogni due ore e che faceva la linea: Scala Santa (vicino la triste Via Tasso) – Santuario Madonna del Divino Amore. Una madre a turno accompagnava tutti i bambini a scuola. Altri tempi! Ho narrato ciò per evidenziare il fatto che, all’epoca, quel tratto della Via Ardeatina era aperta campagna, per cui, eravamo pressoché isolati dal resto del mondo, a parte L’Oasi dove, calzoncini corti e calzettoni, approdai per la prima volta, perché invitato a giocare da due fraterni amici d’infanzia, Graziano e Lino, i quali abitavano all’interno dell’area di pertinenza di L’Oasi stessa. La loro madre vedova, santa donna che si era dovuta sobbarcare da sola il ménage familiare con due figli piccoli, era dipendente di L’Oasi e aveva lì un alloggio di servizio. A noi si unirono altri due amici coetanei: Maurizio e Stefano. Eravamo, dunque, cinque ragazzini di cui: due interni e tre esterni. L’abitazione di Graziano e Lino era, per meglio intenderci, una sorta di dependance della struttura del centro vero e proprio. L’abitazione si trovava vicino ai parcheggi e, quindi, a livello con la Via Ardeatina, mentre la vita di L’Oasi si svolgeva in un vastissimo piazzale rialzato al centro della struttura, al quale si accedeva tramite ascensore. I nostri erano i giochi dei bambini dell’epoca: un immancabile pallone, le figurine della Panini Modena e un mazzo di carte da briscola. Un giorno, però, Graziano e Lino ci “introdussero” al piazzale, zona vietata per gli esterni. E lì, lo racconto con un grande magone, noi tre esterni venimmo a contatto con una realtà che oggi, senza presunzione alcuna e con grande umiltà nel cuore, potrei accostare a quella di umano dolore che trovò il Buddha quando fuggì dalla reggia paterna. Tanta gente sulle sedie a rotelle! Bambini, giovani, vecchi! Rimasi immediatamente colpito dall’accoglienza gioiosa e fraterna che i paraplegici riservarono a me e agli altri due sconosciuti! Da quel giorno i nostri giochi bambini si ampliarono, perché si trasferirono al “Piazzale”. Infatti, sul Piazzale c’era il bar con biliardino, flipper e tavolo da ping – pong. Le nostre vite divennero una giornaliera, costante simbiosi con il piazzale e con gli “amici” del piazzale. Uno dei primi paraplegici che conobbi fu Giovanni Pische, Sardo, ex ufficiale dell’Aviazione Italiana, abbattuto dagli Inglesi nella battaglia aerea di Malta nel 1941. Giovanni fu Fondatore e Presidente dell’A.N.S.P.I. (Associazione Nazionale Sport Paraplegici Italiani). Giovanni vinse svariate medaglie d’oro alle para – olimpiadi di Tokyo 1964. Lasciato l’agonismo, si dedicò all’organizzazione dello sport che ebbe, ed ha tuttora, un grande ruolo per quel che riguarda il recupero psicofisico dei paraplegici. Poi conobbi Antonio, centralinista di L’Oasi. Amico fraterno che ancora frequento. Antonio è Calabrese. Era operaio a Torino quando cadde da un’impalcatura. Quando tornava dalla Calabria era un banchetto collettivo: vino come l’inchiostro, olive e salami piccantissimi, formaggi, dolcetti vari… Ma all’epoca non avevamo problemi di colesterolo e di soprappeso. Successivamente conobbi Giuseppe Trieste, Calabrese anche lui.

COMM. GIUSEPPE TRIESTE

PRESIDENTE DI FIABA – ANTHAI

Chi siamo

Giuseppe, all’età di 13 anni, cadde da un albero e addio colonna vertebrale. Con Giuseppe, tra le altre cose, abbiamo frequentato, nei primi anni ’70, l’Accademia Britannica di Viale Manzoni, a Roma. Andavamo con la sua macchina, con comandi speciali, perché io non avevo ancora 18 anni. L’Accademia britannica aveva, ahimè, delle strettissime scale a chiocciola. Helen, la Preside, Inglese ovviamente, la prima volta era preoccupata, ma poi si rese conto che il lavoro di equipe, di Giuseppe e mio, non conosceva ostacoli architettonici. Giuseppe, con il placet di Giovanni Pische, mi portò in alcuni paesi dell’Europa Occidentale: Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, Austria. Giuseppe era infatti all’epoca, il più medagliato degli atleti italiani ai vari para – giochi italiani, europei, mondiali, olimpici. Lo chiamavamo, alla romana, “ER MEDAJA”! Giuseppe primeggiò per anni in varie specialità: corsa, gymkhana, tennis da tavolo, tutte le specialità del nuoto, tiro con l’arco! Un vero fuoriclasse! Pensate: soltanto ai Giochi di Roma 1974, conquistò 13 medaglie in 13 gare! Da anni Giuseppe è un affermatissimo uomo d’affari! Sottolineo che, senza cinismo da parte mia, quando a seguito dell’evento arrivò a Roma, economicamente non se la passava per niente bene! Un fulgido esempio di reazione alle avversità della vita! A proposito, non lo conobbi sul piazzale, ma all’ingresso di L’Oasi, sulla Via Ardeatina, in un lago di sangue! Era uno scavezzacollo e guidava un motorino a tre ruote per paraplegici che quel giorno gli si ribaltò a causa della sua guida “allegra”! Oltre a essere un affermatissimo uomo d’affari, Giuseppe Trieste oggi è, tra le altre cose, Presidente di F.I.A.B.A. (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche). Casa sua e gli uffici di FIABA, sono dei veri e propri templi allo Sport che, tuttavia, non bastano a contenere le centinaia di coppe, medaglie, targhe, Lauree Honoris Causa, diplomi, attestati, ecc. Giuseppe è un modello da seguire da parte di chi, ahimè, ha subito un handicap! Ho conosciuto anche Franco, ROMANO DE ROMA. Proprietario di un prestigioso ristorante del centro storico. Grande pokerista e fratello maggiore di tutti, sempre pronto a dare saggi consigli e supporto psicologico a tutti, anche a noi “bipedi”. Si, proprio lui a noi e non viceversa! In questo periodo, a “L’Oasi”, arrivò Osanna Brugnoli, “fresca” d’evento, che ci stregò con la sua principesca leggiadria di delicata farfalla, con il suo animo profondamente umano, animo che, più tardi, la spinse verso ANTHAI (Associazione Nazionale Tutela Handicappati e Invalidi) e a diventarne Presidente. Osanna ha trasformato il suo “incontro” con il destino in una missione altamente umanitaria, al servizio dei più sfortunati, divenendone un imprescindibile punto di riferimento. Poi ho conosciuto Angelo, Paoletto e Bruno, tre tetraplegici. I più sfortunati! Oltre alle gambe, avevano problemi anche alle mani, ma con una mostruosa voglia di vivere. Angelo e Paoletto, ovviamente in tempi diversi, si erano tuffati a Ostia in un punto dove l’acqua era troppo bassa! Bruno, invece, aveva ricevuto una doppia razione dal destino: era un ex paracadutista! Durante un’esercitazione ebbe problemi di “paracadute”! Si era un po’ ripreso dall’incidente, quando, similmente ad Angelo e Paoletto, si tuffò nel punto sbagliato! Ovviamente la lista dei nomi sarebbe interminabile! Per un periodo fu costituito anche un gruppo musicale di cui, l’unico “bipede” (così ci chiamavano loro) era Maurizio, batterista! Gli anni passavano e insieme ci spostavamo sempre di più da L’Oasi che, però, rimaneva sempre il punto di riferimento! Insieme andavamo al mare, in discoteca, in pizzeria, allo Stadio Olimpico! Era l’epoca della musica rock ed eravamo di casa al PalaEur dove venivano tutti i maggiori gruppi dell’epoca: Carlos Santana, Frank Zappa, Pink Floyd, Jethro Tull, Deep Purple, Emerson Lake and Palmer, Super Tramp, Genesis, Banco del Mutuo Soccorso, Premiata Forneria Marconi…Spesso la sera, soprattutto all’aperto, ci facevamo delle conviviali scorpacciate di pizza, spaghetti, bucatini, cocomero…insieme a noi partecipava, ovviamente, parte del personale medico e paramedico. Organizzavamo tornei di carte, ping – pong, pallacanestro…Noi “bipedi” ci sedevamo sulle sedie a rotelle e formavamo una squadra che, puntualmente e ovviamente, prendeva delle batoste incredibili. Naturalmente non avevamo la loro forza di braccia. Il tempo passa inesorabilmente e noi “bipedi”, uno alla volta, siamo andati a fare il militare. Io mi sono arruolato nell’Arma dei Carabinieri. Prima ho frequentato la Scuola Allievi Carabinieri di Via Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Roma (stranezze del destino, due anni fa sono venuto ad abitare di fronte alla Scuola), poi ho frequentato la Scuola Sottufficiali Velletri-Firenze. Sono stati tre anni particolarmente duri. Più volte ho pensato di mollare! Sapete cosa mia ha dato la forza? Il ricordo dei ragazzi di L’Oasi! In quei difficili momenti mi chiedevo: “Chissà, loro, cosa darebbero per stare al posto mio!” La vita, si sa, propone, o forse obbliga, strade diverse per tutti e così ci si perde di vista! Gli anni sono volati! Nel 1996 mia madre, con la quale all’epoca vivevo, fu colta da ictus. Ero solo e disperato! Non sapevo cosa fare! Mi preoccupavo, soprattutto, di mia madre, della dignità di mia madre! In quei giorni, dopo tanti anni, ho incontrato (sarà stato un caso?) uno dei ragazzi di L’Oasi, il quale mi ha spalancato le porte del Centro. Mia madre tre mesi dopo è morta, ma sono convinto che L’Oasi è stata lo strumento che Dio Onnipotente ha usato per tutelare l’umana dignità di mia madre, donna che ho smisuratamente amato. Sono convinto che Dio si è ricordato di me! Quanto ci sarebbe da raccontare! Dio esiste! Ciao!

Visits: 82

Il Dispari 2017-05-22 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-05-22

Il Dispari 2017-05-22 – Redazione culturale

Il Dispari 2017-05-22 - Redazione culturale

Editoriale

4 donne x nuovi progetti Made in Ischia

Giovanna Sorbelli è la Presidente dell’Associazione “Eudonna”.
Mariapia Ciaghi è la titolare della casa editrice “Il Sextante”.
Roberta Panizza è la Direttrice Artistica dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Silvana Lazzarino è la Direttrice Editoriale nominata dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per la realizzazione dei progetti concordati con l’Editore “Il Sextante”.

Tra Mariapia Ciaghi, titolare della casa editrice “Il Sextante” che, fra l’altro, pubblica la rivista trimestrale Eudonna sponsorizzata dall’Associazione Eudonna di Giovanna Sorbelli, e Bruno Mancini presidente dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” è stato concordato quanto segue:
1) assegnare a DILA la direzione redazionale di una rubrica all’interno del Magazine “Eudonna”, edito trimestralmente da Il Sextante di Mariapia Ciaghi con la sponsorizzazione dell’Associazione “Eudonna” di Giovanna Sorbelli
2) assegnare a DILA la direzione redazionale di una collana poetica all’interno del catalogo della Casa Editrice “Il Sextante” di Mariapia Ciaghi.

Se si pensa che la rivista “Eudonna”,

orientata nel dare lustro e risalto alle attività femminili, così come essa è impegnata nel porre in evidenza le difficoltà di genere che ancora segnano un solco tra i due sessi, viene attualmente stampata in oltre 10.000 copie (con un programma di sviluppo che tenderà a commercializzarne almeno 40.000 entro il 2018), e se si valuta nella palese positività il fatto che essa è distribuita prevalentemente attraverso Imprese, Gallerie d’Arte, Associazioni (Associazione italiana donne medico, Associazione donne fotografe, Associazione donne del vino, ecc. non solo italiane, ma anche spagnole, russe e di diverse altre nazioni) che a loro volta la distribuiscono nelle loro varie sedi e nei loro congressi o eventi (come avverrà, per esempio, durante il congresso AIDIA -Associazione italiana donne ingegneri e architetto- che si terrà a Torino nei prossimi giorni), e se, infine, si tiene conto che l’Isola d’Ischia offre un panorama di eccellenze femminili operanti sia nel sociale, sia nella cultura e sia nell’imprenditoria (Rosa Iacono, Katia Massaro, Maria Funiciello, Anna Fermo, Lucia Annicelli, Ida Trofa sono solo i primi nomi che mi vengono in mente), allora resta facile tirare le somme e scoprire che l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte –DILA” è venuta in possesso di uno strumento mediatico di enorme prestigio e di grande divulgazione utile (anche, ma non solo) a valorizzare storia, cultura, arte, imprenditorialità e, perché no, onesta amministrazione dei bene pubblici, attribuiti alle specifiche sensibilità femminili delle donne ischitane.

Roberta Panizza, Direttrice Artistica

nonché Vicepresidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, ne è a capo della Redazione, Silvana Lazzarino è la Direttrice Editoriale nominata dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per la realizzazione dei progetti concordati con l’Editore “Il Sextante”.

Analogo discorso,

seppure più specifico e limitato all’arte poetica, vale per quanto stabilito al punto due.

In questo caso la principale considerazione che mi sento di esprimere come biglietto di presentazione della nascente collana poetica “Da Ischia, poesia al femminile” è che per la pubblicazione dei testi non si terrà conto dei, molto spesso, voluminosi curriculum artistici degli Autori, dove premi, menzioni, attestati, onorificenze di vario titolo sovente sono frutti coltivati dalle ambizioni e dall’assidua partecipazione a premi e concorsi piuttosto che riconoscimenti reali della qualità poetica dei testi.

La nostra collana avrà come solo elemento di selezione la portata emozionale delle poesie che ci verranno proposte.

Poesia è, come tutte le arti, emozione ed è questa sua natura che verrà privilegiata.
Roberta Panizza e Silvana Lazzarino, operanti anche qui nelle loro identiche funzioni già chiarite per la redazione della rubrica di Il Sextante, con un prossimo articolo, chiariranno come intendono procedere per la realizzazione dei due accordi.

A me, questa volta più di sempre, resta il piacere di poter affermare che la nostra DILA ha compiuto un altro passo importante utile affinché “L’Arte in generale e la Poesia in particolare riconquistino il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana”.

Grazie Giovanna Sorbelli, grazie Mariapia Ciaghi, grazie Roberta Panizza, grazie Silvana Lazzarino.

Buon lavoro.

Bruno Mancini
Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

Il Dispari 2017-05-22

Il Dispari 2017-05-22


Alvils Cedriņš

Vincitore del premio internazionale di musica “Otto milioni” 2017 intervistato da Liga Sarah Lapinska

La nostra gentile supporter, Professoressa Baiba Rivža, ospita Alvils Cedriņš e me in una confortevole sala dell’Università di Agricoltura in Jelgava.
Sala ampia con splendidi fiori sul tavolo, e un grande lettore di CD in ombra.
Cominciamo il nostro colloquio con Alvils, ascoltando il suo canto riprodotto dal lettore CD.
Il suo timbro è di baritono con passaggi perfetti e, nello stesso tempo, espressivi.
Conosco Alvils dal tempo in cui lavoravo presso la scuola musicale in Jelgava, mentre lui studiava da batterista.
Un nostro ricordo comune è stata la musica della pianista Džūna Kalnina: la canzone di Solveig “Inno alla sincerità”.
Nato il 23 Marzo 1975, Alvis sembra più giovane dei suoi anni grazie al suo sorriso entusiasmante, è, elegante, alto, dai tipici tratti europei (lui dice: un po’ simili a quelli italiani).

LIGA SARAH: Ciao, Alvils! La mia prima domanda e tipica e quasi obbligatoria: quando eri bambino, cosa volevi diventare? In quale ambiente sei cresciuto?

ALVILS: Le mie memorie dell’infanzia sono strettamente legate con tante discipline artistiche. Mio nonno, Vilis Cedriņs, era un ben conosciuto e famoso poeta lettone, mia madre cantava le arie opere classiche nei teatri.
Adesso pare strano, ma non sognavo di diventare un musicista.
Aspiravo a diventare attore, regista e scenografo.
Ho sempre amato i film antichi italiani, francesi e russi, spesso quelli in bianco e nero come, per esempio, “La prova d’orchestra” di Federico Fellini.
Il teatro, da bambino, lo amavo non meno.
Quando, ormai adolescente, sono diventato batterista e mi divertivo a suonare in orchestre e nelle band, mia madre e una dalle mie sorelle, Inga, mi hanno, si può dire, spinto a studiare canto classico, appezzando la mia voce potente.
Nei primi tempi, frequentavo le lezioni di canto classico per forza, ma poi, gradualmente, ho iniziato ad abituarmi a cantare a piene voce, prendendo consapevolezza di sviluppi sempre più perfetti.

LIGA SARAH: Nella tua passione per il canto, quali sono stati i momenti più commoventi?

ALVILS: I complimenti più commoventi li ho ricevuti dalle monache dopo un concerto di musica sacra che ho cantato, insieme con il mio primo amore, in un monastero. Loro mi hanno sussurrato “Hai la voce di Dio”.

LIGA SARAH: Quale sala da concerto preferisci? Dove vai in scena più volentieri?’

ALVILS: Le mie sale di concerto più amate sono quella nel Museo d’Arte Ģederts Eliass, in Jelgava, quella della scuola musicale di Jelgava, l’aula dell’Università d’Agricoltura, anche questa in Jelgava. In breve, se si trovano all’interno di monumenti di architettura più o meno antichi, dove posso cantare senza microfono, con una buona acustica.
Mi piace il pubblico di St. Pietroburgo. Perché l’intelligenza russa fa sì che la gente sia e capace di orientarsi con gusto in quasi tutti i campi, dall’arte alla scienza.
Non meno mi piace il pubblico di Chicago, dove mia sorella Inga ha organizzato un mio concerto da solista, nel 2006, accompagnato dalla violinista Katharina, alla presenza di ospiti selezionati..

LIGA SARAH: Come prepari te stesso, come ti allievi per i concerti e per la vita?

ALVILS: In qualche modo sono l’insegnante di me stesso. Vado sul palcoscenico abbastanza sicuro, ma poi, ascoltando le mie registrazioni, ricomincio ad analizzarle e trovo sempre stim oli per sviluppare quel modo di cantare. Quasi ogni giorni canto almeno quattro arie di alta difficoltà con passaggi complicati, non quelle più preferite. Suono ancora la batteria. Ho grande stima per il famoso batterista Carl Palmer, che suona un progressive rock and hard rock. Pratico il nuoto per essere elegante sul palcoscenico.

LIGA SARAH: Quali personaggi rispetti di più? Sia nella musica e sia al di fuori di essa?

ALVILS: Dei classici rispetto Puccini, Vivaldi, Mozart, Verdi, Wagner, Rachmaninoff, Borodin. Con il mio timbro di baritono sono un cantante mozartiano, e certo, posso eseguire Verdi. Come personalità stimo molto Mikhail Baryshnikov, Tito Gobbi, Mario Lanza, Muslim Magomajev.

LIGA SARAH: I tuoi paesi preferiti, se ne hai?’

ALVILS: Dapprima voglio dire che non ho mai vissuto in Italia, ma ho tanto desiderio di vederla. Di vedere Ischia. Ho viaggiato tanto, mi piace l’Europa e non solo. Molto volentieri canto in italiano, ma anche in russo, inglese, o lettone, e un po’ anche in francese.

LIGA SARAH: Mentre l’ex ministro della cultura lettone, Raimonds Pauls, quando era al suo posto, ha chiuso la casa dell’operetta e anche adesso fa tutto il possibile per fregare i talenti veri e per far avanzare i suoi protetti, con tanto piacere abbiamo ricevuto la notizia che la Giuria, costituita in Italia, del Premio internazionale di musica “Otto milioni 2017′ ti ha dato il massimo (1000 punti) per L’Inno di Giuseppe Verdi.

ALVILS, sorridente: In ogni caso, quanto prima, proverò a farne una registrazione di più alta qualità.

LIGA SARAH: Ringraziamo Alvils dalla voce radiosa e magica.
La voce di Dio, come hanno detto le monache lituane. Voce shamanica, io dico.
Una voce che ci stupisce per la sorprendente leggerezza con la quale passa dai toni altri a quelli più bassi. Voce straordinariamente ampia e forte, sempre pregna di emozioni, sempre più ricca di sentimenti. Alvils è un grande professionista.
Ringraziamo anche il nostro fotografo Emīls Kiziks, un ragazzo simpatico e generoso.
Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-05-15 – Redazione culturale

Editoriale.

Dedicando questa intera pagina alla mostra che da qualche giorno è stata allestita nel Museo Etnografico del Mare (Palazzo dell’Orologio – Ischia Ponte) grazie alla preziosa disponibilità della pittrice Patrizia Canola, è forte il desiderio di ringraziare, insieme a lei, anche Silvana Lazzarino per averla ideata, fortemente voluta ed infine, dopo diversi incontri con la pittrice, finalmente realizzata.

Nell’articolo che segue, Silvana Lazzarino vi illustrerà alcune caratteristiche fondamentali dell’arte pittorica e della storia artistica di Patrizia Canola, con l’intento di stimolare la vostra curiosità nel verificare, di persona, quanto sia professionalmente imponente il bagaglio di tecnica artistica, e quanto profondo sia il pathos emotivo derivante dalla visione delle opere che l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” è riuscita ad ottenere da Patrizia Canola.

Alcune opere sono tuttora inedite!

La poesia che vi presentiamo ,“Riposo d’inverno”, è stata ispirata alla Lazzarino dall’opera omonima della pittrice Patrizia Canola ed è stata affiancata al dipinto durante la sua esposizione avvenuta nella mostra “Nel Respiro di Gaia, la Madre Terra” a Gualdo Tadino (PG) presso la Galleria spazio Store San Benedetto (18-25 Settembre 2016).
La poesia ha ricevuto il Diploma e Targa al Premio “IL POETA DELL’ANNO” della OTMA 2 Edizioni, la cui cerimonia di premiazione si è svolta a Milano lo scorso 15 Gennaio 2017.

PATRIZIA CANOLA AD ISCHIA AL MUSEO ETNOGRAFICO DEL MARE CON LA MOSTRA “NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE”

Nel dare forma e vita ai ritmi infiniti della natura con i suoi volti sempre diversi di stagione in stagione, la luce nei suoi molteplici riflessi unitamente al colore, irrompe con equilibrio e armonia nei dipinti lirici e avvolgenti di Patrizia Canola, artista di fama internazionale capace come poche di rappresentare le emozioni della vita tra materia e spirito, desideri e attese.
Pittrice affermata e di successo, Patrizia Canola ha all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero.

Tra le più recenti quella a Gualdo Tadino (Pg) “Nel Respiro di Gaia la Madre Terra” Settembre 2016, a Venezia “Art Walk” a Palazzo Zenobio (Febbraio-Marzo 2017) e l’Esposizione “Triennale di Roma” (26/03-22/04 2017) alla Fondazione Crocetti.
La natura protagonista delle sue opere, tra silenziosi paesaggi invernali con neve e ghiacciai, distese di campi di grano e fiori dalla tinte accese, ruscelli, maestosi faggi e ancora cieli a perdita d’occhio di cui colpiscono i notturni dai riflessi argentati simili ad arabeschi, apre ad una sorta di compenetrazione visivo-emotiva riportando in superficie desideri lontani, sogni in cui sperare.

Nata a Milano,

ma attiva in Brianza, sito privilegiato dove da forma e vita ad opere avvolgenti che raccontano dei suoni e dei bisbiglii, dei respiri e silenzi della natura, Patrizia Canola, nei suoi dipinti crea scenari dal forte impatto emotivo dove si intrecciano linee e forme avvolgenti che, cadenzate dal ritmo di una luce filtrata, guidano lo sguardo verso sentieri visti e sognati a recuperare sensazioni, lontane eppure vicine, che il tempo non cancella.

Così, Patrizia Canola, artista raffinata e sensibile, rivela le emozioni della vita che riaffiorano anche dopo tempo posando lo sguardo negli spazi tra terra e cielo dove la linea di confine sembra svanire a suggerire una possibile interazione tra l’orizzonte fisico e metafisico.
Gli scenari sono quelli di un paesaggio filtrato nei suoi diversi volti e manifestazioni dalla forza rivelatrice della luce.

Luce che forma e fonde il colore a svelare i dettagli di questa natura solare e rasserenante che rimanda all’eterno ciclo dell’esistenza nel passare delle stagioni.
La luce da lei catturata, sia diurna sia crepuscolare, avvolge ogni singolo particolare del paesaggio o veduta: ecco che un bosco, un campo di grano, un torrente d’acqua cristallina e poi le mimose, le peonie e l’uva bianca, si riempiono di questa essenza che traspare in ogni loro dettaglio creando il senso del movimento.

La luce liberandosi nel cielo

sembra irrompere e palpitare fra i rami e le cime degli alberi come in Luci d’Autunno (2015), mentre fermandosi su spazi ghiacciati trasforma gli stessi in specchi per cieli quasi marmorei e custodi di verità come in Incanto d’inverno (2015).
Verità sul senso della vita inafferrabile, ma percepibile attraverso colori intensi e vivaci, delicati e avvolgenti nel loro restituire profumi ed energia ad alberi, fiori, fili d’erba, ninfeeche raccontano della continuità, del passare dalla nascita alla morte, per poi rinascere.

È la rinascita del respiro cosmico che abbraccia il finito e l’infinito tra la terra e il cielo parlando all’uomo del mistero della vita.
Accanto alla pittura di paesaggio dove lo studio della luce come si è visto è fondamentale e dove la stessa definisce ogni dettaglio, Patrizia Canola si è dedicata al ritratto, allo studio dei cavalli (in particolare affascinata dal loro movimento), ai singoli alberi e alle nature morte dove campeggiano fiori e frutta.

Ma il suo stile,

da qualche tempo, parallelamente si è indirizzato verso un pensiero metafisico dove le figure non sono più definite e dove prevalgono colori molto chiari, tendenti al bianco, per raccontare il suo modo di sentire la vita filtrata attraverso una grande sensibilità dove al centro è il destino dell’uomo, con le domande sul senso della vita.

Quindi prevalgono tematiche legate al sentimento della libertà, al futuro il cui delinearsi dipende dall’uomo: futuro che può apparire incerto e indefinito, ma necessita di una scelta.
Aspetti che Patrizia Canola, con grande eleganza e poesia, riesce a definire sulla tela regalando emozioni senza tempo perché avvolgono la vita dell’uomo fatta di scelte e speranze.
In questa scia si possono leggere dipinti come: “Va pensiero”, “Futuro” e “Incontri”.

Per la prima volta i più bei dipinti di questa straordinaria artista arrivano ad Ischia per restarvi in una suggestiva esposizione a lei dedicata negli spazi del Museo Etnografico del Mare.
Bruno Mancini, Presidente della DILA ha conosciuto Patrizia Canola in occasione dell’evento del Bookcity dello scorso Novembre 2016 a Milano dove la DILA è stata protagonista con un ricco programma di appuntamenti tra musica, presentazione dell’Antologia e “Otto milioni” e letture di testi e poesie.

La mostra “PATIRIZIA CANOLA. NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE”,

organizzata da Bruno Mancini e curata da Silvana Lazzarino, sarà in esposizione dal 15 Maggio al 15 Settembre 2017 al Museo Etnografico del Mare di Ischia.
In permanenza si possono ammirare sette dipinti dell’artista dove a trionfare è la natura con luci e colori e in particolare il motivo dell’acqua delle coste marine della Sardegna e delle Marche rispettivamente con “Colori di Sardegna” ed “Estate marchigiana” dove lo sguardo si lascia catturare da avvolgenti riflessi di colori che uniscono cielo e mare; elemento dell’acqua che culla e accarezza le bianche “Ninfee” leggere come ballerine.

Intense poi le atmosfere lungo l’Adda del dipinto “I colori del fiume Adda” dove campeggiano i gialli, il verde accompagnati da tonalità blu dell’acqua dove l’ambiente circostante si riflette, come anche di ampio respiro è “Campo di lavanda” con il viola della lavanda in primo piano che risalta sull’azzurro e le increspature scure del cielo, e poi le colorate “Melagrane”.
Distante da tonalità così vivici e intense è l’atmosfera ovattata come da sogno che si respira nel dipinto “Inverno” dove cromie grigio, tendenti all’azzurro sembrano rarefatte come attutite ad indicare un momento di riflessione e sospensione del pensiero, necessario all’uomo per ritrovare se stesso guardando dentro di sé a partire dalla natura che si riposa.

Sette dipinti intensi di cui tre inediti grandi (“Estate marchigiana”, “Ninfee” e “I colori del fiume Adda”), tutti emozionanti dove viene privilegiato il tema dell’acqua e naturalmente dei colori che si richiamano all’isola verde come è denominata la splendida Ischia.
il tema dell’acqua come ritmo delle emozioni e della vita che scorre è la linfa della Terra e della natura cui dona energia e fertilità.

Acqua cristallina

come quella delle coste della Sardegna, acqua dai contrasti luminosi verdi e blu come quella dell’Adda, e ancora acqua trasparente dove si specchiano le ninfee espandendo i propri tenuti colori.
Ogni angolo della natura che si rispecchi in “scenari d’acqua” unitamente ai riflessi della luce crea rifrazioni di infinite armonie di colori dove riscoprire le emozioni che arricchiscono pensieri tra attese e speranze.
Nel suo lavoro Patrizia Canola rivolge il suo studio e la sua ricerca al colore e alla luce fondamentali per la sua arte.
Queste le sue parole: “I colori sono la musica e il direttore d’orchestra è la luce”.

Silvana Lazzarino

INFO: emmegiischia@gmail.com
Tel. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24

Il Dispari 2017-05-08 – Redazione culturale

Editoriale

La notizia della settimana è che sette magnifiche ed importanti opere della pittrice Patrizia Canola, tre delle quali mai prima esposte, sono in viaggio verso Ischia dove l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” intende inizialmente presentarle nel Museo Etnografico del Mare (Palazzo dell’Orologio di Ischia ponte).
Patrizia Canola è una pittrice d’indiscussa fama internazionale che è stata convita, dalla nostra opinionista Silvana Lazzarino, non solo ad esporre le sue opere qui da noi, ma anche a verificare gli speciali benefici prodotti dalle cure termali isolane.
Patrizia Canola ha quindi in programma, per il prossimo mese di Settembre, una vacanza ischitana di conoscenza artistica del nostro territorio abbinata alle cure termali.

Ricordandovi che lo scorso 20 Marzo abbiamo pubblicato su questa pagina tre poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”, oggi ne pubblichiamo altre tre seguendo sempre la numerazione dei codici che le contraddistinguono.
È importante precisare che tutti i componimenti scritti da Autori stranieri sono stati tradotti in italiano da Liga Sarah Lapinska la quale, Socia Fondatrice DILA, oltre ad essere un’eccellente pittrice, poetessa e fotografa è anche traduttrice della lingua lettone in italiano, in inglese e in russo.
La ringraziamo del grande lavoro svolto per agevolare i Poeti stranieri ad accedere al nostro Premio.
In questa pagina trovare anche il coupon valido per esprimere le vostre preferenze su tutte le opere poetiche, grafiche, musicali e giornalistiche finaliste dell’attuale edizione di “Otto milioni”.

Cod. 04
Jānis Lapinskis
Per l’uomo

Puoi splendere come il sole
ed essere colorato come l’arcobaleno,
duro come un diamante d’India.
Puoi muoverti come un atomo,
essere paziente… proprio l’oceano.

Essere superiore e buffone e nulla.
Tutti i prati esauriti.
le crepe sono larghe
e rammendati i fori.
La cima crescerà di un’altra cima,
invece la radice diventerà la terra.
Non valgono nulla le tue ambizioni!

Chi crescerà?-Chiedi tu.
Devi fracassare quello che c’è
per diventare arcobaleno.
Essere del sole nel cielo.
Taglia la trama. Strappa il foro.
L’albero cresce meglio sulla radura.
Chi vuole respirare, deve uccidere.
Chi vuole mangiare, deve uccidere.
Chi non è assassino, diventa vittima.
Diventa rovina colui che non crea rovina.
Non tema il vuoto. Il vuoto non esiste.

Cod. 05
Giovanni Arbonelli
Spacciatore di droga

Maledetto quel giorno che lo incontrai.
Mi fece capire che poteva farmi bene…
e io gli ho creduto.

Mi fece credere di poter trovare un’altra felicità per liberarmi da questo mondo infame per trovarne uno migliore…
e io gli ho creduto.

Mi ha portato alla tomba servendosi di me, così innocente…
e fino alla morte gli ho creduto.

Cod. 06
Modris Andzàns
L’arco limitato

Quanto poco ci curiamo
di chi ci sta vicino.
Non vogliono incontrarlo… e basta,
Anche se le nostre case sono distanti il tratto di un sentiero,
i nostri interessi li scagliano fuori da noi stessi.
Più importante è l’itinerario,
e via di corsa per andare via.

Per andare via verso la vita, e spingerci avanti,
come se niente potesse toccarci.
L’importante è raggiungere un posto concreto.
Ma il ponte può crollare e si finisce la corsa.

Il mondo mercantile domina intorno di noi,
ed sembra un bene se ci dividiamo dai nostri vicini.
Comunque, chi si trova là, oltre uno sguardo
per noi è “l’altro” visto solo come peccato.

Vedo che pure io sono stato bacato da questa epidemia.
Abito in una cuccia, ancora senza la catena,
e non credo che splenderà
diventando fratello dell’uomo a me più vicino.

Michelangelo Angrisani

Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica, sarà presto protagonista dei progetti culturali Made in Ischia

Grande maestro di varie discipline artistiche, la cui magnificenza è stata onorata in molte nazioni con mostre internazionali; Presidente dell’Accademia Internazionale “Arte e Cultura” (con delegazioni in Romania, Spagna, Croazia, Israele, Brasile, Belgio).
Michelangelo Angrisani con il suo annuario rende gloria a diversi artisti nazionali e stranieri.
la qualità artistica di Angrisani è stata più volte premiata dalle più alte Autorità dello Stato italiano.

Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica.
Medaglia d’argento del Presidente della Camera dei Deputati.
Medaglia di bronzo del Presidente del Senato della Repubblica.

Nel 2007 nelle Città di Macin e Tulcea (Romania) ha ricevuto dalle autorità locali il diploma d’Onore per i rapporti interculturali sviluppati tra l’Accademia Arte e Cultura e la Romania.
Nel 2013 è stato ospite e membro di giuria alla premiazione del concorso di pittura e scultura dedicato all’artista cortonese “G. Severino” (Città di Cortona, Arezzo), e qui ha ricevuto il premio alla carriera, la Tabula Cortonensis.
Angrisani nell’anno 2007 è stato l’unico artista in tutta la provincia di Salerno ad essere selezionato dalla Commissione Internazionale e ammesso a partecipare alla VI Edizione della Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea “Città di Firenze”.
Angrisani è un innovatore della bellezza artistica e creatore di nuove tecniche pittoriche.
Colore nel legno, dove il colore si sposa in armonia con la natura.
Colore nel marmo, dove il colore accalda il freddo del marmo.
L’olio sul cartoncino, per dipingere il sogno, la mente, l’irreale.
L’olio su carta feltra, per trasformare materiale da rifiuto in opere d’Arte.
Hanno scritto di lui critici d’arte italiani e stranieri, quotidiani locali, nazionali ed esteri.
Tante le citazioni su riviste artistiche e cataloghi nazionali e internazionali.
Attualmente, le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, di musei italiani ed esteri.
Michelangelo Angrisani sarà presto protagonista dei progetti culturali Made in Ischia organizzati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per conto della quale presiedo la sede operativa della Provincia di Latina.

Angela Maria Tiberi
Presidente delegata Regione Lazio per l’Accademia Internazionale “Arte e Cultura di Michelangelo Angrisani”; Ambasciatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per Sermoneta e Provincia di Latina.

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

Editoriale

L’editoriale di questa settimana lo dedico a… me, quale regalo per il mio compleanno avvenuto ieri.

Per festeggiare con voi tale ricorrenza, ho deciso di proporvi “Sembri”, ossia la poesia che preferisco tra quelle che ho dedicato a Rosalba (mia moglie) e, in anteprima assoluta, due mie poesie “La Macchia” e “Feticiste eternità” tuttora inedite che andranno a far parte dell’antologia Penne Note Matite in preparazione presso l’EditoreIl Sextantedi Mariapia Ciaghi.

SEMBRI

Oggi.
Oggi dai trespoli selvagge cocorite
oggi da Chio sovrana tralci di vitigni
oggi etiopi zefiri ambrati
giallo deserto
di sabbie egiziache
oggi sui prati delle tue lusinghe
affascinanti.

Così o come
nel fertile appanno
la goccia sul vetro.

Domani.
Domani ti pongo addosso trina d’Alsazia
domani raggiante ritorno d’incenso e di eucalipto
domani che dipana i nostri intrighi
le foto con sorrisi
le lettere d’amore
domani incise negli angoli dei mondi
dal picco della mia follia.

Discesa o risalita
con docile affanno
la mano alla roccia.

Oggi o domani.
Oggi o domani forse ingorde speranze
sonnamboliche ipnosi
nella veglia incredula
della nostra vita.

Atlante affaticato
io
resto piolo.
Calliope appartata
tu
sembri una sposa.

Dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita”- M.G. 2008.

LA MACCHIA

Epifania
da vuota sacralità
nel codice bianco di un‘attesa.

Urge la ferma effige
brama di riverenza al mausoleo.

Abbiamo cuori docili
effimere certezze
infausti fuligginosi appigli
precarie sonnolenze
la macchia.

Poi restano spoglie di pudori
turgide icone alla lussuria.

FETICISTE ETERNITÀ

Baratta ancora comprensione
logica
-la sua-
con la smania di un divenire
apocrifo
-non sua-.

Io sono l’ego che vi manca.

Quando verrò,
sarò fulmine che scioglie ghiacciai
e l’onda lunga della valanga,
sarò turbine che squassa stereotipi
e feticiste eternità senza pensieri.

E voi mi chiamerete ”Ignazio”.

Bruno Mancini

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

JANIS DROZDOVS

Finalista della seconda edizione del premio internazionale di Arti grafiche “Otto milioni”

L‘arte antichissima del rame.

Janis Drozdovs, nato a Tbilisi, Georgia, 22.09.1978, ha appreso da suo padre Robert l‘antichissima arte di realizzare sculture, rilievi, gioielli, spade, scudi, monete, utilizzandola insieme alla capacità di plasmare il rame con altri composti che danno al suo discreto splendore le note diverse e ricche dell’oro, secondo la tradizione del Caucaso.

Janis è greco di nazionalità, non è georgiano.
Forse, anche per questa sua origine, l’obiettivo della sua arte non è quella tipica degli Artisti caucasici ossia simile a quella di suo padre Robert e di tutti coloro che realizzano “chikanke” con i motivi georgiani quasi tutti ricavati dal poema del XII secolo scritto da Shota RustaveliVepkhistkaosani – Il cavaliere nella pelle di leopardo”.
Le chikanke di Robert sono molto filigranate, quasi al limite dell’arte tradizionale.

Janis aveva circa 22 anni

quando ha cominciato a creare le sue prime chikanke per lo più raffiguranti eroi dei miti ellenici.
É orgoglioso del suo primo lavoro Pegaso e Chrisaore contro l’Idra”dove la figura del cavallo volante è molto espressiva: i muscoli del suo corpo pare si muovano nella lotta; il cavaliere-gigante è concentrato, mentre, invece, l’Idra è composta da mille dettagli, ma, nello stesso tempo appare unita, forte, pericolosa, comunque già quasi sconfitta, chinata in un angolo, vinta.

Toccando questa opera con le mani si può sentire la vibrazione è l’intensità di questa lotta mitica.

Alcuni tipi di icone gli sono spesso richieste da gente, anziana e non ricca, che vuole pregare davanti alle immagini da lui realizzate, e allora Janis chiede loro compensi minimi essendo ben felice di aiutare gente anziana, credente e non ricca.

Le sue opere sono state esposte ed ammirate

sia a Riga, sia a Jelgava, sia in molte altre città.
Una dalle sue opere, l’emblema di Mosca, Janis l’ha regalato al rappresentante di un ben famoso politico, ex-sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov.

Altri lavori di Janis sono dedicati ai miti grechi e ai vangeli cristiani con Gesù Cristo al centro dell’immagine.

“Presto cadrà la religione falsa di Satana e lui stesso” è un’opera stilizzata in modo greco, ma non così statica, più espressiva e più realistica.

Ogni viso è diverso, ogni creatura mitologica ha il suo volto e la sua grazie, e la sua passione unica, così come ogni opera d’arte è unica e come è unica ogni anima.

Il ciclo dedicato a Gesù Cristo

comincia con “Annunciazione per Maria”, poi segue con “Cristo ed i pastori”, in cui sono presenti personaggi molto individualizzati in quanto ogni pastore pare esprimere la sua personale opinione relativa al miracolo: miracolo come parte normale della nostra vita se siamo capaci di vedere, di guardare, di amare.

Il ciclo continua con l’opera “La seconda apparizione di Cristo” in cui sono espresse in maniera compiuta la speranza e la visione messianica: Lui è ritornato, maestoso, serio, in piena luce.

Lui è ritornato di nuovo nel mondo.

Mondo costruito, in questa opera, come un globo pieno di umani che alzano le loro teste, che alzano i loro corpi, umani senza dubbi, umani quasi privi di speranze, umani che non credono a propri occhi nel primo attimo, ma già sentendo che questa è la verità, che lui e ancora qui, ancora più presente di prima.

Questa opera è, nella sua composizione ideologica, molto diversa da quelle dedicate ai miti greci.

Qui il messaggio è un altro.

Non espressione intensa di lotta tra il Bene e il Male, ma armonia non monotona e non simmetrica, come speranza non perduta o riavuta.
Il Cristo qui è così maestoso, così stabile, senza più i suoi dubbi di quando era sulla croce e chiedeva al Dio Padre “Perché mi hai lasciato?!

Ritornato! Superati i dubbi.

Un’opera che può fare solo un artista che non ha perso le speranze, come Janis.
Lui mi ha raccontato anche che ama partecipare alle mostre in qualsiasi modo, che a lui piace dimostrare a tutti coloro che sono pronti ad osservare, il processo del suo lavoro, partendo dall’inizio, dal caos che crea la terra, come in tanti miti antichi.

“Pure io spero che tutto sarà Ok con il nostro progetto e le nostre mostre.”
Era, naturalmente, ansioso e un po’ amareggiato per i suoi problemi nell’acquisto di materiali per nuove opere, ma subito dopo, ancora pieno di speranza, Janis all’improvviso mi ha sorriso dicendo “Pure io spero,che tutto sarà Ok.”

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-05-01

Il Dispari 2017-05-01

DILATWITTERONE

Da Giuseppe Capoluongo:

Ho parlato per lo spettacolo a Udine, mi chiedono di portare un programma dettagliato e il numero dei partecipanti. Dovrebbe andare per Settembre...”

Da Liga Sarah Lapinska:

Ho regalato, per conto di DILA, la nostra Antologia a Viktors Valainis, docente dell’Università di Agricoltura in Jelgava.

Da Patrizia Canola:

Ti confermo che accetto di esporre tre mie opere INEDITE al Museo Etnografico del Mare

Angela Maria Tiberi:

Silvana Arbia (già Capo del Principale Organo Amministrativo della Corte Penale Internazionale dell’Aia) ha accettato di collaborare con DILA.”

Redazione:

“Il libro di Silvana Lazzarino “LA SEDUZIONE DELL’IMMAGINE DALL’ARTE AI VERSI POETICI. ALBA GONZALES E PATRIZIA CANOLA MIE MUSE ISPIRATRICI ha ricevuto la Menzione d’Onore al PREMIO INTERNAZIONALE AUPI per la sezione libro edito.”

Il Dispari 2017-05-01

 DILA

Visits: 38

ELISA BARONE AVVOCATO E SCRITTRICE

 ELISA BARONE:

UN AVVOCATO CON LA PASSIONE PER LA SCRITTURA

NON SOLO ATTI, MA ANCHE VERSI NELLA SUA CARRIERA

Colta, raffinata, sensibile, attenta a quanto accade intorno e pronta a sostenere quanti si trovano a confrontarsi con i dettami della legge, ELISA BARONE, ha fatto della sua professione di avvocato una missione volta a far valere i diritti dei propri assistiti alla ricerca di una verità spesso poco chiara e controversa.

Elisa Barone

Elisa Barone

Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita a pieni voti presso l’Università Federico II dove ha incontrato il suo futuro marito, anch’egli avvocato di successo, Elisa Barone lascia la sua città natale, Salerno, per trasferissi a Como dove si dedica alla carriera forense con professionalità .

Avvocato civilista con incursioni nel penale, ha trattato diversi casi legati a contesti che vanno dal famigliare al sociale al privato, riuscendo sempre con grinta e determinazione a difendere i suoi assistiti come padri separati, famiglie con bambini in affido, donne sole e vittime di soprusi, imprenditori truffati e in crisi. E’ andata a fondo nelle fonti del diritto, interpretando correttamente la normativa e argomentando al meglio le diverse posizioni dei suoi assistiti. Assistiti con cui Elisa Barone ha sempre cercato un dialogo vero e quella fiducia al fine di creare il giusto clima per sostenerli senza chiusure o remore da parte degli stessi assistiti.

Accanto a questa tempra decisa che l’ha vista in prima linea nelle aule di Tribunale Elisa Barone ha mostrato di avere una straordinaria predisposizione per la scrittura creativa. Fin da bambina già alle elementari era particolarmente portata per i racconti, temi e poesie e questa sua disinvoltura nel raccontare era stata notata anche in seguito alle scuole medie. Un talento innato quello di Elisa Barone che non solo esplora il campo della poesia, ma anche quello del romanzo.

romanzo di Elisa Barone

romanzo di Elisa Barone

Al centro dei suoi versi in particolare sono storie d’amore, quadri familiari, vicende legate alla società e al destino di profughi, rifugiati e vittime innocenti di una guerra dettata dal potere. E ancora il suo sguardo si volge a scrutare l’uomo che si interroga sul proprio destino dove abitano paure, incertezze, ma anche speranze e attese.

Il suo primo libro di poesie “Farfalla” edizioni Ikona- Como (2002) condensa le emozioni legate al sentimento d’amore che fa vibrare il cuore e sorridere, tremare e piangere. Sono amori giovanili, affetti familiari spesso difficili come il rapporto con sua madre cui è dedicata la prima poesia della silloge.

Altro genere dove Elisa Barone sta riscontrando molte soddisfazioni è il romanzo cui si dedica da dieci anni attraverso il quale ha la possibilità di raccontare vicende e fatti che traggono spesso ispirazione da situazioni reali e legate a contesti sociali, ma anche da ricordi personali e dalla cronaca come la vicenda del terrorista del NAR Valerio Fioravanti che ha ispirato il romanzo “Il cuore al di là del male” pubblicato nel 2014 per Europa Edizioni.

Rose gialle

Rose gialle

Avvocato attenta e sensibile, nel tempo, si è scoperta scrittrice profonda e capace di far vibrare le emozioni tra ricordo e momenti del presente dove si intrecciano affetti familiari, situazioni quotidiane tra cronaca e società.

Numerosi sono i premi ed i riconoscimenti ottenuti da Elisa Barone in questi primi 15 anni di carriera letteraria: va citata la prima premiazione ricevuta per la poesia “Farfalla” al Concorso letterario Nazionale   “Pinayrano” nel 2001 e il premio al Concorso “Nero su Bianco”, indetto dall’Accademia F. Petrarca di Capranica (VT), con medaglia, diploma ed investitura di Letterato del XXI Secolo per il libro “Il romanzo che non c’è”  (2006)-  Edizioni Il Filo.scorcio mare il profumo delle rose gialle immagine...

Elisa Barone afferma che la prima ispirazione per chi scrive è dentro se stessi, ma spesso le emozioni prendono vita anche guardando cosa accade intorno e al di fuori di se’, magari semplicemente trovandosi di fronte ad una foto di famiglia o ricordando come un flash ll’immagine del lungomare di Salerno dove passeggiava da bambina con la mamma.

Salernitana di origine con la passione per il mare, non poteva mancare tra le mete scelte per le vacanze la bella isola di Ischia dove Elisa Barone recentemente ha avuto l’occasione di incontrare Bruno Mancini poeta e scrittore, nonché presidente dell’Associazione da Ischia L’Arte – DILA il quale l’ha invitata a scrivere altre poesie e a partecipare a concorsi letterari indetti dalla stessa DILA.

Silvana Lazzarino

Articoli di Silvana Lazzarino

Altri articoli pubblicati su Emmegiischia

https://www.emmegiischia.com/wordpress/fabio-viale/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-07-04/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/dispari-2016-06-13/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-06-06/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/giovanni-masotti/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/beppe-fiorello/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/oggi-domani/

 

Articoli pubblicati su ildispari24.it da Silvana

http://www.ildispari24.it/it/la-venere-tatuata-di-fabio-viale/

http://www.ildispari24.it/it/larte-irregolare/

http://www.ildispari24.it/it/giovanni-frangi/

http://www.ildispari24.it/it/franco-micalizzi/

http://www.ildispari24.it/it/fabio-viale/

http://www.ildispari24.it/it/simone-sraglia/

http://www.ildispari24.it/it/kinkaleri-performer/

http://www.ildispari24.it/it/libri-e-stampe/

http://www.ildispari24.it/it/lorlando-furioso/

http://www.ildispari24.it/it/incontriamoci/

http://www.ildispari24.it/it/manfredi-beninati/

http://www.ildispari24.it/it/cori-e-poesia-nel-campanile-di-giotto-per-cantare-lamore-che-unisce/

http://www.ildispari24.it/it/alba-gonzales/

http://www.ildispari24.it/it/estate-lungo-il-tevere/

http://www.ildispari24.it/it/amore-ascolto-e-accoglienza/

http://www.ildispari24.it/it/larte-irregolare/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-06-20/

http://www.ildispari24.it/it/festa-della-famiglia/

http://www.ildispari24.it/it/giovanni-masotti/

http://www.ildispari24.it/it/httpwww-emmegiischia-comwordpress2x1000-allassociazione-culturale-il-dragone/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-06-13/

http://www.ildispari24.it/it/lo-sguardo-di-anghelopoulos/

http://www.ildispari24.it/it/oggi-domani/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-06-06/

http://www.ildispari24.it/it/rondinone/

http://www.ildispari24.it/it/monlus-onlus/

http://www.ildispari24.it/it/van-gogh-alive/

http://www.ildispari24.it/it/alessandro-valeri/

http://www.ildispari24.it/it/counseling-in-corsia/

http://www.ildispariquotidiano.it/it/tutti-gli-articoli/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-05-30/

http://www.ildispari24.it/it/serata-evento/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-05-23/

http://www.ildispari24.it/it/ipomea-del-negombo/

http://www.ildispariquotidiano.it/it/tutti-gli-articoli/

http://www.ildispari24.it/it/sisto-v-e-domenico-fontanadue-uomini-che-hanno-amato-roma/

http://www.ildispari24.it/it/la-fabbrica-del-cioccolato/

http://www.ildispari24.it/it/sgarbi-presenta-anghelopoulos/

http://www.ildispari24.it/it/art-sweet-art/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-05-09/

http://www.ildispari24.it/it/visite-tattili-nei-musei/

http://www.ildispari24.it/it/eudonna-convegno/

http://www.ildispari24.it/it/andrea-pinchi-artisti-in-libreria/

http://www.ildispari24.it/it/andrea-ventura/

http://www.ildispari24.it/it/minerva-auctions/

http://www.ildispari24.it/it/sogni-doro/

http://www.ildispari24.it/it/world-press-photo-2016/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-04-25/

http://www.ildispari24.it/it/visite-in-campidoglio/

http://www.ildispariquotidiano.it/it/tutti-gli-articoli/

http://www.ildispari24.it/it/la-tavola-di-dio/

http://www.ildispari24.it/it/messer-tulipano/

http://www.ildispari24.it/it/kurt-godel/

http://www.ildispari24.it/it/la-wfwp-e-la-bellezza-interiore/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-04-11/

http://www.ildispari24.it/it/minerva-auctions/

http://www.ildispari24.it/it/astutillo-e-il-potere-dellanello/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-04-04/

http://www.ildispari24.it/it/gohar-dashti/

http://www.ildispari24.it/it/volto-e-corpo/

http://www.ildispari24.it/it/toulouse-lautrec/

http://www.ildispari24.it/it/mario-giacomelli/

http://www.ildispari24.it/it/tango-silencio/

http://www.ildispari24.it/it/andrea-pinchi/

http://www.ildispari24.it/it/seme-creativo/

http://www.ildispari24.it/it/successo-per-marco-tullio-barboni/

http://www.ildispari24.it/it/il-segreto-di-leonardo-da-vinci/

http://www.ildispari24.it/it/bulgari/

http://www.ildispari24.it/it/marco-tullio-barboni/

http://www.ildispari24.it/it/palazzo-braschi/

http://www.ildispari24.it/it/convegno-8-marzo/

http://www.ildispari24.it/it/escher-a-treviso/

http://www.ildispari24.it/it/francesco-vaccarone-e-la-poesia-visiva/

http://www.ildispari24.it/it/ugolina-ravera/

http://www.ildispari24.it/it/concerto-a-roma/

http://www.ildispari24.it/it/tinto-brass-uno-sguardo-libero/

http://www.ildispari24.it/it/il-poeta-dellanno-2015/

http://www.ildispari24.it/it/de-chirico-a-ferrara/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-il-poeta-dellanno/

 

Visits: 154

SCUOLA DI UNICITA’

SCUOLA DI UNICITA’

AMORE, ASCOLTO E ACCOGLIENZA

CON VIRGINIA VANDINI E L’ASSOCIAZIONE IL “VALORE DEL FEMMINILE

In una realtà dove ci si allontana sempre di più dalla vera comunicazione quella verbale fatta di scambio diretto tra persone, dove gli standard di vita sempre più incalzanti rendono a volte le persone distaccate e indifferenti a quanto accade loro intorno, emerge sempre più il bisogno di guardare oltre e uscire da questo egoismo che in diversi contesti crea solo separazioni. Tre parole possono guidare gli individui in questa nuova direzione: Amore, Ascolto e Accoglienza, tre A con cui Virginia Vandini presidente dell’Associazione Il Valore del Femminile e direttore Centro Italiano Counseling Umanistico insieme al suo staff, sono partiti per dare vita ad un progetto ambizioso che prenderà il via il prossimo ottobre 2016.

Virginia Vandini Presidente de IL VALORE DEL FEMMINILE Scuola di Unicità

La Scuola di Unicità sarà un’occasione in cui ritrovare nuove chiavi di lettura per riappropriarsi di se stessi e della propria vita in senso positivo e costruttivo. Le tre parole “chiave” Amore, Ascolto e Accoglienza possono diventare punti da cui ripartire per rileggere sotto altra luce i diversi momenti della vita quotidiana e sociale e, attraverso di essi, aiutare le persone a conoscere e a rispettare prima di tutto se stessi e la propria unicità,

Francesca Di Sarno

con i propri limiti e possibilità e poi gli altri. Amore, ascolto  e accoglienza per meglio capire se stessi assumendosi responsabilità di scelte e comportamenti in piena libertà e senza perdere di vista il rispetto per se stessi; fasi necessarie per valorizzare le proprie risorse e capacità dando poi spazio agli altri. Attraverso le diverse attività proposte da Virginia Vandini  e dall’Associazione con incontri, seminari, convegni e soprattutto la Scuola di Counseling e una mutrita esperienza sul campo, viene proposto un percorso di comprensione e consapevolezza di sé affinché ognuno possa trovare la propria libertà per amarsi veramente e amare così anche gli altri. Di questo tratterà anche la prima “Scuola di Unicità” in Italia di cui si parlerà anche nell’appuntamento del prossimo 24 giugno 2016 quando presso la sede

Antonella Aloi

Antonella Aloi

del Centro Culturale  Elsa Morante a Roma alle ore 17.00 sarà presentato il libro “Amore. Ascolto. Accoglienza. Le risorse del femminile in ognuno di noi”. Amore, ascolto e accoglienza non appartengono solo alla donna, non sono una prerogativa del femminile come fino ad oggi si è pensato, ma possono essere riscoperte da tutti attraverso l’apprendimento di nuovi modi di interagire con se stessi e gli altri. Virginia Vandini, Francesca Di Sarno, Antonella Aloi, in collaborazione con l’Associazione “Banca del Tempo” IX Municipio e l’Associazione “DONNE INSIEME” nel corso della presentazione  partendo dal senso che racchiude il valore del femminile compresi i suoi stereotipi, affronteranno gli aspetti legati all’Amore, all’Ascolto e all’Accoglienza entro contesti umani, sociali, Tre principi che nel cammino del counseling, rappresentano dei punti fondamentali per una rinascita culturale sostenibile in cui ciascuno possa ritrovare se stesso in armonia con l’altro.

Silvana Lazzarino

PRESENTAZIONE LIBRO

 “Amore. Ascolto. Accoglienza. Le risorse del femminile in ognuno di noi”

con Virginia Vandini, Francesca Di Sarno, Antonella Aloi

Centro Culturale Elsa Morante – Roma

Venerdì 24 giugno ore 17.00 – 20.00

Per info e prenotazioni: Banca del Tempo IX Municipio Tel. 06.5005652,

e.mail bancadeltempoix@gmail.com

Ingresso libero

 

Altri articoli pubblicati su Emmegiischia

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-06-20/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/dispari-2016-06-13/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-06-06/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/giovanni-masotti/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/beppe-fiorello/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/oggi-domani/

 

Articoli pubblicati su ildispari24.it da Silvana

http://www.ildispari24.it/it/lo-sguardo-di-anghelopoulos/

http://www.ildispari24.it/it/oggi-domani/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-06-06/

http://www.ildispari24.it/it/rondinone/

http://www.ildispari24.it/it/monlus-onlus/

http://www.ildispari24.it/it/van-gogh-alive/

http://www.ildispari24.it/it/alessandro-valeri/

http://www.ildispari24.it/it/counseling-in-corsia/

http://www.ildispariquotidiano.it/it/tutti-gli-articoli/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-05-30/

http://www.ildispari24.it/it/serata-evento/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-05-23/

http://www.ildispari24.it/it/ipomea-del-negombo/

http://www.ildispariquotidiano.it/it/tutti-gli-articoli/

http://www.ildispari24.it/it/sisto-v-e-domenico-fontanadue-uomini-che-hanno-amato-roma/

http://www.ildispari24.it/it/la-fabbrica-del-cioccolato/

http://www.ildispari24.it/it/sgarbi-presenta-anghelopoulos/

http://www.ildispari24.it/it/art-sweet-art/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-05-09/

http://www.ildispari24.it/it/visite-tattili-nei-musei/

http://www.ildispari24.it/it/eudonna-convegno/

http://www.ildispari24.it/it/andrea-pinchi-artisti-in-libreria/

http://www.ildispari24.it/it/andrea-ventura/

http://www.ildispari24.it/it/minerva-auctions/

http://www.ildispari24.it/it/sogni-doro/

http://www.ildispari24.it/it/world-press-photo-2016/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-dispari-2016-04-25/

http://www.ildispari24.it/it/visite-in-campidoglio/

http://www.ildispariquotidiano.it/it/tutti-gli-articoli/

http://www.ildispari24.it/it/la-tavola-di-dio/

http://www.ildispari24.it/it/messer-tulipano/

http://www.ildispari24.it/it/kurt-godel/

http://www.ildispari24.it/it/la-wfwp-e-la-bellezza-interiore/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-04-11/

http://www.ildispari24.it/it/minerva-auctions/

http://www.ildispari24.it/it/astutillo-e-il-potere-dellanello/

http://www.ildispari24.it/it/il-dispari-2016-04-04/

http://www.ildispari24.it/it/gohar-dashti/

http://www.ildispari24.it/it/volto-e-corpo/

http://www.ildispari24.it/it/toulouse-lautrec/

http://www.ildispari24.it/it/mario-giacomelli/

http://www.ildispari24.it/it/tango-silencio/

http://www.ildispari24.it/it/andrea-pinchi/

http://www.ildispari24.it/it/seme-creativo/

http://www.ildispari24.it/it/successo-per-marco-tullio-barboni/

http://www.ildispari24.it/it/il-segreto-di-leonardo-da-vinci/

http://www.ildispari24.it/it/bulgari/

http://www.ildispari24.it/it/palazzo-braschi/

http://www.ildispari24.it/it/convegno-8-marzo/

http://www.ildispari24.it/it/escher-a-treviso/

http://www.ildispari24.it/it/francesco-vaccarone-e-la-poesia-visiva/

http://www.ildispari24.it/it/ugolina-ravera/

http://www.ildispari24.it/it/concerto-a-roma/

http://www.ildispari24.it/it/tinto-brass-uno-sguardo-libero/

http://www.ildispari24.it/it/il-poeta-dellanno-2015/

http://www.ildispari24.it/it/de-chirico-a-ferrara/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/premio-il-poeta-dellanno/

 

Visits: 25